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Don Gelmini, in arrivo avviso di garanzia

 

Chiusura delle indagini su Don Gelmini, si va verso avviso di garanzia. Il sacerdote “Non lascio i miei ragazzi”

27/12 ''Non saranno certo queste accuse a impedirmi di continuare ad abbracciare i miei ragazzi come ho fatto negli ultimi 50 anni'': ha pensato innanzitutto a loro, ai suoi ''ragazzi'', don Pierino Gelmini, nel giorno in cui gli e' stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini per gli episodi di molestie sessuali che gli vengono contestati da alcuni ex ospiti della Comunita' Incontro. Otto, in particolare, sono le presunte vittime di quegli episodi: un numero esiguo, secondo i collaboratori del sacerdote, che ''colpisce e rassicura''. ''Ci sembra infatti singolare - ha commentato il portavoce della Comunita', Alessandro Meluzzi - che dopo il 'tam tam' mediatico che c'e' stato, di proporzioni immense, direi quasi planetarie, anche attraverso alcuni specifici siti internet e blog, dopo alcuni mesi di ricerca di potenziali accusatori, se ne trovino in tutto tre in piu' disponibili rispetto ai cinque iniziali, della vicenda della scorsa estate''. ''Otto in tutto - ha sottolineato Meluzzi - sui circa trecentomila giovani passati in Comunita' dal '63 ad oggi''. E i suoi ''ragazzi'' sono stretti intorno a don Pierino: lo hanno ripetuto anche ieri, durante la piu' importante festa annuale della Comunita', a Molino Silla di Amelia, quella del saluto a chi ha terminato il programma di recupero dalla tossicodipendenza. ''Don ti vogliamo bene'', hanno ripetuto piu' volte. Uno di loro glielo ha anche cantato, sulle note di ''Parlami d'amore Mariu''', mentre il sacerdote, per la prima volta, non ha partecipato alle celebrazioni a causa dei suoi problemi cardiaci, ora in netto miglioramento. I giovani della Comunita' hanno anche redatto un documento ufficiale per dire al ''don'': ''Ti seguiremo ovunque tu vada''. ''Anche in questo momento cosi' difficile per te, la tua scelta, don - continua il documento - e' stata chiara e forte. E ancora una volta ci hai stupito con questa lezione di amore immenso, dimostrandoci che i tuoi ragazzi valgono piu' di ogni altra cosa. Anche a costo di rimetterci la parte piu' importante della tua vita, il sacerdozio. Lotteremo sempre al tuo fianco''. Don Pierino ha infatti assicurato che non lascera' mai la sua Comunita' e con una lettera al Papa ha chiesto di essere ridotto allo stato di laico per potere affrontare le questioni giudiziarie senza coinvolgere l'autorita' ecclesiastica. Una lettera scritta ''di sua iniziativa'', ha assicurato Meluzzi, mentre il vescovo emerito di Terni, mons. Franco Gualdrini, ha confermato un incontro ''sofferto'' avvenuto nei giorni scorsi fra don Pierino e il vescovo diocesano di Terni, mons. Vincenzo Paglia, dai contenuti ancora piuttosto sfocati. Ma ''non esiste alcuna tensione ne' polemica tra don Pierino, la Comunita' Incontro e la Santa sede'', ha assicurato Meluzzi. Molino Silla e' la casa madre e il centro operativo della Comunita', con 164 sedi residenziali in Italia e 74 sedi in altri Paesi d'Europa e del mondo.

Gli accusati di favoreggiamento. Sono otto le presunte vittime delle molestie sessuali per le quali e' imputato don Pierino Gelmini, al quale oggi la procura della repubblica di Terni ha notificato l' avviso di conclusione delle indagini. Ad altri 3 imputati viene invece contestato il reato di favoreggiamento , Gli episodi di molestie sessuali contestati al fondatore della Comunita' Incontro sarebbero avvenuti dal 1999 al 2004 e due delle vittime all' epoca dei fatti sarebbero stati minorenni. Dei tre imputati di favoreggiamento personale uno e' ancora collaboratore del sacerdote nella Comunita Incontro, mentre un altro lo e' stato in passato. I tre accusati di favoreggiamento personale sono Pierluigi Larocca e Giampaolo Nicolasi, e Patrizia Guarino, la madre di uno degli ospiti che aveva accusato il sacerdote, residente in provincia di Avellino.

L’avvocato difensore “Contro di don Gelmini dichiarazione fantasiose”. ''Anche alla luce di questo 415 bis siamo sereni e convinti di poter sconfessare le fantasiose dichiarazioni'' contro Don Gelmini. E' il commento dell'avvocato Filippo Dinacci alla chiusura dell'indagine della procura di Terni nei confronti del fondatore della Comunita' Incontro. La vicenda pero', aggiunge il legale, ''al di la' di ogni altra dichiarazione, rischia di assumere tinte fosche anche in ragione del fatto che la Comunita' Incontro e' un crocevia di appetibili interessi, non solo spirituali''.

Basso tasso degli accusatori. Quello che colpisce e' il basso tasso di disponibilita' alla denuncia, di ''reclutamento'' di persone disposte ad accusare don Gelmini: e' il commento del portavoce della Comunita' Incontro, Alessandro Meluzzi, il quale sottolinea che dopo il grande ''tam tam'' mediatico, anche attraverso internet, alla fine, su trecentomila giovani passati in Comunita' dal '63 ad oggi, sono state trovate solo otto presunte vittime di molestie sessuali da parte di don Pierino. ''Mi pare di capire - ha osservato Meluzzi - che la cosa abbia dimensioni molto diverse da quelle che francamente ci si attendeva''. ''Non ci troviamo di fronte ai 50-60 casi di cui si era parlato sui giornali'', ha sottolineato Meluzzi, osservando che ''si parla di otto casi, quindi sono quelli della scorsa estate, cui se ne sono aggiunti altri due o tre''. ''Siamo colpiti ed anche rassicurati da questo fatto'', ha continuato il portavoce della Comunita' Incontro. ''Ci sembra infatti singolare - ha commentato ancora Meluzzi - che dopo il 'tam tam' mediatico che c'e' stato, di proporzioni immense, direi quasi planetarie, anche attraverso alcuni specifici siti internet e blog, dopo alcuni mesi di ricerca di potenziali accusatori, se ne trovino in tutto tre in piu' disponibili rispetto ai cinque iniziali, della vicenda della scorsa estate''. Sui primi - ha ricordato Meluzzi - avevamo peraltro gia' dato risposta, ricordando i cattivi rapporti con la Comunita' dalla quale alcuni erano stati allontanati. ''Quindi - ha ribadito - da questo punto di vista siamo colpiti dal basso tasso di disponibilita' alla denuncia. Cosa che avrebbe potuto essere anche infinitamente piu' grande, vista la sovraesposizione mediatica. E' la cosa piu' facile del mondo''. ''Ora - ha aggiunto - questi personaggi li vedremo, li sentiremo, saranno controinterrogati dai difensori. Sentiremo la consistenza delle accuse''. ''Si parla di molestie sessuali - ha sottolineato Meluzzi - capiremo in che cosa sono consistite. La molestia si definisce nella soggettivita' di chi si sente molestato. Sentiremo questi giovanotti in che cosa si sono sentiti molestati''.

 

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