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Commissione Controllo UE dal 28 aprile in Calabria
La Commissione di controllo della UE in Calabria dal 28 aprile. Beniamino Donnici chiede un audizione 22 apr 08 Una delegazione della commissione del Parlamento europeo per il controllo dei bilanci, dal 28 al 30 aprile sarà in Sicilia e Calabria su invito dell'europarlamentare di FI Francesco Musotto. La delegazione, presieduta da Bill Newton-Dunn, presidente della commissione parlamentare per il controllo dei bilanci, sarà composta da 11 deputati europei, tra i quali gli italiani Beniamino Donnici, Umberto Guidoni, Gianni Pittella e lo stesso Musotto. Lo scopo della visita è raccogliere informazioni sull'utilizzo dei fondi, il loro impatto sull'economia regionale e soprattutto i meccanismi di controllo. Parteciperanno inoltre funzionari della Commissione europea, e dell'Olaf (Organismo per la lotta antifrode). La delegazione incontrerà le autorità regionali competenti, i beneficiari dei finanziamenti comunitari, i rappresentanti della Corte dei conti regionale, della procura e della guardia di finanza. Donnici chiede audizione. "La visita della delegazione del Parlamento europeo che verificherà la gestione dei fondi strutturali può essere una grande opportunità per la Sicilia e la Calabria. A patto che si vada al cuore del problema, infilando il bisturi nella cancrena di ritardi, negligenze, furbizie ed illegalità che hanno caratterizzato l'utilizzazione dei fondi 2000/2006, evitando che anche le risorse ingenti della programmazione 2007/2013 facciano la stessa fine". Lo ha dichiarato l'eurodeputato calabrese dell'ALDE (liberaldemocratici) Beniamino Donnici, componente della delegazione del Budgetary Control Committee del Parlamento europeo che dal 27 al 30 aprile si recherà in Sicilia e in Calabria con un fitto programma di visite ed incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. Donnici, con una lettera inviata oggi a Strasburgo al capo delegazione, l'inglese Newton Dunn, ha chiesto che siano sentiti i vertici della GdF, dell'Arma dei Carabinieri, delle Procure ordinarie e di quelle antimafia. "Dobbiamo individuare e correggere - ha aggiunto il parlamentare - quei perversi meccanismi che consentono a comitati di affari e imprenditori-predatori di lucrare risorse ingenti dirottandole dallo sviluppo, lasciando a Calabria e Sicilia l'umiliante primato di regioni capofila per frodi comunitarie". "Il problema - conclude Donnici - non sta nella fase della programmazione perché si torva sempre un tecnico più o meno brillante capace di redigere il solito libro dei sogni. Il problema sta nella fase attuativa laddove occorre rendere tanto veloce e trasparente la spesa, quanto rigorosi ed efficaci i controlli. Soprattutto, bisogna superare quei meccanismi di incentivazione, a cominciare dal fondo perduto, che alimentano parassitismo e corruzione.
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