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Notizie di Cronaca
Febbraio 2007

 

Maxi evasioni fiscale (5 mln di euro) scoperta dalla Finanza di Cosenza

27/02 Gli uomini della Guardia di Finanza di Cosenza hanno scoperto una maxi evasione fiscale per 5 milioni di euro. Nell'ambito della stessa operazione sono state denunciate quattro persone per truffa aggravata e frode fiscale. Nell'inchiesta degli uomini delle fiamme gialle, una societa', con sede originariamente in un paese dell'hinterland cosentino, gestita da imprenditori lombardi i quali, secondo la ricostruzione compiuta dalle Fiamme Gialle bruzie, avevano localizzato l'impresa in Calabria per beneficiare delle misure agevolative quali il credito d'imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno. Ed in virtu' degli investimenti comunicati agli organi dell'amministrazione Finanziaria, dagli amministratori dell'azienda che avevano, appunto, segnalato di aver realizzato un investimento di oltre tre milioni di euro, l'impresa ha beneficiato, secondo quanto accertato i finanziari, un credito d'imposta di oltre due milioni di Euro, da poter utilizzare in compensazione dei versamenti dovuti per il pagamento di oneri tributari (Irpeg-Irap-Iva) o contributivi. Ma dalle indagini e' emerso la totale inesistenza di strutture aziendali riconducibili alla societa' che, nel frattempo, aveva trasferito la sede in un altro Comune dell'hinterland cosentino ed aveva modificato la propria compagine sociale, atteso che le quote erano state cedute ad una badante bielorussa, di fatto risultata irreperibile. A conclusione dell'indagine di polizia giudiziaria, sono state deferite all'autorita' giudiziaria quattro persone ritenute responsabili del delitto di truffa aggravata (il credito d'imposta e' assimilato ad un contributo pubblico) nonche' del reato di occultamento delle scritture contabili al fine di evadere le imposte sui redditi e l'imposta sul valore gggiunto. La cittadina extracomunitaria, allo stato, e' stata denunciata per favoreggiamento nel reato di truffa. Successivamente, il Nucleo di polizia tributaria di Cosenza ha avviato degli accertamenti di natura fiscale, dai quali e' emersa la omessa presentazione della dichiarazione unificata per il periodo d'imposta 2002.

400 sim telefoniche attivate con copie di documenti in Calabria: denunce in tutte le province

27/02 Avevano attivato abusivamente oltre 400 schede telefoniche all'insaputa dei clienti, alcuni dei quali risultavano intestatari di 30 schede, utilizzando, in alcuni casi, copie di documenti già utilizzati per attivare altre Sim in modo legittimo, mentre, in altri casi, non avevano né le copie dei documenti né il contratto, ciò in netto contrasto con la normativa di settore. Per questo motivo gli investigatori del compartimento della Polizia postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, hanno denunciato alla Procura della Repubblica i gestori di sette punti vendita di telefonia cellulare delle città di Reggio Calabria (quattro), Cosenza (uno), Napoli (uno) e Ascoli Piceno (uno) per falso, truffa e trattamento illecito di dati personali. Le indagini del Compartimento della Polizia postale, diretto da Carmelo Vinci, e coordinate dal dirigente del settore operativo Gaetano Di Mauro, hanno preso il via dalle denunce di alcuni reggini, i quali sono venuti a conoscenza di essere intestatari di decine di schede telefoniche, mai attivate. Dalle indagini è emerso anche che molte schede erano intestate anche a soggetti inesistenti e che i gestori denunciati hanno agito per pura finalità commerciale, quella, cioé, di ricevere maggiori sconti dai gestori nazionali di telefonia mobile. Tra le condotte addebitate agli indagati vi sono anche quelle sanzionate dalla legge Pisanu che, modificando la precedente normativa, obbliga i gestori di telefonia mobile ad estrarre copia dei documenti di identità e ad assicurare il corretto trattamento dei dati.

La regione Calabria chiede 10 milioni di danni al Clan Mancuso

27/02 Dieci milioni di euro di risarcimento danni in favore della Regione Calabria: questa la richiesta del legale di parte civile dell'Ente, l'avv. Enrico Ventrice, nel processo ''Dinasty-Affari di famiglia'' in cui sono imputate una trentina di persone accusate di fare parte della cosca Mancuso di Limbadi. Oltre alla Regione, nel processo sono parti civili anche la Provincia di Vibo Valentia, i comuni di Vibo Valentia, Tropea, Filadelfia, San Gregorio d'Ippona e un soggetto singolo. Nelle sue conclusioni, l'avv. Ventrice ha sostenuto la legittimita' dell'azione civile contro gli imputati e il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalle attivita' criminose condotte dalla cosca Mancuso e dai suoi affiliati. Il legale ha anche ricordato la recente sentenza con la quale il Tribunale di Paola ha quantificato in tre milioni di euro il danno prodotto alla Regione dagli affiliati al clan Muto, operante quasi esclusivamente a Cetraro, cittadina del Tirreno cosentino. ''Poiche' l'operativita' della cosca Mancuso, la sua pervasivita' territoriale e la dimostrata potenza e capacita' criminale - ha sostenuto Ventrice - appaiono piu' rilevanti, si propone la liquidazione del danno in una somma pari a dieci milioni di euro, cui vanno condannati gli imputati ritenuti responsabili di associazione mafiosa o di reati aggravati ai sensi dell'art. 7 L.203/1991''. Ieri il pm del processo, Marisa Manzini, ha chiesto la condanna di 24 imputati a pene variabili da un minimo di tre anni di reclusione ad un massimo di 22 e l'assoluzione per altri sei.

Altre indagini dei CC: Ai bronzi di Riace manca pure un elmo

27/02 I carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico hanno acquisito nuovi documenti dal ricercato vibonese Giuseppe Braghò, relativi alla scomparsa di una lancia e due scudi appartenuti ai Bronzi di Riace. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti dopo che il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli, il 16 gennaio scorso ha inviato una lettera con la quale sollecita degli approfondimenti relativi alla denuncia di Braghò secondo il quale, dopo il ritrovamento dei Bronzi, sarebbero scomparsi alcuni oggetti. Braghò ha raccolto numerosi documenti nel corso di ricerche compiute l'anno scorso nell'archivio storico di Reggio Calabria e dalle quali emerge che con le statue doveva esserci anche una lancia e due scudi. I nuovi documenti acquisiti dai carabinieri sarebbero alcune testimonianze raccolte da Braghò dalle quali emergerebbe la conferma alla scomparsa degli oggetti. Nel verbale di recupero delle due statue, redatto il 23 agosto del 1972 dall'allora ispettore della Soprintendenza alle antichità della Calabria, Pietro Giovanni Guzzo, emerge anche che "si è provveduto al recupero della seconda statua la quale raffigura un secondo personaggio virile, anch'esso barbato e con elmo". Dell'elmo indicato nel verbale però non si è mai avuta nessuna traccia. "Il verbale di recupero delle statue - ha detto Braghò - è molto chiaro ma l'elmo indicato da Guzzo è scomparso. E' evidente che anche in questa circostanza deve essere accaduto qualcosa. Quella dell'elmo è una scomparsa strana così come lo é quella della lancia e dei due scudi. C'é poi da considerare che nella prima denuncia di ritrovamento si parla di un gruppo di statue e che poi però ne sono state recuperate solamente due. Su tutta questa serie di circostanze strane sarebbe opportuno compiere dei seri approfondimenti"

Tredicenne caduta da bus a Vibo in coma farmacologico

27/02 Sono sempre gravi le condizioni della tredicenne caduta ieri da un autobus di linea extraurbano in servizio da Vibo Valentia alla frazione marina. La ragazza si trova ricoverata in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale Pugliese di Catanzaro. La giovane e' caduta dopo che la porta posteriore del mezzo, vicino alla quale si trovava, si e' improvvisamente aperta. Secondo una prima ricostruzione, l'incidente potrebbe essere stato provocato da qualcuno che, forse accidentalmente, ha azionato la leva dell'apertura di emergenza della porta. Subito soccorsa, la giovane e' stata portata nell'ospedale di Vibo Valentia e da qui, vista la gravita' delle sue condizioni, in quello di Catanzaro. Le indagini sull'episodio sono condotte dai carabinieri.

Diamante/ Furto di computer fermati cinque ragazzi

27/02 Furto e ricettazione: con quest' accusa, cinque ragazzi diamantesi, quattro minorenni e un maggiorenne, sono stati fermati dai carabinieri di Diamante. Nella serata di ieri, i militari dell' arma durante la loro attività di controllo, hanno notato strani movimenti da parte di alcuni ragazzi, che, in una località poco illuminata, stavano trafficando furtivamente con alcuni computer. Ai dovuti accertamenti, sono seguite le perquisizioni nelle abitazioni dei presunti ladri, dove sono stati ritrovati i computer, che sono risultati essere quelli trafugati dalle scuole. I quattro minorenni, O.S., R.G., P.M., L.G., tra i sedici e i diciassette anni, sono stati deferiti al pubblico ministero del tribunale dei minori di Catanzaro, mentre l' unico maggiorenne, Alessandro Lucci, di venti anni, è stato deferito alla procura di Paola.

Cassano/ Approvato il progetto di completamento del Museo della Sibaritide

27/02 E' stato approvato da una conferenza di servizi convocata dal Comune di Cassano il progetto esecutivo riguardante il completamento del Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Il progetto esecutivo, che riguarda la realizzazione di una nuova unita' museografica e l'adeguamento funzionale della struttura, e' stato redatto, su incarico della Soprintendenza archeologica della Calabria, dall'architetto Riccardo Wallach, con la collaborazione di un pool di tecnici. Il finanziamento relativo e' pari a 816.249 euro ed e' stato concesso dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, nell'ambito del Piano Triennale - Lotto 2004-2006. L'elaborato e' finalizzato a migliorare complessivamente la funzione e la funzionalita' del nuovo Museo archeologico nazionale della Sibaritide, attraverso alcune opere di adeguamento e completamento, che, principalmente, rispondono all'esigenza di incrementare la superficie espositiva della sezione dedicata al periodo Protostorico, rendere disponibile la sala, che attualmente ne espone i reperti, per i servizi di accoglienza per il pubblico o per manifestazioni ed esposizioni temporanee.

Brevi di cronaca da Scalea, Verbicaro, Bonifati, Paola

27/02 A Scalea due persone sono state arrestate in distinte operazioni dai carabinieri della locale Compagnia A Verbicaro è stato fermato un pachistano, Malik Sohail Jounas, di 27 anni, per non avere rispettato il decreto di espulsione emesso dalla questura di Crotone. A Bonifati, invece, i carabinieri hanno arrestato Stefano Quintiero, di 23 anni, per tentato furto, dopo essere stato sorpreso in un'abitazione estiva. Il giovane s' stato posto ai domiciliari. A Paola i militari hanno arrestato due giovani trovati in possesso di 12 grammi di eroina e 49,90 di hascisc.

Giovane di Corigliano si suicida dopo essere stato licenziato

26/02 Un giovane, S.P., di 28 anni, di Corigliano, impiegato, si è suicidato buttandosi dal quinto piano della sua abitazione a Corigliano centro. Secondo quanto si è potuto apprendere il giovane aveva perso il lavoro entrando in un forte stato di depressione. Non si conoscono ancora altri particolari.

Operazione Sunrise: 21 arresti

26/02 Erano già state sottoposte a fermo il 6 febbraio scorso nell'ambito dell'operazione "New Sunrise" (Nuova alba) le persone a cui stamani la squadra mobile di Vibo Valentia ha notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro, Tiziana Macrì, per associazione a delinquere finalizzata all'usura, estorsione, danneggiamento con l'uso delle armi con l'aggravante delle modalità mafiose. In quel caso, gli investigatori eseguirono 23 provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale antimafia temendo il pericolo di fuga degli indagati, ritenuti affiliati alla cosca Lo Bianco di Vibo Valentia. Nei giorni successivi, il Gip di Vibo Valentia convalidò il fermo per 18 persone emettendo nei loro confronti un provvedimento cautelare temporaneo che avrebbe dovuto poi essere valutato dal Gip distrettuale. Cosa che è avvenuta e che ha portato all'emissione delle nuove ordinanze 19 delle quali notificate in carcere. Il provvedimento è stato emesso anche nei confronti di Carmelo Lo Bianco, di 45 anni, Nazzareno Franzé (45) e Paolino Lo Bianco (44), per i quali il fermo non era stato convalidato. Carmelo Lo Bianco e Franzé erano stati scarcerati, e oggi sono stati nuovamente arrestati, mentre Paolino Lo Bianco era ancora in carcere perché detenuto per altri reati. La notifica delle ordinanze è avvenuta con la collaborazione della polizia di diverse regioni italiane dal momento che i 18 che erano rimasti in carcere sono detenuti in istituti di pena di varie località della penisola. I particolari dell'operazione sono stati illustrati dal questore di Vibo Valentia, Sandro Federico, dal dirigente della squadra mobile, Rodolfo Ruperti, e dal vice dirigente Fabio Zampaglione.

Processo Fortugno: Novella chiede il rito abbreviato”

26/02 Uno dei collaboratori di giustizia che hanno consentito di individuare il presunto autore ed i mandanti dell'omicidio di Francesco Fortugno ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Si tratta di Domenico Novella il quale ha avanzato la richiesta al Gup, Santo Melidonna, dinanzi al quale è in corso l'udienza preliminare nei confronti di 14 persone, ritenute componenti del clan Cordì, accusate a vario titolo dell'omicidio Fortugno, di associazione di stampo mafioso, detenzione di armi ed estorsione. Nel corso dell'udienza preliminare l'accusa è rappresentata dal Procuratore distrettuale, Franco Scuderi, e dai sostituti Marco Colamonici e Mario Andrigo. Nel suo breve intervento, il pm Colamonici ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio a carico di Alessandro e Giuseppe Marcianò, Carmelo Dessì, Salvatore Ritorto, Domenico Audino e Domenico Novella così come per gli altri otto imputati indagati nell'operazione "Arcobalenò. La linea della pubblica accusa, é stata condivisa anche dalle parti civili, rappresentate dall'avv. Sergio Laganà. Dei rappresentanti della difesa, è intervenuto soltanto l'avv. Menotti Ferrari, difensore di Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio. Il penalista ha evidenziato i dubbi della Corte di Cassazione avanzati circa l'attendibilità dei collaboratori di giustizia, Domenico Novella, nipote del boss Vincenzo Cordì, e Giuseppe Piccolo, gestore del bar 'Arcobaleno'. "Rilievi - ha sostenuto il difensore - che intaccherebbero l'intero castello accusatorio". Il gup Santo Melidona ha aggiornata l'udienza preliminare al 5 marzo prossimo quando, probabilmente, potrebbe esserci la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.

Al festival di Sanremo il peperoncino calabrese

26/02 Un pizzico di peperoncino per insaporire il Festival di Sanremo e pubblicizzare la Calabria nella grande vetrina della canzone italiana. E' per questo motivo che l'Accademia del peperoncino va a Sanremo per il tredicesimo anno consecutivo. La formula è sostanzialmente la stessa degli anni passati: stand gastronomici, cocktail piccanti per i giornalisti, menù infuocati, regali "piccanti", depliant e pubblicazioni sulla Calabria. "Si comincia - è scritto in una nota - martedì 27 con un cocktail per i giornalisti accreditati al Festival e si va avanti con stand gastronomici e degustazioni nella centralissima Via Agosti. Per tutte le giornate della kermesse canora sei ristoranti di Sanremo presenteranno nel menù una 'specialita' piccanté e offriranno ai consumatori depliant della Riviera dei cedri assieme a una speciale confezione di crema di peperoncino made in Calabria". I locali che partecipano all'iniziativa sono il ristorante 4 Stagioni con "Novellame piccante"; il ristorante Da Tino con un "Festival di moscardini"; il ristorante Rex con "Gamberi indiavolati"; Il Sommergibile con "Cozze alla calabrese"; la trattoria La Madonnina con una "Marinara infuocata" e la pizzeria Mister Bosi con la "Pizzachepizzica". Per tutti saranno inoltre disponibili cartoline illustrate di località calabresi "per spedirle e darsi appuntamento in Calabria".

Amantea/ Computer rubati rinvenuti in una discarica abusiva

26/02 Computer e altri strumenti informatici rubati nei giorni scorsi in una scuola del comune di Lago sono stati ritrovati dai militari della guardia di finanza in una discarica abusiva sequestrata nelle campagne di Amantea. L'area, che si estende per circa trecento metri quadrati, è stata individuata nel corso di controlli compiuti dai finanzieri. Nella discarica c'era un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi ed elettrodomestici. Dai controlli i finanzieri hanno trovato anche computer ed altri strumenti informatici perfettamente funzionanti, altri beni in ottimo stato d'uso e 150 litri di carburante raccolto in taniche di plastica. Le indagini dei finanzieri sono coordinate dal Sostituto procuratore presso il tribunale di Paola, Stefano Berni Canani.

Discarica abusiva sequestrata a Corigliano

26/02 Una discarica abusiva è stata sequestrata dai militari della Guardia di Finanza nelle campagne di Corigliano Calabro che hanno denunciato una persona. La discarica, che si estende per circa mille metri quadrati, é stata realizzata nei pressi del torrente Coscile ed è adiacente ad una coltivazione di agrumi. Nel corso di controlli i carabinieri hanno individuato la discarica all'interno della quale erano stati smaltiti rifiuti speciali, materiali di risulta provenienti da lavori edili e pannelli di eternit. L'operazione rientra nell'ambito di una più ampia attività d'indagine delegata dalle Procure della Repubblica di Rossano e Castrovillari e relativa all'inquinamento ambientale in cui versano il fiume Crati ed i suoi affluenti.

Brevi di cronaca da Corigliano

26/02 A Corigliano due coniugi sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione i due sono stati trovati in possesso di 10 grammi di marijuana. Il sostituto procuratore di turno ha deciso la scarcerazione dei due coniugi.

Sequestrata a San Giovanni in Fiore una discarica abusiva

25/01 Altro sequestro da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato di San Giovanni In Fiore , i quali hanno posto i sigilli ad una discarica abusiva in località “Canalaci”, in territorio di San Giovanni In Fiore . Durante un controllo del territorio mirato proprio alla prevenzione e repressione dei reati inerenti lo smaltimento dei rifiuti è stata posta sotto sequestro una area di circa mille metri quadri in cui sono stati ritrovati all’interno vari tipi di rifiuti abbandonati in modo incontrollato come contenitori in materiale plastico, rifiuti ingombranti e bottiglie di vetro, scarti di lavorazione delle carni di maiale, bovini, e caprini ( ossa, cotiche di maiale, viscere) contenitori e buste in plastica che avevano racchiuso alimenti vari. Sono attualmente in corso accertamenti ed indagini per risalire ai responsabili

Falso avvocato smascherato a Corigliano, esercitava la professione senza laurea

23/02 Era conosciuta da tutti a Corigliano Calabro, Cosenza, come avvocato che si occupava di incidenti stradali. La sua grande abilita': sapeva arrivare a transazioni soddisfacenti. Ma se era il caso si presentava tranquillamente alle udienze in tribunale. Alla fine pero' Maria Teresa Campisi e' stata smascherata. Nessuna laurea in giurisprudenza, nessuno studio legale. E cosi' e' stata indagata per esercizio abusivo della professione. Durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi davanti ai magistrati della Procura della Repubblica di Rossano, assistita dal proprio difensore di fiducia, avvocato Francesco Paolo Oranges del Foro di Rossano, la donna di fronte alle precise contestazioni mosse dal sostituti procuratori, basate su molteplici e inconfutabili elementi probatori gia' acquisiti a suo carico, si e' riconosciuta colpevole. Nel corso dell'interrogatorio la Campisi ha anche chiarito le modalita' con cui ha, abilmente contraffatto il certificato di laurea in giurisprudenza ottenuto all'Universita' di Messina. In pratica era riuscita ad alterare il nominativo ed i dati anagrafici di certificati originariamente autentici, dei quali era venuta artatamente in possesso, risultati appartenere ad ignari veri avvocati e laureati in giurisprudenza di Messina. Le indagini, condotte dalla sezione di Polizia giudiziaria della Polizia di Stato della Procura di Rossano, con l''apporto della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro, che hanno permesso di smascherare il finto avvocato sono state avviate nel luglio dello scorso anno e sono tutt'ora in corso. A coordinarle i sostituti procuratori Paolo Remer e Alessia Notaro della procura di Rossano, diretta dal Procuratore Dario Granirei. Per conto dei suoi clienti la Campisi aveva trattato con continuita' e assiduita', dal 2003 in poi e sino a pochi giorni fa, nonostante fosse gia' indagata, un centinaio di casi. La donna si recava personalmente, presentandosi come avvocato, presso i vari ispettorati per i sinistri delle compagnie assicurative del Cosentino, al fine di ottenere, se possibile, una transazione bonaria sulla liquidazione dei danni, evitando, cosi', di attivare ogni azione giudiziaria. Ma, in alcuni casi in qualita' di avvocato, redigeva gli atti di citazione, e in qualche occasione e' comparsa personalmente alle udienze. Nel corso di una perquisizione, nella abitazione di Corigliano Calabro del falso avvocato e' stata anche sequestrata una considerevole quantita' di documentazione, il personal computer utilizzato per la redazione degli atti, e materiale vario, tra cui timbri con intestazione del falso studio legale, comprovante l'attivita' illecita perpetrata e ritenuta di interesse ai fini della prosecuzione delle indagini. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti a verificare la eventuale sussistenza di complicita' o agevolazioni penalmente rilevanti compiute da altri soggetti nei suoi confronti. La procura della Repubblica di Rossano intanto ha inteso informare l'opinione pubblica sulle risultanze investigative, ponendo particolare rilievo il fatto che la Campisi non e' in possesso del titolo di avvocato, per come aveva affermato su un peridoto locale.

