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Notizie di Politica
dal 3 al 17 gennaio


Dorina Bianchi lascia la Cdl. “Nessuna risposta ai problemi del sud”. Commenti di Loiero e Sculco

17/01 Annunciato dai giornali e da un tam tam di radio politica Dorina Bianchi, giovane parlamentare, eletta nel collegio di Crotone, dottoressa , neuroradiologa lascia l'Udc e passa alla Margherita. La conferma è arrivata dalla diretta interessata raggiunta telefonicamente dalle agenzie all'estero. ''Lascio la Cdl - spiega - perche' ritengo ormai eccessive le contraddizioni che caratterizzano la politica della Cdl nei confronti del mezzogiorno. Ormai da troppo tempo mancano risposte adeguate da parte del governo rispetto a problemi molto gravi. Da mesi c'e' un progetto per la statale jonica che giace in qualche cassetto. Non mi sono piaciute le prese di posizione della Lega nei confronti dei forestali, inoltre, da tempo ho poi espresso grosse riserve sulla gestione del partito al livello locale. Infine - aggiunge Dorina Bianchi - non mi e' piaciuto il metodo con cui la Cdl ha scelto il candidato calabrese alle prossime regionali. Non solo i deputati, ma anche i segretari di partito, hanno saputo dell'indicazione di Abramo dalle agenzie. Ha fatto certamente meglio - conclude - il centrosinistra che ha organizzato assemblee molto partecipate confrontandosi con i sindacati e le associazioni''. ''Tutte le aspettative e le speranze che mi hanno portato a scegliere l' impegno politico sul territorio, e a mettere da parte la mia professione, sono state clamorosamente disilluse dalla coalizione di centrodestra'': e' uno dei passaggi della dichiarazione di Dorina Bianchi con la quale annuncia di lasciare l' Udc. La parlamentare calabrese mette in evidenza ''una sensazione di impotenza a svolgere il mio mandato di rappresentanza in questo territorio, che a fronte dei notevoli problemi non trova adeguate risposte ai livelli istituzionali di governo regionale e nazionale''. ''Sono convinta - sottolinea - che il futuro non riservi nulla di buono alla coalizione e che al contrario arriveranno nuove scosse telluriche all' interno del centrodestra, frutto soprattutto del metodo ormai consolidato di calare dall' alto le decisioni, senza aver prima attivato alcuna forma di consultazione della base''. Il riferimento della parlamentare e', a questo punto, all' indicazione di Sergio Abramo come candidato a presidente della Regione del centrodestra. ''La candidatura di Sergio Abramo - dice - e' stata decisa senza capire che cio' avrebbe provocato, come conseguenza immediata, una vera esplosione degli equilibri interni alla Casa delle Liberta'''. La Bianchi, tra l'altro, fa riferimento alle vicende dell' aeroporto di Crotone e alla ''mancata inclusione della provincia di Crotone nei lavori di ammodernamento della statale 106 per non parlare della calata del ministro Calderoli in qualita' di commissario per gestire la vicenda dei forestali. Per non parlare della sanita'. Tra l' altro - prosegue - negli ultimi giorni ho potuto constatare il crescente malessere e la forte inquietudine che hanno preso piede in molti settori della coalizione di governo in Calabria, a dimostrazione di come sia ormai diventato impossibile far parte di uno schieramento attraversato solo da logiche personalistiche e lotte di potere. La bandiera della politica e' stata definitivamente ammainata nella Casa delle Liberta'. Capita cosi' che a Vibo Valentia, proprio nelle ore in cui il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e' venuto a portare il suo messaggio di speranza e solidarieta', il Sindaco viene messo in minoranza ed il Consiglio comunale costretto allo scioglimento, mandando in fumo anni di faticoso lavoro da parte di molti militanti del centrodestra''. Dopo aver dato notizia della sua adesione al Gruppo Misto, Dorina Bianchi parla di scelta ''amara ma inevitabile. Amara per via del rapporto molto forte che mi ha legato, e mi auguro tale rimanga, al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e al segretario Marco Follini. Ma sul piano politico, non me la sento di proseguire quel percorso intrapreso anni fa, poiche' sono venute meno le condizioni di partenza che mi avevano spinto con tanto entusiasmo a sposare il progetto alla Casa delle Liberta'''. Dorina Bianchi, che e' stata relatrice della legge sulla procreazione assistita, ha annunciato che lascia il gruppo dell'Udc e, per ora, passa al gruppo Misto della Camera.
- Loiero evidenzia la scelta come “indice di insoddisfazione”: ''Alcune volte l' ho incontrata alla Camera ed ho trovato in lei una certa insoddisfazione''. “Dorina Bianchi, probabilmente - ha aggiunto Loiero - si e' sentita eterodiretta, un problema che serpeggia nella coalizione di centrodestra. Non so cosa l' abbia spinta a dimettersi dal partito. Non voglio soffermarmi, comunque, piu' di tanto su questa questione. Non intendo inserirmi in problemi che non appartengono al mio schieramento''.
- Per Enzo Sculco “un fatto politico importante”. Per il presidente della Margherita della provincia di Crotone, Enzo Sculco, l'abbandono del centro destra da parte dell'on. Dorina Bianchi e il suo passaggio al gruppo misto della Camera e' un fatto politico significativo ed importante. Sculco rileva come si tratti di ''un vero e proprio strappo. Il fatto poi che Dorina lasci l'Udc, una forza politica di centro e d'ispirazione cristiana, non puo' certo ridursi a un episodio, a un malessere passeggero. Tutto questo e' certamente il segno plateale di una crisi profonda in cui versa la Casa delle Liberta', sia a livello centrale che periferico. Non vorrei forzare le valutazioni, tuttavia a me pare che Dorina, proprio per quelle sue doti di dialogo, mediazione, attenzione concreta ai problemi e ai valori del territorio e delle persone, e' stata violentemente ''espulsa'' e ripudiata dall'orda demagogica e reazionaria che comanda il Polo specie nelle nostra citta'''.

Loiero incontra i sindacati: “Un patto regionale per lo sviluppo della Calabria”

17/01 L’On. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha incontrato oggi a Lamezia Terme i rappresentati sindacali calabresi. “La nostra proposta è un patto regionale per lo sviluppo sociale, economico e culturale della Calabria”. Così l’On. Loiero ha commentato stamani a Lamezia il senso del confronto con i rappresentanti sindacali calabresi Fernando Pignataro, Luigi Sbarra e Roberto Castagna, tutti fortemente critici con la politica espressa dal governo regionale in questi ultimi anni.
“Partiremo da tre punti centrali – ha spiegato Loiero -. Il primo è rappresentato dall’Assemblea di Lamezia dove per la prima volta abbiamo sancito un nuovo modo di concepire la politica, sostenendo interazione tra i soggetti sociali e condivisione di programmi, ricucendo soprattutto quei tessuti frammentati da anni di lacerazioni istituzionali. L’Assemblea di Lamezia ha già tracciato indicazioni programmatiche e un quadro di riferimenti generali da cui trarre profitto. Il secondo punto è la “scatola dei valori”, vale a dire quei principi cardine come la solidarietà e lo sviluppo sociale, ai quali bisogna necessariamente ispirarsi per crescere insieme. Infine la terza questione è l’identificazione delle priorità rilevanti da “aggredire” come la disoccupazione e la soglia di povertà, apparsa pericolosamente negli ultimi cinque anni, che fanno vivere alla Calabria una situazione di forte allarme sociale”.
Loiero era accompagnato durante questo forum sull’economia e il lavoro, da tre rappresentanti del mondo universitario calabrese con i quali è stata avviata un’intensa fase di progettazione: Antonio Viscomi, docente di Diritto del Lavoro alla facoltà di Giurisprudenza a Catanzaro, Mimmo Cersosimo, docente di Economia Regionale della Facoltà di Economia a Cosenza e Leone Pangallo, docente di Pianificazioni Territoriali alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria.
“Il primo impegno – ha spiegato Cersosimo – sarà quello di darsi un sistema di regole trasparenti e un patto di corresponsabilità fra tutti i soggetti sociali. Non un governo regionale autoreferenziale ma che attui concertazione e forme di partnership istituzionalizzate, innescando una pedagogia del confronto da cui far nascere un progetto per crescere insieme”.
I tre rappresentanti sindacali hanno puntato il dito all’unisono soprattutto sui problemi che hanno caratterizzato la politica regionale negli ultimi anni: gli sperperi, il cattivo utilizzo delle risorse, quella comunitaria e quella ordinaria, la costante mortificazione delle fasce deboli e l’assenza assoluta di concertazione tra istituzione e categorie intermedie. “In tema di lavoro – hanno aggiunto – si è toccato il fondo. Mai come prima c’è stato un numero così alto in termini di precariato e di disoccupazione e soprattutto di lavoratori in nero. Problemi che hanno rafforzato enormemente la cultura clientelare in Calabria e dato più energie alla criminalità organizzata”. Nell’esprimere grande soddisfazione sul metodo impiegato da Loiero nella valorizzazione di tutte le parti sociali con cui stabilire finalmente un’idea di sviluppo comune, i tre rappresentanti sindacali hanno chiesto in maniera prioritaria che il candidato del centrosinistra alla guida della Regione, rinnovi il sentimento di legalità e di moralità istituzionale e sia in grado di parlare ai calabresi ma soprattutto ai livelli più alti del paese.

De Rose (Cdl) “Abramo rappresenta il cambiamento”

17/01 ''Ho molto rispetto per tutti i candidati e lo stesso vale per Loiero, ma l' aspetto politico che emerge dalle due candidature e' che egli rappresenta la regressione, la Calabria superata di un ceto politico che ha gia' sperimentato la sua stagione, mentre Sergio Abramo racchiude la speranza di un cambiamento''. E' quanto sostiene in una nota il leader del centrodestra al comune di Cosenza, Umberto De Rose. ''Ormai si sceglie fra due persone - ha aggiunto - e penso che anche i cosentini esprimeranno il loro assenso per un uomo che ha l' eta' giusta, 48 anni, per rappresentare le esigenze di una nuova generazione. Loiero dipinge la Calabria come una regione dove la gente fa la spesa con il libretto e propone gabbie salariali e si tratta di una visione completamente diversa dalla verita'''. ''Un altro aspetto importante - ha concluso De Rose - e' che Abramo ha una visione d' insieme della Calabria, mentre l' on. Loiero e' agganciato ad una concezione proporzionale, partitica e anacronistica: la gente calabrese ha bisogno di modernita'''.

Naccarato: serve una prova di maturità, sulla legge elettorale, dai due poli

17/01 ''Voglio sperare che oggi la Casa delle Liberta' ed il centrosinistra si ritrovino con spirito costruttivo in una delle due proposte che ho avanzato in materia di sbarramento alla Legge Elettorale, dando cosi' prova di una spiccata maturita' democratica che farebbe onore a tutti e che preserverebbe peraltro l' unita' dei due schieramenti''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione regionale Riforme, Paolo Naccarato, circa la legge elettorale. ''Qualora - ha aggiunto - invece l' Aula legittimamente dovesse esprimersi a favore dell' introduzione di una sub-clausola di sbarramento secca al 3%, credo che sia doveroso da parte di tutte le forze politiche riflettere circa l' opportunita' di approvare anche una norma di abrogazione di quelle che prevedono il premio di maggioranza sotto forma di 'listino' del Presidente ed a tal fine sto predisponendo un apposito emendamento. Le ragioni sono gia' note e non mi ripetero' ancora: si tratta di avere rispetto per i pesi ed i contrappesi che una legge elettorale deve pur sempre garantire insieme ad un suo complessivo equilibrio''. ''E' giusto e irrinunciabile - ha proseguito Naccarato - che si risolva una volta per tutte il problema dei monogruppi: tale annoso problema pero' va risolto non dalla legge elettorale ma dal Regolamento interno del Consiglio, il cui testo peraltro giace da sei mesi senza esser mai stato discusso ne' il suo esame e' stato mai richiesto da alcun gruppo, pur essendo il testo organico a firma mia, di Bova e Pezzimenti pronto per il suo esame sin dallo scorso mese di luglio''. ''Contestualmente alla legge elettorale - ha concluso - si voti dunque anche il Regolamento interno con norme adeguate per risolvere definitivamente questo delicato aspetto che attiene all' organizzazione interna della massima all' assemblea legislativa democratica della nostra Regione''.

Il viceministro Nucara (Pri) contro lo sbarramento nella legge elettorale

17/01 ''Ci sono posizioni prese da autorevoli esponenti della Casa delle Liberta' che noi non condividiamo. Rifiutiamo gli sbarramenti perche' riteniamo giusta la tutela delle minoranze, che in Calabria riguarda soprattutto quelle Albanesi e Grecaniche''. Lo ha affermato questa mattina a Lamezia Terme il viceministro all'Ambiente Francesco Nucara commentando il disegno di legge in materia elettorale all'esame del Consiglio Regionale della Calabria. ''Non si capisce - ha commentato - perche' bisogna distruggere le minoranze politiche, e alcuni partiti dovrebbero tenere sempre lo stesso atteggiamento, sia in Calabria, sia in Puglia, sia in Lombardia. Non si puo' dire che in Calabria va bene il tre per cento ein Puglia per esempio e' eccessivo l'uno per cento, bisogna avere una linea. Ne' le leggi elettorali si possono fare per vincere le elezioni a secondo i momenti. Le leggi elettorali - ha concluso - valgono per tutti e quindi devono essere condivise da tutti''. In ogni caso i Repubblicani, se per ipotesi dovesse passare lo sbarramento del tre per cento durante i lavori del consiglio regionale, resteranno ''dove sono - ha risposto Nucara alle domande dei giornalisti - Il problema per i repubblicani non esiste - ha spiegato il viceministro - perche' pensiamo che trentamila voti in Calabria li possiamo tranquillamente prendere, quindi non ci preoccupiamo''. Nucara si preoccupa piuttosto ''di quelli che hanno meno voti del Pri, e che e' giusto che stiano in consiglio regionale''. Per Nucara ''e' assurdo che a farsi alfiere di questa battaglia, sullo sbarramento al 3%, e' l'onorevole Zavettieri le cui propensioni democratiche sono fuori discussione''. Secondo, il vice ministro, Zavettieri commette ''un errore, anche se e' comprensibile che consistenti numericamente possano aspirare a distruggere i partiti piu' piccoli numericamente''. Comunque per Nucara , che ''Zavettieri sia l'alfiere di questa battaglia, e' un errore grave, perche' - ha concluso - tutte le piccole forze minori sono un patrimonio della politica''.

Perrelli (Patto) “Chiediamo e pretendiamo garanzie e rispetto per i piccoli partiti”

17/01 ''Chiediamo e pretendiamo garanzie certe soprattutto alle forze politiche di maggioranza relativa, DS e Margherita, affinche' la nostra formazione politica, cosi' come tutte le piccole formazioni che hanno una storia politica, vengano tutelate''. E' quanto sostiene in una nota il Coordinatore Regionale del Partito dei Liberaldemocratici, Tonino Perrelli. ''Non siamo - ha aggiunto - nel centrosinistra come coloro i quali attendono alla finestra gli eventi, ma vogliamo essere protagonisti e vogliamo e pretendiamo chiarezza e lealta'. Siamo contro i monogruppi ed i partiti famiglia, questi sono i soli che devono essere mandati a casa, siamo tutti figli di culture diverse che si confrontano liberamente e democraticamente e che hanno deciso di partecipare insieme, per il bene comune della Calabria''. ''Il Patto dei Liberaldemocratici - ha proseguito - ha partecipato con grande entusiasmo e spirito propositivo al congresso provinciale cosentino dei Ds apprezzando la relazione del segretario Mario Franchino e buona parte degli interventi di autorevoli rappresentanti delle altre formazioni politiche.Non abbiamo apprezzato i commenti e le considerazioni, ci auguriamo 'personali', del segretario provinciale dello Sdi al quale ricordiamo la gogna e la criminalizzazione degli uomini di potere, rappresentanti il Caf e criminalizzati da una certa stampa e da una certa magistratura anche ingiustamente''. ''Noi Pattisti - ha concluso - non abbiamo mai inseguito il potere ma solo i principi democratici che fanno grande un Paese e pretendiamo rispetto dai partiti''.

Soddisfazione di Leo Trento (Sdi) “sulla decisone del TAR per il PRG di Rende”

17/01 Soddisfazione del Presidente del Gruppo dei Socialisti Democratici Italiani alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento, che dichiara: “Esprimo grande soddisfazione per la decisione del Tar della Calabria di accogliere il ricorso del Comune di Rende in merito alla vicenda della Variante del PRG, con la quale un centrodestra sempre più allo sbando aveva cercato di bloccare lo sviluppo della Città che è modello per l’urbanistica dell’intero sud Italia. Un modello di vivibilità urbanistica che dovrebbe essere preso ad esempio per l’immagine della nostra Calabria. Questa soluzione positiva da pienamente ragione al compagno Sandro Principe che ha portato avanti una battaglia con la convinzione di operare nel giusto e contro un provvedimento, emanato dalla Giunta regionale della Calabria nel 2002, di natura politica e non certo amministrativa. Con la decisione del TAR Calabria non gioisce soltanto la città di Rende, che può riprendere il percorso di sviluppo e di crescita urbanistica ingiustamente interrotto, ma, gioiscono tutti i Socialisti di questa Provincia e di questa Regione che con soddisfazione salutano l’ennesima vittoria del Sindaco di Rende, compagno on. Sandro Principe, uomo politico di grande spessore e profondo conoscitore dell’urbanistica di cui ha fatto, da sempre, uno dei punti cardini della propria azione politica.”

Buonfiglio (An) indica Meduri nel listino per le regionali

17/01 ''Il senatore Renato Meduri e' l' uomo adatto per guidare in Calabria il listino del centrodestra per le prossime elezioni regionali''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Antonio Buonfiglio, presidente di Agea, l' Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e coordinatore per il Mezzogiorno per Destra sociale, la componente di Alleanza nazionale che fa capo al ministro Gianni Alemanno. ''Sono d'accordo con l' on. Nucara - afferma Buonfiglio - quando afferma che il centrodestra alle prossime elezioni regionali in Calabria debba schierare tutti i suoi uomini migliori, specie quelli che piu' di altri vantano un forte radicamento territoriale. Nulla deve essere lasciato al caso poiche' in Calabria ci sono le condizioni per bissare il successo di cinque anni addietro e in tal senso l' invito fatto da Nucara al presidente Berlusconi non puo' e non deve essere sottovalutato. Proprio per queste ragioni, al di la' dei consiglieri uscenti e dei massimi rappresentanti istituzionali degli enti locali, per le prossime elezioni regionali non puo' non ipotizzarsi anche il diretto coinvolgimento di uno dei personaggi storici della destra calabrese, senza dubbio tra i politici piu' amati della regione. Penso al senatore Renato Meduri, di An, il quale credo sia l' uomo adatto per guidare il listino proporzionale del centrodestra, anche perche' con il suo coinvolgimento si darebbero quella visibilita' e quella rappresentativita' che la provincia di Reggio merita di avere in questa competizione elettorale''.

Vita nuovo segretario regionale del PRI

17/01 Giuseppe Vita e' il nuovo segretario regionale del Partito repubblicano italiano. La nomina di Vita, responsabile nazionale Enti locali del partito, e' stata decisa all' unanimita' dalla Direzione regionale del partito, riunitasi a Lamezia Terme alla presenza del segretario nazionale del partito Francesco Nucara, viceministro all' Ambiente. La Direzione, secondo quanto riferisce una nota, ha preso atto ''con rammarico delle irrevocabili dimissioni da segretario regionale di Vincenzo Mazzei e lo ringrazia per l'attivita' svolta per il rilancio del Pri in Calabria''. La stessa Direzione sottolinea inoltre ''con soddisfazione come la recente nomina del segretario nazionale Nucara a viceministro sia anche il frutto dell' impegno dei repubblicani e in particolare di quelli calabresi, che intensificheranno, anche in vista di nuovi traguardi, le loro battaglie per la crescita sociale e civile della Calabria''. Nella nota, inoltre, la Direzione regionale del Pri, nell' esprimere il suo apprezzamento per la candidatura di Sergio Abramo alla guida dello schieramento della Casa delle liberta', impegna Pino Vita ''a ricercare con il presidente designato e con le forze politiche che si riconoscono nell'alleanza le condizioni programmatiche e politiche che sono purtroppo mancate nell' esperienza appena conclusa'' Pino Vita, redattore della Voce repubblicana, e' stato gia' segretario regionale del Pri dalla meta' degli anni '70 agli inizi degli anni '80 ed ha collaborato con Ugo La Malfa , Giovanni Spadolini e Giorgio La Malfa e Francesco Compagna nella rivista ''Nord e Sud''. In Calabria e' stato presidente del comitato Rai per il servizio radiotelevisivo, definendo la legge regionale sull'accesso. Consigliere comunale ed assessore esterno a Parghelia, e' componente dell' ufficio del comitato nazionale dell' Anci. E' stato inoltre vicepresidente dell' Esac, dove ha svolto anche le funzioni di presidente.

Chiarella (AN) scrive a MiriglianI: “Forti scontri sulle linee guide della legge urbanistica regioanle”

17/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella ha inviato all’ assessore regionale dell’Urbanistica, Raffaele Mirigliani la seguente lettera : “ “Lo scontro che si apre sulle linee guida della legge Urbanistica della Calabria non va in direzione del risultato condiviso da tutte le parti interessate al momento dell’approvazione del Consiglio Regionale dell’importante provvedimento legislativo. Troppo forte e significativo è il tenore delle contestazioni sulle linee in questioni, a licenziate dalla Giunta, dopo due anni di attesa. Conosco benissimo l’impegno che Lei ha espresso su questo atto importante del governo Regionale. Ritengo a questo punto, sapendo di interpretare il pensiero del Presidente della quarta commissione Onorevole Raffaele Senatore, di considerare insieme l’opportunità di intervenire in una seduta congiunta della prima e quarta Commissione, allargata alle categorie professionali del settore e agli assessori all’urbanistica delle province, per riflettere serenamente sui rilievi avanzati dal Presidente dell’ordine degli architetti Riverso che afferma sulle linee urbanistiche: di non essere condivise, inapplicabili, distorte, confuse e costose, oltre ad aver un’ambiguità di fondo, affermando che l’assessore non vuole di fatto che le linee guida siano effettivamente rese operative. Sono troppe gravi queste considerazioni per far finta di nulla. Non vorrei che si annullasse il grande risultato politico del Consiglio regionale della Calabria nella sua interezza, che dopo trentun anni è riuscito ad approvare la prima legge urbanistica della regione definita dal “secolo 24 ore” una delle migliori d’Europa”.

La solidarietà di Chiaravalloti al Sindaco Costa

17/01 In riferimento alle dimissioni dei consiglieri comunali di Vibo Valentia, il Presi-dente della Regione Giuseppe Chiaravalloti ha reso questa dichiarazione: ''Conosco Elio Costa da molto tempo. Ho sempre ritenuto fosse un magistrato di primo ordine, un gentiluomo, un oratore di rango. Mi accomuna a lui, oltre che l'aver svolto la medesima professione, la scelta, o se si vuole il desiderio, di servire lo stato dal fronte della politica attiva. Non provo a decifrare gli accadimenti politici che hanno condotto l'Amministrazione Comunale di Vibo Valentia alla crisi, sono certo, pero', per esserne stato in molte occasioni ammirato testimone, che il Sindaco Costa, nella sua ''avventura'' di amministratore locale, non ha lesinato energie intellettuali e fisiche, passione. Nonostante la mia incapacita', o se vogliamo riluttanza, ad entrare nel merito della questione, certo non puo' lasciare indifferenti, ne' puo' essere classificata nel novero delle mere casualita', la coincidenza delle dimissioni dei consiglieri comunali con la visita del Presidente della Repubblica alla citta' di Vibo. Mentre Carlo Azeglio Ciampi esaltava il ruolo degli enti locali, raccomandando una loro rinnovata efficacia, nelle stanze di palazzo Razza si avviava ad una prematura conclusione l'esperienza amministrativa di Elio Costa. Nella mente di quanti, tentati dal far di piu' e meglio per la propria terra, si avventurano sul sentiero della res publica, si vorrebbe che le parole della massima istituzione dello Stato fossero occasione di riflessione, di saggia considerazione degli avvenimenti, di rinnovata energia propositiva. Cosi', nella citta' di Vibo, non e' stato.Non mi resta che augurare al Sindaco Elio Costa, e nondimeno a tutti i calabresi, che a prevalere sulle logiche dei numeri e delle loro frazioni cui spesso i partiti, costretti, costringono, siano l'amore e la dedizione per la propria comunita', la capacita' di immaginare un futuro migliore e di realizzarlo.All'uomo ed all'amico rivolgo un caro abbraccio ricordandogli l'immagine dell'albatro di Baudelaire che, elegante e sicuro del proprio volo in alto, appare goffo e quasi sperduto a terra''.

Congresso provinciale DS: Franchino rieletto. Adamo propone l’impegno di Principe nella Giunta regionale

16/01 ''Non e' tempo di parlare di organigrammi; il centrosinistra mai come ora deve impegnarsi a chiedere la fiducia della maggioranza dei calabresi su una proposta di governo di svolta per costruire la Calabria del futuro. A questo proposito, ribadiamo che la designazione di un vice presidente del centrosinistra dovra' essere effettuata quando ci sara' il Presidente eletto''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, intervenendo al congresso della Federazione di Cosenza del partito, in merito alla proposta avanzata ieri dal segretario provinciale consentino dei Ds, Mario Franchino, di attribuire allo stesso Adamo alla vice presidenza della Giunta regionale. ''La titolarita' della nomina - ha sostenuto Adamo - e' prerogativa esclusiva, come la legge prescrive, dello stesso Presidente eletto. Come Ds rivendichiamo sia il merito di sostenere ed affiancare con lealta' l' impegno di Loiero in campagna elettorale, che l' orgoglio di una formazione politica che ha consapevolezza di essere parte importante e costitutiva di un credibile progetto di governo. Al governo dobbiamo portare una vera e propria squadra che rappresenti il meglio della Calabria''. ''In questo quadro - ha sostenuto il segretario regionale dei Ds - non ritengo sia azzardato, al di la' di ogni logica lottizzatrice della rappresentanza politica, rivolgermi oggi a Loiero ed all' intero centrosinistra perche' valutino l' opportunita' di chiedere a Sandro Principe la disponibilita' a scendere in campo e potersi impegnare direttamente nell' azione di governo in Calabria. Auspicare tale disponibilita' ritengo significhi non agire contro ed interferire nella autonomia dello Sdi, ma farsi carico degli interessi generali dei calabresi''. ''Rispetto allo svolgimento della campagna elettorale - ha proseguito Adamo - come Ds ammoniamo che non c' e' altro tempo per rinviare la decisione della lista unitaria di 'Uniti nell' Ulivo'. La Calabria non e' figlia di un Dio minore. Ormai, si procede in tante altre regioni e la Margherita e lo Sdi dovrebbero spiegare le ragioni di un eventuale diniego in Calabria. Il progetto dell' unita' dei riformisti rimane per noi l' orizzonte da cui non intendiamo deviare. Non abbiamo alcuna difficolta' a dichiarare, sin da subito, che nel caso non dovesse esserci l' aggregazione elettorale di 'Uniti nell' Ulivo', promuoviamo le nostre liste come contenitori aperti per una sorte di lista unitaria da farsi con chi ci sta''. In serata il congresso provinciale dei DS ha continuato ad evidenziare le divergenze con il PSE nell’intervento di Franco Ambrogio, ha rieletto all’unanimità Mario Franchino.

Borrello (Udeur) “Va bene Adamo vice presidente, allora noi avremo Presidenza del Consiglio”

16/01 ''Nulla da ridire sulla vice presidenza della Giunta ad Adamo. Sono sicuro che il segretario dei Ds sapra' esercitare adeguatamente la funzione che rivendica il suo Partito. Naturalmente vorra' dire che, se cosi' deve essere, i Ds intendono rinunciare alla Presidenza del Consiglio regionale per come si era ipotizzato e che, a questo punto, puo' essere rivendicata da noi''. A sostenerlo e' stato Antonio Borrello, commissario regionale dei Popolari-Udeur. ''Se i Ds candidano Adamo alla vice presidenza, dunque - ha aggiunto Borrello - per il mio partito va bene. Cio' che conta, per il centrosinistra, e' fare squadra e governare la Calabria in sintonia con le attese della societa' civile migliore, quella, per intenderci, che non comprende come sia stato possibile far votare all' assemblea dei Grandi elettori chi a distanza di una settimana e' stato nominato coordinatore di Forza Italia per la Provincia di Catanzaro. Governare bene deve voler dire anzitutto cambiare il modello di governance. Cio' che credo sia da evitare in assoluto e' che il centrosinistra, dopo le polemiche sulla scelta del presidente e con il vento decisamente a suo vantaggio, voglia infilarsi in altre polemiche''. ''Trovo, comunque - ha concluso Borrello - piu' che singolare il fatto che anziche' pensare come organizzare un impegno straordinario per far crescere il consenso verso la coalizione, si preferisca parlare di questioni che sarebbe meglio affrontare nelle sedi idonee con pacatezza e serieta' ben sapendo che il luogo delle decisioni non possono sicuramente continuare ad essere le pagine dei giornali''.

Castagna sulle regionali: “Serve un programma che recuperi gli sperperi”

16/01 ''I dati che ci vengono offerti sulla Calabria dimostrano come questa regione, nonostante qualche segnale di ripresa, non riesce ad invertire una condizione che, di conseguenza, la colloca agli ultimi posti dello sviluppo, dell' occupazione e della stessa qualita' della vita''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna. Castagna ha parlato di una Calabria ''disomogenea nel suo sviluppo, caratterizzata da punti di eccellenza e da situazioni di estremo disagio e poverta', da un aumento sostanziale della precarieta' nel lavoro delle nuove generazioni e della perdita del lavoro per le generazioni meno giovani. Una Calabria - ha proseguito - che risulta ancora troppo debole e fragile nel contesto economico nazionale ed internazionale; sottoposta a numerosi processi di privatizzazione, ristrutturazione e riorganizzazione dei grandi gruppi bancari e di grandi aziende nazionali, che ha pagato e sta pagando, unica regione d' Italia, il prezzo piu' alto in perdita di strutture, funzioni, professionalita' e posti di lavoro. Una Calabria che ha una miriade di vertenze aperte nel settore agricolo, industriale, dei servizi tradizionali ed avanzati che, se non concluse positivamente, rischiano di collassare completamente il territorio. Uno scenario del genere sollecita una azione forte da parte di tutti''. ''In modo particolare - ha sostenuto Castagna - bisognera' cambiare totalmente la politica adottata fino ad ora da parte del governo regionale. L' attuale Giunta si e' distinta per avere impresso la piu' alta fiscalita' del Paese; per avere malgestito la spesa ordinaria e comunitaria; per non avere realizzato nessuna riforma sia nei settori della economia che in quelli dei servizi, men che meno nella sanita' e nei trasporti che assorbono oltre il 70% del bilancio regionale; e per avere utilizzato la famosa quota libera del Bilancio per il 40% per spese generali e meno del 4% per le politiche attive per il lavoro. A questo si aggiungono questioni morali che attraversano le istituzioni, la politica e settori importanti della societa', tuttavia basterebbe non perseguire l' impostazione mantenuta fini ad oggi per promuovere un significativo cambiamento. La Calabria, piu' di ogni altra regione, e' condizionata da fattori strutturali e culturali che inibiscono ogni possibilita' di sviluppo vero''. ''Da una verifica delle risorse in campo - ha proseguito Castagna - sembra che piu' che di quantita' si dovrebbe discutere di qualita' d' impiego, di quella buona spesa che potrebbe fare la differenza in termini di sviluppo e buona occupazione. Basterebbe partire da una gestione corretta, da una visione non localistica dei problemi, da un uso razionale e mirato delle risorse, da una impostazione che tenga conto delle vocazioni dei territori e che punti alla differenziazione degli interventi, da un programma che affronti alcune questioni prioritarie, quali lo sviluppo del territorio legato all' ambiente, alla cultura, alla innovazione tecnologica, allo sviluppo della piccola e media impresa e all' ammodernamento della macchina burocratica, per definire un percorso virtuoso dal quale far scaturire lo slancio necessario per uscire dal tunnel della marginalizzazione economica e sociale. Un programma che recuperi gli sperperi e finalizzi una quota ragguardevole a sostegno di un piano per il lavoro che garantisca tranquillita' ai tanti precari e costruisca le premesse per una terapia d' urto contro la disoccupazione giovanile e dei molti, non piu' giovani, che rischiano di essere completamente esclusi dalla societa' cosidetta attiva. Un intervento di carattere sociale per coloro che vivono al disotto della soglia di poverta' attraverso la costituzione del reddito minimo di cittadinanza cosi' come e' stato fatto, mesi addietro, nella vicina Campania''. ''Questi - ha concluso Castagna - sono alcuni argomenti che offriremo a coloro che si candidano a governare questa regione, facendo capire che non faremo mancare il nostro contributo sul piano della proposta, ma saremo altrettanto severi, e metteremo in campo grande conflittualita', se non ci saranno atteggiamenti concreti e risposte positive''.

Colella (Psdi) replica a Rutelli: “Cìè bisogno di socialdemocrazia”

16/01 ''Che ci siano detrattori della socialdemocrazia e' fuori discussione, ma che si annidino in una coalizione di centrosinistra e', in relazione ai raggruppamenti politici europei, francamente paradossale''. A sostenerlo e' stato Carlo Colella, segretario regionale del Psdi, in relazione alle dichiarazioni del presidente nazionale della Margherita, Francesco Rutelli, che ieri aveva sostenuto ''dico no alla parola socialdemocrazia'' e che oggi ha precisato: ''Figuratevi se il senso delle mie parole di ieri era quello di gettare via una parte decisiva della cultura democratica di questo Paese''. ''Se Rutelli avesse richiesto un aggiornamento della dottrina e prassi socialdemocratica - ha sostenuto Colella - non ci sarebbe, dato lo schieramento che egli rappresenta, nulla di che scandalizzarsi, ma una stroncatura tout court di cio' che noi rappresentiamo e' assolutamente inaccettabile. Non da oggi e' in atto un attacco neo-liberista alle fondamenta dello stato sociale creato dalle socialdemocrazie europee alla fine della seconda guerra mondiale. Fu un periodo di grande sviluppo economico, di innalzamento generale di tutti gli standard di vita. La caduta del muro di Berlino segno' la fine ingloriosa del comunismo, ma ruppe gli equilibri mondiali, preparando il terreno per la reazione di quello che oggi viene comunemente definito neo-liberismo. Il fenomeno della globalizzazione ha accelerato tale processo e ormai assistiamo ad attacchi pesanti e concentrici ai valori sociali propugnati dal nostro partito''. ''Tali attacchi - ha proseguito Colella - sono veicolati anche tramite formazioni politiche che non hanno ideologia, memoria storica, vera sensibilita' sociale. Agli elettori viene data una parvenza di scelta, ma in pratica i giochi sono fatti da una ristretta oligarchia al di fuori di ogni controllo sociale''. ''Il Psdi - ha sostenuto Colella - e' tutt'altra cosa, e' un partito storico, con un simbolo storico, una ideologia ben precisa e una tradizione di radicamento sociale che si sta rinnovando. All' atto della rifondazione del partito eravamo gia' preparati a dover condurre una battaglia dura e senza esclusione di colpi bassi. Il Psdi non e' intenzionato a farsi intimidire e chiama a raccolta tutti gli italiani e i lavoratori che non vogliono farsi scippare le conquiste sociali. Ci appelliamo ai giovani che vogliono pensare con la loro testa. C' e' bisogno di socialdemocrazia''.

Congresso provinciale DS: alla ricerca dell’unità. Mancini: “disponibili a progetti elevati”. Proposta la vicepresidenza di Adamo alla Regione.

