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Incendi nati per raccogliere lumache

 

Così nascono gli incendi: roghi per raccogliere lumache, due arresti nel crotonese. Oggi 5 interventi aerei. Oltre 4200 gli interventi dei VVFF in un mese

20 ago 08 Due persone, F.S., di 44 anni, e G.S., di 54, sono state arrestate dal Corpo forestale in provincia di Crotone perché sorprese mentre stavano appiccando due incendi in una zona agricola vicina ad un bosco. I due arresti sono stati fatti, dopo una lunga attività d'indagine, dal personale del Nucleo investigativo provinciale di Polizia ambientale e forestale di Crotone e del Nucleo investigativo antincendio boschivo di Roma del Corpo forestale dello Stato in località Malecolle di San Mauro Marchesato I due incendi appiccati dagli arrestati sono stati spenti subito dal Corpo forestale. Agli arrestati viene contestato il reato di incendio boschivo doloso. Sono state avviate indagini per accertare il movente per il quale sono stati appiccati i due incendi. Con i due di oggi salgono a nove gli arresti fatti quest'anno in Calabria dal Corpo forestale dello Stato per il reato di incendio boschivo doloso.

Roghi per raccogliere lumache. Ripulire il terreno per raccogliere lumache in letargo individuando i punti d'interramento. E' il motivo per il quale avevano appiccato due incendi le due persone arrestate in Calabria dal Corpo forestale dello Stato con l'accusa di incendio boschivo doloso. "L'operazione che ha portato ai due arresti - ha detto il comandante regionale della Calabria del Corpo forestale, Vincenzo Caracciolo - s'inserisce nell'opera d'intensificazione dei servizi di controllo del territorio per individuare i responsabili dei numerosi incendi scoppiati nell'ultimo periodo in Calabria. Incendi sicuramente dolosi con moventi che variano di zona in zona".

Il ministro Zaia si congratula.''Mi congratulo con gli uomini del Corpo forestale dello Stato, impegnati nella lotta ai crimini incendiari su tutto il territorio nazionale, per il grande impegno e la spiccata professionalità con cui hanno conseguito questi importanti risultati". Così il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, commenta l'arresto in flagranza di reato di due persone mentre appiccavano il fuoco con un accendino in una zona agricola vicino a Crotone, in Calabria. Lo rende noto un comunicato del Corpo Forestale dello Stato. "Il Corpo forestale dello Stato - continua il ministro - ha rinforzato l'attività di contrasto agli incendi boschivi nelle province della Calabria, la regione in questo periodo più colpita dalle fiamme, e tale potenziamento rientra nella più ampia strategia di impegno complessivo della Forestale a difesa del patrimonio boschivo e dell'incolumità della collettività calabrese".

Oggi cinque interventi aerei. Tre canadair e due elicotteri sono impegnati, in Calabria, nello spegnimento di incendi boschivi divampati in varie zone della regione, soprattutto nel Reggino. In questa provincia, infatti, stanno operando due canadair e un elicottero, inviati, rispettivamente, a San Pietro Caridà, Condofuri e Montebello Ionico. Gli altri interventi aerei sono in corso a San Basile, nel Cosentino, e a Martirano, nel Catanzarese. Secondo quanto si è appreso, al momento non ci sono minacce per le abitazioni. Per gli altri incendi segnalati alla sala operativa della protezione civile regionale, numerosi anche oggi, sono state impiegate le squadre a terra.

In un mese oltre 4000 interventi dei VVFF. Sono stati oltre 4.200 gli interventi compiuti nell'ultimo mese (118 solo ieri) compiuti dai vigili del fuoco della Calabria per lo spegnimento di incendi: 650 per quelli boschivi e 3.500 per quelli di sterpaglie e campi agricoli. Lo rendono noto gli stessi vigili del fuoco in una nota nella quale si sottolinea che il numero di interventi è "in linea con quello registrato la scorsa stagione, mentre notevolmente minori sono fin qui i danni registrati". Secondo i dati forniti 1.500 ettari di vegetazione sono andati distrutti nei 650 incendi per i quali i vigili del fuoco sono sono intervenuti dal 20 luglio al 20 agosto 2008, a fronte dei 7.600 ettari andati distrutti nell'estate 2007, quando furono 862 gli interventi. Fino a questo momento, inoltre, nessuna persona, sottolinea la nota, è stata coinvolta, così come nessuna struttura e abitazione. I picchi di interventi si sono verificati il 15 agosto (181), il 17 agosto (174), l'8 agosto (166) e il 26 luglio (153). "Super lavoro dunque - è scritto nella nota - per i 420 vigili del fuoco in servizio ogni giorno in Calabria, a formare le 70 squadre operative sul territorio: alle 40 squadre ordinariamente in servizio si aggiungono infatti le 30 squadre espressamente dedicate alla lotta antincendio boschivo, previste in virtù della convenzione stipulata con la Regione Calabria". "E' anche grazie a questa presenza costante giornaliera sul territorio - conclude la nota - che si è potuto incidere in modo rilevante sull'ammontare dei danni, proprio per effetto di una più efficace e tempestiva risposta del dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco"

