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Vasto incendio ad Acri

 

Vasto incendio ad Acri, all’opera 5 canadair e tre elicotteri. Calabria ancora flagellata dal fuoco, 88 roghi su 171

24 ago 08 Un vasto incendio di bosco è in corso nella zona di Acri, a pochi chilometri da Cosenza. nella mattinata sono intervenuti tre canadair della Protezione civile nazionale, mentre a terra sono all'opera il Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco e squadre antincendio della Protezione civile regionale. Nel pomeriggio si ulteriormente aggravata la situazione ed i canadair intervenuti nella zona sono saliti a cinque, insieme a tre elicotteri della Regione ed uno del Corpo forestale, che stanno intensificando l'opera di spegnimento del rogo. Il fronte delle fiamme ha raggiunto la lunghezza di otto chilometri. Sono andati distrutti alcuni ettari di querceto e di macchia mediterranea. Un altro incendio di bosco si è sviluppato a Rota Greca, sempre nel cosentino, dove è anche intervenuto un canadair. Altri due roghi, che hanno richiesto l'intervento di mezzi aerei, sono in corso in provincia di Reggio Calabria, uno a Bagaladi e l'altro a San Giovanni di Gerace.

Calabria flagellata dal fuoco: 88 roghi su 171. Giornata ancora critica al Sud e in particolar modo in Calabria, dove è stata registrata circa la metà degli dei 171 incendi boschivi divampati oggi in Italia che hanno impegnato i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. Ben 88, infatti, i roghi che hanno segnato la Calabria. A seguire la Campania con 26, la Puglia con 18, il Lazio con 10, la Basilicata con 7, la Liguria con 6, l'Emilia Romagna con 5, la Toscana con 4, l'Abruzzo, il Molise e il Piemonte con 2. Solo un incendio, invece, nelle Marche. In una delle zone di massima protezione del Parco nazionale della Sila, inoltre, due uomini sono stati colti in flagranza mentre appiccavano il fuoco dal personale del Corpo forestale dello Stato, impegnato da diversi giorni in una lunga attività investigativa nella provincia di Cosenza. I due, ventiquattrenni romeni, sono stati arrestati per incendio boschivo doloso.

La Uil contesta l’organizzazione “Creato caos”. "In tema di incendi assistiamo ad uno scambio di accuse e al solito scaricabarile tra i vari enti preposti per legge a fronteggiare questo fenomeno criminoso". E' quanto sostiene, in una nota, il segretario regionale dell'Uil Corpo forestale, Ernesto Pugliese. "Non possiamo condividere - aggiunge Pugliese - la tesi secondo cui quest'anno l'organizzazione antincendio funzioni meglio. Sebbene finalmente, e a ben otto anni dall'emanazione della legge 353 del 2000,in Calabria è stata istituita la Sala operativa unificata permanente, potenziale punto di riferimento per dare risposte certe all'utenza, la struttura non è certo un modello di buona organizzazione e coordinamento tra i soggetti in campo (Regione, Protezione civile, Vigili del fuoco e Corpo f orestale). Senza dimenticare che in ogni provincia vi sono altrettante centrali operative. Ma il risultato è il caos totale, una sovrapposizione di competenze e frequenti sono i casi in cui il personale del Corpo forestale si è visto prevaricato in competenze e funzioni per le quali, esso solo, può vantare esperienza trentennale. Di ciò risentono l'efficienza e la celerità degli interventi". Secondo Pugliese, "i disagi derivanti dalla disorganizzazione delle sale operative ricadono sulle centinaia di colleghe e colleghi forestali sul territorio che, al contrario di quanto qualcuno vuole quest'anno far credere attraverso gli organi di informazione, sono sempre e comunque il primo punto di riferimento per i cittadini e i primi a garantire con grande senso di responsabilità e spirito di servizio la difesa del nostro meraviglioso territorio dalle aggressioni dei piromani"

Arresto di piromani, soddisfatto il Comandate regionale CFS Il comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, ing. Vincenzo Caracciolo, ha espresso la sua soddisfazione per le operazioni che negli ultimi giorni hanno portato all'arresto di cinque piromani. "Gli incendi boschivi - ha detto Caracciolo - rappresentano un fenomeno che ci vede impegnati in prima linea durante tutti i mesi dell'anno. I cinque arresti per incendio boschivo che sono stati eseguiti costituiscono il risultato di una brillante attività investigativa". "Particolare attenzione - ha detto il comandante provinciale di Cosenza del Corpo forestale, Francesco Curcio - è stata riservata al territorio cosentino, dove l'attività svolta, oltre all'arresto di tre persone in questi ultimi giorni, ha portato alla denuncia di altri 15 soggetti. Si tratta del risultato di una capillare attività effettuata sul territorio dagli uomini del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) del Comando provinciale, con il supporto di uomini del Nucleo investigativo antincendi boschivi (Niab) di Roma e del personale presente sul territorio". "A tal proposito di particolare rilevanza - è detto in un comunicato - è il lavoro dei Comandi Stazione i quali, oltre a coordinare le operazioni di spegnimento attraverso i mezzi aerei, continuano la loro attività investigativa per debellare il fenomeno sul vasto territorio. Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza ricorda di segnalare un principio di incendio attraverso il numero di emergenza ambientale 1515. I cittadini sono i primi veri custodi delle nostre bellezze naturali che rendono la provincia di Cosenza e l'intera Calabria un vero paradiso naturalistico che vede il Corpo forestale impegnato nella sua salvaguardia".

 

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