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Notizie di Politica
dal 22 al 30 novembre

 

Il sen. Gentile anticipa le proposte innovative della Cdl per le regionali

30/11 ''Faremo una serie di proposte innovative e le inseriremo nel programma regionale unitamente ai partiti alleati''. Lo afferma in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, segretario della commissione finanze del Senato. Gentile anticipa che alle prossime elezioni regionali, nel programma della Casa delle liberta', sara' inserito ''il salario d'ingresso per i giovani disoccupati finalizzato e non assistenziale, la banca regionale, una formazione continua all'estero con il ritorno in loco per i migliori cervelli''. Proposte sottolinea Gentile che saranno messe ''nero su bianco quando saremo pronti a chiedere di nuovo il consenso per le regionali''. ''Abbiamo dimostrato, a Roma come a Catanzaro, di mantenere le promesse - commenta Gentile - e gli elettori lo sanno: il salario d'ingresso, per esempio, servira' a garantire a tanti giovani senza lavoro di avere un reddito minimo per un periodo fissato, durante il quale dovranno o studiare o formarsi per lavorare''. ''La Banca regionale - aggiunge Gentile - sara' connotata secondo schemi di mediocredito, ma anche di assistenza alle famiglie. Abbiamo impiegato le risorse per fare tante altre cose - conclude il senatore azzurro - e queste saranno la continuazione di quelle che faremo, insieme agli altri partiti, ai movimenti, a tutti quelli che concorreranno con pari dignita' all'elaborazione di un programma agile e snello, chiaro e condivisibile''.

 

Il malessere di Pappaterra (Sdi) in una lettera al segretario del suo partito

30/11 ''Avrei gradito che la tua dichiarazione sulla vicenda calabrese, cosi' impegnativa, fosse scaturita da un quadro completo di conoscenza delle posizioni al nostro interno, evitando di farla apparire come una legittimazione per qualcuno e una sconfessione per qualcun altro''. Scrive così, tra l’altro, in una lettera al segretario nazionale dello Sdi, Enrico Boselli, Mimmo Pappaterra, deputato dello Sdi, in relazione all' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra calabrese, alle discussioni dell’assemblea socialistea e ad una successiva dichiarazione di Boselli. ''D'altronde, se questo dovesse essere - continua Pappaterra - il terreno di confronto, credo che avvieremmo il partito su un crinale pericoloso che ci farebbe disperdere la possibilita' di poter realizzare in Calabria, come socialisti, un grande risultato elettorale.Gia' si annunciano per i prossimi giorni riunioni che anziche' guardare a come predisporci per una grande campagna elettorale per l'affermazione della nostra lista e la vittoria del Centro Sinistra, rischiano di attardarsi in discussioni, rancorose ed autoreferenziali. Tocca a te correggere la rotta del partito in Calabria. Il nostro capitale politico deve essere utilizzato bene per far crescere il partito, vincere le elezioni e governare la Calabria. L'Assemblea dei Grandi Elettori ha tracciato la strada. Non si puo' tornare indietro, in Calabria nulla e' piu' come prima. Tocca anche a noi socialisti essere all'altezza della sfida che abbiamo davanti. Sarebbe antistorico se ci attardassimo in battaglie politiciste e di retroguardia anziche' cavalcare pure noi la strada intrapresa dell'innovazione politica'' - ''Carissimo Enrico, la stampa calabrese ha ripreso la tua dichiarazione sull'Assemblea dei Grandi Elettori del Centro Sinistra ed avendole lette, avverto la responsabilita' di sottoporti le mie riflessioni su quello che e' stata la discussione al nostro interno e nel Centro Sinistra fino ad oggi e quella che a mio modesto parere dovra' riguardare il futuro. Personalmente trovo sbagliato, dopo un fatto straordinario come quello di Lamezia Terme, proseguire in Calabria sulla strada intrapresa da alcuni compagni priva di prospettiva politica dello scontro a tutti i costi che ci colloca in una posizione politica residuale. Delegittimare l'Assemblea dei Grandi Elettori, che e' stato un evento democratico di straordinaria portata, unico in Italia, voluto in particolare dall'Associazione ''Progetto Calabrie'' che ha partecipato fino in fondo ai lavori dell'Assemblea candidando il Rettore dell'Unical Prof. Giovanni Latorre e arricchita anche dal contributo programmatico del compagno Zito, dall'intervento di grande rigore politico e morale del compagno Marini e dall'applauditissimo intervento del compagno storico Cecchino Principe, e' un grave errore e soprattutto appare una posizione di retroguardia rispetto alla necessita' e alla voglia di innovazione che oggi e' largamente richiesta nella pratica politica e nelle scelte di uomini e programmi. Continuare a manifestare insofferenza verso un candidato voluto da quasi tutti i partiti della GAD e votato a larghissima maggioranza dall'Assemblea o, peggio ancora, inserire nel confronto politico la cultura del sospetto, significa non voler prendere atto di una decisione democratica che ha legittimato l'On. Agazio Loiero a rappresentare tutto il Centro Sinistra calabrese alle elezioni regionali del prossimo anno.Accantonare ogni discussione sulla Federazione Unitaria rappresenta un comportamento politico contraddittorio che oggi ci vede contrari mentre ieri eravamo profondamente orgogliosi di essere stati come socialisti i promotori di questo progetto politico. Tentare di creare un'artificiosa e strumentale diversita' di posizioni al nostro interno tra ''difensori del partito'' e ''succubi di altri partiti'', e' un'offesa verso tanti compagni che insieme a te in questi anni hanno saputo ricostruire, ripartendo dalle fondamenta la piccola e grande casa prima del SI e oggi dello SDI. Peraltro da quando sono in questo partito ho sempre ritenuto che questa ''cultura stalinista'' non appartenesse alla tradizione socialista. Il progetto calabrese di ''Unita' Socialista'' e' un fatto di grande rilievo politico, non solo perche' rimette insieme le anime socialiste del Centro Sinistra, ma anche perche' potrebbe rappresentare la novita' elettorale delle prossime elezioni regionali. Alla nascita di questo progetto si e' accompagnata la candidatura di Cesare Marini alla presidenza della Regione che ha ricevuto fino al momento del ritiro un sostegno convinto ed unitario di tutto il partito. Cesare ha potuto parlare all'Assemblea dei Grandi Elettori rappresentando la proposta politica e programmatica di tutti i socialisti calabresi compreso quei compagni che non avevano condiviso la posizione di delegittimare l'Assemblea. Il voto finale di astensione e' stato il frutto di una mediazione tra chi voleva accompagnare al ritiro della candidatura anche l'abbandono dell'Assemblea per evitare di riconoscerla e chi, come me, Giacomo Mancini, Cecchino Principe e tanti altri delegati socialisti di tutte le federazioni che ritenevano fosse giusto, cosi' come hanno fatto, partecipare fino alla fine ai lavori dell'Assemblea evitando una lacerazione politica verso tremila delegati che per la prima volta si sono sentiti coinvolti in una decisione di straordinaria portata''.

Il capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone apre al centrosinistra invitando Udeur e Socialisti nella coalizione

30/11 Il Gruppo regionale di Forza Italia per voce del suo capogruppo on. Gianfranco Leone (nella foto) ha cosi' commentato la designazione a presidente della coalizione del centrosinistra dell' on. Agazio Loiero: ''Con tutto il rispetto dovuto, nella citta' partenopea si dice che quello che sembra nuovo e' vecchio e quello che e' gia' vecchio non puo' apparire nuovo. La Margherita ha ormai una logica di subordinazione ai Ds - afferma Leone - ma non riusciamo a capire come sia possibile mortificare partiti di centro come l' Udeur ed un elettorato socialista che forse si aspettava dai suoi massimi rappresentanti maggiore decisionismo. Ne' si comprende l' enfasi che si e' voluto dare all' evento, atteso che sulla totalita' dei presenti per come e' scritto sulla stampa, solo il 50% ha inteso esprimersi favorevolmente per la candidatura Loiero. Su queste tematiche - continua Leone - e' giusto che la Casa delle Liberta' analizzi l' attuale percorso politico allargando, eventualmente, la coalizione a chi non vuole essere inglobato ai diessini. Comunque, rimane l' interrogativo di come un partito da sempre manifestamente contrario ai trasformisti si ritrovi su questa candidatura. Noi non vorremmo trovarci - conclude Leone - nelle vesti degli elettori dei partiti di sinistra costretti a votare un ex militante di centrodestra''.

Il consigliere regionale Vincenzo Cesareo ingrossa le file del PSE-Lista Mancini

30/11 Vincenzo Cesareo, consigliere regionale della Calabria, ha aderito al Pse-Lista Mancini.
Sabato prossimo, 4 dicembre, alle ore 11 presso la sede di Corso Umberto a Cosenza si svolgerà la presentazione ufficiale, alla presenza dei dirigenti regionali del movimento e degli organi di informazione. Vincenzo Cesario, 52 anni, medico di Cetraro, è un professionista stimato ed apprezzato. Ha ricoperto l'incarico di direttore del presidio dell'Asl n° 1 di Paola avendo diretto gli ospedali di Paola, Cetraro e Praia.
Sempre attento ai bisogni del proprio territorio e sempre vicino alle esigenze dei suoi concittadini, Vincenzo Cesareo ha alle spalle una militanza politica significativa che lo ha portato a ricoprire la carica di consigliere provinciale e per più mandati la carica di consigliere comunale di Cetraro e ad esercitare la funzione di Vicesindaco nell'importante cittadina del Tirreno Cosentino.
Sentimenti di soddisfazione per l'adesione di Vincenzo Cesareo al Pse-Lista Mancini sono stati espressi da Giacomo Mancini e da Salvatore Magarò, segretario del movimento riformista, che ha affermato:
"Finalmente il nostro movimento approda in consiglio regionale. Quattro anni fa gli elettori premiarono la nostra lista con il loro voto ma il nostro seggio ci fu sottratto dai farraginosi meccanismi di una legge elettorale ingiusta. Sono certo che Vincenzo Cesareo con la sua attività di consigliere regionale e di dirigente politico apprezzato contribuirà in maniera determinante alla crescita e al radicamento del nostro movimento ed allo stesso modo rafforzerà con la sua partecipazione il progetto di Unità Socialista che tanti consensi sta raccogliendo in Calabria".