15/01 Si è aperto nel pomeriggio al Cine Teatro Italia il congresso provinciale dei DS. Motto accattivante (non per se stessi) e platea stracolma di delegati (oltre 600) che dovranno eleggere domani il nuovo segretario provinciale. Apertura della giornata con un minuto di silenzio in onore dei caduti in Asia e breve commento del segretario Franchino, che sarà sicuramente rieletto, che rimette nelle mani dell’assemblea il suo mandato. Ad aprire gli interventi degli ospiti è il vice sindaco di Cosenza maria Francesca Corigliano che porta i saluti del Sindaco Catizone collocata, per suo dire, in un “buen ritiro” dopo il parto che l’ha vista coinvolta nella love story rosa con il segretario regionale Adamo, questa sera un tantino scuro in volto. Ma il discorso del Sindaco è rivolto alla riaffermazione dei ruoli ed alla riaffermazione delle idee di Giacomo Mancini, pesante eredità, e del suo patto federativo, risultato poi essere il trait d’union degli interventi principali e più attesi della serata; quello del segretario Mario Franchino e quello di Giacomo Mancini. L’intervento del vicesindaco scivola su di un inopportuno richiamo ai partiti che ai più è sembrato fuori luogo, ma tant’è. Poi è arrivato l'atteso intervento di Franchino che ha lanciato la candidatura di Adamo a vicepresidente della Regione. C'era da aspettarselo, anche se i bene informati questa notizia la conoscevano da tempo, ''La nostra indicazione come Ds e' che ad affiancare Agazio Loiero come vicepresidente della prossima Giunta regionale sia Nicola Adamo'' ha detto Mario Franchino, nella relazione di apertura al congresso provinciale del partito. ''Il segretario regionale dei Ds - ha aggiunto Franchino - rappresenterebbe nel modo piu' autorevole il nostro partito nel nuovo esecutivo''. Secondo Franchino, ''la priorita' della prossima campagna elettorale sara' il lavoro e la politica per creare nuova occupazione in una terra che segna il 23,4% di senza lavoro. Come primo partito calabrese dobbiamo parlare a tutti gli alleati per definire gli elementi programmatici della prossima impegnativa campagna elettorale''. Franchino ha anche fatto riferimento all' Amministrazione comunale di Cosenza che ''deve andare avanti - ha sostenuto - sulla base del lavoro svolto e deve continuare a dare concretezza alla citta'''. Il segretario provinciale si e' anche soffermato sulla trasformazione che interessera' il partito. ''Si tratta - ha detto - di una riforma che prevede le unita' territoriali, con il decentramento di poteri reali e significativi verso territori e periferie. Abbiamo programmato anche la prossima festa provinciale dell' Unita', che si terra' a Castrovillari e che avra' come tema di dibattito il riformismo e la figura di Carmine Garofalo, a dieci anni dalla morte''. L’intervento di Franchino, infine, ha inteso placare le polemiche di questi ultimi tempi. Il segretario ha detto basta agli attacchi che hanno stancato la gente soprattutto per trovare quella necessaria unità indispensabile per far vincere la sinistra. Un tentativo di ricucire che comunque va nel senso della ricerca di quella unità persa da tempo. Una unità richiesta a mo di collante per ricucire con tutte le forze della colazione. Pronta la replica di Mancini che, nel suo pacato intervento ha sottolineato che quando non c’è il rispetto verso i valori dei socialisti e quello dei suoi uomini, come si fa a dialogare? Mancini ha anche sottolineato la grande portata dell’innovazione che il patto federativo, mai interrotto dal PSE, ha portato con largo anticipo sulla scena politica; frutto della lungimiranza di Giacomo Mancini e Marco Minniti, che oggi ritrova largo consenso ed applicazione nelle scelte di Prodi che ripropone la stessa formula politica per la coalizione a livello nazionale. Mancini ha poi chiesto i motivi della cancellazione di quella collaborazione che ha portato la coalizione a vincere. Spazio anche al rettore Latorre, presente come presidente onorario del Progetto Calabrie che ha portato il suo saluto come quello del Patto Segni Liberaldemocartici che ha espresso le sue preoccupazioni, come quelle di tutti i piccoli partiti, per lo sbarramento a cui si sta andando incontro alle elezioni regionali. Di preoccupazione in preoccupazione, Genise, segretario dello SDI ha chiesto come mai ci si ricorda dei partiti soltanto durante le elezioni. Una tribuna aperta, insomma, per tutti gli ospiti della coalzione che si sono succediti per portare il loro saluto ed il loro contributo. Appuntamento a domani con gli interventi di spicco del partito.
Per completezza d'informazione pubblichiamo integralmente gli interventi pervenuti in redazione del Sindaco Catizone e dell’on. Giacomo Mancini:
Il messaggio del Sindaco Catizone:“Desidero preliminarmente esprimere tutto il mio personale ringraziamento, che rivolgo in particolare nei confronti del segretario provinciale Mario Franchino, per aver voluto la mia presenza qui oggi in questa assise così significativa e su una tematica di così stringente attualità per il nostro governo cittadino. Ma vi confesso che – malgrado ci tenessi a partecipare personalmente – non volevo interrompere il periodo di riposo, di buen retiro che mi sono imposta, che per me – come vi è facile immaginare – vale anche come periodo di sana riflessione per il cammino futuro che insieme – e con altri – ci attende, da qui alla fine del mandato. Affido quindi alla persona della mia brava e tenace Vice Sindaca questo indirizzo di saluto, convinta che ci saranno – spero presto – altre occasioni per potersi e poterci confrontare sugli obiettivi e le finalità che ci accomunano, sui percorsi futuri possibili da attuare, per perfezionare l’azione di governo che insieme stiamo portando avanti. Io credo più generalmente nell’importanza delle fasi congressuali, specie per un partito come il vostro, convinta come sono che la vitalità di un partito si misura anche sulla base di iniziative come queste che servono sicuramente anche a tracciare obiettivi, se volete anche a dettare tempi di consuntivi, al fine di ipotizzare sviluppi e percorsi futuri possibili. E perciò spero e mi auguro che da queste due vostre giornate di lavori possano essere prodotti suggestioni e suggerimenti utili sulla comune traccia di un nuovo riformismo municipale che qui a Cosenza stiamo cercando di implementare. Ora, però, in questi ultimi tempi si sono manifestate alcune posizioni che hanno prestato il fianco a certe punte polemiche che io ho trovato assai sterili e poco dialettiche, di cui forse qui sarà bene anche dire. Dico questo nella convinzione che sarebbe ipocrita far finta di non aver sentito o di non percepire come una certa dissonanza che forse certa stampa ha anche amplificato. Voglio dire a chiare lettere che rivendico un’azione di governo che, oggi più che mai, è improntata alla coralità, al pluralismo che dovrebbe realmente caratterizzare coalizioni come la nostra. Ho creduto e continuo a credere che dopo gli anni di buon governo di Giacomo Mancini, fosse necessario continuare sulla strada intrapresa e già tracciata, ma fosse anche necessario passare da una fase di governo autocentrata ad una polifonica e corale, fatta di nuove condivisioni; ho sempre immaginato l’importante eredità che Giacomo Mancini ci ha consegnato come un’eredità collettiva, che è patrimonio di noi tutti. E della lezione di Giacomo Mancini certo non dimentico quel patto federativo il cui obiettivo era e resta la costruzione di una comune Casa unitaria riformista che ho sempre difeso e in nome della quale ho portato avanti, con la mia Giunta, quella bella campagna elettorale che ha visto la riconferma del centro-sinistra alla Provincia di Cosenza e che oggi sta traducendosi in una nuova stagione segnata dal buon governo che sta caratterizzando l’azione politico-amministrativa di Mario Oliverio. Mi sono sempre battuta e continuerò a farlo – indiscriminatamente – contro le logiche particolari, personalistiche e di nicchia, tenendo sempre ben presente il rispetto della dignità degli altri unitamente al rispetto delle Istituzioni che siamo stati chiamati a rappresentare. Per questo oggi rivendico – e con determinazione – le scelte che ci hanno portato ad assicurare a questa nostra città una nuova fase di governo in cui, per la verità, non penso siano ritornati i partiti perché l’obiettivo era e resta far ritornare la politica. Per questo oggi affermo che quelle scelte non sono il frutto – come qualcuno va affermando – di una politica ribaltonista, ma sono il segno di una politica volta ad affermare pari dignità degli uni sugli altri, nuove condivisioni, rispetto reciproco, insomma compatibilità delle nostre rispettive, reciproche, salutari differenze.
Ecco, io credo che questi ultimi mesi, che per noi non sono stati certo facili, hanno avuto il merito di aver inaugurato come una nuova stagione per la nostra città. Sì, perché pur tra mille difficoltà politiche e amministrative e troppo spesso in un silenzio assordante questa volta dei partiti, siamo comunque riusciti a centrare alcuni importanti obiettivi che rafforzeranno l’identità di una città, la nostra, dinamica, moderna, progressista. Sono importanti i traguardi che sono stati raggiunti, che rappresentano di fatto un risultato collettivo, di noi tutti che a Cosenza rappresentiamo un elemento di forza per il centro-sinistra in Calabria. E’ per questo che oggi capisco poco il senso di certe posizioni e mi verrebbe da dire che troppo spesso è accaduto in passato che nel centro-sinistra piuttosto che puntare sugli elementi di forza si è preferito – sbagliando – mettere in essere quel tipico atteggiamento tutto meridionale, di quel peggiore meridionalismo che ci vuole sempre e comunque scontenti, lagnosi e lamentosi. Ecco, io trovo questa una posizione assai miope perché figlia di una politica dalle corte vedute; preferisco piuttosto pensare e lavorare alla costruzione di un nuovo, felice Mezzogiorno che piuttosto che invidiare o criticare, si rimbocca le maniche e fa. Penso oggi di poter affermare che invece che interrogarci su quello che potrebbe dividerci dovremmo, piuttosto, puntare su quello che ci unisce. Senza questa consapevolezza e facendo prevalere i personalismi e le intemperanze, ogni nostro ragionamento perde di spessore e la nostra azione rischia di indebolirsi. Ecco, questi mesi non sono stati facili, perché delle eredità abbiamo avuto il coraggio di assumerne la totalità. E così, pur nelle difficoltà finanziarie, aggravate dal peso di Leggi finanziarie e di tagli che profondamente hanno minato e continuano a minare il sistema delle autonomie locali, abbiamo centrato importanti obiettivi : dal rispetto del patto di stabilità alla concretizzazione di importanti programmi che segneranno, ed in positivo, una nuova riqualificazione urbana sull’intero territorio cittadino. Il PSU ed il PRU segneranno, ed in positivo, una nuova fase di sviluppo della nostra città. Si aprirà una nuova stagione di opere pubbliche, nella consapevolezza, però, che un’opera pubblica non è solo cemento e mattoni, non significa solo apertura di cantieri e nuove capacità occupazionali, ma vuol dire prima di tutto opera a valenza sociale, nuova aggregazione sociale. Accade così che un’isola pedonale non è solo sanpietrini e panchine che vengono messi in posa, ma diventa un nuovo modo di incontrarsi e di vivere la città. E così, con quel rinnovato, radicato orgoglio che è tipico di noi che viviamo in questa nostra città, avremo presto un ponte – quello di Calatrava – che non sarà soltanto una nuova porta d’accesso alla città e una nuova congiunzione con la Presila, ma saprà essere il nuovo segno architettonico della nostra modernità; avremo a Gergeri un Planetario che, per ampiezza e tecnologia, sarà tra i più significativi del Mezzogiorno; punteremo sulla riqualificazione dei nostri quartieri popolari (da via Popilia a San Vito), saremo soprattutto una delle poche, se non la sola, città in Italia che potrà da qui a poco contare su uno spazio museale collettivo all’aperto che rappresenterà motore d’attrazione di flussi turistici e stimolo per i cervelli delle nostre giovani generazioni, convinti come siamo che a Cosenza, come in Calabria, lo sviluppo, quello vero – non quello virtuale – passa attraverso l’implementazione di politiche pubbliche culturali, e convinti come siamo che la modernità ce la daranno soprattutto le infrastrutture culturali che in questi anni sapremo realizzare o valorizzare, che sono poi le sole capaci di assicurarci modernità e libertà di pensiero oltre che di azione. E se la politica è fatta, come credo sia fatta, non solo di freddo calcolo numerico, ma anche di ampie visioni e, se volete, di passioni strategiche, la strada giusta – e per tutti – non può che essere quella di una rinnovata unità ed apertura anche verso gli altri. Se al nostro impegno ed alla capacità di buon governo che realtà come Cosenza sono riuscite ad esprimere, saremo in grado di far seguire un’azione politica unitaria forte e coesa, potremo ancora dire la nostra non più solo nei confini di questa nostra municipalità, ma avremo soprattutto maggiori chances per tornare ad assumere, consapevolmente e con determinazione, la guida della nostra Regione.”
L’intervento di Giacomo Mancini: “La destra al governo del Paese e della Regione ha fallito. I cittadini vivono una situazione di difficoltà diffusa che è più grave nelle regioni meridionali. Le opportunità di formazione, di crescita, di affermazione e di successo sono sempre meno. I cittadini, soprattutto quelli più giovani guardano al futuro con sempre maggiore preoccupazione anziché con sentimento di fiducia. Dalla situazione di difficoltà attuale deve partire l'azione del centrosinistra che ha il dovere di definire una proposta di governo alternativa e credibile agli italiani ed a i calabresi. In questa prospettiva sono utili i tentativi posti in essere da Romano Prodi e dai leader dell'Alleanza ai quali guardiamo con sentimenti di attesa ed insieme preoccupati per i continui distinguo e le quotidiane differenziazioni incomprensibili ai più. Diciamo con convinzione che il percorso che Prodi sta compiendo insieme a Fassino, Rutelli e Boselli, con l'obiettivo di creare una forza che rappresenti il timone riformista dell'alleanza, rappresenta la strada più giusta e più auspicabile. La nostra convinzione è pari al nostro orgoglio che ci porta ad affermare senza tema di smentita che prima di altri, che oggi si accodano, avevamo compreso che quella era la bussola che bisognava seguire. E' fondamentale ed irrinunciabile che si crei un momento di collaborazione e si istituisca un organismo di decisioni unitarie tra i rappresentanti di quei filoni che trovano ispirazione e riconoscimento nel socialismo europeo. La collaborazione però deve trovare nel rispetto e nella considerazione reciproca l'humus irrinunciabile per ognuna delle diverse componenti. Con questo intento e queste accortezze nel lontano 1996 Giacomo Mancini e Marco Minniti instaurarono una collaborazione che fu feconda e produttiva di risultati considerevoli. All'epoca si partiva da una contrapposizione all'interno delle forze della sinistra ancora più aspra e ancora più violenta di quella che viviamo oggi tra di noi, anche perché all'interno di alcuni settori imperversavano sostenitori acritici di un certo pentitismo che si scagliava contro il sindaco di Cosenza, vittima di una persecuzione ingiusta e dolorosa. La volontà di collaborazione dei due leader, ciononostante, fu premiata perché traeva linfa da un sentimento intenso proveniente dalla nostra gente che rievocava una storia di battaglie combattute sotto le stesse bandiere e che trovava un comune e forte denominatore nella splendida esperienza amministrativa che ha consentito a Giacomo Mancini di condurre Cosenza a raggiungere quei successi di cui tutti i cosentini sono ancora orgogliosi. Potremmo dire, se non fossimo troppo modesti, che quella intuizione rappresenta l'embrione del progetto federativo che Prodi sta portando avanti. E se noi eravamo e continuiamo ad essere orgogliosi di ciò che insieme abbiamo fatto ci chiediamo perché chi con noi ha lavorato per raggiungere quella collaborazione e quei successi invece di rivendicarne i meriti, nei mesi scorsi ha tentato di cancellarla e di sfregiarla con una cattiveria che nemmeno il più stolto tra i suoi oppositori avrebbe usato.Al rispetto e alla valorizzazione della storia socialista qualcuno ha preferito la maldicenza, l'insinuazione e addirittura la calunnia che ha colpito chi aveva l'unica colpa di lavorare per migliorare la nostra città e per allargare i confini della nostra parte politica. Purtroppo a pagare gli effetti di questo incomprensibile cambiamento di linea politica non sono state soltanto le donne e gli uomini che hanno collaborato più da vicino con Giacomo Mancini, ma tutti i cosentini che stanno registrando con preoccupazione un ritorno all'indietro della nostra città.E' evidente che dove esistevano regole amministrative certe per tutti, oggi è tornata la spartizione all'insegna del più deteriore metodo partitocratico, e dove esisteva una strategia ambiziosa, oggi è tornata l'improvvisazione contingente e l'incapacità di realizzare la continuazione di un grande progetto amministrativo e politico che andava solamente assecondato.Cosenza sta perdendo peso e ruolo. Se continuerà su questa china sarà condannata a diventare periferia dell'area urbana.Insistere in questo errore sarebbe imperdonabile soprattutto per chi si definisce riformista e come tale ha il dovere di comportarsi. Purtroppo all'arretramento amministrativo si accompagna lo smarrimento politico, soprattutto tra quei cittadini più giovani e più dinamici che si erano sentiti protagonisti del progetto di rinascita sostenuto da Giacomo Mancini e che oggi vedono riproporsi quei comportamenti negativi che pensavamo di aver definitivamente sconfitto con dieci anni di buona amministrazione e che, con ragione, ritengono che non debbano appartenere al campo del centrosinistra. Oggi la sfida è quella di riprendere la strada con insistenza indicata dagli elettori, e troppo bruscamente interrotta con incaute manovre di palazzo.L'obiettivo deve essere quello di fare di nuovo di Cosenza un punto di riferimento irrinunciabile dal punto di vista politico e amministrativo. Servono progetti elevati e vasti orizzonti per i quali eravamo e continuiamo ad essere disponibili. Ricordo i ragionamenti che facevamo con Mario Oliverio quando mi proponeva di sostenere la sua candidatura alla Provincia: erano ben più convincenti del lavoro compiuto in questi mesi dalla sua giunta.Ritengo che di quei progetti e di quelle visioni ci sia ancora bisogno e ritengo che coloro i quali se ne debbano fare carico sono le donne e gli uomini che provengono da una storia come la nostra. E' impensabile definire un percorso comune se qualcuno tra di noi continua a privilegiare le esclusioni e le mortificazioni a discapito del rispetto di ciò che rappresentiamo. Conosco il ruolo che hanno avuto uomini come Fausto e Luigi Gullo nella storia della nostra democrazia. So bene quale incancellabile insegnamento morale hanno lasciato uomini come Mimmo Garofalo e Cicco Medaglia. Ho ben presente quanto importante sia la passione di tanti militanti con una storia comunista per il futuro della nostra alleanza. Allo stesso modo so perfettamente, però, che chi si ostina a dire che dirigenti e militanti socialisti che decidono di lavorare insieme mettendo da parte le divisioni del passato per dare più forza e più smalto all'Alleanza, perdono tempo in un'azione antistorica, sbaglia di grosso.Non è questo il sentimento della base che ci chiede a gran voce unità e che sa bene che l'unità non può esistere se non c'è il rispetto tra di noi.Perseverando in questo errore ci si assume la pesante responsabilità di condannare la coalizione alla sconfitta, di consegnare la vittoria a questa destra che è la peggiore e più impresentabile del nostro paese.Il nostro obiettivo, al contrario, deve essere quello di tornare alla vittoria. La prima sfida è la conquista della Regione per la quale con Agazio Loiero pensiamo di costruire un futuro dal quale sia bandito il consociativismo e il trasversalismo che ha prosperato in questi anni alle spalle degli interessi dei cittadini.Per farlo sappiamo che è indispensabile rafforzare un dialogo con quelle donne e quegli uomini che dividono con noi gli stessi sentimenti e condividono gli stessi progetti e ancora di più è irrinunciabile portare dalla nostra parte tutti coloro i quali pensano che vi sia bisogno dell'impegno politico di persone vere che dimostrino una condotta irreprensibile nel pubblico e che forniscano esempi positivi nei quali potersi riconoscere e rispecchiare.Ritengo che questa si la cifra che dobbiamo dare al nostro impegno e alle nostre azioni e mi auguro che su queste direttrici possa aprirsi una nuova collaborazione tra di noi."

Tommasi, Bruno e Zuccherini approvano la candidatura Adamo alla vicepresidenza regionale

15/01 ''Quella di Mario Franchino e' una proposta legittima essendo Nicola Adamo il segretario regionale della prima forza del centrosinistra''. Cosi' Diego Tommasi, capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, ha commentato la proposta fatta dal segretario provinciale dei Ds di Cosenza. ''Riteniamo - ha aggiunto Tommasi - che uno stretto rapporto sinergico tra presidente e forze politiche, insieme alla costruzione del programma, possa essere l' arma vicente per sconfiggere il centrodestra''.
''E' una proposta di grande rilievo che valorizzeremo con grandissima attenzione''. Lo ha detto il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, facendo riferimento alla proposta del segretario provinciale dei Ds di Cosenza, Mario Franchino, perche' al segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, venga attribuita la vicepresidenza della Giunta guidata da Agazio Loiero. ''In un certo senso - ha aggiunto Bruno - il fatto che i Ds assumano la vicepresidenza della Giunta che sara' guidata da Agazio Loiero sta un po' nelle cose. Gli equilibri politici e territoriali della coalizione forniscono delle indicazioni in tal senso e sono significative se si raffrontano alle difficolta' che il centrodestra sta registrando in merito alla designazione di Sergio Abramo per la candidatura alla presidenza. Il centrosinistra, invece, dimostra che riesce ad andare avanti con proposte di rilevante significato politico''.
''La rivendicazione dei Ds perche' Nicola Adamo assuma la vicepresidente della Giunta regionale e' giusta perche' questo partito rappresenta un pezzo numericamente rilevante della coalizione di centrosinistra''. Lo ha detto alle agenzie il segretario regionale di Rifondazione comunista, Stefano Zuccherini. ''La possibilita' dell' attribuzione della vicepresidenza ad Adamo - ha aggiunto Zuccherini - emersa oggi autorevolmente dal congresso provinciale dei Ds cosentini, era comunque una questione che la societa' politica calabrese aveva ben presente. Adesso e' ufficializzata ed e' bene che lo sia perche' si apre cosi' ufficialmente nella Gad la discussione sulla sua rappresentanza di governo di cui noi come Rifondazione comunista vogliamo fare parte, avendo anche noi una forza certo meno rilevante ma non per questo meno significativa. E si apre anche una discussione all' interno della coalizione di centrosinistra sulla nuova legge elettorale e sulla composizione del Listino, nel quale chiediamo anche una nostra rappresentanza''. ''Riguardo la legge elettorale, visto che c' e' un accordo nazionale - ha concluso il segretario regionale del Prc - se sara' introdotta una soglia di sbarramento, il nostro partito, cosi' come in altre regioni, ricorrera' al referendum abrogativo in considerazione di quella che e' la nostra idea della rappresentanza politica, che non puo' avere sbarramenti anche in funzione di un riequilibro di fronte ai risvolti di concentrazione di poteri che sono connessi all' elezione diretta del presidente''.

Abramo: “Politica e magistratura devono cercare il dialogo.”

15/01 ''Politica e magistratura sui temi della giustizia devono cercare il piu' possibile il dialogo, evitando qualsiasi forma di disfattismo''. Lo ha detto Sergio Abramo, candidato per la Casa delle liberta' alla presidenza della Giunta regionale, parlando a Catanzaro a margine della cerimonia per l' inaugurazione dell' anno giudiziario. ''Peraltro - ha aggiunto Abramo - non bisogna concentrare gli sforzi esclusivamente sui problemi della giustizia perche' ci sono tante altre questioni da risolvere. Anche la relazione del procuratore generale di Catanzaro, Domenico Pudia, pur se molto critica, puo' essere utilizzata come proficua base di discussione e di confronto''. Secondo Abramo, ''su alcune questioni in particolare, come la separazione delle carriere e la dipendenza dei pm dal potere esecutivo, e' compito piu' dei tecnici che dei politici discutere. Per quanto mi riguarda, io sono per la piena liberta' di questi due poteri e ritengo che bisogna trovare il necessario punto di mediazione tra le diverse posizioni. Le imposizioni da una parte e dall' altra non portano a nulla. Soltanto il dialogo ed il confronto possono servire per raggiungere il giusto risultato. L' esasperazione dei toni provoca soltanto danni. Non ci possono essere divisioni rigide tra potere politico e potere giudiziario. Si puo' anche non essere d' accordo su alcuni punti, ma alla fine occorre arrivare ad una soluzione che soddisfi entrambe le parti. E' questo cio' che chiedono i cittadini, che non vogliono assistere a scontri ma a confronti e dialoghi''. ''Un fatto comunque e' certo - ha concluso Sergio Abramo -: sarebbe ingiusto, in un momento come quello attuale, fare una battaglia su tali questioni quando sappiamo perfettamente che la criminalita' sta dilagando e ci sono da risolvere rapidamente altri importanti problemi come la mancanza di lavoro. Le questioni vanno risolte e non complicate con le contrapposizioni''.

Loiero: “Sono favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati”

15/01 ''Sono favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati, ma sono assolutamente contrario alla dipendenza del pm dal Ministro della Giustizia''. Lo ha detto Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, parlando a Catanzaro a margine della cerimonia d' inaugurazione dell' anno giudiziario. ''Sulla questione della separazione delle carriere - ha aggiunto Loiero - non si tratta di essere di destra o di sinistra. Ho fatto una valutazione della questione da molti anni ed ho potuto verificare che le carriere dei magistrati sono separate dappertutto. Ma la separazione non va accompagnata all' assoggettamento del pm all' esecutivo, che sarebbe un grave errore perche' la magistratura deve restare autonoma ed indipendente''.

Gemelli (DC) “In democrazia meglio avere la frammentazione delle rappresentanze”

15/01 ''In una democrazia credo che sia meglio avere la frammentazione delle rappresentanze anziche' correre il rischio che alcune espressioni sociali non siano rappresentate''. Lo ha detto, in una dichiarazione, l' ex parlamentare europeo Nino Gemelli, che ha da poco aderito, dopo essere stato un dirigente prima del Ccd e poi dell' Udc, alla Democrazia Cristiana. Gemelli rivolge un ''ringraziamento doveroso agli amici di tutte le forze politiche del Consiglio regionale. La frammentazione verificatasi era ineludibile, tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra, perche' era impossibile fare una ricomposizione politico-culturale e ideologico-programmatica dei valori di riferimento''. L' ex deputato europeo ringrazia anche ''gli amici della Giunta regionale, che hanno dovuto governare una realta' difficile come quella calabrese con i limiti di un Consiglio regionale cosi' frammentato. Un augurio va, infine, ai due candidati alla presidenza, Abramo e Loiero, perche' sappiano rappresentare le forze politiche che li esprimono, con la consapevolezza che, traghettati oltre la transizione dal presidente Chiaravalloti, devono offrire ai calabresi due visioni alternative della gestione della Regione con due diversi progetti di societa' e con uno sguardo rivolto alla Calabria come regione d' Europa proiettata nel Mediterraneo e porta dell' Africa verso l' Europa''.

Pittelli (FI) “La relazione di Pudia è contraddittoria”

15/01 ''Se non avessi personalmente ascoltato la relazione del pg Pudia, conoscendone da alcuni decenni il rigore e la serenita', avrei dubitato sull'identita' dell' autore e ne avrei attribuito la stesura ad un capo corrente e non al dirigente del piu' importante ufficio giudiziario della Calabria. Ho grande stima del Procuratore generale, ma trovo il contenuto della sua relazione fortemente contraddittorio''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli. ''Non si puo' - ha aggiunto - sferrare un attacco al Governo, al Ministro, ad un sottosegretario ed al Parlamento della Repubblica per poi rivolgere un accorato invito alla moderazione ed alla cessazione delle polemiche ed in direzione del recupero del dialogo tra magistratura e politica. Sono proporzioni tra loro assolutamente inconciliabili. La relazione e' stata tutta incentrata su una violenta presa di posizione contro l' emanazione di una legge, quella di riforma dell' Ordinamento giudiziario, che il Paese aspettava da oltre 50 anni e che il Parlamento ha il merito di avere varato tra polemiche ingiustificate e strumentali''. ''Mi sembra fuori luogo - ha concluso Pittelli - tacciare il Ministro della Giustizia ed il Parlamento di consapevole e volontaria violazione della Costituzione e di strumentalita' punitiva della legislazione giudiziaria, cosi' come del tutto ultroneo mi e' sembrato il richiamo ad atti intimidatori finalizzati ad influire su alcuni processi che si celebrano nel nostro Paese. Per la seconda parte della relazione, quella sui temi autentici che preoccupano i cittadini, mi e' sembrato di assistere alla rituale e ripetitiva rappresentazione delle disfunzioni della giustizia cui occorre, una volta per tutte, porre rimedio, con uno sforzo corale e senza divisioni strumentali ed ideologiche''.

Chiaravalloti: “Relazione del PG Pudia lucida ma troppo politicizzata”

15/01 ''E' stata una relazione lucida, onesta, intelligente, franca come e' costume del procuratore generale, ma troppo politicizzata''. Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, commentando la relazione sull'amministrazione della giustizia del procuratore generale presso la Corte di appello di Catanzaro, Domenico Pudia, al termine della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. In ogni caso per il governatore della Calabria, la relazione del procuratore generale ''ha avuto il merito di innescare un dibattito fruttuoso, perche' ha consentito agli altri intervenuti di replicare con convinzione e di mettere benissimo a fuoco i problemi. Mi pare che ci siamo trovati quest'anno di fronte a un dibattito autentico - ha aggiunto Chiaravalloti - cosa che non accade sempre in occasione delle inaugurazioni degli anni giudiziari, dove ci si perdeva nella retorica, nelle sbavature, dove interveniva gente che non aveva nulla da dire ma lo voleva dire lo stesso a forza''. ''Oggi - ha sottolineato ancora Chiaravalloti - tutti gli interventi sono stati puntuali, efficaci, contenuti. Ho apprezzato l'equilibrio dei due rappresentanti del potere centrale, lo spessore culturale e l'equilibrio nell'intervento del rappresentante del Csm; la chiarezza e anche la capacita' propositiva del sottosegretario Santelli. Brillantissimi gli interventi dei due rappresentanti del foro, sia Mirigliani che D'Ippolito hanno potuto portare elementi di grande chiarezza mettendo a fuoco certe incongruenze della relazione''.

Corbelli sull’Apertura dell’anno Giudiziario: “Il vero dramma è la lunghezza spropositata dei procedimenti”

15/01 ''Basta con le divisioni e le polemiche, riformate la giustizia nell' esclusivo interesse dei cittadini e non per interessi e fini personali e politici'': e' quanto afferma Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, a proposito dell' apertura dell' anno giudiziario. ''Oggi il vero dramma della giustizia - aggiunge Corbelli - e' la lunghezza spropositata dei processi, sia quelli penali che civili. Attualmente in Italia ci sono qualcosa come otto milioni di cause pendenti. Dietro tanti processi infiniti, che durano anche decenni spesso si celano drammi umani e tragedie. Questo sia nel penale che nel civile. Ci sono detenuti in attesa di giudizio, quasi la meta' delle persone attualmente recluse, che poi verranno assolti. Chi li ripaghera' mai dell' ingiustizia subita?''. Per Corbelli ''sono questi i veri problemi della giustizia di oggi. Altro che le leggi ad personam da una parte e lo strapotere politico che vuole mantenere una certa magistratura. C'e' un eccesso da una parte e dall' altra. Occorre rinunciare ai propri interessi e tornaconti personali e politici e pensare invece ai problemi, alle attese e ai diritti dei cittadini. In questa direzione deve andare la riforma della Giustizia''.

Dima candidato di AN per lo Ionio cosentino

15/01 Il candidato di An per la zona dello Ionio cosentino alle prossime elezioni regionali sara' l'attuale assessore regionale all'Agricoltura Giovanni Dima. Lo ha annunciato il deputato Giuseppe Geraci durante una conferenza stampa tenuta a Corigliano Calabro cui ha partecipato lo stesso Dima. Nel corso dell'incontro sono stati anche presentati il programma e le strategie di An per le regionali, con particolare riguardo ai problemi rimasti insoluti per lo sviluppo dello Ionio cosentino. Dima ha ricordato quanto e' stato fatto nel settore agricolo e della pesca anche in ambito nazionale ed europeo, come promozione e commercializzazione dei prodotti calabresi, ma ha anche riconosciuto che ''la Regione Calabria va governata nella sua interezza e che c'e' bisogno di certezze, per cui noi politici abbiamo il dovere di spingere per lo sviluppo comportandoci in modo diverso rispetto al passato''. ''E' necessario - ha aggiunto Dima - portare a termine i lavori per le infrastrutture della zona che non sono state completate in passato. Mi riferisco in particolare alla messa in sicurezza e ai lotti ancora da completare della statale 106 Ionica, una delle strade piu' pericolose d'Italia; all'ammodernamento della rete ferroviaria ionica, Taranto - Reggio Calabria ed alla costruzione dell'aeroporto di Sibari. Sono opere prioritarie, necessarie e vitali per lo sviluppo dell'intera provincia che non possono essere piu' trascurate''. Dima e Geraci si sono detti d'accordo con la scelta della Casa delle liberta' di candidare il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, per la presidenza della Regione. ''E' un uomo - hanno detto - di ampie e dimostrate capacita' imprenditoriali e di consolidata e brillante attivita' politico amministrativa. Ha tutte le carte in regola per dare alla Calabria un decisivo impulso per il suo definitivo riscatto, un candidato vincente, certamente piu' capace di quello del centrosinistra Agazio Loiero''. Geraci si e' detto poi d'accordo con il Ministro Alemanno nel chiedere per il centrodestra una vicepresidenza di An alla Regione ed ha auspicato che per tale ruolo venga scelto Giovanni Dima.

Pisano (Pri) il piano annuale e triennale di stabilizzazione degli LSU-LPU

15/01 Il capogruppo alla Regione del Pri, Vincenzo Pisano interviene sulla vicenda dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, rilasciando la seguente dichiarazione che riportiamo nella sua stesura integrale: “Il Consiglio regionale, con l’approvazione del Piano annuale e triennale di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, ha avviato concretamente a risoluzione un annoso problema per circa ottomila lavoratori. Si profila, realisticamente, il superamento della situazione di lunga e persistente precarietà di tali lavoratori e con essa tutti i disagi sociali e economici, dando così certezza e stabilità del posto di lavoro. Viene risollevata l’economia di migliaia di famiglie e attivato un circuito produttivo e di normalizzazione nel campo dei servizi agli Enti locali. Con la proposta del sottoscritto di modifica della legge regionale 18/2004 (finanziaria) e l’articolo 2 della numero 20 del 2003, approvata dal Consiglio, si pone un vincolo al bilancio regionale di previsione per gli anni successivi sino al 31 dicembre 2007 per la copertura di quanto è prevedibile ai fini della stabilizzazione progressiva. Al tempo stesso, si rende giustizia a quei lavoratori che, in modo irresponsabile ed ingiustificato da parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, erano rimasti privi del rapporto di lavoro. In questo contesto, il provvedimento approvato serve a ripristinare le situazioni pregresse che aggravano ulteriormente la situazione di per sé critica”.

Ancora Pirilli su Zavettieri: “Chi sono i mandanti dei suoi attentatori?”

15/01 ''Restano senza risposta i problemi piu' inquietanti da me posti: chi sono i mandanti politici dei suoi attentatori e perche' continua a fare l' assessore e periodicamente ci racconta, anche attraverso la solennita' di un congresso, la barzelletta delle dimissioni che poi restano sempre nel cassetto del presidente?''. E' quanto sostiene in una nota l'europarlamentare Umberto Pirilli circa la polemica dei giorni scorsi con l'assessore regionale, Saverio Zavettieri. ''Zavettieri - ha aggiunto - vuole chiudere la polemica. Io non ho fatto polemica, ho solo posto sia pur polemicamente alcuni problemi, etici, morali, politici innanzitutto a cui Zavettieri non ha dato risposta. Si e' anzi indignato rivendicando i suoi 40 anni di onorata vita politica, una sorta d' immortalita' anche fisica, grazie alla fortuna, e ha concluso che i suoi conti correnti sono uno specchio''. ''Mi duole per lui perche' - ha concluso - io non gli avevo contestato di essere personalmente disonesto, perche' sono convinto che non lo sia ed anche perche' ritengo che l' onesta' sia un presupposto e non un merito dell' uomo politico''.

Senatore (FI) entusiasta della candidatura Abramo

15/01 ''Sono davvero entusiasta che l' amico Sergio Abramo sia stato designato quale candidato della Casa delle Liberta' per la Presidenza della Giunta Regionale della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Raffaele Senatore. ''Sono convinto - ha aggiunto - che la vittoria sara' nostra e che la guida e il destino della nostra regione finira' in mano a questo giovane e brillante uomo politico. La Calabria ha bisogno di validi esempi e di uomini capaci del calibro di Sergio Abramo. La sua intelligenza e la sua dinamicita' d' azione rappresentano l' elemento di novita' e di freschezza politica di cui tutti abbiamo bisogno. I suoi 47 anni sono gia' auspicio per una scelta che propone alla nostra regione una nuova prospettiva di sviluppo e che ci fa guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. Tutti conosciamo e riconosciamo le capacita' imprenditoriali e amministrative di questo politico di spessore. Una figura che, attraverso la sua opera di rinnovamento morale e culturale, sapra' rivoluzionare il modo tradizionale di concepire la politica. Sono certo che egli sapra' proseguire il lavoro di modernizzazione gia' ben avviato dal suo predecessore, Giuseppe Chiaravalloti. Un lavoro intenso e fruttuoso, ma che alla fine vedra' la Calabria sapersi riscattare da decenni di arretratezza e di abbandono''. ''Al mio candidato - ha proseguito Senatore - e al futuro Presidente della Regione Calabria chiedo di includere nel suo programma elettorale quattro elementi fondamentali: l' ambiente, la salute, la famiglia e lo sviluppo. Queste componenti hanno rappresentato i punti cardini del mio impegno e della mia azione politica di Consigliere Regionale di Forza Italia. La nostra terra necessita di un ulteriore impegno per questi fondamentali elementi ed io sono certo che il Presidente Abramo sapra' ben interpretare le esigenze e le utilita' che questi ambiti racchiudono''. ''Non solo perche' - ha concluso - per ognuno di essi questa legislatura, ed io in particolare, ha prodotto una valida quanto innovativa legge, ma soprattutto perche' essi rappresentano i principi essenziali da cui partire per offrire alle future generazioni una terra ricca e fiorente, crocevia principale di una grande area economica quale sara' presto il Mediterraneo''.

Per Ruffolo e Adamo (PSE) incompatibile la terza gara per l’affidamento del servizio idrico integrato provinciale

14/01 I consiglieri del PSE, Antonio Ruffolo e Vincenzo Adamo, in una interrogazione al Presidente Oliverio, chiedono di sapere se “letta la circolare 6 dicembre 2004 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio sull'affidamento del servizio idrico integrato a società a capitale misto pubblico-privato, non ritenga di dovere immediatamente sospendere la conclusione della terza gara indetta con procedure concordate per individuare il socio privato cui affidare il 49% delle azioni che dovrebbero completare il capitale sociale attualmente interamente pubblico della Cosenza Acque S.P.A.
Tale gara, infatti, alla luce della circolare in parola, risulterebbe assolutamente incompatibile rispetto alla normativa dettata della interpretazione autentica della legge 36 del 1994 e, portata a compimento, violerebbe i principi della imparziabilità e della trasparenza considerati dal legislatore pregiudiziali per l'operazione.
I sottoscritti ricordano anche che si è ancora in atto del chiarimento sollecitato dal TAR della Puglia alla Corte di Giustizia Europea sulla compatibilità dell'affidamento "in house" a società a capitale interamente pubblico del servizio, avvertendo che un eventuale pronunciamento negativo potrebbe far ripartire dall'inizio l'intera procedura.
Consigliamo, pertanto, l'ATO di impiegare tempo e risorse nel più attento monitoraggio della distribuzione delle riserve idriche sull'intero territorio provinciale e nell'individuazione delle cause che hanno determinato soprattutto nell'estate scorsa grave carenze in alcune aree, penalizzando gravemente il turismo. E' questo un settore di attività da incrementare assieme a quello dello studio da condurre, in stretta collaborazione con i Comuni, per la fissazione delle tariffe delle forniture sia domestiche che per altri scopi.”

Si dimettono 21 consiglieri, cade la Giunta di Vibo.