Comincia l’udienza preliminare per l’inchiesta Fortugno

21/02 Comincia domani l'udienza preliminare dell'inchiesta per l'assassinio di Francesco Fortugno, passaggio cruciale per giungere all'accertamento delle responsabilità dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005 a Palazzo Nieddu, sede del seggio delle primarie dell'Unione. Davanti al gup, Santo Melidona, compariranno 14 persone, due delle quali, Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri, ed il figlio Giuseppe, accusate di essere stati i mandanti dell'omicidio. Per un altro degli indagati, Salvatore Ritorto, presunto esecutore materiale dell'assassinio, l'accusa é di omicidio volontario e per altri tre, Domenico Novella, Domenico Audino e Carmelo Crisalli, di concorso nello stesso reato. Altri sette indagati devono rispondere, nell'ambito della stessa inchiesta, di associazione per delinquere di tipo mafioso. Si tratta di Vincenzo Cordì, indicato come uno dei capi del'omonima cosca di Locri della 'ndrangheta, Antonio Dessi', Salvatore Dessì, Carmelo Crisalli, Alessio Scali, Gaetano Mazzara, Nicola Pitasi e Bruno Piccolo. A sostenere l'accusa davanti al gip saranno tre magistrati della Dda di Reggio Calabria, il procuratore facente funzioni, Francesco Scuderi, ed i sostituti Marco Colamonici e Mario Andrigo. Non ci sarà Domenico Creazzo, il sostituto della Dda che è un po' la "mente storica" dell'inchiesta su quello che viene considerato l'attacco più alto portato dalla 'ndrangheta contro le istituzioni. Creazzo e' stato trasferito all'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia in accoglimento di una richiesta risalente a mesi addietro. Domenico Novella e Bruno Piccolo sono i due pentiti sulle dichiarazioni dei quali si basano le indagini condotte dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Il primo ha parlato del ruolo svolto nella vicenda da Alessandro Marcianò e dal figlio Giuseppe, che avrebbero avuto interesse a fare uccidere Fortugno per fare in modo che il suo posto in Consiglio regionale fosse preso da Domenico Crea, primo dei non eletti nella lista della Margherita. E questo senza che lo stesso Crea, che non è stato mai indagato, fosse a conoscenza del loro progetto. Piccolo, da parte sua, ha fornito un'importante contributo collaborativo in merito alla fase progrettuale ed esecutiva dell'omicidio.

Istat: Al Nord il maggior numero di violenze alle donne. Calabria regione meno violenta

21/02 Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nel corso della vita. Di queste, circa 1.100.000 hanno subito lo stalking (comportamenti persecutori). Nel totale, la maggior parte di queste violenze sono ad opera del partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è stata denunciata. E' l'inquietante quadro che emerge dalla prima indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne realizzata dall'Istat, su commissione del Ministero dei diritti e delle pari opportunità, su un campione di donne di età compresa fra i 16 e 70 anni. L'indagine, presentata oggi a Palazzo Chigi dal ministro Barbara Pollastrini e dal presidente dell'Istituto centrale di statistica Luigi Biggeri, rileva che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia). Negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%). Il 3,5% ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica. La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche gli stupri non sono denunciati: lo sono ben il 91,6% del numero complessivo. Ed è inoltre consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner). Per l'Istat, un terzo delle vittime subisce sia violenza fisica che sessuale, anche più volte (67,1% dal partner contro il 52,9% dal non partner). Tra tutte le violenze fisiche rilevate è frequente l'essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati (56,7%), l'essere minacciata di essere colpita (852%), schiaffeggiata, presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%). Tra la violenza sessuale, la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%), il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%). La violenza psicologica è stata subita da 7.134.000 donne (6.092.000 solo psicologica), il 43,2% con partner attuale. Di queste 3.477.000 l'hanno subita spesso o sempre (21,1%). 1.042.000 donne hanno subito sia violenza psicologica che fisica o sessuale, il 90,5% delle vittime di violenza fisica o sessuale. Questo tipo di violenza si esprime con l'isolamento o il tentativo isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%), le intimidazioni (7,8%). Facendo una classifica l'Emilia Romagna è in testa in quella regionale per casi di violenza contro le donne. E' in questa regione che si verifica il 38,2% dei casi di violenza fisica o sessuale. In fondo alla classifica ci sono la Calabria con il 22,5% e la Sicilia con il 23,3%. E' quanto emerso dall'indagine dell'Istat. Dopo l'Emilia Romagna spiccano la Liguria (35,4%) e la Lombardia (34,8%). Al sud prevalgono le violenze domestiche. Le donne più schiaffeggiate sono quelle della Basilicata con il 60,5% mentre in Calabria il 18,7 sono state minacciate con un'arma.
I comportamenti persecutori (ossia lo stalking) ai danni delle donne da parte dell'ex partner contano 2.077.000 vittime. Lo ha rilevato l'Istat nell' indagine sulla violenza alle donne commissionata dal Ministero dei diritti e delle pari opportunità. Queste donne (pari al 18,8% del totale) sono spaventate dal partner al momento della separazione o dopo la separazione. Tra le donne che hanno subito lo stalking, il 68,5% dei partner ha cercato insistentemente di parlare con la donna contro la sua volontà, il 61,8% ha chiesto ripetutamente appuntamenti per incontrarla, il 57% l'ha aspettata fuori casa o a scuola o al lavoro, il 55,4% le ha inviato messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati, il 40,8% l'ha seguita o spiata e l'11% ha adottato altre strategie. Quasi il 50% delle donne vittime di violenza fisica o sessuale da un partner precedente ha subito anche lo stalking. 1.139.000 hanno subito, invece solo lo stalking ma non violenze fisiche o sessuali. Questa la tabella completa delle percentuali delle violenze fisiche e sessuali contro le donne.
Piemonte 33,6%
Valle d'Aosta 34,6%
Lombardia 34,8%
Trentino A-A 32,2% Bolzano 31,1%
Trento 33,1%
Veneto 34,3%
Friuli V-G 33,9%
Liguria 35,4%
Emilia-Romagna 38,2%
Toscana 34,7%
Umbria 28,6%
Marche 34,4%
Lazio 38,1%
Abruzzo 27,6%
Molise 24,8%
Campania 29,8%
Puglia 24,9%
Basilicata 23,6%
Calabria 22,5%
Sicilia 23,3%
Sardegna 27,1%
ITALIA 31,9%

Protocollo d’intesa del Viminale contro le infiltrazioni mafiose sui lavori alla ss106

21/02 Un protocollo d'intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in Calabria nei lavori di costruzione di un lotto della S.S. 106 ionica, inserito nel programma delle infrastrutture strategiche nazionali. L'intesa è stata sottoscritta dal Prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena; il Direttore Centrale grandi infrastrutture del mezzogiorno, Gavino Coratza e il rappresentante della Società italiana per condotte d'acqua, Cosimo Claudio Giuffrida. L'accordo, patrocinato dal Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, prevede - come spiega il Viminale - forme penetranti di controllo preventivo sulla intera filiera delle imprese coinvolte nella esecuzione dell'intervento, estese anche oltre i limiti previsti dalla normativa antimafia vigente. Particolari misure, inoltre, vengono introdotte a garanzia della sicurezza dei cantieri sollecitando la massima collaborazione delle imprese nella tempestiva denuncia di ogni tentativo di condizionamento criminale. Il Protocollo firmato oggi si inserisce nelle più ampie iniziative già promosse nell'ambito del Patto per la Calabria sicura sottoscritto a Catanzaro lo scorso 16 febbraio e di cui si occuperà l'apposito Tavolo permanente istituzionale, sempre per la Calabria, che si insedia nel pomeriggio a Palazzo Chigi.

Brevi di cronaca da Francavilla, Civita

21/02 A Civita personale della stazione di Francavilla Marittima ha tratto in arresto in flagranza di reato due persone, entrambi pregiudicati, per furto aggravato in concorso denunciandone un terzo per possesso ingiustificato di attrezzi atti ad offendere.

Maiolo e Perugini sui fondi POR “Comuni protagonisti”

20/02 "La convergenza delle politiche della Regione e dei Comuni calabresi emersa dal confronto di questa giornata ci lascia fiduciosi sulla capacità del sistema Calabria di superare le difficoltà del passato". Lo ha detto l'assessore regionale alla Programmazione e fondi comunitari, Mario Maiolo, al termine della conferenza regionale promossa a Lamezia dall'Anci calabrese. Tema dell'iniziativa è stato "Il contributo dei Comuni al perseguimento degli obiettivi di sviluppo della programmazione 2007-2013: quale sistema di governance multilivello". "Il primo obiettivo comune - ha sostenuto Maiolo - è quello di assumere assieme il coraggio delle scelte e della concertazione delle azioni finanziarie. In questa prospettiva i Comuni devono essere protagonisti. La programmazione futura, oltre a definire la governance multilivello, dovrà contribuire al processo di collaborazione di unione istituzionale dei Comuni per creare 'masse critiche' istituzionali positive. La proposta di organizzazione della progettazione territoriale, oggi discussa, dovrà ricevere dall'Anci un contributo che ci auguriamo significativo". Di "giornata di riflessione importante, che fa seguito all'incontro del 12 febbraio scorso organizzato dalla Regione a Lamezia" ha parlato il presidente dell'Anci calabrese, Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza, secondo il quale "i sindaci si sentono fortemente mobilitati per dare un contributo al tema della programmazione europea ed anche al tema di un più corretto rapporto proprio tra le autonomie locali. Mi fa piacere - ha aggiunto Perugini - che ci sia stato anche un intervento in questa direzione del vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, perché non basta la qualità della proposta. E' necessario anche capire quali sono i metodi per gestire la proposta progettuale al servizio dei territori. Credo che un'altra sfida che abbiamo di fronte, insieme alla programmazione europea, è proprio quella di dare concreta attuazione al titolo quinto della Costituzione. Quindi, questo principio che le autonomie locali, la Regione, la Provincia, i Comuni, le Comunità montane, non sono controparti ma sono contraddittorie di un unico ragionamento di sviluppo. Credo che oggi si possa esprimere soddisfazione - ha concluso Perugini - perché i sindaci della Calabria dimostrano di essere concretamente interessati a questi ragionamenti".

Pronti gli uffici per l’Ufficio Dogana del Porto di Corigliano

20/02 Sono stati consegnati stamane a Corigliano Calabro i locali che ospiteranno gli uffici della Dogana. "L'istituzione dell'ufficio della Dogana nel Porto di Corigliano - afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio - è un fatto di grande importanza. Gli effetti della presenza dell'Autorità portuale incominciano a verificarsi concretamente. Abbiamo visto bene quando abbiamo assunto l'iniziativa di proporre al Ministro dei Trasporti l'estensione dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro sul Porto di Corigliano. Devo riconfermare per questo il mio apprezzamento ed il mio ringraziamento al ministro Bianchi che ha accolto la nostra proposta e firmato il decreto nell'arco di pochi mesi. Ora l'Autorità Portuale, il cui presidente, ingegnere Grimaldi, é persona di riconosciuta competenza ed esperienza, si è messa tempestivamente all'opera ed in relazione con le istituzioni, a partire dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione. Oggi, a distanza di un solo mese dalla firma del decreto, si produce il primo, rilevante atto di un percorso che sarà scandito da altre tappe e passaggi significativi che contribuiranno al pieno decollo di una infrastruttura come quella del Porto di Corigliano di grande potenzialità per lo sviluppo della Piana di Sibari e dell'intera Calabria". "Un ringraziamento, infine, devo esprimere - conclude Oliverio - per il presidente della Regione, Agazio Loiero, che con tempestività si è adoperato per la concreta realizzazione della presenza della Dogana nel Porto di Corigliano. Sono sicuro che con la giusta sinergia tra i diversi livelli istituzionali potranno essere affrontati con rapidità anche i problemi relativi alla costruzione delle infrastrutture di collegamento e dei servizi necessari al totale decollo del Porto"

Mario Oliverio “Sinergie per potenziare il volontariato”

20/02 "E' necessario partire da voi per costruire un programma che sia capace di determinare la sinergia necessaria tra le istituzioni preposte alla Protezione civile ed il territorio". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio incontrando le associazioni del Volontariato presenti sul territorio. All'iniziativa, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 63 associazioni che raggruppano 2.600 persone, sono intervenuti il dirigente del Settore Difesa del suolo e Protezione civile dell'Ente, Antonio Rizzuto e l'assessore delegato, Luciano Manfrinato. "Riteniamo preziosa la funzione del volontariato nella nostra terra - ha affermato Oliverio- si tratta di un grande patrimonio di energie umane e spesso di competenze e professionalità senza le quali non sarebbe possibile agire con la richiesta tempestività in situazioni di emergenza. Ciò vale in generale ma in particolare per una provincia ed un regione come le nostre che hanno una orografia complessa ed una inadeguatezza infrastrutturale che esalta ancor più la vostra funzione su di un territorio che è segnato da tante ferite sul piano idrogeologico ed esposto a calamità ricorrenti". Per il presidente Oliverio "l'incontro di oggi ha lo scopo di intraprendere un cammino di concertazione e collaborazione sulla base di un programma che definiremo insieme, articolato sulle singole zone e che dovrà vedere l'apporto ed il coinvolgimento di diversi soggetti, a partire dai Comuni. In tal senso occorre porre una particolare attenzione alla funzione dei Centri operativi misti (Com) attraverso un loro rilancio ed una messa in rete, dotandoli di apparecchiature informatiche, attrezzature e strumenti adeguati. Si tratta di individuare sul territorio centri di intervento sui quali dislocare i mezzi e le attrezzature necessarie per i pronti interventi"

Castrovillari/Attivo ufficio per il disbrigo pratiche immigrazione della CGIL

20/02 E' operativo a Castrovillari, nel centro diritti dell'Inca-Cgil, un ufficio che si occupa del disbrigo di tutte le pratiche riguardanti gli immigrati. A darne notizia è il direttore dell'Inca-Cgil comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno di Castrovillari Franco Pignataro. "Con l'istituzione dello sportello per gli immigrati si dà attuazione - afferma Pignataro - al protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Interno e i patronati che assegna a questi ultimi il compito di offrire assistenza e consulenza nell'attività di compilazione delle domande di permessi di soggiorno o dei rinnovi e presentazione delle stesse tramite la trasmissione telematica al portale di Poste Italiane. L'Inca, inoltre, potrà contattare le Questure per prendere visione dello stato delle pratiche e fornire informazioni agli interessati". "L'ufficio immigrati di Castrovillari - prosegue Pignataro - non si occuperà solo di permessi di soggiorno, ma offrirà a tutti i lavoratori stranieri un servizio di informazione su tutte quelle che sono le problematiche inerenti alla tutela previdenziale, assistenza legale e sindacale, nonché a questioni legate ai contratti di lavoro"

Brevi di cronaca da Corigliano, Diamante, Castrolibero

20/02 A Corigliano Calabro dei ladri si sono introdotti nell'istituto professionale ed hanno portato via due estintori, alcuni generi alimentari e l'incasso di due distributori automatici. A Diamante, invece, alcuni sconosciuti sono entrati nel locale istituto comprensivo statale ed hanno rubato 5 computer. A Castrolibero un giovane, M.M., di 20 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Castrolibero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nel corso di controlli l'uomo, che per evitare l'arresto ha anche aggredito i carabinieri, è stato trovato in possesso di 15 grammi di marijuana.

PM Gratteri “La mafia è possibile arginarla in quattro anni”

19/02 ''E' possibile arginare in quattro anni le mafie. Con pene piu' severe, venti anni di carcere e non cinque. I boss devono lavorare in campi di lavoro o in colonie agricole. Ma in Italia sta accadendo il contrario''. E' quanto ha sostenuto il sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ospite del Caffe' Filosofico organizzato a Rossano dall'Associazione europea Otto Torri sullo Jonio. ''Siamo in presenza di un sistema giudiziario e processuale - ha aggiunto Gratteri - che non corrisponde alla realta' criminale esistente in Italia. I comitati per la sicurezza sono importanti, ma fino ad un certo punto. Studio, formazione, cultura sono, a lungo termine, le uniche armi di difesa contro la 'ndrangheta. Ma nelle scuole ci si parla addosso''. ''In alcune occasioni - ha sostenuto il magistrato - quando nelle manifestazioni hanno partecipato politici che in passato hanno avuto incarichi di governo e non hanno fatto nulla o molto poco per creare un'inversione di tendenza nell'arginare le mafie, i giovani avrebbero dovuto urlare a questi politici a quale titolo stavano manifestando e marciando con loro contro la mafia. Il politico, l'amministratore deve operare non deve indignarsi. Il massimo potere contro la mafia e' quello legislativo. E la stampa e' accomodante. Non dice la verita'. Ma resto ottimista''. ''Sogno - ha proseguito Gratteri - un giro di boa. Ma, oggi, non penso di essere in uno stato libero e democratico perche' non c'e' una libera concorrenza nel mercato, ci sono oligopoli. C'e' mercato sleale, drogato. I soldi della cocaina che entra anche sul mercato non creano una libera concorrenza. E poi, in certi territori ad alta densita' mafiosa non e' possibile scegliere l'impresa che deve costruire la casa''. Parlando poi del ruolo delle donne all'interno della 'ndrangheta, Gratteri ha sostenuto che ''sono il motore delle faide. Sono loro che svegliano i mariti per andare a commettere un omicidio. Sono anche oggetto e strumento della 'ndrangheta. Ma prima delle donne dobbiamo pensare al bambino che si vede portato via il padre dai carabinieri, dalla polizia. Vedra' le forze dell'ordine come dei nemici, perche' nessuno gli spieghera' che il padre e' un mafioso. E' la societa' stessa che non e' attrezzata e forte, dal punto di vista morale e deontologico, a reagire allo strano potere mafioso e arrogante di una minoranza''.

