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Prima fase dell'abbattimento dell'ecomostro di Copanello

 

Ecomostro di Copanello: primo colpo di benna in un clima di festa

16/01 Il primo atto dell' agognata demolizione dell' ecomostro di Copanello, che deturpa un' area di particolare bellezza sulla costa jonica calabrese, ha cominciato a materializzarsi alle 12.17 di una calda giornata di gennaio, quando il peso della benna di un escavatore ha fatto cedere la prima porzione di cemento. L' incubo paesaggistico che ha accompagnato più di una generazione, "l' alveare" come era stato battezzato da chi l' ha combattuto per decenni, ha cominciato a sbriciolarsi nella sua parte sinistra, tra gli applausi per i primi cedimenti della struttura, ma anche le urla di gioia seguite alla caduta del primo solaio e a qualche lacrima venata di incredulità. Erano in tanti ad attendere che le ruspe cominciassero a cancellare lo scempio di una colata di cemento che ha distrutto la pineta preesistente e coperto forse tracce del periodo legato alla presenza di Cassiodoro. E, in tanti, si sono ritrovati sotto il sole per questa sorta quasi di rito collettivo. A dare l' idea concreta della chiusura di uno dei capitoli più discussi dell' abusivismo sul litorale catanzarese sono stati il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Assieme a loro decine e decine di attivisti delle associazioni ambientaliste Legambiente e Wwf (con cappellini ma anche striscioni e bandiere che hanno foderato la struttura), gli studenti della scuola media di Stalettì (per loro la foto con il presidente della Regione e il ministro Pecoraro) e tanti semplici cittadini, forse i più decisi a vivere e immortalare il momento tra flash e videofonini. E' stato il ministro Pecoraro a dare il là all' intervento delle ruspe lanciando a mò di varo simbolico una bottiglia di spumante contro uno dei pilastri della struttura. "L' obiettivo che intendiamo perseguire è strategico - ha detto il ministro - quello cioé di stabilire che, in Italia, l' epoca dei mostri lungo le coste in generale deve essere considerata superata. Oggi qui si dà un forte segnale di legalità e una risposta seria e efficace che serve anche come deterrente verso tutti coloro i quali vogliono continuare a fare abusi". Raggiante sin dal suo arrivo nel cantiere, tra ricordi personali e impegni per il futuro, il presidente Loiero. "La Regione - ha detto - si è posta come fine il ripristino di una legalità che spesso è stata carente nel nostro territorio. In molti settori l' abusivismo è dilagato ed è avvenuto così che una regione di straordinaria bellezza, come possiamo rivederla nella nostra memoria, è stata profondamente deturpata". Per Loiero "quella di oggi è giornata importante anche in chiave simbolica. Si tratta solo di un inizio perché stiamo facendo un censimento per conoscere le costruzioni abusive che insistono sul nostro territorio. In questo senso vorremmo che il gesto di oggi avesse il valore di un' arma dissuasiva e si configurasse come un atto didascalico e pedagogico". Per altri sei ecomostri calabresi è partito il momento della distruzione.

La demolizione totale durerà mesi

16/01 Andranno avanti per alcuni mesi i lavori per l' abbattimento totale dell' ecomostro di Copanello. I tempi, infatti, sono dettati da una serie di circostanze come la necessità che gli interventi vengano realizzati attraverso l' utilizzo di mezzi meccanici. Per l' abbattimento dell' ecomostro di Copanello, inoltre, non è possibile utilizzare gli esplosivi così come è accaduto nel caso di Punta Perotti a Bari. Un' altra difficoltà, relativa ai tempi di attuazione degli interventi, riguarda la rimozione delle macerie che dovranno essere trasportate lungo una stradina molto stretta che non agevola il passaggio degli autocarri. "L' utilizzo degli esplosivi - ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che ha assistito alla demolizione assieme al Ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio - avrebbe avuto un effetto forse più spettacolare ma il calcestruzzo sarebbe potuto finire in mare con conseguenze gravi e irrimediabili sull' inquinamento delle acque".

