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Previsioni: Epson Meteo


Sport: Calcio
dal 2/8 al 10/10

 

Tra i due Cosenza una partita inutile. Il Rende straccia il Potenza

10/10 Nel San Vito due squadre con due maglie strane. Colori mai visti. Una ha divisa gialla, l’altra ha una maglia nero-verde. Fuori sui manifesti c’è scritto Cosenza contro Cosenza. Qualcuno cerca spiegazioni. Altri si rifiutano di cercarle. La maggior parte dei cosentini non vuole vedere ne vuole sentire ragioni. Va al campo perché la dipendenza dal calcio è una malattia brutta. AL san Vito giocano le due ultime incompiute. Da un lato una squadra create ed abbandonata come una piccola orfanella. Dall’altra parte una scommessa che non sappiamo dove voglia andare a parare. Ma negli annali della storia rimarrà scritto , nero su bianco, che il 10 ottobre 2004 Cosenza ha giocato contro se stessa e non ha avuto il coraggio di indossare la sua casacca rossoblu. Il coraggio lo trovano un buon gruppo di ultrà che, capitanati dai “Cosenza Supporters” organizzano un torneo in onore di Sasà. Una riedizione di quel “calcio dal basso” visto già lo scorso anno. Ma c’è di buono che si riescono ad “alzare” un migliaio di euro da mandare alla famiglia di Salvatore Valente. Moglie e due figli che oggi devono combattere contro la quotidianità per l mancanza del capofamiglia. Una storia triste che fa riflettere in tanti. Si Sasà se ne occupa anche il Monaco-Presidente. Padre Fedele Bisceglia che con una scatola di cartone in mano attende la gente che viene a vedere la partita per raccogliere quanto più possibile per la famiglia di Salvatore. La carità innanzi tutto. Ferma la sua fede come il suo operare da tempo. Dividersi per gli altri. Un motto che Padre Fedele conosce e pratica molto bene da Cosenza alle missioni in Africa. Ma tutto questo è anche Cosenza, anche se in molti non lo vogliono vedere. La Lega continua a dare addosso al 1914 e Padre Fedele viene sempre più lasciato solo , addirittura dai componenti la società. Una sorta di lotta intestina che sembra più un funereo braccio di ferro contro chi vorrebbe estirpare il male da via Bendicenti. Ma la lotta è davvero dura. Il monaco , presidente della società, deve battere i pugni per poter fare qualcosa. Tutti contro. Un po’ come la realtà oggi della città. Chi ci capisce e si ci raccapezza è bravo. Ed il clima relativo rispecchia questo andamento caotico, senza testa ne gambe. Titti contro tutti, come Caino ed Abele. Fratello contro fratello. Un futuro plumbeo. E il calcio ne è la sua cartina da tornasole. Riflette pari pari la realtà cittadina. Ma oggi dovevamo vivere una giornata di calcio. E invece no. Anche oggi una giornata di tensioni. In campo e fuori. Sguardi in cagnesco, giocatori mandati in ospedale (Commodi viene preso con un calcio alla testa e viene ricoverato per trauma cranico), fischi contro tutto e contro tutti. Ne fa le spese Mister Sonnino reo di avre “sentito troppo” la partita. Ma i fischi se li prende anche qualche giocatore che nel nervosismo generale si fa scappare un manico d’ombrello col braccio. Una pena. Ci vogliono nervi di ferro pe sopportare. Ma il peggio è che ancora non se ne vede la fine. Tornando al calcio, il pareggio non serve a nessuna delle due squadre, anche se il 1914 dimostra di aver allestito una squadra più competitiva. Ma non riesce a segnare. Il Football Club, invece, rappresenta la delusione completa. In molti l’avevano data addirittura vincente, ma in campo non si è visto assolutamente nulla. Anzi, Mister Sannino, visto il 4-3-3 di De Rosa ha preferito coprirsi e nel primo tempo ha subito i padroni di casa. Nel secondo tempo invece, complice il “calimero” di turno, impreciso, pasticcione e molto indeciso ci mette tanto del suo e assieme ai due garibaldini sulle fasce si inventa prima un paio di fuorigioco e poi un angolo completamente inventato. Non prende alcuna decisone quando ci sarebbe dovuto essere il pugno di ferro e lascia tutti scontenti. Ma , ormai, questa è la realtà di quest’anno. E pensiamo anche di quelli a seguire. Se non interviene alcun fatto eclatante, di quelli muniti di pecunia per intenderci, il calcio a Cosenza è bello che sepolto. Ci rivediamo al prossimo ciclo. Venticinque anni ci sono voluti per riconquistare la B. Chissà quanti ancora ci vorranno per uscire da questo immane pantano. Consola il Rende che oggi ha consegnato tre pappine al povero Potenza, di recente ripescato e che ha visto, come Cosenza, due squadre della stessa città in serie D. Ma Rende spera in meglio. Anzi il suo presidente, dicono i bene informati, stia pensando a qualcosa che possa risolvere tutti i malanni del Cosenza a fine stagione. E’ lecito sperarlo visto che il tabellino delle presenze al Lorenzon non supera mai la cifra 300. Sarà vero? Una speranza in più non guasta mai, anche se, a restare con i piedi per terra, noi non ci crediamo affatto.

COSENZA - COSENZA 0-0 (0-0)

COSENZA: Panico, Pannullo, Commodi (35` Coluccio), Manoni, Scifo, Gorrini, Leotta, Mosciaro, Cosa (46` Montesano), Gasperini (75` El Aoudi), Libassi - ALL. Luigi De Rosa
COSENZA: Amedeo, Moretto, Ginobili, Tankoua, Lo Gatto (57` Abbenante), Colle, Cavanna, Pantaleo, Aruta, Gallicchio (92` Garrone), Covello (49` Garritano) - ALL. Giuseppe Sannino
ARBITRO: Riccardo Tozzi (Ostia Lido)
RECUPERO: 1` pt - 5` st)
AMMONITI: Scifo, Gorrini (C), Abbenante, Gallicchio, Lo Gatto (C)
SPETTATORI: circa 3.500

RENDE – POTENZA 3-0 (3-0)
RETI : 20’ Moschella, 29’ Galantucci, 45’ La Spada

RENDE : Ambrosi; Morelli ( 75’ Catalano ), Montano; Moschella, La Spada, Toscano; Galantucci, Perrelli, Trocini ( 65’ Longo ), Occhiuzzi, Orlando ( 70’ David ) All. Simeoni
POTENZA : Iuliano; Di Muro, Vittorio; Pisano, Del Signore, Pannozzo; Dettori, Dima Ruggiano ( 46’ Visciglia ), Zotti ( 46’ Brigante ), Garofalo, Lisi All. Giacomarro
ARBITRO : Bernardoni di Modena
AMMONITI: Perrelli (R), Pannozzo, Visciglia (P)
RECUPERO: 3’ pt, 5’ st
SPETTATORI: 300 circa

CND girone I - 6 aGiornata
Partita Risultato
Adrano - Rosarnese 0 - 1
Cosenza 1914 - Cosenza 0 - 0
Folgore Castelvetrano - Sapri 0 - 0
Giarre - Vibonese 3 - 0
Modica - Milazzo 3 - 1
Paganese - Alcamo 3 - 3
Rossanese - Casertana 1 - 1
Siracusa - Marsala 2000 1 - 0
Trapani - Pomigliano 5 - 2

 

CND girone I
Squadra
Punti
Modica 14
Paganese 13
Vibonese 13
Giarre 11
Alcamo 11
Trapani 10
Siracusa 10
Sapri 9
Cosenza 8
Rosarnese 8
Adrano 7
Folgore Castelvetrano 7
Rossanese 5
Pomigliano 5
Cosenza 1914 4
Milazzo 3
Marsala 2000 3
Casertana 2

 

Stentano le squadre cosentine. Rende pari importante a Gela

03/10 Ancora un doppio pareggio per FC e 1914. I due Cosenza continuano a camminare con passo da lumaca nonostante le occasioni favorevole offerte dal calendario con avversari dimostratisi, sul campo, più che abbordabili. Per il Football Club ancora una giornata scalognata. San Vito avaro di emozioni e nonostante il debutto del colored Tankua, che comunque ha dato una bella regolata alla difesa, il risultato non si è schiodato dal nulla di fatto. Diverse le occasioni per gli uomini di Sannino ma l’emozione dello stadio grande, che in molti a questo punto considerano letteralmente “jellato”, tira brutti scherzi. Nulla di fatto e posizione di media classifica con cinque punti di distanza dalla vetta. Più o meno simile il discorso per il Cosenza Calcio che non riesce a far gol se non dal dischetto. Una anemia preoccupante messa ancora di più in evidenza dall’innesto del nuovo arrivo, Cosa, che ha distribuito palloni doro a Mosciaro e Montesano, Cosenza schierato a trazione anteriore a Milazzo, e che sono stati sprecati o stampati sui legni della porta avversaria. In più si aggiunge il calo fisiologico degli ultimi quindici minuti, figlio di una preparazione affrettata che sta mostrando tutti i suoi problemi, arriva un pareggio inutile quanto banale. A fine gara parole dure del Presidente Padre Fedele, e non ha tutti i torti, che ha messo in discussione tutti “Dal magazziniere all’allenatore”. Effettivamente tre punti in cinque partite sono un bottino davvero povero per un organico allestito, si in tutta fretta, ma ben assortito. Domenica arriva la gara che nessun cosentino avrebbe voluto mai vedere. Un incontro di fratelli contro fratelli, stessi colori, stesso stemma, stesso nome. Mai accaduta una cosa del genere nella storia del calcio. Una situazione nata da un inciucio politico che non ha mai portato a termine, per manifesta incapacità, un progetto di rilancio del calcio a Cosenza. Anzi, con quello che sta accadendo adesso c’è anche il rischio che chi andava a tifare nella stessa curva ora si trova al San Vito da avversario. Ma per gli ultrà questa possibilità è davvero remota. In molti non saranno allo stadio e andranno ad una manifestazione di solidarietà organizzata ad Amantea a favore della famiglia dell’ultrà recentemente scomparso. Ma le colpe sono da distribuire in egual misura tra amministratori, politici, industriali e dirigenti del pallone. Nessuno ha mai fatto niente per rifondare realmente il calcio a Cosenza. Risultato. Il caos generale oggi e palpabile e da contorno ha solo misteri e verità nascoste. Per inciso c’è da aggiungere il discreto campionato del Rende in C2 che con i suoi abituali 300 spettatori a partita continua la sua marcia senza infamia e senza lode, anzi, andando a conquistare, sabato in anticipo, un punto prezioso in quel di Gela. Questo a dimostrare che sbriciolando le energie di una città ed una provincia che riusciva ad avere una squadra in B oggi si sta perdendo in una guerra tra poveri che non ha senso,anzi, che sta allontanando sempre più, la maggior parte dei tifosi, dal sempre più malato, ma comunque affascinate mondo del calcio, da Cosenza.

Tabellini:

MILAZZO-COSENZA 1-1 (0-0)
RETI: rig. 64` Montesano (C), 79` Scozzafava (M)
MILAZZO: Saia, Cogliandro (70` Greco), Scarriglia, Cucinotta, Alderuccio, Morabito, Andreoli (88` D`isanto), Fortugno, Guastella, Riganò, Scozzafava - ALL. Gaetano Di Maria
COSENZA: Panico, Tortorella, Commodi, Manoni, Scifo, Gorrini, Basile (78` Scarnato), Cosa, Mosciaro (74` Ferrentino), Montesano (86` D`arienzo), Libassi - ALL. Luigi De Rosa
ARBITRO: Paolo Evangelista (Avellino)
RECUPERO: 2` pt - 3` st
AMMONITI: Scozzafava (M), Scifo, Mosciaro, Montesano, Commodi (C)
ESPULSI: 79` Scozzafava (M)
SPETTATORI: circa 300

COSENZA FC -TRAPANI 0-0 (0-0)
COSENZA FC: Amedeo, Moretto, Ginobili, Tankoua, Lo Gatto, Colle, Covello (69` Baldiserra), Abbenante (74` Campione), Tiscione, Gallicchio, Melillo (49` Garrone) - ALL. Giuseppe Sannino
TRAPANI: Mistretta, Di Girolamo, Delfino, Varrenti (46` Maieli), Piccolo, Perricone, Bifara (71` Marceno`), Faraone (74` Barresi), Okolie, Martino, Cucinella - ALL. Dario Golesano
ARBITRO: Francesco Verri (Lecce)
RECUPERO: 1` pt - 6` st)
AMMONITI: Ginobili, Tiscione, Tankoua (C), Varrenti, Martino, Bifara, Maieli, Cucinella (T)
ESPULSI: nessuno
SPETTATORI: circa 600

 
CND girone I - 5aGiornata
Partita Risultato
Alcamo - Modica 0 - 0
Casertana - Adrano 0 - 2
Cosenza - Trapani 0 - 0
Marsala 2000 - Paganese 0 - 1
Milazzo - Cosenza 1914 1 - 1
N.Vibonese - Rossanese 2 - 0
Pomigliano - Folgore Castelvetrano 2 - 0
Rosarnese - Siracusa 0 - 2
Sapri - Giarre 1 - 0
CND girone I
Squadra
Punti
N.Vibonese 13
Paganese 12
Modica 11
Alcamo 10
Giarre 8
Sapri 8
Trapani 7
Cosenza FC 7
Adrano 7
Siracusa 7
Folgore Castelvetrano 6
Pomigliano 5
Rosarnese 5
Rossanese 4
Cosenza 3
Milazzo 3
Marsala 2000 3
Casertana 1

 

 

Cosenza 1914 ostaggio degli arbitri. Vincono FC e Rende.

26/09 Una situazione a dir poco grottesca, se non drammatica, quella del Cosenza Calcio 1914 che ha praticamente iniziato il campionato giocando ad handicap. Handicap evidenti e pericolosi che mostrano quanto il calcio sia succube di un potere che non riconosce alcun diritto. Ebbene anche nella partita di oggi, con dati oggettivi alla mano, il direttore di gara non riesce ad annullare il primo gol nato sugli sviluppi di un angolo, ma alla azione successiva si inventa un rigore a favore della squadra avversaria. Panico riesce a pararlo ma nulla po’ sulla mischia successiva che fa gol. Non contento, dopo venti minuti Mosciaro viene platealmente placcato in area e questo signore fa finta di nulla e fa continuare a giocare. Nel secondo tempo è tutto uno show di spezzettamenti di gioco e di interpretazioni del regolamento che fanno inorridire i circa 2500 presenti che ad un certo punto, capita l’antifona non protestano più e assistono con superiorità l’incontro. Il messaggio è chiaro. Se alla prima partita non si era capito ed alla seconda si era toccato con mano, ora alla quarta si evince lapalissianamente che il calcio di D non è un calcio puro fatto per dilettanti ma è una pericolosa valvola di sfogo del calcio che conta. Il Cosenza continua ad essere vittima anche dopo le gravissime ingiustizie subite lo scorso anno. Quasi come a sottolineare che il Palazzo farà di tutto per ostacolare il cammino di “resurrectio” dei Lupi di De Rosa. Non vorremmo bendarci la testa prima di averla sfasciata ma è sicuro che se c’è bisogno di una mano, il Palazzo non la darà di sicuro. A questo punto non resta ai bravi ragazzi, che oggi sul campo hanno dato tutto, di continuare nel loro lavoro e di mettere a punto una squadra che, a detta di molti addetti ai lavori, è di categoria superiore, specialmente adesso con i nuovi ingressi di due attaccanti di categoria. E’ chiaro che di errori ce ne sono stati e la partita la si è persa sul campo ma subire ancora così ci sembra più che diabolico. Il pubblico è maturo ed assiste paziente tanto lo sa che la vittoria, che arriverà di certo, sarà sempre e solo per opera delle proprie capacità. Venendo alla cronaca della partita, in molti ci si chiedeva come gli avversari di oggi dei Lupi, l’Alcamo, avesse nove punti in classifica senza costruire gioco e sbagliando tutto quello che c’era da sbagliare, dal più semplice appoggio ai cross in area. Nessuna risposta in merito. Solo una considerazione. In serie D il bel calcio non conta se non produce frutti concreti (leggasi goals) e la riprova la si è vista oggi che con un sol tiro in porta ( e un rigore inventato) questo campionato si gioca sulle punizioni dal limite e sui calci d’angolo. Nient’altro. Per adesso registriamo i passi in avanti del Cosenza Calcio a breve vedremo le sue reali capacità, con Salami titolare, El Aoudi, Leotta e Cosa sarà un’altra musica. Sul fronte opposto, invece, il Football Club porta via da Castelvetrano l’intera posta in palio grazie ad un rigore trasformato da Gallicchio al 27’ ed il Rende incassa la prima vittoria con un bel 2-0 sul Morro D’oro con gol di Morchella e Galantucci. Questi i tabellini delle gare:

RENDE – MORRO D’ORO 2-0 ( 1-0 )
RETI : 14’ Moschella, 47’ Galantucci
RENDE : Ambrosi; Morelli, Montano ( 82’ Toscano ); Moschella, La Spada, Lo Polito; Galantucci, Perrelli, Trocini ( 63’Prete ), Occhiuzzi, Orlando ( 72’ David ) All. Simeoni
MORRO D’ORO : Marcello; Pellanera ( 52’ Ludovisi ), Fermani; Santinelli, Peruzzi, Bucciarelli ( 74’ Santoni M. ); Izzo ( 79’ Martelli ), Catelli, Sergi, Maffei, Rulli All. Amaolo
ARBITRO : Ballo di Trapani
RECUPERO : 3’ pt, 5’ st
AMMONITI : Moschella, Galantucci ( R ), Catelli ( M )
SPETTATORI : circa 300

CASTELVETRANO-COSENZA 0-1 (0-1)
RETI: rig. 27` Gallicchio (C)
CASTELVETRANO: Tilaro, Raimondi (60` Lombardo), Incrivaglia, Guarneri, Feliciello, Turano, Lamia (46` Buetto), Pirrone, La Vaccara (46` Marino), Benenati, Norfo - ALL. Riccardo Chico
COSENZA: Amedeo, Moretto, Ginobili, Abbenante, Lo Gatto, Colle, Cavanna (52` Pipitò), Rivolta (58` Campione), Gallicchio, Garrone (82` Pantaleo), Covello - ALL. Giuseppe Sannino
ARBITRO: Simone Di Bianca (Aprilia)
RECUPERO: 5 minuti (2` pt + 3` st)
AMMONITI: Feliciello, Lamia (C), Cavanna, Lo Gatto (C)
SPETTATORI: circa 500

COSENZA 1914-ALCAMO 1-2 (1-1)
RETI: 14` D`arienzo (C), 16` Guarini (A), 78` Iovino (A)
COSENZA 1914: Panico, D`arienzo, Pannullo, Manoni (83` Cipolla), Scifo, Gorrini, Basile, Ferrentino (60` Salami), Mosciaro, Montesano, Libassi - ALL. Luigi De Rosa
ALCAMO: Zabbia, Colletto, Catalano, Lo Bue, Perricone, Bonino, Levantino, Guarini (75` Di Maria), Lupo, Di Somma (54` Correnti G.), Iovino (92` Cuneo) - ALL. Salvatore Aiello
ARBITRO: Pierluigi Nucci (Lecce)
RECUPERO: 2` pt, 4` st
AMMONITI: Gorrini, Manoni (C), Guarini, Bonino, Iovino, Catalano (A)
SPETTATORI: circa 2500

 
CND girone I - 4 aGiornata
Partita Risultato
Cosenza 1914 - Alcamo 1 - 2
Folgore Castelvetrano - Cosenza 0 - 1
Giarre - Pomigliano 2 - 0
Modica - Marsala 2000 3 - 0
Paganese - Rosarnese 2 - 0
Rossanese - Sapri 3 - 3
Siracusa - Adrano 3 - 1
Trapani - Milazzo 2 - 0
N.Vibonese - Casertana 4 - 2
CND girone I
Squadra
Punti
Modica 10
N.Vibonese 10
Paganese 9
Alcamo 9
Giarre 8
Trapani 6
Cosenza 6
Folgore Castelvetrano 6
Sapri 5
Rosarnese 5
Rossanese 4
Adrano 4
Siracusa 4
Marsala 2000 3
Cosenza 1914 2
Milazzo 2
Pomigliano 2
Casertana 1

 

Domenica l’iniziativa “Mille voci per il Cosenza”

24/09 ''Mille voci per il Cosenza'' e' lo slogan coniato dal Cosenza calcio per l'iniziativa di socialita' , sport e promozione della squadra della citta' che iniziera' domenica allo stadio San Vito. Per le gare casalinghe del Cosenza calcio 1914 saranno distribuiti mille biglietti gratuiti di Curva sud Bergamini ai ragazzi delle scuole superiori, con l'intento di avvicinarli allo sport, al calcio e creare canali di aggregazione. Per la gara di domenica con l' Alcamo i biglietti saranno distribuiti al liceo Scorza di Cosenza alle classi del triennio. Sara' il presidente del Cosenza 1914, padre Fedele Bisceglia, a distribuire i tagliandi domani mattina, accompagnato dal capitano della squadra dopo la seduta di rifinitura. ''Continuiamo - ha detto padre Fedele - la nostra idea di sport e di socialita', che dura da tanti anni e con questo messaggio vogliamo riavvicinare i ragazzi al calcio e al vivere sano. I biglietti saranno distributi alle scuole e per il settore di curva, dove c'e' il cuore del tifo caloroso. I ragazzi e le ragazze dello Scorza saranno l'arma in piu' per trascinare i lupi al successo''. Padre Fedele ha annunciato, inoltre, un' altra importante iniziativa. ''In settimana - ha detto - inoltreremo domanda al Comune per intitolare la Tribuna B dello stadio San Vito all' amatissimo e indimenticabile Gigino Lupo, uno dei tifosi che piu' visceralmente hanno amato il Cosenza calcio nella loro vita. Speriamo e crediamo che l' Amministrazione comunale sara' sensibile alla nostra richiesta''. Il presidente del Cosenza ha lanciato un appello a tutti i tifosi.''Stringiamoci attorno a questi ragazzi - ha detto padre Fedele - con la maglia rossoblu' per una vittoria che serve come il pane. Il campionato e' appena all' inizio e con i nuovi innesti saremo forti e competitivi per vincere. Domenica pero' serve l'appoggio di tutti. Invito i tifosi a cantare l'inno di Mario Gualtieri, 'Forza Ragazzi', che sara' irradiato domenica all' uscita delle squadre dagli spogliatoi''.