A Mendicino servizio di consegna farmaci a domicilio svolto da Proitalia

19/02 Un servizio di consegna dei farmaci a domicilio viene svolto, a Mendicino, da Proitalia, ente nazionale di promozione e utilità sociale. "Una novità - è scritto in un comunicato - che s'inserisce in un contesto di disagio per i residenti del centro storico di Mendicino in seguito alla recente chiusura della farmacia, in particolare anziani e persone affette da particolari patologie che hanno, pertanto, particolari difficoltà a spostarsi per l'approvvigionamento di farmaci". "Questo servizio, accolto molto positivamente dai medici di famiglia - prosegue la nota - viene erogato dai giovani volontari del Servizio Civile che, previa un'autorizzazione scritta degli utenti, si recano quotidianamente negli ambulatori del medico di famiglia per raccogliere le prescrizioni dei farmaci, procedere poi al ritiro degli stessi presso l'unica farmacia presente sul territorio comunale ed infine alla consegna al domicilio degli interessati".

Assemblea del personale al Tribunale di Scalea

19/02 Un'assemblea dei lavoratori degli uffici giudiziari del tribunale civile di Scalea si e' svolta stamani indetta dalla Rdb-Bpi Giustizia e dalla Rsu.Al centro dell'incontro le problematiche delle cancellerie, le mansioni, i compiti dei dipendenti e la riqualificazione del personale. In particolare e' stata messa in evidenza l'inadeguatezza numerica del personale di cancelleria in servizio presso la stessa sede, in relazione al carico di lavoro, la cui gravosita' ha creato e continua a creare problemi per il suo regolare svolgimento.

A San Dimetrio il carnevale con i “rumori dei diavoli”

19/02 Le vie principali di San Demetrio Corone e le suggestive stradine dei vecchi rioni echeggeranno, da domani, di urla e rumori di catene e campanacci. A provocarli è una banda di giovani coperti di pelli di capra e pecora, dal volto tinto di nero e con in testa corna di bue. Sono "i diavoli", uno dei pochi segni della tradizione carnevalesca sandemetrese. Sinistri personaggi che tornano ad aggirarsi in lungo e in largo per il centro abitato, tenendo in scacco il paese per l'intero pomeriggio in cerca di offerte in denaro e vivande. La sceneggiata delle maschere infernali (l'unica del genere é quella di San Demetrio Corone) viene riproposta da un gruppo di giovani uniti dal forte attaccamento a una tradizione non ancora scalfita dalla modernità e dalle tante proposte della società consumistica. Inalterate le sensazioni che le orrende maschere ancora oggi suscitano nell'immaginario collettivo: timore e nello stesso tempo attrazione verso il diabolico

A Castrovillari la sfilata conclusiva del Carnevale

19/02 Si avvia a conclusione la 49/ma edizione del Carnevale di Castrovillari. Domani, l'ultima giornata, quella che precede la Quaresima, l'Amministrazione comunale e la Proloco di Castrovillari saranno protagoniste, assieme alle rappresentanze dei gruppi folklorici provenienti dalla Serbia, dalla Croazia, dalla Bosnia, dal Montenegro e dalla Macedonia, del tradizionale ''Scambio dei Doni''. Nel pomeriggio si svolgera' l'ultima sfilata alla presenza, come sempre, di migliaia di spettatori provenienti da tutta la Calabria e dalle regioni limitrofe. A conclusione della sfilata la scena, sul grande palco, sara' riservata ai sei gruppi folklorici provenienti dai Paesi della ex Jugoslavia, la cui esibizione precedera' la premiazione del 17/mo concorso dedicato ai Gruppi Mascherati e ai Carri Allegorici e l'estrazione dei biglietti vincenti del Contributo Volontario di Carnevale, con in palio uno splendido gioiello creato per l'occasione da Gerardo Sacco.

Nominato il Commissario prefettizio a Bisignano

19/02 Il prefetto a riposo Arcangelo Cerminara è stato nominato commissario prefettizio per la gestione del Comune di Bisignano. La nomina di Cerminara è stata fatta dal prefetto di Cosenza Francesco Antonio Musolino. "Il provvedimento - è scritto in un comunicato - si è reso necessario a seguito della decisione con la quale il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto, in appello, avverso l' esclusione di una lista dalle operazioni elettorali svoltesi in data 28 e 29 maggio 2006, con conseguente annullamento delle stesse". Il prefetto ha conferito a Cerminara, fino al rinnovo degli organi elettivi, i poteri spettanti al Consiglio e quelli spettanti al Sindaco ed alla Giunta comunale.
Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno in merito all'annullamento da parte del Consiglio di Stato delle elezioni amministrative svoltesi a Bisignano il 28 e 29 maggio del 2006. "Può un vizio insanabile - si domanda Gentile - diventare all'improvviso sanabile? Può la decisione del Tar essere prima condivisa e successivamente no dalla stessa Sezione del Consiglio giudicante? Possono leggi tanto chiare essere soggetto di interpretazioni contrastanti fra diversi organi giudicanti dello Stato? Si possono annullare le operazioni elettorali a distanza di quasi un anno, mandando a casa una lista che ha ottenuto oltre il 52% dei consensi interrompendo così un percorso amministrativo minuziosamente e pazientemente preparato in questi mesi, arrecando grave danno alla Comunità?". Nell' interrogazione il parlamentare di Fi chiede, inoltre, "di verificare come mai, a distanza di oltre 10 giorni dell'emanazione del dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato, l'amministrazione uscente non ha ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale che chiarisca sia le modalità che i tempi per le nuove elezioni. Alla luce di quanto affermato si chiede - conclude Gentile - se non sia il caso di accertare eventuali manovre dilatorie tese a ritardare artatamente lo svolgimento della competizione elettorale creando grave nocumento alla comunità amministrata"

Teneva armi e munizioni in casa, un arresto a Camigliatello

19/02 I carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno arrestato, a Camigliatello Silano, Nicola Fontana, di 72 anni, per detenzione illegale di armi e munizioni. Nel corso di un servizio specifico finalizzato al controllo delle armi, i militari, nel corso di una perquisizione in casa dell'uomo, hanno trovato un fucile calibro 12 a due canne, con matricola punzonata, e 40 cartucce dello stesso calibro. L'arma ed il munizionamento sono stati sequestrati in attesa di essere analizzati. Fontana è stato posto agli arresti domiciliari.

Giovane muore in un incidente stradale nel reggino

18/02 Un diciannovenne e' morto ed il fratello diciassettenne e' rimasto gravemente ferito in un incidente stradale accaduto oggi sulla strada provinciale Seminara-Pontevecchio, in localita' Sant'Antonio. I due giovani viaggiavano a bordo di una Bmw che, per cause in via di accertamento, e' sbandata andando a scontrarsi contro un albero. Antonino Lagana' e' morto sul colpo, mentre il fratello minorenne, dopo essere stato portato nell'ospedale di Gioia Tauro, e' stato trasferito con l'eliambulanza, per la gravita' delle sue condizioni in quello di Cosenza.

Uomo travolto da un treno nel catanzarese

17/02 Un uomo, che ancora non e' stato identificato, e' stato travolto da un treno nel catanzarese ed e' morto sul colpo. L'uomo, secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia ferroviaria, stava attraversando i binari a bordo di un ciclomotore all'altezza di un passaggio a livello privato chiuso con una catena. In seguito all'urto, il corpo dell'uomo e' stato sbalzato in una fossa piena di acqua ed i vigili del fuoco stanno cercando adesso di recuperarlo. Sul posto si sta recando anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro. Il traffico sulla linea Ionica, e' rimasto bloccato fino alle 19.35 La persona, non ancora identificata, è staat investita da un treno mentre attraversava a bordo di uno scooter i binari all'altezza di un passaggio a livello privato. Il traffico ferroviario e' ripreso dopo la rimozione del cadavere della persona investita. Il treno coinvolto nell'incidente era partito da Sibari ed era diretto a Catanzaro Lido.

Discarica abusiva sequestrata a San Giovanni in Fiore

17/02 Personale del Corpo forestale dello Stato di San Giovanni In Fiore ha sequestrato una discarica abusiva in località "Macchia di Tuono". Sparsi su una superficie di circa tremila metri quadri sono stati trovati rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, quali contenitori in materiale plastico, pelli di animali caprini, ossa di animali bovini e suini, rifiuti ingombranti vari e rifiuti pericolosi composti da fogli di eternit, dei quali, alcuni frantumati, fusti in metallo, rotoli di tubi in materiale plastico per irrigazione agricola bottiglie di vetro. Il territorio su cui si trova l'area inquinata è sottoposta al vincolo idrogeologico. Le indagini proseguono per risalire ai responsabili della discarica.

Muratore ucciso nel reggino: ferito figlio di 4 anni

17/02 Nell'agguato nel quale ieri sera a Bruzzano Zeffirio e' stato ucciso il muratore Giuseppe Sculli, di 34 anni, e' rimasto ferito in modo non grave il figlio di quattro anni della vittima. A riferirlo e' stata oggi la Polizia di Stato, secondo la quale il bambino e' stato raggiunto di striscio ad una gamba da uno dei colpi di fucile sparati contro il padre. Il figlio di Sculli, nel momento dell'agguato, si trovava, insieme ad altri parenti, nell'auto del padre, ferma davanti al cancello di casa. Le condizioni del bambino non destano alcuna preoccupazione. Il movente dell'agguato contro Sculli resta oscuro. Gli investigatori stanno indagando nel passato e nelle frequentazioni della vittima alla ricerca di uno spunto che possa consentire alle indagini di seguire una pista precisa. Si sta valutando anche l'ipotesi che l'assassinio di Sculli possa collegarsi ad altri omicidi accaduti di recente nella zona di Bruzzano Zeffirio.

Borrello, interrogato dal PM, respinge le accuse

17/02 Il segretario regionale dell'Udeur della Calabria e consigliere regionale, Antonio Borrello, indagato per voto di scambio nell'ambito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, e' stato interrogato stamani dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Marisa Manzini. Borrello, che era accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Giancarlo Pittelli, Enzo Galeota e Renzo Gatto, ha respinto ogni addebito e, in particolare, l'accusa di avere fornito denaro a presunti affiliati alla cosca Lo Bianco di Vibo Valentia affinche' facessero campagna elettorale per lui.

Imprenditore reggino ucciso nel tarantino: fermato un giovane

17/02 Un giovane di 35 anni, Giuseppe Esposito, di Villa Castelli (Brindisi), e' stato sottoposto a fermo dagli agenti di polizia del commissariato di Grottaglie (Taranto) in quanto ritenuto l'autore materiale dell'omicidio, compiuto in concorso con altre persone non ancora identificate, dell'imprenditore agricolo Salvatore Varone, di 44 anni, di Melicuccio, frazione di Palmi (Reggio Calabria). L'uomo venne ucciso il 22 novembre scorso nel Comune di Grottaglie dove era solito incontrare grossisti ortofrutticoli. Varone, con piccoli precedenti penali, si era allontanato dalla sua casa e dalla sua famiglia a bordo della sua Mercedes 270 e non aveva fatto piu' avere sue notizie. A denunciare la scomparsa dell' uomo era stato suo figlio. Qualche giorno dopo la scomparsa, Salvatore Varone venne trovato carbonizzato nella sua vettura, in contrada Saleto, al confina con Montemesola. Varone fu ucciso con un colpo di pistola e il suo corpo, trovato nel bagagliaio della Mercedes, fu dato alle fiamme. L'imprenditore agricolo, sposato e padre di tre figli, aveva precedenti penali per reati finanziari ed era titolare insieme con i fratelli di una ditta di trasporto di agrumi che ha filiali in diverse localita' d'Italia. Non e' stato ancora chiarito il movente dell' omicidio che sarebbe comunque legato proprio agli affari che Varone aveva nel tarantino. Subito dopo la scoperta dell' omicidio la polizia acquisi' i tabulati dei telefoni della vittima

Rossano/ Chiede 50 euro per restituire un computer: arrestato

17/02 Cinquanta euro per restituire un computer rubato: e' l'accusa in base alla quale a Rossano i carabinieri hanno arrestato Luca Apprezzo, di 37 anni, con precedenti penali. Vittima dell'estorsione un commerciante, al quale Apprezzo avrebbe rubato il computer chiedendogli poi i 50 euro in cambio della restituzione. Apprezzo, che e' accusato di furto ed estorsione, e' stato portato nel carcere di Rossano.

Arresto per spaccio a San Giovanni in Fiore

17/02 I carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno arrestato Gianfranco Mauro, di 32 anni, di Cerenzia (Crotone), per spaccio e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo è stato bloccato mentre stava vendendo una dose di marijuana ad una persona che è riuscita a fuggire. Nel corso di una perqusizione, nell'abitazione di Mauro, a Cerenzia, i carabinieri hanno trovato 450 grammi di marijuana.

Muratore ucciso nella locride

16/02 Un muratore, Giuseppe Sculli, di 34 anni, incensurato, e' stato ucciso in un agguato stasera a Bruzzano Zeffirio, un centro della Locride. Sculli, al momento dell'agguato, stava rientrando a piedi nella sua abitazione, in contrada Cumbito. A sparare contro l'operaio, secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti della Polizia di Stato, sarebbe stata una persona appostata dietro un cespuglio ed armata di fucile caricato a pallettoni. I colpi che hanno raggiunto Sculli sono stati almeno tre. La morte dell'operaio e' stata istantanea. A telefonare al 113 sono stati alcuni abitanti della zona, allarmati dall'eco degli spari. Sul movente dell'omicidio non si esclude, al momento, alcuna ipotesi, compresa quella di una vendetta maturata negli ambienti della criminalita', anche se Sculli non avrebbe avuto rapporti con ambienti mafiosi.

Conclusa la protesta dei produttori di finocchio nel crotonese

15/02 Si e' conclusa la protesta dei produttori di finocchio della provincia di Crotone che da ieri bloccavano la strada statale 106 jonica, nei pressi del bivio per Cutro. Gli agricoltori protestavano per evidenziare lo stato di crisi in cui versa il settore. La protesta si e' conclusa dopo che il prefetto di Crotone, Vincenzo Cardellicchio, ha avuto assicurazioni da parte del ministero delle Politiche agricole che giovedi' prossimo, a margine della riunione del Comitato tecnico della Conferenza Stato Regioni, gia' convocata in precedenza, il problema sara' trattato anche con la partecipazione dell'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo. La protesta era continuata per tutta la scorsa notte e anche stamattina con i blocchi stradali sulla statale 106 jonica. La protesta attuata per sollecitare aiuti economici per fronteggiare la situazione di crisi del settore, che ha un peso rilevante per l'economia agricola della zona, con circa 4.500 ettari coltivati. I blocchi sono stati attuati in tre punti diversi della statale 106, con pesanti ripercussioni per il traffico. La Questura di Crotone, con la collaborazione di polizia stradale e carabinieri, aveva attuato dei percorsi alternativi per il traffico leggero e pesante.

Il console francese a Napoli in visita alla Provincia di Cosenza

15/02 Il console generale di Francia a Napoli, Francois Cousin, e' stato ricevuto in visita ufficiale dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. All'incontro hanno partecipato il console onorario di Francia a Cosenza, Giovanni Conti e l'assessore provinciale al Turismo, Rosetta Console. ''Nel corso del colloquio - e' scritto in un comunicato della Provincia di Cosenza - il console Cousin si e' informato sulla realta' complessiva della provincia di Cosenza, sulle attivita' dell'Ente, apprezzando in particolar modo la sua apertura nelle relazioni internazionali, segnatamente quelle con i Paesi del bacino del Mediterraneo, attraverso l'operato della Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo. E' stata inoltre sottolineata la volonta' di un raccordo in merito ad alcune iniziative dedicate alla ricorrenza del bicentenario della nascita delle Province che, come noto, in qualita' di Intendenze, si devono alla riorganizzazione amministrativa voluta nel corso del decennio francese del 1800''. Al termine della visita, dopo un reciproco scambio di doni, il console Francois Cousin ha apposto la propria firma sul Libro d'Onore della Provincia di Cosenza.

La Commissione Difesa del Senato a Cosenza e Vibo

15/02 La Commissione Difesa del Senato in visita a Vibo Valentia. Si terra' venerdi' 16 febbraio, alle ore 15, presso il Gruppo Operativo Carabinieri (Squadrone Cacciatori d'Aspromonte) di Vibo Valentia, l'incontro tra la stampa e la Commissione Difesa del Senato, nell'ambito di una visita conoscitiva delle strutture militari in Calabria. A far parte della delegazione saranno il presidente dell'organo parlamentare, senatore Sergio De Gregorio (InM), la senatrice Rosa Maria Villecco Calipari (Ulivo), il sen. Sergio Divina (Lega Nord), il senatore Giulio Marini (Fi) e il senatore Carlo Perrin (Aut). Sempre domani, ma in mattinata, la Commissione Difesa del Senato sara' in visita a Cosenza alle ore 11, presso il 1' Reggimento Bersaglieri di Cosenza, l'incontro tra la stampa e la Commissione Difesa del Senato, nell'ambito di una visita conoscitiva delle strutture militari in Calabria.

Medico di San Lucido sospeso: si faceva sostituire dalla fidanzata ragioniera

15/02 Per mesi il dottore titolare della postazione di guardia medica di San Lucido, un centro del Tirreno cosentino, Mario Matteo De Simone, di 48 anni, si è fatto sostituire dalla fidanzata, Maria Algeri, diplomata in ragioneria. La vicenda è stata scoperta dai carabinieri, ai quali il comportamento del medico era stato segnalato da alcuni pazienti del professionista. Delle indagini dei carabinieri è emerso, tra l'altro, che De Simone, impartiva telefonicamente alla fidanzata le indicazioni circa le terapie da seguire e le medicine da prescrivere ai pazienti. In alcuni casi Maria Algeri avrebbe anche effettuato delle visite domiciliari al suo posto, praticando ai pazienti iniezioni e disponendo nei loro confronti accertamenti clinici. Dopo avere ricevuto un'informativa dai carabinieri, il sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Eugenio Facciolla, ha chiesto per De Simone e la fidanzata la misura degli arresti domiciliari. Il gip ha però rigettato la richiesta, disponendo la sospensione per due mesi di De Simone dalla professione medica. Misura che, secondo il gip, fa venire meno le esigenze cautelari e, quindi, la necessità di emettere i provvedimenti restrittivi per l'impossibilità di reiterare il reato.

Di Pietro “Sulle gallerie della ss106 servono adeguamenti”

15/02 Il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia, ha reso noto il testo della risposta che il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro gli ha fatto pervenire in relazione ad una sua interrogazione, presentata a novembre, sulla mancata apertura di una galleria sulla strada statale 106 nel territorio del comune di Montegiordano. Nell'interrogazione, il parlamentare chiedeva di sapere le motivazioni della mancata apertura dell' opera "che si trova - sottolineava - in un tratto di statale 106, strada a valenza interregionale che riguarda le regioni Calabria, Puglia e Basilicata, densamente trafficato ed allo stato con un percorso ad un'unica carreggiata con frequente numero di incidenti stradali". "Il ritardo dell'apertura al traffico della galleria in questione è stato determinato - ha scritto Di Pietro nella risposta - dalla necessità di procedere all'adeguamento delle gallerie a seguito delle sopravvenute normative. Analoga necessità di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza si è presentata anche per gli impianti tecnologici, oggetto di uno specifico progetto. Attualmente il progetto per appalto integrato è stato approvato ed è stato dato mandato all'ufficio periferico dell' Anas di procedere all'appalto".
''Finalmente i cittadini dell'Alto jonio hanno avuto la risposta che aspettavano da anni. Il Ministro Antonio Di Pietro ha provveduto a finanziare i lavori di completamento della famosa galleria in localita' Montegiordano e del relativo svincolo''. Lo afferma, in una nota, il responsabile regionale Enti locali di Italia dei valori, Alessio Lizzano. ''In merito all'intervento - aggiunge Lizzano - che ammonta a poco piu' di nove milioni e mezzo di euro, il ministro Di Pietro ha comunicato che e' stato approntato il bando per l'appalto integrato dei lavori agli impianti tecnologici e che lo stesso e' in fase di pubblicazione. Lo stesso Ministro Di Pietro ha spiegato che il ritardo e' stato causato dal fatto che e' stato necessario rivedere il bando di gara alla luce delle recenti modifiche normative. Il capitolato speciale d'appalto prevede un tempo utile per l'esecuzione dei lavori di 240 giorni, oltre 45 giorni per la redazione del progetto esecutivo''.

