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Commissione UE in Calabria per la verifica dei POR

 

La Commissione della UE in Calabria per le verifiche sui fondi POR

29 apr 08 ''Il nostro lavoro e' teso a verificare lo stato della programmazione dei Fondi comunitari, una verifica che facciamo comunque in tutti gli Stati membri''. Cosi' Bill Newtone-Dunn, capo delegazione della Commissione Bilancio della Ue ha chiarito il senso della visita dell'organismo in Sicilia ed in Calabria. Oltre a Newton-Dunn, la delegazione europea e' composta da nove membri, tra i quali i parlamentari italiani Francesco Musetto ed Umberto Guidoni. All'incontro nell'aula ''Giuditta Levato'' con il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova ed il presidente della Giunta, Agazio Loiero, erano anche presenti gli europarlamentari Beniamino Donnici e Gianni Pittella. ''Siamo qui per porre domande - ha proseguito Newton-Dunn - per costruire una relazione completa sullo stato della programmazione comunitaria in questa regione da consegnare alla Commissione, a fine maggio a Bruxelles''. Dopo l'intervento di saluto di Bova, e' toccato a Loiero esporre ai componenti la delegazione europea i punti nevralgici individuati dalla Regione per quel che concerne la programmazione, individuando anche ''obiettivi prioritari strategici'' e ponendo in risalto la pericolosita' della 'ndrangheta. ''Sicurezza e legalita' - ha detto Loiero - sono questioni particolarmente critiche per la Calabria e non sempre le statistiche fanno fede rispetto alla gravita' della situazione''. Loiero ha sottolineato ''l'orientamento di coinvolgere l'intera societa' calabrese nella programmazione degli interventi e nella spendibilita' dei Fondi in un quadro di comportamenti innovativi da parte pubblica e privata''. Il presidente della Giunta regionale, inoltre, ha evidenziato ''l'importanza strategica di investire sui giovani, sulla formazione, sulla ricerca a sostegno del lavoro, soprattutto sulla fascia di eta' compresa tra i dodici ed i venticinque anni, premiando la qualita' dei progetti con criteri trasparenti, esercitando severi monitoraggi e controlli''. Nel corso delle audizioni sono intervenuti il presidente della sezione regionale della Corte dei Conti Silvio Ausili, che ha sottolineato il clima di collaborazione con la Regione in relazione alla programmazione comunitaria, ed il comandante regionale della Guardia di Finanza, Riccardo Piccinni, che ha reso noti i dati relativi alle frodi comunitarie in Calabria scoperti dalle fiamme gialle. Bill Newton-Dunn, a conclusione dei lavori ha chiesto all'ufficiale di consegnare una copia della comunicazione da inserire nella relazione finale per la Commissione. I lavori proseguiranno domattina con le audizioni del presidente della Provincia, Giuseppe Morabito e dell'assessore regionale alle Politiche Comunitarie, Mario Maiolo, moderatore dei lavori svoltisi oggi.