Polemica in Provincia. Corbelli va all’assemblea dell’UPI a nome della minoranza, ma la minoranza non lo riconosce.

30/11 Sembrano non finire mai i colpi di scena nel governo di piazza XV luglio. FrancoCorbelli, fresco fresco di polemica all’UPI dove accusava l’assemblea dell’Unione delle Province Italiane (UPI) di lottizzazione, viene a sua volta disconosciuto dalla componente di minoranza della Provincia che accusa l’on. Sandro Principe, Presidente del Consiglio provinciale di aver nominato Corbelli al di fuori dei nominativi scelti dalla minoranza stessa. Ma veniamo ai fatti. Franco Corbelli, delegato del Consiglio provinciale di Cosenza (per le minoranze) al congresso dell' Upi (in svolgimento a Roma dal 29 novembre al 1 dicembre, aperto ieri da un intervento del ministro degli Interni, Pisanu e che sara' concluso dal presidente della Camera, Casini, questa mattina, nel corso del suo intervento all' assemblea, che si tiene all' auditorium della tecnica all' Eur di Roma, ha denunciato quella che ha definito ''la piu' grande lottizzazione politica e spartizione partitica degli organismi dell' Upi (presidente, consiglio direttivo, ufficio di presidenza)'' e ha preannunciato che chiedera' di invalidare la nomina per acclamazione del presidente e degli altri diversi organismi (consiglio direttivo e ufficio di presidenza). Corbelli ha spiegato che e' ''gravissimo e incostituzionale quello che si apprestano a fare, come ormai tradizione, i diversi delegati di tutte le province italiane domani, mercoledi'. Eleggeranno il presidente, il consiglio direttivo e l' ufficio di presidenza non con una regolare elezione, ma per acclamazione dopo aver anzitempo raggiunto un accordo tra i diversi partiti per la spartizione dei posti nei diversi organismi. E' una violazione gravissima delle leggi piu' elementari e delle regole democratiche. Si cancella il sistema della votazione e quindi della presentazione delle liste (previsti dalla legge) e si procede per acclamazione bulgara e consociativa. Questo di fatto annulla non solo le regole, ma gli stessi diritti di minoranze, come Diritti civili, che pur avendo un suo rappresentante eletto nelle istituzioni (alla provincia di Cosenza nella fattispecie) e delegato a rappresentare (per le minoranze) la stessa Provincia di Cosenza nel congresso dell' Upi, di fatto viene escluso arbitrariamente da ogni organismo rappresentativo”. Il consigliere Corbelli nel corso del suo intervento ha anche invitato tutti i delegati delle oltre cento province presenti al congresso dell' Upi, a sostenere la campagna umanitaria, promosso da Diritti civili, a favore dei bambini dello Zimbabwe che rischiano di morire per l' aids. Finita la sua legittima polemica, il leader dei Diritti Civili, si vede arrivare addosso l’accusa di usurpatore del posto da parte di un gruppo di consiglieri della Cdl alla Provincia di Cosenza, i quali in una nota, denunciano: ''alcuni consiglieri della CDL, mettono in evidenza il gravissimo comportamento attuato dal presidente del Consiglio provinciale, Francesco Principe, che ha nominato come rappresentante della minoranza all' Upi, Franco Corbelli''. Per Mimmo Barile, Pasqualina Straface, Gianfranco Ponzio, Antonio Pucci e Franco Bruno ''purtroppo Principe ha stravolto il regolamento che prevede che all' Upi (Unione Province d' Italia) vengano designati un rappresentante della maggioranza ed uno dell' opposizione. Come gruppi di minoranza avevamo indicato Natale Zanfini e Mario Russo e Principe avrebbe dovuto scegliere fra questi due autorevoli nomi. Invece - sostengono i consiglieri della Cdl - il presidente del Consiglio provinciale ha nominato 'motu proprio' Michele Ambrogio per la maggioranza e Franco Corbelli per la minoranza, mortificando Zanfini e Russo indicati addirittura come accompagnatori per l' opposizione, e Maria Clelia Badolato e Leonardo Trento''. ''Non abbiamo nulla contro l' amico Corbelli - concludono i consiglieri della Cdl - ma riteniamo che sia ingiusto per lui e per noi questa forzatura, che conferma come Principe sia, purtroppo, diventato un presidente di parte, completamente proiettato verso la campagna elettorale''. Barile, Straface, Ponzio, Pucci e Bruno hanno poi annunciato che si rivolgeranno ''alle sedi competenti per il ripristino della legittimita' istituzionale'' ed hanno chiesto a Corbelli, difensore delle giuste battaglie, di rifiutare ''la nomina, che e' un modo per blandirne la coscienza in vista delle prossime elezioni regionali che decreteranno la sconfitta di Loiero, di Oliveiro , e degli ultras liberali che li sostengono''.

Mistorni (Margherita) “nessun caso Mistorni nella politica regionale”

30/11 “Non c’è un caso Mistorni nella politica regionale, sol perché ho firmato una proposta di legge elettorale assieme ad altri colleghi socialisti e dell’Udeur”.
E’ quanto chiarisce Giuseppe Mistorni, capogruppo del Ppi-Margherita. Il quale puntualizza: “Io, infatti, mi sento uomo di centrosinistra; e mi identifico, pienamente, nelle visioni programmatiche e politiche del mio partito, la Margherita. A chi obietta che la mia sigla su quella proposta di legge non andava apposta, ribadisco, onde sgombrare il campo da eventuali equivoci, che ho firmato quella proposta di legge perché in essa ho riscontrato concetti che, in qualità di legislatore regionale, condivido; anche perché sono identici ad alcuni dei concetti che fanno parte di un disegno di legge elettorale presentato, ad inizio di legislatura, dal sottoscritto, dall’on. Luigi Meduri, oggi deputato ma all’epoca consigliere regionale del Ppi, e dal collega Antonio Borrello”.
“Naturalmente - chiarisce ancora Mistorni - sentendomi io non soltanto legislatore regionale, ma anche uomo di partito, pur credendo nell’esigenza di completare il processo di riforma istituzionale dopo l’approvazione dello Statuto con il varo della legge elettorale e del regolamento interno del Consiglio regionale, non ho alcun problema ad adeguarmi alle indicazioni che mi verranno dal mio partito”.
Conclude l’esponente del centrosinistra: “Mi pare, tuttavia, non superfluo offrire alla valutazione del mio partito e all’aggregazione alla quale appartengo uno spunto di riflessione siffatto: l’abolizione del listino e la previsione del recupero proporzionale nelle liste provinciali, è un fatto che occorre valutare con estrema attenzione, poiché si valorizzerebbe ancor di più il rapporto fra il cittadino e l’eletto e, inoltre, si eliminerebbero sacche di privilegio che a volte sono apparse più che ingiustificate”.

Tommasi (Verdi): “Calabria libera dagli OGM”

30/11 La Calabria dice no agli Ogm. Parte dal Consiglio regionale l’offensiva contro gli organismi geneticamente modificati e la volontà di rilanciare l’agricoltura biologica, come scelta di sicurezza alimentare ma anche, come risorsa economica, caratterizzata da forte identità territoriale e tradizionale.
Nella seduta di ieri, infatti, la massima Assise regionale, ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno che mette al bando le colture transgeniche “in quanto incompatibili con le tecniche di produzione biologica che sarebbero irreversibilmente compromesse dalla contaminazione Ogm”.
Soddisfatto il capogruppo dei Verdi Diego Tommasi, relatore dell’Ordine del giorno contro Ogm che ha ribadito “la necessità di avviare azioni concrete a largo raggio per rendere effettivo il diritto alla salute dei cittadini e alla sicurezza alimentare”.
Calabria Regione libera dagli Ogm, quindi.
“Questo significa – ha sottolineato il capogruppo dei Verdi – che la Regione dovrà farsi carico responsabilmente, di inibire oltre alla coltivazione, anche dell’importazione Ogm e l’applicazione di protocolli d’intesa tra produttori, industrie di trasformazione e distributori volti a privilegiare e valorizzare i prodotti tipici e a denominazione d’origine”.
Insomma la battaglia contro gli Ogm, che ha segnato una vittoria importante nella seduta del Consiglio di ieri, continua: il capogruppo Tommasi ha già richiamato in Aula il progetto di legge per le mense biologiche che verrà discusso nella prossima seduta uno dei primi atti del Gruppo Verdi. L’iniziativa legislativa prevede l’utilizzo di cibi provenienti da colture sicure nella ristorazione destinata alle scuole e agli ospedali e case di cura per malati.
“L’Odg approvato ieri – ha concluso Tommasi – apre la strada alle azioni concrete di salvaguardia del territorio, alle politiche di sicurezza e allo sviluppo sostenibile. E’ una strada in salita ma riteniamo anche che sia la direzione obbligata per invertire la rotta e ricominciare a pensare lo sviluppo possibile per la nostra Regione; uno sviluppo che parta proprio dalle peculiarità di questa terra e dalla sua capacità di pensarsi”.