Loiero “regge bene l’organizzazione antincendi”. "Registriamo con soddisfazione che l'organizzazione antincendi finora, e per la prima volta, ha retto bene. Stiamo notando chi lavora e chi no. E non avremo alcuna remora l'anno venturo a lasciare fuori quelli che hanno remato contro". Lo afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, riferendosi ad alcune polemiche sorte in questi giorni. "Quello che è importante - ha aggiunto Loiero - è che per la prima volta dopo anni ci sia stata la risposta giusta in termini di organizzazione e nelle fasi di spegnimento, anche in giornate drammatiche come quelle del 15 agosto scorso. Tutto il resto lascia il tempo che trova". "La Regione si è assunta l'onere del coordinamento anche in termini finanziari - ha affermato ancora Loiero - e proseguiremo su questa strada: il nostro progetto futuro al quale metteremo mano fin da ottobre, lo svilupperemo con la Protezione Civile nazionale con la quale abbiamo un rapporto di qualità e con tutti quei soggetti interessati in grado però di dare un valore aggiunto". "La centrale operativa - ha concluso Loiero - si è dimostrata efficiente, garantendo interventi in tempi brevissimi e in base alle reali necessità. Naturalmente non possiamo evitare che criminali attentino al nostro patrimonio naturale e alla nostra salute. A questo debbono provvedere altri. In questo senso, nei mesi scorsi, avevo sollecitato un migliore controllo del territorio da parte delle forze di polizia preposte. Ma non ho avuto alcuna risposta".

Laratta “Pessima prova delle strutture”. Il deputato del Pd, Franco Laratta, in una nota afferma che sugli incendi "in Calabria si é confermata la pessima prova delle strutture della nostra regione". "Si sono infatti dimostrate ancora una volta - prosegue - del tutto incapaci di mettere in piedi un piano di prevenzione che impedisse sul nascere una nuova stagione del fuoco. E non solo: davanti all'emergenza abbiamo assistito a ritardi, inefficienze, incapacità e inettitudini". "Inoltre - aggiunge Laratta - abbiamo pagato la mancata utilizzazione delle squadre idraulico-forestali, perché gli incendi si combattono soprattutto da terra. Ne è prova e conferma il piano messo in atto dal Parco del Pollino che ha puntato tutto su prevenzione, responsabilizzazione e presidio del territorio con grandi risultati. Ma nel resto della Calabria é stato un disastro". "Con Corpo forestale, vigili del fuoco - conclude - e altre strutture locali che sono state ridotte ai minimi termini, senza risorse e pochi uomini. Ancora una volta la Calabria è stata aggredita dal fuoco e le strutture territoriali si sono dimostrate impotenti e inefficienti".

Tassone (Udc) “Serve l’intervento del Governo”. Mario Tassone, deputato dell'Udc e vicesegretario vicario del partito, chiede l'intervento del Governo per fronteggiare l'emergenza incendi. In un'interpellanza al Presidente del Consiglio ed ai Ministro dell'Interno e delle Politiche agricole, Tassone chiede "quali provvedimenti si intendono assumere a fronte di una situazione sempre più grave che si ripropone in questo periodo in molte regioni, ed in particolare quella calabrese, con centinaia di focolai. Il tutto non può esaurirsi soltanto nell'intervento di spegnimento, che comporta dispendio di energie e di risorse, utile ad evitare conseguenze ancora più drammatiche". Secondo Tassone "sembra un rituale la pratica delle reciproche accuse sulle responsabilità da parte degli organi preposti alla salvaguardia del territorio. Come è un rituale, alla ripresa dei lavori parlamentari, la discussione sulle cause degli incendi a cui segue un inesorabile silenzio. Più volte si é chiesto al Governo una forte azione di prevenzione e di repressione dei responsabili degli incendi, che hanno nella maggior parte dei casi origine dolosa. Ciò che serve è un'azione coordinata tra tutte le forze di polizia per dispiegare un'esaustiva attività investigativa anche per individuare le centrali della criminalità da cui si 'pianifica' la distruzione del patrimonio forestale". Secondo Tassone, inoltre, "é significativa l'iniziativa assunta dal comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, ing. Vincenzo Caracciolo, che, cogliendo nel segno e con grande sensibilità, ha chiesto l'intervento degli agenti Niap, speciale struttura investigativa". Secondo il deputato dell'Udc, "il problema degli incendi pone questioni estremamente importanti sull'efficacia di organizzazioni criminali a cui bisogna dare delle risposte con un'incisiva azione di contrasto".

A Rossano i tecnici dell’Arpacal per verificare l’inquinamento. Un'equipe di tecnici della sede centrale e del dipartimento provinciale di Cosenza dell'Arpacal, l'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente della Calabria, si recherà domani mattina con due mezzi mobili a Rossano (Cosenza), sui luoghi interessati nei giorni scorsi da un incendio di grandi dimensioni. I due mezzi mobili, acquistati con fondi Por, che si vanno ad unire con il laboratorio mobile che già è in funzione, è scritto in una nota, "sono dotati di sofisticate attrezzature per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera e la loro verifica delle ricadute sul territorio". L'equipe è composta da diversi tecnici che sono competenti sulle aree tematiche che possono interessare casi di emergenza incendi come quello in corso. "Attraverso questo intervento - ha affermato il direttore scientifico dell'Arpacal, Antonio Scalzo, che coordina l'iniziativa - intendiamo anche testare l'intero sistema tecnico organizzativo in questo specifico tema, per far partire, come noto, un importante studio su scala regionale a settembre". Nei giorni scorsi, il sindaco di Rossano aveva chiesto che venissero fatti accertamenti per verificare l'eventuale presenza di diossina in seguito agli incendi dopo l'allarme lanciato dal presidente della Regione, Agazio Loiero.

 

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