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Notizie di Politica
dal 18 al 28 gennaio

 

Zavettieri (NPsi) “Principe ingeneroso con De Michelis, rappresentante di un partito libero e democratico”

28/01 ''A Sandro Principe esprimo grande affetto e considerazione e gli auguro un rientro pieno e rapido nell' attivita' politico-amministrativa, gia' fin troppo impegnativa, di sindaco di un grande Comune al quale e' stato chiamato dall' 80% degli elettori. Mi spiace, pero', per il giudizio ingeneroso nei confronti di De Michelis, definito schiavo di Berlusconi''. A sostenerlo e' stato il leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri, in relazione ad una intervista rilasciata da Principe al 'Quotidiano'. ''Sandro Principe - ha aggiunto Zavettieri - non tiene conto dei travagli, delle traversie e dei percorsi della diaspora socialista che e' stata provocata soprattutto dagli attacchi e dai colpi tremendi dell' allora Pci-Pds, oggi Ds. In merito a questa valutazione sara' mia cura far pervenire all' amico e compagno Sandro Principe gli atti del recente congresso nazionale del Nuovo Psi, la relazione di De Michelis, gli interventi e le conclusioni, allo scopo di verificare se questo e' un partito che appartiene alla Spa di Berlusconi o se, invece, e' un partito libero, democratico, e che esprime pienamente la storia, cultura e la tradizione socialista''.

Abramo: “Legge elettorale con uno sbarramento minimo è utile alla Calabria”

28/01 ''Una nuova legge elettorale che preveda un minimo sbarramento e' utile alla Calabria, non al candidato della Casa delle Liberta' che non ha bisogno di alcun espediente per vincere questa battaglia'': lo ha detto Sergio Abramo, candidato per il centrodestra alla Presidenza della Regione alla vigilia della riunione dei partiti della Cdl. ''Si tratta di garantire, nel pieno rispetto della pluralita',- afferma Abramo - una semplificazione del sistema politico, evitando la frammentazione del Consiglio regionale in decine di monogruppi. Lo sbarramento, gia' sperimentato da solide democrazie occidentali, ha il compito di incoraggiare l' accorpamento di forze politiche culturalmente affini, favorendo cosi' la governabilita', ma anche la riconoscibilita' della minoranza. Sono certo - aggiunge il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione - che le forze politiche della Casa delle Liberta', compresi i partiti cosiddetti 'minori' e che io non considero assolutamente tali, si adopereranno per raggiungere un risultato che assicurera' un migliore funzionamento delle istituzioni, mentre notevole sarebbe il risparmio per le finanze regionali''. ''Sul mantenimento del listino - ha detto ancora Abramo - preferisco non pronunciarmi, essendo rispettoso delle indicazioni che vengono dai partiti. Si tratta di una questione che puo' essere rimandata alla prossima legislatura quando, in presenza ci si augura di una nuova legge elettorale nazionale, si potra' pensare all' abolizione di questo anomalo premio di maggioranza''.

Loiero: “Con Confindustria piena condivisone di idee e di programmi”

28/01 ''Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, e Confindustria Calabria hanno piena condivisione di idee e di programmi e vogliono camminare insieme per far sviluppare finalmente la nostra regione''. E' quanto si afferma in una nota diramata dallo staff del candidato del centrosinistra al termine dell' incontro tra Loiero e i rappresentanti dell' industria calabrese, con in testa il presidente regionale Filippo Callipo. ''Nel corso dell' incontro - riporta la nota - sono stati presi in considerazione temi come lotta alla criminalita', allestimento di una macchina regionale ben organizzata ed efficiente, stabilita' politica, burocrazia rapida, tempi di intervento certi, formazione dei giovani capillare, competitivita', maggiore qualita' dei servizi - soprattutto dei trasporti e delle infrastrutture in genere, con particolare attenzione al porto di Gioia Tauro e ai due Aeroporti -, maggiore facilita' di accesso al credito bancario e, soprattutto, un ritorno al dialogo fra tutte le figure economiche e sociali della regione con le istituzioni. Questi - si aggiunge nella nota - sono gli ingredienti condivisi per uscire da una situazione di stallo che vede la Calabria all' ultimo posto come reddito pro-capite nazionale ed agli ultimi dieci posti in ambito europeo, con un solo 0,1 % dell' export complessivo italiano, unica regione a non avere nemmeno una sola industria con piu' di 500 dipendenti all' attivo. Loiero e Callipo hanno ribadito l' importanza di un nuovo patto sociale, vincolante, a lungo termine, fra tutte le componenti della nostra economia''. Secondo quanto si afferma nel comunicato, il candidato del centrosinistra e il leader degli industriali calabresi hanno anche concordato sul fatto che ''una nuova idea di 'fare insieme' un lungo percorso, una marcia condivisa, puo' veramente farci uscire dalla crisi''. In riferimento al fenomeno del precariato, per Loiero, ''non bisogna piu' consentire che si spieghi questa politica dell' illusione, nella nostra Regione come in Italia''. Il candidato del centrosinistra ha anche annunciato una seria battaglia, sia a livello locale ma anche in ambito nazionale, ''per un ripristino - ha detto - della 'flessibilita'' del lavoro, in forte antitesi con il 'precariato' che e' ben altra cosa e che somiglia tanto a un sistema di moderno schiavismo che crea un esercito di subalterni''. ''All' incontro - e' detto nella nota - e' intervenuto anche Floriano Noto, presidente dell' Assindustria di Catanzaro, che ha ricordato come sia diventato importante per un imprenditore in Calabria avere alle spalle un governo regionale forte con un bilancio sano''. 'Nel mondo attuale del business - ha detto Noto - alcune societa' del nord o dell' Europa chiedono a noi imprenditori calabresi innanzitutto il bilancio della Regione, prima ancora di entrare in affari con noi''. Presenti, tra gli altri, Giuseppe Vecchio, presidente dell' Ance Calabria; Vincenzo Restuccia, presidente dell' Assindustria di Vibo Valentia; Vincenzo Speziali, presidente della Sacal; Gaetano Lumare, presidente di Assindustria Crotone; Raffaele De Rango, presidente di Assindustria Cosenza e Fausto Equino, presidente del comitato piccola industria di Confindustria Calabria.

Abramo: “Autosospensione dall’Anci per garantire l’unità”

28/01 ''Garantire all' Anci la prosecuzione di un impegno super partes e quindi non condizionato dalla campagna elettorale''. Cosi' Sergio Abramo, candidato per la Casa della liberta' alla presidenza della Giunta regionale, spiega i motivi della sua autosospensione dalla presidenza regionale dell' Associazione nazionale dei comuni italiani. ''L' Anci Calabria - ha detto Abramo ai componenti del Direttivo regionale dell’Associazione, riunitosi a Catanzaro - ha sempre adottato all'unanimita' le sue decisioni. Proprio questa grande unita' ci ha consentito di raggiungere risultati importanti e di diventare interlocutori privilegiati dei governi nazionale e regionale, delle forze politiche e dei sindacati. I sindaci, in questi anni, sono diventati protagonisti di una nuova stagione di riscatto per la nostra terra. Un ruolo che confligge in modo frontale con gli interessi della criminalita' organizzata. Non a caso, proprio sindaci e amministratori sono il bersaglio privilegiato degli attentati e dei tentativi di intimidazione di chiaro stampo mafioso''. ''Autosospendendomi dall' attivita' dell' Anci fino al voto di primavera - ha aggiunto il candidato della Cdl - ho voluto evitare di incrinare la straordinaria unita' che ha caratterizzato il lavoro associativo. Sono certo che i due vicepresidenti, Iacucci e Varacalli, e l'intero Comitato direttivo porteranno avanti in questi due mesi, con coerenza e nel rispetto di questo spirito, l'azione dell' Anci''. ''Unanime - riferisce ancora la nota - e' stato l' apprezzamento del direttivo per la scelta operata da Abramo, scelta giudicata politicamente ineccepibile''. L' organismo si e' anche augurato che ''proprio i temi che stanno piu' a cuore ai Comuni (dalla sicurezza al processo di deleghe dalla Regione) siano al centro del dibattito politico della competizione elettorale''.

Loiero: “Messaggio dei Vescovi, motivo d’orgoglio”

28/01 ''Il messaggio che mi arriva dalla Conferenza episcopale e' per me motivo d' orgoglio e di riflessione. Credo infatti che sia importante che la Chiesa, segua con attenzione l' evoluzione della politica della Calabria. Accolgo e faccio mio l' invito alla moderazione e alla concretezza dei programmi lanciato dal documento episcopale ai candidati alla presidenza della Regione''. A sostenerlo e' stato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, in merito all' invito rivolto ieri dalla Conferenza episcopale. ''Ora come non mai - ha aggiunto Loiero - la nostra terra ha bisogno di una spinta in avanti, di un progetto reale, tangibile, vero, di sviluppo, ed emancipazione. Un cammino che per forza di cose deve essere impostato sulla trasparenza dell' agire, sulla passione e l' impegno politico, disinteressato, autentico, a servizio della collettivita' e dell' interesse generale. E sono convinto che se e' questo il percorso, l' universo di valori che ci proviene dalla comunita' cattolica della nostra Calabria e' fondamentale. Non ne possiamo fare a meno. Per attivare quel processo di rifondazione morale della politica da cui la Regione non puo' prescindere, se intende affrontare a viso aperto e con entusiasmo le importanti sfide con lo sviluppo, la liberta' intellettuale, il futuro. Non a caso - ha concluso Loiero - abbiamo proposto un patto per lo sviluppo, che riprenda la trama interrotta del confronto, esaltandone il valore. Un patto di interventi condivisi e di lungo periodo, tra Regione e gli altri soggetti istituzionali, economici e sociali''.

Abramo “L’invito dei Vescovi non può non essere pienamente accolto”

28/01 ''Il messaggio dei Vescovi e l' invito alle forze politiche calabresi ad operare per il bene comune non puo' non essere pienamente accolto'': lo afferma Sergio Abramo, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione, commentando il documento approvato ieri dalla Conferenza episcopale calabra. ''Sono convinto - prosegue Abramo - che alla base dell' impegno politico debba esserci una grande forza interiore e morale e che la Chiesa calabrese continui a rappresentare un grande punto di riferimento spirituale e morale per la politica e per tutti coloro che hanno responsabilita' nella gestione della cosa pubblica''. ''Sono rimasto particolarmente colpito - aggiunge Abramo - dal richiamo dei Vescovi alla concretezza. Il bene comune si persegue con le opere concrete, con i risultati che si ottengono sui nodi irrisolti della societa' calabrese, a cominciare dalle piaghe della disoccupazione e della criminalita'. ''La Conferenza Episcopale invita a preoccuparci delle nuove generazioni e per questo dovremo fare in modo di porre le questioni giovanili al centro dei nostri programmi e delle nostre azioni - ha detto ancora il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione - offrendo ai ragazzi della Calabria le stesse opportunita' formative e di occupazione dei loro coetanei delle altre regioni italiane ed europee. E' questa la grande sfida che dovremo affrontare e sulla quale si misurera' la nostra capacita' di costruire il bene comune''.

Lanzo (DL) “A Catanzaro gestione Abramo fallimentare”

28/01 ''Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo, intende applicare alla Calabria il progetto di sviluppo simile a quello che ha utilizzato per Catanzaro, che e' divenuta, a suo dire, una citta' aperta, bella, vitale, quasi un' oasi di grande benessere nel complessivo deserto: siamo proprio certi che le cose stiano cosi', o piuttosto, e' avvenuto l' esatto contrario?''. E' quanto sostiene Michele Lanzo, vice coordinatore regionale della Margherita. ''Catanzaro - afferma Lanzo, che e' anche consigliere comunale del capoluogo - resta invece una citta' priva di servizi e di una politica rivolta al sociale in senso proprio: pensiamo agli anziani, ai giovani, ai disabili e soprattutto alle crescente poverta' delle famiglie. La citta' dei problemi irrisolti. Tanto fumo, tanti lustrini, tanti proclami, ma i problemi restano, aumentano e s' incancreniscono''.

Abramo: “Destrutturazione della Telecom, dannosa per la Calabria”

28/01 ''L' ipotesi di un' ulteriore destrutturazione di Telecom in Calabria, cosi' com' e' stata concepita, e' incompatibile con le esigenze oggettive di sviluppo unitario e omogeneo della nostra regione''. Lo ha detto Sergio Abramo, candidato della Casa delle Liberta' alla presidenza della Regione. ''Non possiamo accettare - ha aggiunto Abramo - che la Calabria venga di fatto divisa in due, con Reggio e Vibo Valentia che vengono aggregate al centro operativo, istituito da Telecom a Messina, mentre il resto del territorio resterebbe nelle competenze di Catanzaro. Nessuno vuole mettere in discussione l'autonomia delle strategie aziendali di Telecom o, peggio ancora, aprire sciocchi contenziosi con la vicina Sicilia. Non si comprende pero' la ragione per cui viene istituito un quarto centro operativo al di la' dello Stretto, smembrando il nostro territorio. Se vi e' la necessita' operativa e funzionale di articolare in piu' aree il territorio calabrese, allora trovo piu' razionale che il centro operativo sia Reggio Calabria e non Messina''. ''Sul fronte delle infrastrutture immateriali, indispensabili alla Calabria per avviare autentici processi di sviluppo - ha proseguito Abramo -. La riflessione, quindi, deve essere piu' generale. Troppe scelte sembrano condizionate da logiche di campanile e interessi di parte, mentre s' impone un' assunzione di responsabilita' piena a tutti i livelli. La qualita' dei servizi, dopo le grandi privatizzazioni, compresa quella nel settore della telefonia, e' in Calabria una questione irrisolta ma che rimane di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra regione. Mentre non e' pensabile alcuna ipotesi di ristrutturazione aziendale e produttiva senza la necessaria concertazione o tagliando fuori le organizzazioni sindacali. Credo inoltre di interpretare il pensiero degli imprenditori calabresi sostenendo la necessita' di un dialogo costruttivo con le grandi aziende di servizi sulla reale possibilita' che queste ultime possano concorrere alla modernizzazione di un'intera area del Paese''. ''L' innovazione tecnologica, i servizi avanzati e la possibilita' di usufruire di reti moderne - ha concluso Abramo - sono i fronti piu' delicati su cui si gioca gran parte del futuro della Calabria per trasformare definitivamente, il nostro, da territorio di consumo a territorio appetibile per gli investimenti e l'occupazione, favorendo l'economia, la ricerca, l' efficienza della pubblica amministrazione o piu' semplicemente, la vita quotidiana dei cittadini''.

Iniziato il Congresso regionale dei DS a Lamezia

28/01 E’ iniziato con la relazione del segretario regionale Nicola Admao il Congresso regionale dei DS a Lamezia terme. ''Abbiamo bisogno di un partito che pensa e vive come un partito piu' giovane e piu' rosa''. ha concluso la relazione di Nicola Adamo con la quale ha aperto il terzo congresso regionale del partito.Per Adamo, ''sono questi temi di vera innovazione ai quali il gruppo dirigente che uscira' da questo congresso deve dare prova di volersi e sapersi misurare. Un partito che assume la domanda di modernita' non attraverso segmenti frammentati o attraverso una cultura di una organizzazione minoritaria che vive ancora come accampata soprattutto nelle nostre citta'''. Adamo ha fatto quindi riferimento alle elezioni regionali, ribadendo l' importanza della lista unitaria: ''Nel nostro progetto politico - ha affermato il segretario regionale dei Ds - non abbiamo mai rinunciato a lavorare per dare un cuore ed un' anima alla coalizione di centrosinistra. Abbiamo pensato all' aggregazione unitaria dei riformisti come la leva strategica per garantire stabilita' e qualita' del Governo. Il progetto dell' Unita' dei diversi riformismi, sull' onda dell' intuizione di Romano Prodi e Piero Fassino, trova in Calabria piena attualita'. Resta questo il nostro orizzonte. In questo quadro abbiamo promosso e dato vita alla Federazione calabrese di Uniti nell'Ulivo. Siamo la prima regione in cui la Federazione esiste e si e' data un suo portavoce. I soci fondatori hanno riconosciuto in Marco Minniti l'autorevolezza di una personalita' che rappresenta con senso di unita' e responsabilita' questo ruolo. Qualita' sperimentate nel corso del confronto che ha preceduto la fase di selezione del candidato alla presidenza della Giunta regionale. Decisiva per l'assemblea di Lamezia e' stata l'azione svolta dalla Federazione dell'Ulivo. E' stata innanzitutto quella la sede nella quale e' prevalso il vincolo della responsabilita' verso l'unita' da parte di ogni forza. Sarebbe un errore disperdere il valore della funzione della Federazione. In Calabria la Federazione dell' Ulivo e' possibile consolidarla, rafforzarla ed allargarla. Ad essa si puo' conferire la sovranita' di parte delle competenze che competono alle singole forze per esercitare una direzione unitaria ed elevata. In questo contesto pensiamo di non fare alcun torto se coerentemente insistiamo con convinzione per un' aggregazione elettorale unitaria delle forze dell'Ulivo. La lista unitaria puo' essere il fulcro di una rappresentanza istituzionale che funge da perno nella capacita' della promozione dell'attivita' legislativa regionale a pieno sostegno dell' attivita' amministrativa. Puo' rappresentare il consenso di un almeno un terzo dell' elettorato clabrese. L' esperienza delle elezioni europee ci consegna potenzialita' non ancora espresse ed in ogni caso non e' trascurabile che la forza che ha registrato in quell' occasione e' superiore alla somma dei consensi totalizzati da Forza Italia ed Alleanza nazionale''. Adamo ha invitato le altre forze della Fed a pronunciarsi in merito. ''Con il congresso di oggi - ha detto - - chiediamo un rapido e formale pronunciamento alle altre forze della Fed. Debbono essere date ragioni convincenti per spiegare un diniego. E questo partendo soprattutto dal fatto che ''a Roma si conferma l'impegno a riconoscere alla Federazione calabrese la competenza esclusiva a decidere nel merito''. ''La Fed calabrese nelle settimane scorse - ha ricordato Adamo - aveva assunto un deliberato che indicava quali fossero le condizioni per decidere postivamente. Quelle condizioni oggi si sono realizzate. Un eventuale diniego oggi contrasterebbe con gli impegni assunti unitariamente da tutti in quella sede''. L' intervento di Adamo e' stato preceduto da quello di Gianni Speranza, candidato a sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme.
Tra gli interventi degli ospiti anche quello di Nuccio fava, candidato a presidente nelel socrs elezioni regionali: ''Non e' immaginabile una politica di cambiamento reale ed efficace per la Calabria senza il vostro apporto decisivo'' ha sostenuto Nuccio Fava, oggi schierato con l’Udeur. ''Conta molto - ha aggiunto Fava - quella vostra sottolineatura, 'insieme', che esprime molto bene la doppia consapevolezza di mettere in collegamento e in dialogo costruttivo tutte le forze disponibili, non soltanto quelle dei partiti, per mandare all' opposizione il centrodestra, ma anche per costruire, insieme e collegialmente, nel rispetto e valorizzazione delle differenti componenti e sensibilita', non solo una vittoria elettorale, alla quale guardiamo con fiducia, ma soprattutto una prospettiva credibile, efficace, qualitativamente significativa per un vero governo. Per un governo regionale davvero adeguato ai grandi problemi e alle grandi sfide e attese che la Calabria ha di fronte da troppo tempo. Sono al riguardo decisive la qualita' dei rapporti reciproci, leali e fiduciosi, tra le diverse forze politiche della coalizione; l' efficacia e l' adeguatezza della proposta programmatica e della prospettiva strategica; la necessita' di saperle, tutte queste cose, comunicare e fare percepire come nuova, giusta e utile risposta all' opinione pubblica calabrese. In questo senso contera' moltissimo anche la qualita' del personale politico che verra' messo in campo, la sua idoneita' e competenza, ma anche la trasparenza e onesta', lo stile civile ed etico con cui sapremo rivolgerci ai cittadini, con speciale attenzione e apertura alle donne e ai giovani''.

Minacce di morte al Presidente della Provincia di Crotone. Solidarietà di Acri e Loiero

28/01 ''Ho espresso la mia solidarieta', umana e politica, a Sergio Iritale che, quotidianamente, svolge un duro lavoro di amministratore solerte ed operoso al servizio della Comunita' provinciale di Crotone'': e' quanto afferma Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, che ha reso noto di avere avuto una ''cordiale e affettuosa telefonata'' con il presidente della Provincia di Crotone al quale ignoti hanno fatto recapitare ieri una lettera con minacce di morte. ''Da tempo, da troppo tempo - sostiene Loiero - amministratori locali impegnati in prima linea a difesa di legalita' e trasparenza sono fatti oggetto di attentati ed intimidazioni a testimonianza che la criminalita' organizzata e' aggressiva e tenta di condizionare il normale svolgersi dell' azione amministrativa e politica, vulnerando la convivenza civile alla radice e, di fatto, bloccando ogni processo di crescita''. ''Occorre fare di piu' e meglio - ha aggiunto il candidato presidente del centrosinistra - sul terreno del contrasto ai poteri criminali innalzando il livello di presenza dello Stato sul territorio e fornendo alle Forze di polizia ed alla Magistratura ogni necessario sostegno, logistico e normativo, per rendere piu' penetrante la lotta contro la criminalita' organizzata che costituisce uno degli ostacoli che impediscono alla nostra Regione di spezzare le catene dell' arretratezza e della marginalizzazione''.
Per il Presidente di Legautonomie Antonio Acri: ''Siamo a 12 casi di intimidazione sino alla data del 28 di gennaio. La situazione allarmante sulla mancata sicurezza degli amministratori locali calabresi continua ad essere ancora piu' preoccupante''. ''L' ultimo caso, quello della intimidazione a Iritale - ha aggiunto Acri - conferma purtroppo una nostra preoccupazione che abbiamo manifestato pubblicizzando i dati del rapporto 2004 in occasione della conferenza stampa di qualche giorno fa. Noi esprimiamo certamente la solidarieta' e la vicinanza istituzionale e personale al Presidente della Provincia di Crotone, ma auspichiamo che gli amministratori locali calabresi debbano impegnare il loro tempo per governare le istituzioni e per assicurare una migliore qualita' della vita per dare risposte ai cittadini che pretendono giustamente legittimamente migliori servizi e non possiamo assolutamente accettare che gli amministratori calabresi debbano invece essere impegnati costantemente e quotidianamente per difendere la loro incolumita'''. ''E' questo - ha concluso Acri - l' auspicio che come Legautonomie Calabria esprimiamo e soprattutto speriamo che alla luce di questi ultimi avvenimenti ci sia una sensibilizzazione, una particolare preoccupazione da parte dello Stato e della Regione perche' provvedano con impegni reali e soprattutto non perdano ulteriore tempo''

Pirillo (Margherita) “La Calabria è pronta a voltare pagina”

28/01 Prosegue il tour elettorale del consigliere regionale Mario Pirillo. Dopo le tappe di Cosenza, Marano Marchesato, delle scorse settimane, stasera si terrà un incontro a Pedace, mentre domani l’appuntamento si sposta sul tirreno cosentino. A Scalea, alle 18.30, presso la biblioteca comunale il presidente del gruppo consiliare della Margherita incontrerà gli elettori e simpatizzanti del partito. “La Calabria è pronta a voltare pagina”, ha spiegato l’On. Pirillo. “Queste ultime legislature regionali e nazionali hanno confermato il deficit politico e programmatico delle coalizioni del centrodestra. Parallelamente cresce il consenso nei confronti dell’alleanza riformista del centrosinistra. In questi anni di consiliatura regionale – ha tenuto ad evidenziare - ho recepito e coniugato le istanze di varia estrazione civile e culturale. Il centrosinistra si pone come punto di riferimento attorno al quale costruire una alternativa di governo di partecipazione e di sviluppo solidale. Le affermazioni in termini elettorali e programmatici della coalizione in campo amministrativo e provinciale sono chiari segnali che la Calabria intende cambiare rotta anche in ambito regionale. Si chiedono a gran voce nuove direttrici attraverso cui avviare un deciso sviluppo della regione. La Margherita in questi anni è stata in grado di raccogliere le istanze di rinnovamento che arrivavano dal territorio, per cui la risposta sarà decisa: gli elettori – ha concluso il consigliere regionale, Mario Pirillo - sapranno premiare tali sacrifici sostenendo con forza il progetto innovativo della Margherita”.

Chieffallo (NPsi) “Per la governabilità della Calabria serve una nuova legge elettorale con sbarramento minimo al 3%”

28/01 ''Quanto accaduto e sta accadendo sotto gli occhi dei calabresi sulla legge elettorale rappresenta plasticamente l' incapacita' della massima assise regionale di affrontare la riforma piu' importante per garantire la governabilita' della regione nell' esclusivo interesse dei cittadini''. A sostenerlo e' stato, in una dichiarazione, il segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo. ''La maggioranza che si richiama al Polo - ha aggiunto - di fatto non e' piu' tale per i dissensi e le resistenze litigiose dei gruppi minori, i famosi monogruppi. In questa situazione stagnante l' opposizione finge di darsi una mossa, scuotendosi solo per difendere ad oltranza i privilegi dei numerosi monogruppi e dei partiti-famiglia. Essa anziche' confrontarsi su una linea riformista rimane arroccata su una posizione di assurdo ostruzionismo contro gli interessi superiori della Regione e della sua gente''. Chieffallo si e' poi detto ''stupito che D' Alema definisca un' indecenza lo sbarramento al 3% della legge elettorale, mirato, come e' noto ai calabresi, ad arginare il bieco fenomeno dei monogruppi che ha frantumato la politica regionale''. Per il segretario regionale del Nuovo Psi ''e' deprimente constatare che pur di non approvare la legge si accampano strumentalmente problemi di tempo e di procedura con la compiacenza della cosiddetta sinistra che manifesta assenza di sensibilita' politica e di progetto piegando a bassi interessi di bottega l' interesse superiore della governabilita' della Calabria che soltanto una nuova legge elettorale con lo sbarramento minimo al 3% e con la cancellazione del listino puo' garantire per aprire una fase nuova di crescita e di sviluppo della regione''.

Autelitano (Verdi): “L’area socialista si nasconde dietro i monogruppi e lo sbarramento”

28/01 Il Presidente della federazione regionale dei Verdi, Leo Autelitano, in una nota, chiede ai socialisti chiarimenti sulle ultime vicende della legge elettorale. Si legge nella nota: “Il Gruppo Verdi in Consiglio regionale, da sempre attento all’iter procedurale delle leggi in discussione, si è reso promotore di alcuni emendamenti riguardanti la riforma legislativa in discussione. L’intento dei Verdi non è assolutamente quello di bloccare l’iter procedurale, ma di dare regole certe e democratiche ai calabresi. La GAD calabrese ha deliberato uno sbarramento democratico ( gli elettori calabresi si attestano più o meno intorno ad un milione, i consiglieri da eleggere sono 50 e pertanto 20 mila voti sono sufficienti per far scattare un seggio regionale); non sarebbe democratico aumentare tale soglia. I Verdi si sono sempre battuti per la difesa dei diritti e della democrazia e pertanto portano a termine la loro battaglia. Superando le false tesi atte a disorientare i cittadini, la semplificazione della politica non si fa con leggi, ma con atti politici. Disorientare gli elettori mistificando la realtà è una strategia desueta e priva di contenuti. L’area socialista non avendo più argomenti interessanti per i calabresi si nasconde dietro i monogruppi e lo sbarramento. Gradirei che il Nuovo Psi e i suoi proseliti spiegassero ai calabresi:
a) cosa ha prodotto il Nuovo PSI per la Calabria;
b) come hanno ottenuto il monogruppo i proseliti del 3%
Alla luce delle spiegazioni ritorneremo sull’argomento."

Morrone (Fiamma) “Siamo ripartiti alla conquista della nostra dignità”

28/01 In un comunicato a firma del dirigente della federazione Provinciale della Fiamma tricolore di Cosenza, Marcello Morrone, viene evidenziata, con l’uscita di Mastroianni, la nuova linea politica della Fiamma Tricolore. “Francesco Mastroianni ci ha lasciato! – si legge sarcasticamente nella nota - Apprendiamo la triste notizia da un comunicato che l'ex segretario regionale ha inviato ai quotidiani. Ha lasciato la Fiamma tricolore nel momento in cui la maggioranza del Partito ha "deciso di decidere". All'ultimo Congresso Nazionale del Movimento Sociale infatti ,è stata operata una scelta netta e precisa ...e ce n' era bisogno ! La maggioranza dei delegati ha votato la mozione di Luca Romagnoli , nostro giovane segretario nazionale e parlamentare europeo , Siamo ripartiti ,quindi , alla riconquista della nostra identità . Siamo ritornati a combattere per l'uomo e non per il potere, accantonando idee di accordi elettorali con la CASA DELLE LIBERTA'. Vinceremo , non vinceremo? Non si sa! Fatto sta che coloro che ci hanno lasciato sono proprio quelli che occupano incarichi regionali di sottogoverno ed incassano emolumenti non indifferenti. Ma perchè a questo punto , oltre a dimettersi dal partito , non lasciano gli incarichi che grazie alla Fiamma tricolore hanno ottenuto ? Dicono di andare via perchè non accettano l'accordo della Fiamma tricolore con la Mussolini...e preferiscono andare a braccetto con i Polisti . Noi andiamo laddove ci porta il cuore ...loro vanno laddove possono ingrossare il conto in banca !”

Pietro Mancini “Socialisti della GAD dialogate con De Michelis”

27/01 Appello di Pietro Mancini, ex Sindaco di Cosenza, ai socialisti della GAD: “Invece di lanciare le solite e scontate geremiadi contro De Michelis, presunto traditore del socialismo, " che non può mai allearsi con la infame CDL ", non sarebbe più utile e produttivo che Intini e Boselli, dirigenti dell' ulivista SDI, pretendessero da Prodi e Fassino una maggiore attenzione della GAD alla del tutto trascurata e oggi marginale " questione socialista " ? Con tutti i suoi difetti e i limiti, fissati per il suo partito dall' attuale legge elettorale, De Michelis ha fatto un interessante discorso ( forse troppo lungo ed eccessivamente craxiano ), le ha cantate anche al Cavaliere e, soprattutto, ha riacceso i riflettori sul nome e sul simbolo del PSI. Insomma, ha parlato ai socialisti, da socialista, orgoglioso del passato, ma consapevole degli errori commessi, anche da lui, e del fatto che siamo entrati in una fase politica nuova. Credo che gli amici e i compagni dello SDI, invece di demonizzare De Michelis, Bobo Craxi, Zavettieri e i tanti socialisti, accorsi alla Fiera di Roma, anche come semplici invitati, come il sottoscritto, meglio farebbero a confrontarsi, in modo aperto e costruttivo, a Roma e in Calabria, con il PSI, con il PSE e con i socialisti di Forza Italia, piuttosto che accontentarsi di far da ruota di scorta, ininfluente, al Triciclo del tentennante prof. Romano Prodi e ai riballtonisti, diessini, del Comune di Cosenza.

Libro bianco sui trasporti del coordinatore della CDL alla Provincia, Mimmo Barile

27/10 Un libro bianco sul sistema dei trasporti della Provincia con particolare attenzione al trasporto
ferroviario. Lo ha annunciato Mimmo Barile -coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale - <<Vogliamo in questo modo evidenziare e sottolineare - spiega l’esponente politico - la perdita di competitività della nostra città all’interno del sistema ferroviario meridionale. Un vero e proprio dossier su cosa poteva essere fatto, su quanto promesso e mai realizzato e su quanto in termini di operatività ci è stato sottratto. Collaboreranno all’iniziativa esperti del sistema dei trasporti e rappresentanti dell’Università della Calabria e rappresentati delle associazioni di categoria interessate e associazioni dei consumatori per quel che riguarda i disagi di quanti quotidianamente si avvalgono di carrozze sporche, treni non puntuali e soprattutto sempre più rari. Una provincia che vuole compiere un significativo passo avanti in direzione dello sviluppo non può prescindere dal poter disporre di uno scalo ferroviario moderno, valorizzato da Trenitalia, integrato con l’area urbana, efficiente ed accogliente per chi arriva in Calabria . Inoltre il rilancio del centro commerciale “la locomotiva” , comprendendo le ragioni per cui tale iniziativa s’è bloccata, non potrà che contribuire a dare nuovo slancio ad una struttura assolutamente strategica per lo sviluppo dell’intera provincia. Mi chiedo come mai di quel centro commerciale oggi nessuno più parla? La ferrovia di Cosenza - continua Mimmo Barile - è ormai ridotta al rango di scalo ferroviario di terz’ordine che offre sempre meno collegamenti ai cittadini. Anche solo arrivare a Roma non è agevole per la mancanza di collegamenti. Trenitalia ha dimostrato scarsissimo interesse nella valorizzazione della stazione di Cosenza. Sia per quel che riguarda il suoi utilizzo come snodo ferroviario strategico sia per quanto concerne il brusco ridimensionamento di funzioni, molte delle quali sono state trasferite in altre città della Calabria o addirittura in altre regioni. Negli ultimi anni c’è stata una enorme riduzione di posti di lavoro tra i macchinisti e i capitreno. E’ necessario affrontare la situazione immediatamente e trovare le soluzioni opportune per invertire questa tendenza>>.