Pochi punti per le squadre cosentine

19/09 Carniere quasi secco per le tre squadre cosentine impegnate nel calcio. Il Rende alla sua seconda uscita stagionale porta un pareggio a casa mordendosi le mani per non aver tentato il colpaccio che negli ultimi minuti gli stava riuscendo. I due Cosenza invece giocano bene e solo l’FC riesce a racimolare un punto in una partita segnata dal dilettantismo dell’arbitro. Tre espulsi, in una gara per niente cattiva in campo, e proteste dell’allenatore della squadra ospite per un rigore inventato a cinque minuti dalla fine. Ma in tutto il discorso ci sta il rimescolamento di carte societario che influisce anche nel rendimento della squadra. Si rivede Marco Colle, buttato subito nella mischia. Si rivedono vecchi soci e anche un redivivo Lentini in tribuna. Ma la confusione continua a regnare. Per Mister Sannino serve tanta tranquillità. Questa confusione non porta nessun frutto e anzi… Sfortunata invece la squadra di De Rosa che regala l’intera posta dopo aver regolato la partita ed essersi mangiati due gol fatti con De Giacomo. Per il Gigi di Puglia tutte le attenuanti del caso, Squadra ridotta ai minimi termini per le improvvise assenze di Gasparini (si è fatto male il sabato) e Mosciaro (si è beccato influenza e dissenteria nella notte tra sabato e domenica) e progetto della partita che salta per aria con una disposizione tutta da inventare nella notte. Poi nella fine la beffa del gol all’ultimo minuto di recupero della gara, il novantacinquesimo, e delusione palpabile anche per i 70 ultrà che hanno seguito la squadra. Messaggio per Padre Fedele: serve urgentemente una punta di calibro, zero gol fatti in tre partite sono davvero troppo pochi. In appendice la bella iniziativa di Padre Fedele che anche a Marsala si è speso con le sue buone opere. In occasione della trasferta è riuscito a muovere i media con una iniziativa tesa a chiedere la liberazione della piccola bimba Marsalese di tre anni e mezzo, Denise, sequestrata da tempo. In campo presente anche uno striscione degli ultrà con su scritto: “Cosenza sportiva urla: liberate Denise”.
I Tabellini:

ROSETANA – RENDE 0-0
ROSETANA: Scarabattola; Melchiorre, Marinelli; Pellegrino, Mancini, Battisti; Cichella (45’ Caligiuri), Marzio, Colella, De Leonardis (65’ Falco), La Cava All.: Pierini
RENDE: Ambrosi; Morelli, Montano (56’ Toscano); Moschella, La Spada, Lo Polito; Galantucci, Perrelli, Trocini (72’ Prete), Occhiuzzi, Orlando (87’ David) All.: Simeoni
Arbitro: Pecorelli di Arezzo
Recupero: 3’ pt - 4’ st
Ammoniti: Pellegrino, Marzio (RO), Perrelli, La Spada, Montano ( RE ),
Espulso al 91’ Pellegrino (RO) per doppia ammonizione
Spettatori: 400 circa

COSENZA-GIARRE 2-2 (1-2)
RETI: 14` Gallicchio (C), 23` Curcuruto (G), 33` Fisicaro (G), rig. 84` Gallicchio (C)
COSENZA: Amedeo, Baldiserra, Ginobili, Abbenante (70` Garrone), Dardanelli (46` Moretto), Colle, Rivolta, Pantaleo, Gallicchio, Tiscione (52` Melillo), Cavanna - ALL. Giuseppe Sannino
GIARRE: Canale, Merenda (70` Cannavo`), La Guzza, Aiello, Fascetto, Amoroso, Curcuruto, Ciaramitaro, Cannistraci (77` Vadalà), Marchese, Fisicaro - ALL. Massimo Parisi
ARBITRO: Alessandro Calvo (Sassari)
RECUPERO: 3` pt - 5` st
AMMONITI: Pantaleo (C), Aiello (G)
ESPULSI: Baldiserra (C), Amoroso e Ciaramitaro (G)
SPETTATORI: circa 300

MARSALA-COSENZA 1914 1-0 (0-0)
RETI: 95` Sorrentino (M)
MARSALA: Tarantino, Barbara, Pappalardo (64` Sorrentino), Paterniti, Cosentino, Cataldi, Ciulla G., Italiano, De Falco (70` Riggio), Pierantozzi (46` Castoro), Carbonaro - ALL. Tarantino
COSENZA 1914: Panico, Tortorella, Pannullo, Manoni, Scifo, Gorrini, Basile, Scarnato, De Giacomo (87` Lahrach), Montesano, Libassi (71` Ferrentino) - ALL. De Rosa
ARBITRO: Alessandro Ruini (Reggio Emilia)
RECUPERO: 3` pt - 5` st
AMMONITI: Ciulla G., Barbara, Paterniti (M), Scifo (C)
SPETTATORI:circa 500 con un centinaio di tifosi da Cosenza

“Giochiamo per divertirci”, serie di iniziative lanciate da Padre Fedele per un calcio diverso

19/07 ''Giochiamo per divertirci'': e' lo slogan coniato dal presidente del Cosenza calcio 1914 Spa Padre Fedele Bisceglia che lancia una serie di iniziative per riavvicinare il pubblico alla squadra rossoblu' e lanciare messaggi di socialita' e di aggregazione. Le iniziative si svolgeranno in collaborazione con l'associazione culturale Red Blue Flag 1978. A partire dalla prossima gara interna con l'Alcamo e per tutte le gare interne partira' la campagna ''mille voci per il Cosenza'' riservata a tutte le scuole della provincia. Ogni domenica saranno distribuiti 1000 biglietti gratuiti ad altrettanti ragazze e ragazzi per il settore Curva sud Donato Bergamini, il cuore del tifo rossoblu'. Sara' lo stesso presidente accompagnato da alcuni dei calciatori piu' rappresentativi a consegnare i tagliandi numerati. Al termine di ogni gara tra i tagliandi sara' sorteggiata una maglia del Cosenza calcio che verra' donata al possessore del fortunato biglietto. Sempre per le gare interne altra iniziativa. All'ingresso delle squadre, per tutto il campionato, dal tunnel degli spogliatoi sara' diffuso l'inno di Mario Gualtieri ''Forza Ragazzi''. ''Invitiamo tutti i tifosi - insiste Padre Fedele - a cantare in coro l'inno, gia' intonato dalla curva, per dare la spinta giusta ai nostri atleti per lanciare il cuore oltre l'ostacolo''. Intanto domenica a Marsala gli sortivi rossoblu' esporranno un lungo striscione con su scritto''Cosenza sportiva urla: liberate Denise''. Per chiudere per il prossimo ottobre il Cosenza calcio 1914 Spa festeggera' 90 di storia e lo fara' con una serie di iniziative. In particolare si sta lavorando all'allestimento del museo permanente del Cosenza calcio, da individuare all'interno dello stadio San Vito, da unire ad una analoga iniziativa legata agli ultra'. ''Il mio progetto - insiste Padre Fedele - e' di ridare la squadra alla citta'. Le sfide difficili, nel sociale come nello sport, mi stuzzicano. Sono convinto di riuscire anche in questa impresa per far partire da Cosenza lo slogan: ''Un altro calcio e' possibile''

Padre Fedele: “Ancora ripescaggi. Cosenza, una città condannata ingiustamente”

13/09 ''La nobile Citta' di Cosenza si interroga sul perche' Carraro e la Figc hanno condannato, ingiustamente, solo il Cosenza, umiliando un' intera citta' e provincia''. E' quanto sostiene in una nota padre Fedele Bisceglia, presidente del Cosenza Calcio 1914. ''Nell' ultima altalena di ripescaggi - ha aggiunto - si e' toccato il fondo: societa' fallite e non in regola, prima sono state bocciate e poi promosse in 'zona Cesarini'. Il nostro ritardo di 24 ore dell' anno scorso, nel presentare i documenti, grida vendetta contro i giorni e le settimane concesse alle altre societa' per mettere in regola la documentazione. Rabbia, delusione, amarezza, compostezza sportiva, sono i sentimenti quotidiani che vivono tutti i cittadini cosentini. Voglio solo ricordare, al presidente ed al suo consiglio, che Cosenza ha un orgoglio ed una storia che non puo' essere cancellata. Il calcio non e' quello che si sta pilotando momentaneamente con una girandola di miliardi, scandali, giudizi palesemente ingiusti''. ''Il calcio e' altra cosa - ha concluso - e la nostra citta' dimostrera' con umilta' e forza. Domenica scorsa solo sul campo di Cosenza si e' osservato il minuto di silenzio per ricordare le vittime innocenti dell' Ossezia. Questo e' stile di vita e di sport''.

La curva del San Vito domenica 12 settembre

Pareggiano le tre cosentine. A Cosenza “sparisce” un gol.

12/09 Alti e bassi, luci e schiarite per le tre squadre cosentine nel calcio italiano. Pareggia in casa il Rende in C2 , al debutto nei semirpo contro il Latina, dove la squadra di Simeoni, davanti al pubblico “amico” (circa trecento presenti), insegue fino ai minuti di recupero il risultato e lo agguanta solo sulla respinta di un calcio di rigore ad opera di Galantucci. Sotto di un gol realizzato da Agodyrin al 76’ i biancorossi provano a sfruttare l’uomo in più ma solo al 94’ pervengono al Pareggio. Neanche un chilometro più a sud il Cosenza inaugura la prima casalinga del San Vito con una superba partita, accompagnato da circa tremila sostenitori. Tifo alle stelle e buon calcio con un giallo. A fine gara pare che la polizia abbia avviato indagini per il furto di un gol. Scherzia parte, l’undici di De Rosa ha sempre avuto il pallino del gioco in mano ma non è riuscita (anzi c’è riuscita ma il guardialinee non era d’accordo) a concretizzare tre chiare e limpide occasioni da rete. Il giovane Mosciaro promette bene, ma l’emozione dl campo di casa gli ha tirato un brutto scherzo allorquando a tu per tu con la rete di testa ha mandato la sfera sul palo. Poi nel secondo tempo ha realizzato una regolarissima rete, annullata dal guardialinee in evidente stato confusionale. Sul finire ancora un altra possibilità, ama questa volta il bersaglio è stato mancato. Buono il nuovo acquisto Gorrini, erettosi a vero baluardo della difesa che con Scifo e Panico offrono garanzie. Buoni i giovani, che oggi hanno fatto la differenza, lo stesso Mosciaro, Libassi, Tortorella e Pannullo, con Ferrentino, hanno dato un buon saggio. Ottima la curva, piena quasi per un quarto che ha sempre sostenuto la squadra dal primo all’ultimo momento con un tifo indiavolato che non lo si ricordava da tempo. Ora ci vuole una buona punta centrale. E’ un peccato vedere svanire tante occasioni per la mole di gioco prodotta. Marino è sulle tracce di Andrea Napoli. Interrogato il Mister De Rosa ci ha confidato “Adesso avrei voluto avere almeno El Aoudi”, chissà le carte burocratiche lo accontentino in settimana. Sul fronte dell squadra cugina, il Football Club, un buon pareggio con una nota negativa a Rossano. Sotto di un gol, gli uomini di Sannino sono riusciti a raddrizzare la barca, dopo che la Rossanese si è mangiata letteralmente il gol del 2-0- A levare le castagne dal fuoco c’ha pensato Gallicchio che all’84’ ha rimesso l’incontro in parità. Peccato per il bravo Tiscione che è dovuto uscire dal campo in autoambulanza. Il piccolo laterale siciliano, infatti, è caduto sul braccio che poco tempo fa aveva fratturato. Nella caduta, Tiscione, ha riportato una nuova frattura . A lui vanno i nostri migliori auguri.

Tabellini

RENDE – LATINA 1-1 (0-0)
Reti: 76’ Agodyrin (L), 94’ Galantucci (R)
RENDE: Ambrosi; Marelli, Toscano (82’ Riolo); Lo Polito, La Spada, Montano (64’ Moschella); Galantucci, Perrelli, Trocini (87’Prete), Occhiuzzi, Orlando All.: Simeoni
LATINA: Di Magno; Santarelli, Martinelli; Iennaco Migliozzi Moretti; Agodyrin, Caputi, Albano (81’ Passalacqua), D’Aniello (50’ Fuoco), Pesce (64’Miani). All.: Rambaudi
Recupero: pt 1 minuto - st 5 minuti
Espulsi: 77’ Caputi (L)
Ammoniti: Montano, Occhiuzzi (R), Iennaco, Pesce (L),95’ Riolo (R)
SPETTATORI: circa 300

ROSSANESE-COSENZA FC 1-1 (1-0)
RETI: 28` Tortora (R), 84` Gallicchio (C)
ROSSANESE: Rizza, Grassani, Urso (52` Ambrosecchia), Privitera (92` Guaglianone), De Luca, Romeo, Cicchetti (75` Gambino), Stasi, Lo Monaco, Tortora, Di Maggio - ALL. Carmine Pugliese
COSENZA: Amedeo, Moretto, Campione (52` De Miglio), Abbenante, Pantaleo, Ginobili, Melillo (68` Garrone), Rivolta, Gallicchio, Tiscione (54` Pipitò), Covello - ALL. Giuseppe Sannino
ARBITRO: Gaetano Zonno (Bari)
RECUPERO: 2` pt + 5` st
AMMONITI: Tortora, Stasi, Grassani (R), Tiscione (C)
SPETTATORI: circa 2000 di cui una trentina da Cosenza

COSENZA-ROSARNESE 0-0 (0-0)
COSENZA 1914: Panico, Tortorella, Pannullo, Manoni (70` Scarnato), Scifo, Gorrini, Basile (70` Ferrentino), Gasperini, Mosciaro, Montesano, Libassi (88` De Giacomo) - ALL. Luigi De Rosa
ROSARNESE: Vadala`, Mazzarella, Tenaglia (38` Nesci), Di Noia, Tonti, Papasidero, Ribecco (85` Marcianò), Marino, Saffioti (57` Kazangba), Ortiz Gil, Fiorino - ALL. Pietro Armenise All.
ARBITRO: Michele Gallo
RECUPERO: 2` pt - 4` st
AMMONITI: Mosciaro, Basile, Gorrini (C), Nesci, Ortiz Gil, Ribecco (R)
SPETTATORI: circa 3000 di cui una ventina da Rosarno

CND girone I - 2 aGiornata
Partita Risultato
Cosenza - Rosarnese 0 - 0
Folgore Castelvetrano - Alcamo 1 - 2
Giarre - Milazzo 1 - 1
Modica - Ab Auto Adrano 1 - 0
Paganese - Siracusa 3 - 1
Rossanese - Cosenza FC 1 - 1
Sapri - Casertana 1 - 0
Trapani - Marsala 2000 3 - 1
N.Vibonese - Pomigliano 2 - 1
CND girone I
Squadra
Punti
Modica 6
Paganese 6
Giarre 4
N.Vibonese 4
Rosarnese 4
Sapri 4
Trapani 3
Alcamo 3
Folgore Castelvetrano 3
Cosenza 2
Cosenza FC 2
Milazzo 2
Rossanese 2
Ab Auto Adrano 1
Pomigliano 1
Casertana 0
Marsala 2000 0
Siracusa 0

 

 

Difendiamo venticinque anni di storia ultrà


09/09 E' vero che al peggio non c'è mai fine! Pensavamo di aver toccato il fondo dopo le innumerevoli umiliazioni della scorsa stagione. Invece saremo costretti a subire la situazione tragicomica di due squadre chiamate Cosenza. Una vicenda così grottesca da indurre anche il più appassionato dei sostenitori rossoblù a dire basta!
Ma, al di là delle reazioni istintive e delle scelte personali, tutte da rispettare, non dobbiamo mai dimenticare che essere ultrà ha un significato ben preciso che va oltre il semplice evento calcistico o il campionato d'appartenenza. Anzi, bisogna ribadire con forza che calcio e curva sono due cose ben diverse, e non possiamo permettere che anche il futuro della nostra tifoseria possa essere determinato da Pagliuso, da Carraro, da Adamo ed Eva o dai Tursiprato di turno.
Mai come in questo momento cruciale servirebbe, invece, una grande prova di maturità con una scelta unitaria. Da quando si è avuta la certezza, nostro malgrado, di avere due squadre nella stessa categoria, potevamo, tutti insieme, o scegliere di disertare lo stadio, organizzando altre iniziative concrete e inventandosi nuove forme di partecipazione, o seguire una delle due squadre, senza parteggiare per alcuna delle due componenti societarie.
Dispiace che molti amici e compagni di curva siano caduti, mi auguro inconsapevolmente, nel tranello organizzato da chi sta creando contrapposizione solo per interessi personali, ricalcando le stesse dinamiche di qualche anno fa, che portarono all'infausta divisione degli ultrà in curva sud e nord, creando realmente delle riserve per la nostra tribù!
Nella lettera aperta della redazione di "Tam Tam", senza entrare nel merito della decisione di sospendere la pubblicazione del giornale, che dovrebbe comunque appartenere all'intera curva, mi sorprende il non aver letto nulla su alcuni episodi vergognosi, di chi si è appropriato di slogan che appartengono agli ultrà, come You'll never walk alone o Simu i Cusenza, solo per cercare di creare consenso dalla propria parte, quando la quasi totale maggioranza della tifoseria si è espressa diversamente. Infatti, mi sembra che quasi tutti i gruppi organizzati, liberamente abbiano scelto di seguire il 1914, anche per essere coerenti alla mobilitazione che ci ha visto tutti protagonisti nel manifestare contro la clamorosa ingiustizia perpetrata dai poteri del calcio ai danni della città di Cosenza. Adesso si sente parlare di tifoseria divisa e curve separate !?!
Forse gli amici di Tam Tam, al di là della disamina sul triste momento calcistico, avrebbero dovuto affrontare le vere problematiche che riguardano più da vicino gli ultrà. Perché se è vero che sogniamo un Cosenza forte e una dirigenza capace di restituirci la speranza di vincere, prima di tutto continuiamo a sognare una curva unita, che possa riappropriarsi della propria identità, di tifoseria allegra, originale, goliardica, creativa, impegnata nel sociale. Una tifoseria che possa ritornare a divertirsi e a fare spettacolo!
Invece ci ritroviamo una curva allo sbando, senza una leadership, divisa in decine di gruppetti e comitive con le conseguenti contrapposizioni, rivalità e stupide supremazie. Una curva ostaggio di pochi deficienti che con i loro vigliacchi atti di violenza e teppismo gratuito hanno spesso infangato la storia degli ultrà Cosenza.
Queste sono le vere problematiche da affrontare e risolvere perché la curva possa ritornare ad essere una comunità, "una grande famiglia".
Altro che Pagliuso e Carraro! Mi auguro che, malgrado tutto, ci sia ancora lo spazio per un confronto e un dialogo costruttivo tra le varie componenti che animano la nostra eterogenea realtà, dove le differenze devono rappresentare una ricchezza e non un motivo di scontro.
L'enorme patrimonio di energie rappresentato da tutti quei ragazzi, della città e della provincia, che desiderano dare il proprio contributo con tanto entusiasmo potrebbe rappresentare un'immensa risorsa per il futuro della nostra curva, che ha dimostrato di possedere tutte le potenzialità per risorgere e ritornare grande.
Fondamentale è non cadere nella solita logica della divisione a tutti i costi, che serve solo ad indebolire ulteriormente la forza delle aggregazioni sportive, sociali e culturali.
Abbandonare tutto è la scelta più semplice. Peggio ancora è prestarsi al gioco di chi vorrebbe il "derby" a tutti i costi. In ogni caso significherebbe distruggere ciò che abbiamo creato in 25 anni di storia. Questa, sorelle e fratelli, sarebbe la nostra più cocente sconfitta! (Francesco Conforti)

Calciomercato: Sfuma anche Napoli?