Chiuso il porto di Diamante

15/02 La Capitaneria di Porto di Maratea ha emesso una ordinanza di sgombero e divieto di acceso nello specchio d'acqua e sulle banchine dell'approdo turistico di Diamante. Il provvedimento e' stato emanato in seguito alla forte mareggiata dei giorni scorsi, che ha colpito le coste di Diamante e del resto dell'area del Tirreno-cosentino.

150 chili di pesce sequestrati a Cetraro

15/02 Centocinquanta chili di pesce sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas e dal personale dell'ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro nel corso di controlli compiuti nei confronti di venditori ambulanti. Dai controlli e' emerso che il pesce era venduto in precarie condizioni igienico-sanitarie. La merce sequestrata e' stata distrutta.

Domenica chiuso tratto A3 tra Palmi e Sant’Elia

15/02 Dalle ore 7.00 alle ore 18.00 di domenica l'Anas chiuderà, in entrambe le direzioni di marcia, il tratto della A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Palmi e Sant' Elia. La chiusura è dovuta alla esecuzione di interventi preliminari ai lavori di ammodernamento del tracciato calabrese della A3, nell'ambito del quinto macrolotto Gioia Tauro-Scilla. I veicoli provenienti da Salerno e diretti a Reggio Calabria - è scritto in una nota dell'Anas - dovranno uscire allo svincolo di Palmi e proseguire sulla Strada Statale 18 fino allo svincolo di Sant'Elia, e da qui rientrare in autostrada. Percorso inverso per i veicoli provenienti da Reggio Calabria. Per ridurre i disagi all'utenza - conclude l'Anas - i lavori sono eseguiti di domenica, quando il traffico veicolare è meno intenso

Brevi di cronaca da Santa Maria del Cedro, Corigliano, Villapiana, Mangone

15/02 A Santa Maria del Cedro un uomo, Dino Salsini, di 39 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. A Salsini e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Paola. L'arrestato, secondo l'accusa, avrebbe spacciato dosi di droga nei pressi della sua abitazione. A Corigliano Calabro, Personale del locale Nucleo operativo e radiomobile ha arrestato una persona per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Villapiana i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un cittadino marocchino per non aver ottemperato al decreto di espulsione emesso dal Questore di Caltanissetta. A Mangone personale della locale Stazione, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari, ha arrestato un minorenne di origine rumena, dovendo espiare una pena di mesi uno di reclusione per rapina.

I produttori di finocchio bloccano per protesta la 106

14/02 E' in corso da questa mattina una protesta dei produttori di finocchio del territorio della provincia di Crotone che hanno bloccato il traffico automobilistico lungo la strada statale jonica "106", in prossimità del bivio per Cutro. I mezzi pesanti vengono deviati lungo un percorso alternativo che da località Steccato di Cutro conduce a Santa Severina e viceversa; i mezzi leggeri hanno invece la possibilità di percorrere la strada provinciale che da località Sant'Anna, in prossimità dell'aeroporto, conduce a Crotone e viceversa. I produttori di finocchio, in particolare, evidenziato la situazione di crisi dell'intero settore agricolo, trainante per l'economia della zona, e la mancanza di prospettive future per tante aziende che hanno investito tutto nella produzione di ortaggi ed in particolare nella coltura del finocchio: in tutta la provincia circa 4500 ettari, 2500 solo nel territorio di Isola Capo Rizzuto. Quest'anno ad avere acuito la crisi, sono le scarse piogge e le alte temperature di questi ultimi mesi che hanno determinato un'anticipata produzione dei finocchio.

Il Prefetto di Cosenza propone un comitato per la sicurezza e la legalità per i comuni del Tirreno

14/02 Un protocollo per la costituzione di un comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalita', nei comuni che si affacciano sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza, verra' sottoscritto nei prossimi giorni a Cetraro. L'iniziativa di dar vita al comitato e' del prefetto di Cosenza , Francesco Antonio Musolino che ha illustrato il progetto e le finalita' ai sindaci nel corso di un incontro svoltosi questa mattina in prefettura. L'obiettivo e' quello di sostenere l'attivita' delle amministrazioni locali, favorire la progettualita' in materia di sicurezza sociale e promuovere un migliore controllo del territorio nell'area tirrenica attraverso un organismo che rappresenti una concreta forma di ''sicurezza percepita''. I Sindaci hanno espresso la loro convinta adesione all'iniziativa avvertendo la possibilita', attraverso di essa, di vedere realizzata una sinergia concreta ed effettiva tra Stato ed enti locali in una tematica di centrale importanza per le comunita' amministrate.

Cariati/ Sindaco Sero “Allarme immotivato sul caso di meningite”

14/02 Gli organi sanitari competenti per la più opportuna valutazione di possibili rischi per la salute pubblica "hanno già fornito ampie assicurazioni circa la già avvenuta adozione di tutti gli adempimenti previsti per tali casi dalla profilassi medica". A sostenerlo é stato il sindaco di Cariati, Filippo Sero, in merito al caso di meningite che ha colpito un bambino di sette anni. Il sindaco è intervenuto con una nota "affinché venga adeguatamente ridimensionato l'allarme sociale immotivatamente diffusosi a seguito della notizia". "Le stesse autorità sanitarie - ha proseguito il sindaco - non ritengono necessarie particolari misure da estendere a tutte le scuole presenti sul territorio comunale, sicché non appare utile alcun intervento d'urgenza da parte del Sindaco. Ci è stato altresì riferito che, pur non essendo previsto dalla profilassi medica vigente in materia, l'Azienda sanitaria 3 provvederà domani alla disinfezione del plesso della scuola elementare del primo circolo frequentata dal bambino. Proprio per rendere possibile tale disinfezione, il plesso scolastico, su provvedimento adottato dalla competente autorità scolastica, rimarrà chiuso sino a sabato prossimo. L'episodio non è, comunque, da ricollegare in alcuna maniera allo stato dell'istituto scolastico, costantemente monitorato e perfettamente rispondente ai normali canoni igienico-sanitari". "All'alunno colpito ed ai genitori - ha concluso Sero - manifestiamo la solidarietà e l'affetto del Sindaco, dell'amministrazione comunale e dell'intera collettività cariatese, con l'augurio di una pronta e completa guarigione".

Gli avvocati di Paola pronti allo sciopero

14/02 Il presidente del Sindacato Forense di Scalea, avv. Achille Tenuta, ha reso nota ''la piena condivisione'' delle proteste e delle iniziative deliberate dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del Tribunale di Paola che prevede l'astensione da tutte le udienze dal 19 febbraio al primo marzo contro le disfunzioni delle cancellerie, ''che creano notevoli disagi all'avvocatura e quindi ai cittadini che ad essa si rivolgono per la tutela dei loro diritti''. Al Tribunale di Paola e alla sezione distaccata di Scalea sono state poste in essere ulteriori restrizioni temporali all'accesso sia alle cancellerie che agli uffici notifiche ed esecuzione. L'aver limitato l'accesso a tali uffici solo in determinati orari, ed a volte in spazi ristretti, sta provocando agli avvocati gravi disagi. Il Sindacato Forense, nel mentre conferma la sua disponibilita' ad incontrare le altre associazioni forensi e gli stessi magistrati, anche al fine di concordare le modalita' ed i tempi delle udienze per evitare disguidi e lunghe attese, invita tutte le autorita' preposte ad adottare le iniziative piu' opportune per risolvere tali problematiche; in difetto gli avvocati saranno costretti a passare ad altre forme di protesta diverse dall'astensione dalle udienze.

Brevi di cronaca da Villapiana, Corigliano

14/02 Un cittadino marocchino, Haziz Nassir, di 35 anni, e' stato arrestato oggi dai carabinieri di Villapiana per non aver ottemperato a un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti. L'uomo era stato espulso dal territorio italiano con un decreto emesso dal questore di Caltanisetta l'11 maggio 2006. A Corigliano i carabinieri hanno arrestato un giovane, Pasquale Pagnotta, di 23 anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Pagnotta custodiva nella sua automobile trenta grammi di marijuana. Il giovane è stato portato nel carcere di Rossano. Sempre a Corigliano un uomo di 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri per furto. L'uomo si è introdotto nell'abitazione della madre ed ha rubato la somma di 50 euro ed un libretto di risparmio. Si è quindi recato in banca e ha prelevato dal libretto altri 300 euro. Avvertiti dalla donna, i carabinieri hanno rintracciato il trentaduenne che è stato arrestato. Dopo la convalida dell'arresto l'uomo è stato rimesso in libertà.(

Giovane ucciso a Torre Melissa: la madre ai funerali “Ascoltare di più i figli”

13/02 Praticamente tutti gli abitanti di Melissa e della frazione Torre, nel crotonese, hanno partecipato oggi pomeriggio ai funerali di Astore Bruni, il ventunenne ucciso venerdi' scorso a coltellate in una lite con un coetaneo. Una celebrazione che ha sottolineato l'impegno della comunita', profondamente toccata dalla tragica morte del giovane, a pronunciare parole di pace e di perdono, le uniche in grado di far guardare con speranza al futuro. I funerali, con il rito evangelico, si sono celebrati nella palestra messa a disposizione dell'Amministrazione comunale. Davanti a tutta la comunita' si sono susseguite le testimonianze di numerose persone, tra le quali quella della madre di Astore che, con parole accorate, ha invitato i genitori a prestare piu' ascolto ai propri figli, a discutere con loro ed a educarli con tutta l'attenzione che la loro giovane eta' esige da parte degli adulti. Il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi, nell'esprimere il cordoglio del paese, che oggi ha rispettato il lutto cittadino con la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, ha esortato i propri concittadini a chiedersi ''se quanto e' accaduto poteva essere in qualche modo evitato e se abbiamo fatto tutto il possibile per evitarlo''. Una tragedia come quella che ha colpito una piccola comunita' come Melissa deve, a giudizio del sindaco, spingere tutti indistintamente ''a dare un senso a questa morte'', senza mai piu' sottovalutare certi sintomi di malessere dei giovani, senza mostrarsi mai piu' distratti verso i loro disagi e il loro modo di essere, ricordando loro che e' necessario tornare al rispetto delle regole. I ragazzi, nel corso della cerimonia, hanno indossato magliette che portavano impressa l'immagine di Astore Bruni. Ai funerali hanno partecipato rappresentanti di comunita' evangeliche giunti da tutt'Italia e dall'estero.

Il Presidente della Compagnia delle Opere sabato a Gizzeria

13/02 Il presidente nazionale della Compagnia delle Opere, Raffaello Vignali, interverrà sabato prossimo a Gizzeria ai lavori dell'assemblea della Compagnia delle Opere della Calabria nel corso della quale sarà presentato il nuovo consiglio direttivo dell'associazione e proclamato il nuovo presidente regionale. "La Compagnia delle Opere della Calabria - è scritto in un comunicato - si propone di rilanciare, con più forza ed insistenza, l'argomento dell'emergenza educativa. Durante i lavori dell'assemblea verranno affrontate anche le attività che la CdO calabrese intende affrontare nei prossimi mesi. In particolare: il lavoro, inteso come la possibilità per ciascuno di coinvolgersi nella realtà; le risorse dell'iniziativa e dell'intrapresa, quali elementi fondamentali da cui partire per riorganizzare in rete i processi produttivi e l'attuale condizione dei servizi alla persona che, in Calabria, significa maggiore impegno a tutela del diritto alla salute e più efficienza nell'assistenza". "Si tratterà - è detto ancora nella nota - di un momento in cui riprecisare le condizioni che consentono all'uomo di vivere una esperienza autenticamente umana, di avere una identità, una fede religiosa, una cultura, e di esprimerla civilmente fino a costruire strutture sociali in cui essa possa approfondirsi e trasmettersi, ma anche di affrontare i propri bisogni materiali e culturali, di avere la possibilità concreta di mettersi assieme ad altri uomini nel sociale in forza di una motivazione ideale"

Casi di meningite e tubercolosi a Cariati

13/02 Un bambino di sette anni ed un cittadino rumeno di 21 sono stati colpiti, rispettivamente, da meningite e tubercolosi a Cariati, un centro dello Jonio cosentino. Il cittadino rumeno e' stato ricoverato nel centro infettivo dell'ospedale di Reggio Calabria, mentre il bambino e' stato portato nell'ospedale Annunziata di Cosenza. I dirigenti dell'Asl hanno attivato una serie di controlli sui familiari e su tutte le persone che hanno avuto contatti con i due soggetti infetti. Sono stati allertati, inoltre, tutti i medici di base per controllare ed eventualmente segnalare altri casi analoghi. E' stata anche disposta la disinfestazione della scuola elementare frequentata dal bambino.

L’imprenditore De Masi chiede la misura cautelare, per usura, alle banche

12/02 Il gruppo De Masi, di proprieta' dell'imprenditore Nino De Masi, che con le sue denunce ha portato all'apertura di un'inchiesta che si e' conclusa con il rinvio a giudizio per usura dei vertici di tre istituti bancari nazionali, dopo la messa ''in mobilita' di 50 dipendenti, prima di smobilizzare gli stabilimenti, si e' rivolto alla Procura della Repubblica di Palmi per chiedere un provvedimento cautelare o interdettale nei confronti dei vertici delle banche che hanno creato un illegittimo 'cartello' e proseguito nella perpetrazione del reato di usura in danno dello stesso''. Nella richiesta trasmessa alla Magistratura, e' scritto in una nota, il Gruppo De Masi ha denunciato la illegittimita' del ''comportamento delle banche e la stretta creditizia posta in essere dagli Istituti bancari, che hanno creato danni rilevanti sia per la mancata e possibile espansione all'estero delle aziende, sia per una produzione contingentata, e sia per l'impossibilita' di eseguire vendite con termini ampi di pagamento o con i normali canali bancari''. ''Per molto tempo - prosegue la nota - i titoli di pagamento, le cambiali, le ricevute bancarie, sono rimasti chiusi in cassaforte, non essendo utilizzabili e spendibili bancariamente, con impossibilita' di fare impresa e pagando tutto in contanti e chiedendo i pagamenti ai clienti in tale modo ed in termini ridotti''. Nell'ottobre scorso, il gruppo ha presentato una nuova denuncia per evidenziare ''il cartello operato dalle Banche; la violazione del provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Palmi da parte di Antonveneta; la prosecuzione del reato di usura; la creazione di una situazione di 'grande difficolta'' per piegare il Gruppo e portarlo a 'miti consigli'; il pericolo di chiusura delle aziende con il licenziamento di oltre 300 dipendenti''. Una situazione ''sconcertante'' a parere dei vertici del Gruppo, ''che denota uno stato di fatto di profonda ingiustizia e penalizzazione, in quanto non solo le proprie aziende hanno pagato interessi non dovuti nel passato, con un evidente depauperamento del patrimonio, ma oggi si vedono costretti a subire altre richieste in tal senso, pur in pendenza di un procedimento penale e di un provvedimento di sequestro emesso dal GIP presso il Tribunale di Palmi''. Una vicenda, questa, che, a parere dei De Masi, ''denota una evidente e manifesta debolezza del sistema politico ed istituzionale che non riesce a sostenere una azione legittima e garantita dalla stessa Costituzione, piegandosi ai voleri del forte sistema economico che controlla ogni azione, ogni parola ed ogni comportamento di chi dovrebbe garantire liberta', giustizia e correttezza''. Il difensore del Gruppo De Masi, l'avv. Giacomo Saccomanno, nel commentare la vicenda ha affermato che ''la questione De Masi dimostra la esistenza di un sistema ed una commistione di interessi e debolezze che hanno distrutto il tessuto sociale ed economico del sud e che risulta cosi' ramificato da rendere impotenti anche le persone che risultano una vera e riconosciuta risorsa e realta' produttiva di questo dannato e difficile territorio''. ''Dispiace, comunque - ha proseguito - che l'assenza di sostegno delle forze politiche probabilmente rischia di portare ad una chiusura delle aziende del Gruppo De Masi, avendo questi manifestato l'intenzione di trasferirsi in altra nazione, ove e' garantita la giustizia ed il rispetto delle regole. Questa situazione rischia di pregiudicare ulteriormente il territorio, con altra disoccupazione che, in atto, supera il 40% quella giovanile ed il 60% quella femminile''. ''Mi auguro - ha concluso Saccomanno - che vi possa essere un intervento della classe politica e delle istituzioni per porre fine a questa tragedia e che, comunque, si riesca a trovare una soluzione per il mantenimento dell'occupazione che non solo indebolisce le famiglie, ma le consegna, a volte, nelle mani della criminalita' organizzata. Certo e' che la normativa detta regole severe per le societa' e, quindi, vi sono buone possibilita' che la magistratura, finora molto attenta alla vicenda, accolga le richieste e dimostri che anche nel profondo sud vi e' chi difende la legalita' ed il rispetto delle regole''.

Giovane ucciso a Torre Melissa: per oggi prevista convalida arresti omicida. Funerali e lutto cittadino

12/02 Si svolgerà domani nel carcere di Crotone l'udienza di convalida del fermo di Nicola Garrubba, il giovane di 22 anni ritenuto l'autore dell'omicidio di Astore Bruni, di 21 anni, avvenuto venerdì sera nella frazione Torre di Melissa, nel crotonese. Garrubba, che nel corso dell'interrogatorio con i carabinieri ha ammesso di aver compiuto il delitto, sarà sentito dal Gip del Tribunale di Crotone che deciderà se convalidare il provvedimento di fermo. La sera del delitto, Bruni è stato contattato telefonicamente dal fratello minore perché c'era stato l'ennesimo litigio con il fratello di Garrubba, anch'egli minorenne. Bruni, che era a bordo della sua automobile e si stava recando a Roma, è rientrato a Melissa dove ha trovato il fratello in lacrime e con il giubbotto strappato. A quel punto Astore Bruni ha avuto un violento litigio con Nicola Garrubba che si è concluso con l'omicidio. Dagli accertamenti compiuti dai carabinieri è emerso che tra i ragazzi minorenni, nelle ultime settimane, c'erano stati ripetuti litigi dovuti sempre a futili motivi. In particolare uno dei ragazzi apostrofava l'altro con dei 'nomignoli'. Bruni, secondo quanto emerso dagli accertamenti del medico legale, è stato colpito con quattro coltellate che lo hanno raggiunto al cuore, torace, spalla e ascella.
Sempre martedì si svolgeranno a Melissa nel pomeriggio i funerali di Astore Bruni, il ventunenne ucciso venerdì sera a coltellate. Il rito funebre sarà celebrato da un pastore della Chiesa evangelica nei locali della palestra comunale. Per l'omicidio è stato fermato Nicola Garrubba, di 22 anni. Il movente dell'omicidio, secondo quanto emerso al termine dell'interrogatorio di Garrubba, è da ricercare in un litigio nato dopo uno scambio di 'nomignoli' tra i due fratelli minorenni della vittima e del presunto assassino. L'Amministrazione comunale di Melissa ha indetto, per domani, dalle 14 alle 17, il lutto cittadino per ricordare il ventunenne ucciso. La decisione della Giunta comunale di Melissa, cerca di interpretare "l'incredulità, il dolore e la costernazione - è scritto in una nota - dell'intera cittadinanza. C'é l'esigenza che istituzioni, famiglie, associazioni e mondo giovanile si raccolgano in un momento di profonda riflessione sul grave fatto accaduto che è espressione del grande disagio giovanile di cui la nostra comunità ha dimostrato di non essere esente". "Ognuno, secondo il proprio ruolo e responsabilità, ha il dovere - conclude la nota - di interrogarsi e ragionare su questi fenomeni di violenza giovanile e sul da farsi per recuperare condizioni di vita e crescita civile, ed adoperarsi per evitare che simile efferati fatti non accadano".