14/01 Neanche il tempo di salutare il Presidente Ciampi che i consiglieri di maggioranza hanno fatto cadere il Comune. Le dimissioni sono state 21 (su 40), e sono state protocollate stamattina nella sede del municipio. Cade così l'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Elio Costa, eletto nel maggio 2002 come indipendente nella Casa delle Libertà. I consiglieri comunali dimissionari sono 13 del centrosinistra e 8 della ex maggioranza di centrodestra: 3 di Alleanza Nazionale 3 dell'Udc e 2 di una lista civica. Alla base dello scioglimento, un conflitto ritenuto insanabile tra il sindaco e le componenti di An e Udc in consiglio comunale facenti capo, rispettivamente, al senatore Francesco Bevilacqua e al deputato Michele Ranieli. La crisi all'interno della maggioranza si era aperta dopo la sconfitta della Cdl nelle ultime elezioni provinciali. La situazione e' poi precipitata quando il sindaco - dopo il recente azzeramento della giunta - ha provveduto alla nomina di un esecutivo composto da sette uomini, in presunta violazione dell'accordo con i partiti della coalizione, che ne prevedeva dieci. ''Sono orgoglioso di aver lavorato nell'interesse della mia citta' e per questo sono convinto di averlo fatto sino ad oggi. Di quanto e' avvenuto affido il giudizio ai cittadini vibonesi''. E' quanto ha detto il sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, che in serata ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha illustrato le opere realizzate durante il suo mandato.
La solidarietà dell Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. “Esprimo innanzitutto solidarieta' al Sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, uomo che quotidianamente si e' impegnato con determinazione nell'azione amministrativa improntata ad una programmazione che ha saputo guardare con lungimiranza allo sviluppo ed alla crescita socio-culturale della Citta'''. ''A lui va il personale apprezzamento - ha aggiunto - per essersi posto quale garante della legalita' e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Uguale solidarieta' ai consiglieri di maggioranza che hanno lealmente mantenuto saldo l' impegno assunto in campagna elettorale lavorando alla realizzazione del programma politico-amministrativo della coalizione. Essi sono rimasti fermi nell'impegno quotidiano in favore della crescita della comunita', a dispetto di chi invece ha scelto strade diverse''. ''Solidarieta' anche alla Citta' di Vibo Valentia - ha concluso - che viene privata di un'Amministrazione efficiente, sacrificata sull'altare degli interessi di parte rispetto a quelli dell'intera comunita'. Ora il centrodestra vibonese deve saper trovare i motivi di condivisione, insieme a quel senso di appartenenza che deve unire quanti non intendono regalare alla sinistra la guida di un importante capoluogo di provincia come Vibo Valentia''.
''Grande amarezza per quanto e' accaduto in seno all' Amministrazione Comunale di Vibo Valentia'' e' stata espressa dal commissario comunale e dal coordinatore provinciale di Vibo Valentia di Forza Italia, Francesco Miceli e Valerio Grillo. ''Il grande senso di responsabilita' - e' scritto in una nota - dimostrato da tutto il partito che ha anteposto ad ogni sia pur legittima aspirazione dei singoli il superiore interesse della comunita' amministrata, non ha trovato riscontro in alcuni settori della maggioranza che hanno, con ostinazione, mantenuto ferme le loro posizioni. Una grande opportunita' per la citta' di Vibo Valentia e' svanita. Per questo Forza Italia ritiene improcrastinabile un serio confronto all' interno della Cdl al fine di chiarire le reali motivazioni e che hanno determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale''. Forza Italia esprime, altresi', ''la sua piu' ampia solidarieta' al sindaco Elio Costa che con passione, grande senso del dovere e competenza ha cercato di portare a compimento il programma proposto ai cittadini e per il quale gran parte del lavoro era stato gia' realizzato''.
Anche il presidente della Commissione autoriforme, Paolo Naccarato interviene a favore di Costa: ''Evidentemente la classe politica di Vibo Valentia non meritava di avere come sindaco un galantuomo ed una personalita' di grande prestigio e spessore come Elio Costa''. ''Un' altra occasione - ha concluso - che si perde colpevolmente che pesera' sugli equilibri politici futuri non solo di quella provincia''.

Zavettieri (NPsi) risponde a Pirilli (AN): “E’ difficile sbarazzarsi di me”

14/01 ''Intendo chiudere la polemica sul piano politico con l' on. Pirilli anche per non eccitare ulteriormente la sua ossessione maniacale. Diciamo che non ha trovato niente da fare che attaccare il sottoscritto''. Questa la risposta del leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri, alla contreplica dell' europarlamentare di An Umberto Pirilli, con il quale da un paio di giorni e' in atto una polemica. ''Per quanto riguarda - aggiunge Zavettieri - la mia cultura alla quale si riferisce in coda alla sua replica, io sono uno che da 44 anni e' sulla scena politica con ruoli di rilievo nel partito e nelle istituzioni parlamentari e in un partito di governo e sono in condizioni alla fine della mia carriera proprio per questa cultura di far conoscere i miei conti correnti e la mia posizione patrimoniale che e' rimasta immutata. Sono uno del quale e' difficile sbarazzarsi politicamente, certamente fino a quando ho il consenso degli elettori: anche in altri modi ci hanno tentato pero' ho avuto fortuna, altri hanno avuto sfortuna''.

Lista unitaria tra Progetto Calabrie e Governo Civico

14/01 Progetto Calabrie e Governo Civico per la Calabria hanno deciso di esplorare insieme tutte le possibili forme di collaborazione a partire dalla ''formazione di una proposta elettorale comune - e' scritto in una nota - per concorrere insieme alla formazione di una lista comune di candidati da presentare al giudizio degli elettori calabresi per le prossime elezioni regionali''. E' quanto emerso al termine di una riunione congiunta dei coordinamenti regionali dei due movimenti svontasi a Lamezia Terme. Alla eventuale lista potranno partecipare anche altri movimenti, associazioni, liste civiche calabresi che ''hanno gia' manifestato - prosegue la nota - la propria disponibilita' ad un progetto politico regionale condiviso. E' questa la piu' seria e serena risposta che i movimenti calabresi danno a tutti coloro che in questi giorni stanno brigando, nelle piu' tradizionali liturgie della politica politicante, per tentare di far modificare in senso restrittivo ed antidemocratico la legge elettorale nella nostra regione''. ''L'anelito - prosegue la nota congiunta dei due movimenti - di rinnovamento e di innalzamento del livello di confronto politico in Calabria non e' piu' eludibile. Rimaniamo convinti che il grande sforzo elaborativo e progettuale della nostra proposta, che ha condotto sia pure con tutti i limiti evidenziati alla prima vera forma di democrazia partecipativa in Calabria a livello di coalizione, cioe' l'Assemblea dei Grandi Elettori del centrosinistra di Lamezia Terme che ha portato alla designazione del candidato presidente Agazio Loiero, ha ormai segnato un percorso irreversibile di cambiamento''. ''E se - conclude la nota - per il cambiamento degli uomini, indispensabile per dare nuova linfa alla politica, si richiedono tempi nel medio-lungo termine, e' altrettanto vero che per la formulazione di un progetto politico innovativo in Calabria non si puo' piu' aspettare''.

Garofalo formalizza al Presidente Oliverio la richiesta di revoca dell’ass. Morcavallo

14/01 La revoca dell'assessore Oreste Morcavallo e' stata chiesta al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, dal capogruppo di Alleanza Popolare, Luigi Garofalo. La richiesta e' stata inoltrata anche al presidente del consiglio, Francesco Principe. ''Per come evidenziato attraverso gli organi d' informazione - scrive Garofalo - l' avvocato Oreste Morcavallo non rappresenta piu' il gruppo Alleanza Popolare in consiglio provinciale, percio' le chiedo l' immediata revoca dello stesso dalla carica di assessore provinciale''. ''Sono sicuro - ha concluso - di un favorevole accoglimento della mia legittima richiesta politica, in caso contrario potrebbe aprirsi una vertenza specifica su questa questione, sin dal prossimo consiglio provinciale''.

Sono 437 i delegati la congresso regionale dei DS del 28 e 29 a cui partecipa Fassino

14/01 Saranno complessivamente 437 i delegati al prossimo congresso regionale dei Democratici di Sinistra, che sara' celebrato i prossimi 28 e 29 gennaio e i cui lavori saranno conclusi dal segretario nazionale Piero Fassino. Lo ha comunicato, nel corso di un incontro con i giornalisti, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, presenti, inoltre, il vice presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, i dirigenti Pino Caminiti, Enzo Lauria e Lillo Zappia. La platea congressuale regionale e' costituita da 379 delegati eletti nei singoli congressi delle unita' di base e provinciali, a cui si aggiungono 20 sindaci diessini e 38 membri in rappresentanza della Sinistra giovanile. ''Un profilo organizzativo e politico di un partito - ha sottolineato Nicola Adamo - che ha portato a discutere oltre diciottomila iscritti in tutta la regione che ci consente di potere dire che questa forza e' al servizio della democrazia calabrese per il suo radicamento di massa. Noi cercheremo di utilizzare questa forza come impegno di tipo valoriale e programmatico per sconfiggere la crisi in cui versa la Calabria per precise responsabilita' dei governi nazionali e regionali del centrodestra, ed in tal senso daremo anche precise indicazioni sulle strade da intraprendere''. Dei 437 delegati che parteciperanno a Lamezia Terme al congresso regionale, 328 sono espressione della mozione che fa capo al segretario nazionale Piero Fassino, 53 per la mozione rappresentata da Fabio Mussi, 12 in rappresentanza della mozione Salvi, 6 per la mozione Bandoli e i 38 della Sinistra giovanile. sui temi politici, Nicola Adamo ha detto che ''l' idea di un progetto che metta insieme i riformisti calabresi e' tutt' altro che abbandonata, come, peraltro, detta lo scenario europeo, dove si fronteggiano le due grandi forze organizzate, i conservatori ed i riformisti. In questa direzione - ha concluso Adamo - avranno un ruolo di grande importanza le prossime elezioni regionali da cui ripartire per un processo di grande cambiamento della societa' calabrese''.

Nuova proposta di Naccarato sulla legge regionale: sbarramento al 4%

14/01 Lunedi' 17 e' l'ultimo giorno utile per poter varare una legge elettorale e ci vuole una decisione chiara e definitiva. Da questa consapevolezza e' scaturita la necessita' di sottoporre una nuova proposta, che muove dall'esigenza di non poter stravolgere lo spirito e la lettera dell'attuale normativa in materia elettorale, da parte del presidente della Commissione Riforme, Paolo Naccarato che aumenta lo sbarramento al 4%. ''Mi permetto - scrive Naccarato ai consiglieri regionali - di richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti delicati che riguardano la stessa funzionalita' della legge e che coinvolgono la coscienza democratica di ciascuno di noi:1. La vigente legge n. 43/95, frutto di un appassionato e meditato lavoro del compianto onorevole Tatarella, all'art. 7 recita testualmente:''non sono ammesse all'assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto, nella intera regione, meno del 3% dei voti validi, a meno che non sia collegato ad una lista regionale che ha superato la percentuale del 5%''. Il Legislatore nazionale, evidentemente, ha ritenuto di dover tener conto del fatto che e' previsto un consistente premio di maggioranza a favore della coalizione vincente, teso a garantire la stabilita' della stessa maggioranza; non e' parso quindi opportuno prevedere uno sbarramento tout court che avrebbe penalizzato oltre misura la rappresentanza di quelle forze politiche che pur minoritarie, specie all'interno delle coalizioni, esprimono la ricchezza delle giuste diversita' e che in definitiva rappresentano il sale della democrazia. 2. Non va poi dimenticato il contenuto della comunicazione del Ministero dell'Interno a firma del Ministro Pisanu del 21 dicembre 2004 che, confermando quanto ho piu' volte riferito nei mesi scorsi, chiarisce una volta per tutte quali sono i compiti ed i limiti entro i quali dovra' operare l'Amministrazione Centrale dello Stato nel pieno rispetto dell'autonomia delle Regioni anche e soprattutto in materia elettorale, ed in particolare laddove richiama l'impossibilita' da parte dello Stato di ''dettare criteri interpretativi delle Leggi Regionali. Pertanto, le direttive di attuazione delle eventuali nuove disposizioni regionali cui consegue la gestione amministrativa del procedimento elettorale, non potranno che essere emanate direttamente dalle S.S.L.L. (le Regioni stesse) come peraltro gia' avviene nelle Regioni a Statuto Speciale''. Fino ad aggiungere in un passaggio successivo che ''le Regioni legiferanti nella materia elettorale potranno, ove ritenuto, utilizzare detta documentazione procedendo alle modifiche ed integrazioni in conformita' alla nuova normativa regionale''. 3. E' dunque evidente che per varare una legge elettorale dai contenuti compatibili con l'esigenza della sua concreta attuazione amministrativa i margini di manovra ed i tempi sono ristrettissimi, per di piu' in una situazione estremamente complessa che non ha precedenti e che impone a tutti un supplemento di responsabilita'. 4. Per questo, pur confermando la validita' della proposta conosciuta ormai come ''lodo Naccarato'' (che peraltro ho gia' presentato come emendamento interamente sostitutivo delle proposte di legge richiamate in Consiglio ex articolo 67 del Regolamento e che prevede uno sbarramento secco del 2%), mi sento in dovere di formulare, per quanto attiene la sola questione dello sbarramento stesso, una ipotesi diversa. Essa consiste nel confermare integralmente il citato articolo 7 della legge n. 43 del 23 febbraio 1995 (il c.d. tatarellum) elevando tuttavia la soglia di sbarramento dall'attuale 3 % al 4 %. 5. Tale sbarramento operera' nei confronti delle liste provinciali non collegate a liste regionali che abbiano superato il 5 per cento dei voti validi, e si muove certo nella direzione auspicata da alcune forze politiche di contenere la frammentazione, di scoraggiare la presentazione di ''liste personali'' o ''fai da te'', di rafforzare la democrazia dell'alternanza, garantendo in certa misura le formazioni politiche minori che hanno compiuto una scelta di coalizione. In tal modo si raggiunge il risultato di stimolare partiti e movimenti a perseguire una ricomposizione politico-elettorale, rispettosa dell'autonomia delle singole forze ma al contempo volta ad incoraggiare proprio la coalizione delle stesse con altre forze politiche che partecipano alle elezioni con un loro candidato alla Presidenza della Giunta regionale. Al di la' delle interpretazioni che ciascuno riterra' di dare alla mia iniziativa, la presente proposta, a mio avviso, e' rivolta a favorire il superamento delle contrapposizioni e a facilitare l'intesa fra le forze politiche che, mai come ora, rappresenterebbe un atto di grande maturita' democratica''.

Bova (DS) “Lunardi intervenga per la ferrovia jonica a binario unico priva di norme di sicurezza adeguate”

14/01 ''In gran parte del Sud e in particolare lungo la linea ferroviaria Jonica Reggio Calabria-Roccella-Catanzaro Lido-Crotone-Sibari, le tratte oltre a non avere norme di sicurezza all'avanguardia sono addirittura a binario unico''. E' quanto sostiene il parlamentare dei Ds, Domenico Bova, in una interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, circa la sicurezza sulle linee ferroviarie dopo l'incidente avvenuto in provincia di Bologna. ''In Calabria - ha aggiunto - la rete ferroviaria, con l'esclusione della tratta tirrenica, e' sprovvista del cosiddetto blocco automatico con segnale acustico in cabina. Sulla linea Ionica esistono solo sistemi di protezione meccanica del tipo blocco telefonico, conta assi ed elettrico manuale privi di segnalazioni in cabina e di congegno autofrenante''. Il parlamentare dei Ds ha chiesto al ministro delle Infrastrutture ''di intervenire in tempi brevi predisponendo un programma organico di lavori in modo da dotare la tratta ferroviaria ionica della Calabria dei moderni sistemi di sicurezza evitando cosi' che tragedie come quella di Crevalcore possano ripetersi''.

Soddisfazione di Rizza (AN) per la candidatura Abramo

14/01 ''La scelta ricaduta su Sergio Abramo a candidato alla presidenza della Giunta regionale non puo' che essere accolta con soddisfazione''. E' quanto sostiene il vicepresidente del consiglio regionale, Domenico Rizza (An). ''Abramo - ha aggiunto - e' uomo di ampie e dimostrate capacita' imprenditoriali e di consolidata e brillante attivita' politico-amministrativa nel capoluogo di Regione. Per questo sono convinto che egli abbia tutte le carte in regola per dare alla Calabria il decisivo impulso per il suo definitivo riscatto''.

La Fondazione Filosa chiede ad Abramo “Salario d’ingresso formativo per vincere”

14/01 ''Il salario d' ingresso formativo, cosi' come proposto dal sen. Antonio Gentile, per due anni; la banca regionale etica che abbia una parte dedicata alle famiglie ed una al mediocredito, con interessi inferiori di almeno due punti alla media nazionale e con un fondo garanzia; l' affidamento della progettazione dei Por a persone qualificate: sono tre cose che ti chiediamo per vincere''. E' quanto scrivono a Sergio Abramo, candidato della Cdl alla presidenza della Regione, Mario Campanella ed Arnaldo Golletti della Fondazione Filosa. ''Non ci interessano vittorie di Pirro - si legge nella nota - ma cambiamenti che possano riguardare tutti i calabresi, anche quelli che non ti voteranno: agire su questi tre fronti significherebbe realmente rappresentare una grande novita' per tutti. La Calabria del futuro passa attraverso queste competenze e riteniamo che sia ineludibile il tentativo di guardare oltre. Il rilancio e' un' arma che va utilizzata non con i vecchi metodi concertativi che servono solo a fare parole, ma con queste innovazioni, che certamente tu potrai cogliere con l' aiuto di tutti''.

Galati (NPSI) chiede chiarimenti ed una indagine ispettiva sulla Schillacium

14/01 “Dalla riunione della Conferenza dei sindaci, svoltasi mercoledì scorso a Soverato a proposito della Schillacium, pur avvertendo una positiva attenzione da parte di tutti i soggetti interessati, non mi pare sia venuta, però, una forte, coesa e determinata richiesta di chiarimento finanziario della società che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti nel basso ionio catanzarese”.
E’ quanto sostiene il capogruppo del Nuovo Psi alla Regione, Francesco Galati, secondo il quale “Alcuni dei punti da me sollevati, in una specifica interrogazione depositata l’altro giorno presso la Segreteria Generale del Consiglio regionale ed indirizzata al presidente Chiaravalloti, probabilmente possono essere chiariti esclusivamente da un un’accurata indagine ispettiva della Giunta regionale sulla Schillacium” .
“Soltanto da un’indagine seria e puntale, in sostanza - aggiunge Galati - si potrà ottenere un chiarimento inteso a porre rimedio a problemi che evidentemente sono strutturali e restituire, anzitutto, tranquillità ai cittadini che fruiscono di un servizio svolto egregiamente e poi ai 138 dipendenti che seguitano ancora a non percepire i compensi loro legittimamente dovuti”.
“La società Schillacium - argomenta l’esponente del Nuovo Psi -, istituita per l’attuazione diretta della raccolta differenziata dei rifiuti in 31 Comuni del basso Ionio catanzarese, bacino individuato nel Piano generale per la raccolta differenziata nella Regione Calabria, sembra essere stata travolta da una serie di disfunzioni amministrative su cui la Regione, che ha voce in capitolo, deve prendere posizione. L’intera vicenda, anche dopo la riunione di ieri, assai utile perché finalmente si è preso atto dell’enorme importanza che la società riveste nel basso ionio catanzarese, esige un’attenzione particolare da parte del Governo regionale. La condizione gravissima in cui versa la Schillacium, al punto che anche dopo la riunione di ieri ancora i dipendenti non riceveranno che la sola mensilità relativa niente meno che al mese di ottobre 2004, deve poter trovare un momento di approfondimento amministrativo e finanziario, altrimenti si andrà avanti sempre in maniera precaria e insoddisfacente”.
“Dovrà, giunti a questo punto, essere la Regione a spiegare come mai la Schillacium a tutt’oggi non è riuscita a garantire ai lavoratori dipendenti le mensilità di novembre e dicembre, né l’indennità una tantum, che sarebbe dovuta essere già corrisposta da 18 mesi, né le indennità per le sedi disagiate come da accordo raggiunto in sede di contrattazione decentrata. La stessa indagine da parte della Regione dovrà inoltre spiegare come mai la società lamenta ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni, mentre questi dichiarano di erogare quanto spettante solo con ritardi dovuti a tempi tecnici; su questi aspetti importanti è ora che conosca tutta la verità”.

Garofalo lascia l’Udeur e chiede ad Oliverio la revoca dell’assessore Morcavallo

13/01 ''Onorevole Mastella, non ritengo che ci siano piu' le condizioni politiche per camminare insieme soprattutto per l' incapacita' dimostrata da qualche piccolo dirigente periferico condominiale che oggi gestisce il partito e a cui non intendo dare nessuna risposta per il tenore delle sue argomentazioni di scarso livello politico''. Luigi Garofalo, capogruppo dell' Udeur in seno al consiglio provinciale di Cosenza, con una lettera indirizzata all' onorevole Clemente Mastella, annuncia di lasciare i Popolari Udeur, rimanendo in consiglio come rappresentante del gruppo Alleanza Popolare. ''Nella mia precedente lettera le ho evidenziato che nel partito della provincia di Cosenza - scrive Garofalo a Mastella - esiste una questione morale che andava affrontata in sede locale congiuntamente con il leader nazionale del partito. Il tenore degli articoli pubblicati oggi sui mezzi di d' informazione - continua l' ex capogruppo - in cui si specifica che l' onorevole Ennio Morrone annuncia querele contro i frondisti evidenzia l' incompatibilita' ambientale venutasi a creare in seno al partito''. Garofalo, dopo aver ricordato i malumori espressi da ''un' intera classe politica nei confronti di una classe dirigente del partito ritenuta non all' altezza per affrontare le prossime sfide quali le elezioni regionali'', annuncia che, in contemporanea con lo svolgimento del prossimo congresso provinciale, terra', insieme ad altri dirigenti ed eletti del partito, una conferenza stampa sulla questione morale. Alla fine, Garofalo annuncia che nella stessa giornata odierna richiedera' ''al presidente della provincia di Cosenza, il diessino Mario Oliverio, la revoca dell' assessore Morcavallo, perche' questo non rappresenta piu' il mio gruppo in consiglio provinciale''.

Progetto Calabrie incontra Loiero. “Stiamo valutando se formare una lista”

13/01 Il candidato alla presidenza della regione Calabria per il centrosinistra, Agazio Loiero, ha incontrato una delegazione di Progetto Calabrie, guidata dal presidente onorario, Giovanni Latorre. E' stata un' occasione, e' scritto in un comunicato di Progetto Calabrie, per un primo scambio di idee dopo l' assemblea dei grandi elettori di Lamezia. ''Insieme al candidato alla presidenza - prosegue la nota - si e' parlato dell' apporto in termini di risorse umane che l' associazione puo' e vuole offrire alla coalizione, a cominciare dalla stesura del programma. Ma anche del grande impegno che Progetto Calabrie sta assicurando per verificare se ci sono le condizioni, insieme ad altri movimenti, associazioni e liste civiche calabresi, per la presentazione di una lista qualificata e competitiva da offrire alla coalizione per il successo alle prossime regionali''. Progetto Calabrie ha ribadito a Loiero ''la necessita' che il programma del centrosinistra tenga in grande considerazione alcuni temi come la collocazione strategica della regione al centro del Mediterraneo, i giovani e la ricerca,le politiche sociali''. Loiero ha ringraziato ancora una volta Progetto Calabrie ''per aver proposto e fortemente voluto la realizzazione dell' assemblea di Lamezia, la piu' grande novita' politica della Calabria negli ultimi dieci anni, ed ha garantito che l' intero centrosinistra continua a guardare al movimento con vero interesse, considerandolo un importante valore aggiunto per l' intera coalizione, non soltanto in vista delle elezioni regionali''. Infine e' stato annunciato un prossimo incontro tra il candidato alla presidenza del centrosinistra, il coordinatore della Gad, Marco Minniti e Progetto Calabrie, in occasione di una manifestazione che il movimento dei professori sta organizzando per le prossime settimane.

Loiero: “La non riconferma di Chiaravalloti testimonia la auto bocciatura della CDL”

13/01 ''Il fatto che il centrodestra abbia deciso di non candidare il presidente uscente, Giuseppe Chiaravalloti, testimonia la bocciatura che loro stessi danno a questa esperienza di governo'': lo ha detto Agazio Loiero, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, parlando ad un incontro promosso ad Oppido Mamertina dalla Gad della Piana di Gioia Tauro. All' iniziativa, moderata dal giornalista Michele Albanese, hanno partecipato amministratori locali, dirigenti di partito e rappresentanti dell' associazionismo. Prima di partecipare all' incontro Loiero ha fatto visita ad alcune strutture socio-sanitarie della zona preaspromontana. ''Occorre costruire - ha detto Loiero nel corso dell' incontro - un grande processo di argine per programmare e attuare la trasformazione in risorsa di un territorio i cui problemi negli ultimi cinque anni si sono pericolosamente incancreniti. Le problematiche di questo territorio - ha sostenuto - sono simili a quelle sofferte dalle popolazioni che abitano il 91% del territorio calabrese che, essendo montuoso, ha subito in questi anni l' incapacita' di programmazione della Regione, che non ha saputo interrompere il fenomeno dello spopolamento e dell' emigrazione''. Riferendosi all' agricoltura il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione ha affermato che ''bisogna programmare il settore in maniera completamente diversa, riformando quegli enti che sono diventati veri e propri carrozzoni burocraticizzati. Abbiamo bisogno di un' istituzione regionale finalmente stabile - ha concluso Loiero - dove attuare un progetto che valorizzi le diversita', senza esasperare nuovamente i particolarismi''.

Tripodi (PDCI) “Parte male l’avventura di Abramo. Ha chiamato i calabresi cittadini di Catanzaro”

13/01 ''Comincia male la sua avventura quale candidato del centrodestra alla presidenza della Regione il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Infatti, oggi, in una dichiarazione, rivolgendosi ai calabresi li ha chiamati cittadini di Catanzaro''. Lo sostiene Michelangelo Tripodi, segretario regionale e capogruppo del Pdci alla Regione. ''Evidentemente Abramo - prosegue Tripodi - continua a ragionare da sindaco di Catanzaro e non riesce a svestire questi panni. Tutto cio' e' davvero grave e costituisce un pesante scivolone per Sergio Abramo e per l' intero centrodestra anche perche' i cittadini delle altre province della Calabria non sono diventati catanzaresi e sono invece cosentini, crotonesi, reggini e vibonesi. Basterebbe solo questo - conclude Tripodi - per confermare la necessita' di andare ad un cambio profondo alla Regione mandando a casa il centrodestra e dando forza al centrosinistra che, con la scelta di Agazio Loiero, ha sicuramente avviato la stagione della riscossa economica e sociale della Calabria''.

Frana di Oriolo: Adamo e Ruffolo (PSE) chiedono un incontro tra forze politiche e istituzioni

13/01Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo, consiglieri provinciali del Pse-Lista Mancini, in riferimento al sopralluogo che l'assessore provinciale Riccetti ha programmato per il prossimo sabato 15 gennaio lungo il tratto stradale ricadente nel comune di Oriolo interessato dai noti movimenti franosi degli ultimi giorni, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "L'interruzione della Strada dei Cappuccini, causata dello smottamento determinato nelle scorse settimane dalle piogge che hanno interessato la zona dell'Alto Jonio cosentino, sta causando notevoli disagi alle comunità di una vasta area di territorio che comprende tra gli altri i centri di Oriolo, Nocara, Canna e Montegiordano. In questa zona ricadono tra l'altro i servizi sanitari del distretto di Trebisacce, la caserma dei carabinieri e quella forestale, le case per anziani, l'ufficio del giudice di pace, l'istituto commerciale, il liceo classico e l'istituto comprensivo per la scuola materna, elementare e media. Oriolo tra l'altro è l'unico comune della zona con mercato settimanale e mensile e con una rete attrezzata di negozi e supermercati. Ed è per questo che l'interruzione della strada intercomunale crea disagi, in particolare ai pendolari e agli studenti. Proprio in merito ai giovani che frequentano gli istituti superiori esiste il rischio concreto che, perdurando tale interruzione, per il prossimo anno vengano preferite le scuole della vicina Nova Siri, in territorio Lucano, con grave dispersione di risorse per un territorio già penalizzato dalla distanza rispetto al capoluogo e dalla carenza di infrastrutture. Un problema che peraltro era stato sollevato anche dal coordinatore del collegio camerale dell'Alto Jonio del Pse-Lista Mancini, Vincenzo Salerno.Ed è per questo che l'Amministrazione Provinciale deve intensificare i propri sforzi per soddisfare le aspettative di una comunità che ha sostenuto con forza l'attuale presidente in carica e la maggioranza di centrosinistra che lo sostiene. Nel caso specifico l'auspicio è che il sopralluogo dell'assessore Riccetti, amministratore sul luogo dove l'evento franoso si è verificato possa capace e preparato, con l'assunzione di una responsabilità diretta da parte dell'amministrazione, non solo rispetto al ripristino del traffico ma anche in merito ai futuri programmi di ammodernamento e di gestione della Strada dei Cappuccini.
Ci chiediamo inoltre se non sia il caso di promuovere al più presto un incontro tra le forze politiche, le istituzioni e le popolazioni locali per dare segno tangibile di vicinanza, attenzione e prospettiva, con l'obiettivo di investire anche la Regione del disagio avvertito nella zona, affinché si possa indurre l'ente regionale ad attivare gli interventi di propria pertinenza nei settori specifici di competenza".

Il coordinamento nazionale della CDL ufficializza la candidatura Abramo

13/01 Il Coordinamento nazionale della Cdl si e' riunito oggi a Roma e ha esaminato le candidature alla presidenza delle Regioni non ancora definite. Per Campania, Basilicata, Marche, Toscana ed Emilia Romagna a giorni verranno ufficializzate le decisioni assunte; per Umbria e Calabria vengono, invece, gia' ufficializzate le candidature di Pietro Laffranco e Sergio Abramo. A margine della riunione Ignazio La Russa, presidente vicario di AN ha dichiarato ''Abbiamo lavorato molto bene e abbiamo concluso senza problemi l' istruttoria sui candidati in Calabria e in Umbria, che saranno Abramo e Laffranco. Martedi' saranno ufficializzati, naturalmente dopo un confronto con il presidente Berlusconi, gli altri candidati della CdL''. Il vertice si è svolto nella sede di Forza Italia in via dell'Umiltà. Alla riunione erano presenti Bondi, Cicchitto e Calderoli.

Adamo (DS) “Abramo scelta non definitiva è segno di sbandamento del Polo”

13/01 ''Il ministro Alemanno mette in guardia i calabresi ed annuncia che la scelta di Abramo non e' ancora definitiva. Dice, sostanzialmente, che la proposta del candidato presidente non e' ancora stata ratificata dal vertice della Cdl, sarebbe, allo stato, solo una proposta di Forza Italia e calata dall' alto'': questa e' la replica del centrosinistra calabrese alla dichiarazione di Alemanno, del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''E' il segno - dice Adamo - dell' indeterminatezza e dello sbandamento in cui versa il Polo in Calabria. Per quanto ci riguarda riteniamo che la competizione sia gia' iniziata e non vorremmo che nei prossimi giorni al posto di Abramo ci fosse un altro nome. Ma in questo caso non c' e' panchina e non sono ammesse sostituzioni mentre la partita e' in corso. Alemanno tradisce il senso di insicurezza diffuso in ampi settori del polo che ritengono Abramo non è il candidato giusto per competere e vincere. Addirittura, nel caso dovesse essere confermata la scelta di Abramo, lo stesso Alemanno mette una toppa che evidenzierebbe ancora di piu' il buco. Propone un vicepresidente da affiancare ad Abramo in base ad un criterio assai curioso: Alemanno parla di una scelta di vice di ''un' area geografica complementare a quella del candidato presidente''. Insomma, Alemanno freudianamente sostiene che Abramo non e' il candidato in grado di rappresentare la Calabria. E' un candidato parziale e di contrapposizione. Alemanno sa bene che per competere non soltanto bisogna coprire il peso del fallimento del centrodestra al governo in questi anni ma anche saper essere all' altezza di una proposta di regionalismo unitario che oggi interpreta bene Loiero e la Grande alleanza democratica di Calabria''.

Alemanno soddisfatto della candidatura Abramo chiede la vicepresidenza per AN

13/01 Una ''precisazione' in due punti: e' quanto rende noto il ministro delle politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno a proposito della candidatura alla presidenza della Regione ed in merito al vertice di maggioranza che si e' svolto ieri a Roma. ''Sono personalmente favorevole - afferma Alemanno nel primo punto - alla candidatura di Sergio Abramo alla presidenza della Regione Calabria, ma la scelta spetta a Forza Italia e deve essere ancora ratificata definitivamente dal vertice della Casa delle Liberta''. Nel secondo punto Alemanno puntualizza: ''mi sono personalmente impegnato ad ottenere che la candidatura alla presidenza della Regione Calabria fosse integrata in un ticket che preveda anche la vicepresidenza ad un uomo di An, scelto in un'area geografica complementare a quella del candidato presidente. Ma e' evidente - conclude Alemanno - che il nome di questo candidato deve essere espresso dal partito, vagliando tutte le soluzioni disponibili, senza soluzione calate dall'alto". Il ministro, secondo fonti del suo entourage, pensa a un vice presidente espressione della provincia di Reggio Calabria.

Legge elettorale: Pizzimenti chiede a Fedele il rinvio del Consiglio di tre giorni

13/01 “Le chiedo, come già in tante altre occasioni è avvenuto con successo, un rinvio di due o tre giorni del Consiglio regionale, già convocato per lunedì 17 gennaio”. E’ quanto scrive il presidente del gruppo Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele. Alla base della richiesta “sopravvenuti improrogabili impegni politici nazionali per più approfondite consultazioni sul tema della legge elettorale”.
Nella stessa missiva, Pezzimenti chiede altresì al presidente Fedele “di dare istruzioni affinché venga riformulato l’ordine del giorno senza l’inclusione del progetto di legge n. 614/7 dal titolo ‘Disposizioni in materia sanitaria’ che figura al terzo punto della prossima seduta consiliare”.
“Da approfondimenti effettuati – dice Pezzimenti – questo progetto di legge di iniziativa dei consiglieri Leone, Senatore, Nucera, Chiarella, non risulta mai giunto alla Commissione competente, né mai discusso e approvato dalla medesima e neppure mai richiamato da alcuno in Aula”. “L’arbitraria inclusione di tale punto all’ordine del giorno – afferma Pezzimenti – si configura dunque come una grave irregolarità non sanabile alla quale porre tempestivamente rimedio”.
Infine, Pezzimenti “chiede formalmente, ai sensi dell’art. 67 del Regolamento del Consiglio, di porre all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare la Proposta di legge n. 561/7 presentata dai consiglieri Leone e Rizza in materia di ineleggibilità e incompatibilità da discutere contestualmente – per evidente affinità di materia – ai Progetti di Legge unificati n. 81/7, 433/7, 547/7, 558/7, ‘Norme per l’elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale’”.

Palmieri (PLI) “Piena disponibilità e fattiva collaborazione ad Abramo”

13/01 “Esprimo a nome mio personale e del Partito Liberale Italiano della Calabria le più vive congratulazioni per la designazione alla candidatura a Presidente della Regione Calabria della CdL di Sergio Abramo.”. Questo è quanto dichiara in una nota il Segreatario regionale del Partito liberale, Ciro Palmieri. “Pertanto –continua calmieri - ribadiamo il nostro impegno serio e concreto alla Casa delle Libertà, in particolare piena disponibilità e fattiva collaborazione al dott. Sergio Abramo, candidato alla presidenza della regione, che saprà certo farsi garante e promotore dei valori della tradizione Liberale.”

Chiarella (AN) “Abramo incontri subito i segretari ed i capigruppo della CDL”

13/01 ''Mi auguro che nella prossima settimana Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione della Casa delle liberta', si faccia promotore di un incontro con i segretari regionali e i capigruppo regionali dei partiti della coalizione di centro destra''. Lo afferma Egidio Chiarella, capogruppo di An alla Regione. ''E' necessario, con l' avvio della campagna elettorale che prepara la prossima legislatura regionale, - prosegue Chiarella - creare un coordinamento permanente tra le realta' politiche e sociali del centro destra, superando 'la solitudine' che tante volte ha accompagnato la politica regionale del passato. Sono convinto e consapevole che con l' unita' territoriale a vari livelli intorno ad Abramo vinceremo, considerando in egual modo la Calabria in tutta la sua conformazione geografica e umana''. Per Chiarella ''non ci devono essere 'differenze di trattamento' tra le varie province e dovra' essere rispettato il peso politico che ognuna di essa rappresenta nella realta' della coalizione di centro destra. E' l' ora di una Calabria 'DISTRETTO', dove prevalga l' interesse generale della popolazione e non quello relativo a 'particolari poteri', a volte portatori di divisioni tra le stesse comunita' che appartengono ad una stessa provincia o ad uno stesso ambito territoriale. Questa volta il segreto della vittoria - conclude Chiarella - sta nella capacita' di Abramo di unire tutti, diventando il 'Sindaco della Calabria Distretto'''.

Chiaravalloti “Con Abramo forze fresche e piene di entusiasmo”

13/01 “La politica del rinnovamento, gia' avviata in Calabria dalla Casa delle Liberta', si arricchisce di forze fresche e piene di entusiasmo'' è quanto ha dichiarato alle agenzie il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, commentando la candidatura di Sergio Abramo. ''La Casa delle Liberta' - ha aggiunto Chiaravalloti - ha felicemente scelto, recuperando tutti i ritardi, un uomo che intanto promette di muoversi nel segno della continuita' con la politica regionale gia' seguita negli ultimi anni dalla coalizione e che si presenta come un candidato rampante e vincente, capace di galvanizzare e raccogliere larghi consensi in tutta la regione''. Chiaravalloti, a proposito della sua mancata riconferma, ha detto di essere stato lui a chiedere di non essere ricandidato.''I coordinatori regionali della Casa delle Liberta' - ha detto Chiaravalloti - mi avevano indicato fin dal primo momento come candidato, ma ho preferito passare la mano un po' per stanchezza per il lungo periodo abbastanza impegnativo cui sono stato sottoposto e un po' perche' e' giusto che venga salvaguardata l' esigenza di potere contare su risorse umane nuove che si facciano portatrici di entusiasmo e vitalita'. Per quanto mi riguarda, sono stato uno dei padrini della candidatura di Abramo e sono quindi orgoglioso e contento di questa scelta''. Riguardo il suo futuro, Chiaravalloti ha detto di volere pensare soprattutto alle sue esigenze familiari. ''Penso, comunque - ha concluso Chiaravalloti - di continuare ad assolvere un ruolo istituzionale, piu' che politico, perche' e' piu' congeniale alla mia storia''.''Sergio Abramo e' un politico capace, giovane e rampante. Una personalita' che ha gia' dato prova di saper amministrare con passione, impegno ed equilibrio'' ha poi aggiunto Chiaravalloti, sul neocandidato della Casa delle Liberta' per le prossime regionali in Calabria. Il presidente Chiaravalloti era stato informato personalmente - fa sapere una nota del portavoce - dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, sulla scelta del candidato della Casa delle Liberta' per la Regione Calabria. ''La scelta e' stata non certo facile - sottolinea Chiaravalloti nella nota - considerate le altre possibili candidature, tutte di livello elevato. Sergio Abramo sapra', nel segno della continuita', ottimizzare le esperienze maturate e aprire verso altri prestigiosi traguardi per la Calabria''.