07/09 Continua il tira e molla per l’attaccante del Cosenza Calcio. Sembra non finire mai la trattativa per l’acquisizione dell’attaccante centrale tanto bramato da Mister De Rosa. Sfumata per “strani” motivi l’acquisizione di Michele Sergi, addirittura contento e prontissimo a venire a Cosenza, ma non daccordissimo si era mostrato il suo procuratore che ha voluto a tutti i costi portare il giocatore nella formazione del suo paese, Pagani, alzando di colpo il suo onorario, il Cosenza punta tutto su Rocco Napoli che questa sera ha avuto un avvicinamento con Ciccio Marino. Anche in questa trattativa sono sorti problemi. Il giocatore è attratto dall’Andria, che oggi è stata rimessa in C1, e quindi ha chiesto ulteriori 48 ore per decidere. Ma il DS stanco di queste vicende si è messo sulle piste di un altro giocatore, ancora top secret. Sul fronte del Football club ancora nessuna novità, anche se per oggi erano previsti due nuovi arrivi. Evidentemente le trattative anche qui prendono per le lunghe. Mister Sannino sta cercando un difensore centrale ed un centrocampista d’esperienza. Probabili nuovi sviluppi in giornata. Sul fronte della preparazione il Football Club, d’accordo con i dirigenti del Cosenza, (le due squadre si alterneranno il San Vito quando giocano in casa) ha ottenuto un prestito di una settimana per allenarsi sul terreno del Sanvitino. Per il Cosenza invece c’è da annotare l’infortunio, pare che sia uno stiramento, del nigeriano Salami. Per lui almeno venti giorni di recupero.

Un punto fuori casa per il Cosenza

05/09 Da Marassi a Giarre. In mezzo ci sono 15 mesi di polemiche, tribunali, ricorsi, contro la più ingiusta delle condanne per una società sportiva. Una retrocessione a tavolino, mai spiegata. Ma oggi c’è stata la prima partita pari ad un impennata, ad una reazione d’orgoglio fatta da quelle stesse persone che quindici mesi fa lavoravano intorno ad un progetto che teneva Cosenza in alto nel calcio italiano. Oggi però non è più tempo di ricordi. Oggi è tempo di serie D. Campi in terra battuta, corsa e tanto sudore con stridor di denti. E si, la squadra di De Rosa oggi ha dovuto davvero stringere i denti per portare a casa un punto più che meritato. Una tempo ciascuno per Cosenza ed Adrano, vera rivelazione del campionato Interregionale di serie D. Gli uomini d De Rosa sono subito partiti ad handicap. Comunicato dalla Lega il campionato, soltanto 25 giorni fa, messa su una squadra in 20 giorni e fatta la relativa preparazione cercando di non sgarrare il mosaico. In più l’ultima beffa. Sabato la Federazione ha chiuso i telefoni negando così ai dirigenti del Cosenza di poter tesserare i giocatori che avrebbero dovuto partire per Giarre. Di chi la colpa? Del sabato mezzo festivo o di una persecuzione continua? Propendiamo per la prima ipotesi. Evidentemente la categoria milita nei dilettanti anche per gli uffici che la amministrano. Ma questa è la realtà e bisogna subito adattarcisi facendo buon viso a cattivo gioco. Lo stesso non vale per i tifosi che oggi, in oltre un centinaio, hanno seguito la squadra del Cosenza sino all’inferno di Giarre dove il sole, padrone di casa, bloccava le colonnine di mercurio sulla cifra 38. Unione di tutti i gruppi ultrà in un momento in cui sembrava che la curva dovesse frantumarsi in tanti piccoli pezzi. Ed invece il Monaco ha fatto l’ennesimo miracolo. Ha chiamato tutti a raccolta intorno ad un unico progetto. Gli ultrà, inoltre, hanno esposto per tutta la partita uno striscione con su scritto "Solo per i nostri colori, contro presidenti, politici e truffatori". Tifo che torna con passione e squadra che gira, nonostante tutto. Ed è stata partita vera, con un tempo per parte. L’emozione del debutto ha giocato qualche brutto scherzo ad inizio gara, anche ai più navigati, ma poi la voglia di far bene ha superato ogni timore ed il primo tempo avrebbe meritato di esser chiuso con una rete all’attivo. Ma così non è stato. Panico, il migliore in campo, ha sfoderato le sue capacità ergendosi a leader del pacchetto arretrato e parando tutto quello che c’era da parare. Incitava i suoi compagni e i benefici effetti si sono visti sui due centrali che controllavano al meglio. Centrocampo egregio con Basile e Manoni che hanno retto sino alla fine. Montesano e Mosciaro con un Libassi super sono stati la piacevole sorpresa. Poi nel secondo tempo la preparazione, iniziata appena venti giorni fa, ha mostrato la corda e De Rosa ha dovuto effettuare tutti e tre i cambi a disposizione. Un punto, d’oro insomma che rimane un bel viatico per l’inizo del campionato della riscossa.

Adrano-Cosenza: 0-0

Adrano: Giacalone G., Di Dio, Spezia (46` Nunnari), Celani, Del Giudice, Del Vecchio, Messina, Privitera, Pannitteri, Garufi (46` Semplice), Genova (81` Bua) - All. Francesco Pannitteri
Cosenza: Panico, Tortorella, Pannullo (60` Ferrentino), Manoni, Scifo, Gasparini, Scarnato, Basile, Mosciaro (70` De Giacomo), Montesano, Libassi (90` Boussettaoui) - All. Gigi De Rosa
ARBITRO: Stefano Del Giovane (Albano Laziale)
ANGOLI: 8 a 1 (4 a 0 pt) per l’Adrano
RECUPERO: 7 minuti (3` pt + 5` st)
AMMONITI: Di Dio, Nunnari (A), De Giacomo, Basile, Montesano (C)
ESPULSI: 85` DEL GIUDICE (A)
SPETTATORI: circa 400 di cui oltre 100 da Cosenza

Solo 500 presenze al San Vito

Non ne approfitta il Football Club

05/09 Certo che se si paragona l’undici di Sannino a quello visto domenica scorsa si potrebbe dire che i progressi sono notevoli. Ma se in difesa le cose ora quadrano meglio, in attacco la coperta è diventata corta. Senza De Miglio e con Campione al suo posto, e con un Rivolta in più sulla fascia, il Cosenza Football Club ha mostrato di aver imparato la lezione di saper gestire meglio il campo. Ma la mancanza di Aruta davanti si è fatta sentire davvero tutta. Primo tempo abbastanza noioso con errori madornali sottoporta hanno tenuto le due squadre nei canali della sufficienza. L’FC riusciva a stazionare nell’area avversaria e la Vibonese che difendeva bene, ma non riusciva ad imbastire neanche un’azione degna di nota. Non si capisce fin dove arrivano i meriti dell’una e i demeriti dell’altra. Fatto sta che con i batti e ribatti il tempo è passato e la gara è arrivata al termine con il risultato ad occhiali. Uno zero a zero che premia più i ragazzi di Geretto e punisce oltremodo la compagine di Sannino. Ma Gallicchio deve farsi perdonare almeno due ghiotte occasioni che spreca malamente in favorevolissima occasione e Garrone, torna dietro la lavagna per non essere stato attento almeno in una occasione quando avrebbe potuto sbloccare il risultato. Ci prova anche Rivolta con due belle bordate da fuori ma nulla di fatto. Dall’altra parte il tanto temuto Spader ha fatto quello che ha potuto, ma la difesa rossoblu era sempre pronta alla bisogna. Solo con il difensore Cornacchione, i rossoblu di Vibo hanno data due bei grattacapi, ma Amedeo oggi era in giornata di grazia. Davanti a circa 600 tifosi ha arbitrato un decente Ferraioli di Nocera Inferiore. Per la cronaca circa u centinaio di ultrà ha protestato contro l'attuale situazione di due squadre in città, non entrando in curva ed esponendo fuori dal campo un'eloquente striscione con su scritto: "Una sola curva per una sola squadra".

CS Football Club-Nuova Vibonese: 0-0

CS Football Club: Amedeo, Moretto, Campione, Abbenante, Pantaleo, Ginobili, Rivolta, Morrone (63` Covello), Gallicchio, Tiscione (78` Marano), Garrone (67` Melillo) - ALL. Giuseppe Sannino
Nuova Vibonese: Bastiera, Simoni, Cornacchione, Conversano, Calarco, Daniele, Campo, Cordiano (85` Ybalo), Roganti (72` Crupi), Spader, Basilico (74` Fanelli) - ALL. Gabriele Geretto
ARBITRO: Marco Ferraioli (Nocerainferiore)
ANGOLI: 9 a 5 (6 a 3 pt) per il CS Football Club
RECUPERO: 5 minuti (2` pt + 3` st)
AMMONITI: Daniele, Cordiano, Campo, Conversano, Simoni (N)
ESPULSI: nessuno
SPETTATORI: circa 500 (di cui 300 paganti per un incasso di 2.280 euro)

Padre Fedele lancia l’azionariato popolare.

03/09 Comunicato della società Cosenza Calcio: "La società Cosenza Calcio 1914 da me pilotata e traghettata su prestigiose mete, affonda le sue radici su: Chiarezza, Correttezza, Competenza. Cosenza è un bene comune. Con la passione sportiva, la solidarietà di alcuni amici imprenditori e con il supporto dei tifosi, INVITAIMO, a sottoscrivere un’azione con uno dei seguenti versamenti.I soci che verseranno si distinguono in sette categorie:

- Fondatori: coloro i quali partecipano all’atto costitutivo;
- Ordinari: coloro i quali versano una quota associativa compresa tra 1000 e 2000 euro, acquisendo il diritto ad un abbonamento Cosenza Calcio nella Curva Sud;
- Benemeriti: coloro i quali versano una quota associativa compresa tra 2.100 e 5000 euro, acquisendo il diritto ad un abbonamento Cosenza Calcio nella Tribuna B;
- Sostenitori: coloro i quali versano una quota associativa compresa tra 5.100 e 10.000 euro, acquisendo il diritto a 10 abbonamenti del Cosenza Calcio nella Tribuna A;
- Benefattori: coloro i quali versano una quota associativa compresa tra 20.000 e 40.000 euro, acquisendo il diritto a 10 abbonamenti del Cosenza Calcio nella Tribuna A ed alla gestione dell’organizzazione della tifoseria dell’associazione nelle partite di calcio;
- Illustri: coloro i quali versano una quota associativa compresa tra 40.100 e 100.000 euro, acquisendo il diritto a 10 abbonamenti del Cosenza Calcio nella Tribuna A ed alla formazione di proposte al Consiglio direttivo per l’andamento dell’associazione;
- Chiarissimi: coloro i quali versano una quota associativa da 100.100 euro in su, parteciperanno all’elezione del Vice Presidente del Consiglio Direttivo e dell’ulteriore eventuale Consigliere;

L’azionariato Popolare Cosenza Calcio 1914, Presidente P. Fedele Bisceglia Francesco, può essere sottoscritto presso la filiale di Castrolibero della banca Popolare di Crotone sul conto corrente numero 860005, ABI 5256, CAB 88800, CIN Y.

La rivista degli Ultrà, “Tam Tam” sospende le pubblicazioni

03/09 Pubblichiamo integralmente la nota della Reazione della rivista degli ultrà di Cosenza “Tam Tam e segnali di fumo”. Caro Padre Fedele, cari fratelli e sorelle della curva sud, è arrivato il momento di dirci addio. Un quindicennio è trascorso da quando fotocopiammo il primo numero della storica fanzine rossoblù. Sette anni sono passati dal giorno in cui regolarizzammo la testata, entrando per la prima volta in tipografia.
La redazione di Tam Tam e Segnali di Fumo si è riunita ed ha deciso di sospendere la pubblicazione del nostro giornalino.
Le ragioni sono semplici. Tutti noi siamo cresciuti in una grande curva, all’interno di una tifoseria spettacolare, animata dal principio dell’unità. Venti anni di colore, passione, ribellione. Ragazze e ragazzi dei diversi quartieri, provenienti dai vari centri della nostra enorme provincia, appartenenti a culture e generazioni differenti, si sono schierati dietro un unico striscione, trovando un entusiasmante punto di incontro ed amicizia.
È stato più uno stile di vita, che un banale fenomeno di fanatismo sportivo.
Oggi, la grottesca situazione in cui si è venuto a trovare il pallone in città, ci induce ad urlare “Basta!!!”. Far finta di niente, sarebbe troppo ipocrita.
Addirittura due squadre nel calcio dilettantistico, un’annata di illusioni e raggiri, il vergognoso valzer dei politici cosentini, quel penoso andirivieni da Roma…rappresentano fatti concreti, sui quali non siamo disposti a passare.
Questa, sorelle e fratelli, è la nostra sconfitta.
Sognavamo un Cosenza forte, guidato da dirigenti leali e capaci di programmare, restituirci la speranza di vincere. Una speranza assente da un decennio in questa città.
Ci ritroviamo davanti le solite facce, che tengono in ostaggio i nostri simboli e colori, senza il minimo cambiamento.
Oggi, chi dovremmo “scegliere”? Da quale lato bisognerebbe “schierarsi”?
Da una parte, c’è uno zombie calcistico, il “1914”, una società tenuta in vita per allontanare lo spettro del collasso di un’azienda.
Dieci anni fa, il Cosenza era in B. Oggi si ritrova nei Dilettanti. Ma vogliamo ribadirlo: la nostra non è mai stata una crociata contro l’uomo Pagliuso. Restiamo convinti che il problema è ciò che egli ha rappresentato. Eppure, le sue responsabilità sono notevoli, ma inferiori a quelle di personaggi che ebbero in mano la società
in tempi anteriori, provocandone il dissesto economico e l’agonia morale.
Del resto, l’alternativa che abbiamo davanti, è un aborto vivente: l’FC. Poteva essere una nuova realtà del calcio. E’ diventata una truffa sociale, di cui tutti noi siamo rimasti vittime.
D’altronde, non possiamo far finta di non sapere che l’arresto di Pagliuso ha pregiudicato i rapporti tra città e Federcalcio! Non dimentichiamo che la Figc ha inviato a Cosenza i suoi legali a costituirsi parte civile, nel processo contro Pagliuso. Potrebbe la stessa Figc accogliere la proposta “sportiva” di quella che in un’altra sede è una sua controparte?
Lui è andato a chiedere chi lo risarcirà dei cinque miliardi che “avanzava” da loro.
Loro se ne aspettano altrettanti da lui…
Troppo facile gridare al complotto, attribuire tutte le responsabilità al Palazzo romano. Carraro sarà pure il capo dell’Impero del male, ma Pagliuso è stato membro di quella corte, prima di esserne scacciato.
Almeno in questo, sì, dobbiamo fare mea culpa! La nostra città ha affidato tutte le sue speranze di giustizia sportiva, ad una comitiva di sconsiderati, alcuni dei quali implicati nel primo crack del Cosenza degli anni novanta. E poi abbiamo riposto fiducia in un presunto ricatto: “Carraro sa che Pagliuso sa…e alla fine cederà”.
Una città come la nostra, può abbassarsi a tanto? E quei politicucci di area berlusconiana, accompagnati dai vari Principi del foro, si ostinano ancora a dire che abbiamo subito un’ingiustizia!!!
Ma con quale faccia vanno ancora in giro?
Solo oggi, infatti, è chiaro che il Cosenza 1914 è morto il 31 luglio 2003, e soltanto dai dilettanti può resuscitare. Non siamo noi a dirlo; sono i fatti a parlare.
Perché se Tar e Consiglio di Stato avevano dato veramente ragione agli avvocati, allora è evidente che i “nostri” politici, a Roma, non godono di alcuna considerazione. Non hanno credito. Nonostante avessero dalla propria parte una sentenza favorevole, non sono riusciti ad ottenere il riconoscimento di un diritto.
Se, invece, Tar e Consiglio di Stato sin dall’inizio avevano dato torto agli avvocati del “1914”, allora legali e politicanti hanno detto bugie, perché più volte hanno esultato per una vittoria giudiziaria mai ottenuta, dando in pasto ai mass media dichiarazioni equivoche. Ricordate Televideo?
Non dimentichiamo che il loro governo, e nessun’altra entità segreta ed occulta, nell’agosto 2003, con un decreto straordinario, ha dato pieni poteri al Coni, affinché allargasse il campionato di serie B e, quindi, ripescasse la Fiorentina grazie al suo “bacino d’utenza” ed alle garanzie di stabilità finanziaria fornite da Della Valle. Garanzie mai fornite da Umberto De Rose & soci.
Ad un anno di distanza, dunque, possiamo dire che a niente è servita la mobilitazione di un’intera tifoseria, di tanti ultrà che hanno lottato con orgoglio. Persino Padre Fedele, che si è battuto con il suo consueto coraggio, è stato costretto ad affermare che nel Cosenza risorto, non c’è chiarezza. “Manca la correttezza”.
E noi dovremmo far finta di niente? È vero che il “1914” rappresenta la nostra tradizione. Ma una squadra di calcio è patrimonio morale e sociale della comunità cui appartiene, e solo questa sceglie di eleggerla come sua rappresentante. Se una tifoseria decide, come in diversi casi è successo, che la propria squadra può cambiare denominazione sociale, purché essa sia rappresentativa della città, e ne garantisca la continuità nel panorama calcistico, allora quella sarà la squadra della città.
Non dobbiamo, quindi, sentirci vincolati a nulla. Il titolo morale e simbolico spetta alla tifoseria, non al padrone del simbolo. Perché ogni patron può sparire, o addirittura sprofondare e trascinare il simbolo nel fango, com’è accaduto a noi.
Adesso c’è la speranza di vedere risorgere il “vero” Cosenza. Alcuni di noi lo seguiranno, altri no.
Ma non riusciremmo a far vivere il Tam Tam, senza continuare ad urlare in maniera ossessiva le nostre opinioni, fino a diventare velenosi, ripetitivi, inutili.
Del resto, non potremmo neanche riservare la fanzine a quanti decidessero di sostenere l’FC, perché sarebbe una scelta arrogante e priva di realismo.
Sappiamo che noi cosentini siamo bravi ad unirci quando ci attaccano, ma purtroppo, se le circostanze lo consentono, abbiamo la naturale propensione a dividerci.
Noi abbiamo sempre lavorato per l’unità. Adesso non ce la sentiamo di rappresentare i giorni della divisione. Tam Tam è stata la libera voce de…La curva più folle del mondo. In qualsiasi caso, non ci sentiremmo più liberi in due curve separate, per giunta, da eventi estranei.
Torneremo ad esistere, se la curva lo vorrà, quando il Cosenza, la tifoseria, torneranno ad essere uniti.
La nostra tribù non si lascerà mai chiudere in una riserva.

Cosenza, settembre 2004
LA REDAZIONE DI TAM TAM E SEGNALI DI FUMO

Il Cosenza Calcio batte 3-2 in amichevole il San Fili. Il San Vito a nessuna delle due.

02/09 E’ terminato 3 a 2 per il Cosenza l’incontro amichevole giocato dai lupi sul campo del San Fili. Partita briosa e interessante nel primo tempo dove il giovane Li Bassi ha fatto la differenza. A rete sono andati Montesano su rigore, autorete di Scalzo e Mosciaro per il Cosenza. Provenzano e autorete di Coluccio per il San Fili. All’incontro hanno assistito oltre trecento tifosi giunti dalla città. Nella mattinata, intanto i dirigenti del Comune hanno chiamato i dirigenti delle sue squadre cittadine per comunicargli la decisione della “non decisone” nell’assegnazione del campo. Il parto salomonico è stato deciso con una mediazione e cioè, l’uso del campo per la domenica non ha alcun problema, invece per il giovedì è stato concesso, alla squadra che gioca in casa la domenica, l’uso del San Vito per l’allenamento. Il resto della settimana il San Vito rimane chiuso.

Inizia il campionato, le avversarie dei due Cosenza

02/09 (RT) Dopo tante chiacchiere, con l’arrivo del mese di Settembre è arrivato anche il fatidico momento che riporta alla realtà del calcio importante le squadre di football; non più amichevoli o partite di Coppa Italia bensì si comincia a giocare per i punti che contano. Le due formazioni cosentine, che quest’anno giocano a campi alterni, iniziano questa stagione affrontando subito due impegni piuttosto gravosi, il Cosenza FC inizia in casa, come nello scorso torneo subito con un derby, contro la Vibonese, il Cosenza Calcio 1914 si trasferisce in Sicilia per affrontare l’Adrano (ex Adernò) sul terreno di Giarre.
L’impegno, sulla carta sembrava più impegnativo per il Cosenza FC, perché comunque si tratta di un derby, peraltro contro una formazione allestita per ben figurare in campionato, che tra le altre cose ha la caratteristica, confermata dalle statistiche delle ultime stagioni, di partire a razzo per poi, durante il campionato, rallentare vistosamente. La formazione di Geretto e Mariotto non ha effettuato test significativi in questo precampionato, condizionato dalla rinuncia del Cosenza Calcio agli incontri di Coppa Italia, che ha privato i rossoblù della possibilità di disputare incontri ufficiali, costringendo la Vibonese ad una serie di amichevoli con formazioni di piccola caratura. L’unica amichevole significativa è stata quella disputata contro il Catanzaro e vinta per 2-1 mettendo in mostra un gioco vivace ed incisivo finalizzato da una doppietta del solito Spader che si conferma bomber di razza, infatti, superato l’infortunio che ne ha condizionato la fine dello scorso campionato è ritornato a puntare la rete con la solita precisione. Rispetto allo scorso campionato la Vibonese ha perso tre pedine molto importanti: il portiere Pergolizzi, il terzino Ciminari approdato al Verona e, soprattutto, il fantasista argentino Torres, giocatore, quest’ultimo, che ha più volto risolto momenti difficili grazie a pregevoli segnature o grazie ad importanti assist. Si prevede un seguito di tifosi consistente.
Sul fronte Adrano ci sono da registrare diverse novità rispetto allo scorso campionato. Per prima cosa il cambio societario. La nuova stagione del campionato di serie D terrà a battesimo la nuova proprietà, due giovani imprenditori adraniti Giovanni Alì e Emanuele Russo, rispettivamente presidente e vicepresidente, e segna anche lo storico ritorno “in patria” della squadra. Dopo anni di esilio forzato, infatti, tra poche settimane sarà inaugurato il nuovo stadio polivalente di contrada “Difesa Luna”. In città c’è grande attesa per questo storico ritorno a casa che farà di certo aumentare il numero di tifosi. La voglia di veder giocare in casa propria la squadra è tanta al punto che già all’indomani dell’acquisto del pacchetto azionario della società, quale segno di gratitudine per aver contribuito a far restare il calcio ad Adrano, la dirigenza ha ricevuto centinaia di richieste di abbonamento e, se a questo aggiungiamo il brillante avvio di stagione di Pannitteri e compagni coinciso con la storica qualificazione in Coppa ai danni del Siracusa battuto per due volte e peraltro senza rubare nulla, si capisce bene come l’entusiasmo in quel di Adrano è grande e l’arrivo del Cosenza Calcio alla prima giornata farà si che lo stadio di Giarre diventi una piccola bolgia. La squadra biancoazzurra, come è stato per la fine dello scorso torneo, è rimasta affidata alle esperte mani di Ciccio Pannitteri che anche quest’anno sarà nelle vesti di allenatore-giocatore. L’ossatura della squadra è praticamente la stessa dell’anno scorso con il trio di vecchietti Del Giudice, Del Vecchio e Pannitteri a costituire l’asse della squadra sul quale ruotano alcuni giovani interessanti, a cominciare dall aseconda punta Genova, giocatore veloce ed estroso.