Operazione Card: costituita ricercata

12/02 Si e' costituita ai carabinieri Maria Debora Nocito, irreperibile dal 24 gennaio scorso perche' destinataria di un provvedimento restrittivo nell'ambito dell'operazione chiamata 'Card'. L'indagine dei carabinieri ha avuto inizio nel luglio 2005 e si e' conclusa nel giugno 2006. Il 24 gennaio i provvedimenti sono stati notificati a 24 persone: 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari e di tre provvedimenti di obbligo di dimora nel comune di residenza e di firma presso la polizia giudiziaria. I reati ipotizzati riguardano la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Bionde per tre milioni di euro sequestrate al porto di Gioia

12/02 Sigarette contraffatte per un valore di oltre tre milioni di euro sono state scoperte e sequestrate nel Porto di Gioia Tauro dai funzionari dell' ufficio delle dogane che hanno agito in collaborazione con la Guardia di finanza. In particolare sono stati individuati mille cartoni, contenenti dieci milioni di sigarette contraffatte di marca "Menphis Blue" provenienti da Dubai e destinate a Bar in Montenegro; poco meno di cinque milioni di sigarette contenute in 480 cartoni, delle marche "Karelia Sim" e "Maq" sono state trovate in un container proveniente da Port Quasim (Pakistan)e destinato a Mesin, in Turchia; e ancora: 350 cartoni contenenti tre milioni e cinquecento sigarette di marca "Capital" e "Karelia slim" sono state trovate in un container proveniente dagli Emirati arabi e destinato alla Libia. Inoltre, nell' ambito dello stesso intervento, sono stati sequestrati oltre 70 mila tra pantaloni e giacche per donna, provenienti da Yantian (Cina) per un valore totale stimato di oltre 178 mila euro, merce destinata a Roma; oltre cinquemila autoradio con lettori Cd/Mp3 ritrovati in un container proveniente da Hong Kong e destinato ad Ilyichevsk (Ucraina) per un valore complessivo stimato di 342 mila euro; 2.400 scope elettriche con il marchio contraffatto e 2.237 articoli in legno riportanti il marchio contraffatto.

Sottostimati lotti boschivi: Indagato ispettore della forestale

12/02 Ventitré lotti boschivi per alcune centinaia di ettari sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza in esecuzione di un decreto emesso dai sostituti procuratori della Repubblica, presso il Tribunale di Cosenza, Antonio Bruno Tridico e Salvatore Di Maio. Il sequestro è stato disposto nell' ambito di un'inchiesta nella quale è indagato un ispettore del Corpo forestale dello Stato, Pietro Ferraro, 50 anni, di San Pietro in Guarano. Il sottufficiale, secondo quanto emerso dalle indagini, con mezzi fraudolenti avrebbe sottostimato il valore macchiatico dei lotti posti sotto sequestro. Secondo le indagini eseguite dai carabinieri e da personale tecnico incaricato dalla Procura, in particolare, la sottostima dei lotti si aggirerebbe sui 300 mila euro: da oltre un milione, valore accertato, l'ispettore avrebbe fatto in modo di fare emergere un valore di circa 700 mila euro. L'ispettore, sempre secondo gli inquirenti, essendo persona preposta al pubblico incanto, con il suo comportamento, avrebbe influenzato la procedura non solo nel momento in cui si svolgeva la gara, ma anche nella fase antecedente la stessa, ledendo così il principio della libera concorrenza. La Procura della Repubblica di Cosenza indaga, inoltre, contro ignoti, che avrebbero agito in concorso con Ferraro, per favorire, in maniera illecita, nell'aggiudicazione delle gare indette dall'Ufficio territoriale per la biodiversità di Cosenza, espletate l'11 e il 12 maggio dello scorso anno, alcune ditte a scapito di altre, con conseguente turbativa. Il sequestro dei lotti si è reso necessario per impedire che gli stessi possano essere oggetto di utilizzo da parte delle ditte aggiudicatarie.

In migliaia alla prima giornata del Carnevale di Castrovillari

11/02 In migliaia hanno assistito stamani alla sfilata di apertura della 49/ma edizione del Carnevale di Castrovillari. Nonostante il tempo fosse alquanto incerto, infatti, grandissima e' stata la partecipazione di pubblico alla prima delle tre sfilate (fuori concorso) del Carnevale di Castrovillari, in programma, per il secondo anno consecutivo, in orario mattutino anziche' pomeridiano. ''Una formula, quella della prima sfilata di carnevale, - ha detto l'assessore comunale allo sport e turismo, Anna De Gaio - che sposo pienamente. Nonostante le incostanti condizioni climatiche, infatti, sono state tante le persone che hanno visto sfilare dinanzi ai propri occhi i gruppi mascherati. Credo che come inizio di questo carnevale le cose siano andate in maniera ottimale. Un particolare ringraziamento va a tutti coloro i quali si adoperano per la buona riuscita della manifestazione e ai gruppi mascherati, grandi protagonisti di questa kermesse carnascialesca che entrera' nel vivo in questa settimana. Buon divertimento a tutti''. Dopo l'apertura all'insegna dell'allegria, nel tardo pomeriggio di oggi, presso il Teatro Sybaris del Protoconvento Francescano, alla presenza del Sindaco, Franco Blaiotta, si e' svolta la cerimonia di consegna del Premio Internazionale di Demoetnoantropologia 'Pitre' - S. Salomone Marino', ospitata nel Carnevale di Castrovillari per il terzo anno consecutivo.

In fiamme scuolabus ad Amendolara

11/02 Uno scuolabus del comune di Amendolara e' stato danneggiato da un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti. Il mezzo, di proprieta' comunale, era parcheggiato in un'area demaniale recintata, nelle vicinanze del palazzo municipale, quando e' stato interessato da un incendio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Roseto Capo Spulico e i vigili del fuoco di Trebisacce.

Pignorata la filiale di Banca Carime a Vibo

10/02 Un atto di pignoramento immobiliare per circa 600 mila euro è stato notificato alla filiale di Vibo Valentia di Banca Carime, condannata in passato per la mancata restituzione di interessi passivi ad una società della zona, la D'Amato Sas poi diventata Gescom srl per cambio della ragione sociale. Lo ha reso noto il legale della società, l'avv. Gaetano Braghò. Il tribunale, accogliendo le richieste della Gescom, ha condannato la Banca Carime a rimborsare le somme anche sulla base di una consulenza tecnica mirata a quantificarne l' importo. Nella somma sono compresi anche gli interessi, i danni per il mancato avviamento commerciale della società. "La Banca, nonostante i miei fax e la notifica dell'atto di precetto - afferma il legale - non ha inteso pagare. A seguito di tale atteggiamento, sono stato costretto a notificare a Banca Carime il pignoramento immobiliare. Attualmente, quindi, l'istituto di credito è sottoposto al procedimento di espropriazione dell'immobile di viale Matteotti a Vibo Valentia, adibito a filiale". "Personalmente, nella mia esperienza - ha aggiunto l' avv. Braghò - non mi ero mai scontrato con una situazione così assurda; tra l'altro, paradossalmente, qualora la Banca pagasse la somma dovuta non potrebbe neanche rischiare di non riaverla indietro in caso di buon esito dell'appello attualmente pendente, poiché la Gescom s.r.l. ha un patrimonio immobiliare di alcuni milioni di euro ed attualmente gestisce un supermercato a Vibo Valentia, con introiti annuali di oltre tre milioni di euro".

Contro la mafia controlli a tappeto sui lavori della A3

09/02 Tutte le imprese che parteciperanno ai lavori di ammodernamento del tratto dell'autostrada A3 compreso tra gli svincolo di San Mango D'Aquino (Cosenza) e Falerna (Catanzaro) saranno sottoposte ai controlli per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata. E' quanto previsto in un protocollo d'intesa siglato stamani a Catanzaro che estende i controlli anche a quelle imprese che in passato non erano sottoposte alla normativa antimafia. L'intesa è stata siglata tra le Prefetture di Cosenza e Catanzaro, l'Anas e l'impresa Pizzarotti che si è aggiudicata la realizzazione dei lavori. "L'accordo - ha detto il vice capo di gabinetto del Ministero dell'Interno, Bruno Frattasi - estende a tutte le imprese della filiera produttiva i controlli antimafia. Ci sarà un monitoraggio di tutte quelle tipologie di servizi che sono più soggetti ad infiltrazioni malavitose. Il contraente generale, che in questo caso è l'impresa Pizzarotti, segnalerà tutte le informazioni e dati relativi alle imprese che parteciperanno alla filiera produttiva. Ci sarà quindi una banca dati di tutti gli esecutori". I lavori, per un investimento complessivo di 444 milioni di euro, dovrebbero iniziare tra marzo ed aprile di quest'anno e si concluderanno, secondo le previsioni, entro il 2009. Il prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, ha evidenziato che "questo protocollo è uno strumento di prevenzione fondamentale per gestire i lavori di una parte dell'autostrada A3. Siamo riusciti a realizzarlo dopo contatti intensi e scambi di idee avuti tra tutti coloro che l'hanno sottoscritto". Il direttore centrale Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno dell'Anas, Gavino Angelo Coratza, ha ringraziato i prefetti di Cosenza e Catanzaro per l'iniziativa ed ha ricordato che "da parte delle prefetture c'é stata una assistenza costante. L'Anas ha la convinzione che nell'esecuzione di lavori così importanti serve la massima trasparenza". Nel protocollo d'intesa è previsto anche l'obbligo, per tutte le imprese che eseguiranno i lavori, di denunciare eventuali richieste estorsive. "Con l'estensione dei controlli a tutte le imprese - ha detto il procuratore nazionale antimafia aggiunto, Emilio Ledonne - riusciremo a bloccare eventuali infiltrazioni della 'ndrangheta nell'esecuzione diretta dei lavori. La criminalità organizzata potrebbe però tentare di intervenire con la richiesta di 'pizzo' ed è per questo motivo che noi, nel protocollo, abbiamo previsto l'obbligo per le imprese di denunciare eventuali richieste estorsive, prevedendo, in caso contrario, anche la possibilità di revocare l'appalto". Il legale rappresentante dell'impresa Pizzarotti, Sergio Bandieri, ha ricordato che "questi protocolli sono strumenti efficacissimi di contrasto alla criminalità organizzata. Cercheremo di attuare la massima collaborazione con le Prefetture per evitare intralci nei lavori".

Omicidio Fortugno, il 22 udienza del GUP

09/02 E' stato fissato al 22 febbraio l'inizio dell'udienza preliminare nel corso della quale il Gup di Reggio Calabria dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura distrettuale per 14 persone, a conclusione dell'inchiesta sull'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. Per sei l'accusa è di omicidio. Tra loro figura il presunto esecutore materiale del delitto, Salvatore Ritorto, mentre mandante dell'assassinio sarebbe stato, secondo l'accusa, Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri. Le altre persone accusate di omicidio in relazione all'assassinio di Fortugno sono Domenico Novella, Domenico Audino, Carmelo Crisalli e Giuseppe Marcianò, figlio di Alessandro, che avrebbero partecipato, a vario titolo, all'organizzazione del delitto. Le altre richieste di rinvio a giudizio riguardano Vincenzo Cordì, uno dei capi dell'omonima cosca di Locri della 'ndrangheta, Antonio Dessi', Salvatore Dessì, Carmelo Crisalli, Alessio Scali, Gaetano Mazzara, Nicola Pitasi e Bruno Piccolo. Due i collaboratori dell'inchiesta, Domenico Novella e Bruno Piccolo. Il primo, affiliato alla cosca Cordì, ha indicato Alessandro Marcianò come mandante dell'omicidio di Fortugno, mentre la collaborazione di Piccolo è stata determinante per la ricostruzione della fase esecutiva dell'assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria.

Ancora a rischio la situazione ambientale nel vibonese

09/02 Se presi in considerazione singolarmente i dati emersi dal piano di caratterizzazione ambientale dell'area marino-costiera di Vibo Valentia colpita dall'alluvione del luglio 2006, nella quale morirono quattro persone, non appaiono particolarmente allarmanti. Rimane estremamente grave, pero', la situazione complessiva delle zone maggiormente danneggiate dall'evento, soprattutto in virtu' della vicinanza della stagione estiva e della scarsita' degli interventi di riqualificazione ambientale realizzati fino ad oggi. E' quanto emerso a conclusione della presentazione, da parte dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal) e del Dipartimento di Scienze ambientali dell'Universita' di Siena, dei risultati relativi allo studio di ''Caratterizzazione ambientale realizzato sulla zona marino-costiera di Vibo Marina''. I dettagli tecnici e scientifici dello studio, conclusosi in gennaio, con cui si e' verificato lo stato di salute del mare, dei sedimenti e degli arenili, sono stati affrontati da Silvano Focardi, rettore dell' Universita' di Siena, secondo cui bisogna attuare uno studio ecotossicologico esteso ad un'area piu' vasta, per determinare l'estensione del fenomeno e i rischi per l'ecosistema marino e per l'uomo. In secondo luogo vanno rimosse al piu' presto le sabbie contaminate per effettuare il ripascimento dei litorali con sabbie provenienti da aree idonee. Infine e' necessario rimettere in sicurezza, prima possibile, le aree a monte, per impedire il riverificarsi dei fenomeni accaduti il 3 luglio 2006. Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati dello studio hanno partecipato il commissario dell'Arpacal Domenico Lemma, il direttore tecnico-scientifico Antonio Scalzo e il consulente scientifico del Ministero dell'Ambiente Silvio Greco. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Vibo Valentia Franco Sammarco, il presidente della Provincia Ottavio Bruni e il vicepresidente Paolo Barbieri. ''Questi dati - ha sostenuto Greco - evidenziano una diffusione di materiali inquinanti su un'area vasta. Per questo, adesso che si sa cosa fare nel dettaglio, la Regione deve fornire da subito gli strumenti economici per far fronte all'emergenza. Se si confermera' questo trend, a luglio la situazione dell'inquinamento sara' peggiore''. ''E' stata resa pubblica una situazione della massima gravita' - ha sostenuto Sammarco - sono preoccupato perche' dovro' mantenermi sulla linea dell'ordinanza emessa nei giorni successivi all'alluvione. E' inammissibile che il Comune in quanto soggetto attuatore non abbia a disposizione le risorse necessarie per la riqualificazione ambientale del territorio''.

Riunione in Prefettura contro il racket con i Sindaci Destra Crati

09/02 Il Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, ha ricevuto, nella Prefettura di Cosenza i sindaci dell'Unione dei paesi arbereshe della Destra Crati, con i quali ha definito le misure necessarie per riportare la legalità nella Sibaritide. L'incontro era stato sollecitato dal Presidente dell'Unione, Cesare Marini, della Direzione Nazionale dello Sdi e Assessore alla Cultura del comune di San Demetrio Corone, dopo i gravi episodi di intimidazione avvenuti negli ultimi tempi nel territorio della Sibaritide culminati con un incendio che ha colpito un officina di riparazione e sostituzione pneumatici in contrada Catinella di Corigliano Calabro. L'Unione è formata dai paesi di Vaccarizzo, San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone e Santa Sofia D'Epiro. Il Prefetto ha garantito ai sindaci il potenziamento dell'attività di controllo da parte delle forze dell'ordine e la costituzione di una sezione anti raket in contatto diretto con i vari comuni.

Rissa nell’obitorio di Rossano per un funerale: 4 arresti

09/02 Si azzuffano per assicurarsi un funerale. E' successo a Rossano. Protagonisti della rissa, scoppiata all'interno dell'obitorio dell'ospedale, quattro persone, due titolari di imprese funebri e due operai, che sono state arrestate per rissa aggravata e poi rimessi in liberta', dopo la convalida dell'arresto, in atteso del processo, dal magistrato del tribunale di Rossano. Protagonista della rissa: S.G., 51 anni, impresario di Corigliano gia' noto alle forze dell'ordine; C.V., 30 anni, impresario di Rossano anch'egli gia' noto; M.A., 22 anni, operaio di Rossano, incensurato; e G.L. 21 anni, incensurato e residente pure lui nella cittadina ionica. I quattro si sono reciprocamente scambiati calci e pugni provocandosi delle lesioni. S.G., M.A. e G.L., infatti, sono stati medicati dai sanitari dell'ospedale e giudicati guaribili rispettivamente, 10, 5 e 5 giorni.

A Camigliatello incontro della Provincia sui fondi Por

09/02 Partiranno domani, da Camigliatello, gli incontri istituzionali programmati dal presidente della Provincia, Mario Oliverio, destinati alla discussione con i territori sulla programmazione per il periodo 2007-2013 che riguarda sia i Fondi strutturali dell'Unione Europea che il Fondo aree sottoutilizzate del Cipe. Le assemblee che si susseguiranno nelle prossime settimane, promosse dalla Provincia di Cosenza, di concerto con la Regione, in particolare con l'assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, è scritto in una nota, "costituiscono un'importante sede di confronto, nella quale saranno analizzate e raccolte le istanze degli attori locali sulla programmazione come strumento di definizione condivisa di obiettivi di sviluppo concretamente perseguibili". Nello specifico, la riunione di Camigliatello, come quelle successive che toccheranno tutto il territorio provinciale, dovrà portare alla definizione della metodologia, dei tempi, degli obiettivi della politica regionale di sviluppo, nell'ambito delle priorità fissate dal Quadro strategico nazionale 2007-2013. All'incontro saranno presenti Oliverio, Maiolo ed il dirigente del settore programmazione della Provincia, Giovanni Soda. L'invito è stato esteso ai sindaci del comprensorio silano, alle comunità montane, ai rappresentanti delle forze economiche, sociali e dell'associazionismo. Altre riunioni sono previste sino alla fine di Febbraio, a partire da martedì prossimo alla Comunità montana del Savuto. A seguire incontri che riguarderanno l'area urbana cosentina, la Valle del Crati, lo Jonio, il Tirreno e il Pollino.

Muore il marito di Natuzza

09/02 E' morto oggi, nella casa per anziani della frazione Paravati, Pasquale Nicolace di 84 anni, marito di Natuzza Evolo, la mistica con le stimmate promotrice della Fondazione ''Cuore Immacolato di Maria Rifugio della anime''. I funerali si svolgeranno domani nella chiesa della Fondazione.

Presidi davanti le Prefetture calabresi contro l’ampliamento della Base USA di Vicenza

09/02 La Rete antagonista calabrese ha promosso per domani presidi che si svolgeranno davanti alle Prefetture dei cinque capoluoghi di provincia per protestare contro l'ampliamento della base Usa di Vicenza. Inoltre, Rete antagonista parteciperà, il 17 gennaio prossimo, alla manifestazione nazionale in programma a Vicenza. "Come realtà calabresi impegnate da sempre nei nostri territori nel promuovere modelli sostenibili e rispettosi di terra, acqua, aria e, soprattutto, della nostra dignità - è scritto in una nota - esprimiamo la nostra piena solidarietà alle donne e agli uomini vicentini che si stanno opponendo all'ampliamento della base militare americana di Vicenza. L'Italia 'ospita' già sul suo territorio oltre 15.000 soldati statunitensi dotati di armi di ogni genere, comprese quelle nucleari, e rintanati all'interno di basi militari sulle quali non abbiamo alcun genere di sovranità. Non solo non ci è mai stato domandato se gradissimo, o meno, questo stato di cose ma, come contribuenti, siamo obbligati a sostenere il 41% delle spese di mantenimento di queste basi". "Mentre stiamo assistendo alla privatizzazione generalizzata di un bene vitale come l'acqua ed al conseguente aumento vertiginoso delle tariffe - prosegue la nota - il raddoppio della base consumerà tanto prezioso liquido quanto quello necessario a soddisfare i bisogni di 30.000 cittadini. Siamo assolutamente contrari a regalare quest'altra fetta d'Italia, destinandola a sostenere guerre e massacri compiuti nel nome della 'pace', della 'sicurezza' e della 'democrazia'".