Oliverio “Adesione massiccia allo sciopero di oggi contro le politiche del Governo”

30/11 Dichiarazione del Presidente della Provincia Mario Oliverio sullo sciopero di oggi: “Lo sciopero indetto dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL,UIL ha avuto una adesione massiccia, come d'altronde era facile prevedere.
Le politiche del Governo nazionale ed in particolar modo le scelte assunte con la Legge Finanziaria, non solo non affrontano le questioni gravi dell’economia che ristagna e della ripresa che sarebbe necessario sostenere con scelte efficaci e mirate, ma penalizza il Mezzogiorno d’Italia.
Nella legge Finanziaria, il Mezzogiorno viene cancellato: sono stati depotenziati strumenti importanti come il credito d’imposta e la legge 488, le cui risorse sono state dimezzate mentre ne è stata allargata l’efficacia anche alle regioni del Nord; non è stata assunta alcuna iniziativa in direzione della fiscalità in favore delle aree dell’Obiettivo 1; l’ammodernamento delle infrastrutture è stato dimenticato; gli strumenti di sostegno all’occupazione giovanile sono stati archiviati e nessuna proposta innovativa è stata considerata.
Il Mezzogiorno e la Calabria pagano il dazio più alto ad una politica demagogica e priva di una bussola per lo sviluppo dell’intero Paese. Gli Enti locali, le Province ed i Comuni soprattutto, vedono taglieggiati i loro bilanci mentre al trasferimento di nuovi servizi e funzioni non corrisponde una strategia nazionale di sostegno e copertura finanziaria ed i balzelli e la pressione fiscale, con furbizie evidenti, si trasferiscono alle autonomie locali.
Anche sul piano degli investimenti, le Province ed i Comuni sono fortemente penalizzati con implicazioni negative per il territorio, il sistema delle piccole e medie imprese, l’occupazione.
Di fronte a questa situazione che presenta seri rischi di ulteriore impoverimento e difficoltà per le strutture produttive, è necessario sostenere con forza il patto per il Sud annunciato dal Presidente dell’Associazione Industriali, Montezemolo, dai segretari delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, dai rappresentanti delle organizzazioni professionali e del mondo produttivo del nostro Paese.
Le istituzioni locali sono impegnate in prima linea a difesa degli interessi dei nostri territori per far avanzare una impostazione alternativa a quella del Governo che penalizza il Mezzogiorno e la Calabria in termini di prospettive di lavoro, di mancata crescita e sviluppo.”

La vertenza degli LSU del Pollino domani al Question time con il Ministro Maroni”

30/11 La vertenza dei 337 LSU del Parco Nazionale del Pollino per i quali oggi si apre lo spettro del licenziamento sara' discussa domani alla Camera dei Deputati durante il question time, in onda sulla Rai alle 15.00. Il Ministro del Lavoro e Politiche Sociali rispondera', infatti, all' interrogazione presentata dall'onorevole Domenico Pappaterra (Sdi). Nell' interrogazione il parlamentare socialista, dopo aver ricostruito la vicenda dei 500 lavoratori, attualmente 337, collocati nel progetto per la salvaguardia ambientale e promozione turistica dell' Ente Parco del Pollino dal '95 ai giorni nostri, chiede al Ministro di conoscere le determinazioni scaturite dall' incontro di ieri fra Governo, regioni Calabria e Basilicata ed Ente Parco e se e' stato deciso il rifinanziamento del progetto ''al fine di fugare - sostiene Pappaterra - paure e incertezze sul futuro dei lavoratori e delle loro famiglie''. Una vera e propria emergenza - evidenzia il parlamentare dello Sdi - che, se non risolta, avrebbe ripercussioni devastanti sul gia' fragile tessuto economico ed occupazionale dell' intero comprensorio. L' onorevole Pappaterra nell'interrogazione rimarca i vari passaggi relativi alla storia dei lavoratori e del progetto di salvaguardia ambientale per l' Ente Parco Nazionale del Pollino: dal decreto del 2000 con il quale si tracciava il percorso di stabilizzazione dei 337 lavoratori a cui era stato riconosciuto lo status di Lsu, alla sottoscrizione della convenzione fra l' Ente Parco, il Ministero del Lavoro e l' Associazione Temporanea di Imprese, nel 2001, e l'assunzione dei lavoratori da parte della Duemila Spa nel luglio dello stesso anno fino alla prima crisi, nel giugno del 2004, quando l' azienda blocca il pagamento degli stipendi per l' esaurimento dei fondi ministeriali e per il mancato incasso delle fatture da parte dell' Ente Parco che a sua volta non ha ricevuto la quota-parte dalla Regione Calabria.

Trematerra (UDC) a Loiero (Gad) “Un programma realizzato, non sognato. Con il mio emendamento salveremo la forestazione.”

30/11 ''Con i 160 milioni del mio emendamento salveremo la forestazione, portando a termine un'opera di grande stabilizzazione''. E' quanto sostiene in una nota il senatore Gino Trematerra circa i fondi per la forestazione. ''All'amico Loiero - ha aggiunto - dico che questo programma noi lo abbiamo realizzato, non sognato. Siamo noi a difendere interessi legittimi di lavoratori che la sinistra ha sempre strumentalizzato non avendo mai un progetto chiaro''. ''Siamo un esempio - ha concluso Trematerra - di attenzione anche su questo settore e vorremmo che chi ha onesta' intellettuale ce lo riconoscesse''.

Il PSDI non ci sta allo sbarramento del tre per cento

30/11 ''Si e' appena archiviata la grande assemblea dei 'grandi elettori', che la notizia, che alcuni consiglieri regionali del centrosinistra con il Nuovo Psi del centrodestra, hanno presentato una legge elettorale che tende ad introdurre lo sbarramento per lista, getta sulla coalizione ombre di polemiche e di divisioni''. Lo afferma in una dichiarazione Carlo Colella, segretario regionale del Partito Socialista Democratico Italiano. ''Il Psdi non puo' che riflettere, e questa volta per tempo, che la proposta che riteniamo irresponsabile, e' un grave atto di instabilita' nella coalizione che dovrebbe andare a confrontarsi con il centrodestra. E' ancora piu' grave, che un atto politico di tale rilevanza, sia stato sottoscritto assieme da consiglieri del centrosinistra e del centrodestra, che intendono alzare steccati a protezione dei propri interessi elettorali a discapito della libera presenza democratica. Il Psdi invita la Gad calabrese, con estrema urgenza, ad entrare nel merito della questione e ristabilire la validita' del patto di consultazione e di confronto''.

Bruno (Margherita) “No alla cartolarizzazione dei debiti ASL”

30/11 ''L' ipotesi di azzerare i debiti delle Asl, attraverso la cartolarizzazione dei crediti e' un' idea pericolosissima''. Lo ha detto in una dichiarazione il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno. ''Una giunta in scadenza che non ha certo brillato per capacita', soprattutto nel settore della sanita' - sostiene Bruno - non puo' assumere impegni con gli istituti di credito che rischiano di gravare per decenni sul bilancio regionale e inficiare ogni ipotesi di investimento e di seria programmazione in campo sanitario''. Per il segretario regionale della Margherita ''questo governo puo' anche provare e riuscire in un' ipotesi che e' contro la Calabria, ma cio' sarebbe solo un' operazione legata al consenso elettorale e contro gli interessi veri dei calabresi. E' giusto che sappia, soprattutto chi dovesse lasciarsi coinvolgere in questa operazione, - ha concluso Bruno - la nostra contrarieta' netta ad operazioni di indebitamento che, comunque, saranno rivisitate dal prossimo governo''.

Loiero “Se vinciamo noi ci sarà una svolta alla Regione”