Gli ultrà si schierano con il Cosenza Calcio

02/09 Si è svolta in serata l'assemblea degli ultrà di Cosenza negli spazi della Villa Vecchia. Circa 120 persone hanno discusso sulle sorti degli ultrà di Cosenza. Al termine della discussione, a cui hanno partecipato molti dei leader storici della curva, è stato emanato il seguente comunicato:
"I gruppi Ultrà del Cosenza che si sono riuniti in assemblea stasera alla Villa Vecchia, ribadiscono il loro sostegno inconizionato al Cosenza Calcio 1914. E' stata sottolineata l'esigenza di cercare la più ampia armonia possibile nell'interesse supremo della curva e dell'unità della tifoseria, escludendo qualsiasi prevaricazione ed arroganza. Invitiamo tutti i tifosi ad unirsi a noi fin dalla prima trasferta di Giarre".
ON THE ROAD AGAIN
Il documento è stato firmato dai gruppi: AlCHOOL GROUP, BRiGATE, COSENZA VECCHIA, CURVA NORD, OLD STYLE, WOLVES INSIDE.

Il Cosenza Calcio si assicura due pedine importanti, Sergi e Gagliarducci

31/08 Nella giornata in cui la proprietà ha ricapitalizzato di 250.000 euro e i suoi legali provano a far rispettare quanto spetta al Cosenza Calcio dopo le ultime vicissitudini, i suoi legali sono a Roma a dibattere il ricorso al Consiglio di Stato per la non iscrizione in C2, il DS Ciccio Marino, pizza due colpi da KO alla campagna acquisti. Infatti questa sera è arrivato al Virginia il difensore centrale Cristiano Gagliarducci, classe 75, proveniente dalla Rosetana, formazione che milita in C2 e Michele Sergi, attaccante classe ’76, proveniente dalla Palmese, C2 che sarà domani pomeriggio a Cosenza. I due ultimi acquisti, mettono quindi la parola fine alla campagna acquisti del Cosenza Calcio 1914 che, ameno di qualche altro ritocco minore, dovrebbe considerarsi completo.

In arrivo tre bravi giovani per il Cosenza FC

31/08 Sempre attenti alle richieste di Mister Sonninoi dirigenti del Cosenza FC, dopo la brutat prestazione di domenica scorsa, sono subito corsi ai ripari ingaggiando tre giovani di buone speranze. Si tratta del portiere Lorenzo, classe 85, del difensore centrale Marano classe 86’ proveniente dalla primavera della Reggina, e del centrocampista Baldisserra classe ’86 proveniente dalla Vigor. Inoltre sono allo stato molto avanzato le trattative per il forte centrocampista del Rende, Tocci, un classe ’85 che si è messo in mostra nella scorsa stagione. Maggiori novità verranno comunicate domani.

Nessun blocco della D. In C2 aria di caos.

31/08 E' stata fissata al 20 settembre l'udienza di merito sulla controversia legale per la gestione del titolo sportivo dell'Aquila Spa, avviata al fallimento, tra il curatore fallimentare della Spa e la Figc, che finora ha portato all'ordinanza del Tribunale dell'Aquila di blocco del campionato di C2, D ed Eccellenza, e dell'iscrizione della societa' Asd calcio L'Aquila in C2. In quella sede i vertici della Federcalcio cercheranno con una memoria difensiva di far rientrare quanto ordinato nel provvedimento emesso dal giudice Carlo Tatozzi. Intanto la Lega di D ha comunicato che, dalla lettura delle carte emerge che il suo campionato non è stato bloccato e che partirà normalmente il 5 settembre. Per la C2 invece acque burrascose perché dopo il ripescaggio del Viterbo (nuova società gestita dal Comune della città), unica squadra italiana che ha percorso la via del Lodo Petrucci, il campionato si giocherebbe con 19 squadre, fatto questo che creerebbe molti problemi. Negli ambienti si vocifera che probabilmente verrà ripescata una ventesima squadra. Ma a Cosenza bisogna mettersi l’animo in pace. Il ricorso discusso questa sera al Consiglio di Stato, non avrebbe avuto esito positivo, anche se la sentenza dovrebbe uscire domani mattina. L’Avv. Caratelli, da noi interpellato, ha tenuto la bocca cucita e ci ha solo dichiarato “Noi andremo fino in fondo” in tono di corretta azione giurisprudenziale di chi sa il fatto suo e aspetta che la giustizia faccia il suo corso. D’altronde la proprietà dovrà pur rivalersi per il danno subito. Per l’altro posto in C2, quindi, in pole position c’è il Pro Vasto, che ha fatto domanda per essere ripescato, e rimane l’incognita L’Aquila. Ma l’esperienza ci insegna che molto difficilmente il team abruzzese, nonostante il pronunciamento del Tribunale dell’Aquila, dettato soprattutto dalla necessità delle curatela fallimentare di salvare il salvabile, potrà essere iscritto in C2.


le squadre in campo salutano il pubblico

Coppa Italia di D: A sorpresa, la Rossanese passa il turno

29/08 Non va. Così proprio non va. Sarà stato il caldo )ma anche gli avversari lo soffrivano), sarà stato il campo grande (ma anche gli avversari ci hanno giocato sopra), fatto sta che di quel bel Cosenza FC visto all’opera pochi giorni orsono nell’amichevole contro il Crotone, neanche l’ombra. La partita di ritorno di Coppa Italia, giocata oggi al San Vito, doveva essere una pura formalità. Vinta con una certa convinzione la gara di andata, gli uomini di Sonnino si sono presentati in campo con una bella determinazione. Nei primi dieci minuti, addirittura, il Cosenza sembrava dovesse far polpette degli avversari. Aruta, mobilissimo in campo e con una lucidità da tre categorie superiori, ha dimostrato con i fatti tutto quello che vale. Per noi sicuramente il migliore in campo, assieme a Rivolta, sacrificato in un ruolo dove non si apprezzano le sue capacità. Era il minuto numero sette, Romeo, tra i migliori della Rossanese, stende senza tanti complimenti Aruta lanciato a rete, ed il signor Longo non un minuti di esitazione. Rigore netto. E’ lo stesso Aruta che lo trasforma dal dischetto. In tribuna stampa commentavamo la cosa come l’inizio di una goleada. Ma ci sbagliavamo di grosso. In effetti, le geometria e la bella personalità vista in campo contro il Crotone oggi pareva si fosse squagliata come neve al sole. Gioco disordinato, nessuna grande manovra collettiva e solo le individualità prevalevano in casa rossoblu silana. Una specie di crollo che sarà cura di Mister Sonnino recuperare per riportare la squadra nella norma. Ma dall’altra parte non c’era l’ultimo arrivato. La squadra di Carmine Pugliese è sembrata tecnicamente più tonica e dal punto di vista del gioco più cinica e quadrata. Con quattro tiri in porta ha segnato tre reti. Grande merito va a quel Tortora, nonnetto mai domo del calcio calabrese che al minuto dodici sfruttava un indecisione di Amedeo, uscito e non più rientrato nei pali su tiro di Guaglianone, e dei suoi compagni di reparto che oggi , sinceramente, erano in vacanza. Difesa rigida e tagli degli avversari che affondavano come il burro, ogniqualvolta riuscivano ad arrivare in area e pareggio momentaneo della Rossanese. Eppure l’incontro, iniziato con un minuto di raccoglimento in onore al giovane ultrà Salvatore Valente, recentemente scomparso, doveva essere una passeggiata. Qualcuno si è illuso dopo l’amichevole con il Crotone? Non sappiamo. Sta di fatto che il gol è stato recepito come una mazzata in piena fronte perché dopo otto minuti la Rossanese va di nuovo in vantaggio con un bel gol di Guaglianone. E’ un problema di collettivo. Oggi il Cosenza non ha le fasce in funzione (deludono sia Covello che Tiscione) e solo l a bravura di Aruta, onnipresente, e la tecnica di Gallicchio tiene alto il morale. Ques’utlimo però al 25’ si fuma una sorta di rigore. Solo a centro dell’area lavora bene la palla, si libera ed ha lo specchio vuoto per fare gol ma prende una zolla di terra. E alla mezzora la Rossanese fa di nuovo venire i brividi, ci vuole tutta l’esperienza di Ginobili, che butta a terra Tortora nell’area a far sudare freddo Amedeo e compagni. Il signor Longo però vede bene l’intervento sulla palla e fa proseguire. Altri quattro minuti e l’occasione da rigore è molto più evidente dall’altra parte. Gallicchio si smarca e si presenta a tu per tu con il portiere Maritato che gli si butta tra i piedi e prende la sfera. Però, a nostro avviso, nella caduta di Gallicchio prende anche il giocatore ed il rigore ci poteva stare tutto. A questo punto il Cosenza ci crede e comincia un forcing (siamo al 37’) che produce tre tiri in porta. Gallicchio e Aruta sono gli artefici della pressione cosentina. Il gol del momentaneo pareggio arriva al 39’ con Gallicchio che, guarda caso, ben servito da Aruta, non sbaglia e porta l’incontro sul 2-2. Però la Rossanese continua a premere e nei minuti di recupero del primo tempo realizza con il solito Tortora il gol che poi si dimostrerà da tre punti. Fa tutto solo si libera sulla sinistra e libera un gran tiro che si infila tra il palo e il colpevole Amedeo. Un gol bello da vedere, ma con qualche macchia sul piazzamento del portiere che sbaglia il tempo della parata. Nel secondo tempo mister Sonnino prova a mischiare le carte e sostituisce un’inesistente Moretto con Campione, per provare a spingere sulla fascia e impensierire gli avversari e Pantaleo con Pipitò. Nessun frutto da questi movimenti perché nel secondo tempo sul taccuino troviamo soltanto tre azioni al 48’ Aruta di testa su punizione di Tiscione manda alto, al 64’ Gallicchio serve Aruta che tira al volo ma Maritato si salva d’istinto in corner, e al 73’ con una punizione di Gallicchio dal limite dell’area che Maritato para senza problemi. Il Mister non ci sta e al 79’ prova ad inserire la terza punta. Entra Garrone per De Miglio. Ma la mossa non sortisce alcun effetto. Gli ultimi cinque minuti di gioco, più i quattro di recupero, diventano una sorta di melina da parte degli avversari che si buttano a terra impedendo di giocare. Per loro una gran bella vittoria. Guaglianone e Tortora sugli scudi. Onore al merito. Hanno sicuramente dimostrato di avere più esperienza, un buona organizzazione di gioco e la volontà di voler vincere la partita a tutti i costi. Per il Cosenza c’è da pagare penitenza. L’esaltazione, se eventualmente ci fosse stata, ha giocato un brutto tiro alla compagine di Sonnino che necessita immediatamente di una revisione della difesa. Se è vero come e vero che il transfer di Tankua ancora non è arrivato, e non si sa quando potrebbe arrivare, il pacchetto difensivo ha bisogno di una immediata revisione. Per il centro campo oggi non abbiamo visto quel gioco brioso sulle fasce che tanto ci aveva fatto ben sperare appena quattro giorni fa. L’attacco è davvero la punta di diamante della squadra. Il reparto sembra a posto e la qualità dei suoi componenti e fuori discussione. L’unica nota stonata potrebbe essere la mancanza di Aruta per ben cinque giornate che potrebbe rivelarsi un handicap davvero notevole, anche se il Gallicchio visto oggi, con Garrone e Melillo, sono ottime garanzie. Tra sette giorni inizia il campionato e i problemi da risolvere sono pesanti ma non impossibili. Ma Mister Sonnino sa il fatto suo e siamo certi che troverà la quadratura del cerchio perché il campionato è tutto da giocare. Una nota positiva viene dalla tribuna stampa. Finalmente i megafoni che funzionano bene ed al microfono una voce da serie A. Giuseppe Milicchio.

Tabellino:

Cosenza FC - Rossanese 2-3
Marcatori: 7’ Aruta (r), 12’ e 46’ Tortora, 20’ Guaglianone, 39’ Gallicchio
Cosenza FC: Amedeo, Moretto (46’ Campione), De Miglio (78’ Garrone), Abbenanti, Pantaleo (46’ Pipitò), Ginobili, Covello, Rivolta, Aruta, Gallicchio, Tiscione. All. Sonnino. In panchina: Longo, Scarlato, Melillo, Nicolosi
Rossanese: Maritato, Grassoni, Urso, Privitera (63’ Lista), De Luca, Romeo, Guaglianone (55’ Ambrosecchia), Gambino, Lo Monaco, Tortora (78’ Cicchetti), Di Maggio. All. Pugliese. In panchina: Ramunno, Cancerosi, Sbracano, Stasi.
Arbitro: Longo di Paola
Angoli 8 a 4 (3-1) per il Cosenza
Ammoniti: Covello, Ambrosecchia
Espulso: Ambrosecchia per doppia ammonizione
Spettatori: circa 250

Il Cosenza FC invita i tifosi a far parte della società

28/09 In una nota del Cosenza Foorball Club, firmata dal Direttore Generale Marcello Spadafora, si invitano gli sportivi a seguire la loro squadra, chiedendo scusa per gli errori del passato e garantendo un impegno spasmodico per la “ricerca di un risultato sportivo che li ripaghi dalle sofferenze patite lo scorso anno”. La nota prosegue dichiarando che l’obiettivo è quello di rendere partecipe la tifoseria ad un progetto serio, pulito ed ambizioso. Infatti nella nota della società sportiva si invitano le associazioni di tifosi, ultras e non solo a nominare i loro rappresentanti in seno alla società da cooptare per il costituendo, futuro, consiglio di amministrazione. A tal proposito la società, si legge inoltre nella nota, viene istituito un premio denominato “Gigino Lupo seconda pelle rosso blu” che verrà dato al miglior giocatore votato dai tifosi domenica dopo domenica. Con la stessa la società del Cosenza FC augura sportivamente le migliori fortune al Cosenza Calcio ed al Rende in modo che i prossimi derby debbano essere giocati ad alti livelli contro Reggina, Catanzaro e Crotone. Infine, ultimo e non ultimo, la società del Cosenza Football Club rammenta ai tifosi che l’orario di inizio della gara di Coppa Italia prevista per domenica 29 agosto sarà 15.00 e non alle 16.00 come in precedenza diffuso.

Il Cosenza di De Rosa sponsorizzato da San Francesco di Paola

28/08 Curiosa e simpatica iniziativa della società del Frate Presidente Padre Fedele Bisceglia. In una comunicazione diramata oggi pomeriggio il Presidente del Cosenza Calcio 1914 ha annunciato la visita al Santuario di San Francesco di Paola per lunedì pomeriggio. Il famosissimo frate si è così affidato al santo protettore dei cosentini, dei calabresi e di naviganti e marinai, per arrivare a mete sempre più alte affermando che “San Francesco di Paola è il nostro sponsor spirituale”. Nella sgambatura contro l’Aprigliano (che ha iniziato il ritiro lo stesso giorno del Cosenza 1914) di questo pomeriggio, presente Padre Fedele, il Cosenza Calcio ha sommerso di reti la squadra di Mister Alberti con un rumoroso 12 a 0. Sei i gol per tempo, realizzati da Montesano (3), El Aoudi (2), Salami (2), Ferrentino, Scarnato, Caracciolo, Pereira e Provenzano. Alla partita ha partecipato il nuovo acquisto D’Arienzo, appena prelevato dall’Angri ed il giovane attaccante Cipolla, classe 1984, ex primavera del Cosenza. Domani mattina, invece arriva Manolo Mosciaro, attaccante classe 1985, proveniente dalla Sanremese dove ha appena conquistato la C2. Infine sono agli sgoccioli le ultime trattative che porteranno un attaccante di categoria in riva al Crati. Si fanno i nomi di Sergi e Napoli. Nella prossima settimana si dovrebbe sapere qualcosa di più. Per giovedì prossimo è stata annunciata una amichevole contro il San Fili sul terreno della ridente cittadina dell’Appennino tirrenico.

Calciomercato: Di Meo non va all’FC. D’Arienzo arriva al 1914

27/08 Giornata con conferme e smentite per il calcio cosentino. In seno al Cosenza FC, dopo la rinuncia di Del Signore, che aveva già trovato un accordo don la società, è sfumata oggi anche l’operazione Di Meo. La decisone è maturata in serata dopo che i dirigenti avevano riprovato a concludere il passaggio. La squadra di Sonnino ha svolto una doppia seduta anche oggi e domani farà la rifinitura per l’incontro di Coppa Italia che si giocherà domenica alle 16 al San Vito. Quindi nessun rinvio di orario come paventato da qualcuno. Sulla sponda Cosenza Calcio 1914, invece, un nuovo arrivo nella rosa di Mister De Rosa. E’ giunto in sede il difensore centrale Pasquale D’Arienzo classe 1981 proveniente dall’Angri. Nel pomeriggio l’altro difensore, appena arrivato, Andrea Gorrini, è dovuto correre subito a casa per gravi problemi familiari. La squadra di Mister De Rosa sta comunque continuando la preparazione a Casole Bruzio e domani pomeriggio incontrerà sullo stesso terreno alle ore 16 l’Aprigliano in amichevole.

Il Cosenza calcio mostra gli artigli, cinque reti all'Amantea

26/08 Un bagno di folla, oltre cinquecento persone, che hanno letteralmente intasato il centro sportivo di Casole , ha fatto da cornice all’amichevole tra due città che oggi ricordavano un loro figlio tragicamente scomparso il 19 agosto. Parliamo di Salvatore Valente, il giovane ultrà di Amantea ricordato con un minuto di raccoglimento dai giocatori e da entrambe le tifoserie. Ma la giornata di oggi ha visto anche un bel Cosenza affondare i propri artigli sul terreno del Virginia, con un rotondo 5 a 0 contro la buona formazione di Mister Mazzacua che milita nel campionato Promozione. I tirrenici, in campo con la loro maglia simile a quella della Sampdoria, hanno fatto quello che hanno potuto, ma il gruppo di Mister De Rosa ha messo in evidenza già un bel gioco e anche se a corto di preparazione, una buona tecnica. Due le reti segnate nel primo tempo (doppietta di Montesano) e tre nel secondo (doppietta di Ferrentino e gol di Provenzano) sono lo score del cinque a zero finale. In evidenza, Montesano, il marocchino El Aoudi, il giovane Pannullo, il nigeriano Salami e il fresco arrivato Provenzano, ultimo arrivo della comitiva rossoblu. In serata è arrivato il difensore centrale Andrea Gorrini, classe 1975, proveniente dalla Pro Vercelli.

Un momento della partita

Il Cosenza FC batte meritatamente il Crotone. Entra Lorè?

