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Cronaca
Nuovo omicidio nella Locride

 

Agguato a Locri, ucciso un presunto componente della cosca D’Agostino

25/04 Un presunto affiliato alla 'ndrangheta, Giuseppe D' Agostino, di 51 anni, esponente dell' omonima cosca, e' stato ucciso oggi pomeriggio a Locri con alcuni colpi di pistola. A compiere l' assassinio e' stata una persona che ha suonato alla porta di casa di D' Agostino ed ha sparato contro l' uomo alcuni colpi di pistola quando si e' affacciato sulla soglia. D' Agostino e' morto poco dopo il ricovero in ospedale. Quello di D'Agostino e' il primo omicidio che accade a Locri dopo l' uccisione, il 16 ottobre scorso, del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Francesco D' Agostino era stato scarcerato nel maggio dello scorso anno dalla Corte di cassazione, per un vizio procedurale, dopo che era stato condannato all' ergastolo per omicidio. La cosca D' Agostino di Sant' Ilario e Canolo, due centri della Locride, e' coinvolta in una faida che la vede contrapposta ai gruppi Romeo e Belcastro. Sull' omicidio di D' Agostino hanno avviato indagini i carabinieri. L' assassino, dopo avere sparato i primi colpi contro il pregiudicato nel momento in cui si e' affacciato sul portone di casa, ha sparato ancora e si e' poi allontanato a bordo di un' automobile condotta da un complice. D' Agostino abitava nel centro di Locri, in piazza Mercato, a poche decine di metri dal Municipio. La faida tra i D' Agostino da una parte ed i Romeo-Belcastro dall' altra e' scoppiata nei primi anni '90 ed ha provocato una decina di morti.

I carabinieri hanno interrogato i familiari

Perquisizioni e controlli sono in corso a Locri ed in altri comuni limitrofi nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Francesco D'Agostino avvenuto nel pomeriggio. I carabinieri stanno sentendo i familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se recentemente aveva avuto contrasti con altre persone. L'attivita' investigativa e' coordinata dal comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, Col. Antonio Fiano, che si e' recato a Locri.

L’ultimo episodio della faida risale al 2000

Era accaduto sempre a Locri il 12 luglio del 2000 l' ultimo episodio inquadrabile nel contesto della faida mafiosa tra i D' Agostino ed i Romeo-Belcastro alla quale sarebbe da collegare l' assassinio oggi pomeriggio, nella cittadina ionica reggina, di Giuseppe D' Agostino, di 51 anni. In quella occasione furono uccisi due giovani, Domenico D' Agostino, di 19 anni, di Locri, ed Antonio Condemi, di 26, di San Luca. Le vittime si trovavano davanti ad un bar e, nel momento dell' agguato, stavano conversando con altri giovani, tre dei quali rimasero feriti. A compiere il duplice omicidio furono due persone armate di pistole, giunte sul posto a piedi ed allontanatesi poi a bordo di un' automobile. Il duplice omicidio venne considerato all' epoca dagli investigatori come la risposta ad un altro agguato in cui il 2 giugno precedente era stato ucciso da due persone Francesco Manago', di 27 anni, ed era stato ferito gravemente un operaio, Francesco Zirillo. Secondo gli investigatori, tra l' altro, nell' agguato del 2 giugno avrebbero dovuto essere uccise, complessivamente, cinque persone, tutte affiliate al gruppo Belcastro. Qualcosa pero' nell' organizzazione dell' agguato non funziono' ed i due killer riuscirono ad uccidere soltanto Manago'.

 

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