La conferenza episcopale calabrese sulle regionali “Che sia una competizione leale, serena e concreta”

27/01 ''Una competizione leale, serena e soprattutto concreta''. E' cio' che i vescovi calabresi auspicano facendo riferimento, in un documento approvato a conclusione della riunione della Conferenza episcopale regionale svoltasi a Reggio Calabria, alle elezioni regionali. ''Questo per fare in modo - aggiungono i vescovi nel documento - che le elezioni non siano ulteriore occasione di lacerazione delle nostre comunita', ma diventino invece forte spinta ad un dialogo appassionato e concretissimo, capace di far crescere tutti i nostri paesi''. I vescovi rivolgono inoltre ''a tutti i candidati un forte invito ad uno stile di fare politica, intrecciato di onesta', disinteresse, austerita', costruzione del bene comune e conversione da metodi ingiusti''. La Conferenza episcopale della Calabria, comunque, sui temi legati alle elezioni regionali, ''intende compiere nelle prossime settimane - si afferma ancora nel documento - una riflessione apposita con un messaggio specifico che possa orientare secondo il Vangelo le forze politiche nella realizzazione di adeguati programmi elettorali''. Nel documento i vescovi fanno anche riferimento ai ''rapporti con la Regione'', esprimendo ''preoccupazione per alcune storiche lentezze nel sostegno agli interventi sulle chiese e opere religiose, e cioe' su quell' immenso patrimonio d' arte, di grande interesse culturale e sociale, occasione pure di crescita occupazionale ed economica per tutti i nostri paesi, specie quelli piu' interni, maggiormente ricchi di tali opere d'arte''. I vescovi parlano anche dei giovani calabresi, cui affermano di guardare ''con affetto per le tante situazioni di fatica e di disagio che incontrano. Per loro - si sottolinea nel documento - e' stato approvato il nuovo regolamento del Servizio regionale di Pastorale giovanile proprio per poterli seguire con sollecitudine anche nelle realta' difficili della scuola e della disoccupazione, proponendo con chiarezza ai loro occhi la figura di Cristo, quel Gesu' che ha affascinato ed afferrato il cuore di San Paolo, la cui conversione, celebrata in questi giorni, e' per tutti segno che ogni cosa puo' essere trasformata in bene nella vita di ogni ragazza e di ogni ragazzo. L' inaugurazione dell' anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale ci ha sollecitati ad approfondire la preparazione dei nostri giovani davanti alla grande scelta di formare una nuova famiglia. Spesso, infatti, si registrano casi frequenti di immaturita', a vari livelli, di certo frutto anche di una serie di disagi sociali, non risolti a suo tempo. Solo in un corale impegno e sinergia operativa tra la Pastorale delle nostre parrocchie e la presenza delle forze sociali e politiche ci permettera' di far avanzare la nostra amata terra di Calabria, verso decisive mete di crescita religiosa e civile''. Nel corso della riunione, infine, i vescovi calabresi hanno salutato con affetto il nuovo arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, e rivolto ''parole di viva gratitudine'' a mons. Giuseppe Agostino ''per il suo lungo fecondo servizio nella chiesa di Calabria''.

Abramo si autosospende dall’ANCI

27/01 Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo, si e' autosospeso dalla presidenza regionale dell'Anci. Lo riferisce una nota diffusa dall' ufficio stampa di Abramo.

Abramo: “La questione sicurezza in calabria è fondamentale”

27/01 ''La questione sicurezza in Calabria e' fondamentale e anche in queste ore viene riproposta drammaticamente nella zona del vibonese dagli attacchi sferrati dalla criminalita' organizzata al segretario provinciale dei DS Franco De Luca e al segretario della Confesercenti di Vibo Valentia Rocco Fresca. Ribadisco l' impegno per arrestare l' attacco criminale deve essere prioritario''. E' quanto sostiene in una nota il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''Se lo Stato e le istituzioni locali - ha aggiunto - non riusciranno a contrastare efficacemente questo fenomeno, non sara' possibile costruire una seria politica di sviluppo e di rinascita per la nostra terra. E' un problema che riguarda tutte le regioni meridionali e, pertanto, non puo' essere strumentalizzato da nessuno. Guardiamo, infatti, quanto sta accadendo nella vicina Campania. Appoggeremo con tutte le nostre forze l' azione del ministro dell' interno Pisanu, al quale abbiamo chiesto, nella sua recente visita in Calabria, proprio come Associazione dei Comuni, unitariamente, di istituire un coordinamento interforze per sgominare i responsabili degli attentati ai sindaci e alle istituzioni, ai partiti e alle organizzazioni sociali''. ''Ma, esiste un altro fronte - ha proseguito Abramo - su cui Stato e regioni particolarmente colpite dal fenomeno criminale devono spendere bene il loro impegno: lo sviluppo per l' occupazione. E' cioe' necessario garantire ai nostri giovani le stesse opportunita' che hanno i loro coetanei delle altre regioni italiane ed europee, sia in termini di formazione, sia in termini di lavoro. Solo cosi' sara' possibile evitare che la mafia eserciti la sua capacita' di attrazione sulle nuove generazioni''. ''So bene - ha concluso - che tutto cio' non e' facile, ma la nuova Calabria che sento di rappresentare puo' farcela. Ognuno dovra' fare la propria parte: lo Stato, la Regione, il sistema delle autonomie locali, le forze sociali e produttive. Un grande patto tra tutte le componenti sane della Calabria per dare sicurezza e lavoro''.

Donnici (IDV) “Legge elettorale, siamo fuori tempo massimo”

27/01 ''Siamo gia' fuori tempo massimo e andare oltre il prossimo lunedi' metterebbe a serio rischio la regolarita' delle elezioni''. E' quanto sostengono in una nota congiunta il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, ed il responsabile regionale per le politiche istituzionali, Eugenio Madeo. ''Tra i tanti adempimenti - hanno aggiunto - vi e' quello, fondamentale, della raccolta di migliaia di firme per la presentazione delle liste, che non possono essere completate in mancanza di una legge elettorale. Italia dei Valori chiedera' nono solo un abbattimento del 50% delle firme richieste, ma, se neppure lunedi' questa telenovela sara' conclusa, anche il rinvio delle elezioni. E qualcuno sara' chiamato a risponderne, non solo politicamente. L' approvazione di una legge seria doveva avvenire in tempi non sospetti, in un clima bipartisan, affrontando l' anomalia del listino e il nodo delle incompatibilita' ed ineleggibilita'. Non ci sarebbe, a questo punto, un candidato presidente del centrodestra in pieno conflitto d'interessi, economico ed istituzionale''. ''Cosi' non e' stato e il testo unificato - hanno proseguito Donnici e Madeo - della proposta di legge elettorale, che imbarazza lo stesso relatore Chiarella, non trova precedenti in nessun' altra democrazia, nell' intero pianeta. In tutto il mondo democratico, infatti, le leggi elettorali presentano caratteristiche diverse, ma su una questione fondamentale hanno un' impostazione unitaria e convergente: se sono previsti premi di maggioranza, non vi sono sbarramenti elettorali e viceversa. Solo in Calabria, come al solito unica anomalia dei sistemi democratici, si vorrebbe far passare una legge che contiene contemporaneamente lo sbarramento e il cosiddetto listino. Una vera e propria aberrazione, che diventa vulnus della costituzionalita' dell' impianto''. ''Chiediamo a tutti i consiglieri regionali - hanno concluso - un atto di resipiscenza operosa, evitando alla nostra regione questa ennesima figuraccia. Soprattutto, chiediamo di smetterla con questi continui rinvii, per lasciare ai partiti la possibilita' di procedere agli adempimenti di legge in vista di una campagna elettorale che e' gia' iniziata''.

Prodi scrive al segretario regionale dei DS prima del Congresso

27/01 Alla vigilia del congresso regionale el Ds, Romano Prodi ha inviato una lettera a Nicola Adamo. ''Caro Segretario, nel momento in cui - scrive Prodi - si svolge il congresso dei Ds della tua regione, vorrei inviarti il mio saluto piu' sincero e amichevole, con la preghiera di volerlo trasmettere a tutte le donne e a tutti gli uomini che saranno con te in queste giornate di lavoro e di discussione. L'Italia ha bisogno di ritrovare la strada dello sviluppo e della sicurezza, della serenita' e della legalita'. Dopo gli anni di una destra che ha lacerato e impoverito l'Italia, noi, tutti insieme, abbiamo il dovere e la possibilita' di offrire al nostro Paese una prospettiva di governo all'altezza delle sfide che ci stanno di fronte, un governo grande per un Paese grande. A questo sforzo, che e' uno sforzo innanzitutto di unita', i Ds hanno partecipato, sin dall'inizio, con coerenza e con generosita' straordinarie. Di questo sono grato a tutti voi che con passione lavorate nelle regioni italiane, cosi' come sono grato ai dirigenti nazionali del vostro partito, a partire da Piero Fassino. Sono certo che il vostro dibattito, che io seguiro' con grande attenzione, offrira' un'ulteriore occasione per avanzare nel cammino che ci portera' tutti insieme al successo. Grazie''.

Si è dimesso il segretario regionale della Fiamma Tricolore

27/01 ''Ho rassegnato le dimissioni dalla Fiamma Tricolore, partito nel quale ho militato fin dalla sua fondazione, e nel quale ho ricoperto prima la carica di segretario della sezione di Lamezia Terme, poi quella di segretario della federazione e infine quelle di segretario regionale della Calabria e componente il comitato centrale''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Fiamma Tricolore della Calabria, Francesco Mastroianni. ''La decisione - ha aggiunto - e' maturata a seguito del congresso nazionale, celebrato a Fiuggi nello scorso mese di dicembre, dove una parte dei delegati ha imposto al Partito una svolta inconciliabile con quelli che erano i principi del Movimento Sociale. Alcune scelte operate dal segretario nazionale, Luca Romagnoli, negli ultimi tempi hanno suscitato perplessita' in gran parte della classe dirigente del Partito, che, contro la volonta' dello stesso segretario, era riuscita ad impedire una sciagurata alleanza con il movimento fondato da Alessandra Mussolini. Proprio questa nostra vittoria ha permesso l' elezione di Romagnoli al Parlamento Europeo'' ''Ma al congresso - ha proseguito Mastroianni - proprio lo stesso Segretario, sostenuto da quegli elementi estranei, entrati nel Partito solo da pochi mesi, o addirittura da poche settimane, ha abbandonato completamente ogni progetto politico e avviato la Fiamma Tricolore verso l' autoghettizzazione e verso una caratterizzazione folcloristica che non ha nulla a che vedere con la politica''. ''Ho quindi inviato al segretario nazionale - ha concluso - una lettera nella quale, dopo aver elencato i motivi della mia incompatibilita' con le sue scelte, ho rassegnato le dimissioni che potrei ritirare solo se a dimettersi fossero lui e tutti i suo collaboratori eletti nel congresso di dicembre''

I Liberal democratici costituiscono comitato per le primarie

27/01 I Liberaldemocratici costituiranno anche ''in Calabria, dopo le elezioni regionali, il comitato per le primarie per mettere da subito un freno al fenomeno delle candidature ''paracadutate'. ''E' il tentativo di cancellare le storture che derivano da una pratica ormai consolidatasi e che mortifica gravemente le legittime aspirazioni dei cittadini-elettori che, con il loro voto, cercano di vedere rappresentate in Parlamento le istanze del territorio''. I Liberaldemocratici, poi rivendicano e ricordano ''la paternita' delle primarie e dei candidati scelti dal basso che in Calabria sono state portate avanti nel 1994 coinvolgendo oltre 6000 calabresi ed interessando la stampa di tutta Italia''.

Gasparri: “Shoah: L’umanità non deve dimenticare”

27/01 ''Celebrare quest'anno 'Il Giorno della memoria' ha un significato speciale e un alto valore simbolico perche' ricade esattamente a sessant'anni dalla liberazione dei martiri del campo di concentramento di Auschwitz dalle forze alleate'': lo afferma il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''L'arrivo delle truppe - continua il ministro - non fu solo la liberazione di chi era stato costretto a vivere nel terrore e sotto il peso delle umiliazioni imposte dalla folle ideologia razzista nazista, ma il momento in cui l'umanita' iniziava il suo lungo cammino di riabilitazione e di riscatto. Di strada, in questi sessant'anni, ne e' stata fatta. Dalla carta dei Diritti dell'Uomo, alla nascita dell'Onu, ed in Europa della Ceca poi Unione Europea, tutti esempi di una politica non piu' figlia del mito della guerra e del superuomo ma della cooperazione e del rispetto dei popoli. Un cammino verso il recupero di quei valori che da sempre sono stati al centro della cultura e della societa' europea e poi occidentale''. ''Valori quali il rispetto della dignita' umana, della liberta' e dell'uguaglianza che furono calpestati dalla follia nazista, dalle teorie razziste ariane - prosegue il Ministro - Ad oltre mezzo secolo di distanza l'umanita' non deve dimenticare, non puo' farlo per rispetto di chi e' stato vittima di quella follia, ma soprattutto per le generazioni future nei cui confronti abbiamo delle grandi responsabilita'. A noi spetta dare ai giovani l'insegnamento. Solo in una societa' fondata sul rispetto reciproco tra gli uomini, sulla negazione di ogni razzismo ed integralismo e' possibile garantire sviluppo, sicurezza e pace. Solo dalla memoria e dalla condanna dell'Olocausto e' possibile evitare che l'umanita' ricada nuovamente nell'inferno della persecuzione razziale ed ideologica''. ''Per questo da quando sono ministro - conclude Gasparri - ho dato il massimo impegno per garantire alle celebrazioni de ''Il Giorno della Memoria'' il giusto risalto, coinvolgendo non solo le televisioni ma anche le emittenti radiofoniche per creare la giusta sintonia. Oggi sono felice di notare che tutto il sistema radiotelevisivo ha risposto compatto al mio appello, dedicando gran parte della programmazione alla Shoah. Un risultato che premia gli sforzi di chi da tempo sta portando avanti una battaglia per migliorare la qualita' della tv e della radio rendendoli uno strumento di diffusione dei valori di liberta' e tolleranza''.

Fresca: “I giovani visitino i campi di concentramento per conoscere la storia”

27/01 ''Una visita ai campi di concentramento di Dachau , Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald o Fossoli ed al nostro piccolo di Ferramenti dovrebbe diventare un obbligo morale e civile per le generazioni presenti e future affinche' si conosca la storia e non la si ripercorra piu'''. E' quanto sostiene in una nota Giulia Fresca, della consulta regionale del partito dei Liberaldemocratici. ''Primo Levi - ha aggiunto - ne 'I sommersi e i salvati' ha raccontato la sua esperienza di superstite dei Lager nazisti e come essa sia estranea alle nuove generazioni dell'Occidente, e sempre piu' estranea si va facendo mano a mano che passano gli anni. Parlare con i giovani e' sempre piu' difficile, ma oggi viene percepito come un dovere, ed insieme come un rischio''. ''Il rischio di apparire anacronistici - ha concluso - di non essere ascoltati ma bisogna stare attenti perche' l'orrore e' avvenuto e quindi puo' accadere di nuovo. Questo e' il nocciolo di quanto abbiamo da dire''.

Corbelli presenta il progetto per recuperare il campo di Ferramonti

27/01 Un progetto per ricostruire l' ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia: lo ha illustrato stamani il consigliere provinciale del Movimento Diritti civili Franco Corbelli che, in mattinata, ha partecipato nella localita' del cosentino alla celebrazione della Giornata della Memoria. ''Per il 25 aprile 2006, Festa della Liberazione, - ha sostenuto Corbelli - il lager fatto costruire da Mussolini nel 1940 potra' tornare com' era oltre 60 anni fa''. Corbelli ha presentato un ordine del giorno in Consiglio provinciale. Subito dopo l' approvazione del documento, e' precisato in un comunicato, sara' promossa una riunione tra la Provincia, il Museo internazionale della Memoria - Fondazione Ferramonti e l' Amministrazione comunale di Tarsia, per rendere esecutivo il progetto. ''Recuperare - ha detto Corbelli - alla memoria e ricostruire l' ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, farne un museo, un luogo simbolo della umanita' pur nella tragedia della guerra e nella crudelta' del nazismo e dell' Olocausto, da consegnare e tramandare alla storia e alle future generazioni del nostro Paese e al mondo intero. Occorre che questa grande iniziativa - ha aggiunto - venga sostenuta e finanziata anche dalla Regione Calabria e dallo stesso Ministero dei Beni Culturali''. Per il leader di Diritti civili, la ricostruzione del campo di Ferramonti rappresenta ''una grande occasione che non puo' essere lasciata cadere nel vuoto. Bisogna valorizzare questo straordinario patrimonio che rappresenta, in Italia e nel mondo, il campo di Ferramonti, la sua storia, fatta di grande umanita' e di rispetto della persona''.

La solidarietà a Franco De Luca

27/01 Altro sdegno e riprovazione per il gesto intimidatorio contro il neo segretario dei DS di Vibo Valentia, Franco De Luca. In molti hanno continuato ad esprimere la propria solidarieta' a De Luca, al quale ignoti hanno fatto recapitare un biglietto con frasi minacciose all' interno di un involucro che conteneva anche tre cartucce. Per il presidente del gruppo dei democratici di sinistra alla Camera, Luciano Violante ''Il tentativo di intimidazione che ha subito Franco De Luca colpisce la liberta' di tutti coloro che intendono impegnarsi per il benessere della propria comunita'''. ''Siamo certi - ha aggiunto - che le autorita' di polizia individueranno quanto prima e affideranno alla giustizia gli autori materiali di questo crimine, che gli amministratori e le imprese si impegneranno per lo sviluppo di questo territorio nel rispetto della legalita', che il Governo disporra' le risorse necessarie alla tutela della sicurezza dei cittadini di Vibo Valentia''. ''A De Luca - ha concluso Violante - vanno i sentimenti di affettuosa solidarieta' mia personale e delle deputate e dei deputati Ds''.
Per Giuseppe Soriero, componente della Direzione nazionale dei Ds, ''Quanto accaduto - scrive Soriero in un telegramma inviato a De Luca - e' un gesto grave non solo per la tua persona, ma per il nostro partito e per l'intero movimento democratico, in una realta' dove da tempo e' aperta una vera e propria questione democratica che continuamente intacca la legalita' e di diritti.I Ds rilanciano con la tua guida politica, la tua capacita' e la tua esperienza una forte iniziativa unitaria che chiami a raccolta tutte le energie positive di Vibo e del Vibonese''.
Per Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei valori ''Ormai i segnali sono tali e
tanti da mettere Vibo Valentia al primo posto in Calabria in ordine all' emergenza democratica. Parallelamente alla caduta verticale della credibilita' delle istituzioni, dilata una crisi economica e sociale senza precedenti e cresce lo strapotere della criminalita' organizzata. In questo contesto c' e' il rischio Far west, ovvero la legge del piu' forte, la legge del taglione''. ''Peccato - aggiunge Donnici - perche' se vi fosse un sussulto di civile ribellione, un empito di riscatto da parte delle forze sane e vive della societa', ancora si potrebbe far tornare questo territorio ineguagliabile per ricchezze paesaggistiche, storiche, culturali ed ambientali all' altezza delle sue tradizioni''. Donnici, che esprime ''solidarieta' personale e politica a De Luca'', afferma che ''bisogna fare quadrato utilizzando la grande ed irrepetibile occasione di questa vigilia elettorale, che sara' carica di tensioni e minacce come non mai, quale occasione per la rinascita civile, democratica, morale e politica della provincia di Vibo Valentia. Ma sia ben chiaro, si tratterebbe di un' impresa impossibile se, accanto allo sforzo di partiti e gruppi dirigenti locali, anche lo Stato non facesse la sua parte. Vibo Valentia e la Calabria devono tornare ad essere una grande questione nazionale''.
Il segretario regionale dalla Cisal Calabria, Nicola Cavallaro ''L'insana intimidazione nei confronti di Franco De Luca, solo da qualche giorno dopo la sua elezione alla guida della Federazione Provinciale dei Ds di Vibo Valentia, conferma, ove ve ne fosse stato bisogno, che gli atti di delinquenza nella nostra provincia non conoscono piu' sosta e che la liberta' di ogni cittadino, purtroppo, resta a rischio perpetuo''. ''Anche questa circostanza, nei fatti, dimostra - aggiunge – che tutte le attenzioni riservate alla tutela della liberta' della persona non garantiscono. La vita di ognuno e' ormai a rischio quotidiano. Negli obiettivi di chi ha scelto la strada della criminalita' non c'è piu' distinzione di sorta''. Questo, per Cavallaro, ''vuol dire che il fenomeno legato alla diffusione degli atti di delinquenza ha bisogno di essere affrontato piu' concretamente e frenato. Vibo Valentia e' la provincia piu' a rischio. Lo dicono le statistiche. Purtroppo lo conferma, praticamente, il susseguirsi di simili atti''.
Infine il Direttore generale dell'Azienda sanitaria 8 di Vibo Valentia, Armando Crupi ha affermato ''E' assurdo il gesto perpetrato ai danni di Francesco De Luca, all' indomani della sua legittima elezione a segretario provinciale di Vibo Valentia della Federazione del Ds''. ''Diventa sempre piu' difficile - ha aggiunto - frenare l' impeto arrogante di chi ha deciso di andare ad infoltire la societa' dei non giusti, ponendosi dalla parte della criminalita'. Anche l' azione intimidatoria contro un uomo onesto ed impegnato con competenza e capacita' non solo sul fronte professionale ma anche politico, come Franco De Luca, conferma che siamo in presenza di un continuo attacco alla liberta' individuale e che mina l' impegno civile di chi opera per difendere la legalita' e promuovere la piu' positiva azione politica''.

Bruno (Margherita) “Sulla crisi dell’informatica calabrese Gasparri e la Cdl sono indifferenti”

26/01 Il Coordinatore regionale della Margherita in Calabria, Franco Bruno, interviene sulla grave situazione del settore dell’informatica nella nostra regione. «Le vicende che stanno interessando in queste ore Carisiel ed Intersiel - afferma Bruno - confermano la crisi acuta che il settore dell'ITC vive in Italia e in Calabria. L'ennesima difficoltà che registriamo appartiene tutta¬ alla (ir)responsabilità del Governo nazionale e regionale di centrodestra e il grido delle società che fanno capo a Finsiel segnala, oltre il danno, la beffa: il settore delle telecomunicazioni, dal quale il gruppo di Tronchetti Provera dipende fortemente, è gestito dal Ministro Gasparri, eletto in questa regione, il quale sembra non occuparsi affatto di salvaguardare i livelli occupazionali e le notevoli professionalità acquisite, mentre mostra un insolito "attivismo calabrese" nel proporre qualche nomina Rai.
La GAD - prosegue il Coordinatore della Margherita in Calabria - non può restare insensibile alla questione. Anzi, deve attivarsi con forza e determinazione nei confronti del gruppo Telecom affinché non si registri l'ennesimo depauperamento della nostra regione e, nel contempo, deve trovare il modo per aprire un confronto pubblico su alcune priorità. Solo chi adotta e si adatta alle innovazioni tecnologiche può sperare di crescere e di progredire. Chi ne resta fuori è inesorabilmente destinato al declino.
Anche per questo - continua Franco Bruno - vale la pena di approfondire alcune riflessioni legate all'indirizzo programmatico che l'Assemblea dei Grandi Elettori del centrosinistra ha approvato insieme alla candidatura di Agazio Loiero. "Nonostante la grave crisi che la Calabria vive - è scritto nel documento - permangono tutte le condizioni per motivare la speranza". La stessa attuale condizione di arretratezza può rivelarsi non uno svantaggio, ma una possibilità per favorire, anche attraverso l'applicazione dell'innovazione tecnologica e della ricerca, uno sviluppo avanzato e ad alto valore aggiunto. La Calabria può candidarsi ad essere una vera e propria "terra di servizi avanzati". In particolare, i segmenti innovativi dell'apparato industriale presenti, ad esempio, nei settori dell'agroindustria, della telematica e dell'informatica, debbono costituire "un volano per sperimentare ed attuare questo processo". Si tratta, quindi, di "favorire investimenti e investitori da attrarre", e la Regione dovrà costituire "un punto di promozione e di riferimento".

Abramo “Piccoli e medi comuni, straordinaria risorsa per la Calabria”

26/01 ''Non solo le grandi citta', ma anche i piccoli e medi Comuni della Calabria dovranno essere protagonisti di una nuova stagione di rilancio e di sviluppo della nostra regione. I Comuni di piu' piccole dimensioni demografiche rappresentano una straordinaria risorsa, sia perche' rappresentano oltre il 60 per cento della popolazione calabrese, sia perche' posseggono un grande patrimonio di risorse umane, naturali e ambientali, che deve essere messo al servizio dell'intera regione. Dedichero', da presidente, una grande attenzione ai problemi di ogni singolo Comune, ma sempre in un'ottica sovracomunale, perche' nessuno, da solo, puo' pensare di risolvere le grandi questioni''. Lo ha detto, incontrando, a Palmi, sindaci e amministratori della Piana, il candidato presidente della CdL Sergio Abramo. ''Finora, i piccoli Comuni sono stati considerati un problema, una sorta di zavorra, che pesa su una Calabria gia' fragile. Il mio progetto e' trasformare queste realta', spesso depositarie di grandi risorse paesaggistiche, ambientali e storico-culturali, in una risorsa, che produca sviluppo e futuro per le giovani generazioni. La nuova Regione che intendo costruire, insomma, dovra' favorire le collaborazioni e le unioni tra Comuni per la gestione dei servizi, ma anche progetti che consentano ai Comuni di utilizzare al meglio i finanziamenti comunitari e le altre opportunita'. La gente dovra' sentire il proprio Comune, non solo come il presidio dello Stato democratico, ma anche come un soggetto istituzionale capace di promuovere lo sviluppo e l'occupazione. E' quanto hanno gia' fatto molti Comuni calabresi - conclude Abramo - grazie ai PIT, che anche come presidente Anci ho contribuito a fare approvare''.

Sorrentino (Margherita) “La vecchia politica è quella a cui Abramo è stato dietro le porte”

26/01 ''Il comitato elettorale di Sergio Abramo afferma che Loiero rappresenta la vecchia politica. La vecchia politica e' quella dietro le cui porte Abramo e' stato per tantissimi anni''. E' quanto sostiene in una nota il presidente dell'assemblea provinciale della Margherita di Catanzaro, Tonino Sorrentino. ''La vecchia politica a cui apparterrebbe Loiero - ha aggiunto - e' quella che, in questi ultimi anni, ha svolto un' importante battaglia politica a difesa del Mezzogiorno e della Calabria per preservare essenziali diritti universali quali quello alla salute ed all' istruzione messi a repentaglio dalla Lega che, ormai, e' l' azionista di riferimento di questa maggioranza di centrodestra a cui appartiene Abramo. Il comitato elettorale aggiunge ''da un lato vi e' la vecchia politica politicante...''. Se si va a consultare un qualsiasi vocabolario, alla voce ''politicante'' si legge: ''chi si da' alla politica senza sufficiente preparazione''. Viene difficile non vedere la fotografia di Abramo''. ''Detto cio' e' evidente che Abramo - ha proseguito Sorrentino - nutre un sentimento di avversione nei confronti della politica. Di cio' dovrebbero essere preoccupati tantissimi sostenitori perche' appartenenti a quella ''vecchia politica'' o perche' militanti e dirigenti dei partiti politici che sono frutto ed espressione della politica. La politica e' quell' esaltante lavoro, svolto soprattutto dai partiti politici, di interpretare le attese della societa', fin dalle sue cellule piu' periferiche ed inascoltate, tramutarle in proposte ed accompagnarle nei luoghi delle decisioni per farle divenire risposte. ''Questa e' una cosa - ha concluso - che saprebbero, potrebbero e dovrebbero spiegargli tanti personaggi politici che lo sostengono come Mario Tassone, Pino Galati, Saverio Zavettieri e tanti altri e cosi' eviterebbero, se Abramo capisse, di trovarsi con un altro Chiaravalloti che, notoriamente, provava fastidio nei confronti della politica, delle sue esigenze, dei suoi personaggi''.

I forzisti di Catanzaro replicano alla Margherita: “Il consenso per Abramo fa perdere la testa”

26/01 ''E' fin troppo evidente che man mano che cresce il consenso verso Sergio Abramo e la Casa delle Liberta', gli avversari perdono la testa e si abbandonano ad attacchi scomposti che sconfinano nella piu' deteriore volgarita'''. E' quanto sostiene il gruppo di Forza Italia al Comune di Catanzaro in un documento in risposta alla nota di ieri del gruppo della Margherita. ''La Margherita - hanno sostenuto i consiglieri di Fi - deve avere incassato assai male le indiscrezioni pubblicate dal Foglio di Giuliano Ferrara e riprese dalla stampa locale, secondo cui durante il direttivo nazionale dei Ds, un senatore della Quercia avrebbe parlato di sondaggi poco confortanti per il centrosinistra in Calabria mandando su tutte le furie il segretario Fassino. Non si spiegherebbe altrimenti il cumulo di sciocchezze contenute nella nota della stessa Margherita. Abramo non ha alcun bisogno di copiare le iniziative del suo avversario per la semplice ragione che Agazio Loiero, con il suo passato politico di esponente di spicco della prima repubblica, di parlamentare eletto nel Polo e traghettato nel centrosinistra, in barba al consenso ricevuto dai cittadini, costituisce quanto di piu' vecchio e stantio la politica calabrese possa esprimere. Un modello al quale non puo' certamente guardare Abramo, artefice di una stagione di profondo rinnovamento e rilancio del Capoluogo di Regione, tanto da essere a tutt' oggi il sindaco in assoluto piu' votato d' Italia''. ''Ne e' prova il fatto - prosegue il documento - che all' incontro con il mondo della cooperazione il candidato della Cdl non si limitato ad ascoltare e prendere qualche appunto, ma ha fatto proposte, ha indicato metodi, fissato obiettivi, ricevendo gli apprezzamenti di chi lo ha ascoltato. Dunque, piuttosto che pronunciare giudizi sconclusionati i consiglieri della Margherita farebbero bene a illustrarci i risultati concreti prodotti per la Calabria dal candidato del centrosinistra, nel corso della lunga carriera politica. Per quanto riguarda Catanzaro, ricordiamo solo ed esclusivamente la pregevole mostra di Mattia Preti al San Giovanni, quando Loiero era sottosegretario ai Beni culturali; mostra realizzata peraltro grazie anche all' impegno del sindaco Abramo, che appena eletto trovo' un cantiere fermo da oltre dieci anni ed ebbe la capacita', in un anno, di mettere a disposizione del ministero uno degli spazi espositivi piu' grandi del meridione. Su quello che Loiero ha fatto per la Calabria, poi, i cittadini sapranno giudicare da soli, anche se sarebbe meglio stendere un velo pietoso''. ''Sergio Abramo - affermano i consiglieri di Fi - al contrario del candidato del centrosinistra, ha dimostrato ampiamente le capacita' di cui e' dotato. A cominciare dalla tenacia con cui ha bandito ogni forma di campanilismo. Chi oggi irride all' idea della Calabria-citta' da due milioni di abitanti lo fa per paura di un' idea che, proprio per la sua carica di novita', e' un' idea vincente''.

Confindustria: Con i candidati alle regionali incontri franchi e leali

26/01 La Confindustria calabrese incontrera', venerdi' prossimo, a Catanzaro, il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Agazio Loiero. Dopo Loiero, e' scritto in una nota, che ha chiesto l' incontro per primo. Gli imprenditori, a distanza di qualche giorno, incontreranno Sergio Abramo, candidato alla Presidenza della Regione del centrodestra. ''L' incontro con i due Candidati - ha commentato il Presidente degli industriali calabresi, Pippo Callipo - sara' senz' altro franco e leale. I due incontri mi auguro serviranno anche a far comprendere che le divisioni e le polemiche alla Calabria non servono. In sostanza, dopo il tempo delle polemiche, e' giunto il tempo della responsabilita'. Dobbiamo andare oltre la retorica del declino e superare ogni logica rinunciataria, con il chiaro obiettivo di rilanciare le ragioni della Calabria produttiva''. ''Ho visto - ha aggiunto Callipo - che Loiero ha gia' incontrato i sindacati e che, sull' idea di concertazione sociale, pare che ormai non ci siano piu' dubbi. Me ne compiaccio. Si supera, in tal modo, una condizione di stallo artificialmente provocata. La Calabria, soprattutto in questa congiuntura delicata per l' economia europea e mondiale, ha un bisogno fortissimo di unita'. La Calabria migliore, che svolge un ruolo in tutti i settori economici, sociali e culturali, deve fare squadra. Deve poter agire insieme sulla base di progetti definiti. Soltanto cosi', potremo avere piu' forza ed evitare che le autorita' politiche ed economiche, nazionali ed internazionali, utilizzino le nostre divisioni interne per penalizzarci''.

Abramo “La Calabria ha bisogno di una agricoltura moderna”

26/01 Sergio Abramo, candidato alla Presidenza della giunta regionale della Calabria, ha reso noto che sara' presente all'inaugurazione della Fiera Agricola di Lamezia Terme, in programma venerdi' alle 17. Ed in vista della cerimonia Abramo sottolinea che ''la Calabria ha bisogno di puntare su un'agricoltura moderna, innovativa, capace di confrontarsi sui mercatiinternazionali. E' la strada - aggiunge - che ci ha indicato il ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno, impegnato a fare tornare la nostra agricoltura un comparto protagonista dell'economia nazionale, e che ha imboccato con decisione l'attuale assessore regionale Dima''. Il sindaco di Catanzaro e candidato del centrodestra alla presidenza della regione, ritiene che ''la nostra regione ha tutte le potenzialita' per invadere i nuovi mercati dello scenario dell'Unione Europea allargata, i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, perfino i Paesi transoceanici, intanto con produzioni assolutamente uniche (sipensi al cedro, al bergamotto) ma anche con le coltivazioni tradizionali (soprattutto, ulivo, agrumi) che hanno bisogno di rinnovarsi e presentarsi con le carte in regole sul mercato'' Per Abramo, comunque, ''c'e' bisogno di una grande operazione di marketing che promuova in Europa i nostri prodotti, ma nel contempo e' necessario intensificare la ricerca scientifica perche' le nostre produzioni siano in grado di battere l'agguerrita concorrenza degli altri Paesi. Manifestazioni come la Fiera Agricola di Lamezia Terme - conclude - possono avere un ruolo importante, sia favorendo il confronto con altre realta' tecnologicamente avanzate, sia fungendo da vetrina per le nostre produzioni. Sono iniziative da incoraggiare e sostenere''.