Loiero “L’abbattimento dell’ecomostro solo l’inizio”

16/01 "Quella di oggi è una giornata importante, ma anche da vivere in chiave simbolica". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a margine della manifestazione per l' abbattimento dell' ecomostro di Copanello. "Si tratta solo di un inizio - ha aggiunto Loiero - per quanto ci riguarda come Regione stiamo facendo un censimento per conoscere le costruzioni abusive che insistono sul nostro territorio. In questo senso però vorremmo che il gesto di oggi avesse il valore di un' arma dissuasiva e si configurasse come un atto didascalico e pedagogico. Vorremmo insomma che chi è animato da cattive intenzioni e magari ha in mente di costruire in forma abusiva una casa, un albergo o qualsiasi altro edificio fuori dalle norme sappia che c' è una Regione che è in grado di abbatterli"

Pecoraro “L’obiettivo è dire basta agli scempi”

16/01 "L' obiettivo che intendiamo perseguire è strategico: stabilire che, in Italia, l' epoca dei mostri lungo le coste in generale deve essere considerata superata". Lo ha detto il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio parlando con i giornalisti a margine dell' avvio dei lavori di demolizione dell' ecomostro di Copanello. "Oggi qui - ha aggiunto Pecoraro - si dà un forte segnale di legalità e una risposta seria e efficace che serve anche come deterrente verso tutti coloro i quali vogliono continuare a fare abusi. E' molto importante sottolineare che questa demolizione é all' interno di una pianificazione che prevede la prosecuzione degli abbattimenti di edificazioni abusive anche in altre zone della Calabria". Per il ministro "dove sono state fatte delle vere e proprie porcherie a mare con finti ripascimenti e finte scogliere, recuperare e rinaturalizzare è segno di buon senso e di amore per il turismo di qualità. In tutta Italia abbiamo avuto troppi affari di finte opere di tutela a mare che sono servite a far fare solo un po' di soldi. Nella finanziaria è previsto un fondo istituito per abbattere gli abusivismi dentro i parchi e nelle riserve naturali". Il ministro ha riferito dell' azione portata avanti in Calabria dal nucleo tutela ecologica dei carabinieri che ha fatto un censimento degli ecomostri dal quale emergono 38 casi di cui 5 in provincia di Catanzaro, 2 a Cosenza, 5 a Crotone, 21 a Reggio Calabria e 5 a Vibo Valentia.
"La giornata di oggi è la dimostrazione che l' azione congiunta della Regione e del Governo per la legalità e per la tutela delle nostre coste é un forte segnale alle organizzazioni malavitose ma anche all' abusivismo edilizio che rimane uno scandalo nazionale". Lo ha detto il ministro dell' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, a Copanello per assistere alla demolizione dell' ecomostro di Copanello. "Bisogna tenere conto che c' è un problema di cambio climatico in atto - ha aggiunto il Ministro - e la tutela delle nostre coste è ancora più importante di prima. Dalle azioni in questo senso possono nascere occasioni per dare lavoro a quanti ci potranno aiutare nel ripristino ambientale e nel rilancio del turismo in Calabria e in tutto il Mezzogiorno".

Adamo “Rottameremo le bruttezze”

16/01 "L'abbattimento di Copanello non è la proverbiale rondine che non fa primavera. Non è un atto episodico e simbolico; è la testimonianza concreta, è la materializzazione di una politica strategica ed organica che ha come obiettivi la costruzione della nuova regione, l'accrescimento dei livelli di legalità, la modernizzazione e lo sviluppo autentico". A sostenerlo è stato il vice presidente della Regione, Nicola Adamo. "Infatti - ha aggiunto - la decisione di buttare giù l'ecomostro di Copanello è l'avvio di un programma già delineato che prevede altre demolizioni e riqualificazioni in siti interessanti della Calabria. Tale programma non è un'iniziativa isolata, ma il puzzle di una strategia che per la riqualificazione del territorio prevede anche l'attuazione della politica di rottamazione delle bruttezze e degli abusi. Saranno individuate delle aree dove si sperimenterà un condono alla rovescia. Lo Stato non incasserà soldi per tollerare abusi e violazioni delle bellezze e degli equilibri naturali, ma al contrario promuoverà investimenti per acquisire aree e manufatti da ripristinare e riqualificare". "E' da segnalare anche - ha concluso Adamo - la promozione di un programma integrato affinché si possa coniugare la qualità dell'offerta turistica ricettiva con le politiche di riqualificazione ambientale ed urbana. L'attenzione è particolarmente riferita ad interventi sulle seconde case e su comparti di centri storici, soprattutto quelli di pregio, che saranno attrezzati per veri e propri servizi turistico-alberghieri"
"E' ovvio che la politica che presiede alla scelta dell'abbattimento di Copanello contrasta e rinnega dal punto di vista culturale ipotesi di interventi e progetti come quelli che vorrebbero farsi a Crotone. Questa è la Calabria che non ha nulla a che fare con progetti come Europaradiso". A dirlo è stato il vice presidente della Regione, Nicola Adamo. "Il vero europaradiso - ha aggiunto - è il sistema territoriale naturale calabrese e non quello che punta a realizzare ben 70 mila camere concentrate in una sola area per un numero di posti letto superiore quasi tre volte agli abitanti che risiedono nella stessa città di Crotone. Altra cosa è intervenire per riqualificare, mettere in rete, organizzare i servizi su alcuni comparti di una realtà che in Calabria oggi consta di oltre 400 mila unità abitative non occupate da residenti"