29/11 ''I grandi elettori hanno fatto la loro scelta. Il centrosinistra ha gia' un suo candidato su cui puntare, prima ancora della Cdl. Ora mi mettero' subito al lavoro insieme alla coalizione per preparare al meglio la campagna elettorale. I calabresi devono sapere che se vinciamo noi, ci sara' una svolta nella Regione''. E’ questa la prima reazione di Loiero all’indomani della sua candidatura ufficiale da parte del centro sinistra nell’assemblea di Lamezia. Agazio Loiero, 64 anni, giornalista pubblicista, deputato Dc dal 1987, eletto con il Polo delle liberta' nel 1994, poi passato all'Udeur ed infine alla Margherita. Sottosegretario per i Beni e le attivita' culturali nel primo governo D'Alema, e' stato ministro per i Rapporti con il Parlamento nel secondo governo D'Alema e ministro per gli Affari regionali nel governo Amato. Vice capogruppo della Margheria alla Camera, negli ultimi mesi ha condotto una vera e proria battaglia, anche con alcune pubblicazioni, contro la "devolution" voluta dallla Lega. ''Non c'e' tempo da perdere –ha detto ancora Loiero - i partiti della coalizione devono sedersi attorno a un tavolo con il Progetto Calabrie per mettere a punto il programma, gia' avviato nell'assemblea di ieri e votato all'unanimita'. La Calabria ha bisogno di cambiamento”. . ''Stabilito il candidato -sottolinea Loiero- adesso inizia l'impresa piu' difficile, vincere la sfida del 2005. Io, comunque, sono ottimista, perche' abbiamo riscontrato, non solo ieri, in tutta la Calabria una voglia di partecipare, di cambiare le cose, di avere un'alternativa politica''. ''Si parla e si scrive spesso di una Calabria degradata -osserva Loiero- soprattutto sul piano economico e sociale. Ebbene, la gente vuole voltare pagina. In Calabria per ben 9 anni c'e' stato il centrodestra. Ma credo che anche un elettore di centrodestra senta ora il bisogna di cambiare, facendo una scelta non ideologica ma una scelta, per cosi' dire, di sopravvivenza''. ''In Calabria - afferma Loiero - le scelte sono sempre state difficili. Questo e' un territorio in cui sono facili i conflitti, dove diventa ricorrente la tendenza alle lacerazioni. Io ero gia' candidato nel 2000, come tutti ricordano. Poi ci furono dei partiti che si irrigidirono. I poteri forti attribuiti al presidente della Giunta regionale fecero paura a qualcuno. Constatata la situazione che si era creata, mi feci da parte. Al mio posto fu designato, negli ultimi giorni utili, Nuccio Fava, persona rispettabilissima con un palmares importante, ma calato all'ultimo momento, troppo tardi per raccogliere un consenso che se ne era gia' andato''. ''In quei dieci mesi - prosegue Loiero - che separarono le elezioni europee dalle regionali perdemmo circa 200mila voti. Fu un esperienza choccante per il centrosinistra calabrese. Da allora sono andato in giro, ho condotto alcune battaglie, tra le quali quella sulla devolution ed ho visto che c'era il consenso intorno a me, che si e' creato un cordone emotivo a favore della mia candidatura che attraversava tutti i partiti del centrosinistra. E' stata questa la molla personale che mi ha spinto a candidarmi''. A Loiero, intanto, sono giunte le telefonate di congratulazioni da parte di vari leader politici, tra i quali Prodi, Fassino, Rutelli, Castagnetti, Marini e Cossiga.
Le reazioni sulla candidatura Loiero non si sono fatte attendere:
- Per Fassino una bella rpova di vitalità democratica. "Una bella prova di vitalita' democratica e di partecipazione che mette Loiero nelle condizioni di guidare il centrosinistra calabrese alla conquista della Regione" ha detto il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino sootolineando in una nota il valore dell'assemblea regionale del centrosinistra che in Calabria ha candidato Agazio Loiero alla presidenza della Regione. "L'ampiezza dell'assemblea - sostiene Fassino - la sua rappresentativita' e la qualita' del dibattito che vi si e' svolto hanno consentito di dare alla candidatura di Loiero una forte legittimita' e un ampio radicamento nella societa'. E' un'esperienza che potra' essere utilmente percorsa anche in altre Regioni dando cosi' ai candidati del centrosinistra ancora maggior forza e credibilita'". "Desidero - conclude il leader dei Ds - ringraziare i Ds calabresi e i loro dirigenti che con tenacia e spirito unitario hanno operato in questi mesi per giungere alle positive decisioni dell'assemblea del centrosinistra".
- Per Rutelli la sfida vincente partirà dal sud. ''La candidatura di Agazio Loiero in Calabria è motivo di grande soddisfazione per tutti noi, sia per la partecipazione dimostrata e sia per la prova di unità offerta dal centrosinistra'' ha affermato il presidente della Margherita, Francesco Rutelli ''Già ieri sera - ha aggiunto Rutelli - ho avuto modo di congratularmi con lui personalmente. Il Mezzogiorno è una delle grandi sfide aperte per le prossime elezioni, soprattutto alla luce del disinteresse che il governo ha dimostrato sino ad oggi nei confronti di Regioni che pure avevano riposto fiducia nei confronti del centrodestra. Sono certo che proprio da qui partirà la sfida vincente del centrosinistra''.
- Per Pirillo il centro sinistra lavora per l’unità di intenti. “La riunione che si è svolta a Lamezia Terme è la prova che l’Alleanza democratica delle forze di centrosinistra sta lavorando per arrivare in tempi brevi ad un’unità d’intenti, per dare alla Calabria una candidatura forte, capace di soddisfare le esigenze sociali, culturali ed economiche della regione” ha affermato in una dichiarazione Mario Pirillo della Margherita “È stato un confronto aperto tra i massimi esponenti regionali della politica e del terzo settore, teso a discutere le varie problematiche che si presentano quando ci si accosta democraticamente a temi così importanti. I segnali che arrivano da questi incontri, sono più che lusinghieri. Sono occasioni che danno l’opportunità di riflettere e permettere ai futuri candidati nelle liste dell’Ulivo di attrezzarsi adeguatamente per portare la coalizione al raggiungimento della vittoria finale. Agazio Loiero è una figura che qualifica, un professionista della politica con caratteristiche speciali e alte capacità tecniche: rafforza i nostri obiettivi di futuro governo, e conferma la validità del nostro progetto politico che parte da lontano, ma che è sempre attuale. Il centrosinistra intende continuare su questa strada e disegnare un progetto che guardi alla politica dei contenuti e quindi alla politica dei fatti. Ora siamo pronti al confronto elettorale, con uomini e mezzi capaci di assumersi grandi responsabilità. La Margherita ha messo a disposizione un grande talento come candidato alla guida della Regione, con la forte convinzione di far crescere la Calabria e farla uscire dalle secche in cui l’ha portata il fallimentare governo di centrodestra”.
- Pasquale Mancuso, coordinatore provinciale di Catanzaro, della Margherita, ha espresso ''grande soddisfazione e composto orgoglio per la designazione di Agazio Loiero. Per la modalita' di investitura, senza precedenti nel Paese, e per il concorso di tante forze politiche, movimenti, associazioni che, generosamente, hanno contribuito al successo dell' assemblea dei grandi elettori, oggi - ha aggiunto Mancuso - la Calabria e' esempio in tutto il Paese. La Calabria ha una 'sponda', finalmente, per le sue speranze e puo' investire sicuramente sulla trasparente e limpida offerta politica che proviene dal centrosinistra che si e' ritrovato, alla fine di una giornata straordinaria, unito, coeso e consapevole che l' avvio della mobilitazione delle regionali non poteva essere migliore''.
- ''Plauso e soddisfazione'' per la designazione di Loiero vengono espressi anche dal circolo di Catanzaro Centro della Margherita. ''Il nome di Loiero - afferma il coordinatore del circolo, Gianni Parisi - e' venuto fuori da un momento di grande confronto democratico. Il percorso fatto dal centro sinistra negli ultimi mesi, sapientemente condotto da Marco Minniti, rappresenta la vera novita' della politica regionale ed e' la prima risposta alla grande voglia di partecipazione e di riscatto di tutto il popolo di centro sinistra''.
- Perrelli del Patto Segni: ''Noi liberaldemocratici abbiamo bisogno di offrire a quest' altra Calabria quella che si attendono i giovani, le donne, gli anziani, che comprendono quell' effettiva esigenza, i problemi reali senza baloccarci con le formule superate e senza coniare neologismi che confondono le idee''. ''Si tratta - ha concluso - ora di promuovere con coraggio e senza tentennamenti una massiccia mobilitazione delle coscienze e di mettere insieme tutti coloro che vogliono guardare avanti per l' altra Calabria.Una collaborazione politica per il progresso e lo sviluppo economico e sociale della Calabria''.

Pietro Mancini “Come mai cinque anni fa i DS bocciarono la candidatura di Loiero?”

29/11 Dichiarazione di Pietro Mancini, ex Sindaco socialista di Cosenza, sulla candidatura di Loiero. “Agazio Loiero, che è un politico colto, oltre che un mio amico, merita i migliori auguri per la competizione elettorale, che lo vedrà candidato della " Gad " a presidente della Calabria. Ma può essere cosi' cortese da spiegare perchè, 5 anni fa, quando militava nel partito di Mastella, la sua candidatura, sostenuta anche da Giacomo Mancini, allora sindaco di Cosenza, fu bocciata dai DS e dai popolari ? Oggi, invece, via libera della Quercia e della Margherita a Loiero, che è passato con Rutelli, e disco rosso per Marini, il candidato delle varie componenti socialiste, le cui prove tecniche di unità, evidentemente, fanno molta paura, a sinistra. Adesso, dovrebbe essere il Cavaliere, con una scelta azzeccata, a riuscire a fare, con intelligenza politica, quello che il centro- sinistra non ha saputo, o voluto, fare : parlare all' elettorato socialista, che in Calabria ha, finalmente, rialzato la testa e non accetta, giustamente, le imposizioni dei ristretti vertici romani, avallate dal " democristianone " di sempre, Romano Prodi.“

Progetto Calabrie: “Inizia ora una nuova fase”

29/11 ''Comincia da Lamezia Terme una nuova fase del centrosinistra, in cui i contributi della societa' civile, di cui Progetto Calabrie e' solo una parte, non potranno essere trascurati''. E' quanto si afferma in una nota di Progetto Calabrie in relazione all' assemblea della Gad a Lamezia terme conclusasi con la designazione di Agazio Loiero a candidato del centrosinistra per la presidenza della Giunta regionale della Calabria. ''La presentazione della candidatura di Giovanni Latorre in condizioni di evidente minorita' - e' detto ancora nella nota - dimostra a tutti che garanzia dell' unita' non vuol dire omologazione, ma soprattutto che la dignita' di un progetto che e' appena cominciato non e' in vendita''. Progetto Calabrie esprime anche la sua ''profonda soddisfazione per avere contribuito in modo determinante - afferma - a formulare un programma innovativo per la Calabria ed una nuova e piu' democratica modalita' di selezione delle candidature. Non ci interessa in questa fase esaltare il nostro ruolo e l' incoraggiante dato conseguito nell' assemblea dei grandi elettori, il 18,3%, che va ben oltre i nostri delegati, significando un interesse della base dei partiti ad un reale rinnovamento. Di questo risultato grande merito va dato a Giovanni Latorre, che ha voluto mettere il suo ruolo di prestigioso ed autorevole a servizio di un progetto che continuera' a svilupparsi con coerenza per la costruzione di una Regione piu' moderna''.

