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Muore la bimba di 4 anni ferita dallo zio che uccise padre e madre

 

Muore la bimba di 4 anni ferita mortalmente dallo zio che a Reggio uccise padre e madre

01 apr 08 Si aggrava il bilancio della follia omicida di Giuseppe Panuccio, di 46 anni, l'uomo che domenica scorsa, nel parcheggio di un supermercato a Reggio Calabria, ha ucciso il fratello, Guido, di 38 anni, e la cognata, Teresa Rechichi, di 37. Stasera, infatti, e' morta la bambina di quattro anni della coppia uccisa, Olga, che domenica era rimasta gravemente ferita. La bambina si trovava ricoverata in coma farmacologico nel reparto di rianimazione degli Ospedali riuniti di Reggio. I colpi di fucile sparati dallo zio, dopo che era uscita insieme ai genitori dal supermercato, le avevano gravemente lesionato un polmone. La bambina era stata colpita malgrado l'estremo tentativo da parte della madre di farle da scudo. Durante il ricovero in ospedale erano sopraggiunte complicazioni cerebrali che, complice anche un quadro clinico estremamente compromesso, ne hanno provocato il decesso. Con la morte di Olga Panuccio assume cosi' contorni sempre piu' drammatici la vicenda che ha portato al tragico episodio di domenica scorsa. Tra Giuseppe Panuccio ed il fratello era in corso da tempo una disputa per l'eredita' del padre, Rocco, a lungo segretario generale del Comune di Reggio Calabria. Una situazione che aveva provocato forti tensioni, tanto che nel 2006 Giuseppe Panuccio era stato arrestato per avere minacciato il fratello e la cognata con una pistola. Giuseppe Panuccio, che nella stessa giornata di domenica si era costituito alla Polizia, aveva manifestato subito una condizione di forte tensione emotiva, non riuscendo, tra l'altro, a precisare il luogo in cui aveva gettato il fucile con cui aveva sparato ai familiari. Una condizione psicologica che si era ulteriormente aggravata dopo la sua traduzione nel carcere di Reggio Calabria. L'uomo aveva piu' volte detto di non ricordare nulla di quanto e' accaduto, fornendo sia alla Polizia che al magistrato che lo aveva interrogato in carcere una versione dei fatti estremamente confusa e contradditoria. Oggi il gip, Natina Prattico', avrebbe dovuto interrogare Panuccio per la convalida dell'arresto. E' stato pero' lo stesso omicida, assistito dai difensori di fiducia, gli avvocati Emidio e Paolo Tommasini, a chiedere il rinvio dell'interrogatorio dicendo di non essere in grado di sostenerlo a causa delle precarie condizioni psicologiche e del grave stato confusionale in cui si trova. La direzione del carcere, secondo quanto hanno riferito i difensori di Panuccio, si e' messa in contatto con il reparto di psichiatria del Policlinico universitario di Messina, dove l'omicida era stato ricoverato lo scorso anno dopo essere stato in cura da una neurologa. E' necessario, infatti, conoscere il dosaggio degli psicofarmaci che Panuccio assume da tempo per poterglieli somministrare e consentirgli cosi' di superare lo stato di confusione in cui si trova attualmente. ''Soltanto dopo - hanno spiegato i difensori - sara' possibile procedere al suo interrogatorio''

Espiantate le cornee. Sono state espiantate le cornee di Olga Panuccio, la bambina di quattro anni ferita domenica scorsa dallo zio, Giuseppe Panuccio, costituitosi successivamente alla Polizia. Panuccio, prima di ferire la nipote, aveva ucciso i genitori della bambina, il fratello Guido e la cognata, Teresa Rechichi, morti entrambi all'istante. Il consenso all'espianto delle cornee e' stato dato da una nonna della bambina. Gli organi sono stati portati alla banca delle cornee per essere poi trapiantati.

Interrogatorio rinviato. E' stato rinviato l'interrogatorio, che si sarebbe dovuto tenere stamattina, di Giuseppe Panuccio, l'uomo che domenica scorsa a Reggio Calabria ha ucciso il fratello Guido e la cognata, Teresa Rechichi, e ferito la figlia della coppia, Gaia, di quattro anni, morta oggi in ospedale. Il rinvio dell'interrogatorio da parte del gip Natina Prattico', per la convalida dell'arresto, e' stato determinato dalle precarie condizioni psicologiche di Giuseppe Panuccio, che da tempo, secondo quanto hanno riferito i suoi difensori, gli avvocati Emidio e Paolo Tommasini, accusa disturbi psichici. E' stato lo stesso Panuccio, in evidente stato confusionale, a chiedere al gip il rinvio dell'interrogatorio sostenendo di non avere potuto assumere, dopo la sua traduzione in carcere nella stessa giornata di domenica, una volta che si era costituito alla Polizia, gli psicofarmaci che prende da tempo. I difensori di Panuccio hanno riferito che lo scorso anno l'omicida era stato ricoverato, dopo essere stato in cura da una neurologa, nel reparto di psichiatria del Policlinico universitario di Messina, col quale la direzione del carcere di Reggio Calabria si e' messa in contatto per avere indicazioni sui dosaggi dei farmaci da somministrare a Panuccio. ''Una volta che il nostro assistito - hanno riferito gli avvocati Emidio e Paolo Tommasini - potra' prendere i farmaci che gli consentiranno di superare lo stato di agitazione in cui si trova, si potra' procedere al suo interrogatorio''.

 

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