Ecomostro di Praia, rinviato a giudizio il sindaco Praticò

16/01 Il sindaco di Praia a Mare, Biagio Pratico', e' stato rinviato a giudizio per il reato di falso ideologico in relazione alla realizzazione di una struttura alberghiera di 52 mila metri cubi in localita' Fiuzzi. Il rinvio a giudizio e' stato deciso dal Gup del Tribunale di Scalea, Paolo Scognamiglio, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Domenico Fiordalisi. L' udienza dibattimentale e' stata rinviata al prossimo 20 dicembre. Il 30 gennaio e' prevista invece, l' istruttoria dibattimentale sulla costruzione del mega albergo, che vede rinviati a giudizio per reati urbanistici ed ambientali amministratori e costruttori.

Tommasi “Si apre una stagione nuova”

16/01 "L' iniziativa di oggi inaugura una stagione importante: quella della legalità e della salvaguardia delle ricchezze ambientali e paesaggistiche della nostra regione". Lo ha detto l' assessore regionale all' Ambiente, Diego Tommasi a margine dell' abbattimento dell' ecomostro di Copanello. "Una stagione - ha aggiunto Tommasi - che non si limita alle dichiarazioni di intenti ma va avanti, nell' assunzione di atti importanti e consequenziali che segnano concretamente la discontinuità con il passato e dimostrano la tenacia che sta caratterizzando un' azione politico-amministrativa che vuole disegnare un futuro di sviluppo e legalità per la nostra Calabria. Abbiamo bisogno di prendere coscienza delle nostre potenzialità e delle grandi chance che ci derivano dal nostro ambiente e dalle bellezze paesaggistiche di questa terra. L' assalto agli ecomostri è un segnale importante anche per riconquistare fiducia nelle istituzioni e riprendere la frequentazione assidua della legalità e del rispetto delle regole". "In questa regione - ha detto ancora Tommasi - più che altrove tutela ambientale e rispetto della legalità sono due facce della stessa medaglia. Educare al rispetto delle regole e alla legalità diffusa significa principalmente educare all' ambiente e alla tutela delle risorse. Oggi si chiude, per quanto riguarda l' ecomostro di Stalettì un capitolo nero dell' abusivismo calabrese e si apre la pagina bianca del ripristino di un' area di pregio paesaggistico e archeologico che sarà restituita ai calabresi e ritornerà nel lungo elenco di beni, patrimonio non solo delle generazioni attuali, ma dell' umanità"

Legambiente “Una demolizione che corona anni di battaglie”