Giornata di solidarietà della polizia ai bambini disabili di Spezzano Sila

09/02 Domani si terrà a Spezzano della Sila la prima Giornata di Solidarietà delle forze di polizia di Cosenza a favore dei bambini disabili ospiti nella Casa famiglia "Divina Provvidenza-Santa Teresa", dell' Istituto sant'Antonio e della Casa famiglia "Cogios". La manifestazione è promossa dalla Questura di Cosenza assieme ai comandi provinciali di Arma dei Carabiniei, Guardia di finanza e Corpo forestale dello Stato. "Nel corso della giornata - è detto in un comunicato - sarà offerto un pranzo nel Rifugio del Corpo forestale dello Stato e saranno distribuiti piccoli doni a tutti i bambini, ragazze e ragazzini presenti. Saranno presenti l' Arcivescovo metropolita, il Prefetto e autorità civili e militari".

Oltre 150 chili di pesce avariato sequestrato a Cetraro

09/02 Oltre 150 chili di pesce in cattivo stato di conservazione sono stati sequestrati e quatto persone sono state denunciate in stato di liberta' nel corso di una serie di controlli del Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri finalizzati a contrastare il fenomeno della vendita abusiva del pesce. Su delega della Procura della Repubblica di Paola, i militari, coadiuvati dagli uomini della capitaneria di Porto di Cetraro, hanno controllato una serie di venditori ambulanti.

Armi e munizioni rinvenute in un torrente a San Pietro in Guarano

09/02 Due fucili, cartucce di diverso calibro, una maschera in gomma di colore bianco, un cappellino di lana di colore nero e un paio di guanti in pile dello stesso colore sono stati trovati dai carabinieri della Compagnia di Rende all'interno di un sacco di plastica in un terreno demaniale al margine del torrente Riganello nel comune di San Pietro in Guarano. I militari, coadiuvati da un' unità cinofila del Goc (Gruppo operativo carabinieri) di Vibo, sono giunti a trovare il materiale nell' ambito di alcune indagini condotte su rapine verificatesi nei dintorni di Cosenza. I fucili trovati sono un semiautomatico da caccia calibro 12 di marca "Browning" con canna mozzata risultato rubato nel 2005 in un' abitazione di Castrovillari e un altro fucile da caccia calibro 16 a canna doppia con marca e matricola abrase e canne e calcio tagliate. Trovate anche quattro cartucce calibro 16 e cinque calibro 12. Indagini sono in corso per risalire all' identità di chi ha occultate le armi.

Brevi di cronaca da Mirto Crosia, Schiavonea, Castrovillari

09/02 A Mirto Crosia i carabinieri della Compagnia di Rossano hanno arrestato una giovane coppia trovata in possesso di 18 grammi di eroina, 15 di hashish ed alcuni flaconi di metadone, pari a circa 100 dosi, pronte per lo spaccio. Si tratta di Salvatore Valentino, 34 anni, residente a Casoria (Napoli) e domiciliato a Mirto Crosia, Censurato, e Irena Zanko, 27 anni, ucraina, domiciliata a Mirto Crosia. I due conviventi sono stati bloccati alla fermata dell'autobus e dopo un controllo, avvenuto in caserma, e' stata rinvenuta la droga, che messa sul mercato avrebbe potuto fruttare circa duemila euro. L'accusa per i due e' detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. A Schiavonea tre cittadini rumeni, Enache Pantelimon, di 32 anni, Gabriel Apostil, di 29, e Livin Florian, di 55, sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa, per i primi due, di rapina impropria e per il terzo di furto aggravato. I tre introdottisi in un supermercato hanno fatto la spesa ma poi si sono allontanati senza pagare. I primi due sono stati fermati da un impiegato dell'esercizio commerciale, che e' stato poi minacciato con un coltello. Successivamente i tre sono stati bloccati all'uscita dal supermercato dai carabinieri che li hanno arrestati. Due rumeni sono stati portati nel carcere di Rossano mentre il terzo e' stato rimesso in liberta' in attesa di giudizio. A Castrovillari i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Francesco Barbuto d'Assisi, 41 anni, e Luigi Marinuzzi, 68 anni, entrambi di Castrovillari, già noti alle forze dell'ordine, perchè responsabili di porto e detenzione abusiva di armi. I due, in seguito ad un controllo, sono stati trovati in possesso di 2 pistole calibro 7,65. Le pistole era inserite nella cintola dei pantaloni. Entrambe le armi, in perfetto stato d'uso e conservazione, avevano il colpo in canna ed i caricatori inseriti contenenti ognuno 7 proiettili.

Attesa la decisone del GIP per il rinvio del giudice Pasquin

08/02 Si dovrebbe conoscere venerdì la decisione del Gup distrettuale di Salerno, Dolores Zarone, sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai sostituti procuratori della Dda campana, Mariella De Masellis e Domenica Gambardella, nei confronti dell'ex presidente della sezione civile del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Serena Pasquin, e di Settimia Castagna, Antonino Castagna, Fortunato Polito, Achille Sganga, Alberto Sganga, Giulio Sganga e Maria Francesca Tulino, accusati a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato, associazione a delinquere semplice con l'aggravante di aver favorito una associazione a carattere mafioso e falso nell'ambito dell'inchiesta ''Dinasty 2 - do ut des''. Nel corso dell'udienza, i due pm hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio esponendo gli elementi che a loro avviso supportano una decisione in tal senso. Di contro, i difensori hanno contestato la ricostruzione dell'accusa. Secondo i magistrati, che hanno anche replicato dopo le arringhe dei difensori, la Pasquin e gli altri indagati avrebbero messo in piedi una serie di falsi per ottenere un finanziamento pubblico volto alla costruzione del ''Melograno Village'', un villaggio turistico a Parghelia. Una parte dei fondi, secondo gli inquirenti, sarebbe stata destinata alla cosca dei Mancuso di Limbadi, una delle piu' potenti della Calabria.

Cosca Lo Bianco: in 17 restano in carcere

08/02 Il Gip del Tribunale di Vibo Valentia, Vincenzo Capomolla, non ha convalidato 21 fermi operati due giorni fa dalla squadra mobile contro i presunti affiliati alla cosca Lo Bianco operante a Vibo Valentia, ma ha emesso nei confronti di 17 di loro ordinanze provvisoria di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento dovra' essere ratificato, entro 20 giorni, dal Gip distrettuale di Catanzaro. Quattro persone sono state scarcerate. La posizione di altre due persone, invece, dovra' essere valutata da altri giudici: Paolino Lo Bianco, che gia' era detenuto nel carcere di Rossano, dovra' sottoporsi al vaglio del Gip di Rossano, mentre per Michele Lo Bianco, che si e' costituito ieri sera, la decisione ci sara' sabato prossimo. L'operazione della squadra mobile vibonese, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, aveva portato al fermo, per pericolo di fuga, di 23 persone accusate di associazione mafiosa finalizzata all'estorsione, ai danneggiamenti, all'usura, emessi in quanto ritenuti esponenti della cosca Lo Bianco che era anche riuscita, secondo gli investigatori, a mettere le mani sugli appalti per lavori e forniture all'Azienda sanitaria e all'ospedale di Vibo e ad estorcere denaro alle altre imprese che lavoravano con la struttura sanitaria. La cosca, inoltre, avrebbe controllato in maniera egemone il settore delle estorsioni a Vibo Valentia. La motivazione del Gip non e' stata resa nota, ma e' presumibile che non abbia riscontrato il pericolo di fuga per la convalida dei fermi, ma abbia comunque ritenuto gravi gli indizi nei confronti degli indagati tanto da emettere le ordinanze di custodia cautelare.

Operazione dei CC a Vibo: Arrestati in 5 per aver rapinato botti

08/02 "Siamo della cosca Mancuso": si erano presentati così, in cinque, al titolare di una ditta di produzione e vendita di fuochi artificiali del vibonese, pretendendo di farsi consegnare botti di genere vietato e aggredendo lui ed un dipendente. Ed in effetti, secondo gli investigatori, era vero. I carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, stamani, li hanno arrestati e tra loro c'é anche Emanuele Mancuso, di 19 anni, figlio di Pantaleone, di 46 anni, considerato un elemento di rilievo del clan tra i più potenti della Calabria. I cinque giovani, Emanuele Mancuso, Rosario D'angelo (24), Tony Campennì (21), Salvatore Comerci (22) e Simone Caprino (19), tutti di Nicotera e legati, per gli investigatori, da vincoli di parentela e di contiguità alla famiglia Mancuso, sono accusati di tentata rapina e lesioni. Il 30 dicembre scorso, i cinque si recarono nella ditta e dopo avere intimidito il titolare aggredirono lui ed un dipendente. Quindi si impossessarono di 200 chili di fuochi d'artificio per un valore complessivo di 20.000 euro. L'immediato intervento dei carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno portò al recupero della merce ed all'identificazione di quattro rapinatori che furono denunciati. Oggi, lo sviluppo delle indagini, ha portato all'emissione delle cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia. L'operazione, compiuta, oltre che nel vibonese, anche nelle province di Cosenza e Varese dove risiedono Salvatore Comerci, studente, e Tony Campennì, è stata portata a termine da 50 carabinieri del Comando provinciale di Vibo supportati dalle compagnie di Serra San Bruno, Rende e Luino (Varese, dal gruppo squadroni dei cacciatori, dal nucleo elicotteri ed unità cinofile.

Intesa Prefetti-ANAS sugli appalti della A3

08/02 Un protocollo d'intesa, predisposto su indicazione del Ministero dell'Interno, e finalizzato alla prevenzione di tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle fasi di realizzazione dei lavori di ammodernamento dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, sarà firmato domani, a Catanzaro, dai prefetti di Catanzaro e Cosenza, Salvatore Montanaro e Francesco Musolino, dall'Anas e dall'impresa che eseguirà i lavori. Il protocollo riguarda gli interventi di ammodernamento ed adeguamento dell'autostrada nel tratto compreso tra i chilometri 286+000 e 304+200. Per l'Anas parteciperà il direttore centrale grandi infrastrutture del Mezzogiorno, Gavino Angelo Coratza, mentre l'impresa è la Pizzarotti Spa.

Sabato giornata dei defunti nelle comunità arberesh

08/02 Giornata malinconica quella di sabato nelle comunità calabro-albanesi nelle quali si svolgerà la commemorazione dei defunti, una vera "festa" , che cade il sabato prima della seconda domenica di Carnevale e quindici giorni prima l'inizio della Quaresima. Consumare e offrire alla gente in visita al cimitero davanti le tombe del vino, pane e cibarie, la benedizione dei sepolcri, toccanti e struggenti canti funebri in arbershe durante la processione in cimitero, tenere da sabato e per tutta la settimana un lume acceso nelle case per rendere più agevole "il ritorno" delle anime in quelle che un tempo erano le loro abitazioni, sono i momenti salienti e peculiari della "diversità" culturale arbereshe e della liturgia bizantina. Molte abitazioni, soprattutto quelle colpite da un lutto recente, sono visitate dai papàs per la benedizione del "grano bollito". Su un tavolo vengono posti una candela accesa (simbolo della immortalità dell'anima, due pani e una bottiglia di vino (simboli sacramentali), un piatto contenente del grano bollito (simbolo della resurrezione dei corpi). Il sacerdote spegne la candela immergendola sul grano, taglia il pane e lo offre assieme al grano ai presenti alla cerimonia. Di sera, infine, l'ultimo atto con la tradizione, secondo la quale il modo migliore per "ricordare" i morti è riunirsi tra amici in abitazioni private per consumare una cena "assieme" alle anime dei conoscenti più vicini ai presenti.

Rumena truffa barista di Carolei, arrestata dai CC

08/02 Una rumena Steluta Cristache, 34 anni, domiciliata nel campo nomadi di Reggio Calabria, nota alle forze dell'ordine e' stata arrestata dai carabinieri della Stazione di Carolei, in provincia di Cosenza, poiche' colta mentre si dava alla fuga, a bordo di una Bmw di grossa cilindrata, subito dopo aver commesso una truffa ai danni del proprietario di un bar del limitrofo comune di Romanico. La donna secondo quanto hanno accertato i carabinieri era entrata all'interno del bar per prendere un semplice caffe', ma con artifici e raggiri e' riuscita ad impossessata di 200 euro, dandosi successivamente alla fuga prima di essere fermata dagli dai militari dell'Arma, che hanno recuperato la refurtiva restituendola al propritario. La donna dopo le formalita' di rito, e' stata rinchiusa nella casa circondariale di Castrovillari a disposizione della competente autorita' giudiziaria.

Brevi di cronaca da Corigliano, Praia, Paola

08/02 A Corigliano Calabro un operaio di 37 anni e' stato arrestato stamani per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la convalida dell'arresto l'uomo e' stato rimesso in liberta'. Nel corso di una perquisizione l'operaio e' stato trovato in possesso di 4 grammi di marijuana nascosti in un pacchetto di sigarette. A Praia a Mare, personale della locale Stazione, ha arrestato due cittadini marocchini, per inottemperanza all'ordine di lasciare il territorio nazionale emesso dal Questore di Cosenza. A Paola personale del Norm della Compagnia di Scalea, ha notificato in carcere ad una persona una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Paola, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Intimidazione al Presidente dei costruttori edili della Calabria

07/02 Il presidente di Confindustria Catanzaro Giuseppe Speziali, in una nota, manifesta "la solidarietà personale e dell' intera associazione" a Giuseppe Gatto, presidente regionale Ance, per l'atto vandalico ed intimidatorio subito ieri. "Tali tristi eventi non aiutano certo la nostra terra a crescere e svilupparsi, ma, anzi, vanificano gli sforzi che quotidianamente poniamo in essere. Auspico - aggiunge Speziali - che lo Stato faccia arrivare forti ed immediati i segnali della sua presenza a difesa di chi abbia scelto la via della legalità, di chi nutre, nonostante tutto, ancora aspettative di riscatto. In questo drammatico momento, la mia esortazione è di continuare nella tua attività imprenditoriale con immutato impegno, solo così si riuscirà a dare una risposta chiara e precisa, non solo a chi vuole trascinarci nel baratro dell'illegalità e del sottosviluppo, ma, anche, nei confronti della politica e della burocrazia, che, come da te sempre sostenuto, rappresentano il problema dei problemi e la vera criticità che ci impedisce progettualità e sviluppo". "E' forte lo sdegno - afferma in una nota il presidente dell' Associazione costruttori edili di Catanzaro, Raffaele Cerminara - per il ripetersi di simili atti di violenza materiale e psicologica nei confronti della classe imprenditoriale calabrese. Non possiamo assolutamente tollerare più che soggetti che fanno dell'arroganza, della prepotenza e dell'offesa altrui la loro professione di vita possano continuare ad attentare alla serenità di chi svolge, ogni giorno, con dedizione, spirito di sacrificio ed abnegazione la propria attività".
La Confindustria della Calabria in una nota ha espresso la sua vicinanza e solidarietà al Presidente dei Costruttori calabresi e Vice Presidente di Confindustria, Giuseppe Gatto, per l'atto intimidatorio subito. "Oltre alla gravità del gesto - è scritto in una nota - lascia perplessi e sgomenti il fatto che, nonostante le forze dell'ordine cerchino di garantire un monitoraggio e una presenza continua sul territorio con azioni sostanziali di lotta contro la criminalità organizzata, questi gravi gesti continuano a tenere sotto scacco chi in Calabria lavora, dà lavoro e non intende piegarsi ai ricatti ed alle estorsioni". "Ormai si è stanchi - prosegue la nota di Confindustria - di combattere con una situazione che vede sempre perdente il mondo dell'imprenditoria e che tende a mettere ogni giorno in ginocchio la nostra realtà giovanile davanti all'altare della disoccupazione. Per continuare ad operare in una regione come la Calabria, dove esistono mille difficoltà di varia natura, è necessaria una coesione straordinaria e l'impegno di tutti, perché non soltanto per le imprese ma soprattutto per i giovani possa esserci un futuro migliore".

A Corigliano riunito il comitato ordine e sicurezza dopo l’attentato incendiario di Cantinelle

07/02 Individuare le strategie e definire le misure necessarie alla lotta alla criminalita' e porre un forte ostacolo al racket delle estorsioni nella Sibaritide. E' l'obiettivo della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che si e' tenuto stamani nella sala consiliare del comune di Corigliano Calabro. L' iniziativa fa seguito agli episodi di intimidazione avvenuti negli ultimi tempi nel territorio della Sibaritide e culminati con l'incendio di un edificio di tre piani in contrada Cantinella di Corigliano. Alla riunione, preseduta dal Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, hanno preso parte il Procuratore capo della Repubblica di Rossano, Dario Granieri; il comandante provinciale della Guardia di finanza col. Maurizio Massarini; il comandante provinciale dei Carabinieri col. Aloisio Marigio' e i comandanti di compagnia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Corigliano e Rossano. Domani pomeriggio tutti i sindaci dell'Unione dei paesi arbereshe della destra Crati incontreranno il Prefetto di Cosenza sempre in relazione al fenomeno delle estorsioni e della criminalita' nella Piana.
''Le vittime del gravissimo atto di intimidazione consumatosi a Cantinella di Corigliano, che ha coinvolto un rivenditore di pneumatici e tre studi professionali, non devono essere lasciate sole, anzi devono sentire forte la vicinanza delle Istituzioni e la presenza dello Stato''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo di Italia dei Valori in consiglio regionale, Maurizio Feraudo, l'incendio doloso che ha distrutto a Cantinella di Corigliano un edificio di tre piani. ''E' palpabile ¿ ha aggiunto ¿ tra la popolazione interessata un sentimento di paura che induce a non denunciare gli atti violenza e di prepotenza della criminalita' che, cosi' come l'episodio di Cantinella dimostra, non si ferma davanti a nulla''. Della vicenda Feraudo - e' scritto in una nota - ne ha discusso oggi con il Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Pino Guerriero, il quale, esprimendo la sua preoccupazione e il suo sdegno per l'ennesimo vile gesto intimidatorio consumatosi ai danni di imprenditori locali, ha raccolto la sollecitazione pervenutagli dal capogruppo di Italia dei Valori di promuovere un incontro tra una delegazione della Commissione da lui presieduta e i Procuratori della Repubblica dei Tribunali ricadenti nella Sibaritide, Rossano e Castrovillari. ''In questo delicato momento tutte le istituzioni - ha concluso Feraudo - devono mobilitarsi per lanciare un messaggio di concreta vicinanza e di solidarieta' fattiva a quanti quotidianamente sono sottoposti a logiche intimidatorie ed estorsive''.

Operazione Card: costituito ricercato

07/02 Si è costituito nel carcere di Paola, Massimiliano Pepe, ricercato nell'ambito dell'operazione chiamata 'Card' compiuta nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Scalea che ha portato all'arresto di un presunto gruppo di spacciatori di droga. A Massimiliano Pepe gli è stato notificato il provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Paola, Salvator Carpino, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Domenico Fiordalisi. E' ancora ricercata Debora Nocito, che si trova attualmente in America ed il cui rientro è previsto nei prossimi giorni. L'indagine dei carabinieri è duranta oltre un anno durante il quale gli investigatori hanno individuato i presunti spacciatori che si rifornivano di droga a Scampia per poi spacciarla nella zona del Tirreno Cosentino.

Boemi torna coordinatore della DDA di Reggio

07/02 Salvatore Boemi, 64 anni, da 39 in magistratura, torna nuovamente a coordinare la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. La decisione e' stata resa nota dal procuratore capo ad interim della Repubblica di Reggio Calabria, Francesco Scuderi, nel corso di un'apposita riunione svoltasi nel pomeriggio ed alla quale hanno partecipato tutti i magistrati inquirenti. Boemi, che in passato ha coordinato l'operazione 'Olimpia', la piu' importante inchiesta sulle cosche della 'ndrangheta di Reggio Calabria, aveva lasciato sette anni fa la Procura distrettuale per un normale avvicendamento temporale.