25/08 In un clima surreale, con un panorama davvero desolante, il San Vito completamente vuoto e soltanto duecento spettatori in tribuna, la squadra di Sonnino ha battuto questa sera in amichevole la formazione del Crotone per 2 a 1. Risultato che poteva anche essere più rotondo solo se le giacchette nere fossero state meno distratte su due fuorigioco chiamati con disinvoltura quando l'FC vinceva 2 a 0 e legittimato dalle due traverse prese da Tiscione . Dall'altra parte due palle d'oro sprecate da Vantaggiato e poca lucidità non hanno concretizzato le buone occasioni create. Bisogna però precisare che il giovane Amedeo sa il fatto suo tra i pali. Determinante in due conclusioni da vicino, il giovane 85 ha mostrato alla poca platea presente che la stoffa di cui è fatto è di buona marca. Dobbiamo dire anche che è stata partita vera, tanto vera che è uscito fuori qualche piccolo screzio di capitan Greco sul finale che ha mostrato di non gradire la sconfitta prendendosela con la panchina rossoblu, rea di troppi incitamenti ai propri giocatori. Ma ci può stare. In una serata ventilata ma abbastanza fresca, dopo la giornata torrida, parte ben organizzato il Cosenza FC messo in campo con mestiere e bravo a giocare senza orpelli e senza tanti fronzoli. Palloni mai sprecati e passaggi utili senza troppe diavolerie tattiche. Un gioco essenziale e preciso che da davvero i suoi frutti. Crotone un attimino più fermo, abbastanza lento nei movimenti, che paga la dura preparazione di questo periodo. Per i pitagorici una preparazione che sta continuando con due sedute giornaliere tiene impegnato e ancora non libero di esprimersi tutto l'organico. Il Cosenza FC ha dalla sua un incredibile movimento sulle fasce che fa di Tiscione, oggi schierato come seconda punta, e di Rivolta due armi micidiali che lavorano per una punta, Aruta, apparso già in condizione. In difesa una super prestazione del colred Tankua che con Tiscione ha la palma del migliore in campo. Dicevamo del Crotone lento, soprattutto in difesa, dove oggi mancava Cavoli, e che non riusciva a tenere le sfuriate veloci dei contropiedisti di casa. Assenti anche Porchia e Alteri gli squali si sono presentati nel primo tempo con una formazione inedita con Dei e Juric in panchina. Primo tempo decisamente di marca cosentina con Tiscione che segna e prende la traversa. Crotone che reagisce con Vantaggiato ma non trova la botta vincente. Nel secondo tempo una marea di sostituzioni ed Aruta si inventa il raddoppio bevendosi l'altissima difesa del Crotone, con una discesa di 40 metri, e che perfora dei con un bel tiro potente e in diagonale. C'è voluto il 65' ai crotonesi per pareggiare. Il gol, quasi casuale è arrivato su conclusione diretta di fuori area di Tarantino che ha sorpreso un po' tutta la retroguardia rossoblu. Poi il forcing degli ospiti a testa bassa, stava per favorire la terza rete dell'FC, evitata grazie alla troppa generosità della terna arbitrale, nei confronti del Crotone di serie B, che fischia due fuorigioco consecutivi con gli attaccati ben dietro la linea difensiva. La partita veniva fatta giocare fino al 96' ma il Crotone non riusciva a trovare il gol del pareggio. Vittoria meritata dell'FC ma soprattutto calcio d'estate che seppur ha mostrato le diversità in campo ha evidenziato l'ottima tenuta della difesa degli omini di Sonnino e una buona organizzazione di gioco. Calcio d'estate si che non deve far montare la testa. Però c'è da dire che se questo è il buongiorno, bè, diciamo che questa squadra dirà sicuramente la sua nel campionato di D di quest'anno. A margine della partita, ospiti importanti in tribuna. Oltre all'intere dirigenza dell'FC composta da Alfieri, Cannella, Falbo, Labonia e Spadafora c'erano presenti l'on. Nicola Adamo, Pino Tursi Prato e Bonaventura Lamacchia che hanno continuato a confabulare oltre la fine della partita con Michele e Francesco Lorè (nella foto) , anch'essi presenti in tribuna. Voci attendibili riferiscono di una trattativa che dovrebbe portare ad un loro probabile ingresso in società.

Il tabellino:

Cosenza FC – Crotone 2-1

Marcatori: 37' Tiscione, 57' Aruta, 65' Tarantino

Cosenza FC: Amedeo, Moretto, De Miglio, Tankua, Pantaleo, Ginobili, Melillo, Vassallo, Aruta, Tiscione, Rivolta. In panchina Longo, Campione, Scarlato, Pipitò L., Pipitò D., Abbenante, Dinovich, Covello, Gallicchio, Garrone, Nicolosi.

Crotone: Mirante, Konko, Giuliano, Greco, Scardina, Paro, Ciancia, Guzman, Vantaggiato, Berrettoni, Galardo. In panchina: Dei, Rocca, Fantaccini, Piglionei, Rossi, Juric, Tarantino.
Arbitro: Crispino di Catanzaro
Ammoniti: Aruta
Angoli: 6 a 2 per il Crotone
Recupero: 1 (pt) – 6 (st)

Ancora novità per il 1914

24/08 Menter i Lupi lavorano alacremente in quel di Casole, Ciccio Marino non è da meno. Ancora novità nell’organico. Mentre sembra solo questione di ore l’ingaggio di Sergi (dovrebbe arrivare insieme ad altri due elementi mercoledì sera o giovedì mattina) a Casole Bruzio è arrivato il difensore Cervolo classe 1984 dalla Spal. Dalla primavera del Benevento è arrivato Milton Pereira, esterno sinistro del 1984. In rpova è anche arrivato il giovane Mento centrocampista classe 85. Il giocatore Costanzo, invece, è stato rispedito a casa, al Genoa, dopo l’aver verificato un suo infortunio che necessita di tempo per recuperare. Probabile che a fine recupero il giocatore potrà essere ricontatato. Per mercoledì è previsto l’arrivo dell’esterno sinistro Pannullo classe 85 dalla primavera della Salernitana. Per giovedì prossimo invece è prevista la prima amichevole contro l’Amantea alle 16.30 sul campo del Virginia.

Nuovi arrivi per il 1914. FC: varata la srl, domani amichevole con il Crotone

23/08 Ancora movimenti di mercato per il Cosenza Calcio. Oggi è arrivato in sede il difensore centrale Marco Scifo dall’Angri. Domani dovrebbe arrivare il terzino destro ex Spal Ceravolo. Inoltre per domani sera dovrebbero concludersi le altre trattative che il DS Marino sta portando faticosamente avanti da quattro giorni. Il Cosenza Football Club, invece, ha finalmente imboccato la via del nuovo assetto societario formando la srl che è stata costituita questa sera dal notaio. Inoltre per mercoledì sera il Cosenza Fc ha ufficializzato l’incontro amichevole contro il Crotone al San Vito. La gara avrà inizio alle 20.30 ed il biglietto unico costa 5 euro.

Rende a valanga e FC corsaro sul neutro di Acri

22/08 E’ tempo di calcio giocato ed oggi si sono disputate due partite di Coppa Italia, una semipro e l’altra dilettanti. In quella dei semipro, il Rende ha battuto il Taranto per 7 a 1, nella Coppa Italia Dilettanti il Football Club ha vinto per 0-1 contro la Rossanese sul neutro di Acri. Al Lorenzon più che una partita si è trattato di un allenamento perché dopo le recenti vicissitudini societarie del Taranto, i rossoblu ionici si sono presentati con la squadra della Beretti. Impegno facile quindi così come il risultato rotondo, prodotto tutto nel primo tempo. La squadra di Simeoni ha sfruttato, dunque, l’impegno di coppa per provare i meccanismi e verificare i movimenti in campo. Le reti sono state realizzate in sequenza da Frazzica, Caridi, Orlando, Galantucci (rig), Perrelli, Migon (TA, rig), Orlando e Riolo. Nel secondo tempo i biancorossi non hanno voluto infierire cercando di gestire la palla e facendola girare per provare gli automatismi. Ad Acri invece, il Cosenza FC ha fatto la sua prima uscita ufficiale della stagione con una vittoria. Pochissimi tifosi al seguito e partita decisa da un gol nato da un contropiede propiziato da Tiscione e realizzato al 10’ da Rivolta. Da quel momento in poi la squadra di Sonnino ha gestito la partita contenendo gli avversari e ripartendo in contropiede. Una giusta mentalità per fare risultato. Per la Rossanese tre nitide occasioni nel primo tempo hanno fatto sudare la squadra rossoblu che deve ringraziare la scarsissima vena degli attaccanti avversari che sottoporta hanno sbagliato quasi tutto. Nel secondo tempo una nuova occasione per Campione, sfuggito in contropiede, è stata parata dal portiere di casa. Il Cosenza Calcio non ha disputato l’incontro contro la Vibonese per la rinuncia alla Coppa Italia.

I tabellini

Rende - Taranto 7-1
Marcatori: 9' Frazzica, 12' Caridi, 14' Orlando, 17' Galantucci (rig), 30' Perrelli, 31' Migogna (rig), 42' Orlando, 44' Riolo.
Rende: Ambrosi, Caridi, Morelli, Perrelli (46' Lo Polito), La Spada Montano, Orlando (43' Tocci), Catalano (46' Toscano) Galantucci, Riolo. Frazzica. All. Simeoni
Taranto: Zelletta, Pastore, Colasurdo (46' Palmigliano), Sangermano (46' Dell'Isola), Mazzaro, Galzarano, Marcagnino, Albano, Beltrame, Migogna, D'Armenta (68' Dionisio). All. Presicci
Arbitro: Iannone di Napoli
Ammoniti: Lo Polito
Angoli: 6-1
Recupero: 2(pt) 0 (st)
Spettatori: 200 circa

Rossanese - Cosenza FC 0-1
Marcatore: 10' Rivolta
Rossanese: Maritato (67' Ramunno), Grassani, Urso, Privitera (79' Lista), De Luca, Romeo, Guaglianone (67' Cicchetti), Gambino, Lo Monaco, Tortora, Di Maggio.
Cosenza FC: Amedeo, Campione (77' Melillo), De Miglio, Abbenante, Pantaleo, Ginobili, Covello, Pipitò (55' Moretto), Tiscione, Gallicchio (71' Garrone),Rivolta.
Arbitro: Bellè di Reggio Calabria
Ammoniti: Pipitò, De Miglio, Tortora.
Angoli: 4-2
Recupero: 1(pt) 3 (st)
Spettatori: 200 circa

 

Il Cosenza 1914 rinuncia alla Coppa Italia

20/08 Il Cosenza 1914, iscritto al campionato di serie D, ha rinunciato alla gara di Coppa Italia,
primo impegno ufficiale della stagione, in programma domenica alle 16:00 con la Nuova Vibonese. Per effetto di tale decisione il Comitato Interregionale, applicando quanto previsto dal regolamento, ha provveduto ad escludere lo stesso Cosenza 1914 dalla manifestazione promuovendo la Nuova Vibonese al turno successivo e deferendo la società cosentina agli organi della Giustizia Sportiva. Il deferimento porterà ad una ammenda di circa 500 euro. Sul piano sportivo, invece, oggi ‘ arrivato il terzino Basile (83) e gli under Riontino (85) e Costanzo (86). Per domenica prossima è prevista una amichevole con il Rende. Martedì arrivano i giocatori che si sono svincolati in C1 e C2.

Usciti i calendari di serie D.

19/08 Sono stati pubblicati nel primo pomeriggio i calendari della serie D. Il campionato inizierà alle 15 del 5 settembre e avrà soltanto tre soste, a Natale, a Capodanno ed a pasqua. Se per il Cosenza Fc la distribuzione degli incontri appare abbastanza equilibrata, per il Cosenza 1914 il finale di campionato è decisamente da incubo. Nelle ultime quattro partite tre saranno giocate fuori casa e tutte e quattro contro le pretendenti al trono. Un inizio morbido ma una fine davvero da brividi. Un ulteriore prezzo da pagare? Chissà. Ma l’avvio permette ai lupi di De Rosa di poter affrontare la meglio un campionato nuovo con una squadra ancore in pieno cantiere. A tal proposito ancora nessuna nuova dal calcio mercato. Le indiscrezioni sui giocatori che sono trapelate ieri si sono dimostrate vere ma le trattative ancora sono in corso. Probabile l’arrivo dei nuovi giocatori per lunedi’ prossimo. Questa la prima giornata del Girone I del campionato:
Ab Auto Adrano – Cosenza 1914
Alcamo - Giarre
Casertana - Paganese
Cosenzafc - Vibonese
Marsala – Folgore 2000 Castelvetrano
Milazzo- Rossanese
Pomigliano- Sapri
Rosarnese - Trapani
Siracusa - Modica
La stracittadina è prevista per il 16 ottobre (andata) ed il 13 febbraio (ritorno).
Qui il link del calendario in formato pdf

Amichevole del Football Club a Marzi

19/08 Si è svolta questo pomeriggio a Marzi una amichevole tra il Cosenza FC e una rappresentativa dei disoccupati dei campionati di Eccellenza e Promozione. 9 a 2 il risultato finale. A segno il neo acquisto Aruta con quattro reti, doppietta di Garrone, ed una rete per uno a Melillo, Gallicchio e Tankua. Domani doppia seduta Marzi.

Cresce in qualità l’organico del Cosenza Calcio. Arriva Sergi

18/08 Continua ad essere un cantiere in costruzione il Cosenza Calcio 1914. Un cantiere positivo che ogni giorno che passa aggiunge pezzi importanti del suo progetto. Dopo l’arrivo dei nigeriani Kalù e Salami, entrambi 84, dalla Reggiana, del marocchino El Aoudi un 83 del giro Juventus, e dell’86 Libossi dal Perugia, dovrebbe arrivare oggi la prima punta da tutti agognata. Viene dalla C2 e la scorsa stagione ha realizzato 16 reti con la maglia della Palmese. Si tratta di Michele Sergi classe 1976, attaccante. Oltre all’attaccante in arrivo anche il terzino sinistro Marco Pisano, classe 75, che bene ha fatto la scorsa stagione a Vittoria in C2, i difensori Mancini e Rufini, entrambi dallo Stabia e gli under Pippa e D’Angelo che avrebbero essere di ritorno alla società di appartenenza e cioè al Cosenza Calcio 1914. Oggi i Lupi hanno svolto una doppia seduta con lavoro atletico la mattina e partitella il pomeriggio. In evidenza il marocchino El Aoudi che ha anche realizzato una rete. La preparazione continua a Casole Bruzio sempre con una doppia seduta. Note negative vengono dalla partita di domenica. Molto probabilmente la società chiederà di spostare o addirittura di poter non giocare l’incontro di Coppa Italia contro la Vibonese in casa.

Il Football club continua ad allenarsi a Marzi

18/08 Ha ricevuto il benestare dell’Amministrazione di Marzi il Cosenza Football Club di Sonnino che continuerà ad allenarsi per tutto il mese di Agosto nel ridente paese del Savuto. Risolto momentaneamente il problema logistico, la compagine di Falbo e Cannella registra tre movimenti in uscita, quelli di Montesanto, Nosdeo e Verderame e un importante movimento in ingresso che è quello dell’attaccante Aruta che avrebbe trovato l’accordo per venire a giocare nella seconda squadra della città. Una accordo ancora verbale, però, che non ha visto la sigla nero su bianco del contratto. La cosa dovrebbe avvenire nella giornata di domani. Intanto al gruppo si sono aggregati De Miglio e Del Signore che da stamattina si allenano con i nuovi compagni. Per domani pomeriggio a Marzi è prevista una amichevole contro una rappresentativa di giocatori disoccupati.

I custodi del Cosenza Calcio chiedono a Padre Fedele di ritirare le dimissioni

17/08 ''E' opportuno e necessario, anche al fine di garantire il buon funzionamento della societa' Cosenza calcio 1914 e affrontare i prossimi impegni, che i componenti del Consiglio d' amministrazione ritirino le dimissioni''. E' quanto sostengono, in una nota, i custodi giudiziari Nicola Bosco, Gennaro Brescia e Francesco Muraca, nominati dalla Procura distrettuale di Catanzaro dopo l' avvio dell' inchiesta sui presunti illeciti nella gestione della societa'. Nella nota i custodi rilevano inoltre che ''le dimissioni annunciate dal presidente, padre Fedele Bisceglia, e dai componenti del Consiglio di amministrazione della societa' non risultano al momento essere state ancora ratificate dall' assemblea della societa', che dovra' essere allo scopo opportunamente convocata. Gli stessi componenti del Cda, inoltre, anche se dimissionari, restano, ai sensi di legge, ancora in carica quanto meno sino al momento della ratifica delle dimissioni da parte dell'assemblea dei soci e della necessaria sostituzione con i nuovi componenti del Cda''. I custodi sostegono, inoltre, che ''al momento la proprieta' non ha completato l' operazione di ricapitalizzazione della societa''' ed invitano il presidente ''a reiterare il sollecito alla proprieta' per l' integrale versamento dei decimi di legge, quanto meno sino al minimo legale o eventualmente sino alla somma stabilita di 250 mila euro. Cio' al fine di ottenere le disponibilita' finanziarie per affrontare le spese necessarie per lo svolgimento del campionato e nell' attesa dell' esito dei contenziosi pendenti con gli organi federali, sia nel caso di un eventuale e legittimo ripescaggio in serie C/2, sia nel caso di un provvedimento di urgenza per il doveroso blocco dei campionati di serie C/2 e D, come gia' sollecitato al legale della societa'. Tutto cio' anche a salvaguardia del patrimonio posto sotto sequestro, del titolo sportivo e della riottenuta riaffiliazione alla Figc''. Dall’altro canto il solito Corbelli fa sapere di aver telefonato al Quirinale per manifestare il suo disappunto al Presidente Ciampi che non avrebbe perorato la causa del Cosenza ma solo quella del Napoli, non avendo ancora, lo stesso Presidente, incontrato i consiglieri provinciali, come richiesto tempo fa. Dal punto di vista prettamente sportivo invece, continua la preparazione e la formazione del gruppo di giocatori che sta formando la nuova rosa del Cosenza Calcio 1914. Nell’allenamento di oggi Mister De Rosa ha schierato due squadre con dieci giocatori ognuna in una partitela che è finita 3 a 1. Subito in evidenza il nuovo arrivato Simonetti che ha messo a segno una tripletta. Oltre all’attaccante SImonetti si sono presentati agli ordini del Mister il portiere Panìco, il centrocampista Manoni assieme ad altri under di valore. Nella tarda serata è arrivato un centrocampista di nazionalità marocchina e due giocatori nigeriani, Salami Akande centrocampista classe 1984 e un suo connazionale che gioca nel ruolo di difensore, entrambi provengono dalla Reggiana (C1). In serata la squadra è rimasta a cena all’Oasi Francescana del Presidente Padre fedele che ha voluto parlare con i giocatori. Poche le sue parole: “Siete qui per vincere e già da domenica dovete scendere in campo per un solo risultato”. Domani doppia seduta di allenamento al Virginia.

Il Cosenza Calcio ricomincia dalla D

16/08 E’ iniziata questo pomeriggio la nuova avventura, nel mondo dei dilettanti, del Cosenza Calcio.Dopo le note vicissitudini che hanno costretto il primo club cosentino di calcio ad una ingiustificata retrocessione di due categorie, e mentre tra Roma e Napoli si combatte una silenziosa (mica tanto) guerra di nervi e carta bollata che ha di fatto paralizzato la Coppa Italia (bloccate dalla magistratura ordinaria le partite del Bari e del Pescara), a Cosenza inizia una nuova esperienza. Qualcuno ha accomunato questo giorno a quello che, quattro anni orsono, ha portato il Messina di Franza, dopo una gloriosa e repentina scalata, in serie A. L’obiettivo, ci ha confermato il nuovo DG Bonofiglio, “è vincere subito per salire, dobbiamo fare un campionato da Cosenza”. E senza che nessuno lo sottolineasse, per la prima volta nella storia del calcio italiano, una squadra sospesa dai campionati viene fatta ripartire da uno dei gradini più bassi. La verità sta in mezzo? Probabile. Sta di fatto che il team che gestisce questa nuova avventura è lo stesso che ha affrontato gli ultimi campionati di B. De Rosa Allenatore, Zunico vice ed allenatore dei portieri, Marino Direttore Sportivo, Pincente preparatore atletico, Costabile e Bonofiglio medici, Novello fisioterapista sono quanto di meglio la Calabria potesse offrire in questo momento. E’ chiaro il cammino che si vuole percorrere. Ed a sottolineare il momento particolare, c’è il caldo sostegno dei tifosi che questo pomeriggio, con una città deserta per il ferragosto, si è presentato al Real Cosenza con oltre trecento persone, a battere le mani ai giovanotti che hanno calcato il campo. Un incubo dimenticato in parte. Una nuova storia di passione e di amore per uno sport che non ti lascia mai deluso. O almeno così è quando il tutto rimane nel chiuso del campo da gioco. Per adesso la società ha presentato solo gli under. Tanti bei giovani provenienti da club di B e da società di categoria, quasi a voler ancora celare la vera ossatura portante della squadra ancora nascosta per evitare dannose fughe di notizie. La squadra, vi possiamo assicurare, sta venendo su bella tosta. Il DS ha anche dichiarato che la società vuole giocare anche le partite di Coppa Italia, nonostante la prima, in pratica è tra sei giorni e la squadra è ancora in itinere. Ma ci ahnno assicurato “State tranquilli che non ripetiamo gli errori di altri, i giocatori che arrivano hanno già fatto la preparazione nei club a cui appartenevano. Non siamo andati alle svendite ma abbiamo preso quello che volevamo”: E scusate se è poco. Questi i primi under : Porteri: Panico (Lecce) e Scalise 85 (Taranto). Difensori: Coluccio 85 (Ascoli), Salerno 84 (Cidrese), Tortorella 85 (Savoia), Corasiniti 84 (Catanzaro), Bevilacqua 85 (Catanzaro), Melis 86 (Genoa), Madrigrano 84 (Marsala). Centrocampisti: Ferrentino 86 (Salernitana), Pezzoli 86 (Genoa), Gamberale 83 (Cosenza), Gasperini 80 (Argentina-Rosario central), Morrone 85, Ferraro 85 (Castrovillari), Mannoni 78 (Isernia), Montesano. Domani allenamento ancora sul campo del Real Cosenza e da mercoledì 18 ritiro al Virginia.