16/01 C'é anche Legambiente questa mattina ad assistere all'abbattimento dello scheletro di Copanello, 15mila metri cubi di cemento abusivo che da decenni campeggiano su un promontorio della costa ionica catanzarese. Lo aveva promesso il 16 giugno scorso, durante il blitz di denuncia organizzato in occasione di Goletta Verde, e dopo sette mesi esatti finalmente si passa all'azione. "Questa demolizione arriva a coronare anni di battaglie per il ripristino della legalità ambientale in luoghi di pregio, ma devastati dal fenomeno dell'abusivismo. Speriamo che le ruspe non si fermino a Copanello - è l'auspicio di Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente -, perché è piuttosto lungo l'elenco dei manufatti illegali che costellano la regione. Bene ha fatto il presidente Loiero a lanciare la sfida, ora vada avanti su questa strada e restituisca alla Calabria le sue coste in tutta la loro bellezza". Perché, secondo Legambiente, sono le aree protette marine e terrestri, la biodiversità, l'enogastronomia di qualità, i centri storici e le aree archeologiche, il grande patrimonio su cui occorre puntare per vincere la scommessa sul futuro di questa regione, come di tutto il Sud Italia. "Auguriamo sinceramente alla Giunta Loiero di essere protagonista di altri mille atti concreti come questo: la Calabria ha un improrogabile bisogno di una svolta, di fatti e non di episodi - commenta Antonino Morabito, presidente di Legambiente Calabria - e se vogliamo che ciò accada, chiediamo al Presidente e all'intera Giunta di contrastare, con fatti altrettanto concreti, scelte gravemente contraddittorie della maggioranza, come il vergognoso stralcio dell'art. 58 bis della legge urbanistica che dettava norme di salvaguardia del territorio costiero e degli alvei fluviali o la bocciatura della delibera n. 607 del 27 giugno 2005, rimettendo così in discussione le Zone di Protezione Speciale individuate nel Marchesato e alla Foce del Neto. Queste scelte lasciano mano libera a chi intende sfruttare il nostro territorio per interessi di parte, dando spazio a ipotesi come "Europaradiso", progetto che se realizzato farebbe colare un milione e 397 mila 550 metri quadrati di cemento su 1200 ettari di macchia mediterranea alla foce del fiume Neto". Tanti sono i casi, grandi e piccoli, di aggressione alle coste diffusi sul territorio calabrese, tanto che la Calabria negli ultimi 6 anni é sempre rientrata tra le prime 4 regioni con il maggior numero di cementificazioni selvagge. Alcuni degli ecomostri calabresi in "lista d'attesa": Capo Rizzuto (KR), ovvero il mostro nell'area marina protetta. Le ruspe si fanno attendere, nonostante il sequestro con l'operazione "Isola Felice" portata avanti dalla Questura di Crotone di ben 245 abitazioni realizzate senza alcuna concessione edilizia e l'ordinanza di demolizione confermata dalla Procura della Repubblica. Gran parte degli immobili sequestrati, tra cui ville di notevoli dimensioni e valore, risulterebbe di proprietà di persone affiliate alla cosca degli Arena, mentre gli altri apparterrebbero a esponenti di clan diversi. Il blitz ha consentito di denunciare all'Autorità giudiziaria 250 persone. Palafitta e Trenino a Falerna Scalo (CZ), sono i soprannomi che residenti e turisti hanno dato alle due costruzioni realizzate direttamente sul bagnasciuga, tanto che la prima nei giorni di mare grosso ondeggia al punto da sembrare una casa galleggiante, mentre gli appartamenti al piano terra della seconda si riempiono puntualmente di sabbia. L'Orchidea a Grisolia (CS) è il villaggio - camping posto sotto sequestro nell'aprile del 2005 perché risultato interamente abusivo. La struttura turistica si trova immersa nel verde della Riviera dei Cedri e si affaccia direttamente sulla spiaggia, ricoprendo un'area di circa 30.000 metri quadrati. Boungalows e miniappartamenti dotati di ogni comfort, ma privi di regolari autorizzazioni in zona sottoposta a vincolo ambientale e in pieno demanio. Nella primavera del 2006, il complesso, grazie a un provvedimento della Procura di Paola, è stato dissequestrato temporaneamente fino al 30 settembre 2006. Come dire, "vi lasciamo lavorare tranquilli per la stagione balneare".

Fare Verde “A quando la demolizione del parcheggio di Altomonte?”

16/01 "Fare Verde esprime grande soddisfazione per l'operazione di abbattimento dell'ecomostro di Copanello, una struttura che ha deturpato per anni uno dei più bei scorci e panorami della costa calabrese". A sostenerlo è il presidente provinciale di Cosenza dell'associazione ambientalista, Francesco Pacienza, il quale, al tempo stesso, si chiede quale motivazione urbanistica può includere la costruzione di una struttura di cinque piani a ridosso del castello normanno di Altomonte". "Quale cultura dello sviluppo - aggiunge - può ammettere un simile sfregio a quella particolare identità urbanistica e architettonica sedimentata in secoli di storia? Siti archeologici, complessi architettonici, centri storici, coste, parchi nazionali, abbandonati a se stessi o in preda a fuorvianti e malintese politiche di valorizzazione". Fare Verde si chiede anche "quando tutti quei 'personaggi' che oggi erano in prima fila davanti alla stampa ad abbattere Copanello saranno finalmente protagonisti dell'abbattimento del parcheggio di Altomonte, visto che in tutti questi mesi sono rimasti del tutto assenti, aldilà di alcune semplici dichiarazioni, lasciando solo Fare Verde, la Procura di Castrovillari ed i cittadini a combattere l'ennesima battaglia contro il deturpamento della Calabria". "Fare Verde ed i cittadini che hanno firmato la petizione online ed inviato le cartoline d protesta - conclude Pacienza - attendono delle azioni concrete a tutela di uno dei centri storici più belli della Calabria e d'Italia".