Il segretario regionale dei giovani comunisti italiani nominato responsabile per il Mezzogiorno

13/01 Il neosegretario regionale della Federazione giovanile dei comunisti italiani della Calabria, Giuseppe Longo, e' stato nominato responsabile nazionale Fgci per il Mezzogiorno nel corso della riunione del direttivo nazionale svoltasi a Roma. Lo rende noto un comunicato della Fgci. Intanto a Lamezia si e' riunito il coordinamento regionale della Federazione per conferire gli incarichi di ai componenti del coordinamento rappresentanti delle cinque federazioni calabresi: Marcella Larosa, responsabile organizzazione; Tito Russo, responsabile scuola e formazione; Salvatore Martino, responsabile Universita'; Alberta Colacino, responsabile lavoro; Rosario Francolino, responsabile politiche-sociali; Stefano Perri, responsabile comunicazione.

Coro di consensi intorno alla candidatura di Sergio Abramo

12/01 E' un vero e proprio coro di consensi quello che si è levato alla volta della candidatura del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo alla Presidenza della Regione Calabria. Un segno evidente di una scelta oeprata con saggezza dal Premier Berlusconi che sta navigando in acque non proprio tranquille della sua coalizione. Una scelta fatta al di sopra delle parti per evitare gelosie politiche, cercando di accontentare tutti i componenti della CDL, ultimamente, poco tranquilli per una lotta interna che ha toccato anche toni esasperati. E come sa fare, da buon imprenditore, il Cavaliere cava dal cilindro magico una sorpresa di qualità. Un Sindaco, venuto dal mondo dell’imprenditoria, che ha operato bene e che ha fatto esperienza nell’ANCI evidenzia delle indubbie qualità che lo hanno giustamente posto al di sopra di tutte le altre candidatura. Ma oltre questo c’è d considerare il suo essere imprenditore e cioè persona super partes, un tecnico per meglio intenderci, che accontenta tutti. Anche coloro che spingevano per loro soluzioni. Una prima importante conferma viene proprio dal Ministro Gasparri che, molto vicino alla soluzione Chiaravalloti, ammette la scelta come giusta ed importante. Difatti dichiara il Ministro per le comunicazioni in una nota ''L'ipotesi della candidatura di Abramo alla Presidenza della Regione Calabria e' sicuramente positiva''. ''E' uno dei piu' importanti imprenditori della regione - ha aggiunto Gasparri - molto impegnato nell'associazionismo delle realta' locali come presidente dell'Anci Calabria nonche' il sindaco piu' votato al secondo mandato e popolare d'Italia. Attraverso la sua candidatura possono trovare trovano espressione le giuste aspirazioni della societa' calabrese, raggiungendo anche quella parte di elettorato che non e' direttamente impegnata in politica''. ''Sono certo che Abramo - ha concluso Gasparri - sapra' dare un contributo importante allo sviluppo della Regione, proseguendo in quell'opera di rilancio gia' avviata dal suo predecessore''. Dello stesso avviso il sottosegretario alla Attività Produttive Giuseppe Galati che afferma ''Berlusconi ha operato una scelta felice che va nella direzione giusta. Il Candidato e' un esponente della societa' civile che, dopo essersi distinto e affermato nel lavoro, ha saputo dimostrare, come pubblico amministratore, doti non comuni di capacita' gestionali, di coraggio, di scelte oculate, di consapevolezza dei problemi della comunita', di concretezza operativa''. . ''E' proprio l' uomo - ha aggiunto Galati - che la Calabria aspettava, senza nulla togliere ai suoi predecessori a cui rivolgo un saluto e un ringraziamento per l' opera svolta e per i sacrifici compiuti nello svolgimento del loro mandato. Con questo candidato, che saluto e a cui faccio giungere un augurio sincero e cordiale, il Polo delle Liberta' ha un motivo in piu' di coesione e ritrova la carica necessaria per tornare per la terza volta consecutiva alla vittoria con l' obiettivo di completare i programmi delle precedenti consiliature regionali e di aggiungerne altri''. ''Per me personalmente - ha concluso Galati - la candidatura di Abramo e' motivo di particolare soddisfazione. Abbiamo collaborato fruttuosamente nel passato e cio' costituisce per me e per il mio Partito una premessa per continuare un rapporto positivo quando il Polo delle Liberta' tornera' a vincere anche grazie al candidato Presidente''.
- Ottima, per il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli, la scelta di Abramo. ''Sono lieta che la scelta del presidente Berlusconi sia caduta su un uomo come Sergio Abramo. Abramo e' infatti un imprenditore, un membro attivo della societa' civile calabrese, da sempre vicino alle istanze della comunita', che in questi anni ha dimostrato grandi doti di amministratore pubblico oltre che umane. Sono sicura - conclude il sottosegretario Santelli - che cosi' come amministratore della citta' di Catanzaro e' diventato uno dei sindaci piu' popolari d'Italia, allo stesso modo replichera' i suoi successi come presidente della Regione Calabria''.
- Entusiasta della scelta di Abramo il Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, secondo cui la candidatura del Sindaco di Catanzaro farà vincere la CDL. Ha testualmente dichiaratao Fedle: ''La scelta di Sergio Abramo quale candidato alla presidenza della Regione consentira' al centrodestra di vincere le elezioni. Pur senza nulla togliere alle altre scelte possibili, altrettanto valide, la scelta di Abramo e' entusiasmante e vincente''. ''Abramo rappresenta - ha aggiunto - non solo un' ottima e qualificata esperienza amministrativa, ma e' anche espressione del sistema degli enti locali, nella sua qualita' di presidente dell' Anci, e del sistema imprenditoriale piu' lungimirante della nostra regione. La sua entrata in scena, nella politica regionale, introduce pertanto un valore aggiunto di cui la Calabria potra' senz'altro avvantaggiarsi''. ''L'aggregazione alla quale appartengo - ha proseguito Fedele - al di la' delle scaramucce degli ultimi tempi, sono sicuro che sapra' indirizzare le proprie risorse ed il proprio impegno nell'unica direzione possibile: bloccare la deriva della Calabria verso il passato e costruire un nuovo percorso d' impegno e di lavoro nell' interesse di tutti e, soprattutto, delle nuove generazioni''. ''Cio' che deve essere naturalmente chiaro fin da subito - ha concluso - e cio' per me costituisce un punto decisivo, e' che l' area di Reggio Calabria dovra' avere, nel programma politico della Casa delle liberta', nell' impegno del Presidente, della squadra di governo e del ceto politico dirigente della Regione, un' attenzione straordinaria pari alla sua enorme importanza nel contesto geopolitico calabrese''.
- E grande fiducia viene espressa dal Presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, appena eletto tra mille polemiche all’interno della CDL e in piena diaspora di AN, salvato in extremis dal Nuovo PSI. Dice Traversa “''Con la candidatura del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo a prossimo governatore della Regione Calabria, il centrodestra puo' oggi guardare alle prossime competizioni elettorali con grande fiducia”. ''Una scelta felice - ha aggiunto - a lungo sostenuta dal sottoscritto, pone fine a tante parole in liberta' che hanno occupato la cronaca politica delle ultime settimane. Quella di Abramo e' una candidatura da condividere e sostenere non soltanto per le qualita' di pubblico amministratore del nostro sindaco ma anche per il senso politico di una scelta volta a garantire al Polo le maggiori possibilita' di successo, superando diatribe di campanile e dualismi personali''. ''Ora e' il momento - ha proseguito Traversa - che tutti, partiti, movimenti e uomini del centrodestra calabrese si ricompattino intorno al nuovo candidato e lo sostengano con ogni loro forza e senza pregiudizio alcuno. Non c'e' piu' tempo per polemiche e personalismi ed e' necessario ed improcrastinabile che in Sergio Abramo si riconoscano, senza se e senza ma, tutti gli uomini e le forze della nostra coalizione''. ''Al nostro sindaco - ha concluso - che abbiamo sempre ritenuto la migliore scelta possibile ed assieme al quale siamo pronti a scendere subito in campo, va un affettuoso in bocca al lupo da parte di Alleanza Nazionale e di tutti i cittadini della citta' capoluogo che in questi anni ne hanno apprezzato le qualita' di pubblico amministratore attivo, capace e concreto''.
- Per l’UDC parla il capogruppo alla Regione Giovanni Nucera che afferma l’importanza della candidatura Abramo: ''La designazione di Sergio Abramo a candidato presidente della Regione Calabria, rappresenta per il gruppo consiliare dell' Udc un passaggio significativo ed importante per la prossima competizione elettorale regionale''. ''Abramo, infatti, e' un politico giovane - ha aggiunto - e dinamico che ha saputo mettere in risalto le sue qualita' di amministratore in quanto sindaco di una importante citta', ma ancora di piu' ha dimostrato nella sua funzione di presidente dell' Anci grande equilibrio e capacita' di aggregazione, esaltati da un dinamismo culturale, intellettuale ed imprenditoriale che faranno sicuramente da trampolino di lancio per il definitivo decollo della Calabria sulla scia dei presupposti positivi che questa maggioranza ha saputo tracciare nelle scelte strategiche in questi ultimi cinque anni''. ''A questo punto - ha proseguito Nucera - e' necessario chiudere le polemiche e le divisioni per ritrovarsi intorno a un politico moderno che ha gia' dimostrato di avere una visione attuale della politica e sapra' senza ombra di dubbio valorizzare le esigenze dei vari territori della nostra Regione''. ''Intorno ad un giovane, capace e preparato leader - ha concluso - si sapranno trovare le giuste soluzioni di aggregazione per costruire un progetto finalmente nuovo ed in netta contrapposizione con tutto cio' che e' vecchio e stantio per la costruzione di una Calabria che tutti i calabresi desiderano''.
-Per Leopoldo Chieffallo,segretario regionale del Nuovo Psi, soddisfazione maggiore vista la loro primogenitura nella candidatura ma ancora paletti sollevati per il problema dello sbarramento nella legge elettorale regionale e toni non del tutto tranquilli con ultimatum a rimanere fuori se lo sbarramento non passa. ''La candidatura di Sergio Abramo a presidente della Regione Calabria per la Cdl di fatto da' ragione alle conclusioni politiche cui e' pervenuto il congresso regionale del Nuovo Psi''. I socialisti, nelle scorse settimane, avevano annunciato il loro divorzio dalla cdl in calabria, rivendicando, fra l'altro, una candidatura ''innnovativa''. La candidatura di Abramo, ''costruita anche sul suo lavoro di apprezzato sindaco della citta' capoluogo, e' tonificata - commenta Chiefallo - dalla sue capacita' di mediatore politico di cui ha dato ampia prova in questi lunghi anni di impegno amministrativo, rappresenta un sicuro punto di riferimento di alte qualita' politiche per guidare la Casa delle liberta' alla vittoria in Calabria''. Per Chieffallo il presupposto del rinnovamento chiesto dal Nuovo Psi ''con la candidatura di Abramo si e' concretizzato, ma rimane da sciogliere un altro dono il sistema elettorale. Infatti rimane ancora sospesa - dichiara Chieffallo - la seconda delle pcondizioni votate dal congresso, cioe' la legge elettorale proporzionale con lo sbarramento al 3%, legge che e' in corso di approvazione in Consiglio regionale''. Per il segretario regionale del Nuovo Psi ''verificandosi questo nuovo presupposto i socialisti sono ben lieti di partecipare alla battaglia elettorale affianco del Polo''.

Abramo: “Sono soddisfatto ma mi attende un compito difficile”

12/01 ''E' una grande soddisfazione che viene dopo il lavoro fatto durante questi sette anni. E' un compito veramente difficile che dovremo portare avanti con tanti altri amministratori. E in questi anni ne ho conosciuti tanti anche da presidente dell' Anci. Speriamo si riesca a collaborare per fare un progetto sulla Calabria. Credo che questo sia importante in un momento in cui soprattutto i giovani vogliono avere una speranza di cambiamento''. Questa è stata la prima dichiarazione da candidato Presidente di Sergio Abramo. Il Sindaco di Catanzaro ( o ex Sindaco?) parlando delle priorita' da affrontare qualora diventasse presidente, Abramo indica ''innanzitutto il problema del lavoro''. ''Credo - afferma - sia quello piu' importante: dare una speranza ai giovani e alle loro famiglie che si sono sacrificate per l' educazione ed il mantenimento agli studi dei figli. Dietro a questo sono diverse le priorita'. Intanto occorre un piano di sviluppo, che e' la cosa piu' importante, ma soprattutto occorre la collaborazione di chi, in tutti questi anni, ha accumulato esperienza. Credo che la cosa migliore sia mettersi intorno ad un tavolo e lavorare tutti insieme. Nessuno puo' avere la presunzione di dire: 'Attraverso il mio programma riusciro' a risolvere i problemi'. Sono tanti, sono difficili, credo che sia necessaria l' unita'''. Abramo attribuisce grande importanza all'esperienza maturata come sindaco nella scelta di candidarlo alla presidenza della Regione: ''Ti da' quella sensibilita' giusta per capire anche come poterti muovere per fare sviluppo sul territorio. Le amministrazioni locali sono quelle piu' vicine ai cittadini, alle esigenze che hanno tutti i giorni. Perche' sono stato scelto? Forse sara' la persona nuova. Anche tanti altri amministratori hanno fatto bene in Calabria. Non solo Catanzaro ha cercato di risolvere i problemi, pero' ha iniziato un cammino cercando di modificare quello che e' il processo di sviluppo della citta'. Credo che un po' ci siamo riusciti. Ma anche altri amministratori hanno dimostrato di essere bravi. Quindi non so perche' la scelta e' caduta su di me. Forse perche' piu' conosciuto, magari come presidente dell' Anci, forse perche' ho girato un po' di piu'''. Il neocandidato della Cdl alla presidenza della Regione Calabria non attribuisce neanche grande importanza al ritardo con cui la scelta e' stata fatta rispetto a quella del centrosinistra che ha indicato in Agazio Loiero il proprio candidato nel novembre scorso. ''Ho un mio metro di valutazione rispetto alle campagne elettorali. Non credo - afferma Abramo - che la gente non capisca se una persona e' capace o no di portare avanti un programma. In questo momento c' e' una grande delusione nella politica, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Bisogna recuperare rispetto a questa grande delusione che hanno avuto i calabresi in genere, il Meridione in genere. Noi amministratori abbiamo un compito davvero difficile che e' quello di essere credibili e nello stesso tempo dimostrare di aver fatto. Quindi bisogna fare, che e' la cosa piu' importante. Partire prima, partire dopo, gli slogan, i programmi, si', e' bello farli, pero' bisogna dare concretezza''. Per quanto riguarda l' eventualita' di ricucire alcune divisioni che in passato ci sono stati tra vari comuni, Abramo ricorda l' esperienza con Reggio Calabria. ''Con Reggio - dice - abbiamo ricucito con l' allora sindaco Italo Falcomata' in tempi non sospetti, quando nessuno pensava mai a una candidatura alla Regione. Questo perche' lo sentivamo come sindaci. Non e' una cosa solo mia. Lo sentivamo tutti. Lo abbiamo fatto con Falcomata', con Mancini, poi volevamo unire anche Crotone e Vibo. Abbiamo avuto anche qualche riunione, ma soprattutto siamo riusciti come sindaci. Siamo stati tutti bravi, non abbiamo visto colori politici. Non ho mai avuto scontri all' interno dell' Anci, eppure le differenze politiche ci sono, eccome. Nel direttivo abbiamo fatto un lavoro splendido. Nonostante fossero di colori politici diversi, in questa esperienza ho avuto compagni di viaggio eccezionali che ancora oggi stimo moltissimo. E poi l' entusiasmo dei sindaci, la forza con la quale hanno deciso di portare avanti l' incarico che gli e' venuto direttamente dai cittadini. L' entusiasmo che hanno avuto e' l' entusiasmo che ancora dimostrano di avere per il loro territorio e quindi questa e' stata per me una delle esperienze piu' belle''. Parlando del candidato di centrosinistra, catanzarese come lui, Abramo gli fa ''gli auguri per questa campagna elettorale. Sicuramente - aggiunge - non sara' questa competizione a metterci l' uno contro l' altro perche' credo che da parte di entrambi gli obiettivi siano propositivi per cercare di fare qualcosa per la nostra terra. Bisogna ipotizzare uno sviluppo che preveda progetti e non vada nella solita richiesta che si fa normalmente a questo o a quel governo per avere fondi a disposizione. Ce la dobbiamo giocare in maniera diversa, dobbiamo saper essere competitivi con quello che abbiamo a disposizione. Non so se e' un vantaggio o uno svantaggio, ma avremo altri sei anni di finanziamenti da parte della Comunita' europea. Saranno gli ultimi, bisogna saperli programmare per fare sviluppo e non vivere solo di stipendio pubblico''.

Bruno (Margherita): “Con la scelta Abramo la CDL considera la Calabria una colonia”

12/01 "La scelta del candidato della Casa delle Libertà alla presidenza della Regione Calabria suggerisce – afferma il Coordinatore della Margherita calabrese, Franco Bruno – due riflessioni immediate". La prima è che la Calabria continua ad essere considerata dal centrodestra una colonia periferica di scelte operate sempre e comunque fuori dalla nostra regione, in obbedienza a logiche che condannano i calabresi ad una sudditanza non più sopportabile. Continuano insomma le scelte eterodirette alle quali la giunta attuale ci ha purtroppo abituato.
La seconda riflessione consiste nella constatazione che la scelta di non ricandidare Chiaravalloti rappresenta, con buona pace della propaganda interessata, un inequivocabile certificato di incapacità politica e di non validità dell’azione realizzata su questo territorio.
Il centrodestra calabrese è oggettivamente allo sbando: Pirilli che accusa Zavettieri di false dimissioni; Traversa che attacca a testa bassa Pirilli; i contrasti evidenti tra Chiaravalloti e Abramo a Catanzaro, quelli fra Gentile e Occhiuto a Cosenza; gli attacchi dei gasparriani agli alemanniani; il tentativo di eliminare, attraverso lo sbarramento elettorale, anche repubblicani e lista liberal-Sgarbi; l’isolamento di Fuda; le difficoltà delle città di Crotone, di Catanzaro, di Reggio Calabria, quest’ultima evidenziata da articoli giornalistici nei quali si chiarisce il contesto in cui Scopelliti ha avuto la meglio su Naccari. Tutto ciò è solo un minimo spaccato di una coalizione che assomiglia sempre più ad un raccogliticcio insieme di interessi non sempre confessabili legati a fatica.
I motivi di alcuni preoccupanti fenomeni regressivi che si stanno verificando con allarmante frequenza in Calabria – non ultima la recrudescenza criminale, soprattutto ai danni degli amministratori – vanno ricercati anche nella mancanza di credibilità che la politica del centrodestra ha prodotto per le istituzioni calabresi.
In questo quadro, qualsiasi scelta del centrodestra è perdente e né l’imposizione di Abramo, né le consulenze e gli incarichi triennali e quinquennali elargiti all’ultimo momento, né le speculazioni sui concorsi basteranno a recuperare terreno in sita delle elezioni. Il centrosinistra è oggi punto di riferimento anche per quell’elettorato e per quella parte di classe dirigente che avevano creduto in buona fede alla versione calabrese del sogno berlusconiano. La Calabria saprà valutare il percorso e i metodi alternativi proposti dalla GAD e scegliere per il cambiamento.

Barile (CDL) “Auguri ad Abramo, ora serve l’avvio di una fase progettuale che mobiliti il mondo del lavoro”

12/01 In una dichiarazione, il Coordinatore alla provincia della CDL, Mimmo Barile, auspica l’avvio di una fase progettuale che mobiliti il mondo del lavoro. “La candidatura di Sergio Abramo deve determinare - afferma Barile - una forte mobilitazione del mondo del lavoro ed imprenditoriale della nostra regione che attorno alla dimostrata capacità di buon governo di Abramo, costruisca le condizioni per un forte avanzamento sociale ed economico della nostra Calabria. Va reso merito ai partiti del centrodestra di avere proposto in questi mesi candidature autorevoli che hanno dato dimostrazione della qualità degli uomini di governo che ormai caratterizzano e qualificano l’intera Casa delle libertà. Ora che la scelta è fatta è necessario che si avvii una fase progettuale e programmatica attorno alle quale si possono riconoscere quelle forze cattoliche che a sinistra stanno soffrendo l’egemonia diessina e quelle espressioni laiche e riformiste che come i radicali rappresentano quelle esigenze di riforma e cambiamento che Sergio Abramo può sicuramente garantire.”

Limido (AN) “Abramo è la persona giusta per ottenere la fiducia degli elettori”

12/01 ''Finalmente Abramo. La persona giusta per accendere gli entusiasmi ed ottenere la fiducia degli elettori. Una candidatura la sua, che di certo la sinistra, fino all' ultimo, sperava non andasse in porto''. A sostenerlo e' stato Gabriele Limido, presidente provinciale di An di Cosenza. ''E' con viva soddisfazione, invece - ha aggiunto Limido - che possiamo oggi annunciare ai calabresi che la scelta di Sergio Abramo come candidato del Polo alla presidenza della Regione, e' il primo passo verso quel cambiamento che tutti attendono con ansia; il segnale piu' evidente di come il centrodestra si appresti a cambiare il volto della Calabria''.

Loiero fa gli auguri ad Abramo

12/01 ''Finalmente la Cdl, dopo tanto penare, ha scelto l'avversario con cui competeremo alle elezioni regionali per la presidenza della Calabria''. Lo dichiara Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati della Margherita e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. ''Non posso non fare gli auguri a Sergio Abramo - aggiunge l'esponente Dl -. Personalmente mi impegnero' in una campagna leale, ma serrata. Auspico un confronto civile, democratico, che mettera' in risalto tutte le insufficienze della coalizione che ha governato la Calabria fino ad oggi''.

Tripodi (PDCI) : “Incoerente la posizione di Zavettieri sulla legge elettorale”

12/01 ''Peraltro, e' chiaramente contraddittoria ed incoerente la posizione assunta da Zavettieri in Calabria, che punta ad una legge elettorale che preveda l' introduzione di uno sbarramento del 3% per le liste''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Oggi, nell' ambito di una violenta polemica - ha aggiunto - scoppiata all' interno di un centrodestra sempre piu' rissoso e litigioso, l' assessore Zavettieri non perde l' occasione per chiamarmi in causa in maniera impropria, inopportuna ed offensiva. ''Zavettieri, che da mesi ha avviato una campagna mediatica fondata sulla falsita' e sulla demagogia, continua imperterrito ad attaccare a destra e a manca, utilizzando argomenti falsi e privi di qualsiasi fondamento, anche se non riusciamo ancora a capire in quale veste e con quale ruolo svolga le sue continue ed inutili esternazioni''. ''Il nuovo Psi - ha proseguito Tripodi - si batte strenuamente contro lo sbarramento in Puglia e vota a favore della legge elettorale del Lazio che non prevede alcuna forma di sbarramento. Evidentemente il Partito di Zavettieri non ha ne principi ne' strategie politiche, ma compie le proprie scelte a seconda delle circostanze, delle convenienze e dei propri interessi di bottega. Noi Comunisti Italiani siamo diversi ed alternativi e ci muoviamo in Italia e Calabria sulla base di una linea politica che si fonda su idee, valori e principi che riteniamo di tradurre nella concreta pratica politica e nell'impegno quotidiano. Noi siamo contro ogni sbarramento e siamo contro ogni forma di restringimento della democrazia e della partecipazione siamo per difendere il pluralismo, siamo per garantire le liberta' individuali e collettive e siamo per salvaguardare il diritto alla rappresentanza politica nel Consiglio Regionale della Calabria''. ''Zavettieri ha rinnegato - aggiunge ancora Tripodi - tutto questo se continua nella sua imbarazzante crociata contro le forze politiche minori che pure rappresentano un elemento prezioso ed insostituibile di ricchezza del dibattito politico e del pluralismo quale sinonimo di democrazia. I Comunisti Italiani in questi anni hanno dimostrato dall' opposizione quanto sia importante il ruolo e la funzione di un monogruppo che svolge un forte impegno a servizio della Calabria e che utilizza a pieno le proprie prerogative politiche ed istituzionali. Per questo respingiamo ancora una volta come un' offesa e come una provocazione la polemica indiscriminata che Zavettieri conduce contro i monogruppi. Infine, riteniamo quanto mai spregevole e squallido il tentativo di Zavettieri di imporre con un colpo di mano uno sbarramento del 3% nella nuova legge elettorale. Tutti sanno che ormai il tempo e' abbondantemente scaduto e che la competizione elettorale e' gia' di fatto cominciata mentre mancano ormai sole poche settimane allo scioglimento del Consiglio Regionale. Tutto cio' dovrebbe indurre qualsiasi forza politica ad un atteggiamento di cautela e di grande responsabilita' politica ed istituzionale''. ''Le regole - ha concluso - non si possono fare a colpi di maggioranza e soprattutto le regole elettorali impongono e richiedono la piu' ampia convergenza: nel Parlamento Italiano mai nessuna legge elettorale finora e' stata approvata a colpi di maggioranza. Evidentemente, se cio' e' avvenuto, e' perche' le regole elettorali sono un patrimonio di tutti''.

Nucera (UDC) “Bisogna definire presto la legge elettorale regionale”

12/01 ''Il gruppo regionale Udc considera piu' che mai urgente che il Consiglio regionale definisca al piu' presto la riforma del sistema elettorale in Calabria nel rispetto della volonta' dei costituenti che hanno gia' assunto questo impegno prima dell' approvazione dello Statuto regionale''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Giovanni Nucera, circa l'approvazione della legge elettorale. ''Ancor di piu' - ha aggiunto - per la necessita' di offrire regole nuove aderenti allo Statuto stesso per l' elezione della nuova classe politica dirigente. Il Gruppo regionale dell' Udc, fortemente motivato, e' sostenuto in questa battaglia dal partito nazionale e regionale. A tal fine, considera indispensabile che all' interno della Cdl e all' intero Consiglio si proceda alla modifica della legge elettorale, e valuta mistificante e palesemente dilatorio l' atteggiamento di quanti con argomentazioni pretestuose e diverse, tentano di creare ostruzionismo e ancor di piu' ostacolare il processo delle riforme nella nostra regione e in tutta Italia''. ''E' necessario - ha proseguito Nucera - che i partiti della Cdl si richiamino a una logica di coalizione, facendo rientrare nell' alveo della solidarieta' di maggioranza i tentativi di quanti, per fini incomprensibili e non sempre dettati da ferree logiche della politica, pensano di poter condizionare una scelta gia' assunta e condivisa da buona parte della stessa maggioranza e da alcuni gruppi di minoranza. Lo sbarramento al 3% delle liste nella coalizione, e' soglia minima che consente di dare voce a quanti hanno consensi qualificati sul piano numerico nella societa' calabrese''. ''Sbarramento di coalizione - ha concluso - sbarramento delle liste e ampliamento del numero dei consiglieri, consentono un migliore funzionamento degli organismi istituzionali regionali e una piu' coerente governabilita' dei processi legislativi e un piu' razionale funzionamento delle commissioni consiliari''.

Loiero ipotizza la lista unitaria anche per la Calabria

12/01 "Se c'e' la volonta' dei partiti, la lista unitaria non e' un'ipotesi da escludere". E' quanto ha dichiarato, a margine di un incontro con il mondo dell'agricoltura e dell'artigianato calabrese, il candidato alla presidenza della Regione del centrosinistra, Agazio Loiero, vicecapogruppo della Margherita alla Camera. "Non so - ha poi aggiunto Loiero - se la Calabria e' stata inclusa a livello romano nelle regioni nelle quali ci sara' la lista unitaria. Da quello che vedo si sta facendo una ricerca molto forte verso questa direzione. In questo momento - ha detto - direi che c'e' il 50% di possibilita' che ci sia la lista unitaria e il 50% che non ci sia. La lista unitaria deve essere di tutti i partiti della Fed. Se ci siamo tutti si puo' discutere. Non si puo' respingere a priori chi chiede l'unita'".

Pirilli (An) non placa la polemica con Zavettieri (NPsi) e insiste“Non sputi nel piatto dove mangia”

12/01 ''La replica di Zavettieri, contro cui non ho nulla di personale, e' laconica e sufficientemente puerile. Pero' sono contento che lui, Zavettieri, abbandonando il ruolo di eminenza e abbia capito che con i mandatari e tirapiedi non sarebbe andato da nessuna parte''. A sostenerlo e' stato l' europarlamentare di An, Umberto Pirilli, che ha ha cosi' controreplicato all' esponente del Nuovo Psi. ''Lo ringrazio quindi - ha aggiunto Pirilli - per essersi personalmente scomodato. Pero': nella Cdl lui si e' dichiarato sempre 'ospite' ed in quella veste e' stato benevolmente raccolto e trattato, rifocillato, arricchito di potere a dismisura, tanto potere da occupare da solo circa il 50% di quello gestito dall' intera Cdl; il suo 7%, quindi, non mi va di traverso se lui, grato e riconoscente, finisce di fare l' ospite ingrato e diventa un partner serio; se invece, e per crescere ancora, continua a sputare nel piatto dove continua a mangiare, io ho il dovere, come coinquilino, di additare alla pubblica opinione i falsi delle sue 'verita''; e mi chiedo: come puo' un Congresso di partito esprimere una volonta' solenne, assoluta, unanime, quella di divorziare dalla Cdl, e poi un uomo, incaricato di eseguirla, comportarsi come i bambini all' asilo? Per almeno tre volte, durante la legislatura, Zavettieri si e' 'dimesso' senza dimettersi, per occupare la scena e per ottenere di piu', e sempre con l' alibi di Chiaravalloti''. ''Zavettieri - ha proseguito l' esponente di An - la finisca di ricattare la Cdl con la legge elettorale al 3%. Facciamo il 5%, per esempio, oppure il 2,5%. Nel primo caso Zavettieri non sara' d' accordo, perche' teme e sa di non prenderlo; nel secondo caso sara' d' accordo se queste mie amichevoli considerazioni lo avranno fatto riflettere''. ''Se Zavettieri - ha concluso Pirilli - decidera' di restare nella Cdl, e se la Cdl decidera' di tenerselo, sarebbe bene, per amore di chiarezza, che facesse tre cose: i nomi dei mandanti del suo attentato, visto che ha detto senza dirlo che potrebbero essere esponenti della Cdl; lavorare insieme alla Cdl, e non contro, per un grande progetto politico; non sputare mai piu' nel piatto dove ha mangiato e mangia recuperando umilta', serieta' e vero amore per la Calabria''.

De Rose (CDL): “Uniti per chiedere incentivi produttivi per le aziende”

12/01 ''Occuparsi delle realta' in espansione e' un compito bipartisan, che riguarda tutta la classe politica calabrese: una necessita' per ridare spessore alla Regione''. E' quanto sostiene in una nota l' ex presidente dell' Assindustria di Cosenza e membro della Commissione Nazionale Mezzogiorno di Confindustria, Umberto De Rose. ''Bisogna leggere - ha aggiunto - alcuni fatti nuovi ed essere uniti, anche in un momento di campagna elettorale come questo, nella richiesta da sottoporre a Berlusconi di ridare incentivi produttivi alle aziende, compreso quel fondo perduto sul quale si e' fatta molta demagogia. Movimenti come l' ingresso di Thurm Und Taxis, la piu' grande banca tedesca, in Industrie Riunite SPA, una holding che ha gia' dato prova di eccellente lavoro nella trasformazione delle aree dismesse nel Sud, dovrebbero essere accolti come positivi anche in Calabria, cercando di affidare a questi soggetti un progetto di grande recupero''. ''Proprio in questa direzione - ha concluso De Rose - e' necessario che Chiaravalloti sottoponga al premier le istanze di recupero degli investimenti nel Sud. Sviluppo Italia e' come soggetto di garanzia terza nel rapporto fra imprese e soldi pubblici ed in Calabria la presenza di Francesco Samengo ci garantisce attenzione e copre anche una notevole assenza di cura da parte delle altre istituzioni''.

Comitato regionale del PDCI a Lamezia. Nominati i nuovi organismi del partito

12/01 Delle iniziative politiche in occasione delle prossime elezioni regionali si e' discusso nel corso del comitato regionale del Partito dei Comunisti Italiani riunitosi a Lamezia Terme. Durante l'incontro sono stati anche adeguati gli organismi dirigenti e di garanzia del partito. La riunione ha avuto inizio con la relazione del segretario regionale Michelangelo Tripodi il quale ha affrontato anche le questioni relative alla nuova legge elettorale regionale che ''assume un valore decisivo - e' scritto in una nota del Pdci - specie perche' e' in atto il tentativo di colpire il pluralismo e la democrazia nella nostra regione''. Nel corso della riunione e' intervenuta anche Sandra Cerusico, responsabile dell'Ufficio Elettorale Nazionale del Pdci, che ha illustrato tutte le procedure e le modalita' che dovranno essere eseguite per la raccolta delle firme e per la presentazione delle liste dei candidati. Dopo un' ampia discussione, il Comitato Regionale ha approvato all' unanimita' le proposte di adeguamento degli organismi dirigenti e di garanzia. La Segreteria Regionale risulta composta da Michelangelo Tripodi (Segretario Regionale), Antonio Morrone (Segretario Fed. Cosenza), Enzo Infantino (Segretario Fed. Reggio Calabria), Franco Critelli (Segretario Fed. Catanzaro), Giancarlo Sitra (Segretario Fed. Crotone), Martino Porcelli (Segretario Fed. Vibo Valentia), Giuseppe Longo (Coordinatore Regionale Federazione Giovanile Comunisti Italiani), Angelo Marra (Tesoriere), Giulia Menniti (Responsabile problemi del lavoro e rapporti con il sindacato), Carmela Papalia (Responsabile Scuola), Luciano Manfrinato (Responsabile Enti Locali) e Roberto Sarro (Responsabile Organizzazione). Il Comitato Regionale del PdCI ha votato all' unanimita' un ordine del giorno con il quale si ribadisce la netta e totale contrarieta' ad ogni forma di sbarramento nella nuove legge elettorale regionale, invitando allo stesso tempo il candidato Presidente del centrosinistra Agazio Loiero affinche' ''si adoperi per mantenere la compattezza della coalizione, e invita tutti i partiti, i gruppi ed i consiglieri del centro sinistra a garantire il rispetto dell' intesa nazionale sottoscritta il 29 settembre 2004 dai responsabili degli Enti locali di tutti i partiti del centro sinistra, evitando che si possano determinare strappi che potrebbero rivelarsi insanabili''.

Morrone (Udeur) “Contro di me attacchi strumentali”

12/01 ''Da diverso tempo, sugli organi di informazione, con scientificita' si sta gettando discredito e si sta danneggiando l' immagine del partito Popolari-Udeur, che ho l' onore di rappresentare nella provincia di Cosenza, infangano la mia persona con attacchi pretestuosi, strumentali, diffamatori e calunniosi''. E' quanto sostiene il segretario provinciale dei Popolari - Udeur di Cosenza, Ennio Morrone. ''Il contenuto di queste accuse - ha aggiunto Morrone - verra' portato all' attenzione della magistratura inquirente, perche' se nell' ambito della contesa politica e' ammesso l' uso di espressioni aspre e polemiche cio' non abilita tuttavia ad attacchi personali che esorbitano ogni limite e che per la violenza dei contenuti lasciano trasparire il livello dei loro autori nonche' la loro ispirazione e aspirazione''.

Iovene (DS) “Preoccupa la questione sicurezza degli amministratori calabresi”

12/01 “La questione della sicurezza degli amministratori calabresi, alla luce dei dati relativi al 2004 resi noti dall' ultimo rapporto di Legautonomie Calabria, deve diventare priorita' assoluta ed emergenza nazionale”: lo sostiene Nuccio Iovene, senatore dei Ds, che ha presentato un' interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell' Interno. Nell' interrogazione, il parlamentare Ds ha chiesto, in particolare, ''se esista piena consapevolezza da parte del Ministero dell' Interno e dell' intero Governo dell' alto rischio delinquenziale nel territorio di Vibo Valentia'' e ''se non si ritenga, al fine di migliorare e rafforzare il contrasto alla criminalita' organizzata, dotare le forze dell' ordine dei mezzi e degli strumenti adeguati e necessari, coprire i buchi di organico della magistratura al fine di velocizzare i processi e garantire la certezza dell' amministrazione della giustizia''. Secondo Iovene e' necessario attuare iniziative ''sia sul terreno della prevenzione che su quello del controllo del territorio'' con la predisposizione di ''un piano straordinario di tutela e vigilanza che preveda un controllo attento del territorio ed una valida azione preventiva e repressiva''. Al Premier e al Ministro dell' Interno il parlamentare dei Ds ha chiesto, infine, ''quali azioni di contrasto, prevenzione e repressione si intendano mettere in atto al fine di stroncare l' azione della criminalita' organizzata nella provincia di Vibo Valentia, ed in tutta la Calabria, e garantire agli amministratori pubblici, agli operatori economici e ai cittadini maggiore sicurezza e tranquillita'''.

A febbraio il secondo congresso regionale dei Liberal democratici

12/01 Mario Segni, Carlo Scognamiglio e Michele Cossa saranno in Calabria il prossimo 12 febbraio in occasione dei lavori del secondo congresso regionale dei Liberaldemocratici. A renderlo noto e' il coordinatore regionale del partito Tonino Perrelli. L' assise del partito si svolgera' a Lamezia Terme. ''Credo che nessuno - ha sottolineato Perrelli - in quel dibattito possa recare il suo contributo ignorando lo stato di inquietudine diffusa in Calabria giustamente sottolineata negli altri congressi che si sono celebrati. Il pessimismo non si addice ad una modesta forza politica come la nostra, con la sua tradizione, con i vasti collegamenti con la societa' civile e con l' elettorato, con le sue responsabilita' in un' alleanza con i partiti democratici alleati''.