Il Football Club torna al lavoro

16/08 Si sono ritrovati questo pomeriggio alle 14, in quel di Rende, all’Hotel Executive i giocatori del Cosenza Fottoball Club reduci dalla prima fase di preparazione. Piccolo rendezvous con la stampa e poi via tutti ad allenarsi. Si ma dove. Ancora niente di definitivo. Oggi e domani gli allenamenti si svolgono a Marzi. Da mercoledì dovrebbero effettuarsi a Castrolibero, ma ancora nulla di ufficiale. La seconda squadra di Cosenza sta cominciando il suo secondo campionato tra mille peripezie. Abbandonato il progetto di rilancio dal gruppo campagna, gli uomini di Falbo e Cannella, che hanno sinora fatto un buon lavoro si stanno concentrando sui mille problemi di tutti i giorni che un club giovane deve affrontare. E quello della sede dove allenarsi rimane ancora un problema seriamente aperto. Oggi una nuova defaillance. Il portiere Verderame non si è presentato. Pare che sia in attesa di novità. In società ci assicurano che è tutto a posto. L’organico a disposizione di Mister Sonnino e del DS Sorace comunque da oggi è questo: Portieri: Verderame, Amedeo (84); Difensori. Scarlato (85), Abbennante (74), Tankoua (83), Ginobili (79), Montesanto (74), Rivolta (77); Centrocampisti: Orsino (86), Moretto (85), Fasano (86), Morrone (86), Pantaleo (83), Fiscina (86), Nosdeo (78), Spinelli (85), Campione (84), Cipolla (84), Covello (86), Del Signore (84), Vassallo (84), Pipitò (85); Attaccanti: Melillo (77), Garrone (76), Piscione (85), Gallicchio (77), Danovic (86). Le ultime novità sono gli attaccanti Gallicchio, ex Terzana e Bologna, e Danovic, ex Racing Club Parigi; i centrocampisti Del Signore ex Taranto, Vassallo ex Isernia e Milazzo e Pipitò ex Akragas. Domani l’FC si allena per una doppia seduta a Marzi.

Calcio: Corbelli propone la fusione dei due Cosenza

14/08 La fusione tra il Cosenza Calcio 1914 ed il Cosenza Football Club e la cessione del titolo sportivo di quest' ultima al Castrovillari e' stata chiesta dal consigliere provinciale di Cosenza, Franco Corbelli. Corbelli ha anche invitato padre Fedele a non dimettersi dalla carica di presidente del Cosenza 1914. ''Ho grande rispetto dei dirigenti del Cosenza Fc. In questo anno - ha sostenuto Corbelli - ho difeso la giusta e sacrosanta causa del Cosenza 1914, ma senza mai criticare l' altra squadra cittadina, anzi ho sempre riconosciuto al Cosenza Fc il merito e il coraggio di aver dato una squadra alla citta' e alla provincia dopo la nota, clamorosa ingiustizia posta in essere lo scorso anno dalla Figc. Ho proposto una possibile fusione tra le due societa', che, ho visto, e' sostenuta anche dai ragazzi della curva e dagli altri tifosi. Mi rendo conto che e' un' operazione non facile e piuttosto complessa. Pero' credo che si ha il dovere di provarci. E' sinceramente impensabile che Cosenza possa avere due squadre in serie D. Occorre invece fare un' unica, grande squadra capace di vincere un campionato dietro l' altro e ritornare cosi subito nel calcio che conta''. ''Contestualmente - ha proseguito Corbelli - mi sembra giusto, direi doveroso che il titolo del Cosenza Fc ritorni nella citta' del Pollino e venga dato al Castrovillari, al quale lo scorso anno e' stato tolto sia pure lecitamente. Ritengo che sia questa la soluzione piu' equa: il Cosenza 1914 (insieme al Cosenza Fc) e il Castrovillari entrambi in serie D. Perche' questa operazione possa andare in porto offro la mia disponibilita', assolutamente gratuita, come garante o comunque nella forma e nel ruolo che le diverse parti in causa riterranno, nel caso, opportuno utilizzare''.

Lettera aperta del Cosenza Calcio 1914 agli ultrà, ai tifosi e ai club del Cosenza Calcio. “Riprende la storia ed il mito dei lupi”

13/08 Che stesse per iniziare una nuova era lo si è subito capito dall’entusiasmo con cui il popolo rossoblu ha accolto la notizia che il Cosenza Calcio 1914 quest’anno sarà presente ad un campionato in cui competere. Un campionato che non è il suo, che per arcani misteri che non comprendiamo è la serie D, ma finalmente un campionato dove misurarsi. Infatti alle 15 di oggi pomeriggio la lega di serie D ha comunicato la formazione dei gironi e nel girone I una delle 18 squadre partecipanti, dopo l’editto della Lega, è proprio il glorioso Cosenza 1914 spa che torna a calcare i rettangoli di gioco. Assieme al Cosenza Calcio ci sono: POL. ADRANO A.B. AUTO , U.S.D. ALCAMO S.R.L. , CASERTANA F.C. S.R.L. , A.S. COSENZA FOOTBALL CLUB , S.C. FOLGORE 2000 CASTEL VETRANO , A.S. GIARRE CALCIO , MARSALA 2000 , S.S. MILAZZO , MODICA CALCIO S.R.L. , S.S. PAGANESE , G.S. POMIGLIANO CALCIO, A.C. ROSARNESE , F.C. ROSSANESE 1909 A.S.D. , S.S.D. SAPRI CALCIO S.P.A. , U.S. SIRACUSA S.R.L. , A.S. TRAPANI, U.S. VIBONESE CALCIO. Un girone abbastanza duro, dove in molti, quest’anno, avanzano la pretesa della prima poltrona. Sarà dura farcela. Abbiamo consociato, lo scorso anno, un antipasto di altalenanti vicissitudini che, comunque, ci hanno dato la misura di un campionato terribile, duro e impegnativo. Ma la dirigenza del Cosenza Calcio ha raccolto la sfida e già lunedì 16 alle ore 16 presso il Real Cosenza (Il San Vito è chiuso per ferie fino al 17), i Lupi, in tutto il suo organico, verranno presentati alla stampa ed ai tifosi. Nel frattempo la Lega ha comunicato oltre che i gironi di campionato anche quelli di Coppa Italia. Il Cosenza 1914 esordirà il 22 agosto in casa contro la Vibonese (ritorno giorno 29). Mentre l’FC giocherà sul campo di Acri contro la Rossanese. A cesellare la giornata il primo “ululato” ufficiale del Lupo che riprende il suo cammino con una lettera aperta, indirizzata Al Centro Coordinamento clubs, Agli Ultrà Cosenza, Ai clubs organizzati e a tutta la tifoseria rossoblu. “Dopo un anno di sofferenze e di forzata inattività ritorniamo in campo. Il Cosenza calcio 1914 Spa torna a calcare i campi verdi con l’orgoglio di rappresentare una provincia importante e di grandi potenzialità come quella di Cosenza. La città di Cosenza può vantare di avere una squadra di tradizione, che nelle sue varie fasi, dal lontano 1914, rappresenta i colori rossoblù e il ghigno famelico dei lupi. Pronti a resistere a tutte le avversità, abbiamo superato anche questa durissima prova. Ritorniamo in campo, unico caso forse nella storia del calcio italiano, dopo un anno di sosta, non dipesa dalla nostra volontà, e per le circostanze che la tifoseria rossoblù conosce bene. Chi ci dava per morti dovrà ricredersi: i “lupi” non moriranno mai!
Proprio alla vigilia del prossimo campionato, abbiamo ritenuto giusto rivolgerci ai nostri tifosi ai quali promettiamo fin da subito che la loro squadra è pronta a dare battaglia per vincere. Il nostro ringraziamento va a tutti i tifosi, agli ultrà, delle due curve, i più passionali, pronti a sostenere da sempre il Cosenza in lungo e largo per l’Italia, al Centro Coordinamento clubs,a tutti i clubs, agli appassionati e sportivi sparsi in lungo e largo per il mondo che durante questo anno si sono battuti, con determinazione per ritornare a esistere. Pensiamo a coloro che lo scorso 25 marzo si sono recati a Roma sotto il Tar del Lazio, a coloro che non hanno potuto raggiungere la capitale per i noti fatti alla stazione di Paola. A quanti hanno comunque deciso di non muoversi pur essendo idealmente con il cuore a fianco della loro squadra. Il Cosenza siete voi e senza di voi il Cosenza non sarebbe la squadra che è sempre stata: combattiva e orgogliosa. Grazie di cuore per la mobilitazione che è durata fino a questi giorni, contro i poteri forti che dimostrano di osteggiare la rinascita del Cosenza. Nonostante tutto e per la fede rossoblù, ci prepariamo a giocare un campionato diverso dalla nostra tradizione, dall’immagine della città e della sua gente, ma con l’imperativo di arrivare immediatamente dove tutti sognano. Per tornare grandi serve l’appoggio di tutti e in particolare del popolo rossoblù capace di dare la spinta giusta per risalire la china. Riprendiamo il cammino memori degli errori compiuti in passato, ma con la ferma convinzione di poter fare bene e meglio, inaugurando un momento nuovo e trasparente di rapporti tra la squadra, la società e la tifoseria. Dopo tante sofferenze si è deciso di voltare pagina e di dare segnali diversi a tutti. La società, lo staff, tecnico e tutti i quadri, credono fermamente che il Cosenza tornerà a primeggiare. Lo chiedono i muri e gli spogliatoi del glorioso Stadio San Vito, i tanti campioni che hanno vestito la nostra maglia, i nostri appassionati che, da tutto il mondo, ci seguono su Internet e che presto avranno di nuovo attivo e aggiornato il loro sito. Dopo tante parole e tanta attesa, riprende la storia e il mito dei lupi. Il Cosenza siete voi! Più uniti di prima, più forti che mai! Cosenza calcio 1914 Spa”

Padre Fedele con tutto il CDA si dimettono: "Mi hanno lasciato solo"

13/08 Con una lettera autografa inviata questo pomeriggio e indirizzata agli Amministratori ed alla Proprietà, il Presidente con tutto il Consiglio di Amministrazione si sono dimessi in segno di protesta contro tutti coloro che lo avrebbero dovuto aiutare, anche economicamente e che invece lo hanno lasciato solo. Una protesta molto dura che vuole, ancora una volta, metetre in luce la poca chiarezza di chi ha promesso il suo aiuto e che invece è rimasto dietro le quinte ad aspettare. Questo il testo integrale della lettera ”Il sottoscritto Padre Fedele Bisceglia Francesco, Presidente del Cosenza Calcio 1914, premesso che con grande spirito sportivo ha assunto questa carica per cercare di riportare la Società a livelli professionistici;
premesso che si e sottoposto a, sacrifici personali e quotidiani come lo sciopero della fame per 7 gg, e conseguente ricovero in clinica per 3 gg;
premesso che ha tentato verbalmente c per iscritto ogni mediazione presso gli organi competenti della F.I.G.C. facendo notare che è assurdo, in una piccola Città, avere due squadre in serie D, preludio a guerre sportive fra poveri;
premesso che ha organizzato una massiccia manifestazione pacifica con moltissimi tifosi per ottenere giustizia;
premesso che nel suo programma voleva creare una società trasparante, con la partecipazione di tutte le organizzazioni dei tifosi;
premesso che si è dichiarato come il Presidente più povero e più forte del mondo; infatti ha firmato, per il bene della Città e Provincia, tutti i documenti per l'iscrizione al Campionato di serie D e si è "impegnato, come Legale Rappresentante del Cosenza Calcio 1914, a provvedere ai pagamento entro il 31 marzo 2005, di tutti i debiti della Società, non ancora estinti, nei confronti dei tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo". Avendo notato che, attualmente, non sussistono i presupposti per la creazione di una società con finalità di chiarezza, correttezza e competenza e che è rimasto solo a gestire una situazione economica, a dir poco. difficile, che supera i limiti francescani,
SI DIMETTE
con tutto il Consiglio d’Amministrazione attuale, composto da; Luciani Antonio,
Magnelli Salvatore e Lappano Salvatore, da Presidente e Legale Rappresentante del Cosenza Calcio 1914, anche se non con effetti immediati per ovvi motivi burocratici
AUGURA
alla stessa Società Cosenza Calcio l914 di raggiungere mete sempre più alte, degne di una nobile Città come Cosenza e di una eccezionale tifoseria che si è sempre contraddistinta in correttezza, passionalità democratica ed attaccamento ai colori rossoblu sempre, comunque, dovunque.
RINGRAZIA
il Patron Paolo Fabiano Pagliuso per la fiducia accordato e ringrazia altresì, i Custodi Giudiziari Bosco, Brescia e Muraca a cui va il plauso por il lavoro meticoloso, quotidiano e competente, profuso per il bene del Cosenza. Ringrazia infine il Foro della Società nella persona degli avv.ti Lubrano e dell’Avv. Carratelli per la splendida battaglia legale volti a far rispettare i colori di una squadra che la Città porta sempre nel cuore.
Infine, il sottoscritto ricorda le minacce di Al-Qaeda cha si prefigge di “bruciare l'Italia”. Il problema Cosenza Calcio scompare come le stelle al sole; intensificherò le mie povere preghiere e le celebrazioni Eucaristiche sulle rive del mare.
Abbraccio tutti spronando a seguirmi in questa cordata di preghiera.
Con stima cd affetto P. Fedele Bisceglia Francesco Presidente Cosenza Calcio l914”

Franco Corbelli presenta una denuncia alla procura di Roma per gli scandali del calcio

13/08 Il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli ha reso noto di aver presentato un esposto denuncia alla competente Procura della Repubblica di Roma per chiedere una indagine a ''360 gradi su tutti gli scandalosi e illegittimi salvataggi, ripescaggi dei grandi club e delle altre squadre di serie A, B e C nel 2003 e nel 2004 e il blocco immediato di tutti i campionati dalla A alla D''! ''Nel mio esposto - informa Corbelli - ho chiesto alla magistratura che si indaghi su tutti i casi di clamorosi salvataggi e ripescaggi, che hanno riguardato grandi club
sommersi da centinaia di miliardi di vecchie lire di debiti, con i presidenti in carcere. Una inchiesta che vada ad accertare eventuali ipotesi di reato, intrecci tra banche e club, che accerti il ruolo e le responsabilita' della Figc in queste vicende.Sono certo che dopo questa mia denuncia e grazie all'obbligatorieta' dell'azione penale la Procura di Roma aprira' subito un'inchiesta e accertera' tutti gli scandali, che stanno dietro a certi salvataggi e ripescaggi ''miracolosi e vergognosi'', cosi' come acclarera' tutte le responsabilita' per l'esclusione assolutamente ingiustificata e illegittima di altri club, come nel caso del Napoli e del Cosenza Calcio 1914. Una cosa e' certa: lottero' perche' venga finalmente fatta luce e giustizia su questi scandali e su certi potenti personaggi che si considerano degli intoccabili! Lo faro' anche con clamorose iniziative di protesta. Intanto chiedo che la competente Procura di Roma, dopo l'intervento del Tribunale di Napoli, che ha bloccato il campionato di serie B per la esclusione della societa' partenopea dai cadetti, adotti lo stesso provvedimento di blocco per tutti i campionati, dalla serie A alla D, in attesa delle risultanze delle inchieste giudiziarie (fideiussioni false , calcio scommesse, ripescaggi, salvataggi e esclusioni illegittime...)''.

Punghellini: “Mi auguro che il Cosenza 1914 affronti il campionato di D con lo spirito giusto”

12/08 Il presidente del Comitato Interregionale William Punghellini e' intervenuto in merito a informazioni sulle delibere adottate dal Consiglio Federale di oggi precisando che ''il Tivoli ed il Savona non avendo ottenuto dalla Covisoc i requisiti per il ripescaggio in serie C2 sono da ritenersi a tutti gli effetti iscritte al campionato di serie D, mentre per le societa' escluse dai campionati professionistici quali l'Ancona e la Viterbese non vi e' altra soluzione che l'iscrizione in un campionato regionale dilettanti. Non esiste - ha sottolineato - alcuna possibilita' di carattere regolamentare per cui le societa' non ammesse ai campionati professionistici possono trovare per qualsiasi motivo collocazione nel campionato di serie D''. Sul Cosenza 1914, invece, il Comitato Interregionale ha preso atto dell'iscrizione allo stesso campionato, la serie D, operata dalla societa' a seguito del dispositivo emanato dalla Figc. 'Mi auguro - conclude Punghellini - che la stessa societa' affronti il campionato a cui e' stata assegnata con il giusto spirito nel rispetto delle norme e delle disposizioni stabilite dagli organi federali e dallo stesso comitato interregionale, poiche' non esiste piu' nessuna possibilita' per percorrere altre strade che non farebbero altro che illudere i tifosi cosentini''.

Corbelli: “Esclusione dalla C2 ultima e grave umiliazione inflitta da Carraro”

12/08 ''E' l' ultima, grave e inaccettabile umiliazione inflitta da Carraro e dai suoi ben noti sodali alla societa' rossoblu', alla tifoseria, alla citta' di Cosenza e all' intera provincia cosentina''. Lo ha sostenuto il leader del movimento Diritti civili e consigliere provinciale a Cosenza, Franco Corbelli, dopo la decisione della Figc che non ha ripescato il Cosenza in C2. ''Una pagina nera del calcio - ha sostenuto Corbelli - scritta da personaggi screditati che hanno calpestato ogni regola ripescando due squadre in C1, piu' il Como, nove squadre in C2 e hanno invece negato il ripescaggio al Cosenza calcio, societa' con oltre 90 anni di storia, negli ultimi 11 anni in serie B, con una citta' importante, colta, sportiva, universitaria e con una provincia che e' la piu' estesa d' Italia, con i suoi 155 comuni''. ''A questo punto - ha concluso Corbelli - non resta che ricominciare da capo, dalla serie D. Auguro al Cosenza Calcio 1914 di battere insieme agli avversari sul campo di calcio anche queste grandi ingiustizie e di ritornare alla grande nel calcio che conta dove merita di stare per il suo glorioso passato''.

Gli amministratori del Cosenza Calcio chiedono ai legali di bloccare la C2 ricorrendo all'ex art. 700

12/08 I custodi-amministratori giudiziari del Cosenza Calcio 1914, Nicola Bosco, Gennaro Brescia e Francesco Muraca, in un lungo comunicato ''a salvaguardia del patrimonio della societa', del titolo sportivo e della conseguente riaffiliazione'', hanno sollecitato l'avv. Carratelli di valutare l'opportunita', in caso di mancato ripescaggio in C2, ''se sussistano o meno nel caso del Cosenza i presupposti, stante il precedente del Napoli Calcio, per richiedere al Tribunale civile di Cosenza l'emissione di un provvedimento ex art. 700 per il blocco dei campionati di serie C2 e D''. L'iniziativa, hanno sostenuto gli amministratori, e' stata presa in considerazione del ''comportamento ostativo e defatigante della Figc e il perdurante e reiterato diniego degli stessi organi federali a dare piena ottemperanza al giudicato del Consiglio di Stato di ripescaggio nella serie C2 della societa' Cosenza Calcio 1914''. A giudizio degli amministratori, dopo aver riottenuto l' affiliazione ed il mantenimento del titolo sportivo, l' iscrizione al campionato di Serie D ''ha rappresentato, come richiesto anche dai legali, un passaggio necessario ed obbligato al fine di non vanificare i vari ricorsi presentati e perdere nuovamente titolo sportivo e affiliazione, confidando invece, attraverso la necessaria iscrizione al campionato di serie D, nel legittimo e fondato ripescaggio in serie C2, come peraltro stabilito dallo stesso Consiglio di Stato''. Gli amministratori precisano anche alcuni aspetti riguardanti la societa'. ''Il 14 Giugno 2004 - e' scritto nella nota - l' assemblea straordinaria della societa', secondo la volonta' manifestata dalla proprieta', ha deliberato la copertura delle perdite e l' aumento del capitale sino alla somma di 250 mila euro, riservandosi la stessa proprieta' l' esercizio del diritto di opzione entro trenta giorni dall' iscrizione della delibera e il successivo versamento delle somme di cui all' aumento di capitale entro il termine ultimo del 31 agosto 2004. Nei termini fissati, stante il mancato esercizio del diritto di opzione degli altri soci e la mancata sottoscrizione dell' aumento di capitale da parte di altri imprenditori o di eventuali interventi, e/o aiuti economici da parte delle istituzioni, la proprieta', Fabiano Paolo e Luca Pagliuso, ha inteso comunicare ai custodi giudiziari l' esercizio del diritto di opzione spettante, riservando il successivo versamento delle somme di cui alla ricapitalizzazione sottoscritta. Ne deriva pertanto come allo stato occorre necessariamente attendere il gia' sollecitato integrale versamento dei decimi di legge, quanto meno sino al minimo di legge o eventualmente sino a 250 mila euro al fine di completare l' operazione di ricapitalizzazione e affrontare le spese necessarie per lo svolgimento del campionato sportivo''. ''Risultano pertanto allo stato prive di fondamento, almeno per quanto concerne custodi-amministrari giudiziari - prosegue la nota - notizie circa organico e nominativi di calciatori e allenatori contattati certamente non dagli scriventi''. Gli amministratori, inoltre, ribadiscono come, ''all' esito della ottenuta riaffiliazione e del mantenimento del titolo sportivo, in relazione alla conseguente iscrizione al campionato, il Cosenza Calcio 1914 Spa resti l' unica squadra in assoluto ad avere adito, al fine di tutelare i suoi legittimi diritti a salvaguardia del patrimonio, tutti i gradi della giustizia sportiva (Camera di conciliazione, Arbitrato), nonche' della giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato) e pertanto all' esito della sentenza 5364/2004 del Consiglio di Stato l' iscrizione al campionato di Serie D ha rappresentato, come richiesto anche dai legali, un passaggio necessario ed obbligato al fine di non vanificare i vari ricorsi presentati e perdere nuovamente titolo sportivo e affiliazione, confidando invece, attraverso la necessaria iscrizione al campionato di serie D, nel legittimo e fondato ripescaggio in serie C2, come peraltro stabilito dallo stesso Consiglio di Stato''. ''Sulla scorta di quanto sopra e soprattutto di quanto stabilito nella sentenza del Consiglio di Stato - e' scritto nella nota - gli scriventi custodi-amministratori giudiziari hanno gia' sollecitato l' avv. Carratelli al fine di valutare l'opportunita' se sussistano i presupposti per richiedere al Tribunale l' emissione di un provvedimento ex art. 700''.