Sorpresa ad Aiello Calabro per l’astronauta gelosa arrestata e scarcerata

07/02 Ha destano sorpresa e clamore ad Aiello Calabro la vicenda dell'astronauta italo-americana Lisa Maria Caputo Nowak i cui antenati erano originari del piccolo centro del cosentino. L'astronauta era attesa in estate per ricevere la cittadinanza onoraria ma ora, dopo il suo arresto e la successiva scarcerazione, si è in attesa che la vicenda giudiziaria venga definita. Il Comune calabrese nei mesi scorsi ha realizzato un progetto nel quale è previsto il conferimento della cittadinanza onoraria e la consegna delle chiavi della città a Nowak. "Ora però - ha detto il sindaco, Gaspare Perri - con tutto quello che è successo non so se riusciremo a rispettare i tempi. L'astronauta italo-americana manca da diversi anni dal nostro paese e quella della cittadinanza onoraria sarebbe stata una buona occasione per farla tornare nella terra di origine dei suoi antenati". In Italia Nowak ha ancora alcuni zii che vivono in Piemonte e Toscana e che, spesso, durante il periodo estivo trascorrono le loro vacanze ad Aiello Calabro. "Quando c'é stata la missione spaziale - ha aggiunto il sindaco - abbiamo fatto alcune ricerche ed abbiamo scoperto che gli antenati dell'astronauta erano originari del nostro comune e che negli anni dell'emigrazione lasciarono la Calabria per andare in America. Subito dopo abbiamo deciso di realizzare un progetto per fare in modo che Nowak venisse a far visita al nostro comune, iniziativa finalizzata anche a rinsaldare i rapporti con la comunità italiana in America". La visita in Calabria prevedeva anche una serie di incontri nelle scuole e Università. "Quando abbiamo saputo la notizia del suo arresto - ha concluso - c'é stata molta sorpresa. Però comprendiamo anche che si tratta di una vicenda strettamente privata che non ci deve indurre in giudizi affrettati".

Tre chili di esplosivo rinvenuti nelle campagne di S.Agata d’Esaro

07/02 Tre chilogrammi di esplosivo da cava sono stati trovati da alcuni operai nelle campagne di Sant'Agata D'Esaro. L'esplosivo, collegato ad una miccia, era nascosto all'interno di un contenitore di plastica. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti gli agenti del corpo forestale dello Stato e gli artificieri dell'esercito. Sono in corso le indagini per risalire alle persone che hanno abbandonato l'esplosivo.

A Cetraro vinti 66mila euro con una quaterna

07/02 E' finita a Cetraro, in provincia di Cosenza, la più alta vincita realizzato al Lotto nella prima estrazione della settimana. Qui, grazie alla quaterna 6-33-39-56 sulla ruota di Napoli, sono infatti stati vinti 66.875 euro, con una spesa di soli 2,50 euro. Secondo gradino del podio nella classifica delle vincite più alte a favore di Roma, con un terno da 24 mila euro, mentre Castellaneta, in provincia di Taranto, e Messina si sono piazzate terze grazie a tre terni da 23.750 euro.

Parroco di Longobucco indagato dalla DDA

07/02 E' indagato per favoreggiamento, dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, don Antonio Oliviero, parroco di Longobucco, in provincia di Cosenza, fratello di una donna, Maria, di 23 anni, unica testimone dell' omicidio dell' imprenditore Luciano Converso, di 43 anni, avvenuto il 12 gennaio scorso a Rossano. La giovane donna, che aveva una relazione con la vittima, interrogata subito dopo il delitto, aveva riferito di non avere visto nulla ed era stata arrestata. Successivamente, in carcere, incontrando il fratello sacerdote aveva fatto i nomi dei presunti assassini, Gennarino Acri e Massimo Esposito. Era stato poi il religioso prima con una telefonata anonima alla polizia e poi in seguito ad un interrogatorio a confidare, sulla base di quanto riferitogli dalla sorella, i due presunti assassini di Converso agli inquirenti. A quel punto anche la donna aveva scelto di parlare con i magistrati confermando la versione resa al fratello sacerdote. A breve distanza di tempo dalla confessione resa agli inquirenti da Maria, l' ennesimo colpo di scena si è avuto, però, proprio da don Oliviero che, davanti al magistrato, ha ritrattato tutto. Da qui l' incriminazione per favoreggiamento del parroco di Longobucco. I giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro hanno, intanto, rigettato il ricorso presentato dai difensori dei due presunti autori del delitto, Gennarino Acri e Massimo Esposito, raggiunti nel frattempo da una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale Antonio Battaglia. L' omicidio di Converso, infatti, sarebbe stato commesso in un contesto mafioso. La donna, unica testimone del delitto, si trova adesso in una località protetta.

Brevi di cronaca da Rossano, Corigliano, Praia, Diamante

07/02 A Rossano un uomo, Giuseppe Zannino, di 41 anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato per evasione dagli arresti domiciliari. Nel corso di controlli Zannino e' stato trovato all'interno di una serra a Rossano dove si era nascosto per sfuggire all'arresto. A Corigliano i carabinieri hanno arrestato con l'accusa di furto aggravato e violazione di domicilio, Francesco Gradilone, di 40 anni e la sua fidanzata Maria Teresa Claudia Grispino, di 35 anni di Corigliano. I due sono stati sorpresi dopo essersi introdotti in uno studio medico di Corigliano Scalo di proprietà del Gradilone e affittato ad un medico. I due sono stati bloccati mentre cercavano di allontanarsi dopo aver sottratto 1500 euro da un cassetto del medico affittuario. Dopo la conferma degli arresti da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica di Rossano, sono stati scarcerati in attesa di giudizio perché incensurati. A Praia a Mare i militari dell' arma della locale stazione hanno arrestato 2 cittadini marocchini domiciliati a Tortora. Si tratta di Younnes Ei Fadii e Jafri Yassine di 24 e 23 anni. I due erano inottemperanti del decreto di espulsione emesso dal Questore di Cosenza emesso nel gennaio di quest' anno. I due ora si trovano nelle camere di sicurezza della compagnia di Scalea in attesa del processo per direttissima. A Diamante i carabinieri della locale stazione, in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo di Scalea, hanno arrestato Alessandro Biondi, 37 anni di Diamante, commerciante. L' accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti. L' uomo è stato sorpreso mentre cedeva una dose di 8 grammi di hascisc ad un giovane di 33 anni, il quale è stato identificato e segnalato alla prefettura di Cosenza. Addosso al Biondi sono stati trovati 1.200 euro, provento dello spaccio della droga. L' uomo è stato portato nel carcere di Paola.

Incendiato un escavatore in un cantiere della A3

06/02 Un escavatore di una ditta di Palermo che sta eseguendo i lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e' stato incendiato da sconosciuti mentre era nel cantiere nei pressi dello svincolo per le Serre, nel vibonese. Le fiamme hanno provocato danni al mezzo per circa 25 mila euro. Il danneggiamento e' stato scoperto dal responsabile del cantiere che ha denunciato l'accaduto agli agenti della sezione della polizia stradale di Vibo Valentia. Nei mesi scorsi un altro attentato aveva provocato danni a due escavatori di un'altra societa' edile impegnata nei lavori di ammodernamento dell'autostrada.

A Don Ciotti la cittadinanza onoraria di Pizzo

06/02 Il consiglio comunale di Pizzo, nel vibonese, ha conferito la cittadinanza onorario a Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente nazionale dell'Associazione antimafia Libera. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi studenti. All'inizio della cerimonia e' stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Federica Monteleone, la sedicenne morta dopo essere entrata in coma a causa di un black out nella sala operatoria dell'ospedale di Vibo Valentia. ''Sono stato - ha detto don Ciotti - un piccolo strumento che si e' messo in gioco nella lotta alla criminalita' per affermare i diritti e la dignita' della gente''. Don Ciotti ha ricordato anche quando il padre lascio' le Dolomiti per raggiungere Pizzo dove lavoro' come capocantiere in una impresa edile. ''Mio padre adesso ha 95 anni - ha aggiunto - ma non dimentica l'accoglienza di questa terra dunque accetto ben volentieri la cittadinanza per 'Libera' e per mio padre''. Il Prefetto di Vibo Valentia, Vincenzo Greco, ha salutato Don Ciotti definendolo ''l'emblema del contrasto a tutte le mafie''.

Il comune di Parghelia parte civile nel processo “Do ut des”

06/02 La giunta del comune di Parghelia ha deliberato la costituzione di parte civile nel procedimento penale nei confronti delle persone coinvolte nell'operazione chiamata 'Dinasty 2 - Do ut Des' nella quale e' stata arrestata anche il giudice del tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Pasquin. La decisione e' scaturita a seguito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura distrettuale di Salerno. L'udienza preliminare e' prevista per l'8 febbraio. Nella richiesta il comune di Parghelia risulta individuato come parte offesa. Al momento della delibera il sindaco Vincenzo Calzona si e' allontanato dalla riunione perche' nell'inchiesta risulta indagato per concorso nel reato di falso. Prima di allontanarsi dai lavori della giunta il sindaco ha detto ''pur condividendo pienamente la costituzione di parte civile nel procedimento penale ritengo opportuno allontanarmi dalla trattazione dell'argomento essendo indagato nel procedimento''.

Brevi di cronaca da Luzzi

06/02 A Luzzi, due fratelli, Mario e Gianfranco Sacco, di 45 e 37 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per furto e resistenza a pubblico ufficiale. I due sono stati bloccati a bordo di una Lancia 'Y' dopo aver rubato la somma di 350 euro nella parafarmacia 'Algieri'. Alla vista dei carabinieri i fratelli Sacco hanno opposto resistenza ma sono stati bloccati ed arrestati.

Chiude l’imprenditore che ha denunciato le banche

05/02 Ha comunicato ai sindacati a livello nazionale, regionale e di zona, l' avvio delle procedure per la messa in mobilità di 50 dipendenti, l' imprenditore calabrese, Nino De Masi, che con le sue denunce ha portato all' apertura di un' inchiesta che si è conclusa con il rinvio a giudizio per usura dei vertici di tre istituti bancari nazionali. In seguito alla comunicazione dell'imprenditore ai sindacati, é stato convocato un incontro che si svolgerà il prossimo 13 febbraio nella prefettura di Reggio Calabria. "Ho fatto quanto nelle mie possibilità - afferma De Masi nella lettera - ho gridato forte a tutti lo stato di abbandono nel quale mi sono trovato per il semplice fatto di aver esercitato un mio diritto, quello di denunciare pubblicamente e legalmente quanto fatto dal sistema bancario e quanto indebitamente sottrattoci. Potrebbero rivelarsi vani infatti tutti i sacrifici compiuti, impegnando tutti i miei beni e quelli della mia famiglia, per cercare di mantenere in vita le aziende e salvaguardare 280 posti di lavoro". "Sono cosciente, di fronte alla mia famiglia ed ai miei lavoratori - prosegue ancora De Masi - di aver fatto tutto quello che potevo. Ho la coscienza a posto, non so se gli altri possano dire altrettanto non avendo mosso un passo per permettere ai nostri dipendenti di mantenere un posto di lavoro dignitoso, come lo hanno sempre avuto sino ad ora. Ritengo che qualcun altro dovrà pur spiegare i motivi per i quali una azienda sana come la De Masi, con un mercato in continua espansione, che esporta in tutto il mondo prodotti innovativi e tecnologicamente all'avanguardia, con importanti prospettive di sviluppo, si trovi costretta a ridurre il personale rischiando anche di chiudere solo perché ha sempre operato nella legalità. E di legalità, in Calabria, si può anche morire".

11 Indagati a Torino per investimenti fantasma in Calabria

05/02 Undici persone sono state indagate a piede libero dai militari del nucleo di polizia tributaria di Torino della Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore Manuela Pedrotta, a conclusione dell'indagine che ha bloccato un' ingente truffa ai danni dello Stato ideata per ottenere indebitamente svariati milioni di euro di contributi pubblici a fondo perduto per investimenti in Calabria, in realtà mai realizzati. Si tratta di imprenditori di Torino, Sarre (Aosta), Cuneo e della provincia di Cosenza. Per quattro l' accusa è truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre per gli altri sette l'imputazione è violazione di reati fiscali.Nel maggio dello scorso anno erano già state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nel torinese e in provincia di Cosenza nei confronti di due imprenditori e un commercialista con l'accusa di concorso in truffa aggravata. "I promotori e gli organizzatori della frode - precisa la Guardia di Finanza - si erano impegnati a investire in Calabria mezzi e capitali pari ad oltre 38 milioni di euro, parte dei quali messi a disposizione dal Ministero delle attività produttive, per la realizzazione di insediamenti industriali in grado di creare almeno 420 nuovi posti di lavoro". Nell'ambito dell'operazione la Guardia di Finanza ha scoperto l' emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre 9,3 milioni di euro e un' evasione dell' Iva di 1,7 milioni di euro.

100 agricoltori del crotonese bloccano la 106

05/02 Piu' di 200 imprenditori agricoli, con un centinaio di trattori provenienti in particolar modo da Isola Capo Rizzuto, Cutro, Rocca di Neto e Strongoli, hanno manifestato oggi lungo la Statale 106 in corrispondenza del bivio per Cutro, nel crotonese, provocando disagi alla circolazione. Gli imprenditori, in particolare, hanno evidenziato la situazione di crisi dell'intero settore agricolo, trainante per l'economia della zona, e la mancanza di prospettive future per tante aziende che hanno investito tutto nella produzione di ortaggi ed in particolare nella coltura del finocchio: in tutta la provincia circa 4.500 ettari, 2500 solo nel territorio di Isola Capo Rizzuto che e' quello piu' colpito. Ad avere originato la forte crisi sono le scarse piogge e le alte temperature di questi ultimi mesi. La situazione climatica ha messo in ginocchio la produzione del finocchio che ha raggiunto anticipatamente la maturazione diventando non piu' commerciabile. Il blocco e' stato tolto dopo che una delegazione di imprenditori agricoli, guidata dagli amministratori comunali di Isola Capo Rizzuto e Cutro, ha incontrato il prefetto di Crotone, Vincenzo Cardellicchio, che ha immediatamente avviato contatti con la Regione Calabria e con il Governo centrale per istituire un tavolo di discussione tecnico-politico.

Brevi di cronaca da Cropalati e Longobucco

05/02 I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno arrestato a Cropalati un manovale per il reato di furto aggravato. A Longobucco, invece, i militari hanno arrestato una persona per rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale

La Procura apre un inchiesta sull’incendio di Cantinelle

04/02 La Procura della Repubblica di Rossano ha disposto una perizia tecnica per accertare le cause dell'incendio che nella notte tra venerdi' e sabato scorsi ha distrutto, in localita' Catinella di Corigliano Calabro, un'officina per la sostituzione e la riparazione di gomme. L'incendio si e' propagato ai due piani superiori dell'edificio in cui e' ubicata l'officina. L'intero fabbricato e' stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco, con la conseguente chiusura di tre studi medici. Il proprietario dell'officina, Damiano Falco, di 30 anni, di San Demetrio Corone, nel maggio del 2005 subi' un furto di pneumatici e di un motociclo. I locali dell'officina, inoltre, a titolo intimidatorio, vennero cosparsi di liquido infiammabile. Secondo una prima valutazione, i danni provocati dall'incendio scoppiato nell'officina ammontano a circa un milione di euro.
Feraudo (Idv) “Segnale preoccupante”
''Sdegno e preoccupazione'' vengono espressi dal capogruppo alla Regione di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo, riguardo l' episodio che ha coinvolto un negozio di pneumatici ed un intero fabbricato a Cantinella di Corigliano Calabro. ''Quanto accaduto - sostiene Feraudo - deve suonare come un preoccupante campanello d' allarme che non puo' passare inosservato perche' coinvolge non solo onesti lavoratori, ma anche studi professionali e gente comune. Se dovesse emergere la matrice estorsiva come causa del grave episodio, saremmo in presenza di fenomeni che oramai interessano l' intero territorio calabrese. La semplice mobilitazione, quindi, non basta piu'. In Calabria vi sono categorie che pagano un prezzo altissimo solo per il fatto di essersi affermati e radicati sul territorio e che, quindi, sono sottoposte costantemente al racket dell' estorsione. Occorre, quindi, una nuova coscienza che sia in grado di debellare sul nascere questo tipo di fenomeni. Accanto all' azione delle forze politiche e sociali occorrono iniziative a tutela di quei soggetti che stanno diventando sempre piu' bersaglio della criminalita' organizzata''

Maltempo: nevicate in Sila e sulla A3

04/02 Ci sono state nevicate oggi in alcune zone della Calabria, conseguenza delle forte riduzione della temperatura registrata in tutta la regione. Gli effetti si sono avuti, in particolare, lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, da Rogliano in direzione nord. Per gli automobilisti, secondo quanto ha riferito la Polizia stradale, c'é l'obbligo di catene a bordo in considerazione anche di un possibile peggioramento delle condizioni meteorologiche. In alcuni tratti dell'autostrada sono entrati in azione i mezzi spargisale dell'Anas e dell'Amministrazione provinciale di Cosenza. Nevicate si sono registrate anche in Sila, in provincia di Cosenza e Catanzaro, senza particolari conseguenze, comunque, per la viabilità. La situazione viene tenuta sotto controllo in previsione di un ulteriore irrigidimento della temperatura e di altre possibili nevicate anche in forma più abbondante rispetto a quanto accaduto oggi.

Troppo vento a Lamezia, aereo atterra a Napoli

04/02 Un aereo della compagnia Airone, partito da Torino con destinazione Lamezia Terme, e' stato fatto atterrare nell'aeroporto di Capodichino, a Napoli, a causa delle difficolta' provocate delle forti raffiche di vento che hanno interessato lo scalo lametino. La torre di controllo dell'aeroporto di Lamezia, durante, il volo, si e' messa in contatto radio col pilota dell'aereo avvertendolo della situazione critica che interessava lo scalo per le avverse condizioni atmosferiche. E' stato deciso, cosi', di anticipare l'atterraggio dell'aereo, facendolo giungere a Napoli.

Due arresti per spaccio a Rovito

04/02 I carabinieri hanno arrestato a Rovito due persone, G.M., di 27 anni, di Cosenza, e T.F., di 30, di Lappano, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, sottoposti a controllo mentre erano a bordo di un'automobile, sono stati trovati in possesso di 16 grammi di cocaina e di 400 euro in contanti, presunto provento dell'attivita' di spaccio. G.M. e T.F., alla vista dei carabinieri, hanno tentato di disfarsi dell'involucro contenente la sostanza stupefacente, lanciandolo dal finestrino dell'auto. La droga e' stata pero' recuperata dai militari. I due arrestati sono stati portati nel carcere di Cosenza.

Incendio distrugge deposito pneumatici a Catinelle: due milioni di danni

03/02 Ammontano a circa un milione di euro i danni provocati dall'incendio che ieri notte ha distrutto il deposito di gomme della famiglia Falco a Cantinella di Corigliano Calabro. Le fiamme, quasi certamente dolose, hanno incenerito non solo il magazzino nel quale c'erano pneumatici, ma anche l'officina di montaggio. Squadre dei vigili del fuoco di Rossano, Cosenza e Trebisacce hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme. Sul caso indagano i carabinieri di Corigliano Calabro. La pista piu' seguita e' quella che conduce al racket delle estorsioni.