Fassino. Minniti e Violante al congresso regionale dei DS da venerdì a Lamezia

26/01 Venerdi' pomeriggio Piero Fassino interverra' al congresso dei Ds calabresi, in programma al centro agroalimentare di Lamezia Terme. Il congresso sara' aperto da una relazione del segretario Adamo e concluso sabato sera da un intervento di Luciano Violante, presidente del gruppo Ds alla Camera dei deputati. Oltre 500 delegati si ritroveranno a Lamezia per discutere della proposta di governo rivolta alla Calabria. Secondo il segretario Adamo ''in quella sede saranno definite le opzioni programmatiche per un Governo di svolta ed il progetto politico di costruzione dell' unita' dei riformisti calabresi. C' e' la consapevolezza - ha proseguito Adamo - della responsabilita' di questo partito per essere forza fondamentale di sostegno dell' azione di Governo del centrosinistra''. Al congresso interverra' anche il candidato presidente alla Regione del centrosinistra Agazio Loiero e il portavoce della Fed, Marco Minniti. Saranno presenti ed interverranno inoltre rappresentanti delle forze politiche, sociali, dell' associazionismo, dell' impresa e delle universita' calabresi.

Soddisfazione di Pittelli per la nomina di Caligiuri

26/01 ''Nella qualita' di coordinatore di Forza Italia esprimo viva soddisfazione per il riconoscimento che e' stato attribuito all' on. Giovan Battista Caligiuri attraverso la nomina voluta dal gruppo dei deputati di Forza Italia alla Camera che hanno inteso nominarlo tra i vicepresidenti del gruppo stesso''. A sostenerlo e' stato Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia. ''A Caligiuri - ha aggiunto Pittelli - va riconosciuto un grandissimo impegno sia in sede parlamentare che quale coordinatore regionale che con grandissimo equilibrio ha seguito e guidato le sorti del partito dal momento della sua fondazione fino al 2004 raggiungendo risultati straordinari e encomiabili''.

Rotondi (DC) “Siamo gli unici a poter usare il nome del partito”. Azione penale contro uso abusivo denominazione

26/01 ''A fronte dell' insistenza con cui un partito sedicente della Dc, contro cui gia' il tribunale di Roma ha pronunciato una azione inibitoria, in Calabria e in altre realta' insiste a usare abusivamente il nome della Democrazia cristiana'' l' ufficio stampa del presidente della Dc, Gianfranco Rotondi, ha annunciato di ''aver presentato denuncia penale per inottemperanza degli ordini del tribunale di Roma e un' azione civile per danno con richiesta di risarcimento a carico di chi agisce per conto di detta Dc abusiva''. Nel comunicato si precisa anche che ''la Democrazia Cristiana presieduta dall' on. Rotondi e' l' unica abilitata ad usare detto nome perche' e' l' unica autorizzata con scrittura notarile da chi ha la rappresentanza legale della Dc''.

La DC calabrese ribadisce la candidatura autonoma di Maduri. “Gemelli non parla per conto della DC”

26/01 La Democrazia Cristiana della Calabria che a livello nazionale si richiama alla posizione politica della Democrazia Cristiana Scudocrociato Libertas, con sede nello storico Palazzo Cenci Bolognetti di Piazza del Gesu' numero 46 in Roma ed attualmente guidata dal Segretario politico nazionale Angelo Sandri e dal Presidente nazionale On. Gianni Mongiello, con forza e determinazione ribadisce l'inequivocabile volonta' di presentare una propria autonoma lista (con posizione politica moderata e centrista distinta dai rispettivi poli) in vista delle prossime elezioni regionali del 3-4 Aprile 2005. Il partito quindi e' fermamente intenzionato a presentare come candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria il Prof. Antonio Maduri di Satriano (provincia di Catanzaro).''La Democrazia Cristiana - e' detto in una nota - di Piazza del Gesu', cioe' il glorioso Partito di Alcide De Gasperi e di Aldo Moro, rivendica con fermezza la sua continuita' storica , giuridica e politica. Da qui discende la specificita', la peculiarita' e la modernita' del suo originario progetto politico, sostanzialmente diverso e distinto dalle altre forze politiche che si identificano nei due poli che in questo momento vanno per la maggiore.La nuova classe dirigente della Democrazia Cristiana e' inoltre da tempo impegnata ad ogni livello organizzativo e sull'intero territorio nazionale in un proficuo lavoro di riaggregazione politica dei cattolici italiani sotto lo storico Simbolo Scudocrociato Libertas. La Democrazia Cristiana - si sottolinea - continua a rispettare il proprio originario Statuto( tuttora vigente). Per questo rimaniamo esterrefatti di fronte all'arroganza delle dichiarazioni rilasciate dall'On. Nino Gemelli del 23 Gennaio 2005.Non saranno certo le dichiarazioni dell'ultimo 'signorotto' di turno a smentire la candidatura del Prof. Antonio Maduri alla Presidenza della Giunta Regionale in rappresentanza della Democrazia Cristiana alle elezioni regionali della prossima primavera.L'On. Nino Gemelli non ha infatti alcun titolo ne' legittimazione a parlare in nome e per conto della Democrazia Cristiana di Piazza del Gesu' guidata a livello nazionale - lo ribadiamo - dal Segretario nazionale Angelo Sandri e dal Presidente nazionale On. Gianni Mongiello.La Democrazia Cristiana dunque continuera' imperterrita per la propria strada,ribadendo la propria posizione politica moderata e centrista, chiaramente alternativa alla sinistra, ma - in questo momento - ben distinta anche dalle forse governative appiattite su posizioni eccessivamente destrorse e leghiste''.

Pirillo (Margherita) “L’aeroporto nella sibaritide come volano di sviluppo dell’alto Ionio”

26/01 Dichiarazione del Capogruppo della Margherita alla Regione Mario Pirillo: “L’aeroporto della Sibaritide rappresenta il volano di sviluppo per il territorio dell’alto Ionio calabrese. In tal senso sono indirizzati gli interventi attuati dal centrosinistra tesi a mantenere vivo l’interesse su un progetto di vitale importanza nell’ottica dell’espansione economica e sociale per l’intero territorio. La realizzazione dello scalo aeroportuale permetterà, infatti, uno sviluppo d’insieme delle attività imprenditoriali che operano nel settore turistico, prima di tutto in termini di modernizzazione delle reti di collegamento.
Ma i buoni propositi spesso si scontrano con l’indifferenza dei governi regionali e nazionali. La mancanza di volontà politica ha caratterizzato la mancata realizzazione dell’aeroporto. Il progetto ha visto un finanziamento iniziale di oltre 20 miliardi, e tutto ciò a conferma dell’interesse che il centrosinistra ha mostrato nei confronti della infrastruttura aeroportuale, inquadrandone le potenzialità in termini di sviluppo. Fondi successivamente integrati da ulteriori destinazioni di risorse da parte della Regione e ricompreso tra le infrastrutture oggetto dell'intesa istituzionale di programma sottoscritta tra il Governo e la Regione Calabria.
Poi il progetto si è impantanato nei meandri delle stanze dei bottoni di Berlusconi, Chiaravalloti e compagni e con esso i finanziamenti che avrebbero dovuto dare l’avvio all’intero progetto. Il governo, sia esso nazionale o regionale, invece che indirizzare interessi a fumosi progetti dai nomi suggestivi, come contratti di programma e altro, avrebbe fatto bene a sostenere i giusti diritti di un territorio lasciato al proprio destino.
Ora è necessario ripartire da capo, il che vuol dire recuperare le risorse finanziarie (i fondi misteriosamente finiti chissà dove) e avviare il lavoro di coordinamento tra gli enti che hanno creduto e continuano a credere nel progetto. A cominciare da un confronto aperto con tutti i soggetti interessati alla costruzione della infrastruttura, strategica per il futuro del territorio del tirreno cosentino e decisiva per lo sviluppo delle grandi potenzialità della Sibaritide e del Pollino.
Il territorio merita molto di più di quanto sino ad ora hanno ricevuto. A cominciare dall’istituzione di una nuova provincia, e ancora la realizzazione di una nuova arteria di collegamento tra Sibari, Crotone, Catanzaro e Reggio, collegamenti con i paesi che si affacciano sullo Jonio, il doppio binario ferroviario. Iniziative che trovano il giusto collante con l’aeroporto della sibaritide.

Pacenza (DS) e Borrello (Udeur) chiedono la revoca del bando di nomima del direttore Arpacal

26/01 “La revoca del decreto emesso dal Dipartimento Obiettivi strategici della Regione con cui s’indice il bando per la nomina del direttore generale dell’Arpacal ( Agenzia regionale per l’ambiente)”. E’ la richiesta che fanno i consiglieri regionali del centrosinistra Franco Pacenza (Ds) ed Antonio Borrello (Udeur). In un’interrogazione rivolta all’Assessorato regionale all’Ambiente ed al Presidente della Giunta regionale, depositata questa mattina presso la Segreteria Generale del Consiglio regionale, i due consiglieri regionali argomentano che “il bando è illegittimo, perché emesso da un soggetto che non ha la competenza. Infatti, la legge istitutiva dell’Arpacal, affida all’assessore regionale all’Ambiente la competenza sull’Agenzia. La stessa legge prescrive la nomina del direttore generale solo dopo la piena operatività dell’Agenzia, che, ancora, non può dotarsi di alcuna struttura burocratica, né ha istituito fino ad oggi i Dipartimenti provinciali, in quanto priva di risorse finanziarie. In sostanza si vorrebbe nominare il direttore generale di una struttura fantasma”. Ad avviso di Pacenza e Borrello: “Si è in presenza dell’ennesima trovata elettorale partorita dal Palazzo di Viale De Filippis a Catanzaro”. “Colpisce infine – concludono i due esponenti del centrosinistra - il singolare silenzio dell’assessore all’Ambiente, letteralmente esautorato dal direttore generale del Dipartimento Obiettivi strategici nonché Capo di Gabinetto del Presidente della Regione”.

Chiarella (AN) chiede una riunione della maggioranza sulla legge elettorale. I segretari la convocano.

26/01 Un incontro politico tra i gruppi di maggioranza della regione e' stato sollecitato ai segretari regionali della Cdl dal consigliere regionale, Egidio Chiarella, per discutere dell'approvazione della legge elettorale. la richiesta e' contenuta in una lettera scritta da Chiarella ed inviata anche al presidente del consiglio regionale, Luigi Fedele. ''Ritengo sia estremamente importante - scrive Chiarella nella lettera - un incontro politico tra i capigruppo della maggioranza e voi tutti, rappresentanti regionali della stessa, prima dell'avvio dei lavori del prossimo consiglio regionale, aggiornato a lunedi' prossimo, solo per consentire tecnicamente la consegna dei circa 18.000 emendamenti, presentati dal centro sinistra, ai consiglieri regionali. E' chiaro l' ostruzionismo dell' opposizione, per fare consumare quest' ultimo scorcio della legislatura, tra tatticismi e impedimenti procedurali, per non fare approvare lo sbarramento al 3%, proposto dalla Casa delle Liberta' e voluto fortemente dai socialisti di Zavettieri''. ''Devo informarvi - ha aggiunto Chiarella - che e' serpeggiata nell' aria del consiglio, per l' attivismo di qualche esponente del centrodestra e del centrosinistra, un possibile accordo su uno sbarramento al 2,5%, che farebbe ritirare gli emendamenti ai loro firmatari, consentendo cosi' la praticabilita' del consiglio fino al 17 febbraio, per approvare alcune leggi importanti, tra le quali lo stesso bilancio 2005. La scelta a questo punto deve essere chiara e immediata e se decidiamo di confermare lo sbarramento al 3%, dobbiamo mettere in conto, responsabilmente, che il consiglio non avra' piu' il tempo materiale di approvare una legge elettorale minimale e nessun provvedimento di altra natura''. ''Non entrero' in aula - ha concluso - e non intendero' fare il relatore, come d' altronde gia' annunciato in una lettera al Presidente Fedele, se non ci sara', prima dell' inizio del consiglio prossimo, la chiarezza nella maggioranza su come procedere, evitando accordi di corridoio e ''sparate'' individuali dell' ultimo minuto e ''in corso d' opera'', senza alcun supporto di una intesa politica condivisa. I segretari della Cdl, in serata hanno convocato per domenica pomeriggio a Lamezia, presso il centro agroalimentare, la riunione a cui parteciperanno i capigruppo alla Regione. ''E' il modo piu' giusto - ha commentato soddisfatto Chiarella - per dare una risposta politica vincente in relazione alla questione della legge elettorale della Calabria''.

Tripodi (Pdci) “Che farà ora Chiarella sulla legge elettorale?”

26/01 ''Che fara' Chiarella? E' l' interrogativo angoscioso e inquietante che pesa nella gia' complessa vicenda della nuova legge elettorale''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Michelangelo Tripodi, circa la legge elettorale. ''Chiarella, capogruppo di An, era stato - ha aggiunto - designato quale relatore di un testo unificato delle quattro proposte di legge elettorale da tempo giacenti in Consiglio. Va ricordato per inciso che alla fine una sola proposta legislativa era rimasta in campo essendo state nel frattempo ritirate le altre e pertanto, il povero relatore, si trovava a conclusione della sua ardua fatica titolare di un testo che di unificato non poteva avere alcunche' e che soltanto una forzatura regolamentare, avallata dalla presidenza dell' Assemblea e approvata con soli venti voti, consentiva di mantenere in vita, nonostante la sua evidente illegittimita'. All' atto dell' assunzione dell' incarico, sia pure nel malcelato compiacimento per l' alto e delicato compito ricevuto, Chiarella aveva peraltro scritto da Lamezia Terme, in data 18 gennaio, al presidente Fedele, e per conoscenza a tutti i capigruppo consiliari, una lettera in cui tra l' altro affermava di non aspirare 'ad essere il capro espiatorio di una legge che probabilmente nessuno vuole'''. ''A parte la considerazione - ha proseguito Tripodi - che essendo questa la valutazione iniziale non si comprende perche' Chiarella abbia accettato di fare il relatore, si rimaneva ancora piu' sbalorditi nell' apprendere, si tratta sempre dell' acuta citazione tratta testualmente dalla lettera inviata al presidente Fedele e ai capigruppo: 'martedi' la Calabria dovra' sapere con quale legge votera' (in neretto). Se non dovesse essere cosi' la prego', proseguiva Chiarella, 'non mi consideri piu' relatore del provvedimento e non conti sulla mia presenza per qualsiasi altra riunione del Consiglio che si dovesse ancora svolgere, sciaguratamente, per continuare la telenovela che gia' conosciamo'. Ora e' vero che l' indicazione della giornata di martedi', di cui parla Chiarella nella sua lettera, non contiene anche l' indicazione della data. Pertanto martedi' 25 gennaio potrebbe benissimo diventare martedi' 1 febbraio, giorno successivo alla nuova riunione del Consiglio regionale prevista per lunedi' 31 gennaio''. Il capogruppo del Pdci sostiene inoltre che ''anche su questo dubbi, sconcerto, interpretazioni, le piu' varie e fantasiose, fioriscono non solo tra i gruppi politici e nelle redazioni dei giornali ma in ogni stanza del Consiglio regionale. Per non dire delle domande diffuse nei mercati, sugli autobus e nelle piazze, tutti i cittadini calabresi sono interessati a quello che decidera' Chiarella. Un vero rompicapo, un autentico rovello che speriamo possa al piu' presto avere una risposta definitiva. Certo non possiamo nascondere un moto di solidarieta' nei confronti del capogruppo di Alleanza nazionale, costretto a sciogliere una contraddizione allo stato insanabile: la fedelta' e la coerenza ai sacrosanti principi affermati con ogni energia nella sua lettera oppure il richiamo della foresta del suo partito e della maggioranza di centrodestra''. ''Almeno che il passare del tempo - ha concluso Tripodi - come accade per i migliori salumi calabresi, secondo quanto e' emerso con una felice battuta in Consiglio, nel cuore della notte, e forse sfuggita a molti, Chiarella non realizzi una rapida e straordinaria maturazione chiarificatrice''.

Fava (Udeur) “Ancora possibile l’approvazione della legge elettorale”

26/01 ''La legge elettorale impone per sua natura larghe convergenze e non scontri tra schieramenti contrapposti. Ieri notte siamo stati molto vicini ad un risultato positivo''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava, circa la legge elettorale. ''A me pare ancora possibile - ha aggiunto - se prevale apertura e fiducia reciproca, per uno strumento istituzionale quale la nuova legge elettorale, che deve essere a garanzia di tutti. Non realizzare questo obiettivo - nonostante la legislatura sia agli sgoccioli - sarebbe una grave responsabilita' verso la Calabria''. ''Un esito positivo che e' possibile - ha concluso Fava - costituirebbe un bel segnale per l' avvio costruttivo e promettente di un confronto elettorale gia' iniziato e che resta molto impegnativo per tutti''.

Mario Pirillo “Troppa confusione sulla legge elettorale”

26/01 “La grande confusione che sta caratterizzando la discussione sulla nuova legge elettorale regionale è l’ennesima dimostrazione che la maggioranza di centrodestra è incapace di assolvere al suo ruolo”. Ad affermarlo è stato il consigliere regionale della Margherita Mario Pirillo. “C’è il concreto rischio di non pervenire all’approvazione della legge e, soprattutto – afferma Pirillo - di non riuscire a licenziare un testo condiviso dall’intera assise. È inaccettabile l’arroganza con cui una maggioranza ormai allo sbando tenta di colpire la rappresentatività delle forze politiche minori, minando fondamentali principi di democrazia. L’affanno e la debolezza sono le costanti di una coalizione governativa che non è stata mai in grado di supportare adeguatamente le istanze di sviluppo che, nonostante tutto, la società civile calabrese riesce ad esprimere. E così accade che nessuna parla del bilancio di previsione e delle aspettative delle componenti produttive e sociali, che l’incertezza ed il ritardo nella approvazione del documento contabile inevitabilmente mortificano. O ancora che le dichiarazioni propagandistiche del Governo regionale siano palesemente smentite da indagini e statistiche che, invece, fotografano una situazione reale al limite del collasso. I calabresi sono ormai pronti a sanzionare con l’arma democratica del voto l’inefficienza di una azione politico – amministrativa che ha spento ogni speranza di sviluppo della nostra regione.”

 

De Rose (Cdl) “Loiero deve dirci se vuole il Ponte”

26/01 ''Il candidato del centro-sinistra alla Presidenza della Regione, Agazio Loiero deve dire la verita' sul Ponte: lo vuole si o no?''. Lo afferma in una nota il portavoce della Casa delle Liberta' in seno al consiglio comunale di Cosenza, Umberto De Rose, secondo il quale ''la cosa sconvolgente del centrosinistra e' che, Loiero in testa, ha nel suo interno tutti uomini eletti o beneficati dal centrodestra. Una cosa impressionante che deve far riflettere sul trasformismo imperante''. Mentre per De Rose, il candidato del centro destra alla presidenza della giunta regionale della Calabria rappresenta il nuovo: e' un giovane amministratore, e' un uomo veramente normale che sa parlare un linguaggio moderno''. Inoltre, per De Rose ''il centrodestra e' fin troppo signorile negli atteggiamenti: sulla forestazione e' stato fatto un gran lavoro, grazie anche a Rosario Calvano, direttore generale del dipartimento, ma si continua a dare spazio alle fesserie propugnate dal centrosinistra''. De Rose, non risparmia critiche alle forze di centro-sinistra , ''quella dell'area urbana'' di Cosenza che a sua giudizio ''e' amica dei palazzinari e parla solo di metri cubi e di piani regolatori: in questo senso, si puo' applicare bene cio' che ha detto Rutelli e cioe' che nel territorio urbano cosentino la socialdemocrazia e' morta. Dicono di essere riformisti - conclude De Rose - ma vorrei vedere una sola cosa sullo Stato sociale che hanno realizzato''.

La Fiamma apre una sezione a Terranova di Sibari

26/01 In una nota della Federazione provinciale della Fiamma Tricolore viene annunciata la nascita della sezione del Movimento Sociale Italiano a Terranova da Sibari. “Dopo quasi trent'anni – recita la nota della Fiamma - il glorioso simbolo della Fiamma tricolore ritorna sulla scena politica cittadina.Intorno al partito di Romagnoli ,anche in periferia , ritorna l'entusiasmo che contraddistingueva la gioventù missina degli anni 70-80 .Responsabile della locale sezione è Raul Laffranchetti che ha ricevuto l'incarico dal Segretario provinciale Mario Gresia .Il neo responsabile ha dichiarato che la presenza della Fiamma Tricolore a Terranova non rappresenta solo un rafforzamento del Partito in Provincia di Cosenza ma vuole essere anche e soprattutto un momento di crescita politico-sociale per l'intero comprensorio. La Fiamma tricolore nasce per dare voce e speranza a quelle categorie sociali più umili e deboli e per fare di Terranova una cittadina vivibile .”

Governo Civico incontra i rappresentanti regionali del movimento

26/01 ''Le regionali non rappresentano l'obiettivo finale della nostra azione. Sono soltanto un primo banco di prova per una realta' che si sta impegnando per aprirsi una finestra nazionale senza snaturare le sue vocazioni originarie, quindi non trasformandosi in partito''. Lo ha affermato il deputato Roberto Damiani, presidente di ''Governo civico'', il comitato di coordinamento che riunisce 400 liste civiche sparse sull'intero territorio nazionale, nel corso del direttivo con i rappresentanti regionali del movimento. Damiani ha sottolineato come l'indirizzo del movimento e' di partecipare ''con pari dignita' allo schieramento di centrosinistra'', anche se, ha aggiunto, ''nella piena autonomia operativa che caratterizza la specificita' dell'impegno politico dei Civici, potrebbero presentarsi casi in cui il movimento potrebbe competere con un proprio candidato alternativo a quelli del centrodestra e del centrosinistra''. Damiani ha infatti ribadito che ''pur nella diversita' delle situazioni locali, Governo Civico rappresenta a pieno titolo l'autenticita' delle esperienze civiche italiane, ecco perché la propria presenza ai tavoli delle trattative preelettorali non puo' essere in nessun modo subordinata agli altri soggetti politici''.

Bartoletti (FI) “La candidatura di Principe uno sciacallaggio politico”

25/01 ''Basta con gli sciaccallaggi''. Lo afferma il segretario provinciale di Cosenza di Forza Italia, Sergio Bartoletti, facendo riferimento alla possibile candidatura per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali di Sandro Principe, sindaco di Rende, ferito con un colpo di pistola il 29 maggio scorso e tornato di recente all' attivita' politica. ''Massimo D' Alema, lo stesso che nel 94 nego' la candidatura a Sandro Principe alle elezioni politiche dicendogli che non poteva rappresentare la sinistra - afferma Bartoletti - vuole candidare il sindaco di Rende solo per portare qualche voto in piu' a Loiero e impadronirsi di un comune socialista. La triste vicenda dell' attentato a Principe vuole essere strumentalizzata da un partito, i Ds, e da una coalizione, il centrosinistra, che mai avrebbero premiato il sindaco Principe in altri tempi. De Julio, Brancati, Occhetto e Camo sono gli uomini che, negli anni, il centrosinistra ha scelto a Rende, uomini imposti dall' alto che hanno brillato per la loro assenza. D'Alema rappresenta l' avversario del socialismo, ma sono proprio i diessini ad essere culturalmente lontani da quella storia''. Per Bartoletti, ''i rendesi, di destra, di sinistra e di centro, hanno votato Sandro Principe nel 2004 memori di quella brutta pagina, lasciando a casa le divisioni e stringendosi attorno al loro sindaco. Principe deve rimanere sindaco ed i diessini non possono pensare di ripetere quello che hanno fatto a Cosenza con Giacomo Mancini''.

GianBattista Caligiuri vice caporgruppo di Forza Italia alla Camera

25/01 Questa sera è stata ufficializzata la nomina di Gian Battista Caligiuri a vice capogruppo di Forza Italia alla Camera. La stessa nomina è stata assegnata anche all’avv. Carlo Taormina ed a Enrico Nun attuale coordinatore della Liguria. Lo riferiscono alcuni partecipanti all'incontro che si è svolto questa sera alla Camera tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i deputati di Forza Italia nella sala della Regina, a Montecitorio.

Abramo incontra le cooperative: “Penso al modello emiliano”

25/01 ''Il sistema cooperativistico puo' diventare uno dei pilastri di una nuova politica di sviluppo della Calabria. Occorre pero' avere le idee chiare. Penso al ''modello emiliano'' che assicura ai giovani la necessaria assistenza progettuale e finanziaria, accompagnandoli anche nella delicata fase del marketing. Sono certo che con le centrali cooperative della Calabria si potra' fare un buon lavoro, mettendo in piedi un grande progetto che valorizzi come merita un segmento importante dell'economia e del lavoro''.Lo ha detto, incontrando i dirigenti del movimento cooperativo della Calabria, Sergio Abramo, candidato alla presidenza della regione. All'incontro con Abramo, erano presenti Katia Stancato, presidente regionale della Confcooperative, Giorgio Gemelli, di Lega delle Cooperative, e Domenico Barbieri, di AGCI, che hanno sottoposto ad Abramo un documento unitario sullo stato e sulle prospettive del settore. ''Ho apprezzato il contributo del movimento cooperativistico, ma non mi sono limitato ad ascoltare - ha detto il candidato presidente - Esistono le condizioni per costruire un sistema di opportunita', finora mancante in Calabria, che consenta alle cooperative di inserirsi virtuosamente nei circuiti economici regionali e nazionali con produzioni originali e capaci di inserirsi nei mercati nazionali e internazionali. Penso al quel grande bacino di mercato costituito dai nuovi Paesi entrati nell'Unione Europea, alla Turchia, alla sponda meridionale del Mediterraneo. Attraverso progetti mirati, utilizzando al meglio i finanziamenti, la cooperazione potra' compiere un grande salto di qualita', allargando i suoi settori di intervento e aprendo la strada verso l'occupazione a migliaia di giovani''.

Bozzo (Margherita) “La candidatura Abramo rappresenta le lobbies di Catanzaro”

25/01 Il capogruppo della Margherita al Comune di Cosenza, Elio Bozzo, interviene sulle dichiarazioni di Vincenzo Aiello che si schiera con il centrosinistra, a favore della candidatura di Loiero alla Presidenza della Regione Calabria, «scelta felice del centrosinistra». «I sostenitori di Abramo – aveva affermato Aiello – puntano a farlo apparire buon tecnocrate. In realtà è la continuazione e la esaltazione di lobbies che vogliono concentrare tutto il potere in una certa Catanzaro, mentre il tema è lo sviluppo armonico del territorio regionale».
«Concordo con il giudizio di Aiello», dichiara Elio Bozzo. «C’è il rischio, di cui è espressione la candidatura di Abramo decisa dal centrodestra, che un potentato rappresentante una parte della società catanzarese, che governa la Regione da anni e che non riesce a fare sistema con il resto della realtà calabrese perpetui il suo potere. Ecco perché è importante cogliere l’opportunità offerta dal centrosinistra calabrese a tutti i cittadini della nostra terra e democraticamente decisa qui in Calabria di votare per l’alternativa rappresentata da Loiero.
Su una cosa – prosegue il capogruppo della Margherita al Comune di Cosenza, Elio Bozzo – non concordo con Vincenzo Aiello: non credo utile per il rafforzamento del centrosinistra la presentazione di liste autonome dai partiti, ma ritengo più incisivo l’impegno a favorire le aggregazioni che hanno un retroterra politico più radicato».

Comitato Abramo: “La candidatura Abramo è legittima e rispettosa delle leggi”

25/01 ''La candidatura del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, alla presidenza della Regione Calabria e' legittima e rispettosa delle leggi ed e' sbagliato demonizzare la scesa in campo dei sindaci''. Lo sostiene il Comitato elettorale pro Abramo facendo riferimento a quanto affermato ieri da Massimo D' Alema. Il presidente dei Ds, in particolare, aveva accusato la Casa della liberta' di contraddittorieta' per il fatto di non avere approvato in Calabria una legge per obbligare i sindaci a dimettersi in caso di loro candidatura alla presidenza della Regione, normativa che e' stata invece approvata in altre regioni come l' Abruzzo. ''Sergio Abramo - si afferma nella nota del Comitato che sostiene il sindaco di Catanzaro - si e' candidato alla presidenza della Regione Calabria nel pieno rispetto della legge attuale, che non prevede alcun motivo di ineleggibilita' per i sindaci. I rimproveri dell'on. D'Alema appaiono pertanto ingiusti, immotivati e perfino ingenerosi. Soprattutto nei confronti dei tanti bravi sindaci della Calabria che, dopo avere maturato esaltanti esperienze alla guida di importanti citta', pensano di mettere al servizio della regione il proprio patrimonio di competenza e di intelligenza. D'altronde, e' stata proprio la sinistra ad aprire questa strada in Italia, con le prestigiose candidature di Bassolino in Campania e di Illy in Friuli''.

Decisi gli incontri dei candidati a Presidente con Confindustria Calabria

25/01 La Confindustria calabrese, venerdi' 28 gennaio incontrera' a Catanzaro il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Agazio Loiero. Successivamente all'incontro con Loiero, che e' stato il primo ad avviare contatti con la Confindustria, gli imprenditori incontreranno anche il candidato alla Presidenza della Regione del centrodestra, Sergio Abramo. ''L'incontro con i due Candidati sara' - ha detto il Presidente degli industriali calabresi Pippo Callipo - senz'altro franco e leale. I due incontri mi auguro serviranno anche a far comprendere che le divisioni e le polemiche alla Calabria non servono. In sostanza, dopo il tempo delle polemiche, e' giunto il tempo della responsabilita'. Dobbiamo andare oltre la retorica del declino e superare ogni logica rinunciataria, con il chiaro obiettivo di rilanciare le ragioni della Calabria produttiva. Ho visto che Loiero ha gia' incontrato i sindacati e che, sull'idea di concertazione sociale, pare che ormai non ci siano piu' dubbi. Me ne compiaccio. Si supera, in tal modo, una condizione di stallo artificialmente provocata. La Calabria, soprattutto in questa congiuntura delicata per l'economia europea e mondiale, ha un bisogno fortissimo di unita'''. ''La Calabria migliore - ha concluso Callipo - che svolge un ruolo in tutti i settori economici, sociali e culturali, deve fare squadra. Deve poter agire insieme sulla base di progetti definiti. Soltanto cosi', potremo avere piu' forza ed evitare che le autorita' politiche ed economiche, nazionali ed internazionali, utilizzino le nostre divisioni interne per penalizzarci''.

Loiero: “Incontro con Confindustria importante per la metodologia di lavoro che dovrà seguire”

25/01 ''Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Agazio Loiero - e' detto in un comunicato - annette a questo incontro una notevole importanza, non solo per il grande contributo che le principali categorie economiche vorranno dare, ma anche per stabilire una metodologia di lavoro che dovra' essere seguita successivamente in caso di vittoria''. ''Lo spirito - e' scritto nella nota - e quello di confrontarsi e cominciare a stilare nuove soluzioni di governo per produrre piu' ricchezza e piu' occupazione. L' idea gia' concordata con i sindacati e quella di arrivare a siglare un 'Patto per lo sviluppo sociale, economico e culturale della Calabria'. Tanti saranno i temi del confronto. Certamente si parlera' di come sono stati utilizzati i fondi europei, ma anche di come prepararsi per affrontare l'ennesima sfida della stesura del prossimo Por Calabria''. Nell nota si precisa che verranno prese in esame ''le priorita' affrontare, le emergenze e i correttivi da porre in essere per sfruttare adeguatamente le risorse comunitarie. Risorse che non devono essere solo spese, ma devono produrre effetti benefici e modificare in meglio gli indicatori socio-economici, che attualmente disegnano una terra dall'encefalogramma piatto''. ''Non sarebbe corretto anticipare tutte le questioni che saranno poste all' ordine del giorno, e che sicuramente faranno riferimento alle raccomandazioni che il Capo dello Stato Azelio Ciampi ha fatto nel corso della sua recente visita in Calabria - e' scritto nella nota - Ma Loiero anticipa che si impegnera' affinche' ci sia maggiore attenzione, non solo del Governo centrale, ma anche di quello Europeo, a favore di una Regione, la nostra, flagellata dalla delinquenza, con infrastrutture inadeguate, e con vaste aree di sottosviluppo. Fissare pochi punti, stabilire le priorita' per diminuire lo svantaggio che la Regione ha accumulato rispetto alle altre regioni italiane''. Nella nota si precisa che si trattera' di ''un programma per lo sviluppo sostenibile, che tenga conto delle immense risorse naturali, che tuteli l' ambiente, che esalti l' intelligenza e le capacita' dei calabresi, stabilendo in maniera definitiva i ruoli che le diverse parti del territorio dovranno avere, smettendola una volta per tutte con gli interventi a pioggia, che finora nessun beneficio hanno prodotto. Sicurezza, ricerca, innovazione, sviluppo, ambiente ed occupazione, le parole chiave di una nuova concertazione che veda finalmente i calabresi artefici del loro destino''.