Loiero incontra le associazioni agricole e dell’artigianato: “Rilanciare la concertazione”

12/01 ''E' necessario rilanciare la concertazione che e' stata totalmente elusa in questi ultimi anni e che, al contrario, va incentivata in quanto strumento positivo per tutti i governi'': lo ha detto a Catanzaro Agazio Loiero candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra incontrando stamani i rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria del mondo agricolo e del settore dell' artigianato. Al primo dei due incontri, svoltisi in momenti distinti, hanno partecipato, tra gli altri, Lucio Prisco Sorbo (Coldiretti), Francesco Macri' (Confagricoltura), Giuseppe Mangone (Cia) e Antonino Vazzana di Copagri. Tutti gli interventi hanno preso in considerazione i temi relativi alle principali sfide che si presentano per il settore primario. In particolare si e' parlato di opportunita' di utilizzo delle risorse del Por, di futuro dell' agroalimentare, dell' attuazione della riforma della Politica agricola comune (Pac), dell' operativita' degli enti strumentali della Regione e delle difficolta' di accesso al credito. Particolare attenzione e' stata dedicata alla questione della sicurezza nei campi. ''In questo incontro con il mondo dell' agricoltura - ha detto Loiero - ho registrato purtroppo che taluni problemi, presenti anche cinque anni addietro si sono aggravati. Uno dei temi piu' pressanti e' senz' altro quello della sicurezza nelle campagne dove sono aumentate vessazioni e violenze da parte di micro criminalita' e criminalita' piu organizzata. Cio' - ha aggiunto Loiero - a dimostrazione purtroppo delle mutazioni negative che si sono verificate anche in zone che, fino a qualche decennio, addietro erano estranee a questi femomeni. Abbiamo recepito tutte queste critiche - ha detto ancora il candidato del centrosinistra alla Regione - che sono state avanzate: in ogni caso non lasceremo che le cose procedano in maniera inerziale impegnandoci per modificare questo andazzo''. Per Loiero ''quella avviata e' una fase di ascolto molto attiva che intendiamo portare avanti. Per questo abbiamo cominciato per tempo e vogliamo prendercela comoda per avere la possibilita' di rivedere ulteriormente le categorie. Non vogliamo fare una bibbia - ha detto ancora - ma un programma con sette o otto punti all' interno del quale il confronto e' quanto mai necessario. Non e' escluso che alla fine di questi confronti terremo una grande assemblea. Al momento, pero', si tratta di un progetto in itinere''. La fase di ascolto, inaugurata dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione e' proseguita con i vertici delle principali associazioni degli artigiani: Walter Fonte (Confartigianato), Luigi Leone e Pasquale Cosenza (Cna) e Giovanni Arico' (Casartigiani). La richiesta unanime e' stata quella di concedere attenzione particolare al settore che e' forte, in Calabria, di 37 mila aziende e che ha enormi prospettive sul piano occupazionale. In particolare - hanno sostenuto i leader delle tre sigle - servono interventi di politica economica, strumenti e strutture, anche a livello di riorganizzazione delle strutture regionali, che tengano conto di un tessuto produttivo importante per tracciare reali prospettive di sviluppo.

Sergio Abramo è il candidato della CDL in Calabria

12/01 Al termine del vertice di Palazzo Chigi tra il Premier Berlusconi ed i suoi alleati, sono state indicate le prime otto candidature (su quattordici) che correranno alle regionali per la Casa della Libertà il prossimo 4 aprile. In Calabria la scelta è caduta sul Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Le altre scelte sono state di Ghigo in Piemonte, Formigoni in Lombardia, Galan in Veneto, Biasotti in Liguria, Storace nel Lazio, Pace in Abruzzo, Fitto in Puglia. Mancano ancora le caselle di Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Basilicata che verranno indicate a breve. La scelta di Abramo ha premiato il consenso che il Sindaco di Catanzaro ha raccolto in città ed in Provincia di Catanzaro, zona in cui la CDL raccoglie molti consensi tali da coprire le debacle in altre province. Sergio Abramo ha 47 anni. E' il nono figlio di una antica famiglia artigiana che quasi 100 anni fa ha insediato nel capoluogo calabrese una stamperia cresciuta col tempo sino a divenire una delle piu' importanti aziende grafiche del sud Italia. E' sposato con Maria Priamo, ha due figli, Marco e Francesca. Ha conseguito la Maturita'Scientifica ed ha seguito un Master alla Bocconi per dirigente d'azienda. Dal 1977, all'eta' di 19 anni, ha cominciato a lavorare nell'azienda di famiglia promovendo nei Comuni dell'area di Crotone i prodotti e gli stampati della Grafiche Abramo, nel 1984 comincia a coordinare la rete commerciale dalla Grafiche Abramo con compiti di gestione delle risorse umane. Nel 1986 e' diventato Presidente e Amministratore delegato della Grafiche Abramo. Nel 1987 e' stato eletto Presidente dei Giovani Industriali della Calabria e nel 1994 Presidente della Piccola e Media Impresa della Provincia di Catanzaro, e in seguito anche Presidente della Piccola e Media Impresa della Calabria. Nel 1996 e' stato chiamato a far parte della giunta nazionale di Confindustria. Eletto nel 1997 Sindaco di Catanzaro, e' stato riconfermato in occasione delle lezioni del 2001 risultando, in percentuale, il primo cittadino piu' votato d'Italia. Dal 1998 e' Presidente dell'ANCI (Associazione nazionale dei Comuni) della Calabria. Interpellato dai cronisti Abramo si è mostrato incredulo ma contento della scelta. “La notizia mi riempie d'orgoglio e mi commuove, anche se aspetto una comunicazione ufficiale” ha affermato Abramo alle agenzie. “Credo comunque che si sia voluto riconoscere il lavoro che ho svolto in sette anni alla guida del Comune di Catanzaro. Questo – ha aggiunto Abramo - non significa togliere niente a nessuno, perche' nelle citta' calabresi ci sono tantissimi, validi amministratori”

Chiarella (An) “Con Abramo costruiremo un nuovo futuro per la Calabria”

12/01 Il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella, così commenta a caldo la candidatura di Sergio Abramo a presidente per la Casa delle LIbertà della Giunta regionale della Calabria: “Con la guida di Abramo costruiremo un nuovo futuro per la nostra popolazione calabrese. Come ho dichiarato qualche giorno fa, è necessario per vincere essere uniti, superando lo spettro delle divisioni a qualsiasi livello e per qualsiasi motivo. Finalmente si può avviare una forte e maestosa campagna elettorale, in grado di aprire la corsa verso la riconferma della Casa della Libertà alla Regione Calabria. AN, di sicuro, farà la sua parte fino in fondo”.

Pirillo (Margherita) “La candidatura di Abramo decreta il fallimento del centrodestra in Calabria”

12/01 “Con l’investitura romana di Sergio Abramo, a candidato Presidente della Giunta Regionale per la Casa delle Libertà, è stata decretato il fallimento della esperienza Chiaravalloti e dell’intera maggioranza di centrodestra”. Questo è quanto ha subito dichiarato in una nota il consigliere regionale della margherita, Mario Pirillo. “Il Governo regionale lascia in pesante eredità una situazione davvero deficitaria – continua Pirillo - la crisi occupazionale senza precedenti, il forte affanno in cui versa il settore della sanità, la situazione di grave arretratezza del sistema infrastrutturale e una gestione fallimentare delle risorse del Por Calabria, costituiscono il non certo invidiabile biglietto da visita di una maggioranza di centrodestra che ha zavorrato, forse irrimediabilmente, ogni prospettiva di sviluppo della nostra regione. Il centrosinistra con Agazio Loiero sui temi del lavoro, delle infrastrutture ed in generale sul disegno di una nuova e moderna Regione ha già da tempo intrapreso un nuovo ed inedito percorso di coinvolgimento dell’intera società civile calabrese, nella consapevolezza della gravosità di un impegno che si rivela decisivo per la sorti di una Calabria che non può più restare cenerentola d’Italia e d’Europa.”

Camo, Loiero e Meduri appoggiano la proposta di allontanare i sorvegliati speciali dalla politica

11/01 ''La proposta dell' on. Nerio Nesi, tendente ad impedire che le persone sottoposte al regime di sorveglianza speciale possano svolgere propaganda elettorale, va senz' altro nella direzione di colpire i rapporti tra politica e malaffare e non puo' che trovare il nostro convinto consenso''. Con queste parole Agazio Loiero, vice presidente dei deputati della Margherita e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, e i deputati Giuseppe Camo e Luigi Meduri hanno annunciato la loro decisione di sottoscrivere l' iniziativa elaborata dal Centro Studi regionale G. Lazzati di Lamezia Terme concretizzatasi nella proposta di legge di Nesi. ''Si tratta - sostengono i tre esponenti della Margherita - di un importante contributo verso una politica pulita e' piu' trasparente che intercetta le istanze sempre piu' forti dei cittadini. Speriamo ora che questo Parlamento, che quando vuole sa velocizzare l' iter di alcune leggi, consenta a Camera e Senato di approvare in tempi rapidi anche questa nostra iniziativa legislativa''.

Zavettieri (NPSI) a Pirilli (AN) “I settantamila voti socialisti gli sono andati di traverso”

11/01 ''Sara' che quel 7% di voti al nuovo Psi e' andato di traverso all'On.le Pirilli e alle sue strategie politiche ma la colpa non e' certo mia bensi' degli oltre 70.000 elettori calabresi che hanno votato socialista'': inizia cosi' la replica di Saverio Zavettieri, leader del Nuovo Psi calabrese, al parlamentare europea di An Umberto Pirilli. ''Confesso - scrive Zavettieri - che per quanto mi sforzi di capire dove voglia parare l'europarlamentare Pirilli con i suoi continui attacchi al sottoscritto non ci sono ancora riuscito e questo e' certamente colpa mia.All'On.le Pirilli come leader dei circoli di ''zona franca'' e' tutto consentito anche perche' si tratta di zona senza regole, senza tasse, senza vincoli o pedaggi di sorta, tant' e' che in qualche recente articolo ha espresso un' attrazione fatale per la Cina comunista dove '' non ci sono restrizioni ambientali, statuto dei lavoratori e tasse esorbitanti''.Leggo ora che la stessa attrazione fatale si rivolge in materia di legge elettorale verso i comunisti italiani dell'On. Tripodi contrari ad ogni sbarramento in difesa strenue dei tanti partiti famiglie e monogruppi che popolano l'attuale Consiglio Regionale abbondantemente alimentati e sostenuti dal nostro contraddittore.Con riferimento, poi, ai fusi orari esistenti in casa socialista e' appena il caso di ricordare la differenza che passa tra concezione e culture centralistiche e autoritarie e culture autonomistiche e regionalistiche e i relativi comportamenti ed effetti in conseguenza delle intese raggiunte ai vari livelli istituzionali e locali''. ''De Michelis - prosegue Zavettieri - da Segretario nazionale di un neonato partito ha il dovere di tutelarlo e farlo crescere contro chi , ed e' piu' di uno, vorrebbe strangolarlo ancora in fasce.In Calabria per i socialisti calabresi vengono prima gli interessi della regione e delle istituzioni e solo dopo gli interessi del partito.Per quanto riguarda il nuovo Psi ''bollato'' come partito di potere, come dalle varie sortite dell'On.le Pirilli in risalto, e' appena il caso di rilevare che se un partito con un solo Assessore regionale, un solo Consigliere, un solo Senatore ed un solo Presidente di ente, ma con tanti generosi militanti socialisti, riesce ad ottenere risultati eccezionali quali quelli ottenuti dal nuovo Psi questo partito deve avere un quid in piu' che in politica si chiama credibilita'.Se poi, difronte ad una pletora di Ministri, Viceministri,Sottosegretari, Assessori regionali, Deputati, Senatori, Consiglieri regionali, Sindaci di grandi citta', Presidenti di province, enti, aziende e consorzi e Sogas varie oltre ad un potere diffuso venti volte superiore dei partiti maggiori del polo, AN compresa ottengono risultati che straordinari non sono ci si dovrebbe chiedere quali sono le ragioni e se anche questo e' colpa dei socialisti. A Roma con la recente verifica di governo il Nuovo Psi non incassa un bel niente se non un titolo di Vice ministro ed un Sottosegretario che stava gia' nei patti del 2001 con un partito allora neppure all' 1% , mentre oggi con il voto europeo risulta doppio e certamente sottovalutato e sotto rappresentato rispetto ai partiti del 4 o del 5 % che hanno fatto un' abbuffata di Ministri e Ministeri vari.Per quanto riguarda infine l'interrogativo se il sottoscritto continua a fare l'Assessore e' a tutti noto che sono giacenti fin dal 22 Dicembre le dimissioni motivate del sottoscritto che attendono risposta dalla Casa delle Liberta' e dal Presidente della Giunta cui l'interrogativo andrebbe piu' correttamente posto ma al quale forse non e' stato posto in quanto socio di riferimento di maggioranza della Sogas di cui l'On.le Pirilli si e' fatto nominare in tempi magri Amministratore Unico e di cui continua a rimanere a capo anche in periodi che magri non sono.Se poi si vuole sapere da ''Zavettieri'' chi e' Zavettieri basta guardare il quadro dipinto dall'On.le Pirilli per farsi un idea ben precisa,probabilmente di un candidato ideale a Presidente onorario dei Circoli di ''zona franca''.

Loiero incontra il mondo dell’agricoltura e dell’artigianato

11/01 Proseguono gli incontri dell' on. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, in vista della definizione del programma di governo, le cui linee guida sono state tracciate dai partiti della coalizione ed approvate, lo scorso 28 novembre, dall' Assemblea dei Grandi Elettori. Dopo il primo confronto, che si e' tenuto con i rappresentanti del Forum del Terzo Settore della Calabria, la principale organizzazione onlus che opera nel mondo del sociale, l' on. Loiero continua nel suo cammino esplorativo. Il 12 a Catanzaro si aprira' un duplice confronto: con i rappresentanti del mondo dell' agricoltura e dell' artigianato. Al primo incontro parteciperanno Copagri, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, poi sara' la volta di Confartigianato, Cna e Casartigiani. Il candidato del centrosinistra annette grande importanza a questa fase: ''lo scopo - afferma Loiero - non e' solo quello di sollecitare un confronto programmatico sui principali temi dell'economia e del lavoro, per giungere a definire un Programma di Governo condiviso e partecipato, ma anche quello di aprire un tavolo permanente per affrontare e tentare di risolvere i principali problemi che frenano lo sviluppo della nostra regione''.

Caruso (AN) “La Calabria non è quella descritta da Loiero”

11/01 ''C' e' un grande fermento culturale e di impresa in Calabria e nel meridione che l' analisi del candidato a governatore del centrosinistra non coglie''. Ad affermarlo, in una nota, e' Roberto Caruso, deputato di An e membro della commissione attivita' produttive della Camera. ''In cinque anni - aggiunge Caruso - la disoccupazione e' scesa di dieci punti e la regione e' al primo posto nazionale come crescita di imprese e di Pil: sui dati e' difficile avere opinioni''. Caruso ricorda quindi ''il grande ruolo avuto dal Bic Calabria prima e da Svi poi, in questi anni, grazie all' impegno di un calabrese come Francesco Samengo, vice presidente di Sviluppo italia, nei processi di crescita''. Il parlamentare cita come possibili novita' ''l' accordo di programma fra Industrie Riunite Spa, gia' attiva nel Meridione, e Thurm Und Taxis, la piu' grande banca tedesca: si tratta di programmi che guardano al meridione ed ai quali dobbiamo far corrispondere una modernita' istituzionale che nelle parole dell' on. Loiero non si nota''.

De Rose (CDL) “L’università è un luogo istituzionale e non un distaccamento della sinistra”

11/01 ''Ognuno ha il diritto diesprimere le proprie idee politiche, ma trovo sinceramente fastidiosa questa sovraesposizione dell'Ateneo, con un rettore che sembra dare l'impressione di contrattualizzare cio' che non appartiene a lui, ma atutta la comunita'''. Lo afferma, in una nota, il leader del centrodestra in seno al consiglio comunale di Cosenza, Umberto De Rose. ''L'Universita' e' un luogo istituzionale - dice De Rose - ed e'opportuno ricordarlo, ed in questi mesi il rettore e qualche altro docente hanno fatto in modo che apparisse come un luogo di distaccamento della sinistra''. ''Una consolidata esibizione di conformismo che ha visto, ingiustamente - osserva De Rose - assessori regionali di centrodestra accusati ed esponenti del centrosinistra lodati. Tutto cio' mentre l'Universita' ( come corpo dirigenziale) arretra spaventosamente dallediscussioni sul territorio - dice ancora Umberto De Rose - e non ci dice nulla, per esempio, sulle modalita' di assunzione del corpo docente, su cui sara' necessario aprire una discussione. Penso che siadi cattivo gusto -conclude Umberto De Rose - un esercizio del genere che non ha eguali in Italia''.

Venerdì 14 conferenza stampa di presentazione del congresso regionale dei DS

11/01 I termini organizzativi del Congresso regionale dei Ds, in programma il 28 e 29 gennaio prossimi, e la proposta politica saranno illustrati dal segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, nel corso di un incontro con i giornalisti in programma venerdi' prossimo alle 11.30 nella sede del Consiglio regionale. All' incontro parteciperanno anche Enzo Lauria, coordinatore della segreteria regionale del partito, e Lillo Zappia, organizzatore regionale e coordinatore della mozione Fassino. Il congresso regionale, che si svolgera' nel centro agroalimentare di Lamezia Terme, sara' concluso dal segretario nazionale, Piero Fassino.

Pirillo (Margherita) interviene per la stabilizzazione di 55 giovani

11/01 Il Consigliere Regionale e capogruppo della Margherita, On. Mario Pirillo, ha presentato una mozione “In ordine alla stabilizzazione dei giovani calabresi assunti ai sensi della Selezione pubblica indetta con Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 22.08.2001”. “Con Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 22.08.2001 – scrive Pirillo nella mozione - è stato indetto un Bando di Selezione pubblica, per titoli ed esami, con procedura d’urgenza, per l’assunzione di n. 55 unità di personale tecnico con contratto di diritto privato a tempo determinato. L’assunzione del personale si è resa necessaria per provvedere al ripristino delle infrastrutture e dei beni immobili danneggiati dall’alluvione che ha colpito ampie zone della Calabria nei mesi di settembre ed ottobre 2000. Le 45 unità di personale tecnico ed informatico, assunte con contratto a tempo determinato della durata di tre anni, adempiono quotidianamente, con diligenza e professionalità, ai compiti loro affidati relativamente alle attività di cui alle Ordinanze di Protezione Civile n. 3081/2000 e n. 3112/2001. Sin dal momento dell’assunzione, tale categoria di lavoratori è stata altresì impiegata per fare fronte all’esigenze del Dipartimento llpp, sopperendo in tal modo alla carenza di personale di ruolo e di specifiche professionalità che connota ormai da tempo l’espletamento dell’attività dei Settori/Servizi del suddetto Dipartimento”. Constatato che la Giunta Regionale sta procedendo alla riorganizzazione della propria struttura, attraverso il reclutamento di personale destinato a coprire le vacanze di organico, l’On. Pirillo chiede che la Giunta Regionale avvii concrete iniziative per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in rapporto a tempo indeterminato, “attraverso la previsione in seno alle leggi annuali di Bilancio degli esercizi finanziari futuri, di congrue risorse, nella consapevolezza che una efficace stabilizzazione consentirà un più ottimale utilizzo delle professionalità formatesi”.

Adamo (DS) “Sulla legge elettorale hanno tentato un colpo di mano”

11/01 ''Le regole sono di tutti. La riforma della legge elettorale non puo' essere materia di pertinenza di chi governa. Hanno tentato il colpo di mano per approvare con una maggioranza semplice la nuova legge elettorale e invece si sono ritrovati ancora una volta minoranza''. Questo e' il commento del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, all' andamento dei lavori del Consiglio. ''E' la prova, l' ennesima prova - dice Adamo - del fallimento politico e di governo del centrodestra. Per quanto ci riguarda come centrosinistra riteniamo sia pregiudiziale prima di ogni discussione sul merito dell' articolato della legge di convenire su un punto basilare: la salvaguardia del principio democratico impone che una legge di riforma elettorale sia fatta sulla base di un' intesa istituzionale trasparente e ampia tra le forze che competono alle elezioni. Siamo gia' con la partita in corso, uno schieramento si e' delineato, un candidato alla presidenza della Giunta e' in campo. Sarebbe un fatto assai antidemocratico se il Polo dovesse utilizzare l' approvazione della legge elettorale per interferire e condizionare la campagna elettorale. Noi siamo disponibili a votare la legge, abbiamo gia' espresso il nostro pronunciamento a favore della proposta di legge presentata dal presidente on. Naccarato della Commissione Autoriforma:in caso contrario, se non ci dovesse essere alcuna intesa riteniamo sia giusto si vada a votare con la vecchia legge e senza ulteriore tempo e senza ulteriore rinvio. Ormai i tempi sono abbondantemente scaduti, davvero quella di lunedi' dovra' essere l' ultima occasione''.

Torchia (Udeur) favorevole allo sbarramento al 3%

11/01 ''Sono rimasto in aula, consentendo il mantenimento del numero legale ed il voto sull' inserimento all' ordine del giorno della legge elettorale, non per fare il gioco della maggioranza ma perche' sono sinceramente convinto che occorra introdurre la soglia di sbarramento al 3%''. Giuseppe Torchia, capogruppo dell' Udeur, spiega cosi' la posizione che ha assunto durante la concitata seduta del Consiglio regionale di ieri sera. La votazione sull' inserimento della proposta di modifica della legge regionale, avanzata dal vicepresidente del Consiglio, Domenico Rizza, e dal capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone, e' stata dichiarata infruttuosa poiche' era stato dato erroneamente per presente il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi. Il Consiglio tornera' comunque ad occuparsi della legge elettorale in occasione della prossima seduta, convocata per il 17 gennaio. ''Uno sbarramento - ha aggiunto Torchia - ci vuole assolutamente. Per quanto mi riguarda, comunque, nel corso della riunione dei capigruppo sempre di ieri sera, ho proposto l' introduzione di una soglia di sbarramento al 2,50%, una soluzione che potrebbe essere votata da entrambi gli schieramenti, visto che il centrodestra e' per il 3% ed il centrosinistra per il 2. Una proposta per la quale ho ricevuto i ringraziamenti di entrambi gli schieramenti e che sara' presa in esame in occasione della riunione del Consiglio di lunedi' prossimo. E' il caso di ricordare, comunque, che io sono sempre stato per lo sbarramento del 3%, tanto che in questo senso avevo presentato tempo fa una proposta insieme ad altri consiglieri della maggioranza e dell' opposizione''. ''Qui non si tratta - ha detto ancora Torchia - di fare il gioco della maggioranza o dell' opposizione. Per me e' giusto introdurre lo sbarramento. Tutto qui. La mia preoccupazione, in particolare, e' che non si ripeta quanto e' accaduto con l' approvazione dello Statuto, sul quale ho votato contro perche' l' ho ritenuto, e lo ritengo tuttora, vergognoso. Non c' e' alcun calcolo politico, dunque, alla base della mia decisione di restare in aula ieri sera, che e' stata dettata esclusivamente da un convincimento personale. Per quanto ne so, peraltro, anche i miei colleghi di partito Pasquale Tripodi e Giuseppe Morrone sono per il 3%. In ogni caso cercheremo tutti insieme di trovare su questo argomento una soluzione concordata''.

Pizzimenti e Pisano contro lo sbarramento nella legge elettorale regionale

11/01 I consiglieri regionali, Giuseppe Pezzimenti (Liberal Sgarbi) e Vincenzo Pisano(Pri), hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta che si invia nella sua stesura integrale.: “Il comportamento di evidente prevaricazione, da taluni connotato con atteggiamenti prepotenti e totalmente sopra le righe, ha consumato nella seduta del Consiglio Regionale di ieri una spaccatura molto seria all’interno della Casa delle Libertà che neppure la prudenza ed il senso di responsabilità del capogruppo di Forza Italia Leone hanno potuto evitare. Con un colpo di spugna, solo perché tra ultimatum e penultimatum si soggiace ai ricatti politici di un gruppo che vuole a tutti i costi dettare legge, pensando di creare difficoltà o cercando addirittura di cancellare dalla scena politica regionale forze, come PRI e Liberal Sgarbi, che hanno lealmente sostenuto la Casa delle Libertà per l’intera legislatura e che in non poche occasioni sono state decisive per portare avanti la realizzazione del programma del Governo Chiaravalloti. Avevamo già dichiarato che se si fosse insistito nel proporre il 3% come sbarramento alla legge elettorale, come si cerca caparbiamente di fare, non avremmo più partecipato a nessuna seduta del Consiglio Regionale e che la circostanza avrebbe prodotto pesanti conseguenze politiche. Richiamiamo ancora una volta la responsabilità di Forza Italia che si era ripetutamente fatta garante che non ci sarebbero stati colpi di mano su questo delicato tema, impegno al quale sembra venir meno, non avendo neppure spiegato all’opinione pubblica della Calabria motivazioni, palesi od occulte, per le quali si è inteso cambiare idea.
Anche ieri sera nella riunione dei capigruppo è emerso palesemente che sul Lodo Naccarato, ovvero la proposta di legge di riforma elettorale da lui avanzata, si può registrare una convergenza davvero ampia che potrebbe far sì che la legislatura si avvii a conclusione con quello spirito davvero positivo e costruttivo che le forze politiche, pur nella distinzione delle proprie convinzioni, hanno fin qui cercato di garantire senza mai soggiacere a prepotenze dall’una o dall’altra parte.

 

Modifiche alla legge elettorale: non si vota. Manca il numero legale

10/01 E' stata dichiarata infruttuosa la votazione in Consiglio regionale sull' inserimento all' ordine del giorno della riunione odierna della proposta di legge elettorale sottoscritta dal vicepresidente del Consiglio, Domenico Rizza, di An, e da Gianfranco Leone, capogruppo di Forza Italia. La dichiarazione e' stata comunicata dal presidente del Consiglio, Luigi Fedele, a seguito di una verifica del numero legale di consiglieri presenti nel momento della votazione. Dalla verifica e' emerso, infatti, che il consigliere Michelangelo Tripodi, capogruppo del Pdci, dato in un primo tempo per presente, era in realta' assente. Da qui l' accertamento della mancanza del numero minimo di consiglieri (22) necessario per richiamare direttamente in aula la trattazione della proposta di legge elettorale. Il Consiglio regionale, successivamente, ha approvato definitivamente, in seconda lettura, la modifica dello Statuto nella parte che riguarda la ripartizione dei seggi per effetto del ''Tatarellum''. La modifica potrebbe comportare anche un innalzamento del numero di 50 consiglieri regionali previsti attualmente dallo Statuto, aumento che potrebbe essere determinato dal rispetto dell' esatta ripartizione proporzionale dei seggi fra le coalizioni elettorali, con l' assegnazione alle forze politiche che otterrano la maggioranza dei voti del 60 per cento dei seggi e del 40 per cento ai partiti della coalizione di minoranza. Infine il Consiglio ha approvato il bilancio di previsione dell' Assemblea per l'esercizio finanziario 2005. La prossima seduta del Consiglio e' stata fissata per il 17 gennaio prossimo.

Pirilli (AN) attacca Zavettieri (NPsi) “Perché continua a fare l’assessore se si è dimesso?”

10/01 ''Vorrei sapere dall'on. Zavettieri perche' continua a fare l'assessore e ad abusare del potere del centro destra, visto che il congresso del suo partito ha sancito il divorzio dalla Casa delle Liberta'''. Lo afferma l' eurodeputato di An Umberto Pirilli, che oggi si trova presso la sede della Provincia di Reggio Calabria per definire con il Presidente Fuda, e d'intesa con il Sindaco Scopelliti, i termini dell'accordo per i voli a basso costo da e per Reggio ''Mi trovo - dice Pirilli - alla Provincia e sfoglio la rassegna stampa dei giorni scorsi nella quale leggo, tra l'altro, che i miei frequenti viaggi per Bruxelles e Strasburgo, dove mi reco per assolvere ai doveri di cui l'elettorato mi ha onorato, mi avrebbero fatto perdere l'orientamento ''a causa dei fusi orari'', secondo una delle interviste rilasciate dall'on. Zavettieri e/o da sui aventi causa.Sono rammaricato della circostanza che Bruxelles e Strasburgo non abbiano fusi diversi dal nostro e tuttavia, per riacquistare ''l'orientamento perduto'', vorrei sapere dall'on. Zavettieri perche' continua a fare l'assessore e ad abusare del potere del centro destra, visto che il congresso del suo partito ha sancito il divorzio dalla Casa delle Liberta'. Vorrei sapere inoltre se e quando fara' dimettere tutti i suoi uomini di potere dal potere e quando, concretamente, dara' pratica attuazione alla sua minaccia di correre da solo.Tutto questo per seguire il suo consiglio e per tentare di capire il fuso orario socialista, che in Calabria vuole lo sbarramento al 3% mentre, in Puglia, De Michelis non vuole alcuno sbarramento e minaccia di uscire dalla CdL se sara' approvato lo sbarramento che invece Zavettieri vuole in Calabria. Fuso e antifuso. A Roma, infine, questo stesso partito incassa due nuovi sottosegretari ed un vice ministro.Mi chiedo a questo punto se il fuso del nuovo socialismo non sia il solito fuso di una parte del vecchio partito socialista e se i suoi interlocutori della CdL non siano diventati, a dir poco, smemorati. Ed anche, per carita' e per concludere, vorrei sapere da Zavettieri chi e' Zavettieri''.

Mastella e Sgarbi ipotizzano una federazione di centro

10/01 Il leader dell'Udeur Clemente Mastella ha incontrato oggi Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario del governo Berlusconi e deputato di Forza Italia. "Abbiamo parlato del tentativo di creare una federazione di centro - ha affermato Sgarbi -, la prospettiva e' quella delle prossime elezioni politiche. Per le regionali Mastella non ha ancora deciso la sua posizione, ma non pensa di correre da solo perche' sarebbe un suicidio. Io in Calabria potrei sostenere Loiero, ma se faremo un accordo concorderemo insieme tutte le azioni". Piu' prudente Clemente Mastella: "Abbiamo un po' parlato - afferma il segretario dell'Udeur -, non c'e' nulla di che'. Qualora ci fosse qualcosa, lo comunicherei". Sgarbi e' contrario alla federazione laica fra Pri-Nuovo Psi-Pli. "De Michelis, i laici ed i repubblicani vogliono stare solo a destra - afferma Sgarbi - a me interessa la federazione di centro. Non e' neppure un ostacolo il fatto che io non sia democristiano. Una federazione di centro puo' essere un punto di attrazione per laici e cattolici. Il modello e' quello di Francesco Cossiga: cattolico e liberale".

Nei congressi di Rifondazione, in provincia, vince la mozione Grassi. Crollo di Bertinotti.

10/01 Con una netta vittoria della mozione Grassi (88,18%) sono cominciati i congressi di base di Rifondazione comunista nella provincia di Cosenza. I congressi celebrati sono stati undici, con il voto di quasi trecento iscritti al partito. Per quanto riguarda le altre mozioni, ''L' alternativa di societa''', che si richiama alle posizioni di Fausto Bertinotti, ha ottenuto l' 8,45%; ''Per un progretto comunista'' (Ferrando) il 3,04% e ''Rompere con Prodi, preparare l' alternativa operaia'' (Bellotti), lo 0,34%. La mozione ''Un' altra rifondazione e' possibile'' (Malabarba) non ha ottenuto alcun voto.

Iniziativa della Fondazione Filosa: “Serve un programma serio per le regionali”

10/01 ''Una costruzione seria del programma, oggi che le basi programmatiche non sono piu' un insieme di declarazioni, ma un contratto da onorare''. Lo propone la Fondazione Luigi Filona di Cosenza agli elettori e simpatizzanti del centrodestra. ''Abbiamo elaborato un documento partecipativo sulla crisi culturale del centrodestra - scrivono Mario Campanella ed Arnaldo Goleltti - ma vogliamo, nel contempo, sottoporre a tutti i cittadini la possibilita' di discutere e di inserire idee e progetti da 'girare' al candidato della coalizione''. Progetti, affermano Campanella e Golletti, che ''potranno essere discussi anche con l'onorevole Loiero perche' la posta in palio e' il futuro assetto gravitazionale della Regione e , rispetto a cio', noi che non siamo iscritti a nessun partito abbiamo il dovere di essere aperti al confronto. Partiremo dal salario d'ingresso formativo biennale per i disoccupati - aggiungono - alla costituzione della Banca regionale, dall'affidamento della progettazione dei piani di sviluppo comunitari ai tecnici irlandesi e greci, che hanno conosciutouna crescita del Pil senza confronti, grazie al saggio utilizzo dei fondi dell'Unione Europea''. Chi vorra' contribuire potra' farlo inviando idee e progetti all'indirizzo di posta elettronica : fondazione-filosa@tiscali.it Campanella e Goletti ritengono ''di agire con una sterzata rispetto ad un 'oltranzismo statico' dei partiti''.

Va in aspettativa la giornalista di Telespaziono nello staff di Loiero

10/01 ''In relazione alla designazione della collega Maria Pia Tallarico quale addetto stampa dello staff elettorale dell' on. Agazio Loiero, la direzione responsabile di Telespazio, nell' esprimerle le sue piu' sincere congratulazioni per il prestigioso incarico, la ringrazia per la sensibilita' dimostrata nell' aver chiesto di essere posta in aspettativa per il periodo elettorale, per ragioni deontologiche professionali che le sono ampiamente riconosciute, e le augura buon lavoro nel nuovo impegnativo compito'': cosi' recita una nota diffusa in serata dall' emittente.

Luigi Guglielmelli eletto segretario regionale della Sinistra Giovanile

10/01 Luigi Guglielmelli e' il nuovo segretario regionale della Sinistra giovanile. L' elezione di Guglielmelli, che subentra a Pasquale Petrolo, e' avvenuta all' unanimita' a conclusione del quarto congresso regionale dell' organizzazione giovanile dei Democratici di sinistra. All' assise, che ha eletto anche la nuova Direzione regionale, hanno partecipato, tra gli altri, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo; il vice presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova; il senatore Nuccio Iovene e i dirigenti nazionali dell' organizzazione Armando Cirillo (responsabile Mezzogiorno) e Arturo Scotto (Rapporti con i movimenti).

Latorre eletto presidente onorario di Progetto Calabrie. “Preoccupazione per la confusione nella GAD”

09/01 Si e' tenuta a Lamezia Terme l' assemblea regionale di Progetto Calabrie.Erano presenti all' incontro rappresentanti di numerose associazioni, movimenti e liste civiche provenienti da tutte le province. Grande preoccupazione e' stata espressa per lo stato di ''confusione che sembra attraversare la coalizione di centro-sinistra in questi ultimi giorni sui temi del programma, tanto da far temere che sia stato gia' accantonato il documento programmatico votato nel corso dell' assemblea dei grandi elettori di Lamezia''. A tal proposito e' stato deciso di chiedere nei prossimi giorni un incontro con Loiero e Minniti per proporre l' immediata istituzione di una commissione di garanzia, con l' obiettivo di verificare la conformita' dell' attivita' della coalizione al codice etico e al programma elettorale del centro-sinistra.Su questi temi Progetto Calabrie sente di esprimere il comune sentire di tutte le associazioni vicine al movimento e di tutti i cittadini della regione, che dal centro-sinistra ''pretendono un metodo e un atteggiamento politico realmente alternativo a quello fin qui dominante''. Dall' assemblea e' emersa ''chiara l' intenzione di partecipare alle prossime consultazioni regionali con una lista aperta ai cittadini, alle associazioni,unitamente alle liste civiche che condividono la proposta di Progetto Calabrie. Con l' obiettivo e la speranza - ha sottolineato nel suo intervento Giuseppe Pierino in apertura dei lavori - di ''coinvolgere nel progetto la sinistra critica e alternativa ma anche i cosiddetti prodiani, e tutti quei cittadini, movimenti e associazioni che vogliono costruire un reale cambiamento per la Calabria.Si e' gia' registrata con grande soddisfazione l' adesione al comune progetto di Governo Civico, la rete di tutte le liste civiche italiane rappresentate da Soru e Illy. Interesse e attenzione e' stato espresso dal Movimento Meridionale''. La disponibilita' piu' ampia e' stata poi manifestata da tutti i movimenti presenti in quanto soggetti fondatori di Progetto Calabrie, come l'Aranceto di Crotone e diverse altre liste civiche presenti a Vibo Valentia e a Lamezia Terme. L' assemblea ha infine nominato all' unanimita', per acclamazione, presidente onorario di Progetto Calabrie il rettore dell' Universita' della Calabria,Giovanni Latorre. L' incarico di presidente e' stato affidato a Pierino, quello di portavoce a Sergio Lagana'. Sono stati definiti i coordinamenti provinciali e il direttivo regionale, composto da quindici componenti. Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, e' stato indicato come presidente della Commissione etica e di garanzia. Gli organi dellassociazione:
COMMISSIONE ETICA E DI GARANZIA: Presidente: Prof. A. Bianchi Componenti: Prof.ri P. Bevilacqua, P. Fantozzi, S. Gambino, A. Viscomi.
DIRETTIVO: G. Latorre, D. Rizzuti, G. Pierino, S. Lagana', T. Perna, Fr. Manganaro, M.Alcaro, M.A. Sacco, E. Raco, C. Marasco, N. Panedigrano, G. Sabino, A. Morrone,Fr. Gaudio, S. Maida, M. Furci.
Eletti per acclamazione: Latorre presidente onorario dell' associazione; Pierino presidente legale rappresentante; Lagana' portavoce; Milizia tesoriere.

