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25 aprile 2008

 

25 aprile, cerimonie in tutta Italia

25 aprile 2008 L'Italia si mobilita oggi, da nord a sud, per celebrare la ricorrenza del 25 aprile, data che ricorda il 63/o anniversario della liberazione del Paese dal fascismo. La cerimonia principale nel pomeriggio a Genova, che accoglie il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale in mattinata, a Roma, ha deposto una corona all'Altare della Patria. "I giovani di oggi sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi che rappresentano - ha detto il Presidente della Repubblica avviando al Quirinale le celebrazioni - la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la liberazione". Bologna ospiterà, invece, il presidente del Senato Franco Marini, che dedicherà una parte del suo discorso all'esempio dato dalla Brigata Maiella che fu, assieme a un reparto polacco, la prima a entrare nel capoluogo che nella notte era insorto contro le truppe tedesche. A Bolzano il sindaco depositerà una corona al muro del lager di via Resia e a Venezia bis di festeggiamenti poiché la celebrazione coincide con la festività del patrono San Marco. Torino si spaccherà in due: partigiani e festa tradizionale da una parte e il comico Grillo e i suoi grillini dall'altra per il vaffa-day 2. In Val d'Aosta si metterà in moto un treno della memoria che partirà da Pont Saint Martin per raggiungere Aosta dopo aver raccolto giovani e meno giovani della bassa e della media valle. A Trieste il 25 aprile sarà celebrato alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia con forno crematorio. A Trento il ricordo sarà affidato anche a uno spettacolo di satira politica con Paolo Rossi mentre a Firenze, oltre alle tradizionali cerimonie, è prevista la distribuzione, a cura dell'Arci, della Costituzione in 11 lingue. E sempre dall'Arci un'altra iniziativa: domani tutti i membri del suo Consiglio nazionale si iscriveranno all'Anpi, l'associazione nazionale partigiani. Passeggiate della memoria nelle Marche mentre in Basilicata la manifestazione più importante si svolgerà a Matera, prima città del Mezzogiorno a insorgere contro le truppe di occupazione. A Palermo, come ogni anno, l'Anpi organizzerà una manifestazione al Giardino Inglese, davanti al cippo che ricorda Pompeo Colajanni, il comandante partigiano "Andrea barbato". In Sardegna attenzione tutta concentrata su Alghero per le polemiche scoppiate in seguito alla decisione del sindaco Marco Tedde (Forza Italia) di attenersi al cerimoniale che non prevede "Bella ciao" tra i brani da eseguire durante la manifestazioni ufficiali.

Celebrazioni del Presidente Napolitano al Vittoriano. La consegna di medaglie d'oro al merito civile ad alcuni Comuni e alla memoria di diversi italiani, per i loro gesti valorosi compiuti negli anni della Resistenza e della Liberazione, è stato il primo atto delle cerimonie per il 25 aprile, che si svolgono in tutta Italia: con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Vittoriano c'erano le massime autorità dello Stato. Gli interventi sono stati affidati ai ministri della Difesa e dell'Interno. Arturo Parisi ha messo in guardia dal "rilassamento morale" che oggi può divenire, "un virus che ci fa ripiegare su noi stessi riducendo talvolta la politica ad una lotta di parte". Amato ha invece sottolineato come le medaglie concesse oggi "testimoniano una volta di più come la Resistenza al fascismo e all'oppressione nazista abbiano fatto emergere i tratti che uniscono nel profondo gli italiani, che danno contenuto e forza alla Nazione italiana". Il capo dello Stato, che non ha preso la parola, interverrà invece nel pomeriggio a Genova, a Palazzo Ducale, nella cerimonia principale tra quelle in programma per il 63/o anniversario della liberazione dal fascismo. Tra le altre manifestazioni in programma quella a Bologna, dove interviene il presidente del Senato Marini, mentre a Roma é da poco partito un corteo organizzato dall'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani, che da porta San Paolo raggiungerà Piazza del Campidoglio. A Milano, invece, corone di fiori sono state deposte nei luoghi della memoria della Resistenza, dove si trovano lapidi e sacrari che ricordano i caduti di guerra e le vittime del nazifascismo, dalla Loggia dei Mercanti a piazzale Loreto, in quello che il presidente nazionale dell'Anpi, Tino Casali, ha definito "un pellegrinaggio per ricordare i nostri quattromila caduti". A Bolzano si annuncia un 25 aprile foriero di polemiche, con il divieto ad una classe delle medie di visitare l'area del famigerato lager perché - ha motivato l'amministratore del condominio che si affaccia sul terreno - gli inquilini sono stufi del continuo viavai. Brutti episodi a Terni, dove la scorsa il monumento ai caduti in piazza Briccialdi è stato imbrattato con della vernice, e a Diano Marina: sempre sul monumento ai Caduti, davanti al Comune, è stato trovato un cartello con slogan contro i partigiani.