I socialisti Napoli, Incarnato e Galati propongono lo sbarramento al 3% e l’abolizione del listino alle regionali

29/11 “Uno dei motivi per cui abbiamo presentato il progetto di legge intitolato Disciplina dell’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale è rappresentato dall’esigenza di completare il percorso delle riforme istituzionali”.
E’ quanto sostengono i consiglieri regionali “promotori del disegno di legge”, Giuseppe Napoli, Luigi Incarnato e Francesco Galati, secondo i quali “l’iniziativa legislativa è frutto della cultura riformista propria dei socialisti, che tra l’altro non hanno rinunciato al completamento dell’unità socialista, e successivamente condiviso nelle sue linee direttrici da esponenti di altre formazioni politiche”. “I socialisti - spiegano Napoli, Incarnato e Galati - mirano a scongiurare la frammentazione delle forze politiche nella prossima legislatura regionale e propongono uno sbarramento al 3 per cento e l’abolizione del listino. L’articolato normativo tende a garantire il conseguimento dell’effettiva rappresentanza per le province più piccole”.

Chieffallo (NPSI) “Servono scelte drastiche per il candidato della CDL e per le la legge elettorale”

29/11 ''L' attuale situazione politica in Calabria impone ormai ai partiti della maggioranza espressione della Casa delle Liberta' decisioni drastiche e consapevoli sia per quanto concerne l'indicazione del candidato alla presidenza della Giunta regionale, sia per l'approvazione della legge elettorale regionale''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' stato il segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo. Secondo Chieffallo, ''i socialisti, senza voler utilizzare toni ultimativi, sentono il dovere di avvertire i partiti alleati che la perdurante mancanza di risposte concrete in ordine ai problemi piu' volte focalizzati, non aiuta a rafforzare la coalizione in prospettiva elettorale, ma ne sfilaccia il patto fiduciario contratto con il corpo elettorale, bisognoso di essere tonificato su basi rinnovate''. Chieffallo ha aggiunto che ''la nuova legge elettorale regionale e' assolutamente indispensabile per meglio organizzare e rinnovare gli organi istituzionali della regione''. ''Ai partiti alleati - ha affermato ancora Chieffallo - ricordiamo che il Nuovo Psi ha gia' posto da tempo, come punti qualificanti per affrontare la campagna elettorale, oltre alle scadenze relative alla scelta del leader ed al sistema elettorale, importanti punti programmatici tra cui un progetto per il rilancio dei temi sul lavoro in Calabria, l' efficiente organizzazione del comparto sanitario, la riorganizzazione complessiva della burocrazia, un razionale impiego dei fondi comunitari per poter affrontare di petto i nodi dello sviluppo e l'approvazione urgente del Bilancio regionale. Chieffallo ha anche reso noto che i dirigenti regionali del Nuovo Psi giovedi' prossimo, 2 dicembre, a Catanzaro, nella sede del partito, terranno una conferenza stampa nel corso della quale si parlera' del prossimo congresso regionale del partito e delle elezioni amministrative della prossima primavera. All' incontro con i giornalisti, oltre allo stesso Chieffallo, parteciperanno il sen. Franco' Crino' e l' assessore regionale all' Istruzione e alla Cultura, Saverio Zavettieri, insieme ai segretari delle cinque federazioni provinciali della Calabria.

Pittelli (FI) “All’assemblea della GAD era già tutto scontato”

29/11 Secondo Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia, ''la grande alleanza democratica ha deciso quello che gia' si sapeva da tempo, non si tratta di una novita', tutto era gia' scontato ed il rituale ha consegnato soltanto l'illusione della partecipazione democratica. I rappresentanti del centro sinistra hanno colto l'occasione per tentare di ricomporre un rapporto democratico con il territorio. Non mi sembrano superate le divisioni, le lacerazioni con le quali dovranno fare i conti in campagna elettorale. Le ricuciture non le effettueranno su problemi di programma su mere pattuizioni spartitorie.Non mi pare si sia verificato alcun dibattito sul programma ne' proposte innovative, mi pare si sia trattato della riproposizione della vecchia propaganda dell'opposizione . Ci saranno da fare i conti con le posizioni piu' estremiste, sui grandi problemi legati allo sviluppo della Calabria dei prossimi venti anni ci saranno posizioni inconciliabili, ovvero risolvibili soltanto secondo le logiche spartitorie piu' becere. Noi del centro destra non ci sottraiamo alla necessita' di apertura di un confronto democratico con i calabresi per le scelte di fondo, per un disegno complessivo di crescita. Siamo pronti alle sfide che l'Europa ci imporra' nei prossimi, prima fra tutte la modernizzazione della macchina istituzionale regionale, la lotta criminalita', la soluzione dei problemi di lavoro''. Intanto Forza Italia continua il suo processo di organizzazione interna. Dopo le nomine di Maurizio Vento, responsabile regionale del coordinamento dei comuni per il tesseramento e Giuseppe Apostoliti, responsabile amministrativo del partito, l'onorevole Giancarlo Pittelli ha nominato Luciano Marrangello quale responsabile regionale del dipartimento industria e commercio, artigianato di Forza Italia.

L’associazione Rende Giovane da il suo contributo programmatico alla GAD

29/11 Nota del presidente dell’associazione “Rende Giovane, Luca Lombardo. “L’associazione “Rende Giovane” seppur collocandosi nell’alveo del centro-sinistra riformista non ha potuto partecipare - per la sua qualifica “di fatto” - all’assemblea indetta dal centro-sinistra per l’indicazione del candidato Presidente e per la discussione del programma.
Seppur esternamente abbiamo voluto dare il nostro contributo al dibattito regionale.
L’attuale situazione calabrese – ma generalmente meridionale – è a dir poco sconvolgente e vani sono stati i messaggi lanciati dal Capo dello Stato al fine di ricollocare la c.d. questione meridionale al centro del dibattito politico. Infatti, la questione è considerata – ormai è chiaro – marginale rispetto ad altri temi. Sintomatica di questa situazione è la finanziaria proposta dal Governo Berlusconi mirante alla realizzazione di illusorie promesse elettorali che hanno come conseguenze il solo smantellamento dello Stato Sociale e il taglio alle spese necessarie dello Stato. Si sono così ipotizzati tagli smisurati alla sanità, alle infrastrutture, alle imprese, alla giustizia, all’università ed alla ricerca scientifica.
L’analisi dell’Alleanza Democratica calabrese, non può prescindere da questi punti, in quanto con l’arretramento di questi, la malavita – come si sta constatando nell’ultimo periodo – prende il sopravvento.
Il programma del centro-sinistra dovrebbe, dunque, puntare al rilancio del Sud attraverso una sinergia tra Imprese, Famiglie e Stato, ossia delle tre componenti essenziali dell’economia; dunque con una politica basata su aiuti alle imprese, evoluzione delle infrastrutture e lotta alla criminalità.
a) Per aiuti alle imprese non si deve intendere un mero finanziamento a fondo perduto come era inteso nel secondo dopoguerra quando venne istituita della Cassa per il Mezzogiorno, oppure con un’irrazionale ed irragionevole diminuzione della tassazione, bensì con una incentivazione delle imprese con progetti seri e ragionevoli, con contabilità ben tenute e con un determinato numero di soggetti assunti regolarmente. Tale forma di incentivazione – a nostro avviso – va considerata nella forma della detrazione; e non della mera detassazione che va ad incidere più fortemente sul bilancio pubblico e che potrebbe creare una serie di ineguaglianze tra le imprese stesse;
b) Le imprese calabresi si trovano impossibilitate ad esercitare una sana concorrenza nei confronti delle altre imprese nazionali anche per la mancanza di un’adeguata rete infrastrutturale. I problemi della Calabria non sono legate alla sola inadeguatezza della Salerno-Reggio Calabria, ma per la mancanza di altre arterie primarie e secondarie, che così opererebbero un vero e proprio salasso della stessa A3, creando la possibilità delle imprese di collocarsi in modo radicale sull’intero territorio regionale. La costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina certamente non assolverebbe questo compito, e dopo la sua costruzione la Calabria ritornerebbe ad essere il fanalino di coda della nostra nazione;
c) Questo deve essere accompagnato da una lotta forte contro la criminalità, che sta prendendo sempre più mano. Questo è realizzabile non con una opera tipica di uno “stato di polizia”, ma con un mutamento delle mentalità. In questo ci deve aiutare la cultura, in primo luogo le università, la ricerca e l’istruzione che devono dare al cittadino uno strumento per scardinare il sistema del losco e della devianza.
In questi tre punti si concreta la nostra idea di Calabria che rinasce. Una Calabria che non è solo mare, monti e criminalità, ma una Calabria che ha voglia di emergere dal guado che l’assilla da troppi innumerevoli anni; e sono questi i tre principali punti che la Grande Alleanza Democratica dovrebbe sviluppare per proporsi ai cittadini con una idea realizzabile per la costruzione della nuova Calabria e per tornare a vincere.”