Di Pietro, oggi in Calabria, si dice sicuro della vittoria del centrosinistra e dice basta alle formule

09/01 ''Il centrosinistra ha buone prospettive per vincere in alcuni regioni chiave che prima erano appannaggio del Polo come la Calabria ed altre regioni. Deve smetterla di parlare di formule e formulette ed andare al sodo della questione''. Questa l' idea di Antonio Di Pietro, presente oggi in Calabria al congrsso regionale del suo partito, sulla discussione in atto nel centrosinistra. ''Abbiamo individuato in Prodi il nostro leader, abbiamo individuato le formazioni politiche che devono appoggiarlo, perche' dobbiamo farne altre fittizie e posticce come le liste dei presidenti o pseudoliste civiche che altro non sono che frammentazioni ulteriori?''. Di Pietro ha ribadito la necessita' di mettere a punto al piu' presto il programma e di indicare il ''contrassegno della nuova coalizione di centrosinistra''. ''Come Idv volevo cominciare da ieri a raccogliere le firme per preparare le liste. Non posso farlo perche' non so ancora con quale simbolo presentarmi. Allora, per favore, smettetela di parlare di formule e formulette e metteteci in condizione di lavorare''. “Italia dei Valori non partecipera' a liste dei governatori” ha poi ribadito Antonio Di Pietro, durante il congresso regionale calabrese di Italia dei Valori. ''Quando abbiamo accettato la richiesta del centrosinistra di collaborare in maniera unitaria per individuare candidati presidenti che potessero rappresentarci tutti insieme ed offrire un'alternativa di governo regionale al Paese - ha detto Di Pietro - ci e' stato assicurato che non si sarebbero formate ulteriori formazioni politiche di disturbo, tipo le liste civetta di un tempo. Noi consideriamo le liste dei presidenti uguali alle liste civetta del 2001. Liste, cioe', fatte apposta per far credere ai cittadini che esiste un punto di riferimento in una coalizione politica ed invece non esiste perche' serve soltanto per trasferire i voti da un partito ad un altro. Per cui noi dell'Idv, nel caso dovessero fare, a partire dal Lazio, le liste dei presidenti, non parteciperemo all'accordo e neanche alla competizione elettorale in comune con il centrosinistra''. Infine Di Pietro, si è detto soddisfatto dela candidatura Loiero e del metodo assembleare scelto per candidarlo. ''E' un'ottima doppia scelta. Sul candidato che rappresenta l'unitarieta' della coalizione e sul metodo che ha rappresentato un punto di incontro tra le varie posizioni:

Prende corpo anche in Calabria la corrente “Sinistra Critica” di Rifondazione

09/01 In una nota di Antonio Arena e Giovanni Peta si da notizia della presenza, anche in Calabria della corrente Sinistra Critica di Rifondazione. "Nasce, anche in Calabria, nel partito della Rifondazione Comunista la corrente Sinistra Critica Un'altra rifondazione è possibile – scrivono nella nota Arena e Peta - ancora siamo pochi ma stiamo cercando nuovi compagni che appoggino questo importante documento che critica le ultime scelte politiche, nonchè la scelte governista dell'attuale direzione nazionale. Scelta molto pericolosa che ci mette in aperta contraddizione con il movimento altermondista, con i lavoratori e con tutti quei soggetti che abbiamo deciso di rappresentare e di dare un aiuto. Vogliamo creare una diversa proposta nel rapporto con il centrosinistra, con i movimenti, in vista della costruzione di una sinistra d'alternativa. Abbiamo notato una battuta d'arresto nella Rifondazione Comunista dopo il referendum sull'articolo 18, dove finalmente la sinistra alternativa attaccando e non limitandosi soltanto a difendere i pochi diritti rimasti ai lavoratori.Si attaccava le ultime politiche ultraliberiste cercando non tanto di difendere l'articolo 18 ma di estenderlo a tutti i tipi di lavoro. Nonostante che il 90% delle forze politiche fosse contro, siamo riusciti ad ottenere 11 milioni di voti, che un successo, un risultato molto importante e non dovevano essere sbrigativamente archiviati.La nostra critica si muove anche a livello locale: siamo molto critici verso le scelte politiche degli attuali quadri dirigenti calabresi, dove i cosidetti grassiani, sono un vero e proprio ostacolo al partito per le loro chiusure alle innovazioni e alle novità, per la loro paura atavica verso il movimento e le forze giovanili. Si chiudono su se stessi perchè temono di perdere il loro potere demonizzando ogni forza giovane o legata a realtà diverse dal partito perchè hanno paura di perdere la loro leadership. Una corrente che a parole critica la scelta di governo dell'attuale segretario nazionale Fausto Bertinotti ma che poi nelle giunte locali sono i più inclini alle alleanze e agli accordi con i partiti del centro sinistra. Accordi che nascono senza alcun tipo di programma ma col mero scopo di spartirsi le poltrone, distruggendo così il Partito, facendoci apparire come una consorteria di imbroglioni,( Vedi la legge del centro destra sul concorsone approvata con il becero silenzio assenso del nostro consigliere regionale). Quindi siamo d'accordo con la scelta della direzione nazionale di commissariare la regione Calabria del compagno Stefano Zuccherini. Siamo però anche critici con l'attuale scelta dei Bertinottiani di accettare le primarie. Esse non garantiscono una reale democrazia all'interno di una coalizione, ma provocano lo schiacciamento della minoranza alle decisioni della maggioranza. Ora infatti ci troviamo a sostenere un personaggio come Agazio Loiero, che non rappresenta una novità nel panorama politico calabrese con il quale stentiamo a intravedere un reale cambiamento nella vita politica calabrese. Anzi alcune sue proposte, come le gabbie salariali, mettono in imbarazzo l'intero partito, smentite subito da Stefano Zuccherini, ma ciò non basta. Riteniamo importante che si avvii una discussione sul programma invece di discutere sui soliti personalismi. Per noi rimane importante la stabilizzazione degli Lsu e Lpu che deve significare l'adozione di un piano regionale di assunzioni a tempo indeterminato tenendo conto dei grandi bisogni sociali da soddisfare -da quello ambientale a quello sanitario, rispolverando la proposta legislativa promossa dal PRC. E' necessario ribadire il nostro no fermo e deciso al Ponte sullo stretto, impedire la privatizzazione di beni comuni ed essenziali come l'acqua, ma è vitale che su queste come su altre proposte avviare un processo di democratizzazione della vita politica calabrese in cui i lavoratori, i giovani, e la "società civile" possano contare nelle scelte. Su questo siamo disposti a fare la nostra parte, preservando la nostra autonomia nel decidere, anche in questo caso, democraticamente, le scelte che dovremo adottare".

I sindaci del Savuto con Loiero

09/01 Pino Albo, sindaco di Grimaldi, Nino De Rose, sindaco di Belsito e Mario Guzzo Foliaro, sindaco di Malito, a conclusione della manifestazione alla quale hanno partecipato Agazio Loiero, Marco Minniti e Giacomo Mancini, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: Ringraziamo i tantissimi cittadini dei comuni della Valle del Savuto che hanno partecipato al dibattito dal titolo "Un'Alleanza per vincere nel Savuto" ed in Calabria e che hanno gremito la sala consiliare di Grimaldi. Tanta partecipazione e tanto entusiasmo rappresentano il modo migliore per iniziare la campagna elettorale del centrosinistra per la conquista del governo della Regione. Dal Savuto arriverà certamente alle forze dell'alleanza di Calabria un contributo importante che coronerà il buon lavoro portato avanti in questi anni da una classe dirigente di bravi amministratori giovani e preparati che si stanno facendo apprezzare per l'impegno amministrativo e per la passione politica. Dalla dolorosa sconfitta del 2001, quando il centrosinistra perse prima la guida della Comunità montana e poi i collegi di Camera e Senato è stato svolto un importante lavoro. Il centrosinistra ha riconquistato la guida dell'ente montano creando un'ampia coalizione all'interno della quale tutte le componenti sono rispettate e valorizzate. Nell'opera di rilancio del centrosinistra ruolo determinante è stato svolto da Giacomo Mancini, un deputato che sta ogni giorno di più dimostrando di essere presente e attento alle problematiche del Savuto e che nel 2006 potrà riconquistare la vittoria nel collegio camerale. E' importante, però, iniziare a vincere conquistando la regione. Ieri Agazio Loiero e Marco Minniti hanno potuto apprezzare l'enorme potenzialità di questo territorio, la nostra convinta passione e la nostra determinazione nel rompere l'isolamento al quale la destra ha condannato il Savuto. Da Grimaldi è partita la nostra sfida, con l'impegno di tutti la vinceremo.”

Primo congresso regionale di Italia dei Valori in Calabria

09/01 Questione sociale, morale e democratica. Sono le tre ''emergenze, che ne determinano una quarta, persino piu' urgente e grave che potremo definire questione esistenziale, che il centrosinistra calabrese, che si candida a governare, eredita''. Questo, secondo Italia dei Valori che oggi ha celebrato il suo primo congresso regionale in Calabria ed ai cui lavori ha anche portato i suoi saluti il candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistrra, Agazio Loiero. Nella relazione introduttiva Beniamino Donnici, segretario regionale del partito che fa capo ad Antonio Di Pietro, presente ai lavori congressuali, ha anche spiegato che ''la perdita della fiducia nelle istituzioni, la mancanza di speranza nel futuro, il crescente disagio e malessere giovanile, l'emarginazione, il decadimento della qualita' della vita, la fuga nei disvalori, la ricerca di scorciatoie antisociali, sono tutte spie di una condizione drammatica alla quale va posto rimedio prima che sia troppo tardi''. Per Donnici, infatti, bisogna agire ''prima che la rassegnazione diventi un fiume straripante, potenzialmente in grado di distruggere definitivamente ogni possibilita' di riscatto civile, sociale e morale del nostro popolo''. Secondo il segretario regionale di Idv, a questo punto non vi e' dubbio che ''quella vecchia Calabria deve morire''. Detto questo Donnici ha rimarcato che ''cosi' come l'allargamento dell'Unione verso est ha avvantaggiato i Paesi dell'Europa centrale e settentrionale, la prospettiva ormai imminente dell'area di libero scambio euromediterranea, definita dagli accordi di Barcellona, avvantaggera' i Paesi sell'Europa meridionale e tra questi l'Italia. La Calabria puo' e deve assumere un ruolo centrale in questo processo. Si tratta, pero', di uscire dagli slogan e definire operativamente una proposta di merito che lanci l'idea di una grande area di libero scambio, valorizzando pienamente il porto di Gioia Tauro, senza dimenticare quelli di Crotone e Sibari realizzando forti strutture di intermodalita' che consentano il trasporto delle merci, attraverso i due grandi corridoi tirrenico ed adriatico, verso il nord Italia e da qui verso il centro ed il nord Europa''. Da qui l'idea della istituzione di un assessorato regionale alle politiche del Mediterraneo, con accorpamento delle deleghe a Industria, commercio e artigianato, ''per cogliere questa grande opportunita'''. Importante, in questo contesto in cui si deve anche pensare a ''costruire una regione agile, che programmi e legiferi, decentrando la gestione ai Comuni ed alle Province, il bisogno di una nuova classe dirigente che sappia essere pragmatica quanto responsabile, una classe dirigente prestigiosa ed autorevole, libera e giusta, - ha porseguito Donnici - che sappia far sentire la sua voce a livello nazionale senza complessi di inferiorita' o sudditanze. Una classe dirigente capace di avviare il cantiere di un'altra Calabria, libera, protagonista e solidale''.

Venerdì 14 alla casa delle Culture presentazione della rivista “Le passioni di sinistra”

09/01 Venerdì 14 gennaio alle ore 17nella Sala “Immagine della ” Casa delle Culture –verrà presentata “LE PASSIONI DI SINISTRA” rivista di approfondimento politico culturale, riflessioni collettive su mezzogiorno, partiti, movimenti. Alla presentazione partecipano: Vito Copertino - editore della rivista “Le passioni di Sinistra”, Massimo Covello - segretario Camera del Lavoro di Cosenza, Giovanni Latorre - rettore UNICAL, Massimo Veltri - docente UNICAL, Stefano Zuccherini - commissario regionale di Rifondazione Comunista .

Chiarella (AN) “Lunedì il nome del candidato della CDL”

08/01 Sara' deciso lunedi' il candidato della Casa delle liberta' alla presidenza della Regione Calabria. Lo ha annunciato in una nota il presidente del gruppo di Alleanza Nazionale in consiglio regionale, Egidio Chiarella. ''I nomi fatti - ha aggiunto - fino ad oggi: Fuda, Abramo, Gentile e Tassone, ai quali potrebbe essere aggiunto qualche altro nome all' ultimo minuto, rappresentano una grande forza, che bisogna armonizzare, superando veti incrociati che non hanno un ragionamento politico alle spalle. Come ho gia' detto in un mio intervento durante l'assemblea dell'associazione ''Zona Franca'', che qualcuno di proposito ha cercato di strumentalizzare, l' ideale sarebbe stato, e malgrado i tempi ristretti potrebbe esserlo ancora, un tavolo con la presenza di tutti gli aspiranti candidati, per esaminare insieme a loro, le ragioni politiche e sostanziali che gli stessi hanno giustamente sottolineato, per evidenziare una possibile vittoria del centro destra, con la presenza di ciascuno di essi. Io che non sono un campanilista e penso ad una Calabria unita, non sono per la lotta fine a se stessa, a favore dell' uno o dell' altro candidato, senza un ragionamento politico che rispetti la posizione degli aspiranti''. ''E' chiaro che io scendero' - ha proseguito Chiarella - in prima linea accanto al presidente che sara' scelto, di qualsiasi zona esso sia, al di la' anche di legittime posizioni e condivisioni personali, con la consapevolezza, che i candidati interessati alla corsa presidenziale, siano un unico fronte politico, per diventare l' asse portante del prossimo governo regionale, a favore dell' avanzamento sociale ed economico di tutto il territorio calabrese. In questo momento l' obiettivo principale, che deve tenerci uniti, sta nell' intento di compattare le fila, per 'battere' il centro sinistra che da tempo, indisturbato, ha avviato la sua campagna elettorale''. ''Tutto questo - ha concluso - ci deve spingere a riflettere e a farci superare eventuali divisioni possibili, su cui si e' sempre alimentata l' anti politica, ritardando il progresso sociale ed economico delle nostre popolazioni, a discapito dell' occupazione e del miglioramento generale della qualita' della vita''.

Lettera aperta di Barile (CDL) agli operatori turistici della Sila colpiti dal black out

08/01 Mimmo Barile, imprenditore alberghiero ed esponente politico della Casa delle Libertà, in merito al “black out” di due interi giorni verificatosi in tutto l’altopiano della Sila Grande a cavallo di Capodanno, ha inviato agli operatori turistici della zona la seguente lettera aperta: “Non avrei voluto scrivere questa lettera. Avrei, sinceramente, preferito, da collega e da esponente politico, gioire assieme a voi nel festeggiare una stagione turistica invernale che ci auguravamo ricca di presenze ed all’insegna della migliore accoglienza ed efficienza. Purtroppo, ancora una volta, gli sforzi profusi quotidianamente da quanti come voi lavorano per offrire ai turisti la migliore Calabria possibile sono stati, in buona parte, vanificati con danni economici e di immagine gravi e rilevanti per tutti voi. E’ bastata una nevicata, sicuramente non eccezionale, per mettere in crisi un sistema che ancora una volta s’è rivelato estremamente fragile, incapace di sfruttare le sue potenzialità, inadeguato per un territorio che ancora non riesce a considerare il turismo come la prima, più importante, sua industria. Quello che è successo è paradossale. Arriva la neve e, proprio nel periodo di Capodanno, si verifica una interruzione di due giorni dell’energia elettrica che mette in ginocchio un intero comprensorio, danneggiando fortemente l’immagine della Sila, provocando la fuga dei turisti e creando non pochi problemi alle popolazioni residenti, compresa la mancanza d’acqua e la possibilità di comunicare via telefono e via internet. Oggi si cercano i responsabili. I comportamenti di Enel, Telecom, Anas e Protezione andranno certamente chiariti. Su questo dovremo vigilare per evitare che , come al solito, si insabbi tutto. Ma tutto ciò non può bastare. Non deve più essere l’emergenza la molla che fa scattare l’indignazione e che, a danni avvenuti, mobilità le Istituzioni come per esempio l’amministrazione Provinciale. Le gravi carenze e insufficienze strutturali nei servizi e le inadeguatezze presenti sull'altopiano, sono note da tempo. In tutti questi anni dove erano le amministrazioni comunali, le comunità montane, la stessa amministrazione provinciale da decenni ininterrottamente con lo stesso segno Esse vanno affrontate proprio quando non sussiste l’emergenza. Amministrare un territorio significa prevederle ed adoperarsi per fare in modo che non si verifichino. Siamo tutti stanchi di sentir parlare di mare pulito solo ad agosto e di problemi legati al maltempo solo a gennaio. Questo modo di fare, lo sappiamo, non produce alcun, positivo, risultato. Tornando al problema black-out verificatosi in Sila nei giorni scorsi, mi chiedo come mai una provincia che addirittura esporta l’energia elettrica che produce ne rimanga priva con tale facilità. Mi chiedo ancora perché la vicina Basilicata sia riuscita a fare del petrolio una occasione importante di sviluppo e il nostro “oro nero” rappresentato dall’acqua e dalla energia elettrica non produca ricchezza ed addirittura non sia disponibile in abbondanza per chi vive e lavora sull’altopiano silano ed in tutta la Calabria. Dove erano le Istituzioni, che oggi demagogicamente si agitano? Occorre un’iniziativa che avvii decisamente un piano di rilancio dell’intero altopiano intervenendo sulle strutture, infrastrutture e sulle risorse
umane. Nell’auguravi buon lavoro ribadisco il mio impegno in favore di un settore di cui faccio parte e di cui conosco i limiti ma anche le straordinarie potenzialità che devono finalmente emergere e contribuire a rendere migliore la Sila e la Calabria.

Pirillo (Margherita): “Gli esponenti della Cdl si arrampicano sugli specchi”

08/01 Intervento On. Mario Pirillo, capogruppo della Margherita in consiglio regionale, in merito alle dichiarazioni dei senatori Gentile e Trematerra e dei responsabili della fondazione “Luigi Filosa” Mario Campanella e Arnaldo Golletti, sulle questioni riguardanti le gabbie salariali e la realizzazione del ponte sullo stretto. “Sono inutili quanto ridicoli tentativi di mascherare l’evidente stato di litigiosità interna. Gli esponenti del centrodestra che oggi accusano l’On. Loiero di confusione programmatica e miopia politica sui grandi temi dell’occupazione, dello sviluppo infrastrutturale e imprenditoriale, farebbero bene a fare un esame di coscienza all’interno della loro coalizione, confessando agli elettori calabresi la paludosa condizione di incertezza e conflittualità in cui versano, invece di avventurarsi in improbabili critiche al candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, rischiando anche di fare la figura di chi, privo di argomentazioni fondate, si arrampica sugli specchi pur di attaccare l’avversario politico. Perché i senatori Gentile e Trematerra non ammettono di aver messo in difficoltà perfino il presidente del consiglio Berlusconi, costretto a frenare sull’investitura del candidato presidente a causa del penoso teatrino allestito in Calabria dai suoi luogotenenti?”

Donnici (IDV) “Continua l’azione denigratoria della CDL contro Loiero”

08/01 ''Sapendo di avere le ore contate e, soprattutto, di non avere argomenti, la Cdl continua nell' azione denigratoria nei confronti del candidato presiedente Agazio Loiero, utilizzando ogni genere di pretesto''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti Locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa le dichiarazioni dei senatori Gentile e Trematerra nei confronti del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. ''Purtroppo per loro - ha aggiunto - i calabresi sanno che le polemiche strumentali lasciano il tempo che trovano, mentre cio' che resta e' la fallimentare gestione del centrodestra, tanto a livello regionale che nazionale. La verita' e' che la Cdl ha perso la testa e manda avanti i suoi guastatori, per un improbabile strategia della provocazione. Se il governo regionale ha ben operato, come impunemente sostengono, ci dicano perche' non ricandidano Chiaravalloti e perche', a tutt'oggi, non trovano un candidato spendibile? Ma soprattutto, ci raccontino cosa hanno fatto del loro mandato parlamentare e quali azioni concrete in favore della Calabria hanno potuto stimolare da parte del governo Berlusconi''. ''Pazienza - ha concluso Donnici - tanto il momento della resa dei conti e' arrivato e saranno gli elettori a giudicare uomini e comportamenti''.

Gentile (FI) “Contraddizione programmatica contraddistingue le prime uscite di Loiero”

08/01 ''Leggendo le prime uscite dell' on. Loiero si registra una confusione programmatica, ma soprattutto c' e' una visione vecchia della societa' calabrese, dipinta come un residuato di poverta' e di insussistenza imprenditoriale che non fa giustizia dell' attivismo dei privati''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''L' on. Loiero - ha aggiunto - prima dichiara di volere le gabbie salariali poi dice testualmente di non averci mai pensato: afferma di essere favorevole alla costruzione del Ponte ed un' ora dopo e' contrario. Si tratta di atti politici rilevanti che denotano una chiara difficolta' ad enunciare con chiarezza discorsi che siano fruibili dall' opinione pubblica: tutto cio' contribuisce ad aumentare la confusione nella gente e ad allontanare dalla politica''. ''Che il Ponte sullo Stretto - ha proseguito Gentile - sia fondamentale per la Calabria e la Sicilia e' cosa cosi' chiara da essere eleggibile in ogni direzione: diventa superato abbondantemente il discorso sulle infrastrutture di collegamento, perche' esse sono gia' operative ed all' agenda del Governo. Il Ponte semmai sarebbe il traino per rilanciare investimenti non piu' differibili e salderebbe le due Regioni con i corridoi europei. Le gabbie salariali sono una misura arcaica che aumenta le differenze retributive''. ''E' sinceramente deludente - ha concluso - l' approccio con il mondo imprenditoriale: affermare che in Calabria non c' e' una cultura d' impresa e' un fatto grave e paradossale, proprio mentre la Regione si attesta al primo posto nazionale come nascita di nuove imprese''.

Trematerra (Udc) “Loiero ci faccia sapere se vuole, o meno, il Ponte sullo stretto”

08/01 ''L'on. Loiero, che ci deve far sapere se vuole o meno il Ponte, ha detto che la sua idea delle gabbie salarialie era nata dalla considerazione dell'assenza di imprese in Calabria: mi sembra il tentativo di reucperare consensi in quella estrema sinistra, che e' ancora impaurita per le gabbie salariali; in ogni caso e' una distorsione della verita'''. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale dell'Udc, sen. Gino Trematerra. ''Loiero sbaglia - afferma Trematerra - non solo perche' le imprese in Calabria ci sono e crescono, ma perche' in questi anni hanno toccato aspetti di grande innovazione: basterebbe pensare all'azione esercitata dal Bic prima e dallo Svi poi. Inoltre - continua Trematerra - accadono fatti importanti, che e' assurdo non sottolineare: penso, per esempio, all'accordo fra la Thurm Und Taxis Italia ed Industrie Riunite Spa, che vede unire la piu' grande banca tedesca ed una societa' capitale di grande qualita' in un progetto che guarda al sud''. ''Accogliere queste iniziative facendo pensare che la Calabria e' ancora la Regione dove si fa la spesa con il libretto - prosegue Trematerra - significa rendere un pessimo servizio ai calabresi''. Trematerra auspica, inoltre, '' chiarezza sul Ponte di Messina: e' una iniziativa che puo' cambiare le sorti di Calabria e Sicilia, ma forse l'amico Loiero pensa piu' all'1% di Italia dei Valori che alla crescita delle due regioni''.

Fondazione Filosa: “Grande contraddizione anima l’on. Loiero”

08/01 ''Il responsabile della campagna elettorale di Loiero, Claudio Velardi, dovra' lavorare molto,ma al di la' di questo aspetto, emerge la grande contraddizione che anima l'onorevole Loiero: e' come il famoso detto su Cimabue, fa una cosa e ne sbaglia due''. Lo affermano in una nota i responsabili della Fondazione Luigi Filona di Cosenza , Mario Campanella e Arnaldo Golletti. ''Prima afferma di volere le gabbie salariali - riferiscono i due - poi, spaventato dalle reazioni, ritrae: alle 16,15 dice di volere il Ponte, un'ora dopo afferma che il Ponte non si deve fare. Che le qualita' politiche dell' onorevole Loiero fossero sopravvalutate e di molto lo si sapeva, ma che fosse cosi radicalmente presente la bugia nel suo dettato politico era meno certo. Loiero, che gode di buona stampa e di eccessiva presenza sulle televisioni - aggiungono Campanella e Golletti - non e' certamente il candidato a Governatore che la Calabria si aspetta: gravi al riguardo le dichiarazioni sull'assenza di imprese in Calabria, nel momento in cui la Regione detiene il primato nazionale per nascita di nuove attivita'!''

PDCI: “Il centrodestra non ha i numeri per approvare la legge elettorale”

08/01 ''Il centrodestra non ha i numeri in Consiglio regionale per approvare una nuova legge elettorale e, dunque, se una normativa scaturira' dalla riunione di lunedi', cio' potra' avvenire solo perche' singoli consiglieri o forze politiche del centrosinistra faranno da 'stampella' al centrodestra, condividendone di fatto le strategie politiche''. E' quanto si afferma in un ordine del giorno approvato stasera, a conclusione di una riunione svoltasi a Lamezia Terme, dal Comitato regionale del Pdci, riunitosi sotto la presidenza del segretario, Michelangelo Tripodi. ''Cio' - si aggiunge nel documento - rischierebbe di vanificare il progetto unitario del centrosinistra calabrese, che pure ha avuto un grande impulso con la scelta del candidato alla presidenza della Regione e con l' approvazione delle indicazioni programmatiche avvenuta in occasione dell' Assemblea dei grandi elettori del 28 novembre scorso''. A conclusione della riunione il comitato regionale ha dato mandato al segretario Tripodi ''di utilizzare - e' detto nell' ordine del giorno - ogni strumento statutario per impedire che si consumi un atto lesivo delle istituzioni e della stessa democrazia calabrese. Non si possono cambiare le regole del gioco all' ultimo minuto e con maggioranze raccogliticcie''. I Comunisti italiani hanno anche rivolto un ''pressante appello'' ad Agazio Loiero, candidato presidente, ''affinche' si adoperi per mantenere la compattezza della coalizione'' ed ha invitato ''tutti i partiti, i gruppi ed i consiglieri del centrosinistra a garantire il rispetto dell' intesa nazionale sottoscritta il 29 settembre scorso dai responsabili degli Enti locali di tutti i partiti dello stesso centrosinistra, evitando che si possano determinare strappi che potrebbero rivelarsi insanabili. Per quanto ci riguarda - conclude il documento approvato dal Comitato regionale del Pdci - se una tale evenienza dovesse concretizzarsi, considereremmo fuori dal centrosinistra i responsabili di tali scelte. Sulla legge elettorale e' necessaria un' ampia convergenza unitaria perche' altrimenti ci troveremmo di fronte ad una gravissima rottura democratica''.

Trento (SDI) replica alla Straface (AN) “Documento sui trasporti è solo uno studio preliminare”

08/01 “Lo Studio preliminare dei trasporti approvato dalla Giunta Provinciale nei giorni scorsi e presentato dall’Assessore ai Trasporti Giuseppe Gagliardi, Compagno ed Amministratore di provata esperienza, formatosi ad una scuola politica che ha posto sempre al centro di ogni azione il dialogo ed il confronto, non è certamente venuto fuori dal nulla, così come ha erroneamente sostenuto nei giorni scorsi il Presidente del gruppo consiliare di AN, Pasqualina Straface” è quanto afferma in una nota Leonardo Trento presidente del gruppo consiliare dello SDI alla Provincia, che prosegue “ma, è stato illustrato dallo stesso Assessore e dal Prof. Demetrio Festa, Docente UNICAL del Dipartimento Pianificazione dei Trasporti, in tre sedute della VI Commissione provinciale, alla presenza anche di Consiglieri aderenti al Gruppo consiliare della stessa Straface.
Lo Studio, ampiamente illustrato e discusso in ogni suo aspetto, non è, certamente, uno strumento operativo che esplicita un progetto di razionalizzazione dei trasporti, cosa che dovrà essere fatta successivamente, ma, è, invece, un lavoro, realizzato da autorevoli professionisti ed esperti del settore, che fotografa l’attuale situazione di come viene espletato il servizio con l’individuazione di tutte le società concessionarie che operano sul territorio Provinciale, i chilometri percorsi, l’andamento delle linee ecc.
Quindi, anche alla luce della non individuazione da parte della Regione Calabria del livello dei servizi minimi, siamo in presenza di un elaborato che vuole iniziare ad aprire una discussione fattiva su una problematica, assai annosa in questa nostra Provincia, di cui sia l’Assessore Gagliardi, che tutta la maggioranza di centrosinistra, sono ben consapevoli ed alle quale, noi Socialisti diamo una grande importanza poiché riteniamo indispensabile garantire a tutti i cittadini lo stesso diritto alla mobilità troppo spesso dimenticato da una Regione Calabria che si ostina ancora a non delegare compiti e funzioni.
Ed è proprio in considerazione di ciò che nella seduta della Commissione trasporti dell’undici novembre 2004 il Sottoscritto, ha richiesto maggiore considerazione per l’area Ionica e, soprattutto, maggiori collegamenti all’interno di quella zona e tra quella zona ed il resto della Provincia, posizioni sostenute anche dal Consigliere provinciale di AN, il collega Franco Bruno, Su questo si sono avute, in quella sede, le garanzie dell’Assessore Gagliardi che sta dimostrando, con la Sua costante presenza in tutti i territori, di essere l’Assessore ai trasporti di tutta questa nostra Provincia e non soltanto della Città di Rende.
Lo Studio preliminare dei trasporti, quindi, è soltanto propedeutico al vero progetto di trasporto pubblico e propone delle linee guida, non vincolanti, su come dovrebbe essere organizzato il servizio dei trasporti provinciali. Quando si andrà a realizzare un vero e proprio progetto, con i piani di bacino e le unità di Ute, inizieranno, sicuramente, le operazioni di confronto e di discussione all’interno dell’istituzione provinciale. Pertanto, stia tranquilla la collega Straface, la maggioranza di centrosinistra vuole sicuramente affrontare in maniera seria e decisa questo problema e, quando giungerà il momento sarà, sicuramente, chiamata a dare il Suo contributo.

Naccarato fa appello ai partiti: “Evitare un voto lacerante sulla legge elettorale”

08/01 ''La mia cultura e la mia formazione mi impongono di rivolgere un accorato appello affinche' nel consiglio regionale chiamato a decidere lunedi' prossimo anche sulla nuova legge elettorale, non si giunga ad una lacerante contrapposizione all' ultimo voto, che in un tessuto sociale e politico debole come il nostro puo' avere conseguenze nefaste. Lunedi' comunque si decide in ogni caso''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione Riforme del consiglio regionale, Paolo Naccarato, circa la legge elettorale. ''Le scelte - ha aggiunto - relative alle norme fondamentali per l' organizzazione civile e istituzionale devono essere il piu' possibile condivise da tutte le forze politiche. A questa impostazione particolarmente in tema di regole, bisognerebbe sempre ispirarsi, soprattutto se, come nel caso, parliamo di modifica della legge elettorale a poche settimane dalle elezioni. Come ho gia' avuto modo di dichiarare, se si volessero fare delle forzature, sarebbe necessario trovare una maggioranza assoluta che voti le stesse, i vari articoli e la legge nel suo complesso, creando forti tensioni in aula che si trasformerebbero inevitabilmente in motivi di ancor piu' duro scontro elettorale fino forse ad intaccare la stessa legittimazione reciproca. Sulla 'proposta Naccarato', facendo tutti insieme uno sforzo di comprensione reciproca senza avere piu' riguardo per le proprie pur legittime convenienze, si e' gia' registrata una larga convergenza in Commissione riforme ritenuta da alcuni gruppi insufficiente sul solo tema dello sbarramento che si vorrebbe al 3% anziche' al 2%''. ''Non smettero' dunque di impegnarmi nelle prossime ore - ha proseguito Naccarato - per favorire una difficilissima quanto estrema mediazione. In generale e' gia' una anomalia avere all' interno di un sistema elettorale la contestuale presenza di due istituti come lo sbarramento ed il premio di coalizione: uno sbarramento rafforzato farebbe evidentemente aumentare l' anomalia, ma cio' purtroppo fa parte dei gravi limiti prodotti dalla transizione infinita che vive il nostro Paese e dal confuso bipolarismo che ne e' derivato. Allo stesso modo non bisogna nascondere che vi sono legittime questioni legate alla necessita' di contenere una eccessiva frammentazione. E quindi, chi si e' formato il convincimento che tale risposta trova in un innalzamento dello sbarramento, deve poter liberamente verificare in aula se le argomentazioni a sostegno di tale tesi producono una convergenza ampia o comunque maggioritaria. Anche se io mi auguro che non si penalizzino forze che, pur non godendo in questo momento di un consistente consenso elettorale, hanno contribuito a fare la storia di questo Paese come nel caso del Pri''. ''Le stesse Regioni Lazio e Puglia - ha concluso - che si apprestano a varare una legge elettorale analoga alla nostra, non ci pensano neanche lontanamente a modificare il meccanismo dello sbarramento esistente e gia' contenuto nel famoso 'Tatarellum'. Voglio sperare che ognuno rifletta con estremo senso di responsabilita' ed alla fine prevalga una decisione equilibrata e lungimirante in sintonia con il comune sentire dei cittadini calabresi perche' deve essere interesse di tutti mantenere e rafforzare su basi condivise il complesso del sistema politico e istituzionale''.

Loiero presenta lo staff che curerà la sua campagna elettorale. E’ lo stesso che curò D’Alema

07/01 Sara' la societa' Running di Roma a gestire tutta la campagna elettorale di Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. L' annuncio ufficiale e' stato dato questa mattina dallo stesso Loiero che, insieme a Claudio Velardi, rappresentante della societa' che si occupa di formazione e comunicazione politica, ed a Marco Minniti, portavoce della Gad in Calabria, ha incontrato i giornalisti a Lamezia Terme. ''C' e' voglia di cambiare le cose'' ha sostenuto Loiero che, nell' occasione, ha anche reso noto che nella campagna elettorale sara' affiancato dai giornalisti Maria Pia Tallarico (addetto stampa), Nicodemo Oliverio e Giovanni Merlo. Nata nel 2000, la Running e' la prima societa' italiana di new politics ed e' un nodo del network Reti Spa, societa' di lobbying e pubblic affair. Velardi, nel corso del suo intervento, ha ricordato che prima del 2000 ha agito da ''ausilio e supporto tecnico, insieme a Minniti e Loiero, dell' allora presidente del Consiglio Massimo D' Alema'', ha spiegato che l' intenzione e' quella di ''fare una campagna elettorale improntata su messaggi chiari e positivi''. ''Fin dall' avvio della campagna elettorale - ha sostenuto Velardi - sara' svolto una vera e propria azione di formazione di coloro che, poi, il lavoro lo devono fare. L' impegno della Running sara' improntato su tre tipi di percorso: formazione, organizzazione, che e' anche ottimizzazione di cio' che c' e' sul territorio, e comunicazione. Bisogna puntare a prendere i voti non laddove ce li abbiamo, ma dove non ci sono''. Per Velardi, che ha mostrato anche alcuni grafici, ''la strategia che sara' adottata nel corso della competizione elettorale, ma anche in questa fase precedente, e' quella di decidere noi i tempi ed i temi della campagna elettorale e non il nostro avversario. Nella nostra visione, la politica e' azione, e' comunicazione, comunicazione permanente. Questo e' il motore della politica che funziona, nel mondo, in Italia, in ogni territorio grande o piccolo. E il compito principale e' quello di offrire ai propri clienti, istituzioni nazionali e locali, partiti e movimenti politici, candidati, enti pubblici e privati, competenze ed esperienze in grado di valorizzare l' azione politica e amministrativa attraverso l' interpretazione di scenari, le ricerche d' opinione, la prefigurazione di tendenze, la costruzione di strategie, la comunicazione, l'efficacia delle relazioni con i media, la formazione professionale per la politica''. ''Quello che collaborera' con me - ha detto Agazio Loiero - e' uno staff di qualita', a dimostrazione di come sia forte l' impegno della coalizione di centrosinistra a vincere le elezioni. Stiamo profonfendo ogni energia per ottenere la vittoria nella consultazione della prossima primavera e dare un segno di grande svolta e cambiamento nella situazione della nostra regione''.

Loiero dice la sua su gabbie salariali, lavoro, legge elettorale, ponte sullo stretto e Udeur.