Comitato Abramo: “Loiero parla agli stati maggiori, Abramo parla alla gente”

25/01 ''Il candidato del centrosinistra parla agli stati maggiori, Sergio Abramo parla alla gente. Hanno ragione i sostenitori del deputato ex democristiano quando sottolineano le 'diversita'' tra i due candidati: da un lato, c'e' la vecchia politica che punta alla conservazione e alla gestione del potere; dall'altro, emerge la forte novita' di un giovane amministratore che ha dimostrato di saper interpretare la voglia di riscatto dei calabresi''. E' quanto scritto in una nota diffusa dal comitato elettorale del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. ''Sono bastati - prosegue la nota del comitato elettorale - l'annuncio ufficiale della candidatura di Sergio Abramo e le sue prime apparizioni tra la gente a gettare nel panico un centrosinistra che si sentiva vittorioso solo per il fatto di non avere di fronte un avversario in carne e ossa. Ora l'avversario c'e' e la partita si e' riaperta. L'entusiasmo con cui Sergio Abramo e' stato accolto dimostra che nei calabresi non si e' spenta la speranza di un cambiamento vero. E questo entusiasmo crescera' di giorno in giorno, in questa lunga campagna elettorale. Il suo impegno di governare la Calabria come una sola, grande citta' di due milioni di abitanti e' stato percepito come un forte richiamo all'unita' e all'identita' regionale, ma anche come una grande dichiarazione di amore verso la propria terra''. ''I calabresi - conclude la nota - potranno contare su un Presidente che governera' assieme alla gente e in mezzo alla gente, cosi' come Sergio Abramo e' abituato a fare''.

Margherita di Catanzaro: “Abramo scimmiotta apertamente Loiero”

25/01 ''Tanto tuono' che piovve. E' proprio il caso di dire dopo che il candidato del centrodestra ha deciso di 'seguire' le orme del candidato del centrosinistra on. Agazio Loiero, cominciando ad incontrare le forze sociali dopo che, nei giorni scorsi, il centrodestra aveva soltanto, e penosamente, pronunciato vuote parole d' ordine''. E' quanto si afferma in un documento del gruppo consiliare della Mergherita al Comune di Catanzaro. Secondo i consiglieri comunali della Margherita del capoluogo, infatti, la coalizione che sostiene Abramo si e' mossa ''immaginando che si possa chiedere il consenso senza presentare un programma degno di questo nome che, nel caso del centrodestra, e' assai arduo da mettere in piedi visto il fallimento pieno della sua gestione. Ancora piu' arduo per il candidato del centrodestra - si sostiene nella nota - mettere in piedi un programma visto che e' impresa titanica affermare che abbia rispettato quelli fino ad oggi presentati al Comune di Catanzaro. E' necessario un grande sforzo di fantasia per immaginare che possano essere esportate le scelte compiute dal centrodestra nella Citta' capoluogo di Regione che vanta soltanto ripetute e continuate spoliazioni, disastro clamoroso nella Sanita' pubblica, disordine urbanistico infinito, arroccamento e scomparsa di una vera ed autentica funzione direzionale, disoccupazione galoppante, crisi senza sbocco delle piccole attivita' commerciali, traffico ancora soffocante che paralizza completamente la fruizione della intera citta', tributi locali penalizzanti che impoveriscono ancora di piu' i cittadini, servizi al di sotto delle minime esigenze della popolazione abbandonata a se' stessa''. ''Per questo - si sottolinea nel comunicato del gruppo consiliare della Margherita - guardiamo con incredulita' e compassione al tentativo del centrodestra di 'esportare' in tutta la regione la teoria affrettata ed avventurosa della 'Calabria Comune di due milioni di abitanti' perche' se questa e' l' impostazione del centrodestra vuol dire che il localismo, il provincialismo, il municipalismo degli egoismi si e' impossessato dello schieramento avversario che, evidentemente, con tale scelta, e' ormai privo di rotta ed incapace di elevare il tono di un confronto politico che ancora ad oggi lo vede latitante, sfuggente, penosamente incartato su se stesso. Ed e' sintomatico - conclude la nota - che il candidato del centrodestra ormai scimmiotti apertamente il 'metodo' seguito con grande lungimiranza da Loiero per la stesura del programma: chissa' se domani ritroveremo il candidato del centrodestra che per somigliare a Loiero si tagliera' finanche i capelli per apparire calvo''.

Compagnia delle Opere corteggiata dai due schieramenti.

25/01 Il quartier generale della Compagnia delle opere regionale, a Lamezia Terme, è preso d’assalto in queste ultime settimane dai candidati alle elezioni regionali sia di destra che di sinistra. Un assalto che il management della Cdo incassa senza sbilanciarsi: nessuna notizia trapela, tutti sono molto schivi e abbottonati. Una cosa è certa: Giancarlo Franzè (nella foto), il nuovo responsabile regionale della Cdo, insieme al portavoce Antonio Schiavelli, sono tranquilli del fatto che il recente allargamento della Cdo (con l’entrata di imprenditori del calibro di Giuseppe Nola presidente del gruppo Campoverde Spa, di Antonino Gatto presidente della Despar Italia, di Giacinto Callipo titolare della omonima azienda, del gruppo Speziali, di Met Sviluppo, di Cm , e della galassia delle cooperative che fanno capo alla diocesi di Locri retta dal vescovo Bregantini), porta l'importante realtà associativa ad essere insistentemente "corteggiata" da candidati di ogni tipo e schieramento. Della Cdo calabrese fanno parte 1200 imprese con circa 30 mila addetti. Quanto basta per far pensare a qualcuno che la Cdo potrebbe essere determinante per il successo di una decina di candidati. Inoltre negli ambienti politici e giornalistici della regione si osserva da qualche giorno che se Loiero è certamente avanti, Abramo ha la possibilità di recuperare: alla fine la partita potrebbe decidersi su diecimila voti. Ecco dunque le ragioni di tante visite e incontri richiesti ai dirigenti della Compagnia. Negli ambienti dell'associazione numeri e deduzioni sono accolte con scetticismo. Due battute però le abbiamo raccolte. Alla domanda “Abramo o Loiero?" Franzé risponde citando Giorgio Gaber: “Che cos’è la destra, cos’è la sinistra?”. Schiavelli invece articola un commento di merito: “La cosa importante è che questa volta i nostri imprenditori hanno deciso di alzare la qualità del confronto su programmi e uomini. Non ci interessano più singole trattative: vogliamo essere un corpo intermedio che dialoga unitariamente”.

Donnici (IDV) “Lo sbarramento nella legge elettorale è un autentico colpo di mano”

25/01 ''E' un autentico colpo di mano. Si tenta di truccare le regole del gioco a partita iniziata''. E' quanto ha detto il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, nel corso di una manifestazione di protesta contro l'ipotesi di legge elettorale che preveda lo sbarramento. La protesta si e' svolta a Reggio Calabria dinanzi alla sede del Consiglio regionale. ''Fra un mese si presenteranno le liste - ha aggiunto - ed e' ovvio che le leggi elettorali si facciano all'inizio di legislatura e non alla fine. Le proposte giacenti non sono buone perche' servono solo a tutelare rendite di posizione di consiglieri regionali e gruppi politici che certamente in questi anni hanno brillato per lo sfascio politico, istituzionale e morale che hanno prodotto''.

Gara sulla nuova sede della Provincia, Straface (AN) preannuncia interrogazione

25/01 Il capogruppo di An in consiglio provinciale a Cosenza, Pasqualina Straface ha annunciato che presentera' un' interrogazione consiliare sul futuro Palazzo della Provincia. ''Quello che abbiamo letto oggi sui giornali - sostiene in una nota - ci lascia davvero attoniti. Dal presidente Oliverio e dall' assessore competente vorremo sapere se risponde al vero la notizia riportata oggi da un giornale locale e come sia stato possibile che una gara cosi' delicata come quella del nuovo Palazzo della Provincia, sia stata affidata in maniera non conforme alla legge, cosi' come ha sentenziato il Consiglio di Stato. Il presidente Oliverio ha piu' volte ribadito l' intenzione di costruire i nuovi uffici della Provincia nel centro storico cittadino. Anche noi riteniamo questa decisione utile per una rivitalizzazione del centro storico che dopo i fasti del passato sta conoscendo un periodo di appannamento''. ''Ma Oliverio, al di la' delle chiacchiere, deve spiegare - ha aggiunto - per bene in consiglio come intende procedere. Finora si sono persi solo tempo e risorse, mentre i dipendenti provinciali sono costretti a svolgere il loro lavoro in condizioni precarie. Quali saranno le prossime mosse amministrative sul problema? Indira' una nuova gara, manterra' fede al vecchio bando?''. ''Credo che non solo i dipendenti provinciali - ha concluso - ma tutti i cittadini abbiano diritto di sapere come verranno spesi ingenti soldi pubblici. Da parte nostra vigileremo su tutto l'iter amministrativo affinche' episodi simili non debbano ripetersi in futuro''.

Forte (IDV) in dissidio con Donnici. “Giù le mani da Italia dei Valori”

25/01 Si accentua la divisione in seno al partito di Di Pietro in Consiglio Provinciale. Il consigliere Angelo Forte, rappresentante del Gruppo Consiliare provinciale di Italia dei Valori, tiene a precisare, in merito al passaggio nel partito dipietrista del consigliere provinciale Luigi Garofalo, eletto nella lista dell'UDEUR, la seguente dichiarazione: "Nel giorno in cui, con l'elezione al Senato dell'Avv. Massimo Donadi, Italia dei Valori ha finalmente una propria diretta rappresentanza in Parlamento leggo di manovre che condurrebbero, tra le file del nostro partito, un consigliere provinciale eletto, meno di un anno fa, in un altra lista.
E poiché questo nuovo ingresso viene falsamente rappresentato come la ricostituzione della presenza del partito dipietrista alla Provincia di Cosenza, ribadisco che, nelle vesti di capogruppo, non ho mai smesso di rappresentare in Consiglio provinciale gli elettori di Italia dei Valori, fedele all'impegno morale che ho assunto con loro e con la coalizione che lealmente sostiene il Presidente On. Mario Oliverio.
Rimane tuttavia una profonda divergenza culturale e politica con l'attuale dirigenza regionale di Italia dei Valori.
Mentre quest'ultima, infatti, è impegnata in una vergognosa campagna acquisti, prima a Palazzo dei Bruzi, ed ora alla Provincia, finalizzata a precostituire indebiti strumenti di pressione onde far conseguire ai sodali di Donnici qualche assessorato, da Presidente della Commissione Ambiente mi sto spendendo, politicamente e personalmente, per risolvere i problemi del Consorzio Valle Crati e, con essi, quelli rilevantissimi dei dipendenti e degli utenti.
Non è un caso poi che ad oggi non abbia ancora ricevuto risposta la mia formale richiesta di candidarmi alla regione nelle liste di Italia dei Valori : è evidente che Beniamino Donnici, svanita la favoletta dell'Europarlamento alla quale pochi hanno comunque creduto, con i sit in - passarella e con le manovre sottobanco, punta a conquistare, ma solo per sé, uno strapuntino, cioè un posto nella prima metà del listino di centrosinistra, anche a costo di far naufragare, politicamente ed elettoralmente, il nostro partito in Calabria.
Sfido perciò Beniamino Donnici a presentarsi come capolista alle prossime regionali, per misurarsi direttamente con il consenso senza le comode ma immorali scorciatoie dei giochi di palazzo.
In ogni caso rimarrò a rappresentare Italia dei Valori in Consiglio provinciale e, da capogruppo, mi opporrò fermamente a manovre trasformistiche che, facendo leva sui soliti voltagabbana, puntano alla conquista del potere e tradiscono il patto d'onore stretto con gli elettori".

Amendola (DS) “Messa in sicurezza della 106, deve eessere priorità dell’agenda di Governo”

25/01 “Con profondo dolore ho appreso la notizia della scomparsa del sindacalista Antonio Gallella, amico e compagno di lavoro quotidiano per anni e anni”. E’ il commento del consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola dopo la notizia dell’incidente mortale sulla “106”. “Naturalmente l’inaugurazione dell’aula intitolata a Giuditta Levato e programmata per dopodomani è rinviata, in segno di rispetto, verso colui che, anche attraverso una riuscita iniziativa pubblica tenutasi proprio a Sellia Marina qualche mese addietro, aveva avviato l’iter che ha consentito all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, di dedicare una delle più prestigiose aule alla contadina di Calabricata uccisa nel 1946 mentre difendeva il diritto alla terra”. Conclude Amendola: “L’incidente odierno ripropone, ancora una volta, la pericolosità estrema di quella che è definita la strada della morte. Occorre che la messa in sicurezza di questa arteria fondamentale rappresenti una delle priorità assolute dell’agenda del Governo. Finora abbiamo assistito a troppe promesse, è ora che si passi ai fatti”.

 

Progetto Calabrie. “Si moltiplicano le minacce di transito dal c/destra al c/sinistra”

24/01 ''Le elezioni si vincono puntando a rafforzare lo zoccolo duro del proprio elettorato o strizzando l'occhio all'avversario, che dimostra disponibilita' al salto della quaglia?'' E' quanto sostiene in una nota il movimento Progetto Calabrie circa le prossime elezioni regionali. ''Non e' un dilemma di poco conto, specialmente nei sistemi bipolari, anche se imperfetti, come quello italiano. E comunque, sino a che punto e' lecito inoltrarsi lungo il periglioso cammino dell'aspirato inciucio? Nelle ultime settimane, sui quotidiani regionali, - osserva Progetto Calabrie - e' stato un moltiplicarsi di comunicati, lettere, avvisi o minacce di transito (dal centro-destra al centro-sinistra), tale da suscitare in molti cittadini sconcerto e imbarazzo. Perche' se e' pur vero che ci avviciniamo alla Quaresima, se e' vero che Sant'Agostino ci ricorda che 'a noi vien comandato di accogliere il viandante', e' altrettanto certo che potrebbe indurre ad errore l'idea che questo ininterrotto afflusso di camminatori possa essere sufficiente per il successo del centro-sinistra alle prossime elezioni. Quanti nuovi voti si conquistano per ogni passaggio di un esponente politico da uno schieramento all'altro, soprattutto a ridosso della competizione elettorale? Quanti elettori, piuttosto, si rischia di scoraggiare e concedere al partito del disimpegno e dell'astensionismo? Si ponderino con sempre rinnovata accortezza le pretese dei ravveduti dell'ultima ora – dice Progetto Calabrie - e si riprenda il dialogo e il confronto con i cittadini-elettori di centro-sinistra, che continuano a chiedere ai propri rappresentanti coerenza e ascolto''.

D’Alema (DS) : “Abramo in conflitto d’interesse. No agli sbarramenti alle regionali.”

24/01 A margine della giornata passata con il Sindaco di Rende, Sandro Principe, il presidente dei DS D’Alema si è soffermato sugli attuali temi politici delle elezioni regionali in Calabria. Sulla scelta di Abramo pesante il suo giudizio: “Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo, e' in una situazione di conflitto d'interesse, essendo ancora sindaco di Catanzaro in carica. In Abruzzo - ha spiegato il leader dei Democratici di sinistra - hanno proibito per legge al sindaco di Pescara di candidarsi a presidente della Regione sostenendo che il sindaco di una città deve dimettersi perche' c'e' un palese conflitto d'interessi. Qui fanno il contrario. E cioe' - ha osservato D'Alema - in ogni regione fanno le cose a modo loro secondo le loro convenienze. Questa e' una vera indecenza, lasciatemelo dire, ed e' la dimostrazione di una mancanza di cultura democratica.”. Continuando sul tema D’Alema ha poi aggiunto: “Il fatto che il centrodestra in Calabria abbia deciso di giubilare il presidente uscente della Regione e' segno di una sua difficolta' e l' ammissione di una crisi''. ''Per quanto ci riguarda - ha aggiunto D' Alema - abbiamo scelto Agazio Loiero, il nostro candidato, attraverso un processo democratico che non ha precedenti in questa regione. Per questo ci sentiamo sereni e tranquilli e siamo gia' in piena
campagna elettorale''. D’Alema ha poi voluto toccare i punti caldi di cui si sta discutendo in questi giorni e cioè dello sbarramento nella legge elettorale e della lista unica. In merito allo sbarramento del 3 per cento ipotizzato nel meccanismo della nuova legge elettorale regionale D'Alema ha parlato di "atto illegittimo". Si tratta, ha detto l'ex premier, "di una brutale forzatura illegittima. Fra l'altro - ha aggiunto - non esiste sbarramento in nessun sistema dove vige il maggioritario di coalizione. Lo sbarramento c'e' laddove vige la proporzionale. In Puglia la destra ha rinunciato, ha rinunciato in tutte le regioni italiane. Il centrodestra gioca con le regole". "La lista unitaria e' stata una grande esperienza nelle elezioni europee e penso che la faremo di nuovo in molte regioni italiane". "Abbiamo deciso - ha aggiunto l'esponente dei Ds - di lasciare a una valutazione che si fara' regione per regione l'opportunita' o meno di mettere in campo le liste unitarie. D'altra parte nelle elezioni regionali siamo comunque uniti attorno ai candidati del centrosinistra, quindi la lista unitaria diventa meno obbligatoria che alle elezioni politiche, tuttavia la questione qui sara' valutata in Calabria. Noi siamo in campagna elettorale - ha sottolinheato D'Alema – abbiamo scelto un candidato, lo abbiamo scelto attraverso un processo democratico che non ha precedenti in questa regione, ci sentiamo sereni e tranquilli. Il fatto stesso che il centrodestra abbia deciso di 'giubilare' il presidente della Regione di centrodestra e' segno di una difficolta' el'ammissione di una crisi".

Naccarato “Buono e saggio lo sbarramento di lista al 4%”

24/01 ''Rafforzare subito uno sbarramento di coalizione anche superiore al 5% e prevedere uno sbarramento di lista per l' attribuzione dei seggi a partire dalla IX legislatura del 4%, come hanno deciso nei giorni scorsi in Puglia il centrodestra ed il centrosinistra su proposta dell' intera Cdl, mi sembrerebbe una cosa buona e saggia''. A sostenerlo e' stato Paolo Naccarato, presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale. ''O se si preferisce - ha proseguito Naccarato - possiamo prendere come esempio il Lazio che senza drammi ha gia' varato una buona legge elettorale senza sbarramento in attesa di varare una legge elettorale organica nella prossima legislatura. Capisco che siamo in pieno federalismo ed ognuno decide come vuole, tuttavia ... Del resto e' noto che io sono uno strenuo difensore del dialogo e dell' intesa che e' sempre opportuna quando si tratta di discutere le regole della democrazia''. ''Tuttavia - ha sostenuto Naccarato - credo che la legge elettorale sara' approvata. Se le posizioni resteranno distanti come sono, senza alcuna volonta' di giungere ad una posizione unitaria, prevedo che lo sbarramento secco potra' anche essere superiore al 3%, il 4 o anche il 5%. Non sembrano esserci profili di costituzionalita' di una norma siffatta. Per gli aspetti politici ognuno e' libero di giudicare secondo i propri convincimenti e secondo la propria formazione democratica cosa e' meglio e cosa e' peggio. 'Bisognerebbe sempre dominare con intelligenza gli avvenimenti' diceva Aldo Moro''. ''Questo della legge elettorale - ha concluso Naccarato - e' senz' altro un passaggio difficile, ed al di la' del legittimo utilizzo di ogni strumento regolamentare previsto, io, per la mia cultura democratica, faccio parte di quella schiera di persone che ritengono che un' Aula rappresentativa e democratica deve sempre poter liberamente verificare se le argomentazioni che si portano a sostegno di questa o quella tesi producono una convergenza ampia o comunque maggioritaria. Ecco perche' insisto fortemente nell' auspicare che il Consiglio regionale giunga comunque ad una decisione assunta democraticamente, e naturalmente domani non faro' certo mancare il mio costruttivo apporto''.

Pirillo (Margherita) “Contrari allo sbarramento. Pronti ad una battaglia a difesa della democrazia””

24/01 Dichiarazione del capogruppo della Margherita alla regione Calabria, Mario Pirillo. “Sulla questione della legge elettorale regionale la Margherita è pronta, in modo unitario, a condurre una battaglia in difesa della democrazia. L’aberrante previsione di una soglia di sbarramento pari al cinque per cento, contenuta nel progetto unificato proposto dal collega Chiarella, è frutto di una concezione politica autoritaria che non appartiene al nostro patrimonio di idee e di valori.
Abbiamo già espresso la netta contrarietà a forme di sbarramento e riteniamo che la nuova legge elettorale debba garantire la rappresentatività di tutte le forze politiche. Dare voce e rappresentanza alle formazioni politiche in quanto portatrici di istanze ed idee diversificate, rappresentano questioni di straordinaria importanza sulle quali non permetteremo nessun colpo di mano da parte della maggioranza di centrodestra. Lo sbarramento non può essere introdotto all’ultimo momento e, peraltro, a poco più di due mesi dalla competizione elettorale. Affinché l’introduzione dello sbarramento, infatti, non si traduca in mero espediente penalizzante le forze politiche minori è necessario che alle stesse sia dia il tempo di avviare, ed eventualmente maturare, processi di federazione o integrazione. Rispetto a tali questioni siamo davvero fuori tempo massimo.

Pisano (PRI) “No allo sbarramento. Motivi privi di ogni significato politico”

24/01 Il presidente del gruppo consiliare del Pri, Vincenzo Pisano, anche a nome del partito, ha rilasciato la seguente dichiarazione : “Nel contestare fermamente la scelta che alcuni gruppi politici della Casa delle Libertà hanno assunto in Consiglio regionale (Fi,An,Udc e Nuovo Psi) in materia di legge elettorale, con la riproposizione dello sbarramento per le singole liste al 3% , ritengo assurda tale presa di posizione che ha già provocato e rischia di alimentare ulteriori ed insanabili lacerazioni tra le forze politiche della coalizione. I motivi addotti a sostegno dello sbarramento – afferma Pisano – sono privi di ogni fondamento politico. Da ciò si può desumere che da qualche parte politica si stia ribadendo in termini ricattatori una posizione riconducibile a motivi di rivalsa personale. Non serve lo sbarramento per risolvere il problema dei monogruppi – prosegue Vincenzo Pisano – di per se superato con l’attuazione dello Statuto e con la prossima approvazione del nuovo Regolamento. Il superamento di tale irresponsabile posizione, pertanto, è necessario e indispensabile per ricomporre l’unità tra le forze della coalizione, tutte necessarie per concorrere ad un risultato elettorale positivo che la discriminatoria scelta dello sbarramento rischia di compromettere pregiudizialmente perché ciò indurrà, come conseguenza, componenti fondamentali dello schieramento – oggi più che mai determinanti per il risultato positivo – a considerare scelte diverse ed autonome. Tutto questo – sottolinea il presidente del gruppo del Pri - deve stimolare i dirigenti dei partiti della Casa delle Libertà e, soprattutto, il candidato a Presidente della Regione, ad esercitare, qui e adesso!, prima che sia troppo tardi, quella funzione essenziale di raccordo unitario e di mediazione indifferibile per mantenere inalterato il quadro delle alleanze”.

I Liberal democratici raccolgono firme contro lo sbarramento alle regionali

24/01 I Liberaldemocratici tornano in piazza ed iniziano la raccolta delle firme per il referendum abrogativo della legge elettorale che potrebbe essere approvata domani durante il consiglio regionale. ''L'approvazione delle legge - e' scritto in una nota dei Liberaldemocratici - con lo sbarramento a qualsiasi percentuale sarebbe un alto primato negativo, unico in Italia. Questa e' una cosa che non puo' e non deve accadere''.

Donnici (IDV) “Regionali, non si possono truccare le regole a partita iniziata”

24/01 “Abbiamo letto il testo unificato della legge elettorale che il relatore Chiarella proporra' all'esame del Consiglio. E' un guazzabuglio illeggibile, confusionario e incoerente, di dubbia legittimita' costituzionale. Non si possono truccare le regole del gioco a partita ormai iniziata''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei valori. Donnici sara' presente al sit-in organizzato da Italia dei valori per domattina, in coincidenza con la riunione del Consiglio regionale. Donnici parla di ''tentativo di colpo di mano da parte della Casa della liberta', che non si farebbe scrupolo - afferma - di violare una prassi istituzionale consolidata, procedendo all' approvazione della legge elettorale ed utilizzando le paure ed i ricatti di singoli consiglieri in pieno conflitto di interessi. Atti cosi' importanti si assumono con maggioranze bipartisan, all'inizio della legislatura, e non a poche settimane dalla presentazione delle liste''.

Tavolo di confronto tra Loiero e gli Enti locali per l’Urbanistica

24/01 Le linee guida della legge urbanistica della Calabria sara' uno degli argomenti di cui si discutera' nel corso di un tavolo di confronto al quale partecipera' il candidato alla Presidenza della Regione per il centrosinistra, On. Agazio Loiero, ed i rappresentanti degli Enti locali, a partire dai rappresentanti delle Amministrazioni provinciali. La data dell' iniziativa sara' fissata congiuntamente. ''Le recenti, durissime, prese di posizione - e' scritto in una nota di Loiero - dei rappresentanti delle cinque Province della Regione (senza distinzione di appartenenza politica)
contro l'approvazione delle ''linee guida'' della Legge Urbanistica della Calabria, le ripetute insofferenze pubblicamente manifestate da amministratori capaci come il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda e le incomprensibili e stizzite reazioni dei rappresentanti della Giunta Regionale, dimostrano - ove ve ne fosse bisogno - l'esistenza di un nervo scoperto: il fallimento di un'azione di governo regionale che, anni di colpevoli ritardi, e' oggi costretta a rifugiarsi in provvedimenti propagandistici e deleteri''. ''L'occasione, tuttavia, deve indurre - prosegue la nota - a riflettere sull'impellente necessita' di dare attuazione alla delicata materia delle deleghe agli Enti Locali, Unioni Citta' metropolitane, Comunita' montane, ecc.), in attuazione del principio di sussidiarieta' verticale, contenuto nell'art. 118 Cost., in base al quale le funzioni amministrative devono essere esercitate dal soggetto piu' prossimo alla collettivita' interessata. In tale quadro, alla Regione vanno ritagliati compiti di normazione (primaria e secondaria), programmazione, verifica e controllo, tralasciando sempre piu' agli Enti locali i compiti di gestione''. ''Questo processo - conclude la nota - di decentramento di competenze amministrative, virtuosamente avviato dal Legislatore calabrese con l'approvazione bi-partisan di provvedimenti importantissimi, come la legge urbanistica (L.R. 16 aprile 2002 n. 19) e la legge di riordino delle funzioni amministrative (L.R. 12 agosto 2002 n. 34), e' stato sistematicamente arrestato e svuotato dalla precisa volonta' dell'attuale Giunta di concentrare su di se' ogni potere e risorsa, al solo scopo di perpetuare se stessa ed i suoi epigoni, a discapito dell'interesse collettivo''.

Garofalo lascia l’Udeur e passa con Italia dei Valori

24/01 Luigi Garofalo, candidato nel collegio di Cassano Ionio, primo degli eletti e capogruppo dell' Udeur al Consiglio provinciale di Cosenza, ha deciso di lasciare il partito di Mastella per aderire all' Italia dei Valori. Mercoledi' prossimo, alle 11.30, a Cosenza, il coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti locali Idv, Beniamino Donnici, incontrera' i giornalisti per presentare il consigliere che rappresentera' il partito all' interno dell' Assemblea provinciale. All' iniziativa interverranno, oltre allo stesso Garofalo, i consiglieri comunali Del Giudice e Pingitore, il responsabile Maurizio Feraudo e i massimi dirigenti provinciali. ''Illustreremo - ha anticipato Donnici - la linea che i nostri rappresentanti istituzionali porteranno avanti a Palazzo dei Bruzi e all' Ente Provincia. Il centrosinistra attraversa, in questa provincia, una fase di confusione che puo' essere superata soltanto attraverso un definitivo chiarimento che porti all' assunzione di responsabilita' da parte dei vertici istituzionali, quanto delle forze politiche. I cittadini non capiscono piu' a chi giovi tutto questo. E, per quanto ci riguarda, non possiamo che essere seriamente preoccupati per le negative ricadute anche sulle imminenti elezioni regionali''

Loiero incontra i rappresentanti delle cooperative calabresi

24/01 Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione del centrosinistra, Agazio Loiero, ha incontrato stamani i rappresentanti delle organizzazioni cooperative calabresi. All' incontro erano presenti le rappresentanze delle quattro centrali cooperative Legacoop Calabria, Confcooperative, Agci, Unci, che hanno illustrato la realta' cooperativa calabrese, le potenzialita' e le esigenze che la cooperazione ha per poter esprimere le proprie potenzialita' e contribuire in modo significativo e profondo all' inversione di tendenza necessaria all' economia ed al contesto sociale ed ambientale della regione per poter riagganciare il resto d' Italia e d' Europa. Loiero, accompagnato come consuetudine in questa fase d' ascolto dai docenti universitari calabresi, Leone Pangallo e Antonio Viscomi, nell' introdurre l' incontro, secondo quanto riferito in un comunicato, ''ha proposto una lettura complessiva della realta' economica e sociale attuale e ha indicato nell' azione congiunta di tutte le forze che operano sul territorio, indirizzata dall' azione politica, la strada per portare la regione Calabria fuori dall' attuale situazione di ritardo, ma soprattutto di 'smarrimento' in cui si trova''. Il presidente della Legacoop Calabria, Giorgio Gemelli, secondo quanto riferito, ha accolto positivamente l' inquadramento generale ed ha espresso la necessita' di ricompattare il mondo politico ed istituzionale, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali e, la societa' calabrese, intorno ad un progetto che, partendo da una corretta attivita' di pianificazione economica territoriale, metta in atto una strategia capace di produrre una svolta qualitativa nel governo dell' economia regionale, preveda una politica industriale incisiva, sostenuta da adeguate politiche fiscali, formative e del lavoro, garantendo continuita' alle politiche di sostegno per il Mezzogiorno, sulle quali il Movimento cooperativo sta attivamente lavorando. Gemelli ha sottolineato che il movimento cooperativo rappresenta ''una realta' di imprese forte e consolidata in Calabria, essa non dipende piu' solo dalla testardaggine dei singoli, ma conta su strutture, strumenti ed uomini che hanno imparato a fare e gestire imprese coniugando, in una formula imprenditoriale estremamente attuale quale e' l' impresa cooperativa, dimensione etica ed economica''. Queste imprese, proprio per il livello di maturita' raggiunto, chiedono al Governo regionale una adeguata attenzione alle problematiche poste in termini di adeguamento del sistema legislativo, che per la cooperazione e' fermo ad una legge del 1979, qualificazione dell' apparato burocratico regionale, programmazione di interventi di sistema e coordinamento da parte del mondo politico che deve riuscire a cogliere i cambiamenti nel tessuto economico e sociale per tradurli in scelte ed azioni coerenti su cui sia imperniato il progetto politico capace di coinvolgere attivamente il sistema produttivo e sociale regionale. Sulla trasversalita' del Movimento cooperativo ha insistito Katia Stancato, presidente della Coonfocooperative, che ha voluto ricordare come le imprese cooperative ''operano in diversi settori economici e condividono le esigenze piu' volte espresse dagli artigiani, dagli industriali e dalle associazioni di agricoltori con una peculiarita' distintiva che sta nella necessita' di far convivere solidarieta' e profitto in una sintesi virtuosa, ma questo elemento distintivo purtroppo non e' stato colto ad oggi ne' dalla classe politica ne' dalla burocrazia regionale riducendo l' impatto che la cooperazione potrebbe avere nel contribuire al economia regionale. La difficolta' a comprendere l' impresa cooperativa nella sua forma e nei suoi valori - ha proseguito Stancato - ha portato come conseguenza ad una scarsa attenzione nel mondo politico che ha delegato ad un unico assessorato la delega alla cooperazione trascurando che essa fa capo, a livello centrale al Ministero delle Attivita' Produttive, e che quindi quanto meno sarebbe stato opportuno prevedere dei riferimenti presso gli assessorati con cui la cooperazione si interfaccia, ma per fare cio' sarebbe stata necessaria una conoscenza del movimento cooperativo che ad oggi manca da parte di tutta la struttura tecnica regionale ma anche da parte di tutte le rappresentanze politiche regionali''.

Domenica Mastella concluderà il congresso regionale dell’Udeur a Lamezia

24/01 Sara' Clemente Mastella, segretario nazionale del partito, a concludere domenica prossima, 30 gennaio, a Lamezia Terme, il congresso regionale dell' Udeur. Tema del congresso, che si svolgera' nel Centro agroalimentare ed i cui lavori saranno presieduti dal capogruppo al Senato, Mauro Fabris, sara' ''Popolarismo: patrimonio da archiviare o risorsa da spendere per lo sviluppo della Calabria?''. La relazione di base sara' tenuta dal commissario regionale, Antonio Borrello. All' assise partecipera' anche Nicodemo Filippelli, segretario nazionale organizzativo.