Il consigliere provinciale Garofalo (An) invita Governo e Regione a convocare una riunione deull’aeroporto di Sibari

29/11 Il presidente del gruppo Alleanza popolare-Udeur nel Consiglio provinciale di Cosenza, Luigi Garofalo ha presentato un ordine del giorno al presidente dell' Assemblea provinciale, Francesco Principe in relazione all' incontro, svoltosi al Ministero per le Infrastrutture e i trasporti, sull' aeroporto della Sibaritide. ''Considerato che, alla riunione romana in cui si e' discusso dell' aeroporto della Sibaritide, la Provincia di Cosenza non e' stata invitata e ritenendo che la diversa connotazione politica delle Istituzioni non dovrebbe alimentare ragioni di scontro, ma, al contrario, essere fattore stimolante per un sano confronto,- e' scritto nell' Odg - invitiamo il Governo nazionale e quello regionale a convocare una riunione urgente per discutere dello scalo e nella quale l' amministrazione provinciale di Cosenza sia fra gli attori principali, considerato l' impegno e le energie gia' profuse dall' Ente in direzione della realizzazione dell' importante infrastruttura''. ''La Provincia di Cosenza - si sostiene ancora nel documento - e' da tempo impegnata sul fronte della realizzazione dell' aeroporto della Sibaritide e ha sostenuto la costituzione dell' Ente promotore approntandone lo statuto. Inoltre, ha destinato al progetto cospicue risorse finanziarie e ha sempre portato avanti un' attenta opera di concertazione con gli enti locali e le istituzioni interessate''. Nel documento e' scritto che ''la realizzazione di questa importante infrastruttura e' stata ritenuta dall' Amministrazione provinciale, sul piano dello sviluppo delle attivita' imprenditoriali e turistiche, indispensabile e inderogabile per l' avvio di un processo di modernizzazione dei sistemi di collegamento con elevati standard di qualita'''.

Trematerra (UDC) presenta un emendamento a favore dei Forestali

29/11 Il senatore calabrese dell'Udc, Gino Trematerra, riferisce di avere presentato ''stamani al Senato l'emendamento per i forestali calabresi. Si tratta, spiega, di circa 160 miliardi delle vecchie lire e sono fiducioso sull'approvazione: accadde lo stesso due anni fa, ma allora parte della sinistra voto' contro in Aula. Vedremo che faranno adesso. Il segretario regionale dell'Udc parla di ''provvedimento in favore dei lavoratori , cosi' com'e' successo per il tessile calabreserientrato nella richiesta di finanziamento approvata all'unanimita' dalla Commissione Lavoro: mentre altri in Calabria giocano a fare i Maradona, noi siamo semplici, ma efficaci mediani''. Trematerra aspetta ''di vedere se la sinistra delle parole votera' contro come ha fatto nel 2002 -conclude - e ricordiamo agli amici lavoratori della forestazione che la Casa delle Liberta' e' dalla loro parte, con opere ed azioni concrete''.

Tommasi (Verdi) presenterà un pdl sulla risanamento elettrico-ambientale

29/11 Nel corso dei lavori della Commissione “Tutela dell’Ambiente” sul Piano energetico regionale, il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi, a nome del centrosinistra ha annunciato che sarà presentato un progetto di legge sul risanamento elettrico-ambientale. “L’obiettivo – ha spiegato Tommasi – è quello di individuare i punti di risanamento, attraverso un adeguata mappatura delle situazioni a rischio, e successivamente calendarizzare un programma di interventi da parte del GRTN (gestore rete trasmissione nazionale), nel rispetto del sistema elettrico e della sicurezza dei cittadini”.

Pirillo (Margherita) “La Foderauto protesta contro l’indifferenza della Regione”

29/11 Dichiarazione On. Mario Pirillo in merito alla protesta attuata dai lavoratori della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo. L’esasperazione ha portato le maestranze della Foderauto a questo estremo gesto di protesta. La manifestazione è contro l’indifferenza della Regione, che si è mostrata, come sempre, latitante in merito alle questioni occupazionali in Calabria. I lavoratori della Foderauto stanno vivendo momenti veramente drammatici: la mancanza di commesse da parte della committente, la crisi che ha colpito il settore, il lavoro nero hanno contribuito in modo sostanziale a mettere in difficoltà l’azienda belvederese. Esprimo la mia piena solidarietà ai lavoratori della Foderauto e alle loro famiglie che ora si troveranno a dover affrontare le prossime festività natalizie nella sofferenza della precarietà per il proprio futuro. La Foderauto è una realtà che produce grazie anche a maestranze altamente professionalizzate. Al colpo inferto loro dalla precarietà del sistema lavorativo, è arrivato l’urlo di protesta dalle strade di Belvedere Marittimo. Ora è necessario che le forze politiche, il governo nazionale e quello regionale, facciano la loro parte, assumendosi le proprie responsabilità e rispondano alle maestranze con sviluppo e certezza per il loro domani.

La solidarietà di Mistorni (PPI) ai lavoratori della Foderauto

29/11 “Piena solidarietà alle maestranze della Foderauto Brutia che da questa mattina occupano la superstrada tirrenica cosentina, nel tratto di Belvedere Marittimo, per richiamare l’attenzione del Governo nazionale e della Giunta regionale sulla grave situazione che l’Azienda attraversa”. E’ quanto asserisce il capogruppo del Ppi-Margherita Giuseppe Mistorni.
“E’ inaudito che dinanzi al rischio di licenziamento per 300 persone ancora nessun segnale concreto sia giunto né dal Governo né dalla Giunta regionale. Ho già denunciato, anche in Consiglio regionale, la vicenda di un’Azienda che non è in difficoltà a causa di una crisi oggettiva del settore di riferimento, ma per un ingiustificato atteggiamento omissivo della Lear Corportation, ossia la multinazionale che ha il monopolio delle commesse del gruppo Fiat, che fra l’altro riceve finanziamenti pubblici”.
“Tocca al Governo - conclude Mistorni - assumere una decisione forte in questi giorni, per indurre la Lear a mantenere gli impegni contrattuali assunti. Siamo di fronte ad uno dei tanti, emblematici, fatti sociali che si ripercuotono negativamente sul Mezzogiorno, che è la vera questione grave del Paese su cui, giustamente, stanno insistendo la Confindustria e il sindacato”.

Loiero eletto dall’assemblea GAD. I Socialisti si astengono. L'Udeur non partecipa.