07/01 Dopo la presentazione del suo staff Agazio Loiero si è intrattenuto con i giornalisti con cui ha discusso di gabbie salariali, di lavoro e disoccupazione, ponte sullo stretto, sulla legge elettorale, sulk rapporto con l’Udeur. Infine Loiero ha annunciato l’appuntamento con i sindacati fissato per il 17 gennaio.
''Non sono mai stato a favore delle gabbie salariali'' ha detto Agazio Loiero. ''Ho sempre detto, - ha aggiunto - e con rincrescimento, che purtroppo in Calabria le gabbie salariali, o il salario differenziato, esistono. E siccome noi dobbiamo affrontare una questione lavoro che in questa regione e' dirompente, affronteremo anche questo problema del costo del lavoro''.
''In Calabria le gabbie salariali purtroppo esistono – ha aggiunto il candidato della GAD - ed esistono in maniera diffusa come diffuso e' il lavoro nero''. Loiero ha poi aggiunto che ''sono contrario alle gabbie salariali'' sostenendo che le dichiarazioni attribuitegli sarebbero state estrapolate da un'intervista che lui ha rilasciato per una televisione locale di Reggio Calabria. ''Un giornalista di Reggio - ha concluso - ha estrapolato alcuni concetti detti in un contesto particolare ed ha scritto un articolo per un giornale di Cosenza. Cosi' e' nato tutto''. A questo punto Loiero ha affrontato il tema del lavoro aggiungendo che ''la questione principale su cui occorre attivarsi e' la disoccupazione''. Il lavoro, per Loiero, ''e' l'obiettivo primario perche' oggi tocca piu' di una famiglia su due. E' un problema con cui hanno a che fare tutti i ceti sociali della Calabria. Quindi - questo e' un problema che non possiamo lasciare al caso come e' stato lasciato negli ultimi anni''.
Loiero ha anche detto che tra i problemi primari da affrontare in Calabria c'e' anche quello dell'emergenza criminalita'. C'e' bisogno - ha sottolineato - di ripristinare fiducia, di rinvigorire la speranza. Oggi c'e' un senso di sfiducia in tutta la societa' calabrese nei riguardi del centrodestra che ha governato senza risolvere i veri problemi di questa terra. Ma e' una sfiducia che va oltre il centrodestra, e finisce per riverberarsi su tutta la politicacalabrese''.
Si è passati quindi a discutere del Ponte sullo Stretto: ''Si' al ponte sullo Stretto, ma a condizione che in Calabria esista un sistema infrastrutturale adeguato''. Per Loiero ''la costruzione del Ponte, pero', deve avvenire in un contesto molto importante perche' funzionale alle infrastrutture temporanee. Non avrebbe senso costruire il ponte se la Salerno Reggio Calabria e la statale 106 dovessero rimanere cosi' come sono''.''I governi di centrosinistra che si sono succeduti nella passata legislatura avevano accettato l' idea del ponte sullo stretto in un contesto infrastrutturale ben preciso. Siccome tali condizioni oggi non ci sono, il ponte ipotizzato oggi dal centrodestra altro non e' che un' opera di regime e non puo' essere dunque accettato dal centrosinistra''. ''L' accettazione del ponte da parte dei governi di centrosinistra - ha aggiunto Loiero - presupponeva condizioni in cui l' autostrada Salerno-Reggio Calabria diventasse un' autostrada vera, e non una mulattiera come e' oggi, e che la statale 106 ionica perdesse l' attuale tragica caratteristica di strada della morte. Condizioni che non si sono create. Ecco perche' oggi siamo contrari in modo netto al ponte sullo Stretto''.
Sulla legge elettorale, il centrosinistra sarebbe propenso ad appoggiare la ''proposta Naccarato''. Loiero ha ricordato inoltre che sin dall'inizio il centrosinistra e' stato chiaro sul fatto che ''alzare a dismisura la percentuale di consenso per accedere al consiglio regionale era un errore perche' significava falcidiare presenze storiche della nostra regione. Il centrosinistra - ha proseguito - su questo tema e' abbastanza compatto. E' nel centrodestra che ci sono frange. Siccome il voto del consiglio regionale diventa decisivo, non solo per la storia di alcuni partiti, sono convinto che il centrosinistra arrivera' compatto''.
Sul rapporto con l’Udeur: ''L'Udeur ha chiesto legittimamente alla coalizione di centrosinistra di essere preso in considerazione nella parte di territorio in cui e' piu' forte''. ''Non si tratta - ha aggiunto Loiero - di procedere ad una spartizione. Il fatto e', pero', che quando si vanno a scegliere i candidati per la presidenza delle Regioni, deve essere mantenuto un equilibrio''. ''Per quanto mi riguarda, comunque - ha concluso Loiero - sono molto ottimista sul rientro dell' Udeur nel centrosinistra''.
Infine Loiero ha annunciato che il 17 gennaio prossimo incontrera' i sindacati calabresi. ''Vedro' i sindacati - ha detto Loiero - e nel corso dell' incontro dovranno essere sciolti molti nodi su temi come il lavoro e la disoccupazione, questioni centrali e che sono il top del nostro impegno. La disoccupazione giovanile e femminile - ha aggiunto il candidato del centrosinistra alla Regione - raggiunge il suo apice in Calabria. Il lavoro e' il tema piu' doloroso ed intendo affrontarlo seriamente''. Loiero ha anche fatto esplicito riferimento ai concorsi che sono stati banditi alla Regione. ''Alcuni anni fa - ha sottolineato - c' e' stato un vero e proprio esodo con prepensionamenti e ora sono stati banditi questi concorsi. Non sono contrario ai concorsi, ma vogliamo che i criteri siano trasparenti''. ''In questo primo mese - ha sostenuto ancora Loiero - abbiamo avvertito una situazione difficile in Calabria. C' e' molta sfiducia che sicuramente parte da questi 10 anni di governo del centrodestra. E' davanti a tutti quanto diventa complicato non pensare di dare una svolta a questa regione. Dobbiamo creare una classe dirigente che possa essere motore di questa regione che rappresenta un territorio molto diversificato. Bisogna dare risposte congrue ai problemi che ci sono''.

Minniti (DS) “La legge elettorale non si cambia all’ultimo minuto. Se necessario serve farlo insieme”

07/01 ''Non si puo' approvare la nuova legge elettorale regionale in Calabria a colpi di maggioranza''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, Marco Minniti, deputato dei Ds e portavoce regionale della Gad. ''Il criterio - ha aggiunto Minniti - deve essere lo stesso seguito per la riforma dello Statuto regionale. Le leggi elettorali sono quelle che definiscono le regole del gioco e, normalmente, non si cambiano all' ultimo minuto. E se questo deve avvenire, occorre farlo in maniera unitaria''.

Tassone (UDC) “Rispetto la scelta di Gemelli ma non la condivido”

07/01 ''Rispetto la scelta di Gemelli ma non la condivido: la definitiva riorganizzazione dell'area culturale del cattolicesimo democratico deve proseguire esclusivamente attraverso un impegno responsabile e generoso nell' Udc''. Lo afferma Mario Tassone, vice segretario vicario dell' Udc, in una dichiarazione sulla recente uscita dal partito dell' ex europarlamentare Nino Gemelli. ''Il diverso percorso politico intrapreso dall' amico Nino Gemelli - sostiene Tassone - certamente non compromette il vincolo di amicizia che ci ha legati per decenni e che continua a legarci tuttora. Ci distingue, tuttavia, da oggi in poi, una sostanziale e netta differenza di valutazioni sulle strade piu' efficaci ed opportune da intraprendere nella prospettiva di una definitiva riorganizzazione, politicamente articolata dell' area culturale del cattolicesimo democratico e liberale e piu' in generale di tutte le espressioni ispirate al popolarismo europeo''. ''E' mia radicata convinzione - prosegue Tassone - che tale progetto, avviato nel Cdu nel lontano 1994 debba proseguire esclusivamente attraverso un impegno responsabile, consapevole e generoso nell' Udc. In tal senso e' da intendersi, dunque, la mia elezione a vice segretario nazionale vicario del partito che, certamente, costituisce una ulteriore tappa in un progetto piu' ampio, fondato su comuni intendimenti e confortato dalla condivisa impostazione politica che il segretario nazionale ha dato e continua a dare al partito''. ''Pertanto - conclude Tassone - la scelta compiuta da Gemelli e Rotondi insieme ad altri amici, e' da me rispettata ma assolutamente non condivisa''.

Rotondi (DC) “Ci piacerebbe sostenere la candidatura di Tassone”

''Ringrazio Mario Tassone della conferma dei sentimenti di amicizia che mi riserva. Voglio solo aggiungere che le idee e l'esperienza di Tassone sono un patrimonio che non puo' appartenere solo all'Udc di cui pure e' il numero due. In questo senso, vogliamo continuare a giovarci, se lo vorra', dei suoi consigli, naturalmente della sua amicizia, e ci piacerebbe poter sostenere in Calabria la sua candidatura a presidente della Regione, e forse sarebbe la maniera giusta per spingere in quella regione''. Lo dichiara il presidente della Democrazia cristiana, Gianfranco Rotondi, nel commentare le dichiarazioni dello stesso Tassone sulle posizioni espresse dall'on. Gemelli e sul ruolo della Dc nel panorama politico italiano. In aggiunta, il partito di Tassone, l’UDC, fa sapere che se chiamati in causa sono disponibili ad offrire la candidatura del loro vicepresidente. “Se i partiti della Casa delle liberta' rivolgeranno unanimemente a Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc, la proposta di candidarsi per la presidenza della Regione Calabria, la proposta sara' presa in considerazione dal partito e dallo stesso Tassone”. In ogni caso, secondo quanto si e' appreso, nessuna richiesta di candidatura e' stata rivolta al momento dalla Casa delle liberta' al viceministro alle Infrastrutture.

Governo Civico si schiera con progetto Calabrie

07/01 ''Governo civico per la Calabria'' avviera' ''ogni opportuna iniziativa, anche in vista delle prossime elezioni regionali, al fine di realizzare una piu' pregnante e proficua cooperazione in Calabria con gli amici di Progetto Calabrie''. E' quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale di ''Governo civico per la Calabria'' diffusa a conclusione di una riunione convocata dal coordinatore regionale, Giuseppe Ielo, cui hanno partecipato i coordinatori provinciali di Cosenza, Francesco Petrone, e di Reggio Calabria, Giovanni Pecora. Un mandato in tal senso, dunque, e' stato affidato al coordinatore regionale Ielo. Nella nota si aggiunge che ''il coordinamento ha preso atto che gia' da tempo, in diverse occasioni, Progetto Calabrie ha rappresentato un prezioso punto di riferimento per tutti i calabresi che desiderano veramente il cambiamento nel panorama politico regionale, pur restando chiaramente orientati ad uno schieramento di centrosinistra''.

Interrogazione di Pirilli (AN) sulla liberalizzazione del tessile e del calzaturiero nella UE

07/01 L' europarlamentare di An Umberto Pirilli ha presentato tre interrogazioni alla Commissione europea in relazione alle nuove prospettive venutesi a delineare nell' Unione europea con la liberalizzazione del mercato calzaturiero, la contraffazione del marchio CE e i problemi occupazionali nel settore tessile europeo con la fine dell' accordo multifibre. ''E' giusto prepararsi ad affrontare il futuro - ha detto Pirilli - ma e' doveroso porsi il problema del presente. Non puo' sottacersi oltre che le industrie europee stiano delocalizzando i loro impianti fuori dall' Europa e che questo sia gia' e diventera' sempre piu' il problema che l' Europa dovra' affrontare''. Le interrogazioni, in attesa di un progetto organico, - e' spiegato in una nota dell' europarlamentare di An - puntano ad evidenziare aspetti estremamente inquietanti che rappresentano una parte del piu' complesso problema della competitivita', dell' occupazione e dello sviluppo. Sulla liberalizzazione del mercato calzaturiero, Pirilli mette in evidenza la cancellazione, dal primo gennaio scorso, dei limiti alle importazioni di calzature e chiede cosa intende fare la Commissione allo scopo di evitare un' invasione di scarpe dalla Cina a danno dei produttori italiani ed europei con gravi ripercussioni sull' occupazione. Secondo Pirilli, in tema di contraffazioni, ''la Cina, che recentemente ha aderito all' Omc, continua ad infrangere le regole in materia e inoltre fa produrre molti manufatti da detenuti e bambini''. In materia di occupazione, con la fine dell' accordo multifibre, a giudizio dell' europarlamentare di An, ''si annuncia, per il settore tessile, una catastrofe in un settore che conta milioni di occupati, di cui 570 mila in Italia e un fatturato di 43 miliardi''.

Barile (CDL) “Responsabilità della Provincia nel black out silano”

07/01 ''E' grave che un Presidente della Provincia, peraltro deputato, ma soprattutto silano, faccia finta di disconoscere le responsabilita' del suo ente, tirando in ballo ingiustamente la Protezione Civile, che appartiene a tutti e non e' di una parte politica''. Lo ha detto il coordinatore della Casa delle Liberta' in seno al Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile, in riferimento ai disagi provocati dalla nevicata di fine anno. ''Oliverio dovrebbe avere un senso istituzionale diverso- prosegue Barile- ed evitare di essere sempre in perenne guerra con strutture che non sono ne' di centrodestra, ne' di centrosinistra, ma che appartengono a tutti. Sappiamo che la protezione Civile e' intervenuta prontamente dopo il black out silano - continua Barile - mentre vorremmo sapere da Oliverio quali interventi abbia realizzato nell'immediatezza l'ente che egli presiede. Cercare di delegittimare una struttura efficiente come la protezione civile - continua ancora Barile - e' una cosa gravissima, alla quale contribuiscono anche gli interventi di un senatore della Margherita che tutti ricordiamo per essere stato Presidente della Giunta regionale''.

De Rose (CDL) “Le responsabilità del black out in Sila sono di Enel e Provincia”

07/01 ''L'Italia ha il miglior sistema di protezione civile del mondo e la Calabria, pur fra mille difficolta', non e' da meno. Le accuse rivolte dai parlamentari Oliverio e Veraldi alla protezione civile regionale sulla vicenda del black out Sila sono pretestuose e strumentali''. Lo afferma Umberto De Rose, consigliere comunale di Cosenza, esponente della Casa delle liberta'. ''Il clima di campagna elettorale continua - aggiunge De Rose - porta ad atteggiamenti del genere, peraltro debolmente contrastati dalle stesse forze del centrodestra. Sulla vicenda del black out le responsabilita' sono dell'Enel, cosi' come la Provincia, che Oliverio presiede, dovrebbe spiegare a chi spettano le competenze di spazzamento delle strade e di viabilita'. E' grave che la serieta' del lavoro di un intero sistema che coinvolge anche tanti profesisonisti ed operai - conclude l'esponente del centrodestra - diventi motivo di inutile polemica''.

Veraldi (Margherita) “Sulla competitività del Mezzogiorno, Governo in colpevole ritardo”

07/01 ''L'incontro di giovedi' prossimo con le parti sociali convocato dal Governo sui temi della competitivita' e del Mezzogiorno e' una trovata tardiva''. Lo sostiene, in una nota, Donato Veraldi, senatore della Margherita. Per Veraldi si tratta di una convocazione ''irresponsabile, demagogica, propagandistica e smaccatamente beffarda, visto che si e' attesa l' approvazione della Finanziaria per mettere in campo un' iniziativa che era necessaria da almeno un anno. Nel vuoto pauroso del Governo, che tenta un disperato recupero le parti sociali, Confindustria e sindacati in particolare, hanno trovato lo scorso mese di novembre un terreno comune di impegni con un' intesa che, senza l' apporto del Governo, e' strumento indispensabile per uscire da una precarieta' permanente che e' costante dell' attuale compagine governativa che, attraverso una virtuosa ripresa della concertazione, avrebbe potuto rimettere in marcia il 'sistema Paese' ed invertire una tendenza nel Mezzogiorno che ormai segna soltanto negativita' ulteriori e marginalita' piu' spesse e consolidate con una pericolosissima accentuazione delle condizioni di precarieta' e, drammaticamente, di nuove e piu' ampie poverta'. La penosa vicenda dei forestali della Calabria, con la collezione di infortuni clamorosi di ministri ed autorevoli esponenti della maggioranza, messi all'angolo e strangolati dalla granitica intesa Berlusconi-Calderoli-Bossi, e l' assenza assoluta di strategia di sostegno dell' economia del sud nella Finanziaria sono la testimonianza di un penoso avvitamento senza uscite, superato soltanto da un robusto mastice: quello del potere ridistribuito a piene mani per sollevare le sorti di una maggioranza che nel Mezzogiorno non riesce neppure a trovare candidati presidenti autorevoli e condivisi al suo interno per le prossime regionali''. Veraldi invita inoltre il centrosinistra ''ad assumere e fare propria, in Calabria e nel Mezzogiorno, l' intesa di novembre tra le parti sociali ed a battersi per una fiscalita' di vantaggio nel Mezzogiorno (caso emblematico da seguire l' Irlanda) incentivando le imprese che delocalizzino a Sud, ed indichi le priorita' strategiche sulla grande infrastrutturazione a condizione dell' effettiva e reale disponibilita' di fondi. La concertazione, in sostanza, ridiventi, per come lo e' gia' stata, lo strumento principe per ridisegnare un nuovo Paese ed un nuovo Mezzogiorno''.

Pittelli (FI) “Il Governo ha rispettato gli impegni verso il Mezzogiorno”

''Il nuovo Mezzogiorno c' e' gia'. Ci sono programmi ben definiti, c' e' il rispetto degli impegni e delle intese intercorse con le Regioni e gli Enti locali da parte del Governo Berlusconi che sta dimostrando concretamente la sua attenzione verso il sud''. E' quanto sostiene il coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli ''Programmi concreti - ha aggiunto - come per le grandi opere, la statale 106 jonica, l' ammodernamento dell' A/3, il porto di Gioia Tauro, il ponte sullo Stretto ed impegni seri per nuovi tracciati e mezzi piu' moderni nelle ferrovie. Da segnalare anche nuove politiche per il lavoro, la scuola, la formazione e la sanita'. Ci sono le risorse quelle che prima non si trovavano o venivano utilizzate male. Quei finanziamenti che invece oggi sono strettamente legati allo sviluppo del territorio rispettando le tradizionali vocazioni''. ''Una lettura allora piu' approfondita - ha proseguito Pittelli - e scevra da condizionamenti di parte, deve portare a giudizi ben diversi sull' azione dell' attuale governo e della maggioranza che la sostiene, e nel rispetto della dialettica politica, verso il Mezzogiorno e la Calabria in particolare. D' altronde il programma del Governo per il Mezzogiorno non si e' ancora concluso e confidiamo sul fatto che con l' apporto costruttivo delle parti sociali ed imprenditoriali saremo in grado di portare a compimento tutte le azioni intraprese''.

Menniti (PDCI) “Siamo contrari alle gabbie salariali”

06/01 ''Programmare interventi mirati che sappiano intercettare e spendere le risorse e disegnare il progetto di una Calabria nuova capace di valorizzare le risorse umane senza alcun arretramento sul terreno dei diritti acquisiti''. E' quanto sostiene in una nota la responsabile delle politiche del lavoro della segreteria regionale del Partito dei Comunisti Italiani, Giulia Menniti. ''La strada - ha aggiunto - per far recuperare alla Calabria il suo forte ritardo di sviluppo e' mettere in campo un insieme di azioni e strumenti che pongono in primo piano l'inscindibile nesso tra politiche per il lavoro e politiche per lo sviluppo.In questo quadro non puo' trovare spazio nessuna ipotesi di salario differenziato o peggio di 'gabbia salariale'''. ''Anzi, essendo gia' i salari dei calabresi - ha proseguito Menniti di fatto al di sotto di quelli dei lavoratori del resto d' Italia, l' impegno che i partiti del centro sinistra devono assumere e' di abolire questa inaccettabile iniquita'. I Comunisti Italiani da sempre sostengono che ogni forma di precarizzazione del lavoro mortifica e mercifica le donne e gli uomini, quindi e' necessario abolire la legge 30 per ridare fiducia nel futuro alle lavoratrici ed ai lavoratori''. ''Le linee programmatiche del centrosinistra - ha concluso - sono state definite e votate all'unanimita' nell'assemblea del 28 novembre; esse vincolano tutti i partiti dell'alleanza e stanno alla base dell'azione di governo con cui ci proponiamo ai Calabresi''.

La sinistra DS di Reggio candida l’avv.Morabito

06/01 I rappresentanti della Sinistra Ds e di Sinistra per il Socialismo che si richiamano, rispettivamente, alle mozioni congressuali Mussi-Berlinguer e Salvi-Mele si sono riuniti per esaminare la situazione politica ed organizzativa a conclusione dei congressi delle unita' di base dei Democratici di Sinistra della provincia di Reggio Calabria ed in vista dell' imminente congresso provinciale. ''Le due componenti di minoranza dei Ds - e' detto in un comunicato - hanno preso atto dei risultati congressuali che hanno assegnato loro, complessivamente, una percentuale pari ad oltre il 13% dei voti espressi nelle Unita' di base ed hanno deciso di sottoscrivere un patto di azione unitario per continuare, insieme, la battaglia per il rinnovamento della politica dei Ds nella provincia di Reggio Calabria''. ''I rappresentanti di minoranza dei Ds - si afferma ancora nella nota diffusa dal coordinamento ritengono le elezioni primarie un' importante innovazione politica ed uno strumento di partecipazione e di scelta per tutti gli iscritti e per quanti, pur non essendo iscritti al partito, intendono dare il loro contributo per l' affermazione dei Ds e la vittoria del centrosinistra. E' indispensabile assicurare e promuovere la piu' ampia e forte rosa di candidati possibili da sottoporre al voto delle primarie in modo da far diventare vera la competizione per la formazione della lista. Affinche' questo si realizzi e' necessario che tutte le componenti della mozione Fassino, vincitrice del congresso con l' 85% dei consensi, mettano in campo le energie migliori di cui dispongono''. Secondo gli adderenti alle mozioni Mussi-Berlinguer e Salvi-Mele, ''sarebbe un grave errore politico pensare di creare aree protette o cordoni di protezione intorno a questo o a quel candidato. Se cio' avvenisse, il risultato sarebbe, oggettivamente, il fallimento dello strumento primarie, con conseguenze analoghe a quelle che hanno caratterizzato la formazione della lista alle elezioni regionali del 2000. L' obiettivo di tutti deve essere quello di spingere in avanti i Ds, puntando sulla massima partecipazione democratica e sulla piu' ampia unita'. Se questo sara' lo spirito con cui l' intera maggioranza del partito affrontera' questa fase politica, le componenti della Sinistra Ds e di Sinistra per il socialismo assicurano gia' da ora il massimo impegno possibile per mettere in campo una forte ed autorevole candidatura, capace di parlare all' intero partito ma anche a quanti, in questi anni, si sono allontanati dalla militanza attiva, negando in piu' occasioni il loro voto ai Democratici di sinistra''. ''Questa candidatura - conclude la nota - e' stata individuata, collegialmente, nella persona di Pino Morabito, stimato avvocato ed uomo di indiscusse capacita' morali e politiche''.

Ministro Maroni: “Le risorse per le riforme previdenziali vanno trovare entro gennaio”

06/01 ''Le risorse per la riforma delle previdenza integrativa e per quella degli ammortizzatori sociali dovranno essere trovate entro gennaio e contenute nel provvedimento sulla competitivita' e lo sviluppo''. Questa la richiesta del ministro del Welfare, Roberto Maroni, che, in vista dell'incontro tra Governo e parti sociali di giovedi' prossimo, avverte: ''E' una promessa del premier Berlusconi e va mantenuta. Le risorse per queste due importanti riforme, infatti, c'erano. Ma sono state sviate dalla Finanziaria verso interventi di vario tipo, vedi i forestali della Calabria. Ora vanno ripristinate ed il decreto sulla competitivita' mi sembra il luogo e lo strumento piu' adatto''. Per il ministro della Lega, quindi, ''e' l'ora di dire basta agli interventi di assistenzialismo e di prendere delle decisioni''. Per questo ''certamente tra lunedi' e martedi' ci vedremo nella maggioranza. Perche' non si puo' arrivare al confronto con le parti sociali senza una posizione unica del Governo''.

Venerdì Loiero avvia la campagna elettorale presentando il suo staff organizzativo

05/01 Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero terra' venerdi' prossimo, a Lamezia Terme, un incontro per illustrare le attivita' relative all' avvio della campagna elettorale per la presentazione dello staff tecnico, del comitato elettorale e della societa' di comunicazione che lo coadiuveranno nei prossimi mesi. ''Alla struttura organizzativa - e' detto in un comunicato - sara' affiancato un gruppo di tecnici, che avra' il compito di redigere e mettere a punto il programma di governo che la coalizione di centrosinistra intende sottoporre al giudizio di tutti i calabresi. Per l' on. Agazio Loiero, quest' ultimo aspetto riveste particolare importanza. Infatti, dopo la definizione delle linee programmatiche, indicate dai partiti che fanno parte della coalizione ed approvate dall' Assembla di grandi elettori, e dopo il confronto in corso con i rappresentanti del mondo sociale, economico culturale calabrese, l' impegno e' quello di mettere a punto un programma credibile soprattutto condiviso che avvii a soluzione i problemi che affliggono la nostra regione, primi tra tutti: il lavoro ed il crescente disagio sociale''. Il programma - e' detto ancora nel comunicato - dovra' mirare soprattutto al risanamento finanziario dell' ente, all' eliminazione degli sprechi, alla razionalizzazione delle risorse umane, tecniche e finanziarie, con lo scopo di liberare risorse da impiegare in quei settori strategici che possano consentire il reale sviluppo e la modernizzazione della Calabria. Solo cosi' si potra' attuare una reale svolta per realizzare una Regione efficiente, vicina ai cittadini, che governi con trasparenza, che affidi le giuste responsabilita' alle Province e ai Comuni e che finalmente si occupi del riordino del quadro legislativo e normativo, per allineare la nostra Regione al resto delle Regioni italiane''.

Tripodi (Pdci) “Sbarramento al 3% ,attacco alla democrazia”

05/01 ''Sulla questione della legge elettorale regionale, i maggiori partiti del centrodestra calabrese, con l' impropria ed inopportuna partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale, continuano a insistere per imporre uno sbarramento per le liste del 3% che rappresenta un attacco gravissimo alla democrazia e alla liberta'''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa la legge elettorale. ''Piu' volte - ha aggiunto - abbiamo denunciato l' anomalia di quanto sta avvenendo in Calabria. Infatti, nelle altre regioni, anche dove governano, i partiti del polo ed in particolare l' Udc e il Nuovo Psi hanno assunto posizioni diverse sulla legge elettorale e in ogni caso contrarie allo sbarramento per le liste. Evidentemente le posizioni politiche di questi partiti si fondano sugli interessi e sulle convenienze e non certamente sui principi e sui valori. Invece, qui dove piu' grande e' il fallimento del centrodestra, costoro non si rassegnano e cercano in tutti i modi di arrivare ad una legge elettorale che colpisce al cuore il sistema democratico, il pluralismo e il diritto di rappresentanza politica nel Consiglio Regionale''. ''Vogliamo - ha proseguito Tripodi - ancora una volta ricordare che non esiste sistema al mondo dove il premio di maggioranza si accompagna allo sbarramento per le liste; e quindi, se si vuole il mantenimento del premio di maggioranza, che garantisce la stabilita' e la governabilita', si deve riconoscere il diritto delle minoranze ad essere rappresentati nelle assemblee elettive, come oggi gia' avviene nei comuni e nelle province. Ma quello che e' ancora piu' grave e' la protervia e l' arroganza dell' atteggiamento dei maggiori gruppi del centrodestra che, a colpi di maggioranza e quando gia' si e' aperta la campagna elettorale, vogliono cambiare le regole del gioco con un' operazione che costituisce un vero e proprio attentato ai diritti democratici che si vuole perpetrare senza avere neppure il consenso della maggior parte dei gruppi consiliari''. ''A circa un mese dallo scioglimento del Consiglio Regionale - ha concluso Tripodi - e' davvero inaudito che si possa solamente immaginare di inserire nel confronto democratico che si sta sviluppando un attacco cosi' pesante che non ha alcuna giustificazione e che non trova corrispondenza in nessun'altra regione italiana. Per quanto ci riguarda ci batteremo strenuamente per impedire che questa linea antidemocratica e liberticida possa diventare legge della regione Calabria''.

Tassone “Non sono candidato alla Presidenza della Regione”

05/01 "Non mi è stata fatta alcuna proposta ufficiale. Non sono candidato, il 16 dicembre sono stato nominato anche vice segretario dell'UdC, faccio anche il vice Ministro e credo che ho tante cose da fare a livello nazionale". Lo ha detto oggi,in una intervista al Tg3 il vice Ministro alle infrastrutture Mario Tassone, confermando di non essere tra i candidati alla guida della Regione Calabria per la Casa delle Libertà. Due giorni fa, parlando delle regionali in Calabria, l'eurodeputato di AN Umberto Pirilli aveva rivelato che, per quanto gli constava, nella lista delle segreterie nazionali del centrodestra tra i 'papabili' sono presenti solo tre nomi in quota Forza Italia: il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Pietro Fuda e l'assessore regionale al Turismo Giuseppe Gentile.

Buonfiglio (AN) “La Giunta regionale ha operato bene, squadra che vince non si cambia”

05/01 ''Istituzionalmente penso che si debba essere contenti del lavoro svolto dall' intera Giunta regionale; quindi, come dicono gli allenatori di calcio: squadra che vince non si cambia'': a sostenerlo e' stato Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agea e responsabile per il Mezzogiorno di An, parlando con i giornalisti a Catanzaro. ''Visto che ad An non tocca, o sembra non toccare la presidenza della Giunta regionale - ha aggiunto - da dirigente di partito penso tuttavia che al nostro, come primo o secondo partito della regione, spetti un ruolo importante che dovra' essere bilanciato anche con il dato territoriale. Non entriamo nelle polemiche che riguardano gli altri partiti visto che gia' facciamo fatica a gestire le nostre. In ogni caso abbiamo uomini all'altezza e un ruolo forte all' interno della regione''. Sulle candidature alla presidenza della Regione Calabria di cui si parla nel centrodestra, Buonfiglio ha detto che ''al di la' dei nomi che si fanno, so che mancano meno di novanta giorni alle elezioni ed esiste un presidente di una Giunta che, nel suo complesso, ha svolto un lavoro buono ed efficace su alcuni temi specifici. Per quanto riguarda il mio partito penso che An debba puntare su persone giovani che ha in ogni provincia e che sono in grado di svolgere il ruolo loro richiesto''.

L’on. Mario Pirillo scrive a Calderoli “La sua nomina mortifica i calabresi”

05/01 Lettera aperta al Ministro Calderoli “Sono stato tra i primi politici calabresi ad esprimere forti critiche sul commissariamento adottato dal presidente Berlusconi nel settore idraulico - forestale calabrese. Come allo stesso tempo sono rimasto fortemente perplesso dalle infelici esternazioni di fine anno del premier, allorquando apostrofava gli operai come coloro i quali “piantano gli alberi e si augurano gli incendi”. E come se ciò non bastasse a mortificare una intera regione anche l’uscita del ministro Maroni il quale a proposito della riforma del walfare, ne ha motivato la mancata attuazione con le risorse destinate ai forestali calabresi.
Tutto ciò fa parte di una subcultura che ancora trova terreno fertile nei partiti di maggioranza che governano il nostro paese, a livello nazionale come in quello locale. Se l’obiettivo rimane la stabilizzazione dei lavoratori, attraverso una piena operatività e una retribuzione adeguata, allora ciò mal si concilia con la disinvolta e allegra gestione del Cda dell’Afor, che in questi giorni sta provvedendo ad una serie di superflue operazioni (assunzioni comprese), che depauperano il bilancio, guardando solo alla campagna elettorale.
E mi domando: a che serve lo sciopero dei forestali calabresi che hanno bloccato l’Italia intera, se poi le risorse vengono letteralmente sciupate? Per effettuare i controllo sulla gestione dell’Afor, come è apparso sulla stampa non sono sufficienti i revisori dei conti, né il controllo istituzionale del Ministro per le politiche agricole e forestali: ma davvero ci vuole Calderoli? Sonoramente bocciato con la sua nomina anche l’assessore calabrese Dionisio Gallo, che continua a predicare la cultura delle politiche agricole e forestali, ma non a praticarla. La situazione vissuta dagli operai forestali deve far riflettere sulle conseguenze che ciò comporterà nell’ambito calabrese. Una situazione che attraversa tutti i settori economici, politici, sociali e sindacali.
La sua nomina ha leso fortemente l’autonomia della Regione, ha punito e mortificato le intelligenze calabresi, perché proveniente da una filosofia politica ben lontana da quella meridionale. Ora ne paga le conseguenze l’esecutivo di centrodestra, che non presenta più quelle credenziali necessarie per governare la nostra regione. On. Mario Pirillo”

Loiero contesta Gentile sul turismo: “Quadro non roseo e tanti problemi insoluti”

04/01 Agazio Loiero, candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione, contesta le affermazioni dell' assessore regionale al Turismo secondo le quali la stagione turistica in Calabria si sarebbe chiusa con un bilancio positivo, in controtendenza rispetto al dato nazionale. ''Ci tocca leggere - afferma Loiero - che per la Calabria sarebbe andata benissimo, che e' della nostra regione 'la migliore performance' italiana e che qui il trend e' positivo, tanto che in due anni e' cresciuto di un quinto. Eppure, durante l' anno, abbiamo sentito voci diverse: lamentele e doglianze da tutte le parti. Tutti hanno parlato di un tonfo ovunque senza precedenti, tranne, forse, a Tropea, Ricadi e Capo Vaticano, che hanno 'tenuto' grazie al lavoro costante degli operatori locali e dei consorzi di zona. Quanto meno, sorprende, dunque, questo disinvolto annuncio di 'un piccolo miracolo calabrese'. Cosi' come meraviglia il proclama di una Calabria soddisfatta e felice rispetto ad un contesto nazionale invece in grave difficolta'. Una Calabria in cui, a sentire queste cifre, il turismo sarebbe dunque diventato con gli anni una certezza, una sicura via allo sviluppo: la Calabria avrebbe insomma imboccato la strada giusta, quella di un turismo moderno, con tutte le forze in campo unite e d'accordo sul programma di lavoro. Sara', ma a noi pare che le cose non stiano proprio cosi' e che il quadro sia tutt'altro che roseo. Se qualcosa di buono e' stato fatto, lo si deve per lo piu' allo 'spontaneismo' e ad azioni sporadiche ed individuali. In quanto a marketing turistico, programmazione strategica, destagionalizzazione, 'posizionamento' nel mercato globale dei 'competitors' e dei 'pari-target', a noi pare che la Calabria sia del tutto fuori dai giri che contano: quelli dei grandi tour-operators per esempio. Per quanto riguarda poi i problemi d' organizzazione, ci sembra che, fatte le debite eccezioni, la regione sia rimasta com'era 20-30 anni fa: povera di strutture e di mezzi e con disagi e disservizi cronici che inevitabilmente si acuiscono proprio nei periodi piu' delicati. L' ultima, ennesima prova, viene dall' incredibile 'black out' di Capodanno in Sila, che ha mandato in fumo le attese e l' impegno degli operatori turistici che avrebbero potuto invece beneficiare di una nevicata copiosa. In realta' ci troviamo ancora davanti ad una Calabria con strade impercorribili e antiquate; depuratori malfunzionanti; fognature che scoppiano; impianti elettrici che fanno le bizze; erogazione dell' acqua a livelli di terzo mondo; mare e spiagge non proprio pulitissimi; rete di trasporti e di comunicazioni assolutamente inadeguata ed offerta culturale e museale trattata con indifferenza e noncuranza, nonostante, appunto, l' immenso patrimonio a disposizione. E ancora: politica portuale e iniziative per il diporto miseramente al palo; controlli sanitari, ambientali e di sicurezza approssimativi; sinergia tra aziende, istituzioni e societa' civile, per la definizione delle strategie e degli obiettivi, quasi inesistente e comunque rapsodica e scoordinata, con una generale confusione sull' effettiva differenza tra promozione territoriale e pubblicita', tra immagine ambientale suggestiva e rispondente al vero e spot propagandistico fantasioso quanto edulcorato. Una Calabria dunque con una serie di primati negativi. Le statistiche dicono che il cinquanta per cento dei turisti che vengono in Calabria e' fatto di persone che vi giungono per la prima volta e che difficilmente vi torneranno. Noi crediamo non sia proprio il tempo delle fanfare, ma, al contrario, quello di chiarire quali debbano essere le azioni veramente necessarie e prioritarie per far crescere la 'domanda' di Calabria, che attualmente riesce ad interessare percentuali risibili del complessivo movimento turistico che arriva in Italia in un anno''. Secondo Agazio Loiero, ''occorre capire anzitutto su quale tipo di turismo occorre puntare: culturale, religioso, congressuale, ecologico/verde, enogastronomico, sportivo/golf o terza eta'?. E, al di la dell' intelligente impiego delle risorse comunitarie, occorre chiedersi come favorire la spinta autopropulsiva, facendo del turismo un sistema economico efficace e come sostenere una politica del credito vantaggiosa. E se bisogna puntare su una Calabria piu' mediterranea o piu' europea. Si tratta, certo, di nodi gordiani. Ma sono dubbi da risolvere drasticamente e con urgenza se questa terra vorra' giocarsi davvero le sue carte per quello che si profila all' orizzonte come il miglior business mondiale del ventunesimo secolo: il turismo, appunto''.

Vertice della CDL sulla nuova legge elettorale. Trovato l’accordo sullo sbarramento al 3%

04/01 La Casa della liberta' ha raggiunto un accordo sul testo della nuova legge elettorale regionale, con l'introduzione di una soglia di sbarramento al tre per cento. L'accordo e' stato raggiunto stasera a conclusione di una riunione dei consiglieri regionali del centrodestra svoltasi a Lamezia Terme. Alla riunione, su richiesta degli stessi esponenti della maggioranza di centrodestra, ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele. Si e' trattato, riferisce il presidente, ''di una riunione che ha registrato un confronto ampio e approfondito''. In particolare, dalla riunione e' scaturita la ''decisione dei gruppi consiliari di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Nuovo Psi di chiedere al presidente del Consiglio, per la prossima seduta di lunedi' 10 gennaio, il richiamo in Aula, ex articolo 67 del Regolamento, della proposta di legge elettorale avendo trovato un accordo su una soglia di sbarramento del 3 per cento per le singole liste''. Si e' discusso anche ''sull'ipotesi di ricercare, qualora fosse possibile, una soluzione tecnica per ridurre il premio di maggioranza diminuendo la quota di seggi da assegnare col cosiddetto 'listino'''. Tale ipotesi ha incontrato ''il netto dissenso del Pri e del gruppo Liberal Sgarbi i quali, tra l'altro, non hanno condiviso la scelta di prevedere una soglia di sbarramento che raggiunga il 3 per cento''.

Proposta Loiero sulle gabbie salariali: si scatena la polemica.