Loiero: “Il centrodestra diffonde sondaggi infondati”

24/01 ''Gli esponenti della Casa delle Liberta' - nell'ultimo fine settimana - per 'riscaldare' l'avvio 'freddissimo' della loro mobilitazione elettorale hanno pensato bene di diffondere ipotetici ed infondati sondaggi che vedrebbero in affannoso recupero il candidato del loro schieramento''.E' quanto evidenziato in una nota del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Il tentativo - prosegue la nota - di rovesciare una evidentissima condizione di difficolta' e' ancor piu' vistoso in considerazione che i sondaggi - in questo periodo - sono sottoposti al rispetto delle leggi e che quelli diffusi fino ad oggi - proprio nel rispetto delle norme - inequivocabilmente assegnano un vistoso vantaggio al candidato del centrosinistra On. Agazio Loiero. E che non ci sia alcun bisogno di fare riferimento a numeri privi di alcun oggettivo riscontro, per comprendere la diversita' della presenza del nostro candidato, basta scorrere il calendario delle presenze - fittissime e generalizzate - di Loiero in tutti i territori della nostra Regione e la capacita' - forte e feconda - di interlocuzione del candidato Presidente del centrosinistra con le forze sociali, economiche e produttive - in questi giorni - per la costruzione di quel programma moderno che la Calabria intera pretende e richiede''. ''Il tutto mentre il centrodestra - conclude la nota - tenta di uscire da un pantano politico soffocante con scorciatoie ed espedienti - come l'utilizzo di spazi angusti per ipotizzare masse di folle inesistenti - per nulla nobili e men che meno qualificanti''.

Guagliardi (Rifondazione) chiede l’intitolazione di una sala regionale a Gerolamo de Rada

24/01 L’intestazione di una sala del Palazzo del Consiglio regionale al poeta italo - albanese Girolamo De Rada, “una delle più eminenti personalità della lingua, della letteratura e dello stesso sentimento nazionale albanese nato a Macchia Albanese (provincia di Cosenza) nel 1814 da agiata famiglia e morto in estrema povertà a San Demetrio Corone nel 1903”.
E’ quanto ha chiesto il capogruppo di Rifondazione comunista, Damiano Guagliardi, al Presidente del Consiglio regionale.
“Accanto alla sala Nicholas Green, in memoria del bambino ucciso sulla Sa-Rc e a quella intitolata a Giuditta Levato, per ricordare l’importanza delle lotte contadine calabresi nel periodo 1943-1953, la sala da intitolare al poeta albanese De Rada darebbe lustro alle minoranza culturali che, specie nella nostra regione, hanno sempre svolto un enorme ruolo propositivo. Costituirebbe, tra l’altro - aggiunge Guagliardi - un segno dello spirito di solidarietà e di accoglienza della Calabria verso tutti i migranti del Mediterraneo che qui si sono fermati e hanno contribuito alla elevazione dello spirito solidale e democratico del popolo calabrese”.
Guagliardi tratteggia l’identikit culturale del poeta: “Fu studente e docente nel rinomato Collegio italo-greco di Sant’Adriano ed è ritenuto, insieme al poeta Naim Frashëri, padre della letteratura moderna albanese e grande ispiratore della Rilindja (risorgimento) della nazione albanese che andava prendendo coscienza di indipendenza dal dominio turco nella seconda parte dell’Ottocento.
Poeta, Girolamo De Rada, che per la liricità della sua poesia, per la bellezza delle sue raffigurazioni e la delicatezza delle immagini ha un posto di primo piano fra gli alti autori europei, anche se ha subito il torto di essere quasi sconosciuto al grande mondo letterario solo per aver scritto in una lingua minore e in un’epoca dove questa non aveva la possibilità di evolversi in uno stato libero ed indipendente.
Figura dagli interessi vasti non fu solo poeta e uomo di lettere. Egli si industriò per la sistemazione dell'alfabeto albanese e fu colui che pubblicò la prima rivista in lingua albanese. Pur vivendo nelle ridotte mura del Collegio Sant’Adriano in San Demetrio Corone, Gero¬lamo De Rada riuscì a scavalcare i confini geografici della Calabria, collegandosi in forma epistolare con la cultura europea e si fece conoscere dalle grandi personalità delle letteratura europea come Lamartine, Mistral e Hugo, che apprezzarono le sue opere, nonostante la traduzione in lingua italiana.
Dalla lontana Calabria, riuscì a porre agli intellettuali europei l’urgenza dell'indi¬pendenza del popolo albanese dal dominio turco e a diventare massimo ispiratore di una vasto movimento politico cultu¬rale pro Albania che, nei decenni successivi, avrà gli italo-albanesi, in particolare quelli di Calabria, protagonisti massimi del movimento culturale e politico della Rilindja, cioè il Risorgimento albanese per l'indipendenza dal dominio straniero”.

Il 26 incontro elettorale col treno per il candidato Loiero

24/01 Sara' un treno delle Ferrovie della Calabria ad accompagnare Agazio Loiero nella prossima tappa del suo tour elettorale. Il 26 gennaio alle ore 17.00 a Soveria Mannelli e' previsto un incontro con le comunita' locali dell' Alto Lametino e per raggiungere il centro presilano l' On. Loiero ha deciso di utilizzare una normale corsa, che partira' nel primo pomeriggio dalla centralissima Stazione di Via Milano a Catanzaro, del treno delle Ferrovie della Calabria che quotidianamente collega il capoluogo con i Comuni dell'entroterra fino a Soveria Mannelli e che prosegue fino a Cosenza. Durante il percorso il candidato Presidente del centrosinistra incontrera' una delegazione comprensoriale e regionale delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del trasporto pubblico locale per focalizzare i problemi del settore e per raccogliere ogni utile contributo per rafforzare un servizio, quello ferrato, che rappresenta, proprio nella tratta attraversata Catanzaro-Soveria Mannelli, il 65 % del traffico medio quotidiano gestito dalle Ferrovie della Calabria e che da decenni e' il collegamento piu' utilizzato da studenti, lavoratori, cittadini che si recano, ogni giorno, nella Citta' di Catanzaro. ''Significativamente - e' scritto in una nota - in ogni Stazione del percorso saliranno sul convoglio gli Amministratori locali del centrosinistra dei Comuni attraversati a testimonianza che e' vivissima l'attenzione e l' aspettativa per sostenere ed irrobustire un servizio di vitale importanza per l'intero comprensorio. L'occasione sara' proficuamente utilizzata dalla coalizione che sostiene Agazio Loiero perche' e' previsto, sul convoglio, un incontro di lavoro di tutti i segretari provinciali dei Partiti e dei rappresentanti dei movimenti della coalizione che sostengono il candidato Presidente del centrosinistra per costituire il comitato politico-elettorale che avra' il compito di programmare le iniziative di mobilitazione sull' intero territorio provinciale''. ''Non appena - conclude la nota - il convoglio avra' terminato al sua corsa a Soveria Mannelli, e prima dell'incontro pubblico, l' On. Agazio Loiero visitera' le Industrie Grafiche ed Editoriali Rubbettino e l'Azienda Luna Funghi''.

I pattisti chiedono chiarezza per la permanenza nella Gad

24/01 Il partito dei Liberaldemocratici e' ''ancora in attesa di conoscere le intenzioni di accordo per la permanenza all' interno della Gad''. E' quanto si afferma in una nota del Patto. ''I Pattisti - e' scritto nel comunicato - rimangono ancora in attesa di conoscere le intenzioni di accordo per la permanenza all' interno della Gad, ricordando che l' apporto di una forza politica storicamente presente in Calabria non puo' continuare ad essere sottaciuta e trascurata a favore di qualche singolo elemento che trasmigra dal centrodestra e pertanto chiedono e pretendono chiarezza, lealta' e pari dignita', in tempi brevi e con tutte le garanzie che meritano per la permanenza nella coalizione''. ''Il Partito dei Liberaldemocratici - prosegue la nota - a seguito dell' appello lanciato venerdi' scorso alle forze della Gad, ha preso atto delle dichiarazioni rilasciate da Ds e Margherita per quanto attiene alle indicazioni di voto per la legge elettorale in consiglio regionale''.

Zavettieri (NPSI) al congresso: “Mai più accordi al buio con la Cdl”

23/01 ''Mai piu' accordi al buio con la Cdl: serve un nuovo congresso per decidere il da farsi per le politiche del 2006. Berlusconi deve sapere che il Nuovo Psi non appartiene alla sua Spa. Lui propone la scheda unica come una cosa innocente, la proposta ha invece una pericolosita' unica e non a caso parte da An. Mina la sovranita' popolare, si accresce il maggioritario, si passerebbe dal bipolarismo ibrido al bipolarismo autoritario. O voti questo candidato o non puoi votare neppure per il tuo partito. Non a caso D'Alema la pensa come Berlusconi". Con queste parole il leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri, ha scaldato l’assemblea del congresso nazionale del suo partito a Roma. Il Nuovo Psi in Calabria ha il 7% dei voti. Per Zavettieri "Follini e l'Udc hanno rinunciato al proporzionale in cambio del quarto ministro e della vicepresidenza del Consiglio. Per noi la legge elettorale non puo' essere materia di scambio". Zavettieri, molto applaudito, aggiunge: "I nostri alleati tendono a bucarci le gomme. Gli elettori hanno respinto al mittente l'invito di Berlusconi a non votare per i partiti minori. Berlusconi alle europee ha perso tre milioni di voti ed il triciclo e' andato in rottamazione. Non comprendiamo l'ostilita' del leader della Cdl, a meno che Berlusconi non abbia deciso di trasformare la Cdl in casa di correzione e redenzione. A questo i socialisti non sono disponibili". Per Zavettieri "An e Fi somigliano a Ds e Margherita. Non a caso in Puglia vince Vendola. Ha ragione Craxi quando dice che Berlusconi non puo' rappresentare i socialisti". Il congresso nazionale del Nuovo PSI, che tra le altre cose ha deciso di levare la scritta “Nuovo” dal simbolo del partito chiamandosi, dunque, soltanto PSI, ha riconfermato l’ex ministro Gianni De Michelis alla guida del partito.

Rositani (An) “Nel listino anche parlamentari e amministratori locali. Favorevoli allo sbarramento”

23/01 ''Lo spirito e' quello di essere convinti che vinceremo. Gli ultimi sondaggi danno molto vicino Abramo a Loiero e questa differenza credo che si puo' recuperare''. Lo ha detto il coordinatore regionale della Calabria di An, Guglielmo Rositani, stamane a Catanzaro a margine di una manifestazione per il decennale della nascita del partito. ''Oggi e domani - ha aggiunto - ci saranno degli incontri dei coordinatori regionali dei partiti che sostengono Abramo e programmeranno tutta la campagna elettorale. Siamo convinti che quel minimo di differenza che esiste tra Loiero, che e'partito prima, e Abramo si puo' recuperare. La macchina organizzativa parte oggi e stiamo cercando di smussare gli angoli per i naturali stati d'animo per chi si sentiva candidato e poi lo e' stato piu'. Quindi lo spirito e' decisamente positivo, abbiamo tanti argomenti che possiamo utilizzare in campagna elettorale''. ''Pare anche che quella mia idea - ha proseguito Rositani - di mettere nel listino anche parlamentari calabresi ed amministratori locali stia prendendo piede. Noi utilizzeremo tutti gli strumenti leciti e legittimi per vincere le elezioni. Per quanto riguarda il programma non abbiamo affrontato il problema''. ''Sono sicuro - ha concluso - che Abramo recepira' i suggerimenti che gli arriveranno da tutti i partiti. Questo anche alla luce dell'esperienza di Chiaravalloti''.
Poi Rositani ha affermato che ''è positivo il giudizio per il lavoro svolto dalla giunta presieduta da Chiaravalloti''. ''Nella Regione Calabria - ha aggiunto - si e' fatto moltissimo solo che e' mancato uno strumento semplice che e' quello della comunicazione. La gente non si e' accorta di cio' che la giunta Chiaravalloti ha fatto''. ''E allora - ha concluso Rositani - cercheremo noi, durante la campagna elettorale, di mettere in risalto tutti gli obiettivi raggiunti''.
In ultimo il commissario di AN Rositani ha dichiarato di essere favorevole allo sbarramento. ''Martedi' c'e' la riunione del consiglio regionale e mi auguro che la nuova legge elettorale venga approvata''. ''Non e' pensabile - ha aggiunto - che un consiglio regionale tenga venti capigruppo, questo rappresenta uno scandalo. Mi quindi auguro che venga approvata la legge che prevede lo sbarramento del 3 per cento per evitare che si verifichino questi fenomeni privi di valore morale. E poi c'e' anche una questione di governabilita' della regione''. ''Oggi la sinistra - ha concluso - indulge piu' all'imemdiato interesse di presentare 17 liste e non al fatto che approvando quella legge si garantisce la governabilita' della Regione. E' evidente che il centrosinistra predilige gli interessi di bottega a quelli generali di tutta la regione''.

Loiero: “Con il Giro d’Italia si spera in ripartenza della Calabria”

23/01 ''Spero che la partenza del Giro d'Italia possa assegnare anche la ripartenza della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Il prossimo maggio - ha aggiunto - il Giro d'Italia partira' dalla Calabria in particolare da Reggio Calabria. Mi auguro di poter dare io il via, in qualita' di presidente di tutti i calabresi, al Giro''. ''Nel mio programma - ha concluso - c'e' grande attenzione allo sport e ai grandi eventi che potranno far conoscere al meglio la nostra regione''.

Sandri (DC) “Gemelli non ha alcun titolo per parlare della DC. Noi presenteremo la nostra lista”

23/01 ''Il sedicente nuovo Coordinatore nazionale della cosiddetta 'Nuova D.C.' non ha titolo alcuno a parlare in nome e per conto della Democrazia Cristiana della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Angelo Sandri, circa alcune dichiarazioni rese dall'esponente del partito, Nino Gemelli. ''La Democrazia Cristiana della Calabria, quella vera, - ha aggiunto - ribadisce la propria posizione politica moderata e centrista, alternativa alla sinistra ed in questo momento distinta dal centrodestra. Riconferma dunque la volonta' di presentare una propria autonoma lista alle regionali del prossimo aprile, candidando alla presidenza della regione Calabria il prof. Antonio Maduri, di Satriano''.

Abramo “La mia campagna elettorale partirà da Reggio”

23/01 Iniziera' da Reggio Calabria la campagna elettorale del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Sergio Abramo. Lo ha annunciato lo stesso Abramo stamane a Catanzaro nel corso della conferenza stampa per il decennale della nascita di Alleanza Nazionale. ''Nei prossimi giorni - ha detto Abramo - ci sara' una riunione dei coordinatori regionale dei partiti della Cdl. Poi ufficializzeremo la data dell'inizio della campagna elettorale che si terra' a Reggio Calabria. Ci ritroveremo a Reggio per una serie di motivi: perche' la piu' grande citta' della Calabria e per i rapporti che ci sono con Catanzaro''.

Levata di scudi dei socialisti del Nuovo PSI verso il Premier: “Giù le mani dai socialisti”

22/01 Giu' le mani dalla storia e, soprattutto, dal futuro socialista che e' e resta il patrimonio del Nuovo Psi: e' l'altola' che il partito del garofano ha lanciato a Silvio Berlusconi che ieri si era presentato alle assise in veste di erede della tradizione socialista, invitando De Michelis a rinunciare al progetto della casa socialista con lo Sdi, e a fare squadra all'interno della Cdl. Risentita la risposta di Bobo Craxi (ma anche dei delegati e degli altri dirigenti del partito), che nel suo intervento di oggi ha voluto sgombrare il campo da equivoci e da tentazioni ''pigliatutto'' e ''bonapartiste'' del premier. Sia chiaro quindi che Berlusconi ''non e' l'erede dei socialisti e dei socialdemocratici'' ma neanche di De Gasperi - ha detto Bobo Craxi - che ''aveva ben capito l'utilita' delle forze laiche''. E poi, di che squadra parla Berlusconi? ''Noi non abbiamo fatto squadra, abbiamo visto la partita dalla tribuna...'', ha detto con una punta di amarezza Craxi. Recriminazioni e accuse niente affatto velate nelle sue parole, e anche la minaccia di una fuoruscita dall'alleanza: per le politiche del 2006 si dovra' ricontrattare l'intesa perche' nulla e' scontato dopo una convivenza difficile, fatta di sopportazione nei confronti di un partito trattato come ''un dio minore''. Ma ora che il clima e' cambiato - e' stato il suo ragionamento - e ora che i socialisti possono di nuovo camminare con la schiena dritta, fare progetti per il futuro, Berlusconi non pensi di appropriarsi di una storia, quella socialista, che non gli appartiene. Parole tutt'altro che isolate, quelle di Bobo Craxi, che ha dato voce al malessere che per tutta la giornata ha attraversato i congressisti. Un dibattito quasi monotematico, quello di oggi, che ha preso di mira il presidente del Consiglio posto sul banco degli imputati con l'accusa di ''tentato furto'' del patrimonio socialista. In linea anche l'intervento di Mauro Del Bue che non ha gradito il ''contentino'' di Berlusconi, quello relativo alla partecipazione del Nuovo Psi ai vertici della Cdl. ''Non dobbiamo accontentarci'' di questo obolo - e' stato il ragionamento di Del Bue - ne' di un atteggiamento caritatevole. ''Gli alleati non ci devono considerare come se dovessimo fare gli esami di ammissione. Noi abbiamo una storia centenaria, altro che partito di plastica e senza storia''. Interventi che hanno dato la carica ai delegati che si sono alternati al microfono per dire la loro, ovviamente in polemica con Berlusconi e la Cdl. Se ''il Cavaliere vuole fermarci'', ha detto il delegato di Faenza, Giulio Mongardi, sappia che ''noi abbiamo una autonomia che non ci e' stata regalata, sappia che il rispetto della parola agli elettori vale piu' di un contratto televisivo. Fino ad ora stiamo nell'alleanza ma non si deve dare piu' nulla per scontato''. ''Poniamo fine allo scempio della nostra storia'', ha ammonito il delegato che ha chiesto di recuperare oltre al vecchio simbolo anche la testata storica dell' 'Avanti!'. ''Sono iscritto al Nuovo Psi, non alla Cdl'', ha protestato il delegato di Guidonia, Lombardaccio, per il quale Berlusconi ''oltre a risolvere i problemi della Lombardia deve risolvere anche quelli dei socialisti: bene ha fatto De Michelis a dire che d'ora in poi nulla e' piu' gratis''. Comune denominatore degli interventi dei delegati e dei dirigenti la messa in discussione della collocazione del Nuovo Psi nel centrodestra. Anche Donato Robilotta (assessore alla Regione Lazio) ha detto che la presenza del Nuovo Psi nella Cdl potrebbe essere giunta agli sgoccioli. E poi, rivolto al premier, ha toccato un nervo scoperto: ''Invece di fare leggi ad personam, si faccia una riforma della giustizia seria perche' altrimenti questo Paese rischia di essere paralizzato''. E il giovane delegato di Roma, Aldo Mancusi, ha messo in imbarazzo la platea con una domanda: ''Ma con quale coraggio possiamo stare con i giustizialisti della Lega e con chi ci ha rubato i voti?''. ''Noi siamo eredi di Turati, di Nenni, di Craxi, del socialismo riformista, non certamente eredi di Berlusconi'', si e' sfogato con i giornalisti un delegato della Calabria, Luigi Vacca, che ha detto di aspettarsi dalla relazione conclusiva di domani di De Michelis una piu' forte presa di posizione a favore della scelta autonoma del Nuovo Psi.

La solidarietà di Abramo all’assessore di Cittanova a cui sono stare bruciate le auto

22/01 ''Debbo registrare, purtroppo, l' ennesima, grave intimidazione ai danni di un amministratore; un gesto gravissimo, che conferma la drammaticita' delle condizioni nelle quali i rappresentanti degli Enti Locali si trovano a svolgere il loro lavoro al servizio della comunita'''. Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della regione, Sergio Abramo, circa l'intimidazione subita dall' assessore alle Politiche Sociali del comune di Cittanova, Roberto Cananzi. Abramo, che ha manifestato la sua solidarieta' a Cananzi e all' intera Amministrazione Comunale di Cittanova, ha ricordato come, da presidente dell' Anci Calabria ho ''piu' volte chiesto, in occasione della visita in Calabria del Capo dello Stato e in precedenza durante quella del ministro degli Interni, la costituzione di un gruppo interforze per garantire le condizioni di sicurezza indispensabili al sereno lavoro degli amministratori pubblici e per assicurare alla giustizia i responsabili degli attentati''. ''La questione - ha concluso Abramo - della agibilita' democratica e della sicurezza in Calabria e' una priorita' del mio programma. La legalita' democratica, la sicurezza e la serenita' di tutti i soggetti dello sviluppo, soprattutto gli amministratori locali, sono pre condizioni essenziali per i processi di crescita e per l' utilizzo pieno delle energie e le risorse sane della nostra regione''.

Il Ministro Baccini in Calabria “L’UDC è un partito di grandi intelligenze”

22/01 ''L' Udc calabrese e' un partito vivo, articolato, di grandi intelligenze. Dobbiamo fare, pero', uno sforzo maggiore per offrire un progetto politico anche piu' omogeneo''. Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, parlando delle prossime elezioni regionali nella convention di partito svoltasi a Lamezia Terme. ''La mia presenza in Calabria - ha aggiunto - servira' proprio per dare una mano a tutti quegli amici che vorranno anche avvalersi di un intervento del partito nazionale proprio per raggiungere quei livelli cui tutti fanno riferimento che sono i livelli di qualita' della politica legati anche alle esigenze dei cittadini calabresi''.
Sulla situazione elettorale alle regionali ha affermato che il presidente uscente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti,'e' stato un ottimo presidente, e il candidato presidente della Cdl Sergio Abramo fara' molto bene. ''Il presidente uscente - ha detto Baccini - e' stato un ottimo presidente prestato al centrodestra ed alla politica. Sia nelle precedenti elezioni che adesso si registrano un ritorno ad un radicamento maggiore ed un' esigenza, da parte del centrodestra, di radicarsi maggiormente nel tessuto sociale, economico e culturale della Calabria. Il candidato scelto dalla Cdl rappresenta molto bene, non solo nella regione, ma anche fuori lo stato d'animo dei calabresi. Fara' molto bene nel governo di questa regione''. ''Lo stato di salute del centrodestra e' alto, adeguato alle richieste dei cittadini''. Non voglio sottrarmi ad un ragionamento sulla difficolta' che hanno oggi i partiti nel nostro Paese. Una difficolta' - ha aggiunto Baccini - che passa dal centrodestra al centrosinistra. Mi sembra, pero', che il centrodestra possa offrire agli italiani un progetto omogeneo ed un'unita' di vedute sui valori e sulle cose che contano, sulle famiglie e sulle nostre imprese''.
Sui rapporti con la Lega Baccini ha infine aggiunto: ''In una coalizione come quella del centrodestra, che ha un valore assoluto come la specificita' anche delle forze che la animano, c'e' il problema naturale del dibattito''. ''Il dibattito interno non e' contrapposizione - ha concluso Baccini - ma e' normale dialettica che poi finisce in un unico intento politico, quello di presentarsi agli elettori con un unico progetto politico. Questo e' stato fatto anche in questa occasione con la Lega. I problemi, che a mio parere non sono problemi ma analisi politica, sono stati risolti''.
Alla manifestazione era presente anche il candidato della CDL alla Regione, Sergio Abramo che ha detto ''Sono felice, non pensavo di trovare tanto calore, tantissima gente anche perche' siamo ancora all' inizio. Questo promette bene, finalmente parte questa campagna elettorale che sara' bellissima e durante la quale spiegheremo i nostri programmi''. ''Cercheremo - ha aggiunto - di farci capire dalla gente per fare cose concrete. Io vedo una Calabria, come diceva uno slogan, come un comune di due milioni di abitanti''. ''Quindi, unire tutti i comuni - ha concluso Abramo - in un progetto unico che possa sicuramente dare lustro a questa regione, ma, soprattutto, un futuro ai nostri giovani. Ci concentreremo moltissimo sul mondo del lavoro''

Chiti (DS) replica a Marini (Margherita) “I DS sono favorevoli alla lista unitaria”

22/01 Non finiscono le fibrillazioni in seno alla GAD. Alle affermazioni di Franco marini che ieri aveva detto: ''anche a Roma abbiamo deciso che in Calabria, per vincere si fa la lista dei partiti'', è arrivata quest’oggi la replica del coordinatore della segreteria nazionale dell'Ulivo, Vannino Chiti, che ha affermato ''Per i Ds la scelta della Federazione dell'Ulivo e della lista unitaria non e' un suicidio, ma il piu' innovatore ed ambizioso progetto politico per unire i riformisti e costruire cosi' la piu' solida tenuta dell'intero centrosinistra. A livello nazionale non si e' deciso sul numero delle regioni nelle quali realizzare la lista 'Uniti nell' Ulivo'. Questa decisione spetta alle organizzazioni regionali dei partiti che costituiscono la Federazione''. L' affermazione e' giunta dopo che nei giorni scorsi, il segretario dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, aveva scritto a Prodi chiedendogli un incontro tra le federazioni nazionali e calabrese dell' Ulivo per valutare unitariamente la possibilita' di inserire la Calabria nel progetto delle liste unitarie. ''A livello nazionale - ha sostenuto Chiti in una dichiarazione - si e' convenuto che la lista dell' Ulivo dovra' essere presente in un numero chiaramente prevalente di regioni. I Ds sarebbero stati pronti a realizzare la lista dell' Ulivo in tutte le quattordici regioni nelle quali si vota; e' evidente che questa scelta deve essere costruita in modo unitario nelle varie regioni. Queste condizioni si sono verificate al momento in Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Basilicata. In particolare, i Ds hanno posto a livello nazionale e regionale l' opportunita' di una considerazione positiva per il Piemonte, unica regione del centro Nord in cui non ci sarebbe la lista unitaria, e per la Calabria, dal momento che la Federazione dell' Ulivo calabrese aveva assunto, nel momento della scelta sul candidato presidente, l' orientamento positivo per la lista dell' Ulivo a condizione che vi fosse un quadro coerente a livello nazionale''. ''Su questa impostazione noi vogliamo non alimentare polemiche - ha concluso Chiti - ma costruire in ogni caso la piu' ampia e forte tenuta unitaria''.

Galati (Udc) “Le regionali si giocano con idee e una nuova classe dirigente”

22/01 ''La campagna elettorale non si gioca soltanto sul candidato presidente, che rappresenta la sintesi di una coalizione, ma si gioca anche sulla capacita' di avere idee, che devono essere esposte nel programma e c'e' bisogno di classe dirigente che insieme al presidente realizzano poi questo programma''. Lo ha detto, conversando con i giornalisti, questo pomeriggio a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, il sottosegretario alle Attivita' produttive Giuseppe Galati, a margine di un convegno organizzato dall'Udc dal tema ''Idee e classe dirigente per la nuova Calabria''. ''E' per questo -ha commentato Galati- che nasce l'esigenza, per un partito come il nostro, di fare una riflessione. Noi vogliamo -ha spiegato- essere una forza importante della Casa delle Liberta', ma anche una forza capace di governare''. Anche perche', ha spiegato il sottosegretario alle Attivita' produttive, ''non basta solo vincere le elezioni, ma bisogna poi realizzare il programma di governo con idee e con uomini''. E l'Udc, ha detto ancora Galati, vuole ''dare un contributo serio e propositivo, e oggi da qui parte un percorso all'interno del partito con l'obiettivo di cerare una forza che sia piu' sensibile a questa idea di classe dirigente nuova. E con il ministro Baccini -ha concluso Galati- vogliamo realizzare, partendo dalla Calabria, un percorso che in tutta Italia formi una classe di governo nuova, che sia non solo dell'Udc, ma di tutta la Casa delle Liberta'''.

Senatore (FI) “Per il terzo anno consecutivo la Regione utilizza a pieno le risorse comunitarie”

22/01 ''Mentre la solita sinistra demagogica ulula alla luna, la Regione Calabria, per il terzo anno consecutivo, raggiunge l' obiettivo di utilizzo delle risorse comunitarie. Una risposta a chi, da sinistra, ha sempre affermato che questa maggioranza di centrodestra non sarebbe stata in grado di impegnare e spendere i fondi assegnati dalla comunita' Europea''. A sostenerlo e' stato Raffaele Senatore, presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale. ''E' giusto far conoscere ai calabresi - ha sostenuto Senatore, di Fi - come la Giunta regionale, dopo aver preso atto della rimodulazione del Por Calabria, a partire dalla prima decade di gennaio sta firmando i singoli Accordi di Programma, con i quali si realizzera' il trasferimento delle risorse finanziate ai singoli territori. Cosi' come successo recentemente per l' Alto Jonio, stanno trovando concreta realizzazione le iniziative che gli stessi territori di riferimento avevano individuato come fondamentali per lo sviluppo delle singole aree. Finalmente la progettazione che proviene dalla base potra' recuperare concretezza e risorse per il territorio''. ''La Casa delle Liberta', in questi ultimi cinque anni - ha proseguito l' esponente di Forza Italia - ha pensato bene di promuovere una rete relazionale con il mondo economico e sociale, creando canali di interazione con le comunita' presenti sull' intero territorio calabrese al fine di esaltarne il potenziale piu' importante. Un' azione portata avanti con la volonta' e la capacita' di collaborare per il perseguimento di scopi comuni''. I Progetti Integrati Territoriali sono piani di sviluppo di aree vaste, subprovinciali, che si basano sul principio della programmazione dal basso. Il principio portante dei Pit, si afferma in una nota, e' l'integrazione di piu' operazioni che convergono verso il conseguimento dell' idea strategica che gli attori locali pongono alla base del processo di programmazione dell'area. ''Ricordo che i Pit come quello dell' Alto Jonio - ha sostenuto Senatore - hanno trovato finanziamento nelle fonti ordinarie di copertura della programmazione regionale e nelle fonti straordinarie, quali i Fondi Strutturali, solo grazie alla volonta' politica del centrodestra e alla capacita' amministrativa di questa Giunta. Cosi' facendo, e' stato possibile tradurre le modalita' operative di attuazione del Por. Il principio con cui la Cdl ha regolato la strategia d' azione dei Progetti Integrati e' quella della partecipazione attiva dei territori considerata determinante per lo sviluppo economico e sociale della regione tutta. Cio', grazie anche alla partecipazione diretta delle autonomie locali, in particolare dei sindaci, veri e propri attori dello sviluppo locale''. ''Faccio i miei complimenti a questa Giunta di centrodestra - ha concluso Senatore - perche' attraverso queste azioni pubbliche, nel rispetto delle specificita' territoriali, ha saputo contribuire a migliorare lo sviluppo armonico di un territorio come quello dell' Alto Jonio, stimolandone le potenzialita' e facilitandone l'integrazione nell'ambito regionale. Il futuro dello sviluppo territoriale dello Jonio cosentino e' sereno e terso di azzurro''.

Romeo (NPsi) “La legge elettorale che vuole Berlusconi ci penalizza”

22/01 "Berlusconi vuole una legge elettorale che ci penalizza. Berlusconi pensa solo all'obiettivo del 51% per Forza Italia". Lo afferma Angela Romeo, segretario provinciale del Nuovo Psi di Reggio Calabria, in un intervento che e' stato molto applaudito dal congresso. Romeo aggiunge: "A volte e' necessario andare direttamente allo scontro. Anzi, senza lo scontro non cresciamo". Il Nuovo Psi in Calabria ha ottenuto il 7% dei voti. "Berlusconi -continua Romeo - gira ancora con in tasca la cartina dei collegi del 2001. Preferisce non tenere conto dei risultati delle europee del 2004, a lui non favorevoli". Romeo conclude: "Se la segreteria nazionale non ha la forza di andare allo scontro, e' meglio che ceda la mano".

Gemelli “In Calabria nessuna candidatura autonoma, la DC è con Sergio Abramo”

22/01 La Democrazia cristiana ''si colloca a livello nazionale all' interno della Casa della Liberta' e nello specifico per la Calabria appoggia incondizionatamente la candidatura a presidente di Sergio Abramo'' : lo sostiene Nino Gemelli, coordinatore nazionale del partito che, in una nota, smentisce la notizia ''secondo cui la Dc avrebbe convocato un coordinamento regionale del partito per la indicazione della candidatura a presidente della Regione del dott. Maduri''. La presa di posizione di Gemelli fa seguito ai contenuti di un comunicato della segreteria nazionale della Dc in cui si dava conto dell' orientamento maturato all' interno del partito a presentare una lista con un proprio candidato alla Presidenza della Regione. ''La citata riunione di coordinamento, fissata per martedi' 24 gennaio - sostiene ancora Gemelli - avra' all' ordine del giorno solo ed esclusivamente la valutazione della struttura organizzativa e la decisione di interdire anche giudiziariamente l' uso improprio del nome della Democrazia Cristiana''.

Colella (Psdi) “Sulla legge elettorale il Nuovo PSI è contraddittorio”

22/01 ''I compagni del Nuovo Psi calabrese a Roma sono difensori delle fondamentali regole della democrazia, mentre quando ritornano in Calabria compiono una virata di 180 gradi e auspicano le ammucchiate di potere''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Carlo Colella, componente la segrteria nazionale del Psdi. ''Continua - aggiunge Colella - la vecchia storia di Penelope: la mattina tessono la tela a Roma e la notte la disfano in Calabria. Che il Nuovo Psi fosse contrario alla modifica delle leggi elettorali regionali, e piu' precisamente all' introduzione dello sbarramento per lista, lo abbiamo appreso dalla relazione al congresso nazionale del partito del segretario nazionale Gianni De Michelis. A conforto di questa netta presa di posizione e' che era impossibile, una volta stabilita la data delle elezioni, che si potessero mutare le regole elettorali. Non solo questo: vi e' stata una lucida esposizione a favore di un proporzionale che evitasse che la politica divenisse appannaggio di gruppi di potere e non dei partiti, cosi' come vuole la Costituzione''.