L’intervento del Presidente Bova. ''E' per me un piacere e un onore porgervi il piu' sentito benvenuto nella sede della massima Assemblea legislativa della Calabria, che oggi trae dalla vostra presenza nuova energia per affrontare la sfida dei prossimi anni: quella del rilancio della nostra Regione e dell'affrancamento della societa' calabrese dai tanti limiti e dalle tante difficolta' che ancora l'attanagliano. Tra queste, soprattutto, il giogo pressante della 'ndrangheta e della criminalita' organizzata''. E' quanto ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, nel suo intervento di saluto alla commissione di controllo bilanci del Parlamento europeo. ''Intendiamo la vostra visita oggi - ha aggiunto - non solo come un'occasione di verifica del lavoro svolto, ma anche e soprattutto quale stimolo e, al contempo, strumento utile per rafforzare ancor di piu' i rapporti tra la nostra Regione e le Istituzioni comunitarie, in un quadro di stretta cooperazione fra i diversi livelli istituzionali e di governo. Proprio per questa ragione, attraverso la nuova programmazione 2007-2013, intendiamo procedere sulla via dello sviluppo e dell'innovazione, avviando innanzitutto un'opera tesa a rimuovere quelle debolezze strutturali e quegli appesantimenti che hanno costituito un vero e proprio ostacolo alla crescita della nostra regione. Siamo infatti perfettamente consapevoli che in passato la Calabria ha peccato, per un verso, tranne qualche eccezione assai lodevole, riconosciuta dalle stesse autorita' comunitarie, di scarsa cultura della programmazione, e per l'altro ha registrato una eccessiva frammentazione della spesa, non dotandosi di adeguati strumenti di controllo in grado di arginare la pressione della criminalita' organizzata, cosa che ha condotto ad una elevata incidenza delle frodi. Tuttavia, se per un verso tali fenomeni sono stati accertati anche grazie all'intervento del sistema Regione e senza produrre neppure un euro di aggravio sul bilancio dell'Unione Europea, comprendiamo bene che questo non e' ancora sufficiente. Anche per questa ragione, nell'aula attigua a quella in cui ci troviamo, intitolata a Francesco Fortugno e a tutte le vittime della mafia, che ospita le sedute dell'Assemblea regionale, e' stata recentemente votata la legge istitutiva della Stazione unica appaltante''. ''La nostra Regione, prima in Italia, ha cosi' attivato - prosegue Bova - uno strumento in grado di arginare le infiltrazioni malavitose ed i tentativi di condizionamento di gare d'appalto per servizi e forniture, che verranno cosi' centralizzate in ambito regionale, garantendo un elevato grado di trasparenza e di uniformita' e, al contempo, una drastica riduzione dei costi. Assieme a questo, il Consiglio regionale, unico in Italia, si e' dotato di un regolamento interno assai rigoroso nei confronti dei componenti dell'Assemblea. Basta infatti che un Consigliere regionale venga semplicemente rinviato a giudizio per associazione mafiosa, perche' cio' comporti l'automatica decadenza da ogni incarico consiliare. Questa ferma volonta' di segnare una discontinuita' rispetto al passato non puo' non tradursi anche nella nuova pianificazione dei fondi strutturali europei. Abbiamo apprezzato, al riguardo, il fatto che la Comunita' abbia colto le difficolta' che la Calabria sta attraversando ma, assieme a questo, abbia valorizzato i segnali positivi che si evidenziano anche nel nuovo POR. E' cosi' che abbiamo inteso la riconferma, da parte della Comunita', delle risorse gia' messe a disposizione in precedenza per la nostra Regione, e che, addirittura, con il nuovo quadro di programmazione, vengono aumentate. Dal nostro versante, intendiamo accelerare un processo virtuoso che consenta di colmare il gap rispetto alle altre regioni europee''. Il Presidente del consiglio regionale ha poi evidenziato che ''la gente di Calabria e' in massima parte onesta e laboriosa e non chiede sconti; la sua classe dirigente intende misurare le proprie capacita' di governance in funzione di obiettivi condivisi, espressi da un sistema delle autonomie veramente aperto e reticolare. L'obiettivo che ci siamo dati e', d'altro canto, assai ambizioso: poter investire, tutte e bene, le risorse disponibili per il rilancio del sistema economico e finanziario calabrese, a partire da interventi indispensabili per la crescita e per l'occupazione che, tuttavia, non possono prescindere da robusti investimenti anche nel comparto della ricerca e dell'innovazione. Terreno nel quale i saperi e la creativita' dei nostri giovani talenti, che sono la maggiore risorsa che la nostra terra puo' vantare e mettere a disposizione del proprio futuro e di quello dell'Europa intera, dovranno trovare ampio spazio. Il Consiglio regionale ha inteso investire sulle migliori intelligenze calabresi. A partire da quest'anno, infatti, 500 giovani laureati con il massimo dei voti, selezionati attraverso meccanismi automatici sulla base dei curricula e dei crediti formativi acquisiti, svolgeranno stage biennali presso le nostre pubbliche amministrazioni, con oneri a carico del bilancio regionale. Una piccola Regione come la Calabria ha infatti deciso di investire ogni anno 6 milioni di euro, tagliando i cosiddetti ''costi della politica'', e i primi 500 ragazzi entro la fine del mese di giugno verranno invitati in Consiglio a ricevere il proprio voucher e ad avviare cosi' il proprio percorso lavorativo e formativo al servizio della comunita' calabrese''. ''E' un modo, questo, non solo - ha concluso - per consentire ai nostri ragazzi di continuare a crescere e a formarsi in Calabria anche dopo aver conseguito una laurea o un master, ma anche per richiamare quei giovani troppo presto costretti a lasciare la loro terra in cerca di futuro lontano da qui. La Calabria ha bisogno di loro, di queste giovani energie, da rendere protagoniste di un nuovo processo di cambiamento''.

 

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