28/11 E’ Agazio Loiero il candidato più votato nella sede dell’assemblea della GAD, svoltasi questa sera al centro agroalimentare di Lamezia Terme, che eleggeva il proprio candidato per le elezioni regionali del 2005. Una scelta unitaria sofferta con un sacrificio della parte socialista che pur di salvaguardare l’unità della coalizione ha preferito ritirare la candidatura Marini e astenersi dalla votazione viziata da una scelta che già si conosceva da giorni. I numeri, d’altronde, danno ragione a coloro che hanno protestato in questi giorni per i modi con cui l’assemblea è stata organizzata e messa insieme. Loiero è stato preferito con 1410 voti su di un totale di 2571 elettori dei quali solo 1770 hanno espresso il loro voto. In pratica un terzo degli elettori, 801 persone, non hanno detto la loro. Nelle venti urne anche tredici voti per Marini, 16 schede nulle e 13 bianche. Numeri inconfutabili che parlano anche di un exploit del rappresentante ella società Civile, il prof. Giovanni Latorre che in una notte (la sua candidatura è stata ufficializzata soltanto sabato sera) ha conquistato ben 321 preferenze. Un successo incredibile se si pensa alla composizione dell’assemblea viziata da tanti amministratori legati ai due partiti del centrosinistra, DS e DL, che già avevano scelto il loro candidato. Se poi sottraiamo la quota sindacale, per come Castagna aveva denunciato due giorni fa, allora i numeri cambiano radicalmente e mostrano la vera realtà della coalizione che è letteralmente spaccata in due. Queste le critiche mosse dai molti che ancora vorrebbero vedere l’elenco dei nominativi e i criteri di scelta delle associazioni e dei singoli rappresentanti, alcuni in doppia veste, di amministrazioni. L’elenco avrebbe dovuto essere pubblicato venerdì sera alle 19 ma nessuno degli addetti all’informazione lo ha ancora avuto. Ma nella democrazia, si sa, vince la maggioranza e DS e DL hanno avuto i numeri per eleggere il rappresentante da tempo scelto. Ancora critiche però piovono fitte sulla organizzazione di un assemblea che, organizzata in soli sette giorni, non ha visto nessun travaglio di programma ma ha subito messo in lizza soltanto il nome di un candidato, frutto, secondo Udeur e socialisti di un accordo già stabilito dalle due attuali forze egemoni del centrosinistra. Ma non sono solo le critiche quelle arrivate, bisogna prendere atto che l’idea delle primarie, magistralmente diretta da Marco Minniti per quanto riguarda il piano squisitamente politico, è di quelle buone. Non poteva esser diversamente visto che è scaturita dal gruppo di Progetto Calabrie che ha portato una ventata di freschezza in una colaizione abbarbicata a vecchi metodi e a sole “buone” intenzioni. E a loro bisogna ancora dare atto della richiesta di altro tempo perché l’assemblea andrebbe applicata almeno un certo periodo di tempo prima per non correre il rischio di partorire i gattini ciechi. Ma soprattutto andrebbe diretta da più persone, con le mani libere da decisioni importanti. Dunque grande senso di responsabilità quella che i socialisti, capitanati da un coraggioso Cesare Marini, hanno messo in campo. ''Prendo atto di un fatto: all'interno della Gad la maggioranza si e' espressa per Loiero'' ha detto Cesare Marini ufficializzando di fatto il ritiro della sua candidatura, concludendo il suo intervento all'assemblea. Marini ha sottolineato, citando anche Pietro Nenni, come il problema sia quello di mantenere unita la 'casa comune' e come il candidato piu' forte non sia quello in assoluto migliore ma quello che ottiene il maggior consenso. Subito dopo l'esponente socialista e' uscito in lacrime dalla grande sala in cui si svolgeva l'assemblea, ricevendo l'abbraccio di tutte le componenti del gruppo di unita' socialista. Una decisone sottolineata dalla successiva assemblea dei socialisti presenti, avvenuta in una sala attigua a quella dell’assemblea, che hanno deciso di astenersi dalle votazioni. La decisone è avvenuta democraticamente dopo che sono emerse le varie posizioni con un punto politico comune, quello di salvaguardare l'unita' socialista all'interno della coalizione di centrosinistra. Nel corso dell'assemblea sono, tra gli altri, intervenuti Sisinio Zito, Tonino Mundo, Domenico Pappaterra, Giacomo Mancini e tutti hanno ribadito solidarieta' a Cesare Marini che aveva ritirato la sua candidatura. ''Spetta - ha poi spiegato ai giornalisti Cesare Marini, ancora visibilmente commosso dopo il suo intervento e con le lacrime agli occhi - assumere una decisione. Noi siamo il partito della liberta' e ci auguriamo che nel nuovo centrosinistra sia rispettato il dissenso''. Molto critico il segretario regionale dello Sdi, Ercole Nucera: ''Abbiamo preso atto - ha detto - che alcuni dirigenti dei Ds hanno firmato la candidatura Loiero e c'e' una alleanza tra Ds e Margherita. Noi non rinunceremo alla nostra battaglia all'interno del centrosinistra per salvaguardare l'identita' socialista. Cio' non significa rottura. Non diamo indicazione di voto ma non ci riconosciamo nelle prospettive degli altri candidati presidenti''. Nel documento che annuncia l' astensione i socialisti hanno comunque valutato ''positivamente'' l' assemblea dei grandi elettori che ha espresso ''un confronto politico e programmatico di alto profilo''.
- Non si è fatta attendere la reazione del segretario Nazionale dello SDI, Enrico Borselli sulla decisione dei socialisti calabresi. ''Esprimo a Cesare Marini la mia piena solidarieta' politica e personale. Marini costuisce una risorsa preziosa da valorizzare e i socialisti in Calabria una forza decisiva per vincere''. ''Come si stanno conducendo le cose - aggiunge - puo' portare solo a una grave situazione di sofferenza che sara' difficile superare. Con questo modo di agire si rischia alla fine di raccogliere solo i cocci. Nell'interesse stesso della nostra coalizione, non possiamo quindi considerare affatto chiuso il capitolo della Calabria''. ''Guardiamo con preoccupazione alla lacerazione che si sta verificando in Campania - spiega Boselli - con l'annunciata candidatura di Mastella, in competizione con Bassolino che e' sostenuto pienamente dallo SDI. Noi ci limitiamo per ora a richiamare tutti i nostri alleati del centrosinistra e in particolare quelli, con i quali abbiamo un rapporto politico piu' stretto nella nascente federazione, a comportamenti piu' equilibrati che sono essenziali per un'alleanza forte e larga.''
- Da corollario a Boselli la dichiarazione del socialista dello SDI, Roberto Biscardini, che ha dichiarato ''L'esclusione di Cesare Marini sta ha dimostrare che c'è nel centrosinistra la pericolosa tendenza a ridurre la coalizione ad una pura e semplice alleanza tra Ds e Margherita. Bisogna evitare che la scelta di Loiero sia la premessa miope e di potere che porti ad una spartizione di tutte le candidature regionali tra Ds e Margherita, riducendo gli altri alleati della Federazione riformista e dell'Alleanza a semplici comprimari. Marini aveva tutte le carte in regola per garantire in Calabria una allargamento del centrosinistra ad altre componenti dell'area laica e riformista e per garantire un successo della coalizione''.
- Per Agazio Loiero c’è grande soddisfazione. “nell’aver ottenuto questo risultato. Lo dico perche' c' e' stata una grande partecipazione e quindi e' piu' ricca la democrazia''. L’annuncio della scontata elezione di Loiero è stata salutata da un grande applauso. ''Spesso - ha aggiunto Loiero - si pensa ad una Calabria che finisce sulle pagine di cronaca per motivi non edificanti. C' e' invece una Calabria positiva che vorrebbe togliersi di dosso questo grande fardello che ci portiamo dietro: i giovani che non trovano lavoro, la criminalita' organizzata''. ''Sotto questo aspetto - ha proseguito Loiero - l' assemblea di oggi e' un grande segno di speranza. E' un buon viatico per la prossima competizione elettorale. La gente e' rimasta qua dalle 9 di stamani perche' c' e' voglia di partecipare, di esserci, di impegnarsi, di mettersi in gioco''. Loiero ha anche annunciato che si mettera' subito al lavoro per ''arrivare ad aprile nel migliore dei modi e vincere le elezioni regionali di primavera''. Per quanto riguarda Unita' socialista che si e' astenuta dal voto, riconoscendo comunque il valore dell' assemblea, Loiero ha sostenuto che ''da domani si apre un grande confronto democratico, prima di tutti con i socialisti, con i quali vogliamo aprire un costruttivo confronto, rispettando le loro posizioni e trovando insieme un punto di incontro. Un compito che spetta a me, ma che spetta anche a Marco Minniti e a tutta la coalizione. Anche con l' Udeur pur riconoscendo che portava avanti una legittima battaglia nazionale di riconoscimento di una candidatura in una regione del sud, anche con questo partito bisogna da subito valorizzare il senso di una alleanza che e' diventata ormai strategica''
- Visibilmente soddisfatto anche il prof. Giovanni Latorre (nella foto) accolto da Loiero sul palco a braccia alzate: ''Sono molto soddisfatto di quello che e' stato il mio risultato personale che, naturalmente, e' minoritario ma non cosi' disprezzabile come, invece, avrebbe potuto essere. Partendo da 50 delegati (tanti erano i grandi elettori accreditati da Progetto Calabrie) su quasi 2700 - ha aggiunto - ho avuto qualche voto in piu' e questo ovviamente mi fa molto piacere. Tutti i partiti di centrosinistra appoggiavano a priori Loiero ad esclusione di Rifondazione comunista e dei socialisti che non hanno, pero', partecipato al voto''. ''Noi partivamo - ha concluso Latorre - da una base di consenso molto minoritaria. Questo e' un segno di apprezzamento al lavoro che abbiamo fatto che sostanzialmente ci gratifica''.
- ''Oggi e' una bella giornata per la democrazia calabrese e per il centrosinistra, una grande e straordinaria innovazione politica mai prodotta in questa regione'': Marco Minniti, portavoce della federazione dell' Ulivo calabrese, aveva esaltato questa mattina con queste parole l ' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra calabrese di Lamezia Terme. ''Questa assemblea - ha detto Minniti, accolto da una vera e propria ovazione - e' un segnale per l' Italia intera. Occorre rendere permanente e stabile questa assemblea e dare carattere vincolante al programma il cui cuore e' quello dell' apertura di una fase costituente alla regione''. Infine, l' invito al centrodestra calabrese: ''faccia come noi nella scelta del candidato, ma io sono certo che non sara' cosi'. Lo sceglieranno a Roma e lo indichera' Berlusconi''. Ad ascoltare Minniti, in seconda fila, Agazio Loiero, il candidato eletto che esalta l' assemblea di Lamezia. ''C'e' una voglia di partecipazione e di esserci – ha detto ad inizio assemblea l' esponente della Margherita - che sta venendo fuori. Qui c'e' un territorio che e' stato sempre eterodiretto con scelte avviate a Roma e calate nel territorio. Per la prima volta questo metodo si infrange e non e' cosa di poco conto. Chiunque uscira' da qui eletto - ne sono certo e lo dico io che sono candidato - sara' una battaglia comune per il centrosinistra. Io, del resto, l' ho gia' dimostrato nel 2000, facendo il soldato accanto a Nuccio Fava''.
- Ed infine il segretario regionale dei DS, Nicola Adamo che ha evidenziato la sua scelta di aver proseguito nel progetto proposto da Progetto Calabrie ''Abbiamo abbandonato - ha detto Adamo - la via dell' autoreferenzialita'. Questa volta non siamo la cenerentola d' Italia, siamo all' avanguardia e non ci dispiacerebbe se il centrosinistra nazionale scegliesse questo metodo''. All' assemblea, che e' stata presieduta dal presidente dell' ordine degli avvocati, Pino Morabito, con la partecipazione anche di un cancelliere ed un notaio, si partecipava dopo avere ritirato la delega per il voto e avere anche versato un contributo per l' organizzazione di dieci euro. Fin dalle prime ore della mattina centinaia di persone si sono, cosi', ordinatamente messe in fila davanti agli appositi banchetti, per ritirare gli accrediti. Poi tutti in sala ad ascoltare gli interventi sul programma (approvato all' unanimita') e le presentazioni delle candidature.
Grandi assenti i componenti dell'Udeur che hanno parlato per bocca del loro segreatrio Clemente Mastella che da Napoli ha detto a chiare lettere, riferendosi alla situazione calabrese che forzando la situazione si perde ''Forzando le situazioni il centrosinistra, come e' avvenuto nel 2000, rischia anche questa volta di perdere. Non si vince cambiando nome al partito ha aggiunto Mastella entrando alla Mostra d'Oltremare a Napoli dove concludera' oggi il congresso provinciale del partito ma cercando una sostanziale unita' nel rispetto degli equilibri fra tutti i partiti del centrosinistra, come del resto si e' deciso nellultimo vertice con Romano Prodi. Forzature, egoismi di parte e accordi bilaterali decreteranno la sconfitta della coalizione''.