Bernaudo (Fiamma) “Lo sbarramento alle regionali una prova tecnica di regime”

22/01 “Il balletto di percentuali sullo sbarramento alla partecipazione elettorale, in atto presso il Consiglio regionale della Calabria è non solo antidemocratico ma incostituzionale”. È quanto sostiene il leader storico della destra cosentina, Roberto Bernaudo, che contesta la riforma in discussione al parlamento regionale la quale “se dovesse essere approvata eliminerebbe ogni forma di opposizione”.
“Quello a cui stiamo assistendo – prosegue Bernaudo - rappresenta la prova tecnica di regime che vuole istituzionalizzare il concetto di minoranza rispetto a quello di opposizione. Se proprio deve essere limitata la partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale, a questo punto sarebbe meglio esprimersi con un referendum popolare. Infatti i termini di questa importante vicenda, che racchiude le fondamenta della democrazia, non può essere demandato ai soli organismi di rappresentanza. La stessa Costituzione italiana, nell’articolo 49 recita testualmente: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
“La verità – osserva ancora l’ex consigliere comunale di Cosenza - è che l’attuale classe politica calabrese, sia essa di “maggioranza” che di “minoranza” esce sconfitta sia sul piano politico che di governo e vuole oggi riproporsi limitando la partecipazione a quelle forze sane e alternative che rifiutano il concetto di alternanza e che si sono distinte sul piano della proposta politica e delle idee, mostrandosi più moderne e innovative rispetto ai partiti legati al mero potere”. Bernaudo ricorda come alle scorse elezioni regionali “il Movimento Sociale Fiamma fu premiato dai calabresi con oltre 15mila preferenze, una percentuale determinante alla vittoria del centrodestra che ha precluso la possibilità all’Msi di farsi portavoce di istanze cruciali per lo sviluppo (questione del credito), e comunque dare il proprio apporto alla Calabria in termini progettuali”. “E’ doveroso – conclude Bernaudo - rivolgere un appello al buon senso ed alla responsabilità delle istituzioni e di quelle forze politiche “minoritarie”, affinché si mobilitino per contrastare ogni tentativo di imbavagliare le voci del dissenso”.

Franco Marini in Calabria: “Il Governo ha abbandonato il Sud. Loiero da garanzie di vittoria”

21/01 "C'e' un totale abbandono d'interesse da parte del Governo nazionale verso il Sud, verso la Calabria, oltre ad una riconosciuta incapacita' a capire come salvaguardare gli interessi e mettere sul binario giusto la Regione da parte della Giunta di centrodestra". Cosi' il segretario nazionale organizzativo della Margherita Franco Marini ha commentato la situazione politica nazionale e regionale intervenendo all'incontro della direzione regionale del partito che si e' svolta questa mattina a Lamezia, alla presenza, tra gli altri, di Sergio d'Antoni, del segretario calabrese della Margherita Franco Bruno, del candidato alla presidenza della giunta regionale della coalizione di centrosinistra Agazio Loiero, del senatore Donato Veraldi e del deputato Luigi Meduri. La Margherita ha a cuore il Mezzogiorno, ha aggiunto Marini, "che con l'Europa allargata e con il ripreso interesse per il Mediterraneo, diventa l'opportunita' storica dell'Italia, in particolare la Calabria". Per il segretario nazionale organizzativo del partito, infatti, la priorita' e' la Calabria: "bisogna attrarre gli investimenti per le aree depresse, qui invece c'e' l'abbandono totale, non ci sono soldi, non ci sono le promesse dell'on. Berlusconi delle grandi infrastrutture: e' l'ora di cambiare e noi speriamo di cominciare a cambiare con la vittoria delle elezioni regionali e poi al governo nazionale". In Calabria, ha aggiunto Marini, "c'e' bisogno di sviluppo: nel 2001 fu promessa un'epoca d'oro, un grande sviluppo non solo per il Mezzogiorno ma per l'Italia intera, piu' lavoro per tutti, invece dopo tre anni di governo del centrodestra c'e' un ristagno totale dell'economica, con l'aggravare che e' ripresa la corsa dei giovani meridionali al nord, con una situazione piu' grave rispetto al passato che e' data dalla precarieta' assoluta del lavoro, cosa che 20 anni fa non conoscevamo".
Sulle primarie bisogna discutere - ''C'e' l'impegno di fare le primarie, ma bisogna prima discuterne, anche perche' non vorrei chequesta cosa delle primarie diventasse un modo per segnare una propria rappresentativita', perche' e' un modo di procedere sbagliato''. ''Siamo in dirittura di arrivo - ha aggiunto Marini - alle elezioni europee, poi alle politiche, e poi sono certo di una cosa: lanostra alleanza e' unica quindi sara' difficile batterci sia alle regionali che politiche''. Il fatto che Bertinotti sia candidato alle primarie e poi riconosce che il leader sara' Prodi, ha sottolineato il segretario nazionale organizzativo della Margehrita, ''e' un'anomalia che va approfondita''.
Loiero da garanzie di vittoria - ''Mi pare che abbiamo tutti assieme scelto un candidato che ci da' le maggiori garanzie di vittoria, il che non e' poco perche' noi facciamo le elezioni per vincerle''. ''Vogliamo ridare senso al governo - ha aggiunto Marini - perche' il governo regionale in questa situazione di difficolta' ha anche grandi potenzialita', oggi, di programmazione, di sollecitazione dell'azione di governo, di utilizzo di strumenti. Qui in Calabria c'e' stata tradizionalmente una strozzatura nella efficienza dell'azione amministrativa della Regione. E questo deve essere superato con l'iniziativa della dirigenza politica, a partire dal presidente. Abbiamo valutato tutti assieme che con Agazio Loiero abbiamo piu' possibilita' di vittoria''. ''Io debbo dire, pero' - ha sostenuto Marini - che c'e' un altro aspetto: Loiero e' un politico di caratura nazionale. E' stato ministro della Repubblica. Puo' assicurare alla Calabria, anche a livello nazionale e a livello europeo, rapporti, visibilita', capacita' di intervento che vanno ben oltre quello che la Giunta che esce ha assicurato fino ad ora. E' stato accettato da tutti e senza grandi difficolta' per questo''.

Bartoletti (Fi) “Icalabresi bocceranno i voltagabbana”

21/01 ''I calabresi bocceranno i voltagabbana. La politica deve avere un'etica e non e' pensabile che chi e' stato risollevato da Forza Italia, con candidature prestigiose e nomine di sottogoverno, passi all'altro schieramento, magari per candidare parenti ed affini''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale di Forza Italia di Cosenza, Sergio Bartoletti. ''Si tratta di principi etici - ha aggiunto - che nessuno puo' violare e chi lo fa considera i calabresi ed i cosentini come pecore da far girare a seconda dei propri umori. Personaggi di infimo spessore politico sono accolti da una sinistra cinica che sceglie il peggiore trasformismo di comodo pur di tentare di batterci''. ''Noi siamo certi - ha concluso Bartoletti - che la maggioranza silenziosa si ricordera' dei proclami, degli spot con Berlusconi e nell'urna dira' di no''.

Bruno (Margherita) contrario allo sbarramento elettorale

21/01 ''Cambiare le regole del gioco a partita gia' avviata lo fa chi e' in difficolta' e prova a barare rispetto alla competizione elettorale. Siamo assolutamente contrari allo sbarramento''. Lo ha detto conversando con i giornalisti il coordinatore regionale della Margherita in Calabria, Franco Bruno,commentando la proposta di legge elettorale presentata da alcuni esponenti della maggioranza della Casa delle Liberta' e che prevede uno sbarramento.

La DC vuole presentare un proprio candidato in Calabria

21/01 La Democrazia Cristiana della Calabria e' orientata a presentare una propria autonoma lista, con una posizione politica moderata e centrista, in vista delle prossime elezioni regionali del 3-4 aprile 2005 con candidato alla presidenza della Giunta regionale il prof. Antonio Maduri. E' quanto si apprende da una nota diramata dalla Segreteria nazionale della Dc. Su questa ipotesi dovra' esprimersi in termini definitivi il Comitato regionale del partito gia' convocato per la meta' della prossima settimana a Catanzaro. ''Ritengo - ha affermato il segretario nazionale della Dc, Angelo Sandri - che la scelta di presentarsi autonomamente in una posizione di centro distinta dai rispettivi poli sia la piu' adeguata a rappresentare l' attuale posizione politica della Dc chiaramente alternativa alla sinistra, ma che in questo momento non puo' riconoscersi nemmeno nelle posizioni governative. Da qui la proposta di una lista autonoma, con un proprio candidato espresso dalla Democrazia cristiana alla Presidenza della Regione Calabria''.

Chiarella (AN) scrive al candidato Abramo: “Sono con te per contribuire alla tua vittoria”

21/01 ''Voglio testimoniarti che sono con te e che sono pronto a condurre una battaglia politica di altissimo livello, per contribuire con Alleanza Nazionale, insieme ai miei tantissimi amici della zona ionica e con la mia piu' alta determinazione, che conosci bene, alla tua vittoria, che rappresenta, a mio avviso, l' avvio di un grande e concreto cambiamento della Calabria''. E' quanto sostiene il consigliere regionale di An, Egidio Chiarella, in una lettera al candidato del centrodestra alla presidenza della regione, Sergio Abramo. ''Anche se la legge elettorale - ha aggiunto - come si apprende dalla stampa di stamane, sta facendo salire la ''febbre'' all'interno dei due schieramenti politici, ti posso assicurare che il mio tangibile stato febbrile, pur impedendomi di esserti oggi accanto, soltanto fisicamente pero', ti garantisco che non ha niente a che fare con le tensioni che serpeggiano nella massima assise calabrese. Stai tranquillo perche' presto discuteremo di strategie e progetti politici e la mia esperienza di presidente della prima commissione, 'Affari Istituzionali' sara' a tua completa disposizione, per vincere insieme''. ''Ne approfitto per salutare - ha concluso - tutta la platea presente che, sono sicuro, si spendera' completamente in tuo favore scongiurando il ritorno delle 'ragnatele della politica'''.

Franco Marini (Margherita)“In Calabria non ci sarà una lista unitaria”

21/01 I partiti della Fed non presenteranno in Calabria la lista unitaria. Il segretario organizzativo della Margherita, Franco Marini, rispondendo ai giornalisti, ha detto in proposito: "Abbiamo deciso a Roma che in Calabria, per far vincere, si faranno le liste dei partiti: noi andiamo molto d'accordo con i Ds, ma la Calabria per vincere e per dare forza al centrosinistra – ha ribadito - ha bisogno delle liste dei partiti. Il simbolo dell'unita' - ha poi detto Marini - e' il presidente e debbo dire che i compagni diessini della Calabria hanno voluto quanto noi che fosse Loiero, noi siamo fortemente uniti, la scelta e' fatta nell'interesse di tutti". Loiero, secondo Marini, "e' il candidato che ci da' le maggiori garanzie di vittoria: e' un politico di caratura nazionale, e' stato ministro della Repubblica, quindi puo' associare alla Calabria rapporti, visibilita', possibilita' di intervento che vanno ben oltre quello che la giunta uscente ha assicurato fino ad ora". Ecco perche', ha ribadito il segretario nazionale organizzativo della Margherita, "e' stato accettato da tutti: il governo regionale ha grandi difficolta' di programmazione e di sollecitazione di azioni di Governo, di utilizzo di strumenti, fino ad oggi c'e' stata una strozzatura nell'efficienza dell'azione amministrativa della regione, e tutto cio' dipende dal presidente".

Chiaravalloti sui forestali: “la Giunta regionale ha risposto con i fatti”

21/05 "La Giunta regionale ha già risposto con i 'fatti', affrontando seriamente anche le diverse problematiche degli operai idraulico forestali –afferma una nota del portavoce del Governatore Taverniti - elaborando per loro un programma serio rivolto a rendere il settore produttivo e al contempo assicurando dignità nel lavoro e sicurezza per il futuro, attraverso un piano di graduale stabilizzazione. Ben altra cosa rispetto alle chiacchiere e all'incoscienza, senza scrupoli, del passato, quando l'intero comparto era stato abbandonato a se stesso e quei lavoratori erano, allora davvero, considerati una 'zavorra' per la Regione e per il Paese". Il Presidente della Giunta calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, torna ancora sugli operai 'forestali', dopo le nuove polemiche degli ultimi giorni. "Al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e al Governo l'attuale Giunta regionale ha dimostrato di saper rispettare il programma concordato e gli impegni assunti, chiedendo e ottenendo - sottolinea Chiaravalloti - di poter portare a compimento le azioni intraprese. Ciò ha consentito la successiva copertura finanziaria per il prossimo biennio, che dovrà portare alla stabilizzazione anche di questi lavoratori 'precari', così come si sta facendo gradualmente per gli Lsu e gli Lpu, altra piaga antica da ascrivere tutta ai governi nazionali di sinistra". Il Presidente Chiaravalloti ha infine confermato che la Giunta regionale approfondirà ulteriormente nella prossima seduta l'argomento dei forestali.

Pirillo (Margherita) “Revocare il POV deciso dal commissario del Consorzio Lao”

21/01 Il consigliere regionale, presidente del gruppo della Margherita, On. Mario Pirillo, ha presentato una interrogazione al presidente della giunta regionale e all’assessore all’agricoltura, in merito alla delibera n° 589 del 2/12/2004 del Commissario del Consorzio di Bonifica del Lao e dei Bacini tirrenici del cosentino, inerente il “Piano di Organizzazione Variabile - POV” previsto nell’accordo contrattuale dei lavoratori di categoria. “Il Commissario del Consorzio di Bonifica Valle Lao, ing. Alfredo Allevato – scrive l’On. Pirillo nell’interrogazione - nominato con DPGR n° 103 del 26/08/2003 approvava, con propria delibera commissariale n° 589 del 02/12/2004, il “Piano di Organizzazione Variabile – POV” previsto nell’accordo di rinnovo del Ccnl di categoria del 02/07/2004. La bozza del POV, presentata alle Organizzazioni sindacali, sia in stesura provvisoria che definitiva pare veniva dagli stessi rigettata con parere contrario per una serie di illegittimità ed incongruenze che lo ponevano in contrasto con i diritti dei lavoratori. Tra l’altro pare che al POV non era stato allegato copia dell’Organigramma studiato dall’Amministrazione e pare che, ad una successiva richiesta del sindacato, non veniva neanche esibito perché a dire del Commissario la copia era “non dovuta”.
Il dialogo tra le parti sociali, fa presente Pirillo, rappresenta il cardine delle conquiste sindacali e democratiche ed il consenso segna una delle tappe fondamentali della concertazione per garantire serenità ai lavoratori ed allo stesso tempo offrire servizi adeguati alle esigenze degli agricoltori e degli utenti.
“Il commissariamento dei Consorzi di Bonifica, per come prevede la Lr n° 11/2003, art. 35 – scrive ancora il capogruppo della Margherita - rappresenta solo un momento gestionale transitorio e straordinario, legato strettamente alla ricomposizione ed alla elezione degli Organi di autogoverno. In tal senso, la norma regionale prevede espressamente che il commissariamento può durare sei mesi, prorogabile solo di altri sei mesi. La bonifica è un settore strategico e di grande importanza per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria per cui occorre non perdere più tempo in atteggiamenti clientelari e superare tutti gli attuali commissariamenti per riavviare quel processo democratico che vada a favorire l’elezione degli organi di autogoverno di tutti quei Consorzi i cui organi di gestione sono scaduti da tempo”.
Quindi il consigliere regionale della Margherita chiede al presidente della giunta e all’assessore all’agricoltura “se il Commissario poteva deliberare un atto di siffatta importanza quale il POV, essendo il suo mandato - ai sensi della L.R. n° 11/2003 - iniziato il 28/08/03, protratto di altri sei mesi e quindi scaduto definitivamente il 27/08/2004 e se ne aveva la competenza stante la specificità del suo mandato che non comprende tale compito; se risulta vero che la delibera è priva dei dovuti pareri tecnici per come previsto dalle norme che regolano il controllo interno degli atti amministrativi; se risulta vero che la delibera, nel falsare la realtà dei fatti in merito all’avvio della concertazione e del dialogo all’interno dell’Ente, viola l’art 13 dello nuovo CCNL nonchè gli altri diritti contemplati nello Statuto dei lavoratori; se risulta vero che in merito alla questione è pendente un ricorso delle Organizzazioni sindacali che chiede la revoca della Delibera n° 589/2004; se risulta vero che l’atteggiamento autoritario del Commissario, forse poco incline al dialogo ed al confronto ha creato una barriera ed uno ostacolo per una adeguata riorganizzazione dei servizi del Consorzio ed all’applicazione del nuovo Ccnl; se alla luce dei suddetti fatti non si ritiene opportuno far revocare la delibera 589/04 perché lesiva dei diritti dei lavoratori ed avviare un indagine ispettiva all’interno del Consorzio del Lao per ripristinare l’agibilità democratica e la serenità tra i lavoratori, sicuramente compromessa e sottoposta a dura prova per i fatti summenzionati”.

Interrogazione di Guagliardi (Pdci) sullo smantellamento del tessile di Cetraro

21/01 Il capogruppo di Rifondazione Comunista alla Regione Damiano Guagliardi ha depositato stamani una interrogazione relativa allo “smantellamento del settore tessile” nel Comune di Cetraro (CS). “Da tempo a Cetraro (CS) – spiega Guagliardi - operano tre aziende tessili: la “Seta Spa”, “Conca – Lcm Srl” ed “Emiliana Tessile”. Le tre aziende sono state concesse da “Investire Partecipazione” (ex Gepi) ad alcuni imprenditori privati, i quali, una volta esauriti i fondi pubblici stanziati a fondo perduto (oltre 20 miliardi di vecchie lire), hanno chiuso battenti, senza aver mai avviato un serio piano di produzione industriale e buttando sul lastrico decine di famiglie di lavoratori”. “Dei 20 miliardi di vecchie lire di fondi pubblici, la somma più cospicua (circa 13 miliardi) è stata incassata - precisa il consigliere Guagliardi – dall’imprenditore Marani dell’”Emiliana Tessile”.
“A ciò si aggiunge – scrive il capogruppo di Rifondazione Comunista, che per la modica cifra di circa 150 milioni di vecchie lire, “Investire Partecipazioni” ha concesso al Marani (“Emiliana Tessile”), l’intero patrimonio della ex tessile, (costituito da 11 mila mq di area coperta e 17 mila mq di area scoperta), senza che lo stesso abbia mantenuto fede agli impegni sottoscritti”. “Da quanto appreso dagli organi di stampa, l’”Emiliana Tessile” inoltre dovrebbe essere svenduta per la cifra di 850 milioni di lire alla società “Vela Latina” Srl, la quale provvederebbe a riconvertire la struttura di produzione tessile in polo oncologico. Tutto questo con l’avallo della Regione Calabria che dovrebbe stipulare apposita convenzione”.
Guagliardi chiede pertanto al Presidente della Giunta e agli Assessori alle Attività Produttive e alla Sanità, di conoscere quali iniziative la Regione ha assunto o intende assumere in riferimento alla questione. In particolare Gagliardi chiede di sapere se “Investire Partecipazioni” (ex Gepi) ha concesso il nulla osta all’imprenditore Marani per la vendita dell’”Emiliana Tessile” ed a quali condizioni, considerato che lo stesso non ha rispettato i patti a suo tempo sottoscritti. In secondo luogo, chiede di sapere se gli stessi sono a conoscenza dell’indagine della magistratura, e quali le responsabilità eventualmente emerse. Guagliardi chiede altresì se l’Assessore alla Sanità ha espresso il parere sulla compatibilità dell’iniziativa sanitaria della società “Vela Latina” con il Piano Sanitario Regionale e se prima di procedere allo smantellamento del settore tessile, non vadano individuati i responsabili di tanto sfascio”.

Riunione dei Presidenti dei gruppi di maggioranza in Provincia in solidarietà a Principe. Trento: "Ingiustificate accuse"

21/01 Si è autoconvocata questa mattina, presso la sede della Provincia in Corso Telesio, una riunione dei Presidenti dei Gruppi di maggioranza per discutere sugli ingenerosi attacchi dell’opposizione pubblicati, in data odierna, sulla stampa locale. La Conferenza dei Presidenti dei gruppi di maggioranza, a tal proposito, ha stigmatizzato tale comportamento definendolo “pretestuoso ed ingiustificato”. “Gli attacchi dell’opposizione, per lo meno di una parte di essa, rivolti al Presidente del Consiglio, On. Francesco Principe, travisano completamente la realtà ed il senso dell’agone politico, che non deve mai travalicare i limiti della correttezza e della civile dialettica. La conduzione dei lavori dell’assemblea provinciale -anno ribadito i Presidenti dei gruppi di maggioranza- sono stati sempre caratterizzati da criteri di imparzialità in cui il Presidente si è sempre ritenuto al di sopra delle parti, rendendosi ligio interprete delle leggi e dei regolamenti e, comunque, sempre al di sopra delle parti stesse”.
La Conferenza dei Presidenti di maggioranza in Consiglio, pertanto, invita la minoranza ad un più rigoroso rispetto delle prerogative che attengono al ruolo del Presidente del Consiglio, che è un ruolo prestigioso, perché è riuscito, in questo caso come in altre occasioni, ad essere il Presidente di tutto il Consiglio e non di una sola parte di esso e, questo, a garanzia di ognuno dei consiglieri. Sul caso è intervenuto il Preidente del gruppo provinciale dello Sdi Leo Trento: "Le ingiustificate accuse rivolte da alcuni Consiglieri provinciali di opposizione al Presidente del Consiglio provinciale On. Francesco Principe, che poco hanno di politico, sono tutte da respingere al mittente perché prive di ogni fondamento.
Ogni Consigliere provinciale, di questa e anche della passata legislatura, conosce il grande senso di responsabilità istituzionale e la grande imparzialità che l’On. Principe ha sempre dimostrato nell’esercizio delle proprie funzioni di Presidente del Consiglio provinciale.
Chi, in cerca di visibilità a pochi mesi dalle elezioni regionali, denuncia stravolgimenti dell’ordine del giorno del Consiglio provinciale e violazioni di alcune norme regolamentari, mente sapendo di mentire.
I Consiglieri ben sanno che per il regolamento consiliare della Provincia di Cosenza, la convocazione del Consiglio provinciale è una prerogativa che spetta al Presidente del Consiglio sentito il Presidente della Giunta.
E, soltanto, per un impegno importantissimo sopraggiunto, che avrebbe impedito per il 25 gennaio la presenza in aula del Presidente Oliverio, che Principe ha deciso di spostare la seduta del Consiglio provinciale al 27 dello stesso mese, e, comunque, informando, tempestivamente e prima della convocazione, della decisione tutti i capigruppo consiliari, sia di maggioranza, che di opposizione.
Per quanto attiene poi al presunto “stravolgimento” dell’ordine del giorno, con l’inserimento di punti non “previsti”, Principe ha utilizzato la stessa procedura dei mesi passati, allorquando, si è consentito a diversi colleghi dell’opposizione di inserire all’ordine del giorno di Consigli già convocati o rinviati, interrogazioni e ordini del giorno.
Mi risulta difficile, allora, comprendere quale siano queste violazioni del regolamento consiliare che il Presidente del Consiglio abbia commesso. È evidente, che il tutto sia stato deciso in piena conformità con il regolamento stesso e che i colleghi dell’opposizione non trovino di meglio da fare che attaccare l’On. Principe al quale più volte, loro stessi, hanno manifestato stima e apprezzamenti per il proprio operato.
Così come, ritengo siano dovute le scuse del Consigliere di AN Antonio Pucci, che era ricorso al TAR della Calabria per chiedere l’annullamento della delibera del Consiglio provinciale n° 50 del 16 novembre scorso, al Presidente Principe che aveva accusato di discriminazione verso tutti gli elettori del collegio di Trebisacce soltanto perché, a Suo avviso, non gli era stata notificata la convocazione di un Consiglio provinciale. Il giudice amministrativo, il 13 gennaio scorso, ha ritenuto legittimo l’atto impugnato e ha rigettato il ricorso di Pucci dando ragione alle tesi, più volte sostenute nei mesi scorsi, dall’On. Principe, e dimostrando, ancora una volta, la correttezza istituzionale e politica dello stesso.
L’invito che da capogruppo dello SDI rivolgo al Compagno On. Francesco Principe è quello di andare avanti e di continuare ad esercitare, come ha sempre fatto in questi anni, il ruolo di Presidente di tutto il Consiglio provinciale e non certo di una parte, operando, da autentico socialista, nel rispetto e nella tutela delle garanzie di ogni singolo Consigliere provinciale."

Soriero (DS) “Prodi è già in campo, a che servono le primarie?”

21/01 In occasione del primo anno di vita dell' Associazione il Campo si sono ritrovate a Roma, alla presenza del segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino, oltre 300 persone e 20 associazioni (Comunitas 2002, Nuova Comunita' ed altre impegnate su tutto il territorio nazionale). ''Stasera - ha affermato Pino Soriero, presidente dell' Associazione Il Campo secondo quanto riferito in un comunicato - discutiamo con Piero Fassino, tanto impegnato nel superare polemiche e tensioni nell' Ulivo, del rapporto fra associazioni e partiti e del positivo contributo della societa' civile per il rinnovamento della politica. La discussione di questi giorni, dopo le primarie in Puglia, obbliga ad assumere decisioni piu' nette sulla necessita' di un profilo forte delle forze riformiste''. ''Oggi - ha proseguito Soriero - serve riprendere l' ispirazione originaria dell' Ulivo per riorganizzare l' intero campo di forze del centrosinistra. Con una leadership chiara, dotata di autonomia, garante di tutta la coalizione. Prodi ha queste doti. A che serve a questo punto proporre le primarie trascinando ancora una discussione che milioni di elettori considerano gia' chiarita? Semmai va accelerata la costruzione di una vera e propria 'costituente del programma' nella quale misurare tutte le energie interne ed esterne ai partiti''. ''Le primarie - ha sostenuto ancora Soriero - non sono l' unico strumento. Noi infatti pensiamo che siano necessarie la ricostruzione del coordinamento nazionale tra partiti, movimenti e associazioni, ulteriore garanzia di un rinnovamento non episodico, cioe' non legato esclusivamente alle scadenze congressuali ed elettorali; l' adesione alla manifestazione unitaria a piazza San Giovanni sollecitata da l' Unita'; un confronto dal basso con la 'fabbrica del programma' annunciata da Prodi, per preparare l'assemblea costituente del programma''. ''Al congresso Ds - ha concluso Soriero - diciamo che la sfida prioritaria per il rinnovamento della sinistra e' quella di evitare che prevalgano la paura, l' incertezza e la nostalgia del passato. A proposito della discussione sul simbolo, riteniamo che Rutelli abbia distorto il confronto sulla socialdemocrazia, ma che a noi non possa bastare il richiamo piu' esteso alla parola socialismo. Auspichiamo infatti che si sviluppi fino in fondo la ricerca originale gia' avviata nei Ds anche sul superamento dei limiti dell' esperienza socialdemocratica''.

Borrello chiede la riunione della Commissione autoriforme per discutere della sua proposta di legge

21/01 “Si riunisca la Commissione per le riforme istituzionali per discutere ed approvare la mia proposta di legge, presentata presso la segreteria generale del Consiglio regionale il 21 settembre del 2004, sull’istituzione di elezioni primarie per la designazione delle candidature alla carica di Presidente della Regione”.
Lo chiede il capogruppo di Udp-Udeur Antonio Borrello, secondo il quale “Considerata la stringente attualità delle primarie nelle Regioni e nel Paese, prima della chiusura della legislatura in corso, il Consiglio regionale calabrese, approvando un provvedimento legislativo sull’istituto delle primarie, potrebbe rendere un utile servizio alla politica e, insieme, qualificare la sua attività”.
“Le primarie sono un tema di enorme rilievo - aggiunge Borrello - ed incidono proficuamente nella relazione società civile-politica, ma come si sostiene, opportunamente, da più parti, perché non si riducano ad un pasticcio, esse esigono una disciplina minuziosa e dettagliata. La legge regionale da me proposta, che consta di undici articoli, va in questa direzione”.
“Soprattutto in un fase in cui prevale l’idea che centralizzando le decisioni esse risultino più efficaci, le primarie, che di per sé garantiscono il cittadino e riducono il gap tra politica e società civile, consentono all’elettore di esprimere democraticamente il proprio gradimento verso i potenziali candidati. Non si può consentire, però, che chi voti all’interno di un’aggregazione, o in essa si propone come candidato, poi si finisca con l’altro blocco politico; cosi come va disciplina la modalità di voto e la stessa partecipazione”.
Ancora Borrello: “Le primarie porterebbero alla luce del sole le persone con i loro progetti programmatici e di governo, eviterebbero gli infiniti patteggiamenti tra pochi interlocutori. I tempi ormai sono maturi, visto tra l’altro che la scelta del candidato alla Presidente della Regione per il centrosinistra è avvenuta con un meccanismo simile, anche se per più versi non strutturato adeguatamente ”.
“L’auspicio - conclude Borrello - è che si avverta, da parte di tutti i gruppi consiliari la stessa sensibilità verso questo prezioso istituto di democrazia e rapidamente si approvi la legge”.

I Liberal democratici chiedono una riunione con la coalizione sulla legge elettorale

21/01 ''Il Partito dei Liberaldemocratici invita i partiti di maggioranza relativa della coalizione di centrosinistra, Ds e Margherita a convocare entro lunedi' prossimo una riunione della Gad per discutere sugli intendimenti in merito alla legge elettorale ed alle regole per la permanenza nella coalizione''. E' quanto chiede in una nota il partito dei Liberaldemocratici. ''Le dichiarazioni - e' aggiunto - di questi giorni, diverse e varie, portano inevitabilmente ad una coalizione degna di un'armata Brancaleone, con figli e figliastri. In queste condizioni, il Partito dei Liberaldemocratici, se non si fa chiarezza e non si riconosce pari dignita' a tutti, si riterra' libero di percorrere diversamente l'avventura elettorale ricordando che gia' alle elezioni del 2000 il centrosinistra perse una grande occasione''. ''Il Partito dei Liberaldemocratici - conclude la nota - invita quindi il candidato Presidente Agazio Loiero, i DS e la Margherita a farsi garanti ed a operare un'analisi di coscienza perche' vi sia chiarezza e lealta' nei confronti di tutti, soprattutto dei partiti minori''.

Forestali: Ballarò scatena un putiferio. Indignazione bipartizan e polemiche.

20/01 La polemica innescata dall’Assesore Gallo sulla trasmissione Ballarò, aproposito delle mistificazioni sui forestali, ha aperto oggi una ridda di polemiche sul caso. Oltre alle prese di posizione si è anche innescata una nuova polemica sul neo candidato alal Regione Sergio Abramo che ha evidenziato una via preferenziale di rapporti con il Presidente del Consiglio Berlusconi. Alla sua esternazione hanno subito replicato i componenti della GAD sulla inopportunità e in correttezza delle dichiarazioni. Intanto l’assessore Gallo prosegue con le sue accuse e di rimando le repliche. Lo speciale sull'argomento

Rifondazione apre le sue liste a Progetto Calabrie

20/01 Rifondazione Comunista apre in Calabria le sue liste alla societa' civile ed ai movimenti in vista delle elezioni regionali. Il partito di Fausto Bertinotti propone un'intesa con "Progetto Calabrie", il movimento di intellettuali cresciuto attorno alla figura del rettore dell'Universita' della Calabria Giovanni Latorre, la cui presenza sulla scena politica regionale ha vivacizzato il dibattito nel centro-sinistra, sfociato nell'assemblea di "Grandi Elettori" che ha designato il candidato alla presidenza, Agazio Loiero. In quella occasione i bertinottiani e "Progetto Calabrie" votarono un loro candidato, appunto il rettore dell'Unical Giovanni Latorre. Il Prc, attraverso il commissario regionale Stefano Zuccherini, ora propone al movimento "dei professori" di continuare il percorso comune, con candidature condivise in una lista unitaria. "Per continuare l'esperienza positiva maturata insieme anche in occasione dell'assemblea dei grandi elettori - dice Zuccherini - ed anche in riferimento a contenuti specifici e qualificati del programma che presuppongono un cambiamento radicale, su mandato della segretaria nazionale, Rifondazione Comunista propone teste di liste comuni con "Progetto Calabrie"". Per dare vigore al progetto, Rifondazione e' disposta a modificare il suo simbolo elettorale: "aggiungeremo la scritta "Progetto Calabrie" al logo di Rifondazione" dice Zuccherini, che parla di "fatto rilevante che non non trova riscontro in nessuna altra regione" e che, lascia intendere l'esponente comunista, ha l'input del massimo livello del partito. "C'e' - osserva - un comune punto di vista sui mali della Calabria ed una comune convergenza sulle soluzioni. Lanciamo quindi la proposta di continuare una comune battaglia politica per il cambiamento radicale della politica in Calabria. Ci sembra - dice Zuccherini - che questo possa rappresentare una innovazione forte nel rapporto anche fra le forze politiche accomunate da una riflessione sulla societa' calabrese". La palla ora e' nel campo dei possibili compagni di percorso: "Non so - dice Zuccherini - quali saranno le loro decisioni. Mi auguro che accolgano positivamente la nostra proposta anche per costruire una forza politica rilevante che non disperda il 18% dei consensi espressi nel corso dell'assemblea della Gad a sostegno del nostro candidato". La proposta non e' indirizzata solo a "Progetto Calabrie". Lo stesso, invito, dice Zuccherini, "vale per altre forze che si riconoscono nella stessa prospettiva politica, a personalita' di spicco della societa' e dei movimenti, a quelle forze che piu' significativamente hanno espresso una volonta' di cambiamento ed una critica radicale al sistema politico calabrese".