Gli avvocati del Cosenza 1914 “Il Cosenza Calcio ha diritto a disputare la C2”

11/08 A ventiquattrore di distanza dal consiglio federale che si determinerà domani, scegliendo tra buoni e cattivi, chi rimane e chi va via, in città si respira un clima di speranza. Ad alimentarla un comunicato del collegio difensivo del Cosenza Calcio che denunciando la misteriosa scomparsa del documento federale datato 27 luglio 2004, il quale non sarebbe stato presentato ne al Coni per l’arbitrato ne alla sede del Consiglio di Stato e quindi passibile di reato perché di fatto si tratta di un documento occultato, sostiene che se il Cosenza, come la sentenza stessa ha appurato, era legittimato ad iscriversi in C1 allora avrebbe dovuto trovarsi in serie B e quindi essere ripescato in C2 e non in D. A fare squadra, poi, scende in campo anche il Centro Coordinamento Club di Totolino Domma che manda una lettera a Carraro, Abete, Macalli, Gentile ed al Consiglio federale chiedendo il ripescaggio della squadra in C2 per la gloria sportiva e la tradizione che tutta una provincia vanta. Di cornice a tutte queste iniziative, una riunione fiume avvenuta nella sede del Cosenza Calcio fatta alla presenza degli amministratori giudiziari e del Presidente Padre Fedele Bisceglia. Tema dell’incontro la formazione del nuovo organico e gli adempimenti economici per sostenerlo. La riunione è terminata verso le 22.30 e pare che si sia addivenuti ad una conclusione. Su eventuali nomi di giocatori e tecnico, però, tutti si sono celati nel massimo riserbo. Non è trapelato neanche uno spillo. Giusto a alimentare il clima di speranza che la città, ancora una volta, vive. E’ in pratica un attesa spasmodica che tiene ancora una volta tutti sulle spine per un’altra giornata di passione. Domani vedremo. Di seguito pubblichiamo il comunicato degli avvocati difensori del Cosenza Calcio e la lettera del Centro Coordinamento Club:
COMUNICATO UFFICIALE DEL COLLEGIO DIFENSIVO DELLA SOCIETA’ COSENZA CALCIO 1914 S.P.A. IN RÉLAZIONE AL PROVVEDIMENTO EMNATO IN DATA 27 LUGLIO 2004 DAL CONSIGLIO FEDERALE FIGC
Il Collegio difensivo dona Società Cosenza Calcio 1914 spa, costituito dagli avvocati Giuseppe Carratelli. Enrico Lubrano e prof. Filippo Lubrano in relazione al provvedimento emanato in data 27 luglio 2004 dal Consiglio Federale della F.I.G.C., con il quale è stata ritenuta e disposta la non collocazione della Società Cosenza 1914 s.p.a. nei campionati professionistici (richiamato sia nel Comunicato Stampa della F.I.G.C. del 27 luglio 2004, sia nel provvedimento della F.I.G.C. del 29 lu5lio 2004, n. 44/A) - comunica quanto segue:
1) che come precisato dal Presidente Federale Carraro nelle proprie dichiarazioni agli organi di stampa riportate in data 28 luglio 2004 sui tre quotidiani sportivi (dichiarazioni armai confermate anche dallo stesso Presidente Federale. per il fatto di non avere lo stano operato alcuna rettifica nei termini di legge oramai decorsi), il Cosenza sarebbe stato inquadrato in Serie D sulla base del criterio applicato in fattispecie analoghe (Fiorentina e Palermo) della "perdita di due categorie" e, pertanto, sarebbe stato retrocesso dalla Serie C1 alla Serie D (Gazzetta dello sport: 'il Palermo, che nell '86 venne" escluso dalla serie B ricominciò dalla C2 e la stessa sorte toccò alla Fiorentina due anni dopo. I precedenti come ci ha detto il Consiglio di Stato, sono di ripescaggi in due categorie inferiori"; Corriere dello sport: ".. tenuto conto che tutte le società retrocesse per debiti hanno perso due categorie il Cosenza al momento della cancellazione era in C1 e quindi dovrà ripartire dalla serie D"; Tuttosport:" Ci sono meccanismI di
ripescaggio predeterminati, ma l'ipotesi di ripescaggio due categorie indietro come capitato a Firenze e Palermo è praticabile");
2) che 21 Consiglio dl Stato, con sentenza n. 5364/2004 del 2 agosto 2004, ha precisato che, in applicazione di tale criterio, ai Cosenza spetta la Serie C2. in quanto il diniego da iscrizione in serie C1 per la stagione 2003-2004 “ha impedito al Cosenza di partecipare al campionato di Serie B. nel quale altrimenti sarebbe stato riescato per effetto dell’allargameto a 24 squadre, come accertato nella sentenza n. 5025/2004 (ciò al fine dell'eventuale calcolo della perdita di categorie, oggetto di contestazioni all'odierna discussione" (come testualmente specificato a pag. 7 di tale sentenza);
3) che "misteriosamente" la F.I.G.C. non ha mai reso possibile la visione del provvedimento del 27 luglio 2004 indicato; in particolare, tale provvedimento
a) è l'unico provvedimento emanato dal Consiglio Federale in data 27 luglio 2004, che non è stato inserito nel sito internet della Federazione;
b) non è stato né depositato nè esibito dalla FIGC innanzi al Consiglio di Stato all'udienza del 30 luglio 2004 per la trattazione del ricorso n.7311/2004, pur trattandosi dell'atto impugnato in quella sede;
c) non è stato nè depositato, né esibito dalla F.1.G.C., neanche in sede di "arbitrato" innanzi al C.O.N.1., all'udienza del 4 agosto 2004 (proc. Nn. 844 e 893), nonostante la richiesta esplicita (verbalizzata) dalla Società ricorrente, pur trattandosi dell'atto impugnato in quella sede;
d) non ne è stata rilasciata copia in adempimento alla richiesta di accesso, presentata alla F.I.G.C In data 9 agosto 2004 ai sensi della legge n. 241/1990, nonostante che l'avv, Luigi Medugno, legale della F.I.G.C, nel pomeriggio dello stesso giorno avesse assicurato ai legali della Società l'immediato invio di copia dell'atto;
e) non è stato né depositato, né esibito neanche in sede di "conciliazione" dinanzi al C.O.N.I. all'udienza dell’11 agosto 2004, in occasione della quale il Conciliatore ha rinviato la procedura a data da destinare e non ai è pronunciato sull'istanza di esibizione del provvedimento (verbalizzata)ribadita in occasione della trattazione orale della procedura.
Il Collegio difensivo precisa che la disponibilità del provvedimento e di rilievo fondamentale nella questione, in quanto, se i motivi della non collocazione della Società COSENZA 1914 nei campionati professionistici Sono quelli esplicitati dal Presidente Carraro alla Stampa dopo la conclusione del Consiglio federale del 23 luglio 2004 (retrocessione di due categorie), la Società Cosenza 1914 ha titolo ad essere immediatamente reinserita nel campionato di Serie C2 in applicazione della sentenza n. 5364/2004 del Consiglio dl Stato.

Milano-Roma-Cosenza, 11 agosto 2004 (avv Giuseppe Carratelli) (Avv. Enrico Lubranoo) (prof. avv. Filippo Lubrano)
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La Lettera del Centro Coordinamento Club a Carraro (Presidente FIGC), Abete e Mazzini (Vicepresidenti FIGC), Gentile (segretario FIGC), Macalli (Presidente Lega di C) e al Consiglio Federale.
Come ormai sanno tutti gli addetti ai lavori, i tifosi, gli appassionati del calcio in genere, il Cosenza calcio 1914, è stato estromesso dai vari campionati per le recenti vicende e successive decisioni ufficiali degli Organi Competenti. Dopo i vari ricorsi, la Società ha visto il riconoscimento al diritto di partecipazione al Campionato Nazionale Dilettanti, la serie D. Il nostro Centro Coordinamento fa propria l’impressione che si vive in tutto l’ambiente sportivo legato affettivamente a questa squadra: un capoluogo come Cosenza, con oltre centocinquanta comuni, possa e debba aspirare a qualcosa di più. In vista della riunione del Consiglio Federale indetta per domani, 12 agosto, si chiede di tenere in considerazione il “caso Cosenza” ancora di più di quanto non si sia già fatto nelle ultime settimane. Si chiede che si pensi non solo al bacino di utenza ed alla vastità del territorio della provincia, ma soprattutto di pensare al fatto che questa società è stata per quasi un secolo un punto di riferimento per chi ama il calcio con la sua storia sportiva. Una squadra che ha militato in serie B per tantissimi anni ed una Città che ha contribuito con i suoi ragazzi a rendere più ricca di talenti la stessa nazionale maggiore: pensiamo ai vari Fiore, Gattuso, Pancaro, Iuliano, Perrotta o giovani talenti come Morrone. Per questo, e non solo per questo, i Tifosi chiedono alle SS.LL. di continuare a prendere in considerazione la possibilità concreta di un ripescaggio nel calcio professionistico; sarebbe una decisone che riuscirebbe a lenire gli effetti delle profonde delusioni che l’annata sportiva appena conclusa ha causato nel nostro ambiente sportivo e sociale. Nella certezza che questo messaggio verrà preso in pur piccola considerazione, si attendono con trepidante attenzione le decisioni che scaturiranno nelle prossime ore. Il Presidnte del Centro Coordinamento Antonio Domma.”

Padre Fedele si arrabbia e mette in fuga i fantasmi di Pagliuso

10/08 Fervono i preparativi intorno al Cosenza CAlcio 1914 per l’avvio del campionato di serie D. Il Presidente, padre Feedele Bisceglia è sempre più indaffarato a mettere su un organico di tutto rispetto, affidandosi ai collaboratori che fecero grande il Cosenza Calcio e che hanno esperienza sul campo. Ma da Padre Fedele arriva anche una tirata d’orecchie alla stampa che vede ancora i fantasmi di Pagliuso aggirarsi intorno al Cosenza Calcio. Per smentire ogni inutile voce, il Presidente ha rilasciato una dura nota in cui chiarisce definitivamente, per chi avesse ancora qualche sospetto che: “In merito alle notizie false apparse su alcuni quotidiani della Città, circa allenatori, giocatori e direttori sportivi, preciso due cose:
- Il Presidente del Cosenza Calcio 1914 è Padre Fedele Bisceglia Francesco, che è stato l’unico e solo coraggioso a firmare tutti i documenti per l’iscrizione in serie D, esponendosi in prima persona. Questo è il primo miracolo a sua firma. Preciso inoltre che, dinanzi a lui c’è solo Gesù Cristo. I Pagliuso sono, e debbono restare, a casa loro e non hanno nessuna autorità.
- Soltanto ed esclusivamente Padre Fedele da notizie ufficiali e vere sia per la società che per la composizione della futura squadra. Altre notizie sono puerili illazioni di alcuni giornalisti che vogliono arrivare primi, utilizzando falsi comunicati senza alcun riscontro.
Lo ribadisco; tutto ciò non fa bene al Cosenza Calcio, anzi, rema contro creando solo confusione. Firmato Padre Fedele Bisceglia, Presidente Cosenza Calcio 1914 s.p.a.
”. Fin qui il testo originale. Per il resto Padre Fedele tiene ancora tutti sulla corda e preannuncia che, probabilmente, entro giovedì, ci sarà la presentazione dell’organico direttamente all’interno dell’Oasi Francescana. Nessun altro commento da aggiungere. Padre Fedele, siamo tutti con te. Sul fronte delle voci invece c'è da smentire l'arrivo di Tatti che sta concludendo con la Sambenedettese e tutte le altre voci di nominativi di giocatori che attualmente sono soltanto sul taccuino del collaboratore di Padre Fedele.

Corbelli: "Il Cosenza Calcio 1914 ritornerà grande"!

10/08 Il leader del Movimento Diritti Civili e consigliere provinciale Franco Corbelli, in una nota, alla vigilia dell'ultimo e decisivo Consiglio Federale di giovedì prossimo che dovrà pronunciarsi sulla richiesta del ripescaggio del Cosenza calcio 1914 in serie C2, saluta con entusiasmo il ritorno del vecchio Cosenza e di alcune sue bandiere , richiamate dal patron Pagliuso e messi a disposizione della società presieduta da padre Fedele, e si dice nonostante tutto ottimista sul futuro di questa squadra al di là di quello che sarà il verdetto degli organismi sportivi. In una nota Corbelli afferma : " Il calcio a Cosenza può e deve ritornare ai grandi livelli della Serie B come è stato per tanti anni. Al di là di quella che sarà la decisione del Consiglio Federale di giovedì sull'eventuale ripescaggio del cosenza calcio 1914 in serie C2, il mio impegno sarà quello di riportare il calcio che conta a Cosenza. Anche se dovessimo ripartire dalla serie D riusciremo tutti insieme in pochi anni a ritornare in serie B. Ben venga dunque il ritorno del vecchio Cosenza, di tante bandiere rossoblù che il patron Pagliuso ha già messo a disposizione della società presieduta da Padre Fedele per costruire una grande squadra capace di vincere un campionato dietro l'altro per ritornare così subito nel calcio professionistico importante. Ero inizialmente scoraggiato e contrario a ricominciare, nel caso, dalla serie D. Sbagliavo: il Cosenza 1914 non può morire! Sono anzi certo che come l'Araba Fenice risorgerà per ritornare grande. Saremo (comer il Milan, la Juventus..) la squadra da battere non solo in serie D ma, dal prossimo anno, anche in serie C. Tutti uniti per ritornare grandi. Mettendo da parte le polemiche del passato e ignorando i personaggi delle passerelle televisive romane alla Figc, oggi spaparanzati sotto l'ombrellone su qualche spiaggia", conclude Corbelli. Lo stesso Corbelli ha comunque preannunciato una nuova denuncia contro Carraro e la Figc se il Cosenza non sarà ripescato giovedì in serie C2.

Il Cosenza Calcio 1914 si è iscritto in serie D.

09/08 Da questo pomeriggio la società di Calcio 1914 spa è iscritta al Campionato di Serie D. Infatti sono state presentate, stamattina, dal segretario Covino le carte e le fideiussioni necessarie per adempiere a quanto emanato dalla nota federativa n. 44/A del Presidente della FIGC, Franco Carraro. A questo punto manca solo la formazione dei gironi che il Presidente Punghellini ha dichiarato di pubblicare il 13 di agosto, dopo le decisioni del Consiglio Federale del 12. Da alcune indiscrezioni trapelate, Punghellini, avrebbe anche chiesto alla Federazione di poter ripescare un'altra squadra per evitare di giocare il girone in 19. Secondo fonti bene informate la prima delle retrocesse verrebbe ripescata. Il Girone I della serie D, quest’anno sarebbe composto, quindi, da 20 squadre. Questo dal punto di vista formale. Dal punto di vista dell’organico, la sua presentazione dovrebbe avvenire giorno più, giorno meno, l’11 agosto. La squadra, sempre dalle solite fonti bene informate è composta da giocatori giovani, molti dei quali, provenienti da importanti settori giovanili di club importanti. La struttura organizzativa, dovrebbe ricalcare, grosso modo, l’ultima organizzazione di due anni fa. Con Marino DS, Caligiuri Team Manager, e lo staff dei medici che tornerebbe con la società erede della storia calcistica della città di Cosenza. Sul discorso allenatore non dovrebbero esserci novità rispetto a quanto da noi anticipato tre giorni orsono. Marulla, a meno di sviluppi (qualcuno dice che ci sia stato un abboccamento con De Rosa) continuerebbe ad allenare in serie D, dopo la lunga striscia positiva mostrata la scorsa stagione. Nessuno, infatti, negherebbe la panchina a chi, con i risultati, ha dimostrato di conoscere bene un campionato, dove i giovani la fanno da padrone. Chi meglio di Marulla, che per anni ha guidato i settori giovanili, riuscirebbe a sfruttare al meglio un organico giovane e soprattutto la rinascita di un club che vuole ripartire dall’inizio. Chi meglio di Marulla, bandiera della Cosenza sportiva, può stare sulla panca della società che rappresenta i colori di 90 anni di storia. Così, come nel passato, la storia si ripete. Due squadre nello stesso campionato di D. E’ già accaduto in passato. Fu cosi per il Cosenza con la Morrone e con il Rende. Con la pace dei tifosi ora, chi vuole, sceglie la squadra che più sente sua. Da una parte novanta anni di storia e i colori di una città. Dall’altra una nuova esperienza tutta da verificare.Succede a Verona, succede a Bergamo, succede anche a Catanzaro. Come al solito, visto che siamo nello sport, nel più bello degli posrt, il calcio, sarà il campo ed emettere l’ultimo verdetto ed a proclamare il vincitore. Quello che, poi, riuscirà a coagulare anche tifo e dissidi attuali sarà uno ed una sola: La Vittoria.

Corbelli polemico: “Sono state salvate soltanto le squadre di città governate dalla CDL”

09/08 ''Il governo Berlusconi, la Figc di Carraro e la Lega di Galliani sono riusciti a salvare lo scorso anno solo squadre di citta' governate dalla Casa delle Liberta' o societa' di potenti amici personali. Per diverse squadre di citta' e province simbolo del centrosinistra, come Cosenza e Napoli, invece hanno solo chiuso le porte, escludendo ogni ipotesi di ripescaggio e calpestando ogni regola democratica e ogni principio di giustizia, in particolare nel caso del Cosenza''. A sostenerlo e' stato il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. ''Sara' stato solo un caso?'' - si e' chiesto Corbelli. ''Se e' cosi' - ha aggiunto - e' di sicuro assai strano e inquietante. Di certo e' una grande ingiustizia che umilia, offende e discrimina citta' civili e sportive come Napoli e Cosenza. I parlamentari di Napoli e di Cosenza devono mobilitarsi e portare questo caso politico all' attenzione del Parlamento''.

Il Crotone batte il Rende e si aggiudica il trofeo S.Giovanni in Fiore

07/08 Il Crotone si aggiudica il trofeo Città di San Giovanni in Fiore. La squadra di Gian Piero Gasperini, infatti, ha battuto per 1-0 il Rende (C2) nella finale del quadrangolare organizzato dal Comune silano e dalla societa' sportiva Dragos. Partita bella e vivace, giocata davanti ad un numeroso pubblico nonostante le cattive condizioni atmosferiche. Crotone e Rende hanno mostrato di avere ottime qualita' e di poter dire la loro nei campionati di competenza. Parte bene il Crotone che sfiora piu' volte il gol con Alteri e Vantaggiato; poi il Rende con il suo pressing impedisce ai rossoblu' di Gasperini di poter giocare secondo i loro schemi. Nella ripresa il Crotone, vistosamente affaticato dai carichi di lavoro della preparazione, subisce l'azione del Rende ma il portiere Mirante ed un errore di Riolo sottoporta salvano i rossoblu'. Con i cambi Gasperini ha dato piu' vivacita' alla manovra. Il Crotone va vicinissimo al gol con Berrettoni e Juric, ma Vitale e' sempre bravo a respingere. Poi a cinque minuti dalla fine Paro mette a segno il gol vittoria con un rasoterra velenoso su cui il portiere del Rende non puo' nulla.

