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Sequestro di armi nel crotonese, erano pronte per l'uso

 

Preoccupazione nel crotonese, trovate armi, tra cui due mitra, pronte per l’uso. Un arresto

25 apr 08 I carabinieri hanno arrestato a Crotone un pregiudicato, Mario Cimino, di 25 anni, presunto affiliato ad una cosca della 'Ndrangheta, nell'abitazione e in un locale del quale sono state trovate alcune armi, tra cui due mitra Kalashnikov, e un ordigno esplosivo che si sospetta l'uomo detenesse per conto di alcune cosche. In particolare, nell'abitazione di Cimino, militari della compagnia di Crotone hanno trovato un revolver e cento cartucce della stessa arma. Successivamente, in un casolare vicino l'abitazione del pregiudicato, sono stati trovati i due mitra, che avevano la matricola cancellata, insieme a tre serbatoi supplementari; sei fucili calibro 12; un revolver 357 Magnum; due penne pistola e un ordigno esplosivo con innesco, oltre a mille cartucce di vario calibro. Mario Cimino è considerato vicino alla cosca Vrenna-Bonaventura-Corigliano. La perquisizione che ha portato alla scoperta delle armi, è stata fatta nell'ambito dell'attività di controllo del territorio avviata a Crotone dopo la serie di omicidi accaduti nel periodo di Pasqua per lo scontro tra le cosche Megna e Russelli. Le armi e l'ordigno trovati nel casolare di Cimino erano in tre buste di plastica nascoste sotto un cumulo di macerie. Nell'abitazione del pregiudicato, inoltre, i carabinieri hanno trovato cento grammi di anfetamina ed un bilancino di precisione. Il revolver calibro 22 che l'uomo custodiva in casa era nascosto in un'intercapedine ricavata tra due pareti. Cimino è stato arrestato con l'accusa di detenzione di armi da guerra clandestina e detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Le armi sequestrate al pregiudicato saranno sottoposte a perizia balistica per accertare se sono state utilizzate in qualcuno degli omicidi accaduti di recente a Crotone. All'operazione che ha portato al sequestro delle armi hanno collaborato i carabinieri del Reparto Cacciatori ed il Nucleo cinofili.

Preoccupazione tra gli inquirenti. Le armi trovate stamani in un casolare nel crotonese, tra le quali anche due kalashnikov, visto il perfetto stato di conservazione, erano state nascoste da poco tempo e confermano il fermento esistente tra le cosche della zona: e' questa la convinzione degli investigatori. I carabinieri di Crotone hanno anche pochi dubbi sul fatto che le armi fossero nella disponibilita' di Mario Cimino, il pregiudicato arrestato. Il fabbricato rurale diroccato, nel quale sono state trovate le armi, infatti, si trova, ad un centinaio di metri dall'abitazione del giovane ed i proiettili calibro 22 del revolver trovati nella sua abitazione sono della stessa marca di quelli poi rinvenuti nel casolare. Quello di fare ricorso a strutture edilizie distaccate dalle abitazioni, ma, comunque nelle loro immediate vicinanze e', d'altra parte, un'abitudine abbastanza consolidata per nascondere le armi delle cosche, come hanno evidenziato, incontrando i giornalisti, il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, tenente colonnello Mario Conio, e il tenente Claudio Martino, comandante del reparto ''Cacciatori'' impegnati in questi giorni a Crotone. ''La presenza di tante armi perfettamente efficienti e pronte all'uso - ha detto Conio - denota tutto il fermento che c'e' in questo momento nelle cosche del crotonese''. Nel 2006, Mario Cimino, avvisato orale di ps, venne arrestato per porto d'arma e danneggiamento aggravato e, in un'altra circostanza, per una rapina ad un bar, reato per il quale e' stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione. L'ordigno esplosivo artigianale e' stato fatto brillare nel luogo del rinvenimento dagli artificieri dei carabinieri giunti dal Comando provinciale di Catanzaro.

 

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