Rositani: “An sosterrà Abramo massicciamente e con grande convinzione”

20/01 ''E' noto che per ragioni esclusivamente tecnico-elettorali il mio orientamento personale per la scelta del candidato Presidente della Cdl era per una candidatura reggina. Ma di fronte alla indicazione di spicco fornita da Fi e quindi alla scelta del Sindaco di Catanzaro, ovviamente tutta An sara' massicciamente e con grande convinzione impegnata a sostenere il candidato Abramo alle prossime elezioni regionali''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di An, Guglielmo Rositani. ''Abramo - ha aggiunto Rositani - ha dimostrato di saper amministrare bene la sua citta'. Sara' certamente in grado di governare altrettanto bene la Calabria. Cosi' come dimostrato da tutti i sondaggi effettuati in questi giorni, sono convinto che esistano le condizioni perche' il Centrodestra possa vincere queste elezioni. E' indispensabile, pero', che tutti i partiti della coalizione si mobilitino sin da subito, impegnando le proprie strutture e scegliendo candidature di spicco anche per la composizione delle singole liste''. ''A tale proposito - ha concluso Rositani - lancio la proposta agli altri coordinatori regionali delle forze della Cdl di candidare nel listino tutti i parlamentari calabresi e quegli amministratori locali che vantano un forte radicamento territoriale, affidandone il ruolo di capolista ad un reggino e piu' precisamente alla persona del sen. Renato Meduri cosi' come gia' proposto dall' avv. Antonio Buonfiglio, presidente di Agea, nonche' stretto collaboratore del ministro Gianni Alemanno''.

Loiero incontra Confesercenti e gli ordini professionali

20/01 L'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha incontrato i rappresentanti di Confesercenti, Turismo e degli Ordini Professionali. ''E' in dirittura d'arrivo - e' detto in una nota - la fase d'ascolto voluta dall'On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, con le parti sociali calabresi, per conoscere i problemi esistenti e individuare soluzioni comuni da includere nel programma di governo. Questa mattina a Catanzaro Loiero ha incontrato prima i rappresentanti di Confesercenti e del Settore Turismo, subito dopo, quelli dei Costruttori e degli Ordini Professionali. Nella prima parte della riunione si e' parlato in particolare delle attivita' produttive calabresi e soprattutto di turismo regionale''. ''Il nostro e' un settore tartassato - ha spiegato Nino Marciano', dirigente regionale e nazionale di Confesercenti -, indebolito in questi ultimi anni dallo scarso potere d'acquisto delle famiglie, da una mancanza assoluta di tutela legislativa, da un sistema di accesso al credito assolutamente penalizzante e soprattutto da una mancanza di dialogo e concertazione con le Istituzioni. Rivendichiamo un ruolo importante nella nostra Regione, visto che inglobiamo nel nostro comparto circa 250 mila occupati. Sarebbe opportuno - ha aggiunto - avviare finalmente un piano concordato con i dirigenti regionali per valorizzare il commercio, riqualificare i centri urbani e in particolare i centri storici, promuovere l'offerta, monitorare il nostro sistema, creare politiche di incentivazione nel settore, insomma, tutte cose che al momento non esistono''. ''Per lo sviluppo del mezzogiorno - ha invece affermato Domenico Cammisotto, presidente dell'Antiracket Calabria - e' indispensabile innalzare gli standard di sicurezza. Mai come in questo periodo, i commercianti e gli imprenditori calabresi sono letteralmente asfissiati dalla criminalita' organizzata. Una mancanza di liberta' assoluta che crea inevitabilmente sottosviluppo. Abbiamo bisogno di un nuovo segnale di legalita' che provenga dalla Regione e favorisca un nuovo progresso sociale, economico e civile e raggiunga i parametri delle atre regioni europee''. Sul turismo tutti i presenti hanno sollevato la necessita' di difendere il nostro territorio, delicatissimo, con circa 230 localita' colpite da fenomeni di calamita' naturali, ad altissimo rischio idrogeologico per via dei mille corsi d'acqua esistenti. ''Difesa e tutela del territorio, assieme a una politica di riqualificazione e conservazione del patrimonio esistente, a partire da quello boschivo, rappresentano vincoli imprescindibili - ha spiegato Giovanni Perri, presidente della federazione Agronomi della Calabria - per il raggiungimento di obiettivi economici importanti''. I Rappresentanti degli Ordini professionali hanno lamentato in maniera univoca la necessita' di contare di piu' in ambito regionale, criticando ancora una volta la politica attuata dal recente Governo regionale che non ha mai avviato alcuna concertazione con le categorie professionali specializzate, anzi ne ha mortificato il senso stesso della loro esistenza. Antonio Riverso, presidente dell'Ordine degli Architetti ha sollevato anche l'esigenza di una legge sull'architettura in Calabria, respinta a piu' riprese dalla giunta Chiaravalloti, in contemporanea con una riqualificazione tecnico-specialistica dei dirigenti regionali, spesso non all'altezza della situazione. Per l'Ordine dei Geologi, invece un problema da non sottovalutare e' la cura della terra attraverso fitofarmaci. Allarmante e' infatti il fenomeno dei pesticidi utilizzati in Calabria e questo puo' rappresentare un serio problema che va a incidere sulla qualita' dei nostri prodotti e il relativo posizionamento sui mercati internazionali. Giuseppe Gatto, presidente dell'ordine costruttori edile di Catanzaro, invece ha messo in luce una diffusa violazione della legalita' e dell'anarchia in materia urbanistica. ''Abbiamo bisogno di regole certe - ha detto - che non lascino lo spazio all'interpretazione ma all'applicazione della legge. E soprattutto vogliamo che sia resa anche per le opere private e non per quelle pubbliche l'attestazione di qualificazione delle Imprese''. Infine, il collegio dei periti industriali e dei geometri hanno puntato il dito contro la riforma della scuola che includerebbe dal prossimo anno la cancellazione degli istituti di Geometra e Industriale, a favore di un'unica scuola della tecnologia, disperdendo cosi' valori e formazioni specifiche della nostra societa'. Loiero ha concluso gli incontri affermando che il compito della coalizione di centrosinistra dovra' essere quello di prendersi una cura ''straordinaria'' del nostro trascurato territorio, sicuramente non con provvedimenti tampone ma attraverso una seria gestione politica che ripristini nuovamente l'interesse della collettivita'. Loiero ha anche aggiunto che la Calabria dovra' avere una sua politica estera, stabilendo relazioni con quelle nazioni come Grecia e Portogallo che hanno uguali caratteristiche territoriali e socio-economiche.

Loiero: “Lista unitaria solo se ci sono le condizioni”

20/01 "Tutto quello che va nella direzione dell'unità non può essere respinto in maniera frettolosa". Così il candidato della Gad in Calabria, Agazio Loiero, commenta la proposta del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, che ieri ha chiesto con una lettera a Romano Prodi di lavorare per costruire anche in Calabria la lista unitaria. "Bisogna sedersi attorno a un tavolo- ha proseguito Abramo- e vedere se ci sono davvero le condizioni, e se ci sono andare avanti. Io non sono contrario alla proposta di Adamo".

Nuova proposta elettorale, sbarramento al 5% e primarie obbligatorie

20/01 “Uno sbarramento del 5% su base provinciale, conferma del listino regionale collegato al candidato presidente per l’attribuzione del premio di maggioranza; attuazione della norma statutaria per l’ampliamento a cinquanta del numero di consiglieri; eliminazione della possibilità del voto disgiunto tra presidente e lista proporzionale provinciale.E’ inoltre previsto, per legge, l’uso obbligatorio delle primarie per la scelta dei candidati presidente e dei componenti del listino; ma visti i termini prescritti, non ne sarebbe comunque possibile lo svolgimento per le elezioni del prossimo 3-4 aprile, ma non è stata nemmeno inserita la previsione di una norma transitoria che le escluda in sede di prima applicazione.”
Sono queste tutte le novità contenute nella proposta di legge presentata dal capogruppo di An Egidio Chiarella. La proposta, secondo la delega ricevuta da Chiarella nell’ultimo Consiglio, avrebbe dovuto unificare tutte quelle precedentemente presentate ma probabilmente è andata molto oltre.E’ difficile a questo punto prevedere cosa possa succedere nel Consiglio regionale convocato per martedì prossimo. Sicuramente partiti e gruppi minori cercheranno di ostacolare l’approvazione della proposta Chiarella, sia negli aspetti procedurali sia nel merito dei contenuti. Girolamo Tripodi (comunisti italiani) ha già giudicato illegittimo ed inaccettabile il testo elaborato da Chiarella. Sarebbe necessaria una maggioranza bipartisan per approvare, eventualmente emendata e con molte forzature, questa proposta.

Tripodi (Pdci) “La proposta di Chiarella sulla legge elettorale è una provocazione”

20/01 Il capogruppo alla Regione del Pdci, Michelangelo Tripodi, interviene sulla vicenda della legge elettorale: “La proposta di testo unificato di legge elettorale presentata dal Capogruppo di Alleanza Nazionale Chiarella, che appare assolutamente illegittima, rappresenta una vera e propria vergogna e una provocazione che riteniamo totalmente inaccettabile.
Dimostrando di essere assolutamente supino alle peggiori logiche che si agitano nel centrodestra, Chiarella ormai dà i numeri e propone addirittura l’introduzione di uno sbarramento del 5 % per le liste. E’ davvero una brutta conclusione di legislatura quella di cui si rende protagonista il capogruppo di AN Chiarella prestandosi a fare il killer di un’operazione squallida e scellerata.
In questo delirio di onnipotenza Chiarella giunge perfino a voler imporre anche l’ora di effettuazione della votazione finale della legge elettorale. Si tratta di un atteggiamento offensivo e punitivo che punta a colpire la democrazia, il pluralismo e il diritto alla rappresentanza politica.
Si vogliono espropriare i cittadini del loro sacrosanto diritto di scegliere i propri rappresentanti nel Consiglio Regionale; con un atto di sopruso e di violenza che rappresenta una vera e propria soperchieria che non può non avere la giusta e legittima riposta.
Il tempo è ormai scaduto, le elezioni sono già state indette per il 3 e 4 aprile e la competizione elettorale è avviata da tempo visto che i due schieramenti hanno indicato i rispettivi candidati alla Presidenza della Giunta regionale. E’ davvero incredibile che si voglia ancora insistere con arroganza autoritaria per imporre l’approvazione di una legge elettorale con un colpo di maggioranza, quando sulle regole elettorali che rappresentano il cuore del sistema democratico sarebbe richiesta naturalmente ed oggettivamente la più ampia e vasta convergenza unitaria, come sempre è avvenuto finora nel parlamento italiano. I Comunisti italiani insieme alle altre forze del centrosinistra si batteranno strenuamente per impedire che l’abuso e la prepotenza possano trovare spazio nel Consiglio Regionale della Calabria”.

Palmieri (PLI) “I tempi per l’approvazione della legge elettorale sono scaduti”

20/01 Dichiarazione del segretario regionale del PLI calabrese Ciro Palmieri: “Continua il teatrino della politica. Rappresentazioni già viste. Varie proposte di legge, pronunciamenti, emendamenti, sbarramento al 2, 2,5, al 3%,scontro politico in Consiglio Regionale, ritiri delle proposte, vizi procedurali, una commedia a dir poco vergognosa. Ma, per fortuna i calabresi sanno che, ad esempio, c’è stata un’immediata volontà politica ad approvare provvedimenti come l’aumento degli stipendi dei Consiglieri, il Nuovo PSI in Calabria minaccia la rottura se non ci sarà lo sbarramento ed in Puglia viceversa per non attuare alcun sbarramento, un progetto di legge che prevede lo sbarramento al 3% per le liste e del 5% per le coalizioni, proposto da alcuni “miracolati” del listino, insomma ce n’è per tutti i gusti. Ma, stranamente, su importanti argomenti si registra un silenzio assordante sia a destra che a sinistra (pare tranne l’ On. Naccarato) come a dire nessuno “tocchi” il listino, i monogruppi, l’aumento dei consiglieri da 40 a 50. Ora Basta! Dopo le riserve espresse nei mesi scorsi su come si stava discutendo sulle proposte di modifica della legge elettorale, il PLI Calabrese dichiara a chiare lettere che i tempi per l’approvazione di una nuova legge elettorale sono abbondantemente scaduti. In Calabria, c’è il tentativo in atto, a circa settanta giorni dalla data del voto, di modificare le regole elettorali secondo le esigenze della maggioranza politica, protese a perpetuare il loro potere a danno delle forze che, oggi non sono rappresentate o con rappresentanze minoritarie, si stanno preparando alla competizione elettorale. Sarebbe un atto assai antidemocratico se il Consiglio Regionale e la CdL in particolare dovesse utilizzare l’approvazione della legge elettorale per interferire e condizionare la campagna elettorale. La legge elettorale dovrebbe definire le regole del gioco e normalmente, non si cambiano all’ultimo minuto.”

Pirillo (Margherita) “Preoccupante crisi occupazionale sul Tirreno”

20/01 “Sullo stato occupazionale presente sul tirreno cosentino è necessaria una decisa presa di posizione di tutte le amministrazioni, che si devono necessariamente fare carico dei disagi che vivono giornalmente i propri cittadini. “ Lo ha affermato il consigliere regionale della Margherita, Mario Pirillo. “Dopo le crisi forti che hanno interessato il settore tessile a Praia a Mare – continua Pirillo - come a Cetraro, anche Belvedere Marittimo si è ritrovata a fronteggiare un peggioramento dello stato occupazionale con la Foderauto Bruzia, con le maestranze a rischio licenziamento. Come se non bastasse a peggiorare una situazione già di per se difficile la crisi che sta interessando la sanità privata. Anche in tale settore la scure del licenziamento rischia di far crollare l’intero sistema economico territoriale. Le tre Case di Cura belvederesi e la Foderauto garantiscono infatti quel reddito fisso che permette una certa mobilità di denaro e una relativa stabilità economica. Per cui è necessario al momento indirizzare gli interessi delle istituzioni locali verso tale settore, altrimenti si rischia di azzerare gli sforzi delle strutture private che in questi anni hanno sopperito alle mancanze dell’assistenza pubblica. Non si può permettere che la Regione Calabria mortifichi ulteriormente il mondo del lavoro territoriale, consentendo anche solo di ipotizzare una riduzione del personale. Sono certo che l’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo, che stimolata è intervenuta rispetto alla gravità del problema, saprà adoperarsi affinché identifichi figure in grado di indirizzare le proprie esigenze. In tal senso sono disponibile ad interagire con loro, predisponendo ulteriori interventi in ambito regionale, in grado di difendere i posti di lavoro. Altrimenti gli sforzi isolati rischiano di essere vanificati sul piano della indifferenza dei governi regionale e nazionale.”

Ass. Morcavallo: “Nella finanziaria un aumento ingiustificato delle imposte di giustizia”

20/01 Dichiarazione dell’avv. Oreste Morcavallo Assessore Provinciale per i Rapporti con gli Ordini professionali e forensi. “La legge Finanziaria 2005, approvata il 29/12/2004 in via definitiva ed entrata in vigore l’1/1/2005, contiene un aumento notevole ed ingiustificato delle imposte di giustizia che penalizza gravemente i cittadini. Sono stati infatti stabiliti i nuovi importi del “contributo unificato atti giudiziari” (che è l’imposta da versare al momento della iscrizione delle cause civili o amministrative) con aumento che va dal 15% al 20% e così: a) per i processi di valore superiore a 1.100 €. sino a 5.200 €. l’imposta è di €. 70,00 (prima €. 61,97); b) per i processi superiori a 5.200 €. sino a 26.000 €. l’imposta è di €. 170,00 (prima 154,94 €.); c) per i processi superiori a 26.000 €. e sino a 52.000 €. l’imposta è di 340,00 €. (prima €. 309,87); d) per i processi di valore superiore a 52.000 €. sino a 260.000 €. l’imposta è di €. 500/ prima 413,17; e) per i processi di valore superiore a 260.000 €. sino a 520.000 €. l’imposta è di 800,00 €. (prima 671,39 €.); f) per i processi di valore superiore a 520.000 €. l’imposta è di 1.110 €. (prima 929,62 €.). Ma è ancor più grave che per i processi di valore sino a 1.100 €., che prima erano esenti da imposta, è stato introdotto il contributo di €. 30,00. Com’è agevole notare è una misura assolutamente non giustificata che va a gravare sui cittadini ed in ispecie sui ceti meno abbienti penalizzando l’esercizio e la tutela dei propri diritti ed interessi costituzionalmente garantiti. Ancora una volta siamo costretti a registrare da un lato una politica del governo parolaia ed immaginosa e dall’altro un aumento reale e notevole delle imposte.”

Calabria dei Valori ribadisce la necessità di rafforzare il progetto Loiero

20/01 Si e' riunito il Direttivo politico di Calabria dei Valori, per analizzare la situazione politica nazionale e regionale e fissare le linee guida delle iniziative che l'associazione intende intraprendere per tradurre i principi ed i valori, ai quali si ispira, in una efficace azione politica per la rinascita della Calabria. A conclusione dei lavori e' stato approvato un documento politico nel quale Calabria dei Valori ribadisce la necessita' di consolidare e rafforzare l'area di centrosinistra per sostenere con maggiore vigore il progetto politico sintetizzato dalla candidatura a Presidente della Regione dell'On. Agazio Loiero.

Adamo (DS) propone a Prodi la lista unica anche per la Calabria

19/01 Dopo le dichiarazioni negative di Margherita e Sdi avvenute nei giorni scorsi contro la lista unica, il segretario regionale dei DS, Nicola Adamo cambia strategia e prova con una lettera a Prodi a cambiare le carte in tavola, proponendo un incontro tra le federazioni nazionali e calabrese dell' Ulivo per valutare unitariamente la possibilita' di inserire la Calabria nel progetto delle liste unitarie. Nella lettera spedita a Prodi, e per conoscenza al presidente della Fed calabrese, Marco Minniti, Adamo mette in evidenza come alcuni giornali escludono in maniera univoca la Calabria dalle regioni in cui si e' deciso di lavorare a una lista unitaria. ''Eppure in Calabria unitariamente - dice Adamo - abbiamo sperimentato e in qualche modo gia' radicato un coordinamento della Federazione dell' Ulivo che ha portato ad una decisiva accelerazione sulla scelta del candidato''. Il riferimento e' alla scelta, lo scorso novembre, di Agazio Loiero a candidato del centrosinistra al termine dell' assemblea dei grandi elettori. ''La federazione calabrese - scrive ora il segretario dei Ds a Prodi - peraltro aveva chiesto nell' ipotesi si fosse deciso un orientamento prevalente a favore delle liste unitarie di includere anche la Calabria tra le regioni in cui valutare questa opportunita'''. La valutazione di tutto cio' e' stata fatta in Calabria dove il segretario dei Ds mette in evidenza la ''necessita' di svolgere un progetto di sintesi riformista per mettere assieme forze la cui separazione ha storicamente indebolito il decollo della nostra terra. Se la socialdemocrazia in Europa si interroga su altri riformismi, noi abbiamo qui il compito urgente di metterli assieme al servizio di un progetto che cambi le condizioni di vita dei calabresi''. Adamo, infine, non considera il progetto di unificazione delle forze socialiste che e' portato avanti in Calabria come alternativo alla lista unitaria. ''Il punto che io pongo - conclude il segretario dei Ds a Prodi - e' quello di fare ogni sforzo e non tentare solo di unire quelli che gia' erano uniti per muoversi nell' ambito delle comuni radici storiche ma di lavorare ad un progetto unitario ed alto dei riformismi calabresi''

Black Out in Sila, Barile fa affiggere la sua lettera aperta in tutta la provincia di Cosenza

19/01 Continua la protesta del coordinatore provinciale della Cdl Mimmo Barile che ha deciso di far conoscere il suo sostegno a tutti gli operatori turistici, e la sua denuncia, attraverso un manifesto in cui si pubblica la sua lettera aperta contro l’accaduto degli scorsi giorni in Sila. Il manifesto è stato affisso in tutta la Provincia di Cosenza. Questo il contenuto: “Mimmo Barile: “Dov’erano gli indignati del giorno dopo?”. Lettera aperta agli operatori turistici. Non avrei voluto scrivere questa lettera. Avrei, sinceramente, preferito, da collega e da esponente politico, gioire assieme a voi nel festeggiare una stagione turistica invernale che ci auguravamo ricca di presenze ed all’insegna della migliore accoglienza ed efficienza. Purtroppo, ancora una volta, gli sforzi profusi quotidianamente da quanti come voi lavorano per offrire ai turisti la migliore Calabria possibile sono stati, in buona parte, vanificati con danni economici e di immagine gravi e rilevanti per tutti voi. E’ bastata una nevicata, sicuramente non eccezionale, per mettere in crisi un sistema che ancora una volta s’è rivelato estremamente fragile, incapace di sfruttare le sue potenzialità, inadeguato per un territorio che ancora non riesce a considerare il turismo come la prima, più importante, sua industria. Quello che è successo è paradossale. Arriva la neve e, proprio nel periodo di Capodanno, si verifica una interruzione di due giorni dell’energia elettrica che mette in ginocchio un intero comprensorio, danneggiando fortemente l’immagine della Sila, provocando la fuga dei turisti e creando non pochi problemi alle popolazioni residenti, compresa la mancanza d’acqua e la possibilità di comunicare via telefono e via internet. Oggi si cercano i responsabili. I comportamenti di Enel, Telecom, Anas e Protezione andranno certamente chiariti. Su questo dovremo vigilare per evitare che , come al solito, si insabbi tutto. Ma tutto ciò non può bastare. Non deve più essere l’emergenza la molla che fa scattare l’indignazione e che, a danni avvenuti, mobilità le Istituzioni come per esempio l’amministrazione Provinciale. Le gravi carenze e insufficienze strutturali nei servizi e le inadeguatezze presenti sull'altopiano, sono note da tempo. In tutti questi anni dove erano le amministrazioni comunali, le comunità montane, la stessa amministrazione provinciale da decenni ininterrottamente con lo stesso segno Esse vanno affrontate proprio quando non sussiste l’emergenza. Amministrare un territorio significa prevederle ed adoperarsi per fare in modo che non si verifichino. Siamo tutti stanchi di sentir parlare di mare pulito solo ad agosto e di problemi legati al maltempo solo a gennaio. Questo modo di fare, lo sappiamo, non produce alcun, positivo, risultato. Tornando al problema black-out verificatosi in Sila nei giorni scorsi, mi chiedo come mai una provincia che addirittura esporta l’energia elettrica che produce ne rimanga priva con tale facilità. Mi chiedo ancora perché la vicina Basilicata sia riuscita a fare del petrolio una occasione importante di sviluppo e il nostro “oro nero” rappresentato dall’acqua e dalla energia elettrica non produca ricchezza ed addirittura non sia disponibile in abbondanza per chi vive e lavora sull’altopiano silano ed in tutta la Calabria. Dove erano le Istituzioni, che oggi demagogicamente si agitano? Occorre un’iniziativa che avvii decisamente un piano di rilancio dell’intero altopiano intervenendo sulle strutture, infrastrutture e sulle risorse umane. Nell’auguravi buon lavoro ribadisco il mio impegno in favore di un settore di cui faccio parte e di cui conosco i limiti ma anche le straordinarie potenzialità che devono finalmente emergere e contribuire a rendere migliore la Sila e la Calabria”.

I socialisti della CGIL incontrano Genise nella sede dello SDI a Castrovillari

19/01 I dirigenti e delegati della Cgil iscritti e simpatizzanti dello Sdi hanno incontrato il segretario provinciale di Cosenza del partito, Mimmo Genise. Tema dell' incontro, svoltosi nella sede dello Sdi di Castrovillari, le problematiche che interessano il territorio provinciale cosentino, con particolare riferimento alla situazione occupazionale, alla precarizazione del lavoro e al depauperamento del tessuto produttivo. La delegazione sindacale, guidata da Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale della Flai Pollino-Sibari-Tirreno, e da Luigi Scarnati, responsabile della Filcams Cosenza, e' scritto in un comunicato, ''ha voluto testimoniare al segretario dello Sdi l' apprezzamento di tanti militanti e simpatizzanti socialisti per l' azione positiva che il partito sta portando avanti per riunificare tutte le forze socialiste della Regione''. Genise, dal canto suo, ha espresso ìl vivo ringraziamento ai socialisti della Cgil per il notevole contributo che essi possono dare per la crescita del partito sia nella provincia di Cosenza che in tutta la Calabria''. A conclusione dell' incontro e' stato deciso di organizzare, per il prossimo mese, un' iniziativa pubblica sul tema ''Mercato del Lavoro-Diritti e Stato Sociale''.

Lunedì 24 gennaio manifestazione a Rossano sullo sviluppo e l’innovazione con Loiero

19/01 Si svolgerà Lunedì 24 gennaio 2005 alle ore 17:30 a Rossano, presso la sala conferenze dell’Azienda Sanitaria n°3, una Manifestazione sul tema “Lavoro, Innovazione, Sviluppo. Dallo Ionio Cosentino la Sfida per una nuova Calabria”, organizzata dal Presidente del Gruppo Consiliare dei Socialisti Democratici Italiani alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento.
All’importante Manifestazione parteciperanno, oltre a Leonardo Trento, l’On. Antonio Mundo, Sindaco di Trebisacce, l’On. Mario Oliverio, Deputato del Collegio e Presidente della Provincia di Cosenza, l’On. Giacomo Mancini, Deputato della Repubblica, e il Sen. Cesare Marini, Senatore del Collegio.
Concluderà la manifestazione l’On. Agazio Loiero, vice Presidente del Gruppo della Margherita a Montecitorio e candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Calabria alle prossime elezioni della primavera 2005.
Durante la Manifestazione sono previsti i saluti del Presidente della Comunità Montana Sila Greca di Rossano, Saverio Greco, del coordinatore dei circoli della Margherita di Rossano, Natale Graziano e del Segretario dei Socialisti Democratici Italiani di Rossano, Leonardo Trento.
Il Presidente del Gruppo Consiliare dei Socialisti Democratici Italiani alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento.ha dichiarato: “La manifestazione è un occasione importante per discutere gli annosi problemi di un territorio come il nostro, che ha tantissime potenzialità che, per moltissimi motivi, tra i quali la latitanza della Regione Calabria nell’ultimo decennio, restano inespresse e ci portano in condizioni di degrado economico e sociale come nessun altra zona di questa Regione. Per questo ho invitato a discutere tante personalità di questa Regione di Lavoro, Innovazione e Sviluppo, le grandi linee che dovranno caratterizzare l’azione del centrosinistra nei prossimi anni, con l’on. Agazio Loiero candidato alla presidenza della Regione Calabria che sono sicuro, da prossimo Presidente, saprà guardare con attenzione a tutto questo territorio”.
Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Calabria On. Agazio Loiero. Ha anche affermato che “Abbiamo la necessità di far rilanciare questa Regione e noi del centrosinistra riteniamo indispensabile perché ciò accada un Patto regionale per lo sviluppo sociale, economico e culturale della Calabria. Per fare ciò partiremo dai tre punti centrali che sono l’Assemblea di Lamezia, dove per la prima volta abbiamo sancito un nuovo modo di concepire la politica, sostenendo interazione tra i soggetti sociali e condivisione di programmi, la “scatola dei valori”, vale a dire quei principi cardine come la solidarietà e lo sviluppo sociale, ai quali bisogna necessariamente ispirarsi per crescere insieme e, infine, l’aggressione delle questioni di forte allarme sociale, come la disoccupazione e la soglia di povertà, che sono apparse pericolosamente negli ultimi cinque anni. Tutto ciò innovando fortemente questa Regione e istituendo un sistema di regole trasparenti e un patto di corresponsabilità fra tutti i soggetti sociali”.

Venerdì 21 a Lamezia esecutivo regionale della Margherita con Franco Marini

19/01 Convocato dal Coordinatore della Margherita in Calabria, Franco Bruno, l’esecutivo regionale del partito. La riunione si terrà venerdì 21 gennaio alle ore 11.00 a Lamezia. Durante i lavori, ai quali parteciperà il Segretario organizzativo nazionale on. Franco Marini, si prenderà in esame la situazione regionale alla luce degli errori politici ed amministrativi del centrodestra e del positivo impegno del centrosinistra in Calabria, che ha portato alla candidatura democraticamente espressa dell’on. Agazio Loiero alla Presidenza della Regione.
In particolare, si discuterà del percorso futuro valutando anche le modalità con cui la Margherita e il centrosinistra tutto si presenteranno alle prossime elezioni regionali.

Grassi (Rifondazione) “Bertinotti subisce una pericolosa deriva berlusconiana”

19/01 ''Un partito come Rifondazione comunista non si governa neanche con il settanta per cento, figurarsi con il cinquantuno. Il partito non e' una societa' per azioni. Bertinotti subisce una pericolosa deriva berlusconiana e maggioritaria''. Cosi' parla Claudio Grassi, coordinatore della mozione Essere Comunisti (filiazione della rivista l'Ernesto), che si contrappone alla linea filo-prodiana del segretario di Rifondazione. Intervistato da Media Quotidiano, Grassi torna ad accusare Bertinotti di aver gonfiato il tesseramento: ''I dati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra non e' un'accusa sul piano personale al segretario, e' un accusa politica. Certo, negli ultimi giorni prima della chiusura del tesseramento prima di Natale, c'e' stato un rigonfiamento del numero degli iscritti assolutamente abnorme. Una crescita ingiustificata e disomogenea territorialmente. Questi fatti non aiutano un dibattito disteso''. Grassi accusa Bertinotti di incoerenza: ''E' passato da un estremo all'altro. Prima la totale chiusura, ora da' per scontato addirittura l'ingresso nel governo di Romano Prodi senza avere neanche avviato un confronto programmatico. Bertinotti ha deciso e non ha spiegato''. Arrivano poi i primi dati dai congressi locali, cosi' commentati da Grassi: ''Ci sono dei dati parziali estremamente positivi per la mozione Essere Comunisti. Abbiamo la maggioranza assoluta in federazioni importanti come Bologna e Siena, la maggioranza relativa a Torino. Abbiamo vinto a Cosenza, Barletta e Schio con oltre il novanta per cento dei consensi; ottima vittoria anche a Catania''. Esclusa invece un'intesa politica con le altre mozioni anti-bertinottiane di origine trotzkista: ''Partiamo da posizioni troppo diverse e non e' nostro interesse portare avanti una questione di tipo personale. Il nostro obiettivo non e' togliere a Bertinotti la segreteria. Vogliamo condizionarlo politicamente. Senza una preventiva intesa programmatica, l'accordo con Prodi non si puo' fare. Bertinotti deve tornare a dire quel che ha sempre detto: prima i contenuti, poi le allenze. Non si capisce – conclude Grassi - cosa gli abbia fatto invertire le priorita'''.

Chiarella (AN) “Pronto il testo unificato della legge elettorale”

19/01 ''Ho fatto protocollare stamani il testo unificato delle leggi depositate presenti in Consiglio in materie elettorale. Il presidente Fedele ha gia' predisposto l' invio del testo a tutti i Consiglieri Regionali''. Lo ha reso noto il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella, che era stato incaricato di redigere un testo unificato delle diverse proposte relative alla legge elettorale. ''Inizia cosi' - ha aggiunto Chiarella - la fase relativa alla presentazione degli emendamenti, anche in virtu' del fatto che l' assemblea non puo' approvare una legge organica, ma si deve limitare all' adozione di un provvedimento legislativo minimale visto i tempi ormai scaduti. E' chiaro a questo punto, come ho gia' scritto al Presidente del Consiglio, che martedi' dovra' venir fuori 'la verita'' su questa legge, dicendo chiaramente alla Calabria chi di fatto non vuole in nessun modo l' approvazione della stessa''. ''Il prossimo Consiglio comunque, per quel che riguarda il sottoscritto, ma proporro' al mio gruppo di comportarsi alla stessa maniera - ha concluso Chiarella - sara' l' ultima occasione per definire l' irrisolta delicata questione, in quanto non intendo contribuire, assieme al mio partito, alla convocazione di consigli, che si perdono in dispute teoriche, rischiando di non approvare tante leggi che i calabresi aspettano da mesi''.