Medaglia della Croce Rossa alla memoria di Federica Monteleone

03/02 La Croce Rossa Italiana ha conferito alla memoria a Federica Monteleone, la sedicenne di Vibo Valentia morta dopo un blackout in sala operatoria, il Diploma di benemerenza con medaglia di prima classe per il suo impegno nella donazione degli organi. Federica, e' scritto nella motivazione, si e' distinta particolarmente ''per il manifestato impegno a favore della donazione degli organi e per il contributo assicurato nel segnalare l'importanza della donazione delle cellule staminali dal cordone ombelicale, attraverso un suo disegno e la realizzazione, insieme alla sua classe, di un Cd sul tema della donazione degli organi''. Per rispettare la sua volonta', i genitori aveva deciso la donazione degli organi, ma l'espianto e' stato possibile solo per le cornee perche' la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che conduce l'inchiesta sulla sua morte non ha autorizzato il prelievo di altri organi per consentire l'effettuazione dell'autopsia. Il Diploma assegnato a Federica Monteleone, annunciato nel corso di una iniziativa promossa dalla Cri di Vibo Valentia sul tema delle cellule staminali dal cordone ombelicale, e' stato consegnato, in forma privata per volere della famiglia Monteleone, dal vice presidente nazionale della Croce rossa, Vincenzo Scognamiglio, e dal consigliere per la comunicazione Cri, Fausto Taverniti, a nome del presidente nazionale Massimo Barra, che il 29 gennaio scorso aveva firmato l'atto ufficiale. In occasione del conferimento del Diploma, il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ha inviato un messaggio nel quale ha affermato che ''Federica aveva tanti sogni e mostrava gia' tante inclinazioni: lo studio, la danza e anche il giornalismo. E' per questo che, insieme alla Croce rossa, l'Ordine intendera' onorare la sua memoria con un riconoscimento da assegnare ogni anno a chi, come Federica, guarda al giornalismo come approfondimento culturale e sociale

Commerciante arrestato per droga

03/02 I carabinieri della compagnia di Cosenza, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Rende, hanno arrestato un commerciante Vittorio Principe di Marano di Napoli. L'uomo e' stato sorpreso all'interno del parcheggio di un supermercato di Montalto Uffugo, con due grammi di cocaina, due grammi di eroina e vari astucci vuoti. Il commerciante ha tentato di disfarsi del contenuto degli involucri, ma il pronto intervento dei militari ha impedito che potesse disperdere lo stupefacente custodito negli involucri celati nei calzini. Nella casa di Rende i carabinieri hanno poi rinvenuto materiale vario per il confezionamento della droga.

Quattro falsi istruttori di sci denunciati a Camigliatello

03/02 Quattro giovani, che esercitavano abusivamente a Camigliatello Silano la professione di istruttori di sci, sono stati denunciati in stato di liberta' dai carabinieri. I quattro giovani, che hanno un'eta' compresa tra i 24 ed i 29 anni, sono stati sorpresi dai carabinieri mentre, pur non essendo in possesso dell'abilitazione necessaria, impartivano lezioni di sci.

Rapinatore cosentino in trasferta perde il telefonino, viene rintracciato e arrestato

02/02 Ha perso il suo telefonino subito dopo avere commesso una rapina nel centro di Pescara e tentando di recuperarlo e' stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri: protagonista dell'accaduto un calabrese di 24 anni, Carmine Cristini, di Montalto Ufugo (Cosenza), accusato di rapina. Il giovane, dopo essere entrato in una filiale della Banca di Roma a Pescara, si e' fatto consegnare, sotto la minaccia di un taglierino, circa 7.900 euro in contanti: mentre fuggiva a piedi ha perso uno dei telefoni cellulari che portava con se'. Il telefono e' stato trovato da uno dei Carabinieri di Quartiere che erano in zona: grazie alla scheda sim e' stato possibile risalire all'identita' del giovane, che nel frattempo aveva chiamato il cellulare perso da un altro telefonino. I militari, fingendosi privati cittadini e promettendo di restituire l'apparecchio al giovane si sono accordati per incontrarlo presso la stazione ferroviaria dove lo hanno arrestato.

Titolare di un bar, era di Rossano, uccisa a Modena

02/02 La titolare di un bar a Modena e' stata uccisa la scorsa notte all'interno del locale pubblico mentre stava chiudendo. Il cadavere della donna e' stato trovato dai carabinieri con il cranio sfondato da un corpo contundente che non sarebbe ancora stato trovato. Si tratta di Achiropita Mascaro, 52 anni, originaria di Rossano Calabro (Cosenza), proprietaria anche di una vicina edicola. La morte e' stata scoperta attorno all'una di notte all'interno del Bar Caffe' Gualtieri di via dell'Uccelliera, alla periferia di Modena, zona Emilia Ovest. Non vi sarebbero testimoni. Secondo una prima ricostruzione, la barista potrebbe essere stata aggredita mentre si accingeva a chiudere l'esercizio. Al vaglio degli investigatori diverse ipotesi: la prima che era stata fatta nell'immediatezza, l'aggressione a scopo di rapina, non sembrerebbe reggere ai primi riscontri. Si sonda anche l'ambiente vicino alla donna, alla ricerca di possibili moventi. L'allarme e' arrivato ai carabinieri involontariamente da un vicino, che gia' in passato aveva protestato per i rumori provenienti dal locale, e che verso mezzanotte aveva segnalato al 112 che dal bar si sentiva musica a alto volume. I militari sono quindi entrati nell'esercizio per invitare la titolare ad abbassare la radio, e l'hanno trovata uccisa, seduta su una sedia, con la schiena appoggiata a un muro e la testa fracassata da tre, quattro colpi di un oggetto contundente non appuntito. Ai suoi piedi un coltello da cucina, non usato ne' per difesa ne' contro di lei. L'assassino ha subito dopo spostato in avanti un frigorifero, per occultare la scena che altrimenti sarebbe stata visibile dall'esterno, e se ne e' andato senza toccare la cassa ne' i tre-quattrocento euro che la donna aveva in tasca. Il comandante provinciale Marco Rizzo ha spiegato ai giornalisti ''che non c'erano segni di lotta o di colluttazione, c'e' stato solo lo spostamento di quel frigorifero per coprire la scena''. L'ipotesi della rapina ''ci sembra la meno plausibile, anche se resta aperta come le altre''. In assenza di testimoni, e' cominciato un controllo nella zona alla ricerca di persone che possano aver visto o sentito particolari utili e di eventuali immagini da telecamere a circuito chiuso. Rizzo ha anche detto che la zona e' tranquilla e che il locale non aveva frequentazioni particolari: ''Stiamo sondando il vicinato, le persone legate alla vittima - ha detto ancora il colonnello - per cercare di saperne di piu' sulla sua vita privata''. Vista l'efferatezza del delitto, e' ipotizzabile che la donna sapesse che era l'assassino, che potrebbe aver agito cosi' proprio perche' riconoscibile: ''Ma e' solo un'ipotesi''.
Si era incatenata per un contenzioso con il Comune
Achiropita Mascaro, la commerciante uccisa nella notte a Modena, era stata al centro di una querelle con il Comune di Modena e, per uno dei contenziosi, era arrivata ad asserragliarsi all'interno di un chiosco da lei gestito all'interno del parco Ferrari. Proprio pochi giorni fa, in tribunale a Modena, era stata assolta dall'accusa di abuso edilizio e invasione di suolo comunale, per la quale era stata denunciata quattro anni fa. Il contenzioso riguardava una piccola area accanto all'edicola che Achiropita Mascaro gestiva accanto al parco Ferrari, lungo la via Emilia ovest. Accanto all'edicola la donna aveva costruito una tensostruttura e il Comune l'aveva denunciata, accusandola di aver costruito una struttura abusiva che invadeva l'area comunale. Lei si era difesa dicendo che quell'area del parco Ferrari era demaniale, e non comunale, e che l'aveva ottenuta in concessione, quindi il Comune non poteva reclamarne i diritti. Intanto accanto all'edicola erano apparse reti rosse di recinzione e l'area sotto sequestro era rimasta bloccata. Nei giorni scorsi il tribunale aveva dato ragione ad Achiropita Mascaro. Un'altra vicenda aveva opposto la commerciante al Comune. Nell'estate del 2003 l'amministrazione comunale aveva intimato lo sfratto alla donna, che aveva la gestione di un chiosco bar all'interno del parco Ferrari. Secondo il Comune non pagava regolarmente l'affitto e non garantiva il mantenimento del bar in buone condizioni. La Massaro si era opposta al provvedimento: anche in quel caso, motivo del contendere era la proprieta' del parco. Del demanio o del Comune? Il 24 luglio 2003, quando lo sfratto divenne esecutivo, si incateno' agli infissi del suo chiosco e i vigili urbani dovettero forzarne l'ingresso e tagliare le catene con una cesoia. ''Mi hanno cacciato perche' sono un personaggio scomodo''. Questo il commento dell'attuale sindaco, Giorgio Pighi: ''Di fronte a episodi di questa gravita', per quanto risultino circoscritti e isolati, la citta' si aspetta da tutti il massimo impegno per arrivare a una rapida conclusione delle indagini con l'individuazione dei responsabili. Ovviamente saranno le valutazioni della magistratura e dei carabinieri a definire il contesto in cui il delitto e' maturato e a tracciare le linee dell'inchiesta. Intanto riaffermo la partecipazione, mia personale e a nome della citta', al dramma umano dei famigliari''

Sorpresi dall’impianto video mentre rubano in casa, 4 arresti a Castrovillari

02/02 I carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno posto agli arresti domiciliari due persone e ad altre due hanno notificato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perche' ritenuti responsabili del tentato furto in un appartamento. I quattro si erano introdotti in un appartamento, senza rendersi conto che era installato un sistema di ripresa tv a circuito chiuso. Quando i carabinieri hanno visionato le immagini sono riusciti a risalire ai quattro che sono stati segnalati alla Procura che poi ha chiesto l'emissione dei provvedimenti eseguiti stamani. Nel corso dell'operazione, alla quale hanno partecipato 30 carabinieri, sono state effettuate numerose perquisizioni ed e' stato recuperato del materiale la cui provenienza e' adesso al vaglio degli investigatori. Le persone poste agli arresti domiciliari sono Silvio Zucco, di 42 anni, e suo nipote Mario Zucco, di 24 anni. Altre due persone, S.C. (22) e M.C. (20), sotto stati sottoposti alla misura cautelare dell'obbligo di firma due volte al giorno. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Castrovillari, Cataldo Collazzo, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Pellecchia. I quattro sono accusati di essersi introdotti, lo scorso 20 gennaio, in un'abitazione nel comune di Saracena e di aver asportato circa 10 quintali di vino e alcune derrate alimentari, per un valore complessivo di 3 mila euro.

Diamante/ Si finge poliziotto per conoscere una donna: condannato

02/02 Si era finto poliziotto per poter conoscere una ragazza e, dopo essere stato condannato in primo grado e in appello, un giovane di Belvedere Marittimo, A.M., di 33 anni, si e' visto respingere, perche' inammissibile, il ricorso alla Corte di Cassazione. I fatti risalgono all' ottobre del 2000, quando il giovane si era finto poliziotto e, nei pressi di un bar sul lungomare di Diamante, aveva bloccato una donna chiedendole i documenti ed avviando una perquisizione. La donna, pero', dopo aver memorizzato la targa dell' auto del sedicente poliziotto, ha denunciato l' accaduto ai carabinieri di Diamante che hanno proceduto, successivamente, all' individuazione del finto agente. La donna nei confronti della quale il falso poliziotto aveva rivolto le sue attenzioni si e' costituita parte civile nel giudizio di merito ottenendo una provvisionale per il risarcimento del danno.

Evasione di 30 milioni di euro, 27 denunce a Catanzaro

02/02 Sono 27 le persone denunciate per la frode fiscale per 30 milioni di euro, ed un'evasione dall'Iva per sei milioni, scoperta dalla Compagnia di Catanzaro della Guardia di finanza. L'inchiesta che ha portato alle denunce riguarda l'importazione di auto di grossa cilindrata che venivano reperite in Germania e consegnate a societa' fittizie anziche' a regolari concessionarie che avrebbero dovuto adempiere agli obblighi fiscali all'arrivo dei beni in Italia e dell'effettiva vendita al pubblico. Le societa' fittizie acquistavano, invece, le auto senza addebito d'imposta e successivamente, nel momento della vendita sul territorio nazionale ai concessionari, emettevano fatture comprensive di Iva che nella pratica, pero', non versavano. Le stesse societa', successivamente, scomparivano nel nulla, sostituite, nel frattempo, da altre societa' in modo da depistare i controlli. Poiche' la reale compravendita avveniva tra i fornitori comunitari e le societa' nazionali brokers che erano gli effettivi acquirenti, tutti i passaggi intermedi, secondo quanto e' stato spiegato dalla Guardia di finanza, venivano documentati con fatture per operazioni inesistenti. Alla fine degli scambi, i rivenditori finali non avevano titolo per portare l'Iva pagata in detrazione, abbattendo cosi' il loro debito nei confronti del fisco, ma potevano commercializzare le autovetture a prezzi notevolmente piu' bassi rispetto a quelli di mercato.

Blocco stradale sulla 106 per uno svincolo

02/02 E' stato tolto il blocco stradale attuato a Corigliano Calabro da un gruppo di abitanti della contrada Torricella Superiore che hanno inteso protestare contro l' apposizione di una striscia longitudinale continua per impedire l' accesso diretto sulla statale 106. La protesta protrattasi da ieri mattina aveva creato disagi nella circolazione e costretto la polizia stradale e i vigili urbani a deviare il traffico veicolare. I manifestanti si sono decisi a cessare il blocco dopo un incontro con i dirigenti dell' Anas e funzionari del comune di Rossano. Inoltre, il commissario Prefettizio di Corigliano ha adottato una delibera con la quale la contrada Torricella sara' inserita nei quartieri del paese e quindi verra' modificata, di conseguenza, la segnaletica sia verticale che orizzontale. Il dirigente del Commissariato della Polizia di Rossano, vice questore Michele Abenante, che ha diretto il servizio di ordine pubblico, ha fatto da tramite tra i manifestanti, i rappresentanti dell'Anas e i funzionari dei Comuni di Rossano e Corigliano.

Due incidenti stradali sulla 106: due morti e 4 feriti

01/02 Due cittadini stranieri, G.A., di 28 anni, di nazionalita' russa, e K.V., 45 anni, lituano, sono morti ed altre tre persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto nella notte sulla Ss 106, nei pressi di Corigliano Calabro. I due stranieri erano a bordo di una Volkswagen Golf che, per cause ancora in corso di accertamenti, si e' scontrata frontalmente con un furgone e successivamente con una Opel Astra a bordo della quale viaggiavano tre persone. A causa del violento impatto i due stranieri sono morti mentre le tre persone che erano a bordo della Opel Astra sono rimaste ferite. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del servizio 118 che hanno soccorso i feriti ed accompagnati nell'ospedale di Corigliano dove i medici li hanno giudicati guaribili con prognosi che vanno dai 5 ai 7 giorni. Sull'incidente sono in corso le indagini dei carabinieri di Corigliano Calabro
Un uomo, Battista Bianchino, di 52 anni, e' rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto sulla statale 106, nei pressi di Villapiana. L'uomo era alla guida di una Ford Orion che, per cause ancora in corso di accertamento, ha urtato contro un guard-rail. Bianchino e' stato soccorso dai medici del servizio 118 ed accompagnato nell'ospedale di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale. Il traffico e' stato deviato su strade secondarie.

Sospeso dal Prefetto Musolino il consiglio comunale di Carpanzano

01/02 Il prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino ha sospeso il Consiglio comunale di Carpanzano. Il provvedimento si e' reso necessario dopo che sette consiglieri comunali su dodici hanno rassegnato le dimissioni. Il prefetto di Cosenza ha incaricato per la gestione provvisoria del Comune, Gina Guzzo, direttore amministrativo contabile, conferendole i poteri spettanti al Consiglio, al Sindaco e alla Giunta.

Operazione Card: domiciliari ad indagato

01/02 Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Salvatore Carpino, ha concesso gli arresti domiciliari a Ferdinando Aliberti e l'obbligo di dimora a Francesco De Napoli, coinvolti nell'operazione Card. L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola aveva portato, la scorsa settimana, all'emissione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari e di tre provvedimenti di obbligo di dimora nel comune di residenza e di firma presso la polizia giudiziaria. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Corpo Forestale sequestra una discarica abusiva a Paola

01/02 Personale del Nipaf, il nucleo investigativo del Corpo forestale, di Cosenza, in collaborazione con quello di Fuscaldo, ha sequestrato una discarica abusiva situata in localita' ''Fontanelle'', nel comune di Paola, ai bordi della strada che costeggia il fiume San Francesco iscritto nell'elenco delle acque pubbliche della provincia di Cosenza. All'interno della discarica sono stati trovati rifiuti speciali tra i quali materiali provenienti da demolizioni come calcinacci, legnami di vecchi solai, materassi e alcuni pneumatici fuori uso. Il tutto era stato abbandonato su un terreno vegetale non impermeabilizzato in una superficie complessiva di circa 500 metri quadrati. Il Corpo forestale ha denunciato una persona. Un'altra operazione del Nipaf e' stata portata a termine, in collaborazione con il reparto di San Giovanni in Fiore, in localita' ''Serrisi'' dove e' stata sequestrata una pista aperta senza le dovute autorizzazioni e per la quale sono state abbattute trenta piante di pino laricio. Per la realizzazione dell'opera, un uomo e' stato denunciato.

Longobucco/ Operaio cade da una scala. È grave

01/02 Un operaio edile, C.Z., di 40 anni, e' ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Annunziata di Cosenza per la conseguenze di un infortunio sul lavoro accaduto a Longobucco. L'operaio e' caduto da una scala mentre stava eseguendo i lavori di ristrutturazione di una casa ed ha battuto la testa. L'uomo, che ha riportato la frattura del cranio, e' stato ricoverato in un primo tempo nell'ospedale di Paola. Successivamente l'operaio, a causa della gravita' delle condizioni, e' stato trasferito a Cosenza. I carabinieri hanno avviato un'indagine sequestrando l'abitazione in cui si e' verificato l'incidente sul lavoro.

Non parte il Roma-Lamezia: proteste contro Alitalia

01/02 I passeggeri che ieri sera avrebbero dovuto prendere l'ultimo volo da Roma a Lamezia Terme hanno attuato una protesta contro l'Alitalia per l'annullamento del collegamento. La protesta e' scattata dopo che ai passeggeri e' stato comunicato l'annullamento del volo e la fissazione della partenza per stamattina. ''Dopo tre ore di attesa - ha detto l'ex sindaco di Soveria Mannelli, Mario Caligiuri, che avrebbe dovuto prendere l'aereo - gli oltre 120 passeggeri sono stati informati che dovevano dormire in albergo per ripartire questa mattina, alle prime luci dell'alba. Anche se non ce n'era affatto bisogno, si tratta dell'ennesimo episodio di mala volabilita' di cui si rende protagonista ineffabile l'Alitalia, questa volta addirittura per l'inaudita latitanza dell'equipaggio. Che l'ultimo volo che collega la capitale con lo scalo internazionale calabrese subisca quasi sempre sistematici ritardi e' ormai una scandalosa consuetudine, che i passeggeri sono costretti ripetutamente a subire. Ma questa volta le proteste sono state a dir poco furibonde, tanto che sono stati chiamati anche poliziotti e carabinieri''. ''Tra gli sfortunati ed involontari protagonisti della vicenda - riferisce ancora Caligiuri - anche il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, che ha annunciato una lettera di proteste al presidente della Regione, Agazio Loiero, per chiedere, se possibile, da parte della Regione la revoca all'Alitalia della concessione a volare dall'aeroporto di Lamezia Terme. De Rose ha aggiunto che occorre al piu' presto affrontare il tema delle tariffe che sono particolarmente ed inaccettabilmente costose rispetto al resto del territorio nazionale. Si dira' che piove sul bagnato ma, commentano all'unisono tanti viaggiatori, le vicende della Compagnia di bandiera sono quasi la perfetta metafora di un Paese dove nessuno rinuncia ai propri privilegi e per difenderli a denti stretti non importa che tutta vada alla rovina. Occorre allora un colpo d'ala e speriamo che questa volta provenga con comportamenti fermi dalla classe politica calabrese, che tra l'altro esprime il massimo responsabile del settore e cioe' il Ministro dei Trasporti Bianchi. Si dira' che non e' la prima volta che questo succede, ma a tutto c'e' un limite''

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