04/01 Ha fatto grossa eco, ed ha suscitato molte polemiche la proposta di Loiero sul salario differenziato, meglio conosciuto come “gabbie salariali”. Senza distinzione di colori politici, da destra a sinistra, è un coro di no. Queste le dichiarazioni.
Il commissario calabrese di Rifondazione Comunista, Stefano Zuccherini, che non vuol sentirne parlare proprio, sottolinea “Ero in piazza negli anni '70 per lottare contro simili proposte''. Per Zuccherini, ''la proposta avanzata da Loiero e' il modo piu' sbagliato per avviare il dibattito. Quella delle gabbie salariali - ha aggiunto - e' una proposta iniqua socialmente ed inefficace economicamente. Iniqua perche' il contratto collettivo e' un fattore di eguaglianza da cui non si puo' prescindere. Lo vediamo nelle vertenze della Polti di Piano Lago (Cosenza) o della Fiat di Melfi: la difesa dell' eguaglianza salariale contraddistingue la grande alleanza democratica dallo schieramento del centrodestra. Da anni non sentiamo parlare di salari differenziati. E' una proposta medievale''. ''Anche dal punto di vista economico - ha proseguito Zuccherini - e' una proposta che non regge: se inseguiamo gli altri Paesi sul costo del lavoro perderemo sempre. Occorre competere sull' innovazione tecnologica, puntare sull' ambiente come risorsa. Del resto anni e anni di obiettivo 1 e 488 non hanno cambiato il volto della Calabria, una condizione pesantissima fatta di disoccupazione e flessibilita'. In realta' in Calabria le gabbie salariali ci sono nei fatti. Quando non c' e' contrattazione di secondo livello c' e' gia' una gabbia. Dobbiamo parlare di lotta alla precarieta', alla flessibilita', di ingresso delle donne nel mondo del lavoro''. Per Zuccherini ''quella di Loiero e' una strana proposta. Neanche Montezemolo - ha sostenuto - parla piu' di gabbie salariali e non saremo noi a farlo quando i metalmeccanici difendono per tutti il principio della contrattazione collettiva. Per il Prc, dunque, nel Sud e in Calabria altre sono le misure per richiamare investimenti e favorire l'occupazione: un piano straordinario per il lavoro, una piu' equa e coraggiosa politica del credito, una tempestiva e trasparente capacita' di spesa da parte della regione e degli enti locali, la tutela e la promozione dell'ambiente e delle risorse locali, sono alcune delle direttrici sulle quali ragionare per costruire lavoro in Calabria''.
Il senatore Gentile, di Forza Italia, invece definisce la cosa come un’allargamento della forbice salariale: ''Vedo che l' on. Loiero insiste – dice Gentile in una nota - sulla proposta delle gabbie salariali e credo che ci sia da spaventarsene seriamente perche' il problema del costo del personale non si risolve con uno strumento che impoverisce: vorrei sapere cosa ne pensano di questa idea Bertinotti, Diliberto e Cossutta, oltre che Epifani, Angeletti e Pezzotta''. ''Altro che scherzo di Carnevale anticipato - aggiunge - come sostiene il commissario regionale di Rifondazione comunista. Siamo ad una scelta deliberata: Loiero vuole meno soldi per tutti. E' risibile che l'on. Loiero cerchi un cofnronto franco e non strumentale: noi glielo concediamo, ma ricordiamo il suo chiasso intorno alla vicenda dei forestali'' Che Loiero dica che la differenza di salario esiste con il resto del Paese e' una scoperta dell'acqua calda, ma evidentemente egli vuole allargare la forbice. Il problema occupazionale si puo' giovare di un utilizzo piu' forte della flessibilita' ed evitando che il lavoro a tempo indeterminato costi il doppio di quello a tempo determinato. Sono misure all' attenzione del Ministro del Welfare. Pensare ad un mercato del lavoro caratterizzato dalle gabbie significa porsi in una posizione antitetica allo sviluppo. Noi contrapponiamo il salario d' ingresso formativo e limitato nel tempo alla gabbie salariali e chiediamo agli amici sindacalisti di non far finta di non aver sentito le parole del candidato a Governatore per il centrosinistra''.
Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei valori parla ironicamente di miracolo.
''Agazio Loiero riesce a far parlare i muti. E' dunque attrezzato per i miracoli e questo conforta la validita' della scelta che abbiamo a suo tempo compiuto''. Donnici definisce ''strumentali e pretestuose'' le prese di posizione dei parlamentari della Cdl Gentile e Trematerra sulla questione delle gabbie salariali sollevata da Loiero. ''Pensavamo di doverci rivolgere alla trasmissione 'chi l'ha visto?' - prosegue Donnici - per sapere che fine avessero fatto i due illustri parlamentari della CdL. Invece Loiero, che non finisce mai di stupire, e' riuscito a rintracciarli e farli addirittura parlare. La verita' e' che questa regione, dopo la fallimentare gestione del governo Chiaravalloti, sostenuta dagli stessi partiti dei due personaggi, registra una condizione di emergenza economica, sociale, politica e morale di cui non vi e' traccia neppure negli annali della prima Repubblica. Il problema, dunque, non sono le gabbie salariali ma come far uscire la Calabria dall' emergenza della disoccupazione, attraverso un nuovo rapporto tra economia e sviluppo. Questo e' il tema vero su cui si misurera' la credibilita' della nuova classe dirigente e va affrontato, lo diciamo soprattutto per gli amici di Rifondazione comunista, forse troppo presi dai problemi congressuali, in una discussione programmatica seria ed approfondita che coinvolga partiti, sindacati, imprenditori, puntando sul valore della concertazione. In questo senso, l'ipotesi di contrattazione differenziata, cui ha fatto riferimento Loiero, peraltro in un'intervista, non puo' essere ne' un dogma, ne' un pretesto''.
I capigruppo della CDL alla Provincia chiamano in causa Oliverio “Cosa ne pensa?”
I capigruppo della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile, Pasqualina Straface, Mario Giordano, Natale Zanfini e Gilberto Raffo, hanno chiesto al presidente dell' Ente, Mario Oliverio, ''quale sia il suo pensiero e quello dei suoi alleati come Prc e Pdci, sulla proposta dell' on. Loiero circa le gabbie salariali''. Gli esponenti della Cdl hanno sottolineano come ''la proposta Loiero avra' grandi e benefici effetti sulla popolazione: gli stipendi passeranno da 800 a 400 euro ed il potere d' acquisto scendera' ulteriormente''. I capigruppo della minoranza hanno anche chiesto ad Oliverio se ''applichera' la proposta Loiero ai nuovi dipendenti dell' Amministrazione provinciale''.
Il segretario della CGIL, Covello, chiede chiarimenti
''In Calabria, piu' che altrove, le priorita' assolute in materia di lavoro sono la lotta al precariato, al lavoro nero, alle flessibilita' selvagge, la estensione e la applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Le riflessioni diverse dell'on. Loiero, meritano un pubblico chiarimento''. ''Anni di pratiche - aggiunge Covello - tese a costruire 'condizioni di vantaggio' (per chi?) sul versante della riduzione del ''costo del lavoro'' dimostrano solo quanta breccia abbia fatto l' illusione che con la differenziazione salariale, la flessibilita' selvaggia, la compressione dei diritti, la centralita' dell' impresa, il Mezzogiorno e la Calabria avrebbero tratto vantaggi, colmato distacchi strutturali. Tutti questi obbiettivi, nonostante un' opposizione sociale di cui la Cgil s' e' fatta principale protagonista, sono stati e sono tenacemente ricercati dalle ricette neoliberiste del Governo Berlusconi. Dove sono i vantaggi? Dove sono i vantaggi delle politiche di emersione tutte a favore delle imprese e non dei lavoratori, vedi legge Tremonti? Dove sono i vantaggi della Legge 30 che ha di fatto destrutturato il mercato del lavoro? E della Bossi Fini e della Moratti? Quante opportunita' aggiuntive hanno creato?''. ''Sia chiaro - aggiunge Covello - il lavoro non e' una merce qualsiasi. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro e' un baluardo della democrazia e della coesione del nostro Paese. Le risorse umane sono la leva fondamentale per la rinascita ed il riscatto economico e sociale della Calabria. Il lavoro, la sua dignita' e la sua giusta valorizzazione passano attraverso una strategia di qualificazione e di crescita dei diritti ad esso collegati. Sarebbe una iattura politica, oltre che una pessima ricetta economica, se si pensasse di affrontare la condizione di disagio sociale ed economico e la mancanza di opportunita' con ricette neocoloniali, sbagliate sul piano teorico ed inadeguate sul piano pratico perche' gia' abbondantemente diffuse. Forse, comunque, le valutazioni dell' on. Loiero hanno un merito: aprire in tempo utile un forte dibattito, a cui non ci sottrarremo, sui problemi dei lavori - che ci sono e che mancano - per evitare che la vittoria auspicabile del centrosinistra sia soltanto un cambio di uomini e non di contenuti ed obiettivi programmatici''.

Grosse novità nel centro, Gemelli passa dall’UDC alla Nuova DC “per ricomporre il centro”

04/01 Vitaliano, Nino, Gemelli, ex europarlamentare del Cdu, poi Udc è stato nominato coordinatore del movimento della Democrazia Cristiana, fondato dal deputato Gianfranco Rotondi, al quale Gemelli ha aderito il 31 dicembre scorso. Gemelli ha spiegato che l'intento della nuova Democrazia Cristiana è quello di aggregare l'area degli ex Dc che va da Forza Italia all'Udeur e collocarla tutta insieme all'interno del Partito Popolare Europeo. "Abbiamo costituito questo movimento perché l'UdC, nata per unire le espressioni democristiane in Italia, riteniamo abbia fallito". Il movimento, ha spiegato ancora Gemelli, rimane nella coalizione di centro destra e, per quanto riguarda le regionali 2005 in Calabria, presenterà proprie liste anche se ha affermato Gemelli ''Mario Tassone e' per noi il candidato ideale alla presidenza della Regione Calabria'': ''Siamo dell' avviso - ha detto ancora l' ex europarlamentare facendo riferimento alle candidature di sindaci e presidenti di Provincia - che non si debbano interrompere i percorsi istituzionali avviati e in corso, riconoscendo la validita' di tali esperienze, per il doveroso rispetto nei confronti dei cittadini che si sono espressi in loro favore''. ''Con Tassone - ha sottolineato ancora Gemelli - non c' e' stato alcuno 'strappo', anzi il viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti e' uno dei pochi punti fermi per la Calabria. Tassone e' patrimonio di questa regione e, allo stato, non c' e' altro politico che abbia la sua stessa caratura''. Poi Gemelli rincara la dose con i suoi ex compagni di partito e afferma che hanno fallito l’obiettivo della ricomposizione: ''L' Udc ha fallito nei suoi obiettivi di ricomposizione dell' area democratico-cristiana. E' la dimostrazione evidente di questo fallimento e' data dall' esistenza di tante formazioni politiche che si richiamano alle comuni radici''. L' ex europarlamentare ha poi presentato ai giornalisti il simbolo del partito (due bandiere, quella italiana e quella dell' Ue, sovrapposte e stilizzate) ed ha motivato le ragioni della sua uscita dal partito di Follini ''La proliferazione di sigle - ha sostenuto Gemelli - e' la chiara denuncia del fallimento dell' Udc, che pure ho contribuito a fondare. Allo stato, il Partito popolare europeo e' l' unico riferimento valido. La dimensione sulla quale ci dobbiamo misurare, infatti, non e' piu' quella comunale, provinciale, regionale o nazionale. E' necessario percio' dimensionarci sulla scala europea per aprirci al dialogo con il mondo''. ''Richiamare il Ppe in Italia - ha detto ancora Gemelli - significa promuovere una rivoluzione copernicana nell' area democristiana e non solo. Bisogna chiudere con la politica fatta di pregiudizi e di pregiudiziali per proporre, come noi intendiamo fare, un progetto di arricchimento della democrazia a partire dalla ricomposizione delle aree culturali''. Gemelli ha poi indicato la nuova via delle Euro regioni asserendo che ''Mentre nell' Ue si stanno costituendo le Euroregioni, quasi 50 macroaree territoriali omogenee, la Calabria e' fuori da questo processo. I candidati alla presidenza della Giunta regionale si sono posti o si porranno il problema?'' ''Bisogna superare in questa regione - ha aggiunto Gemelli - la sottovalutazione attuale della dimensione europea e inserire all' interno del dibattito proprio la specificita' della Calabria in rapporto all' Unione europea. Se non si lavorera' in questa direzione nemmeno progetti come il Ponte sullo Stretto potrebbero essere sufficienti a far emergere la Calabria in una dimensione euromediterranea''. Sottolineando gli aspetti salienti del progetto politico della federazione della Democrazia cristiana Gemelli, in qualita' di coordinatore nazionale della nuova formazione politica, ha sottolineato l' assenza di tesseramenti e la possibilita' di aderire liberamente senza alcun vincolo. ''Auspichiamo in tal senso - ha detto ancora - l' adesione dei movimenti come Pro-Calabria dell' ex assessore regionale Aurelio Misiti, o di quello dell' ex europarlamentare Pino Nistico' o, ancora, il movimento fondato dall' ex segretario regionale della Cisl Enzo Damiano. Esperienze culturali - ha concluso - che devono trovare un coinvolgimento politico''. Tanti i commenti sull’operazione che dall’UDC bollano come di rottura e frammentazione dell’area di centro.

A fine gennaio il congresso regionale dei DS con Fassino

04/01 E' convocata per venerdi' 7 gennaio alle ore 15 a Lamezia Terme la riunione della direzione regionale dei Ds calabresi. Due temi saranno trattati all' ordine del giorno: iniziativa politica dei Ds dopo l' assemblea dei grandi elettori di Lamezia Terme. Adempimenti politici e statutari per lo svolgimento dei congressi provinciali e del congresso regionale. Il congresso regionale si svolgera' il 28 e 29 gennaio. E' prevista la presenza del segretario nazionale on. Piero Fassino. Il segretario regionale Nicola Adamo ha rilasciato una dichiarazione: ''Mi pare che ormai il tempo sia abbondantemente scaduto per il centrodestra. Non hanno piu' certezze. Sono allo sbando. Hanno disconosciuto Chiaravalloti e non riescono ad individuare un candidato per poter competere con alcuna possibilita'. Addirittura ci stanno facendo rivivere i tempi nefasti degli inizi degli anni '70 sullo fondo dentro il centrodestra si sta svolgendo una battaglia politica in nome di Reggio e Catanzaro. La Calabria del futuro e' un' altra, e' quella che loro non hanno saputo costruire, anzi che hanno impedito. Il centrosinistra da parte sua deve scendere organicamente in campo e parlare, ascoltare i calabresi per mettere al centro e focalizzare le opzioni strategiche e programmatiche per una Calabria davvero europea. I congressi dei democratici di sinistra saranno l' opportunita' per il rilancio di questa impostazione''.

Galati (NPSI) chiede un indagine ispettiva sulla società mista Schillacium

04/01 “Un’accurata indagine ispettiva della Giunta regionale sulla Schillacium, la società a capitale misto (51 per cento pubblico - 49 per cento privato) che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti nel basso ionio catanzarese”.E’ quanto chiede il capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale, Francesco Galati, in un’interrogazione presentata, questa mattina, ed indirizzata al presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti. Aggiunge Galati: “La società Schillacium, istituita per l’attuazione diretta della raccolta differenziata dei rifiuti in 31 Comuni del basso Ionio catanzarese, bacino individuato nel Piano generale per la raccolta differenziata nella Regione Calabria, sembra essere stata travolta da una serie di disfunzioni amministrative. Pertanto, l’intera vicenda - puntualizza il consigliere regionale - esige un’attenzione particolare da parte del Governo regionale, anche perché alle dipendenze di questa società per azioni prestano servizio 138 persone. La condizione gravissima in cui versa la Schillacium, sia dal punto di vista amministrativo e finanziario che per le ripercussioni sociali che si hanno nei 31 Comuni del basso ionio catanzarese, desta molta preoccupazione, visto anche l’allarme lanciato dai sindacati che hanno proclamato lo sciopero per il 16 e 17 gennaio”.
Nell’interrogazione, l’esponente del Nuovo Psi chiede al Presidente della Regione “come mai la Schillacium a tutt’oggi non è riuscita a garantire ai lavoratori dipendenti le mensilità di ottobre, novembre e dicembre, né l’indennità una tantum, che sarebbe dovuta essere già corrisposta da 18 mesi, né le indennità per le sedi disagiate come da accordo raggiunto in sede di contrattazione decentrata”.
Argomenta Galati: “La società lamenta ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni, mentre questi dichiarano di erogare quanto spettante solo con ritardi dovuti a tempi tecnici, ebbene su questi aspetti importanti è ora che si conosca tutta la verità. Non è possibile scherzare con questioni cosi serie che provocano disagi ai lavoratori ed ai cittadini”.
Ancora: “La società disattende, in base a quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali, puntualmente ogni accordo, stipulato anche in sede prefettizia, ebbene - chiede Galati -: è possibile sapere quali sono i reali motivi per i quali la società non adempie agli obblighi contrattuali causando spesso disagi nelle popolazioni dei Comuni interessati per la mancata erogazione del pubblico servizio, in occasione degli scioperi ai quali sono costretti a ricorrere i lavoratori, alcuni dei quali spesso in simili circostanze sono licenziati?”.
Il consigliere regionale, nella stessa interrogazione, pone altri quesiti al Presidente della Regione: “Si ravvisano responsabilità nell’amministrazione della società? Se la risposta è affermativa, non ritiene il Presidente della Giunta regionale di assumere tutti i provvedimenti necessari ed utili, ivi compresa un’accurata indagine ispettiva, al fine di garantire una gestione più efficiente ed oculata da parte della società, così come avviene in altre identiche società?”.
Infine, Galati chiede di sapere “quali sono, se sussistono, le deficienze strutturali della società stessa e qual è il reale quadro finanziario della società che spesso dimostra notevoli difficoltà gestionali”.

Continua la polemica in AN. Basile da ragione a Traversa

04/01 ''Ha ragione l'amico Michele Traversa a reagire dinanzi alle estemporanee esternazioni di alcuni esponenti del nostro Partito, che agli occhi dell'opinione pubblica possono pure apparire autorevoli per il ruolo istituzionale che ricoprono. Non si puo' gestire questa fase preelettorale con prese di posizione personali non subordinate ad una discussione nell'ambito della classe dirigente regionale di An''. Ad affermarlo e' Domenico Antonio Basile, Assessore Regionale all'Ambiente e componente la Direzione Nazionale di An. ''Gia' lo scorso 20 novembre, quando ancora ero in Argentina in rappresentanza della Regione tra i nostri emigrati - ricorda l'on. Basile - ho scritto al Coordinatore Regionale del Partito, on. Guglielmo Rositani, all'indomani di una sua dichiarazione pubblica in favore di un candidato alla Presidenza scaturito dal territorio della provincia di Reggio Calabria, per avvertirlo sulla pericolosita' di esternazioni improvvisate e non discusse preventivamente. Ma evidentemente non e' bastato!'': ''Piu' recentemente - prosegue l'Assessore Regionale all'Ambiente - ho ribadito al Coordinatore Rositani la inopportunita' di dichiarazioni pubbliche di esponenti di An che coinvolgono l'intero Partito e che parlano come se ne fossero i padroni, con affermazioni perentorie circa l'indicazione di nomi di candidati e causali di scelta (gli uni e le altre per la verita' molto opinabili), senza prima raccogliere gli umori del Partito regionale: iniziativa fortemente lesiva, non solo del diritto/dovere di tanti dirigenti, eletti, rappresentanti di An, ad esprimere la loro opinione e nel contempo ad ascoltare quella di altri, ma anche e soprattutto dell'interesse generale di Partito a presentarsi con la migliore immagine di equilibrio e di compattezza''. ''Ora - afferma ancora Basile - dinanzi al silenzio del Coordinatore Regionale del Partito, spuntano riunioni di gruppi ed eletti che, pur continuando a dichiararsi di An, annunciano (oppure minacciano? Lanciano una provocazione?) di trasformare una presunta associazione politico-culturale in una lista per le prossime regionali. Chi garantisce il Partito? Chi ha il dovere di valutare il danno, di immagine ma anche elettorale, che una simile iniziativa provoca? In provincia di Vibo Valentia, una simile operazione e' stata gia' sperimentata da un esponente di Partito, il sen. Bevilacqua. Il risultato, dati alla mano, e' stato un flop elettorale che ha trascinato tutto il Partito per lo sconcerto provocato tra i nostri militanti e simpatizzanti che si sono visti sballottati da chi chiedeva il voto alle provinciali non piu' per An, come invece faceva per le contemporanee europee. Certo, quella operazione e' stata a suo tempo consentita da una gestione del Partito debole e confusa da parte di una Presidente provinciale non a caso oggi sfiduciata dalla stragrande maggioranza dei Presidenti di Circolo della provincia e dai militanti che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma politico e personale di questa vera e propria umiliazione''. ''Adesso, alla vigilia della competizione elettorale per le regionali, torna una simile nefasta ipotesi. Da qui l'invito al Coordinatore Rositani a non cadere in questa trappola; ad evitare una gestione debole e confusa del Partito: quanti, come noi - conclude Basile - hanno lavorato in questi anni per attestare An come guida del centro destra in Calabria, hanno il dovere di lanciare l'allarme per tempo e non consentire che si ripeta su scala regionale quanto accaduto appena sei mesi fa nella provincia di Vibo Valentia''.

Domenica primo congresso regionale di Italia dei Valori con Di Pietro

04/01 ''Europa e' Mediterraneo-un' altra Calabria e' possibile-libera, protagonista, solidale'': e' questo il tema del primo congresso regionale dell' Italia dei Valori in programma domenica prossima nell' Hotel Eurolido di Falerna. Al congresso parteciperanno il presidente nazionale di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, e Marco Minniti. Alle 10.30 e' prevista l' apertura dei lavori con l' illustrazione delle mozioni congressuali, ed alle 11.30 la relazione politica del coordinatore uscente Beniamino Donnici. A seguire, tra gli altri, gli interventi di Minniti, Loiero e Di Pietro. Oltre ai segretari regionali dei partiti del centrosinistra, parteciperanno delegazioni di associazioni, sindacati e rappresentanti istituzionali. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con il dibattito congressuale. Alle ore 18.30 inizieranno le operazioni di voto per l' elezione degli organismi statutari. ''Con questo congresso - ha sostenuto Donnici - proviamo a consegnare ai calabresi un partito nuovo, aperto a coloro che intendono impegnarsi in politica non sulla base di pregiudizi ideologici, ma per tenere viva l' attenzione ai temi della moralita', legalita', solidarieta', lavoro e diritti. Problemi enormi ed epocali attendono analisi coraggiose e soluzioni adeguate: su questa capacita' di risposta si misurera' la nuova classe dirigente della Calabria, che dovra' reagire alle spinte egemoniche delle aree forti del Paese non piu' con il lamento ed il vittimismo, ma con una nuova consapevolezza e un ritrovato protagonismo culturale e politico''.

Accordo politico tra Calabria dei Valori e SDE; impegno a sostenere Loiero

04/01 Un accordo politico programmatico tra Calabria dei Valori e lo Sde e' stato raggiunto ''per rafforzare e consolidare, nell' ambito della coalizione di centrosinistra, l' area democratico-riformista''. Lo hanno reso noto il presidente di Calabria dei Valori, Domenico Plastina, ed il Coordinatore regionale dello Sde-SocialDemocratici Europei, Damiano Grosso. ''La sfida che abbiamo di fronte - e' scritto in una dichiarazione congiunta - esige che tutte le forze democratiche e progressiste, pur mantenendo ciascuna la propria identita' politica che e' ricchezza di diversita' culturali e progettuali, ricerchino ampie convergenze politico-programmatiche per proporsi credibilmente quale rinnovata classe dirigente per il governo delle comunita' locali prima e del paese poi. Al di la' delle contingenze elettorali che spesso producono pericolose fibrillazioni, e' necessario che prenda finalmente vigore un positivo processo di crescita sociale, economica e culturale della Calabria, ultima tra le regioni d' Europa per l' insipienza politica di chi l' ha malgovernata negli ultimi cinque anni, ma anche per la conflittualita', a volte inspiegabilmente esasperata, tra le forze dell' attuale opposizione''. ''Calabria dei Valori e lo Sde - e' scritto, inoltre, nella nota - in nome delle comuni radici che si richiamano ai valori delle liberta' civili e dal bisogno, della democrazia partecipata, della legalita' e della solidarieta' per le fasce sociali ed economiche piu' deboli, si impegnano percio' a promuovere, di comune accordo, ogni idonea iniziativa politica per aggregare altre significative forze alla coalizione di centrosinistra e quindi sostenere, con maggiore vigore, il candidato alla presidenza della Regione, Agazio Loiero. La segreteria situata a Cosenza sara' percio' non solo punto di aggregazione e di coordinamento, ma luogo di ascolto e di confronto politico tra i tanti che intendono condividere questo progetto''.

Caos nella CDL. Traversa dice no a Fuda; Chiarella chiama Pirilli; ma spunta di nuovo il nome di Gentile

03/01 ''Come si fa ad affermare che il consenso di cui gode la Casa delle Liberta' a Reggio Calabria e la candidatura di un reggino sarebbero decisive per la vittoria del centrodestra alle elezioni? Gli esiti delle ultime elezioni dicono tutt'altro''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente dell' Amministrazione provinciale di Catanzaro, Michele Traversa, di An. ''E' di ieri la notizia - aggiunge Traversa - secondo la quale nel corso di un' assemblea a Lamezia indetta da un' associazione della quale fanno parte i componenti della corrente del ministro Alemanno, Pirilli, Chiarella e Bevilacqua avrebbero individuato nel presidente della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda, il candidato piu' accreditato del centrodestra alla carica di governatore della Regione. Nella stessa assemblea forti censure sarebbero state rivolte all'indirizzo di Saverio Zavettieri e dei socialisti calabresi, mentre qualcuno avrebbe colto l'occasione per lamentarsi (fuori tempo massimo) della presenza di poteri e consulenze occulte all'interno della giunta regionale. Sembra che il consesso si sia aperto e chiuso con una grande convergenza di vedute. Probabilmente un' unanimita' che, come sempre accade in questi casi, ha impedito una discussione approfondita ed una corretta valutazione di dati e strategie. Nulla da dire ovviamente sul candidato prescelto dall' assemblea lametina: Fuda e' sicuramente un amministratore capace e un politico serio ed affidabile, ma non e' vero che la sua scelta sarebbe dettata da obiettive valutazioni sulla sua forza elettorale. Probabilmente lo spirito di campanile ha finito per distrarre i piu', mentre qualche posizione personale ha condizionato il pensiero di chi reggino non e'. Ma i numeri sono numeri. Nel territorio della provincia di Catanzaro i tre partiti tradizionali del Polo, An, Forza Italia e Udc, hanno ottenuto il 42% delle preferenze contro il 37,4% ottenuto nella provincia di Reggio Calabria. I consensi nel reggino sono stati inferiori anche da quelli ottenuti nel vibonese, dove e' stato raggiunto un 37,9%, mentre Cosenza si e' attestata sul 36,9 e Crotone sul 37%. Lo scarto non e' da poco e non si capisce davvero secondo quali logiche si possa affermare che una candidatura reggina sarebbe da preferire a quella di un candidato catanzarese come il viceministro Mario Tassone o il sindaco Sergio Abramo''. Secondo Traversa, ''una lettura ancora piu' attenta dei dati introduce al secondo punto dal quale non posso che continuare a dissentire e che riguarda i socialisti e il loro leader Saverio Zavettieri. Non condivido la forma e i contenuti dell'attacco che un po' tutti sembra abbiamo portato ai socialisti, ne' riesco a comprenderne il senso politico. Piaccia o no, il partito di Zavettieri ha portato un contributo importante e decisivo alle battaglie elettorali del centrodestra. Sempre per restare nel tema delle ultime consultazioni europee, il Psi in Calabria ha colto un risultato medio del 7%, raggiungendo proprio a Reggio Calabria addirittura un 8,1%. Come se ne puo' accelerare il distacco con tanta disinvoltura e pretendere nel contempo di vincere a man bassa le elezioni? Traspare poi un certo opportunismo laddove ad ogni minima di difficolta' di convivenza si alluda con disprezzo al passato del Psi, dimenticando gli ultimi anni da alleati e le prese di posizione di Zavettieri, il quale in tempi non sospetti non ha mancato di sollevare seri dubbi su certe scelte del Consiglio regionale e sulla necessita' di una moralizzazione della spesa e delle scelte. Occorre a mio avviso valutare con serenita' le motivazioni alla base del malessere dei socialisti, procedendo eventualmente anche ad una severa autocritica e non assumere posizioni di ingiustificata superiorita' rinunciando a un contributo politico ed elettorale certamente di non poco conto.Infine e' il caso di spendere qualche parola per ricordare all'on. Pirilli, i cui frequenti atteggiamenti di rottura non sono sfuggiti neanche all'on. Loiero che ha sottolineato ieri come spesso l'europarlamentare si ponga in polemica con l'intero centrodestra, che la sua elezione e' strettamente correlata alla candidatura di Gasparri in Calabria, senza la quale ben altro sarebbe stato il suo destino politico. Occorrerebbe che al di la' degli interessi politici e delle simpatie personali, maggiore rispetto fosse dovuto ad uno dei piu' importanti esponenti di Alleanza Nazionale a livello nazionale, anche per quel codice di comportamento non scritto che da sempre regola i rapporti all'interno del nostro grande partito e che troppo spesso viene ormai da qualcuno sistematicamente dimenticato''. ''Quanto poi alle scelte romane - sostiene ancora Traversa - credo che proprio certi atteggiamenti scomposti e certe valutazioni affrettate e infondate di alcuni di noi non lascino scelta. Decidano i vertici, sulla base dell' obiettivita' dei numeri e di una valutazione serena dello stato del centrodestra in Calabria. Il tempo dell'autonomia delle scelte nelle condizioni attuali, sembra infatti ancora drammaticamente lontano''.
Di diverso avviso il capogruppo di AN alla Regione, Egidio Chiarella che in una nota ha affermato: ''I soggetti politici e istituzionali del centrodestra'' presenti alla riunione che si e' svolta a Lamezia Terme su iniziativa di Zona Franca, il movimento il cui leader e' Umberto Pirilli, di An, ''hanno rivendicato il diritto-dovere di dibattito, partecipazione ed ascolto rispetto alle scelte importanti come quella che riguarda l' investitura del candidato presidente della coalizione di centrodestra in Calabria''. ''L' assemblea, una pietra nello stagno - ha aggiunto Chiarella - ha affrontato senza veli i temi della politica e della crisi del centrosinistra, ma anche le criticita' del centrodestra e ha, nella sostanza, incarnato ed espresso l' anima della coalizione, quella almeno che non si rassegna a perdere e che pertanto non puo' accettare passivamente decisioni assunte a Roma, come in passato, fuori dalla logica del territorio e quindi destinate ad incidere negativamente sul territorio medesimo e sulla stessa tenuta della coalizione''. ''L' assemblea - ha concluso Chiarella - ha unanimemente chiesto a Umberto Pirilli di rappresentare agli organi decisionali della coalizione e agli stessi attuali candidati le ragioni e la volonta' emerse nel corso del dibattito''
Però tra tante liti, guarda caso, figlie della situazione politica nazionale, spunta di nuovo il nome di Pino Gentile come probabile reale candidato della CDL alla guida della Regione Calabria. Una coperta che, tirata da toppe parti oramai è quasi lacerata, potrebbe essere appannaggio dell’assessore al turismo che in Calabria raccoglie tanti consensi, molti trasversali, e che ha sempre pescato molti voti nell’area socialista. Di questo ne sono al corrente nella stanza dei bottoni a Roma e pare che Pino Gentile sia proprio il nome (ex socialista) indicato a suo tempo dal leader di Forza Italia. Vista l’impennata socialista in Calabria, terra tradizionalmente legata al partito del garofano, visto che la candidatura Zavettieri sembra svanita nel nulla e visto che i socialisti della GAD non sono riusciti a proporre un loro candidato, alla CDL hanno pensato bene di cavalcare la tigre e puntare, secondo indiscrezioni di corridoio, direttamente sulla candidatura Gentile. Si tratterebbe ora di soddisfare le aspettative, malcelate, di Chiaravalloti e Abramo che, comunque, aspettano un posto al sole dal Premier azzurro. Sarà davvero il transfuga Gentile la scelta di Berlusconi per battere il transfuga Loiero?

Rinviato l’incontro tra Loiero e i sindacati

03/01 E' stato rinviato l' incontro che Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, avrebbe dovuto avere domani a Catanzaro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Il rinvio, secondo quanto si e' appreso, e' stato determinato da motivi di carattere organizzativo. La nuova data in cui avra' luogo l' incontro sara' comunicata nei prossimi giorni.

Il consigliere provinciale Ponzio (FI) dona 20% indennità a vittime italiane dello Tsunami

03/01 Il consigliere alla Provincia di Cosenza Gianfranco Ponzio, di Fi, ha reso noto di ''avere dato mandato agli uffici di ragioneria di trattenersi il 20% dell' indennita' di dicembre da destinare alla Cri ed ai familiari delle vittime italiane dello Tsunami''. ''Abbiamo evitato di preparare un ordine del giorno da far firmare a tutti - ha sostenuto Ponzio - perche' poteva trattarsi di un' imposizione, ma non abbiamo dubbi sul fatto che Oliverio, dalla sua indennita' parlamentare, Principe, gli assessori in primis, daranno il loro 20% e che altrettanto faranno gli altri consiglieri. Riteniamo in questo modo di spegnere definitivamente le polemiche e di dimostrare che gli amministratori fanno beneficenza con i soldi propri e non con quelli istituzionali. Entro fine mese forniremo l' importo complessivo dell' iniziativa solidale''.

Trematerra (UDC) “Sulla proposta di Loiero sulle gabbie salariali è auspicabile uno sciopero dai sindacati”

03/01 ''Ci aspettiamo da Cgil, Cisl e Uil una bella presa di posizione, magari uno sciopero preventivo, contro la proposta Loiero sulle gabbie salariali'': a sostenerlo e', in una dichiarazione, il sen. Gino Trematerra segretario regionale dell' Udc. ''Noi, che a differenza dell' on. Loiero, non siamo uomini di cultura - dice Trematerra - ma modesti servitori della Repubblica e della Regione, facciamo notare che sulle dichiarazioni della Cdl in materia di forestali si e' scatenato il pandemonio, ma su quelle di Loiero c' e' silenzio. La differenza sostanziale e' che questo Governo i soldi per i forestali li ha cacciati, mentre l' ipotesi dell' amico Loiero e' oscurantista e sinceramente fa anche un po' paura'. A parere di Trematerra ''ci saranno dietrofront sicuramente perche' l' impatto comunicativo e' stato negativo, come ha sottolineato con coraggio una parte di Rifondazione, ma la sostanza del discorso di Loiero resta: meno salari per tutti''.

Bertinotti punta al 60% nel congresso di Rifondazione

03/01 Partiranno nel secondo fine settimana di gennaio i primi congressi di circolo di Rifondazione comunista, decisivi per definire i rapporti di forza nel partito di Fausto Bertinotti in vista del congresso nazionale, che si terra' la prima settimana di marzo a Rimini. Bertinotti punta a una maggioranza autonoma, che gli consenta di fare a meno del rapporto con i leninisti dell'area dell'Ernesto e i trotzkisti di Area Erre, in maggioranza all'ultimo congresso del 2002, ma che ora si presentano con mozioni congressuali indipendenti. Un risultato intorno al 60% sarebbe un successo per i 'bertinottiani' e consentirebbe al segretario una navigazione piu' tranquilla nella acque agitate della Gad. Ma Ernesto, Area Erre e i tradizionali oppositori della sinistra trotzkista di Marco Ferrando, da cui si e' staccata la frangia di Falce e martello, sono intenzionati a dare battaglia e a conquistare all'opposizione interna, che resta comunque divisa, un risultato complessivo sopra il 40%. Gli iscritti a Rifondazione per il 2004 con diritto di voto al congresso sono circa 95 mila, 10 mila in piu' dell'anno precedente. Un vero e proprio exploit nelle iscrizioni si e' registrato nel Sud e in Umbria e Lazio. In attesa dei primi dati dai congressi di circolo una fotografia dell'attuale gruppo dirigente di Rifondazione viene dalle sottoscrizioni delle mozioni da parte dei componenti i comitati direttivi di federazione. Su 120 federazioni la mozione Bertinotti, "L'alternativa di societa'", ottiene adesioni per il 56,1% nel gruppo dirigente uscente. La mozione "Essere comunisti" dell'Ernesto e' al 26,3%; Ferrando con "Progetto comunista" raccoglie il 7,9%; Area Erre con "Un'altra Rifondazione e' possibile" il 7,6% e "Rompere con Prodi" di Falce e martello il 2,1%. Analizzando i dati Bertinotti fa l'en plein in realta' come Napoli, Perugia, Bari e Palermo e conquista maggioranze piu' o meno brillanti a Roma, Milano e Genova. L'Ernesto ha partita vinta in tre regioni Sardegna, Valle d'Aosta e Molise; conquista la maggioranza in citta' come Bologna, Ancona, Cosenza e Cagliari, la maggioranza relativa a Torino (dove Bertinotti e' in difficolta', anche per il positivo andamento di Area Erre) e il 36% a Milano. Ferrando si conferma forte in Liguria, specie a Savona e Genova, mentre Area Erre ha le sue punte a Torino e Roma e Falce e martello ottiene un lusinghiero 7,8% a Milano.

Loiero (Margherita) “Le gabbie salariali esistono ancora”

03/01 Il vice presidente del gruppo della Margherita-Dl alla Camera e candidato della GAD alla regione Calabria, Agazio Loiero, chiarisce in un comunicato, il suo punto di vista sui temi del del lavoro, con particolare riguardo al problema delle "gabbie salariali". "Per avere risposto ad una domanda sul salario differenziato – dice Loiero,- vengo attaccato sia da destra sia da sinistra con argomenti contrapposti. Per il senatore Gentile sarei 'uno statalista, che riabbraccia la teoria del plusvalore marxista'. Troppo facile sarebbe rispondere che le famose 'gabbie salariali' sono l'opposto dello statalismo: laddove prevale il dirigismo, statalismo, centralismo, le famose 'gabbie' non possono esistere neanche sulla carta. Non a caso non esistono nel pubblico impiego". Per la sinistra di Rifondazione comunista, continua Loiero, " sarei 'un uomo organicamente al servizio del padronato calabrese'. Anche qui - spiega – sarebbe facile rispondere invitando i compagni ad andarsi a leggere gli atti parlamentari, qualche libro che ho scritto ed a scoprire a quali convegni ho partecipato in Italia per rendersi conto quali diritti ho difeso. Se del padrone o dell'operaio? Di fronte ad un problema tanto complesso la chiave giusta pero' non puo' essere quella della facile ironia. La situazione del lavoro in Calabria e' troppo importante per lasciarla marcire cosi'. Se saro' eletto presidente affrontero' con vigore tale questione, avvalendomi soprattutto dell'apporto dei sindacati che in questa legislatura sono stati ingiustamente tenuti in disparte". Loiero si dice "convinto che una strategia di aggressione alla disoccupazione in Calabria deve essere frutto di un'effettiva concertazione tra le parti sociali e le istituzioni pubbliche, per prima la Regione. Una strategia - continua - capace di coniugare il rispetto dei principi fondamentali, dei diritti costituzionali e le reali condizioni di sviluppo economico e sociale del nostro territorio. L'unico strumento che ci consente di conciliare le due cose e' offerto dalla contrattazione collettiva, che non ha una grande diffusione in Calabria, specie in alcuni settori. Tale carenza, insieme alla ridotta dimensione delle imprese esistenti ed alla esponenziale pratica del lavoro sommerso si riflette in maniera drammatica sui salari. Anche a causa di tale situazione - afferma Loiero - le retribuzioni dei lavoratori calabresi sono di fatto inferiori alla media nazionale: la contrattazione aziendale e' funzionale a redistribuire la produttivita' aziendale. Le "gabbie salariali" sotto il profilo giuridico sono scomparse in Italia da oltre tre decenni, ma - sottolinea - malgrado la loro soppressione formale, specie nel nostro territorio sono continuate ad esistere. Un operaio meridionale oggi percepisce, rispetto al suo collega del nord, un salario inferiore di un quinto, talvolta di un terzo e talvolta, della meta'. Di fronte ad un problema nella sostanza cosi' dirompente - chiede Loiero – si puo' discutere fuori dalle logiche della propaganda elettorale e dei congressi di partito? Si possono ipotizzare, attraverso la concertazione, come e' stato tentato sul porto di Gioia Tauro, formule di flessibilita' in entrata per incrociare meglio domanda e offerta di lavoro? Di tutte queste questioni si nutre il tema del lavoro nel nostro difficile territorio".

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