Progetto Calabrie : “Primarie strada percorribile. Codice etico per i rapporti nella coalizione”

19/01 ''La grandissima adesione di cittadini-elettori alle primarie, in Puglia, per decidere il candidato Presidente per il centrosinistra, dimostra nel concreto ed in maniera inequivocabile la voglia di partecipare che anima il popolo dell' Ulivo e del centrosinistra''. E' quanto sostiene in una nota il movimento Progetto Calabrie. ''La strada delle primarie - prosegue la nota - e' facilmente percorribile, dovunque, senza presunte e tanto temute perdite di tempo per la coalizione. Gia' la frettolosa Assemblea dei grandi elettori di Lamezia - unica possibile subordinata rispetto alle primarie, richieste con determinazione da Progetto Calabrie sin dall' estate - ha rappresentato per il centrosinistra italiano un punto di non ritorno. L' esperienza pugliese, a maggior ragione, conferma che la partecipazione diretta dei cittadini alle grandi scelte della politica e', e deve risultare sempre di piu', il tratto essenziale che differenzia il centrosinistra dalla coalizione di centrodestra. La riforma della politica, passaggio fondamentale per la rinascita dell' Italia, sara' il frutto anche dell' intervento organizzato ed intelligente dei cittadini, sempre propositivo e di supporto ai partiti, che sono e restano i soggetti primari e insostituibili della scena politica''. ''Si inserisce - e' aggiunto nella nota - in queste riflessioni la sollecitazione che Progetto Calabrie rivolge ancora ai partiti del centrosinistra per l' immediata adozione di un codice etico che regolamenti le condotte del centrosinistra e i rapporti all' interno della stessa coalizione in vista delle prossime elezioni, e l' istituzione di una commissione di garanzia con l' obiettivo di verificare la conformita' dell' attivita' amministrativa della futura giunta regionale al codice etico e al programma elettorale del centrosinistra''. ''Cio' allo scopo - conclude Progetto Calabrie - di consolidare il processo di partecipazione popolare oggi avviato che, con la significativa affluenza alle primarie in Puglia, i cittadini hanno dimostrato di condividere e verso il quale oggi legittimamente nutrono concrete aspettative''.

Guagliardi (Rifondazione) contrario allo sbarramento nella legge elettorale

19/01 ''Sono personalmente contrario ad ogni forma di sbarramento, alla sopravvivenza del listino ed al voto congiunto per l' elezione dei presidenti del Consiglio e della Giunta regionali''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale del Partito di Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi, circa la legge elettorale. ''In questi giorni - ha aggiunto - ho avuto anche il preciso mandato da parte del mio partito di non accettare alcuna forma di sbarramento e di prodigarmi per l' organizzazione di un referendum abrogativo qualora un provvedimento amministrativo che prevede lo sbarramento dovesse passare in aula. Questo l'ho detto anche nell' ultima riunione dei Consiglieri regionali tenutasi lunedi' scorso precedentemente alla seduta del consiglio, e lo faro' non solo perche' me lo indica il partito, ma soprattutto perche' ritengo che la democrazia in Calabria non puo' essere vittima di concentrazioni di poteri nelle mani di gruppi dominanti o pretendenti tali. Da sempre vado affermando che non puo' esserci democrazia compiuta senza la presenza di tutte le articolazioni culturali e politiche della regione; ed e' del tutto cieco ai problemi della Calabria e dei calabresi colui che per mero opportunismo politico, soltanto perche' ha una percentuale in piu' rispetto agli altri partiti a livello regionale, sia complice di chi vuole distruggere la democrazia limitando le rappresentanze con un provvedimento amministrativo iniquo''. ''Costui e' miope - ha proseguito Guagliardi - di fronte ad un dato squisitamente politico di questi giorni: nel Centro Destra e' in atto un vero e proprio processo di disgregazione fra la maggioranza numerica ed i partiti minori che lo compongono. Cio' avviene perche' i piccoli partiti della maggioranza, maltrattati e dileggiati nella gestione del governo regionale dagli uomini della Giunta Chiaravalloti, oggi capiscono che per avere un ruolo politico devono affrancarsi dalla subalternita' che gli viene imposta. In sostanza la Casa delle Liberta' non e' attrattiva per i partiti minori come concetto fondamentale della democrazia nel governo della societa'; e chi nel centrosinistra opera perche' anch' esso non divenga attrattivo per i minori, lavora contro la vittoria di Loiero e dello stesso centrosinistra''

Donnici (IDV) “La Cdl allo sbando tenta di truccare le regole del gioco modificando la legge elettorale”

19/01 ''La vicenda farsa della legge elettorale regionale con la quale una Cdl ormai allo sbando tenta di truccare le regole del gioco a partita ormai iniziata, utilizzando la sponda di qualche apprendista stregone del centrosinistra, e' l'epitaffio indelebile su una consiliatura che ha prodotto un degrado politico, istituzionale e morale senza precedenti''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori Beniamino Donnici il quale presiedera' a Lamezia una riunione del coordinamento regionale. Nel corso dell'incontro saranno definiti i criteri per le candidature per rilanciare una forte iniziativa politica del partito sui temi relativi alla questione morale, sicurezza, mediterraneo e lavoro. ''Soprattutto - ha aggiunto - sulla questione morale, che il colpo di mano cui qualcuno sta pensando fa tornare prepotentemente d' attualita'. Ha ragione Naccarato chi vuole lo sbarramento si batta anche per eliminare il listino, che servirebbe soltanto per far rientrare dalla finestra coloro i quali, cacciati dalla porta, sarebbero costretti, per sopravvivere, a subire pressioni e ricatti. Non ci sarebbe, infatti, nessun superamento della frammentazione ma solo l'asservimento alla logica del piu' forte: la giungla al posto della democrazia. La verita' e' che la lobbie dei consiglieri regionali non intende rinunciare ai propri privilegi feudali ed e' terrorizzata dall'ipotesi che in Consiglio possano entrare voci autenticamente libere come l'Idv''. ''D'altra parte - conclude Donnici - attorcigliandosi intorno alla legge elettorale e al manuale Cencelli, invece di pensare ai programmi, la Gad rischia di dilapidare il vantaggio accumulato con la tempestiva ed azzeccata scelta del candidato presidente Loiero. Sia chiaro: Idv e' pronta ad affrontare la sfida elettorale in qualunque condizione e circostanza, avra' cura di informare i calabresi su quello che e' accaduto in questi anni e chiedera' loro i consensi per impedire un ritorno al passato''.

Ecomostro di Cittadella: Rifondazione soddisfatta delle risposte dell’assessore provinciale allo Sport

19/01 Discussa, nel Consiglio Provinciale del 17 gennaio scorso, la questione della costruzione del Palazzetto dello Sport a Cittadella del Capo, con fondi stanziati dalla Provincia di Cosenza. Le contestazioni al progetto, sollevate da alcune Associazioni Ambientaliste locali e riguardanti in particolare la scelta del sito, avevano indotto i Consiglieri Provinciali del Gruppo della Rifondazione Comunista, Biagio Diana e Marino Reda, a presentare un Ordine del Giorno sull’argomento, investendo il Consiglio Provinciale della delicata problematica e chiedendo all’Assessore delegato ed alla Giunta Provinciale di attivarsi in merito.
“Questo Ente – ha affermato il Presidente del Gruppo proponente, Biagio Diana – ha sempre favorito la pratica dello sport, un ambito che è stato ed è punto fondamentale e qualificante dell’azione di governo della Provincia di Cosenza. E proprio in considerazione di ciò, si chiede all’Assessore Provinciale allo Sport, Rosetta Console, se l’Amministrazione si è attivata in merito alle questioni sollevate dalle associazioni ambientaliste”.
Nel merito ha relazionato, dunque, l’Assessore Provinciale allo Sport, Rosetta Console, nella cui ampia e dettagliata relazione sono stati colti segnali positivi da parte dei Consiglieri Diana e Reda i quali, ritenendosi ampiamente soddisfatti delle risposte avute, hanno ritirato l’Ordine del Giorno che, pertanto, non è stato sottoposto a votazione.
Nel suo intervento, l’Assessore Console ha ribadito l’impegno della Provincia verso i territori manchevoli di strutture sportive: “un’attenzione costante e continuativa, sia da parte della precedente amministrazione che di quella in carica. La Giunta Oliverio e la sua maggioranza continueranno a lavorare alacremente per realizzare impianti sportivi su tutto il territorio provinciale, per consentire anche ai comuni con poche risorse finanziarie di dotarsi di strutture idonee a favorire e promuovere la pratica dello sport, quale strumento di sviluppo sociale ed economico”. In riferimento alla questione del Palazzetto dello Sport di Cittadella del Capo, Rosetta Console ha poi informato il Consiglio che l’edificio – una volta realizzato – risulterà poco visibile e quindi non invasivo sull’ambiente, perché posizionato in un angolino incassato che ne consente la visione limitatamente ad alcune parti; le contestazioni sul progetto, poi, si basano su dati falsati: il suolo individuato dal Comune, infatti, ha un’estensione di tremilacinquecento metri quadrati (e non di mezzo ettaro) e la struttura coperta ne occupa soltanto millesettecento. La capienza interna, inoltre, è di trecentocinquanta posti, aumentabili ad un massimo di settecento nel caso di aggiunta di tribune provvisorie: viene quindi a cadere un’ulteriore contestazione, basata sull’erronea convinzione di una capienza di milleseicentoposti. C’è da sottolineare, ancora, che il sito messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Bonifati si trova in una zona fortemente urbanizzata, con un’edilizia residenziale degli anni ’70: non è, dunque, un centro storico e non vi sono presenti realtà urbanistiche di pregio. Il progetto, infine, è fornito di tutti i pareri di compatibilità ambientale previsti dalla normativa vigente. “La struttura, dunque, - ha continuato l’Assessore allo Sport – è stata progettata in perfetta compatibilità all’ambiente circostante. E’ stata compiuta la scelta migliore, per garantire una struttura sportiva e migliorare la qualità della vita dei cittadini; da parte dei quali – in occasione della presentazione del Progetto nella sala polifunzionale di Cittadella del Capo (18 novembre 2004) – sono arrivate soltanto note di chiarimento e di apprezzamento per l’operato della Provincia di Cosenza, con invito esplicito alla realizzazione dell’opera (assenti ancora, e soltanto, i relatori della missiva dissenziente, che hanno rifiutato di confrontarsi pubblicamente)”.
“Se si guarda con obiettività all’insieme dell’intervento nel suo complesso – ha concluso Rosetta Console – ben si comprende che si tratta di un’opera di riqualificazione e che il territorio viene non solo difeso, ma anche arricchito”.
Nel corso del dibattito, è intervenuta la presidente del Gruppo di Alleanza Nazionale, Pasqualina Straface – per la quale nella costruzione dell’impianto polisportivo non vengono rispettati gli standard urbanistici e mancano le distanze di sicurezza previste dalla legge – chiedendo al Consiglio ed alla Giunta Provinciale di individuare un’area più idonea. Infine, il Consigliere Ernesto Magorno, Presidente del Gruppo dei Democratici di Sinistra, ha parlato di “volontà e tentativi delle cose buone che l’Amministrazione tenta di realizzare”. Secondo Ernesto Magorno, ci sarebbe invece necessità di spirito costruttivo, lavorando tutti per la crescita socio-economica del territorio: “la costruzione del Palazzetto dello Sport darà un grande contributo allo sviluppo di Bonifati e del Tirreno Cosentino
Su richiesta di rinvio a causa delle cattive condizioni climatiche, sono stati quindi chiusi i lavori. Il Consiglio Provinciale tornerà a riunirsi giovedì 27 gennaio prossimo, alle ore 17:30, nella Sala Consiliare del Comune di Cosenza.

Limido (AN) “E’ giusto che il rettore Latorre si dimetta se vuole impegnarsi nella campagna elettorale”

18/01 ''Se Giovanni Latorre ha deciso di impegnasi in maniera diretta nella campagna elettorale per le regionali in favore del centrosinistra, sarebbe cosa buona e giusta che si dimettesse dalla carica di Rettore della nostra Universita'''. E' quanto sostiene in una nota l'esponente di Alleanza Nazionale, Gabriele Limido. ''Nel caso contrario - ha aggiunto - le garanzie di equilibrio ed imparzialita' nella rappresentanza degli studenti, dei docenti e di tutto il personale dell' ateneo verrebbero automaticamente meno. In questo le sue idee di rinnovamento e di rilancio della politica calabrese e cosentina ne guadagnerebbero certo in autorevolezza, altrimenti si tratterebbe solo di ''belle parole'' cui non fanno seguito comportamenti coerenti''.

Tommasi (Verdi) “Scaduti i tempi per la riforma elettorale regionale”

18/01 ''Sono scaduti i tempi per la riforma elettorale nella Regione Calabria''. E' quanto sostiene il capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, Diego Tommasi, circa la legge elettorale. ''Nonostante - ha aggiunto - le forzature della maggioranza di centrodestra ci siamo resi conto che non si puo' arrivare ad una riforma elettorale che dia norme certe ai cittadini calabresi. Pertanto, in quanto proponente di una legge elettorale, oggi ho ritirato e ne ho fatto formale richiesta al presidente del Consiglio la mia proposta di legge che e' iscritta all' ordine del giorno perche' ritengo che non ci siano piu' i margini per una discussione democratica per dare regole certe ai cittadini calabresi''.

Borrello (Udeur) ritira per protesta la sua proposta sulla legge elettorale

18/01 ''E' per protesta contro la maggioranza di centrodestra che ho ritirato la proposta di legge elettorale da me presentata ad inizio della legislatura. Lo Statuto regionale prevede una piena ed evidente garanzia di rappresentanza per tutte le realta' provinciali, ma questo argomento, per me di assoluta rilevanza costituzionale, non e' stato mai accolto, pertanto non votero' alcuna legge elettorale''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo Udp-Udeur, Antonio Borrello. ''Sostanzialmente - ha aggiunto - la confusione politica che ha caratterizzato questi cinque anni di governo della Casa delle liberta', ha avuto riflessi negativi condizionanti, in piu' di una circostanza, sulla fase costituente. Siamo giunti, quindi, lentamente ma inesorabilmente, a uno snodo che, rispetto alla mia visione del problema, non mi consente di essere ottimista. Io credo ed in cio' ho il supporto della nuova Carta costituzionale della Regione, che le singole Province abbiano il sacrosanto diritto alla rappresentanza istituzionale all' interno della massima Assemblea elettiva calabrese''. ''Se pero' la maggioranza di centrodestra - ha concluso - questo basilare concetto di democrazia non intende prenderlo in considerazione, per quanto mi concerne non vi sono le condizioni di affidabilita' e serieta' per andare piu' avanti''.

Pizzimenti ritira la proposta sulla legge elettorale

18/01 ''Con un' apposita comunicazione formale comunicazione ho provveduto a ritirare il progetto di legge da me presentato in materia di legge elettorale'': Lo rende noto, con una dichiarazione, Giuseppe Pezzimenti, presidente del gruppo regionale Liberal Sgarbi. ''Se gli altri colleghi proponenti faranno altrettanto - aggiunge Pezzimenti - sara' vanificato ogni tentativo di provvedere alla predisposizione di un arruffato testo unificato, cosi' come emerso nella seduta di ieri affidando tale compito al collega Chiarella. Ritengo che i gruppi di Forza Italia, An, Nuovo Psi e Udc abbiano commesso un grave, irriguardevole e imperdonabile errore nel non proporre la nomina quale relatore della legge elettorale del presidente della Commissione Riforme, Paolo Naccarato, che finora aveva speso ogni energia per raggiungere un positivo risultato di mediazione al fine di completare il complesso iter delle riforme. Un clamoroso autogol! A questo punto il presidente del Consiglio, Luigi Fedele, se vorra' assolvere con coerenza e rigore alla sua funzione di garanzia, come finora ha dimostrato, dovra' prendere atto che non ci sono piu' le condizioni fondanti per procedere all' approvazione di una qualunque legge elettorale ponendo fine, conseguentemente, a questo sterile e inconcludente valzer che in definitiva puo' mettere seriamente in dubbio la stessa credibilita' dell' istituzione Consiglio regionale''. ''Del resto - conclude Pezzimenti - non potranno piu' ripetersi nella maniera piu' assoluta le incredibili forzature al limite della legalita' statutaria e regolamentare che si sono cercate di consumare nella seduta di ieri e che se fossero andate in porto avrebbero inficiato il procedimento
legislativo''.

Tripodi (Pdci) “Il centrodestra vuole imporre una nuova legge elettorale”

18/01 ''Invece di pensare ai problemi della Calabria, aggravati dalla loro pessima e fallimentare gestione politica ed amministrativa, i partiti del centrodestra calabrese, a tutti i costi, vogliono imporre una nuova legge elettorale quando ormai mancano poche settimane allo scioglimento del consiglio regionale''.E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa l'approvazione della legge elettorale. ''E lo vogliono fare - ha aggiunto - anche operando forzature e stravolgimenti della prassi istituzionale e delle norme regolamentari: una tale circostanza si stava concretizzando nell' ultima seduta del Consiglio quando in spregio al regolamento interno che regola il funzionamento del Consiglio Regionale il centrodestra ha tentato con un colpo di mano di passare alla discussione della legge elettorale, senza che fosse stato nominato un relatore e senza che fosse stato presentato un testo unificato dei 4 progetti di legge riguardanti la materia elettorale che il capigruppo di An, Fi, Udc e nuovo Psi hanno chiesto di richiamare in aula facendo ricorso all' ex art. 67 del Regolamento''. ''Purtroppo per loro - ha proseguito - l' ennesimo tentativo di forzare la mano, portato avanti in maniera arrogante ed autoritaria nel Consiglio Regionale di ieri, e' miseramente naufragato di fronte alla forte e decisa presa di posizione del centrosinistra e di altri consiglieri regionali che hanno chiesto il rispetto del regolamento. Ma la cosa assai grave e' che il centrodestra privo di idee e ormai giunto al proprio capolinea, tenta la risposta della disperazione con l' ultimo colpo di coda all' insegna della prepotenza e l' arroganza. Non e' pensabile ne' tanto meno tollerabile che si possano cambiare le regole elettorali quando gia' la competizione e' avviata e i due schieramenti hanno indicato i candidati alla presidenza della Giunta Regionale. Ma e' ancora piu' grave il tentativo di imporre una legge elettorale con una maggioranza raccogliticcia, quando proprio l' importanza e la delicatezza pone invece il problema di realizzare la piu' ampia convergenza, visto che le regole sono di tutti e non di una parte. A questo punto siamo davvero fuori tempo massimo e il tempo per fare una nuova legge elettorale e' abbondantemente scaduto. E', quindi, da condannare in maniera forte e decisa l' irresponsabilita' di quanti insistono su una linea di scontro frontale che puo' portare a nuove gravi tensioni e rotture nel Consiglio Regionale''. ''Per quanto ci riguarda - ha concluso - non faremo sicuramente la parte dell' agnello sacrificale e non rinunceranno alla loro dignita' di forza politica che si batte per affermare principi di democrazia e per rivendicare il diritto ad essere rappresentata nelle istituzioni consiliari. Continueremo, quindi, con coerenza e con rigore a lottare contro una legge che colpisce al cuore la democrazia, il pluralismo e il diritto alla rappresentanza politica''.

Chiarella scrive a Fedele: “Sulla legge elettorale, offerta una immagine negativa”

18/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella, incaricato di redigere un testo unificato sulle diverse proposte presentate riguardo la legge elettorale, invia al Presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele e per conoscenza ai capigruppo consiliari, una lettera. Questo il testo “Caro Presidente,
l’incarico di redigere, in qualità di relatore, un unico testo in materia di legge elettorale, che mi è stato assegnato nella ultima seduta del Consiglio regionale, mi spinge a scriverLe per sottolinearLe l’importanza di definire, una volta per tutte, un provvedimento così importante, senza più arrivare al solito ormai scontato rinvio.
Martedì prossimo la Calabria dovrà sapere se voteremo con una nuova legge, anche se condizionata dai tempi che abbiamo a disposizione, oppure se dovrà seguire le vecchie regole che hanno portato alla elezione del Consiglio regionale in carica.
Una cosa è certa: E’ assurdo pensare di trascorrere l’ultimo periodo della legislatura, che il Consiglio ha a sua disposizione prima del suo possibile scioglimento, senza trattare altre leggi che i calabresi aspettano da tempo, nel campo dei trasporti, dell’ambiente, della sanità, dell’agricoltura, degli enti locali, del rapporto con la comunità europea, dei lavori pubblici e del demanio marittimo, dei servizi sociali e del mondo delle associazioni.
Lo “scontro” sulla legge elettorale, democraticamente legittimo, non può continuare paralizzando di fatto la massima assise regionale.
Sicuramente oggi non vi è la serenità di lavorare intorno ad una legge elettorale con lo spirito con il quale si è approvato lo Statuto, grazie al grande lavoro di mediazione del Presidente Naccarato, del suo vice – presidente Bova e del segretario Pezzimenti.
Martedì comunque bisognerà decidere e non andare oltre per nessun motivo; il sottoscritto lega il suo mandato di relatore a questo preciso impegno, al di là del risultato politico che ne conseguirà, in quanto non aspira ad essere il “capro espiatorio” di una legge che probabilmente non vuole nessuno.
Stiamo offrendo ai calabresi l’immagine di un Consiglio “attorcigliato su se stesso”, mentre proprio questo Consiglio è riuscito in questa legislatura, grazie al lavoro di tutti i suoi componenti, ad approvare leggi di rilievo altissimo.
Le chiedo, infine, di convocare prima della riunione del Consiglio di martedì, la conferenza dei capigruppo consiliari, ai quali scrivo per conoscenza, per definire
l’iter procedurale in aula e per arrivare entro un’ora stabilita al voto finale o comunque, alla definizione del primo punto all’ordine del giorno, per i motivi sopra esposti. C’è un ruolo che va sempre difeso, soprattutto quando esso risponde ai
canoni istituzionali, in quanto non appartiene ai colori dei partiti, ma alla dignità degli uomini che lo rappresentano, a nome dei cittadini calabresi.
Martedì la Calabria dovrà sapere con quale legge voterà.
Se non dovesse essere così, La prego non mi consideri più relatore del provvedimento e non conti sulla mia presenza, per qualsiasi altra riunione del Consiglio che si dovesse ancora svolgere, sciaguratamente, per continuare la “telenovela” che già conosciamo.
Sicuro di una sua franca condivisione su quanto ho sottoposto alla sua vigile e sensibile attenzione, colgo l’occasione per un doveroso e fraterno saluto”.

Appello del sen. Gentile a sostegno della candidatura Abramo

18/01 ''La Cdl calabrese ha davanti a se' una battaglia difficile, ma certo non impossibile: la candidatura di Sergio Abramo e' autorevole e prestigiosa.E' necessario mettere da parte ogni amarezze da parte di chi aspirava legittimamente a competere per la presidenza e pensare alla coalizione, evitando di cadere in discussioni sterili''. Lo afferma, in una nota, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. Secondo Gentile, ''e' indispensabile che la coalizione esca subito da questa incerta ed ingiustificata posizione politica, recuperando l'orgoglio delle tante cose buone realizzate nell'interesse della Calabria. E' necessario anche che i partiti calabresi della Casa della liberta' assolvano in pieno al proprio ruolo, informando l' opinione pubblica sulle tante cose realizzate in questi cinque anni e, soprattutto, facciano conoscere il programma ed i contenuti dell'azione politica futura. Invito i parlamentari e gli assessori regionali a smetterla con diatribe improduttive che servono solo a nascondere le deficienze dell' altra coalizione. Si e' visto dalle primarie vere della Puglia come fossero artificiali e costruite le cosiddette primarie calabresi svolte davanti a duemila delegati di partito a differenza degli ottantamila votanti pugliesi. Bisogna confrontare due metodologie di programma che s' incarnano nel rinnovamento del centrodestra e nella staticita' del centrosinistra, ma se non si recupera entusiasmo la sconfitta avverra' per demeriti propri''. Gentile parla infine di ''transumanza politica'' facendo riferimento a ''chi ha avuto candidature sicure e nomine di sottogoverno da un polo e se ne e' andato in un altro. Il trasformismo e' un fatto grave che i due poli dovrebbero rifiutare, a meno che chi passa dall' altra parte non si dimetta, contemporaneamente, dagli incarichi elettivi e di potere avuti dall' altra''.

Mancuso (DL) “Trematerra parli dei problemi di casa sua “

18/01 ''Il segretario regionale dell' Udc, Trematerra, invece di preoccuparsi delle motivazioni, gravi e durissime, che hanno indotto Dorina Bianchi ad abbandonare l' Udc, s' inerpica in una difficile ed alquanto improbabile lettura del programma del centrosinistra, che e' in costruzione con il coinvolgimento pieno ed operoso delle forze sociali della nostra Regione. fino ad oggi inascoltate dall' attuale maggioranza''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Pasquale Mancuso, coordinatore provinciale di Catanzaro della Margherita. Mancuso, a proposito delle dimissioni dall' Udc di Dorina Bianchi, fa riferimento a motivazioni ''che - a suo dire - riguardano il mancato ammodernamento della statale 106, la vicenda dell' aeroporto di Crotone, la 'calata' di Calderoli in Calabria nella qualita' di Commissario per i forestali e la Sanita'. Ed ancora lo scioglimento del Consiglio comunale di Vibo Valentia, le modalita' utilizzate per l' investitura - calata dall'alto di Sergio Abramo. E questo mentre il centrodestra - sicuramente dirigista e centralista - sceglie il suo candidato senza alcun coinvolgimento delle istanze calabresi e 'certifica' con la scelta operata il fallimento non di Chiaravalloti soltanto ma dell'intera compagine di centrodestra che ha retto in questi anni una Regione oggi sicuramente piu' povera e con un carico di problemi piu' pesanti di ieri. Non si spaventi piu' di tanto, allora, il segretario dell' Udc e cominci a preoccuparsi di rendere conto ai calabresi dell' operato di cinque anni di malgoverno nel quale sono stati coinvolti anche i moderati della sua parte e che, nonostante i distinguo, a volte patetici, sono sempre sfociati nel nulla e nella piena condivisione delle scelte della Giunta regionale e di indicare un programma possibilmente nuovo. Ha provato Trematerra a chiedere ai calabresi se sono contenti e soddisfatti di questi lunghissimi anni di Governo regionale e se si sono accorti dell' esistenza, positiva e significativa, dei cosiddetti moderati della sua parte politica?''.

Trematerra (Udc) “Loiero ha paura di Abramo”

18/01 ''L' on. Loiero ha paura di Abramo, ma cio' che fa paura e' il suo programma che sembra stato dettato solo da Rifondazione Comunista: noi rispettiamo Rifondazione, ma riteniamo che in quella coalizione ci sia poco posto per i moderati, a cui chiediamo di fare un' alleanza con noi''. Lo afferma il segretario regionale dell' Udc, sen. Gino Trematerra. Per Trematerra, ''le parole dette dall' on. Loiero dipingono una Calabria che non c' e' ed il suo programma sembra essere quello di dirigismo, statalismo e gabbie salariali''. Da elettore ''sarei spaventato - aggiunge Trematerra - e penso che l' on. Loiero, che io ho sostenuto lealmente quando fu candidato ed eletto senatore nelle fila del Polo, abbia smarrito la bussola di moderato''.

Appello di Trematerra e Pappaterra per una azienda tessile in crisi nel cosentino

18/01 ''Salviamo l'azienda 'Ultimo Jeans'''. E' questo l'appello che il parlamentare dello Sdi Domenico Pappaterra ed il senatore Gino Trematerra dell'Udc hanno rivolto a tutti i rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali affinche' si eviti la chiusura di un'altra realta' produttiva del settore tessile della provincia di Cosenza che occupa 70 lavoratori. In una lettera inviata al coordinatore della Task Force per l'occupazione della presidenza del Consiglio, Gianfranco Borghini, al Sottosegretario al Ministero delle Attivita' Produttive, Giuseppe Galati, e all'assessore regionale all'industria, Giuseppe Gentile, i parlamentari evidenziano che la crisi dell'azienda e' dovuta principalmente ad una transitoria crisi di liquidita' piu' che ad una vera e propria crisi di mercato. Per Pappaterra non e' l'ora di ricercare responsabilita' quanto piuttosto quella di assumere decisioni concrete che ci facciano evitare che alla lista nera delle fabbriche che chiudono, si aggiunga anche la 'Ultimo Jeans'. Pappaterra e Trematerra hanno quindi chiesto a Borghini di convocare una riunione urgente presso la Task Force al fine di individuare un percorso positivo alla crisi in atto.

Ass. Gallo “Calderoli venga in Calabria a vedere le opere dei forestali”

18/01 ''Spero che il Ministro Calderoli venga presto in Calabria perche' solo cosi' potra' rendersi conto di cosa rappresentano ed a cosa servono gli operai idraulico-forestali''. Lo ha detto l'assessore regionale alla forestazione, Dionisio Gallo, circa la vicenda degli operai idraulico-forestali calabresi. Gallo ha partecipato all'assemblea dell'Unione regionale delle Bonifiche e delle irrigazioni della Calabria ''La forestazione in Calabria - ha aggiunto - ha un ruolo straordinariamente importante per la tenuta del territorio. Se non ci fosse, lo Stato dovrebbe spendere moltissimi soldi in piu' per riparare agli eventuali danni che sarebbero provocati dalle calamita' naturali. Francamente non abbiamo paura di una visita del Ministro Calderoli, al quale vogliamo far vedere le opere realizzate dai forestali in tutti questi anni di attivita'''. L'assessore regionale ha poi ricordato che ''la sfida per tirare fuori dalla precarieta' il comparto della forestazione e' stata difficile e confrontarsi con il governo su queste questioni non e' stato semplice. Cosi' come on e' stato facile fare capire che volevamo uscire da questa sacca di assistenzialismo, ma questo obiettivo ora e' stato raggiunto ed oggi ci troviamo nelle condizioni di avviare la normalizzazione del comparto''. ''Abbiamo la possibilita' - ha concluso Gallo - di razionalizzare la spesa. L'altra grande questione che ci vede impegnati e' quella di fare in modo che questo settore guadagni autonomamente denaro''.

Musolino (Pdci) “Legge Bossi/Fini disumana e fallimentare”

18/01 I Centri di permanenza temporanei sono oggi delle carceri, spesso a cielo aperto, in contrasto con qualsiasi principio di buon senso e di diritto internazionale. Sono il frutto di un approccio con il tema immigrazione tutto legato alla sicurezza, approccio che noi respingiamo fermamente''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile nazionale Immigrazione del Partito dei Comunisti Italiani, Maurizio Musolino. ''Don Giacomo Panizza - ha aggiunto - presidente della Comunita' Progetto sud di Lamezia Terme, pone, denunciando il carattere repressivo del Centro della cittadina calabrese, un problema reale: la necessita' di arrivare rapidamente al superamento dei Centri di permanenza temporanei. E lo pone da un osservatorio privilegiato: quello del prezioso lavoro di tante comunita' cristiane. Don Panizza chiede inoltre alle associazioni del Terzo Settore di non impegnarsi nella gestione di questi centri. Richieste legittime e valide''. ''La legge Bossi-Fini - ha proseguito Musolino - ha dimostrato in questi anni di essere disumana e fallimentare, e non e' riuscita a dare nessuna risposta ai tanti problemi che l' immigrazione clandestina pone. A partire da quelli di centinaia di migranti che trovano in fondo al Mediterraneo la loro tomba. Vittime di uno sviluppo immorale e di un commercio che fa di loro i nuovi schiavi del terzo millennio queste persone sono abbandonate a loro destino dall' egoismo di governi che fanno del tema dell' immigrazione oggetto di campagne di allarmismo al solo fine elettorale''. ''Sull' onda delle manifestazioni - ha concluso - che per ben due volte hanno portato i migranti a manifestare a Roma nel mese di dicembre per l' affermazione dei loro diritti dobbiamo rilanciare immediatamente - tutti insieme, unitariamente - una battaglia nazionale per il superamento della legge Bossi-Fini e per la chiusura dei Centri di permanenza temporanei''.

Filice (Allenza Riformista) “Principe accetti la nuova sfida propostagli da Adamo”

18/01 “Ho seguito con molta attenzione il III° congresso provinciale dei Ds che ha riconfermato alla guida del partito a livello provinciale Mario Franchino, al quale esprimo gli auguri più sinceri di un proficuo e buon lavoro”.
E’ quanto ha affermato il segretario provinciale di Alleanza Riformista-Socialisti Europei Alessandro Filice che, nel commentare la convention diessina del Cinema Italia, si è soffermato sulla proposta, formulata da Nicola Adamo al candidato a Presidente Loiero ed all’intero centrosinistra, di chiedere a Sandro Principe, sindaco di Rende ed ex sottosegretario di Stato al Lavoro, un impegno diretto nell’azione di Governo della Calabria.
“Una proposta – ha dichiarato Filice – molto interessante e di alto spessore politico, accolta, tra l’altro, con uno scrosciante applauso dei presenti al cinema Italia, che condivido pienamente. Il centrosinistra, infatti, dopo la vittoria che, sono sicuro, le urne gli conferiranno, dovrà mettere in campo tutte le energie migliori della Calabria e dimostrare che è capace non solo di governare ma anche e soprattutto di far finalmente riemergere dalle macerie questa nostra terra. In questo contesto Sandro Principe rappresenta, senza dubbio alcuno, la risorsa più prestigiosa, la più brillante e la più capace da mettere in campo per segnare la svolta, quella vera del cambiamento totale e radicale della nostra Regione. Lo dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la sua creatura più bella: la sua Rende,mirabile esempio di buon governo a cui dobbiamo guardare per costruire la Calabria del futuro. Una Calabria moderna e all’avanguardia, capace di sfruttare le sue tante risorse, di programmare e di progettare uno sviluppo equilibrato e forte per dare risposte concrete alle tante esigenze di un popolo che chiede un immediato riscatto morale, economico e sociale.”
“Mi auguro – ha concluso il segretario provinciale di Alleanza Riformista – che l’On. Sandro Principe, da tempo sulla via della completa guarigione dopo la nota vicenda del 29 maggio scorso, voglia valutare positivamente l’invito formulato da Nicola Adamo, accettando la nuova sfida che gli è stata lanciata”.

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