Gli altri sei ecomostri in attesa di essere abbattuti

16/01 Gli interventi per gli altri sei ecomostri riguardano in particolare: - Comune di Stalettì: recupero paesaggistico ambientale località San Martino di Copanello. L'intervento è finalizzato all'abbattimento dell'ecomostro e prevede il recupero ambientale dell'intero contesto paesaggistico, uno dei più belli in assoluto della Calabria, attraverso interventi di sistemazione di bonifica-idraulica con la realizzazione di sentieri pedonali e messa a dimora di essenze vegetali arboree tipiche della zona; - Comune di Pizzo Calabro: rimozione scogliera artificiale località "Seggiola". Si tratta di un intervento che mira a ripristinare parte del paesaggio costiero naturale attraverso l'eliminazione della barriera artificiale antistante il Borgo, la messa in opera di barriere sommerse e interventi di rinaturalizzazione della fascia costiera; - Comune di Stignano: demolizione di edificio non finito con recupero ambientale. Si vuole riqualificare un'area tra la strada statale 106 e la linea di costa su cui insiste lo scheletro di un fabbricato a due livelli; - Comune di Scilla: demolizione del fabbricato "Scoglio di Ulisse" con intervento di recupero paesaggistico; - Comune di Rossano: demolizione di fabbricati in località Zolfara con riqualificazione e recupero paesaggistico e ambientale dell'area; - Comune di Cessaniti: riqualificazione e recupero ambientale di cave dimesse; - Comune di Stilo: demolizione di villette non finite e recupero ambientale; - Comune di Tropea: demolizione fabbricati "Le Roccette" con ripristino e recupero ambientale del "Fosso Lumia"; - Comune di Bova: riqualificazione del molo e dell'area interessata. Tutti gli interventi previsti hanno un alto valore simbolico perché rappresentano alcune situazioni ricorrenti di compromissione del paesaggio, per i quali si rende necessaria la demolizione dei manufatti e la conseguente riqualificazione dei siti interessati.
Dopo quello di Copanello, la cui demolizione è cominciata stamani, altri sei ecomostri saranno abbattuti quanto prima in Calabria. Lo ha reso noto il presidente della Regione, Agazio Loiero, conversando con i giornalisti a Copanello. Gli interventi, selezionati da un gruppo tecnico di lavoro che si è insediato un anno fa all'assessorato all'Urbanistica, ha analizzato 740 casi, di cui soltanto nove sono stati al momento quelli tecnicamente e giuridicamente realizzabili in termini di attuazione. Per quanto riguarda gli altri casi, alcuni anche più gravi e scottanti, si dovrà attendere il via libera da parte delle autorità competenti, nel momento in cui sarà concluso l'iter procedurale tecnico-giuridico. Il piano è finanziato con risorse Cipe 35 del 2005. Le risorse disponibili ammontano a cinque milioni di euro. Complessivamente si tratta di nove interventi, che hanno come obiettivo generale la riqualificazione paesaggistica e ambientale dei siti degradati. La Regione Calabria e i ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno siglato, il 29 dicembre 2006, un accordo dopo che la Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore al Governo del territorio, Michelangelo Tripodi, il programma di salvaguardia ambientale e lotta agli "ecomostri". La Calabria, è scritto in una nota, "é la prima in Italia a varare un piano così efficace e incisivo nella valorizzazione del paesaggio e la difesa del territorio".

Soddisfazione di Legambiente Sila

16/01 ''Oggi siamo ulteriormente soddisfatti per aver contribuito, con la nostra presenza organizzativa e di sostegno morale a questa azione concreta che rappresenta una mera operazione di educazione ambientale''. E' quanto afferma in una nota il presidente di Legambiente della Sila, Giannetto Alessio, circa le operazione di abbattimento dell'ecomostro di Copanello. ''Quello di oggi - aggiunge - e' un preciso messaggio di civilta' indirizzato ai cittadini che si aspettano quotidianamente segnali di coerenza da parte delle istituzioni. Un'ulteriore sfida, molto piu' semplice e meno costosa, vogliamo pero' lanciarla per la promozione della salute e della qualita' dei nostri territori: bloccare in tempo, da oggi in poi, tutte le forme di abusivismo e di inquinamento quotidiano, non solo sulle coste''.