Corbelli: “Bisogna continuare a lottare. La C2 è ancora possibile”. Marulla allenatore del 1914

07/08 ''Dopo le ultime sentenze del consiglio di Stato e del Coni noto una specie di clima da rassegnazione che ha contagiato un po' tutti. E un grave errore. Non bisogna mollare e non arrendersi''. E' quanto sostiene in una nota il leader del Movimento Diritti Civili e consigliere provinciale, Franco Corbelli, circa la vicenda del Cosenza Calcio. ''La partita - ha aggiunto - non e' affatto conclusa. Anzi almeno la C2 possiamo e dobbiamo ottenerla. Per questo oggi invito quei pochissimi politici, che sembrano scomparsi, che in questi ultimi tempi hanno sostenuto la battaglia per il Cosenza a farsi sentire, a riprendere a lottare. A loro e ai consiglieri comunali di Cosenza dico di fare come fanno i loro colleghi di Napoli, anche occupando, se necessario, Palazzo dei Bruzi. Almeno fino al 12 agosto occorre non mollare e continuare a combattere. A lottare invece purtroppo siamo rimasti in pochissimi, io, padre Fedele , alcuni tifosi e la coraggiosa stampa calabrese''. ''Non capisco perche' il consiglio comunale - ha concluso Corbelli - non abbia dedicato neppure una riunione o una semplice discussione al caso Cosenza. Dobbiamo lottare sino all'ultimo per strappare almeno la C2, che ci tocca di diritto dopo l'infame ingiustizia subita''. Nel frattempo dalla società, dove è in corso una riunione fiume, provengono alcune idndiscrezioni che danno per certo l'ingaggio di Gigi Marulal come allenatore. Pare che Padre Fedele e il suo staff si stiano dando da fare per mettere insieme l'organico. Da domani, poi, il segretario Covino sarà a Roma con tutto l'incartamento per l'iscrizione al campionato di serie D che scade il 9 agosto, come sentenzia la disposizone n.44/a a firma del Presidente Carraro. Tutto quello ch epoi verrà in seguito è tanto di guadagnato. La squadra si ritroverà lunedì a Casole Bruzio.

Respinti i ricorsi all'arbitrato del CONI. Il Cosenza Calcio si iscrive in serie D

05/08 Il Collegio Arbitrale del Coni, presieduto dal prof. Maurizio Benincasa, ha dichiarato inammissibili, e non poteva essere diversamente, i ricorsi del Cosenza Calcio 1914 che contestava la mancata iscrizione ad un campionato professionistico del club della città dei Bruzi. Secondo quanto informa una nota del Coni, l'inammissibilità e' stata dichiarata ''sia con riferimento al C.U del consiglio federale del 27 luglio scorso, sia con riferimento al provvedimento del presidente della Figc, del 29 luglio scorso''. Al Cosenza 1914 aveva gia' dato torto il Consiglio di Stato, che aveva ritenuta ''equa e straordinaria'' la decisione di Carraro d'iscrivere i calabresi al campionato di serie D. Nel frattempo giunge la conferma che la società sta provvedendo ad espletare le pratiche per l'iscrizone al campionato di serie D. Difatti, il presidente del sodalizio calabrese, Padre Fedele Bisceglia è stato fatto rientrare d'urgenza in città per firmare tutti gli incartamenti necessari. Infine, nuova nota di Franco Corbelli che invita il Sindaco Catizone ed il Presidente Oliverio a sostenere con congrui finanziamenti il Cosenza Calcio 1914 in vista, anche, di un probabile ripescaggio, a suo dire, in C2.

Calcio a Cosenza: Rinviata a domani la seduta della camera di arbitrato del CONI.

04/08 E’ un ulteriore rinvio a domani, probabilmente, quello che i giudici della camera di conciliazione e arbitrato del CONI hanno deciso oggi sui ricorsi presentati dai legali del Cosenza calcio 1914, gli avvocati Enrico Lubrano e Giuseppe Caratelli. Contro la decisione del Consiglio federale della Figc di non iscrivere la squadra al campionato di C1, in pratica c’è stato un nulla di fatto. Nella discussione che si è svolta oggi, si e' appreso che i legali del Cosenza hanno sostenuto l' illegittimita' del provvedimento perche' basato su un presupposto inesistente che e' quello della revoca del titolo sportivo per la C1. Una decisione, hanno sostenuto i legali, che non e' mai stata adottata. I ricorsi presentati dal Cosenza sono due. Il secondo si riferisce alla decisione del presidente della Figc che autorizza il Cosenza ad iscriversi al Campionato nazionale dilettanti. Secondo quanto si e' appreso, i legali della Federazione hanno sollevato, tra l' altro, un' eccezione secondo la quale la Figc non avrebbe deliberato sul Cosenza, ma ha dato mandato al presidente federale per trovare una soluzione. Una tesi contestata dai legali della societa' rossoblu' che hanno sottolineato come nel comunicato ufficiale della Federazione si parla di ''decisione''. Il documento, pero', secondo quanto si e' appreso, non figura agli atti del procedimento e non e' giunto neanche durante l' udienza di oggi. Al termine dell' udienza i giudici della Camera di conciliazione si sono riservati la decisione.

Calcio a Cosenza: Dal Quirinale telefonata a Corbelli

04/08 In un comunicato diramato da Franco Corbelli, c’è da registrare la comunicazione del Presidente Ciampi in una telefonata fatta da una collaboratrice del Presidente della Repubblica, in replica alla richiesta di incontro dei consiglieri provinciali. “Il Presidente della Repubblica Ciampi ha nel cuore la citta' di Cosenza. Ha ricevuto l'appello del Consiglio provinciale per la vicenda del Cosenza calcio. Non puo' purtroppo incontrare la delegazione dei consiglieri provinciali perche' si trova da ieri fuori Roma, per un breve periodo di vacanze e poi per gli impegni alle Olimpiadi di Atene. Ha comunque preparato una lettera di risposta all'appello dei consiglieri provinciali di Cosenza e del presidente della Provincia, Oliverio, che sara' subito recapitata”. Nella stesso comunicato Corbelli ringrazia il Presidente Ciampi e sottolinea “l'attenzione e sensibilita' mostrate anche in questa vicenda sportiva e in particolare per la grande stima che Ciampi ha nei confronti della Citta' di Cosenza, dei cosentini e calabresi. Sono certo che il Capo dello Stato non fara' mancare il suo sostegno alla nostra battaglia che non e' solo sportiva, ma sociale, di giustizia, legalita', e diritto. Grazie all'aiuto di Ciampi forse potremo ottenere quel diritto alla serie C”. Nello stesso comunicato Corbelli ha dichiarato, inoltre, che “il presidente Ciampi sta per far recapitare una lettera con la sua risposta all'appello dei consiglieri provinciali"

Calcio a Cosenza: Mercoledì 3 ultimo appuntamento legale: l'arbitrato del Coni

03/08 Il Cosenza calcio prova l'ultimo appello. Nel pomeriggio di mercoledì 3 agosto c'è l'appuntamento con la camera di conciliazione ed arbitrato del Coni. Una carta, questa dell'arbitrato, che in questo momento potrebbe anche non fruttate nulla, visto che l'appello al Consiglio di Stato è stato respinto e visto che la Federazione ha già dato chiare disposizioni sulla iscrizione in serie D. Ma noi ci chiediamo se abbia senso insistere su questa linea quando ancora i fatti societari non sono stati messi a punto. L'invito di Corbelli ad unire le forze potrebbe essere davvero l'ultima mossa utile anche se difficilmente praticabile. Padre Fedele ancora non ha sciolto le riserve anche se in pubblico ieri sera ha affermato di voler comunque iscrivere la squadra anche in serie D, per salvaguardare il patrimonio che il titolo sportivo del Cosenza Calcio 1914 conserva. Novanta anni di storia non si cancellano così, anche se senza colpe dirette o indirette qualsivoglia. La Federazione ha calcato la mano, ma chi gestiva la società non ha fatto ancora nulla per andare incontro alle esigenza di chiarezza che la Federazione chiede nei bilanci. Un cane che si morde la coda. I debiti societari che aspettano i contributi federativi per essere smagrite, che a loro volta spettano i bilanci chiari per essere erogati. Dove sta la verità? Sicuramente in mezzo. Nessuno insomma si muove o fa il primo passo. Gli industriali vogliono la certezza del titolo per investire, la federazione vuole una forte spalla economica per decidere il da farsi. Di questo passo non arriverà proprio un bel nulla. La Federazione sempre più soggiogata dai grandi club, che fanno il bello e cattivo tempo, sul Cosenza di Pagliuso ha dimostrato ampiamente il suo non accettare la situazione. I tifosi vorrebbero quanto loro gli spetta. Nessun mecenate, sin'ora, si è fatto avanti. Avanti adagio direbbero in marina. Ma la paura e che in queste acque burrascose la nave del calcio cosentino non possa neppure salpare. Con l'arbitrato, però, il Cosenza prova a riottenere quanto dovuto o quanto meno a sindacare le decisioni dell'ultimo Consiglio federale sulle iscrizioni ai campionati. Infatti dalle 15.30 del pomeriggio l'appuntamento è con i procedimenti che davanti alla camera di conciliazione e arbitrato del Coni proveranno a ribaltare le decisioni del consiglio federale. Si tratta di un rito "abbreviato" rispetto al tradizionale iter che prevede conciliazione e arbitrato: da domani si va direttamene all'arbitrato e l'esito potrebbe essere immediato. Primo ospite il Napoli S.S. spa fresco fresco di fallimento che però, assieme all'Ancona potrebbero rinunciare. Il collegio arbitrale è presieduto da Massimo Zaccheo. A seguire , cioè alle 18.30, sono previsti due ricorsi del Cosenza Calcio 1914 spa. Se Napoli e Ancona non dovessero presentarsi, probabilmente la riunione con i legali del Cosenza potrebbe anticiparsi. Le altre sedute sono previste a partire da sabato 7 con il Como alle ore 8.30 e il Varese alle 9.15. Lunedi' 9 ci sono l'Empoli alle 11.30, l'Ancona alle 15.30 e la Viterbese alle 18. Il caso piu' singolare e' quello dell'Empoli, che ricorre contro Parma, Siena, Reggina, Lazio, Chievo e Brescia per presunte irregolarita' nel finale dell'ultima stagione di serie A. I procedimenti si devono chiudere, grazie all'apposita procedura d'urgenza, entro dieci giorni dal loro avvio e quindi sicuramente prima del Consiglio federale fissato per il 12 agosto, considerato che le societa' avevano avuto due giorni per ricorrere dal Consiglio del 27 luglio scorso.

Calcio a Cosenza: Corbelli propone la fusione tra FC e 1914

03/08 Il leader del movimento Diritti Civili e consigliere provinciale Franco Corbelli dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Cosenza Calcio 1914 lancia l’idea di una fusione tra le due squadre Cosenza 1914 e Cosenza Fc e la partecipazione di un’unica, forte formazione rossoblù al campionato di serie C2. Lo stesso Corbelli ribadisce la sua determinazione a perseguire penalmente Carraro e la Figc e denuncia il silenzio e la latitanza di tutti quei personaggi che sino all’altro ieri erano quotidianamente impegnati a difendere la giusta causa del vecchio club silano e che oggi pare siano scomparsi! “Anche dopo la sentenza ingiusta e vergognosa del Consiglio di Stato occorre assolutamente non mollare. Per questo sono sinceramente sorpreso e amareggiato dal silenzio di tutti quei personaggi(politici e non) che in questo ultimo periodo erano scesi in campo a sostegno della giusta causa del Cosenza 1914. Oggi mi sono accorto di essere rimasto , giusto come un anno fa, da solo a combattere. Un pò come quel…. giapponese che non si era accorto che era finita la seconda guerra mondiale e lui continuava a combattere nella foresta ! E’ quello che continuo a fare anch’io. Tra una mia battaglia civile e umanitaria el’altra trovo sempre il tempo e la forza anche di occuparmi e continuare a combattere anche per il Cosenza calcio. Come faccio ininterrottamente da oltre un anno, sostenuto sempre dalla coraggiosa stampa cosentina e calabrese, afferma Corbelli. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato non resta che tentare la strada di una fusione tra le due società, Cosenza 1914 e Cosenza Fc, e chiedere alla Figc la iscrizione alla serie C2 ! Almeno questo credo che la “banda Carraro”(che porterò in Tribunale) non ce lo negherà. E’ questa l’unica strada da percorrere almeno nell’immediato, viste la sentenza e le scadenze prossime per l’iscrizione ai vari campionati”, conclude Corbelli.

Il Cosenza Calcio ora deve iscriversi in serie D

02/08 E’ con un lungo comunicato articolato in due punti fondamentali che gli avvocati difensori del Cosenza calcio, dopo la decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso in appello, hanno fatto il punto della situazione alla luce del comunicato n.44/A della Federazione che di fatto reintegra il Cosenza nel calcio professionistico e pone le condizioni per l’iscrizione, entro e non oltre il 9 agosto 2004 con una serie di adempimenti, nel campionato di serie D (anche in soprannumero). Questa decisione, a detta degli avvocati, lascia diverse porte aperte per l’eventuale ripescaggio in C2, fatti i dovuti distinguo. Primo quello di aver perso l’opportunità di disputare la serie B, visto che materialmente il Cosenza aveva tutti i titoli per ritenersi affiliato al campionato di serie C come scritto nella sentenza del TAR confermata dal Consiglio di Stato e secondo si richiama al rispetto del criterio della perdita di due categorie, invece delle tre attuali. Infine gli stessi legali invitano la Federazione a tenere presente che aspettandosi un ripescaggio in C2, dopo l’iscrizione in D, si ritengono , i legali della società, nelle more pronti a recepire il riottenimento del titolo di C1 a cui appartenevano prima delle sentenze. Insomma una serie di porte legali aperte che permetterebbero alla Federazione di restituire il maltolto senza tanti stravolgimenti, e soprattutto senza i problemi degli ipotetici ricorsi, paventati da più parti se la restituzione del titolo fosse stata fatta di colpo in C1. C’è da sudare e sicuramente c’è da lavorare molto legalmente, ma ora uno spiraglio in più lo si vede. Ora non rimane da fare altro, da parte della società, che sanare la questione economica in modo da concludere il percorso indicato dalla Federazione nel comunicato numero 44/A. Una lunga estate di passione è in programma. Sarà sudata e lunga ma il lumicino della fine del tunnel comincia ad intravedersi.


Questo il comunicato ufficiale dei legali difensori del Cosenza Calcio 1914


COMUNICATO UFFICIALE DEL COLLEGIO DIFENSIVO DELLA SOCIETÀ' COSENZA CALCIO 1914 S.P.A. IN RELAZIONE ALLA SENTENZA 2 AGOSTO 2004, N. 5364. DELLA SESTA SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO. Il Collegio difensivo della Società Cosenza Calcio 1914 s.p.a., costituito dagli avvocati Giuseppe Carratelli, Enrico Lubrano e prof Filippo Lubrano, in relazione alla sentenza 2 agosto 2004, n. 5364, della Sesta Sezione del Consiglio di Stato pur prendendo atto del fatto che tale decisione ha ritenuto che il provvedimento emanato in data 29 luglio 2004 dal Presidente Federale non concreti un atto elusivo del giudicato di cui alla sentenza n. 5025/2004 - comunica quanto segue
1) evidenzia che tale sentenza precisa espressamente che, nell'individuazione del campionato di competenza del Cosenza, la FGCI avrebbe dovuto considerare che il diniego di iscrizione in Serie C1 per la stagione 2003-2004 "ha impedito al Cosenza di partecipare al campionato di Serie B, nel quale altrimenti sarebbe stato ripescato per effetto dell'allargamento a 24 squadre, come accertato nella sentenza n 5025/2004 (ciò al fine dell'eventuale calcolo della perdita di categorie, oggetto di contestazioni all'odierna discussione" (come testualmente specificato a pag. 7 della sentenza odierna: ne deriva che, pertanto, l'applicazione del "criterio della perdita dl due categorie", cui fa riferimento il Presidente Federale nelle sue dichiarazioni agli organi di stampa pubblicate in data 28 luglio 2004 (dichiarazioni ormai confermate anche dallo stesso Presidente Federale, per il fatto di non avere lo stesso operato alcuna rettifica nei termini di legge ormai decorsi) determina inequivocabilmente l'obbligo di disporre il ripescaggio del Cosenza in Serie C2, che dovrà essere disposto, come ribadito dalla stessa sentenza del Consiglio di Stato, dal Consiglio Federale del prossimo 12 agosto;
2) ritiene che il Comunicato Ufficiale n. 44/A - anche a prescindere dall'accertato carattere non elusivo del giudicato della sentenza n. 5025/2004 è un provvedimento comunque illegittimo, in quanto, per la prima volta, dispone la revoca al Cosenza del proprio status di soggetto titolare del titolo sportivo per la Serie C1, laddove invece il provvedimento con il quale lo scorso anno il Consiglio Federale ha negato al Cosenza l'iscrizione al Campionato di Serie C1 aveva effetti esclusivamente per la stagione agonistica 2003-2004 (come in esso testualmente specificato) e non certo in via definitiva.
Alla luce di tale situazione, pertanto, il Collegio difensivo.
1) diffiderà la F.I.G.C. a ripescare immediatamente il Cosenza in Serie C2 sia in esecuzione di quanto disposto dalla sentenza odierna (atto dovuto in caso di disponibilità, anche di un posto, in Serie C2), sia in virtù delle disposizioni federali ordinarie;
2) si riserva di proseguire nell'impugnazione ordinaria del Comunicato n. 44/A, già Intrapresa con ricorso innanzi alla c.d. Camera di Conciliazione del C.O.N.I (che sarà discusso all'udienza del 4 agosto 2004), al fine dl riottenere Il titolo sportivo per la Serie C1.
Milano-Roma-Cosenza 2 agosto 2004
(avv. Giuseppe Caratelli) (avv. Enrico Lubrano) (prof. Avv. Filippo Lubrano)

Corbelli invita i dirigenti del Cosenza a rifiutare la serie D

02/08 “E' l' ultima grave ingiustizia, ed umiliazione nei confronti della civile, corretta tifoseria e della colta e sportiva citta' di Cosenza e provincia cosentina''. E' quanto sostiene in una nota il leader del Movimento dei Diritti Civili e consigliere provinciale, Franco Corbelli, dopo la decisione del Consiglio di Stato. ''Il Consiglio di Stato - ha aggiunto - confermando le ragioni di Carraro e della Figc ha avallato la grande, grave ingiustizia. Cosenza e' stata calpestata, sono state letteralmente massacrati i diritti e le regole piu' elementari. Hanno cancellato oltre 90 anni di storia del glorioso Cosenza Calcio 1914 con una sentenza mostruosa, con una autentica provocazione, con motivazioni ridicole e offensive. Con la sentenza di oggi hanno distrutto anche l'ultima speranza di una citta', della provincia e di tutta la tifoseria. Da questa sentenza Cosenza subisce danni devastanti, i cui effetti si vedranno nel tempo. La citta' viene cancellata dal panorama calcistico nazionale e buttata nell'anonimato assoluto. Questo comporta la mancata iscrizione alla serie C1''. ''In molti dovranno vergognarsi - ha proseguito Corbelli - per questo crimine sportivo e dovranno prepararsi a rispondere davanti alla magistratura dove li trascinero' tutti. Un'ultimo invito ai dirigenti del Cosenza 1914: rifiutate la serie D''. ''Personalmente - ha concluso - continuero' la mia battaglia contro questi personaggi e gli scandali del calcio''.

Respinto il ricorso in appello degli avvocati del Cosenza Calcio

02/08 Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dai difensori del Cosenza Calcio 1914 che avevano chiesto l'ammissione della squadra al campionato di serie C1 o, in subordine, a quello di serie C2. L'iniziativa degli avvocati Giuseppe Carratelli e Filippo Lubrano traeva origine dalla sentenza emessa dallo stesso Consiglio di Stato il 2 luglio scorso con la quale i giudici amministrativi avevano confermato il pronunciamento con cui il Tar aveva disposto la riaffiliazione della societa' ai campionati professionistici dopo che lo scorso anno la Figc aveva estromesso la societa' per una serie di inadempienze amministrative. Gli avvocati del Cosenza, con il ricorso al Consiglio di Stato, avevano chiesto l'interpretazione autentica, e la conseguente applicazione, della precedente sentenza. Adesso gli stessi difensori del Cosenza Calcio attendono il pronunciamento dell'arbitrato del Coni cui si sono rivolti e che esaminera' la vicenda dopodomani.

E’ di Cosenza il nuovo direttore Generale dell’Inter

02/08 Accursio Scorza, 65 anni, che gia' accompagnava il presidente Angelo Moratti nelle trasferte dell'Inter, e' il nuovo direttore generale della societa' nerazzurra. Lo ha comunicato l'Inter, a margine della presentazione dei due nuovi giocatori Sinisa Mihajlovic e Ze Maria. Scorza, che sostituisce Massimo Moretti, e' da sempre un manager delle aziende della famiglia Moratti: attualmente e' presidente della Saras Energia in Spagna e consigliere delegato del Arcola Petrolifera in Italia. ''Quello che e' stato fatto in passato - commenta Scorza, calabrese di Cosenza, sposato, quattro figlie - e' di buon auspicio per quello che fara' l'Inter di oggi e di domani''.

Gentile denuncia: “La FIGC indaghi sul caso Emerson”

02/08 ''Confidiamo che l' ufficio indagini della sempre piu' inaffidabile Figc abbia verificato lo stato di salute di Emerson, che non si presento' al raduno della Roma esibendo un certificato medico che parlava di depressione''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia e componente della Commissione sport di Palazzo Madama. ''Siamo felici - afferma Gentile - per l' improvvisa e repentina guarigione dalla depressione di Emerson: sapendo che milioni di italiani combattono contro il male oscuro, non abbiamo motivi per non credere che il grande calciatore sia guarito miracolosamente e dopo aver definito il suo passaggio alla Juventus. Dal punto di vista dell' immagine, questo e' il colpo piu' duro del paese di Pulcinella chiamato calcio: milioni di nostri connazionali sono chiamati realmente a sconfiggere la depressione senza avere ingaggi miliardari. Ma questo e' un altro discorso...''.

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