A Reggio Emilia per il 25 aprile alleati con la Locride. Reggio Emilia si allea alle cooperative sociali della Locride nella lotta per vincere la 'ndrangheta' per la democrazia ed il bene comune. Nel segno del 25 Aprile, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, la presidente della Provincia Sonia Masini e l'on.Luciano Violante hanno consegnato il Primo Tricolore al presidente del Consorzio di imprese sociali Goel della Locride, Vincenzo Lianarello. Lo ha ricevuto a nome anche del Consorzio regionale della cooperazione sociale della Regione Calabria ''Calabria Welfare'' e dalla Rete non violenta Comunita' Libere, presenti sul palco di piazza Martiri del 7 Luglio a Reggio Emilia con diversi giovani. Il sindaco Delrio ha ricevuto a sua volta la bandiera delle Comunita' libere della Locride, movimento di resistenza non violento contro la 'ndrangheta'. ''Siete i partigiani della liberta' e della legalita' di oggi'', e' stato il motto che ha accompagnato questa iniziativa, promossa dal sindaco reggiano, e che ha caratterizzato la celebrazione del 25 aprile. Prima della consegna, dalla piazza e' salito il canto di 'Bella Ciao', intonato dal sindaco, da Masini e dai giovani saliti a Reggio dalla Calabria.

Corbelli “Istituzioni assenti a Ferramonti di Tarsia”. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota, parla di ''grave e ingiustificata assenza oggi a Ferramonti di Tarsia, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile, di tutti i parlamentari e dei rappresentanti di Regione, Provincia e Comune di Cosenza''. Secondo Corbelli, ''si e' registrata una latitanza istituzionale in un luogo simbolo della memoria, qual e' l'ex campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, il Lager umano, fatto costruire da Mussolini nel 1940, che Diritti Civili sta da alcuni anni chiedendo venga ricostruito, cosi' come era oltre 60 anni fa, e valorizzato. Oggi per la Festa di Liberazione a Ferramonti c'erano solo il presidente del Museo Internazionale della Memoria Fondazione Ferramonti, Francesco Panebianco; il parroco di Tarsia, don Pompeo Tedesco, il sindaco di Tarsia, altri due sindaci dei paesi limitrofi e alcuni gruppi di visitatori. Nessun parlamentare, ne' quelli nominati il 13 aprile, ne' quelli uscenti, e nessun rappresentante di Regione, Provincia e Comune di Cosenza. A titolo personale, con una comitiva del suo paese, Verbicaro, era presente solo l'assessore provinciale Arturo Riccetti. Una diserzione assoluta delle istituzioni e dei rappresentanti del Parlamento nel giorno della Festa della Liberazione, nel luogo simbolo della memoria in Calabria (e non solo): Ferramonti di Tarsia, quell'ex campo di concentramento del quale continuo a chiedere la ricostruzione''. ''Diritti Civili - sostiene ancora Cobrelli - da tempo porta avanti, insieme al presidente Panebianco e al comune di Tarsia, questa battaglia con grande impegno e con atti istituzionali importanti. Recuperare alla memoria e ricostruire l'ex campo di concentramento di Ferramonti, fare di questo Lager voluto da Mussolini un museo, un luogo simbolo dell'umanita', del rispetto della dignita' della persona umana, pur nella tragedia della guerra e nella crudelta' del nazismo e dell'olocausto, da consegnare e tramandare alla storia e alle future generazioni del nostro Paese e al mondo intero. Occorre che questa grande iniziativa venga sostenuta e finanziata da tutti gli Enti preposti''.

 

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