Feraudo “Supremazia della legalità”

16/01 "La demolizione dell' ecomostro di Copanello segna finalmente, anche nella nostra regione, la supremazia della legalità sull' abusivismo e sul malaffare". E' quanto afferma il capogruppo di Italia dei Valori alla Regione, Maurizio Feraudo. "Idv è convinta - prosegue Feraudo - che questo atto rappresenti, dopo anni di abbandono e di lassismo della politica, il ripristino della legalità sull' arroganza e sulla prepotenza di quanti, per anni, hanno fatto scempio delle coste calabresi". Per Feraudo "in Calabria non era più procrastinabile l' avvio di una nuova politica ambientale che dovrà affrontare e risolvere, con vigore e speditezza, anche il problema legato ai depuratori. Sulla legalità e la tutela dell' ambiente si giocherà in futuro una delle partite decisive per l' auspicata crescita socio-economica della Calabria"

Chiarella “Simbolo del rinnovamento”

16/01 ''L' abbattimento dell' 'Ecomostro' di Copanello e' diventato il simbolo della ricostruzione della Calabria''. E' quanto afferma il consigliere del Mre Egidio Chiarella. ''Mi auguro che la nostra politica e noi che la rappresentiamo - prosegue Chiarella - si muovano sempre nella direzione del risanamento delle storture che nei vari settori affliggono da tanto tempo la nostra regione''

Critelli “Un segnale forte”

16/01 "Non posso che esprimere viva soddisfazione per l'abbattimento dell'ecomostro di Stalettì". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'associazione Associazione politico-culturale Rinascita di Calabria, Franco Critelli. "Credo che questo - aggiunge Critelli - rappresenti un tassello importante della regione che 'vorremmo', di quella regione che immaginammo all'indomani della straordinaria vittoria del 2005. Ma purtroppo tante cose, troppe cose sono state disattese. L'eredità era pesante, la forza di volontà e l'amore per la nostra terra e per i calabresi doveva essere l'antidoto alle macerie ereditate. Spero che dalle macerie dell'ecomostro di Stalettì inizi veramente una nuova fase per la Calabria. Plaudiamo, quindi, ed incoraggiamo il Presidente, cui va riconosciuto il merito di aver voluto in questa circostanza dare un segnale forte della presenza dello Stato e delle sue istituzioni. Lo invitiamo, dunque, a proseguire su questa strada, oltre che ad abbattere tutti gli ecomostri presenti in Calabria, a favorire attraverso un impegno concreto e costante e dare quelle risposte che i calabresi onesti attendono da sempre, affinché tutti i mostri che si annidano in Calabria vengano abbattuti"

Pittelli (FI) “Il merito è di Mirigliani”

16/01 ''Grande risalto e' stato conferito all'avvio dei lavori di demolizione dell'ecomostro di Copanello. Ovviamente tutto cio' non puo' non essere accolto con favore da parte della comunita' intera poiche' si porra' riparo, dopo un trentennio di alternanze di gestione tra centrodestra e centrosinistra, alla grave onta subita dal territorio, Putroppo non l'unica''. Lo afferma, in una nota, il senatore Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia. ''Non voglio, in occasione dello storico evento - aggiunge Pittelli - agitare inutili polemiche., Ma non posso dimenticare, per il grande rispetto che tutti dobbiamo nei confronti della verita' e dell'impegno di ciascuno, che di questo aspetto della vita amministrativa calabrese si e' occupato, profondendo energie ed esperienze, l'avvocato Raffaele Mirigliani che, nella qualita' di assessore, sotto la presidenza di Giuseppe Chiaravalloti, si e' speso con determinazione proprio nella direzione del completamento dell'iter burocratico che ha condotto all'avvio dei lavori. Quella pratica, incagliata per anni, e' stata riesumata da Mirigliani, che si e' speso per il reperimento dei fondi necessari all'abbattimento''. ''Non giova ad alcuno, dunque - conclude Pittelli - parlare di discontinuita', ma e' opportuno conservare memoria di quanti hanno operato nella giusta direzione esponendosi anche a gravi rischi personali''.

 

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