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Odissea di un aziano lametino che gira 11 ospedali

 

Una vergogna tutta calabrese: odissea di un anziano di Lamezia che gira 11 ospedali e finisce in rianimazione in Puglia.

20 ago 08 Sono gravi ma stazionarie le condizioni di un anziano che risiede a Lamezia Terme ricoverato da ieri sera nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Andria, dopo aver cercato inutilmente, per una giornata intera, assistenza in diversi nosocomi della Calabria e di altre regioni del Sud. L'uomo, che ha 78 anni, affetto da aneurisma, ha cercato inutilmente un posto per essere curato in 11 ospedali, compreso gli ultimi due pugliesi. Il suo calvario è cominciato lunedì mattina, quando ha avvertito forti dolori causati da una emorragia. Inutili i tentativi di trovare posto in ospedali di Lamezia (manca l’angiografo), Catanzaro (manca lo strumento), Cosenza (specialista in ferie), Reggio Calabria (apparecchiatura rotta). Indisponibili anche strutture sanitarie contattate a Catania, Messina, Napoli, Palermo. Alla fine l'uomo viene portato al Policlinico di Bari, nel cui reparto di neurochirurgia non c'era posto, ma dove - nell'unità di neuroradiologia - gli viene tuttavia bloccata l'emorragia provocata dall'aneurisma. Dopo l'intervento, il trasferimento nel reparto di rianimazione del nosocomio di Andria. Una situazione incredibile che da il senso della gestione delle emergenze sanitarie in questo periodo di agosto e non solo. Una vera e propria vergogna.

Loiero promette verifiche….. Un'attività di verifica da parte del Dipartimento della salute sulla vicenda dell'anziano che non avrebbe trovato posto in quattro ospedali della Calabria é stata sollecitata dal presidente della Regione, Agazio Loiero. Loiero stamattina si è sentito telefonicamente con l'assessore alla Sanità, Vincenzo Spaziante. Il presidente della Regione ha chiesto, in particolare, a Spaziante di fare presto chiarezza sulla vicenda che è stata denunciata. "Dalle prime risultanze - secondo quanto ha anticipato il portavoce del presidente Loiero - sembrano emergere elementi di disorganizzazione che riguardano gli ospedali interessati". "Aspettiamo di conoscere nel dettaglio i risultati della verifica che il direttore generale del Dipartimento, Andrea Guerzoni, sta effettuando - ha detto l'assessore Spaziante - ma se ci troveremo davanti a responsabilità sia chiaro che saremo inflessibili e duri contro chiunque ed a qualsiasi livello. Queste cose non possono e non devono accadere".

Corbelli “Con il garante non sarebbe successo”. Il leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, chiede che "la magistratura competente faccia luce sulla vicenda del pensionato calabrese che non ha trovato posto in 11 ospedali della Calabria, della Sicilia e della Campania". Corbelli definisce "la vicenda grave e inaccettabile, un caso di malasanità che dimostra quanto sia importante, indispensabile e assolutamente urgente l'istituzione del Garante della Salute, non solo in Calabria, ma in tutte le regioni italiane. Non si può, per un giorno intero, non trovare in ben 11 ospedali, in quattro regioni, un posto per ricoverare e prestare soccorso a un malato grave che rischia di morire". "La magistratura - prosegue Corbelli - deve accertare e perseguire ogni responsabilità per quanto accaduto. Questo caso di cattiva sanità non si sarebbe verificato con la presenza del Garante della Salute, perché una delle principali funzioni del Garante è il coordinamento e aggiornamento in tempo reale di tutte le strutture ospedaliere della regione, con la conoscenza dei posti disponibili, reparto per reparto, in tutti gli ospedali". "La presenza del Garante - aggiunge il leader del Movimento diritti civili - avrebbe potuto evitare e risolvere anche il problema dell'angiografo rotto o inesistente. Altro importante compito del Garante è infatti quello di monitorare costantemente le strutture ospedaliere, denunciare, segnalare e chiedere alle amministrazioni competenti la risoluzione dei problemi legati a carenze strutturali, apparecchi rotti o non acquistati, casi di disservizi, inadempienze e violazione dei diritti in materia di assistenza sanitaria". "Il Garante - conclude Corbelli - servirà a coordinare anche interventi per casi urgenti e drammatici, come nella vicenda del pensionato di Lamezia".

 

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