I socilaisti leggono il documento di astensione alla loro assemblea

Un momento del voto

Il Notaio che ha soprasseduto allo spoglio

Le urne portate in sala

Un momento dello spoglio

Gentile (FI) “L’assemblea della GAD è precotta. Socialisti mortificati

28/11 ''L'assemblea della Gad e' precotta e andra' a diventare un attivo regionale dei diesse, con i socialisti mortificati. Altro che convention''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia Antonio Gentile, circa l'assemblea in corso a Lamezia Terme. ''Se questo e' un metodo innovativo - ha aggiunto - mi chiedo dove sia l'arcaicita': e' stato tutto previsto da mesi, ma sono state generate illusioni ai socialisti che hanno il dovere di difendere la loro dignita'. Mentre la Gad o la Fed prepara le sceneggiate, noi pensiamo a fare: abbiamo preparato un grande programma di respiro comunitario aderendo all'appello dell'imprenditore Paolo Scarfoglio Ferrara per un quinquennio dedicato al Mediterraneo, che veda Napoli, Bari, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, unite da un percorso di crescita con il coinvolgimento dei privati''. ''Sono queste le armi che ci servono - ha concluso - per avere di nuovo la fiducia dall'elettorato e se la Cdl non agira' di rimessa, vincera' le elezioni''.

Leone (FI) “La CDL ha le carte in regola per vincere ancora in Calabria”

28/11 ''La Gad e' l'acronimo del gruppo autonomo diessino e mi sembra che le giuste proteste dei socialisti lo confermino''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone. ''Potevano scegliere direttamente il candidato - ha aggiunto - senza passare attraverso questa mortificazione per partiti laici e per soggetti, come l'Udeur, che continuano ad essere considerati marginali. La Cdl ha tutte le carte in regola per vincere ancora le elezioni. Abbiamo fatto scendere di molto il tasso di disoccupazione, abbiamo approntato riforme strutturali serie, siamo leader europei in progetti straordinari come quello sulla valorizzazione delle montagne''. ''Ritengo serio - ha concluso Leone - il progetto lanciato a Napoli dall'imprenditore Paolo Scarfoglio Ferrara e cioe' di costruire una rete meridionale con l'obiettivo di un grande progetto comunitario che veda presente anche il capitale privato''.

Mastella (Udeur): “Dirò a Prodi che si fa fatica a stare assieme” e annuncia la sua candidatura in Campania

28/11 ''Non e' possibile che, ovunque si scelga e comunque si scelga, si finisce con il costruire epicentri che vanno in direzione diversa. Domani incontrero' Prodi e gli diro' che si fa fatica a stare insieme''. Accanto alla dichiarazione di ''disponibilita''' del leader dell'Udeur Clemente Mastella, neocandidato alla presidenza della Regione Campania, vecchi e nuovi risentimenti del ''balordo di Ceppaloni'' - cosi' si e' autodefinito, intervenendo a Napoli al congresso provinciale del partito. Ribadendo che la Gad senza l'Udeur non puo' vincere le elezioni, il leader ha anche aggiunto:''Sul piano nazionale non metteremo mano a una rottura: non ho mai rotto una storia che non era finita. Rispetteremo l'alleanza, ma diciamo anche che l'imbonitore Berlusconi puo' vincere di nuovo. E la coalizione di centrosinistra e' forte dove siamo forti noi''. ''La Margherita che candida Agazio Loiero alle regionali in Calabria, laddove la coalizione di centrosinistra pose un veto su quel nome cinque anni fa, quando era esponente Udeur. E poi a che servono le primarie?'', chiede, rivolgendosi alla platea entusiasta dei fedelissimi. ''E' un metodo che nel mondo si usa solo in presenza di due partiti, non quando ci sono in campo delle coalizioni - aggiunge - in una citta' come Benevento ad esempio, dove da soli prendiamo il 25%, quanto Margherita e Ds insieme, le primarie servono solo a fregare me''. ''Credo che gli alleati non si comportino serenamente con noi'', commenta, invitando la sua formazione politica ''a essere piu' partito, a scendere in campo, per vedere se siamo accettati e capire come viene accolto il nostro contributo''. Sullo sfondo e nel discorso del segretario nazionale dell'Udeur, anche l'ultima ''beffa'' alla Provincia di Caserta, ''dove per ascoltare la coalizione che, fra le due persone che avevo indicato, ha preferito Sandro De Franciscis, come possibile candidato alle prossime provinciali, ho avuto un risultato inaccettabile: uno ha scelto di uscire dal partito, e l'altro lo hanno fatto fuori loro''. Un accenno anche all'alleanza con l'eurodeputato Paolo Cirino Pomicino, oggi assente al congresso, alle scorse europee: ''Se il socialista Conte veniva abbracciato dalla coalizione, con mio piacere perche' e' mio amico, Pomicino e' stato accolto con grande diffidenza invece a Napoli''.

Il PdCI aderisce allo sciopero del 30 contro la finanziaria

28/11 Il Pdci calabrese sara' il 30 novembre in tutte le piazze, nei cortei, nelle assemblee, davanti alle scuole e ai cancelli delle aziende per manifestare con i sindacati contro la finanziaria. ''Diciamo basta - e' scritto in una nota del Pdci - alle politiche fallimentari, inique e dannose del governo di centrodestra Berlusconi - Bossi - Fini che danneggia gli interessi generali, che privilegia i ricchi e le aree forti e che penalizza i settori piu' deboli della societa'.E' giunto il momento di mettere in campo una nuova politica per ridare fiducia e speranza ai giovani, ai lavoratori, alle donne ed ai disoccupati''. ''Rivendichiamo - sostiene il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi - un altro modello di sviluppo fondato sulla coesione sociale, sul confronto dialettico tra gli attori sociali, che tuteli le classi meno abbienti, che sia rispettoso dell'ambiente e del territorio''.

Nuove nomine di Pittelli (FI) in Calabria

28/11 Il coordinatore regionale di Forza Italia onorevole Giancarlo Pittelli ha nominato Maurizio Vento responsabile del tesseramento del partito e del coordinamento delle sezioni in vista dei prossimi congressi di Forza Italia e Giuseppe Apostoliti responsabile amministrativo di Forza Italia. ''L'intento - ha detto il coordinatore Pitteli - e' quello di dare un organigramma organizzato e qualificato al partito in vista della celebrazione dei congressi e dell'inizio della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali e le consultazioni per il rinnovo dei consigli comunali''.

Assemblea GAD in crisi. Nessuna accordo e tre candidature.

27/11 Il centrosinistra calabrese non ha superato le divisioni, per cui,all'assemblea dei grandi elettori, in programma domani al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, saranno tre i nomi che si contenderanno la candidatura a Presidente della Regione Calabria, in occasione delle elezioni di primavera. Sono candidati, infatti, l'on. Agazio Loiero (vice presidente del gruppo Margherita alla Camera) e Casare Marini , sen dello Sdi, in rappresentanza della federazione dell'Unita' socialista e il canidato del movimento ''Progetto Calabrie'', Giovanni Latorre, rettore dell'Universita' della Calabria. All'assemblea dei grandi elettori (in tutto 2.300 in rappresentanza delle forze politiche, dei movimenti e delle associazioni calabresi e degli enti locali) restano, quindi, le divergenze, che nella riunione di oggi pomeriggio, a Lamezia Terme, coordinata dal portavoce Marco Minniti, non si e' riusciti a trovare un momento di sintesi e, quindi, puntare su un unico candidato. Secondo quanto emerso nella riunione della Fed, i Ds, che da tempo avevano rinunciato a presentare un proprio candidato, non daranno indicazioni di voto, anche se c'e' chi all'interno dell'assemblea punta a non creare rotture all'interno del centrosinistra, anche perche' - e' stato detto - a poche ore dal voto, costituirebbe un danno difficilmente ricomponibile. L'obiettivo - e' stato sottolineato - e' quello di costruire e non di sfasciare, anche perche' l'assemblea di domani e' legittima''.All'assemblea di domani, prevista per le ore 10, non parteciperanno i rappresentanti di Popolari-Udeur, che con il commissario regionale Antonio Borrello avevano gia' manifestato una serie di perplessita' su metodi, procedure e contenuti e non parteciperà la UIL con tutti i suoi iscritti. Duri i commenti degli interessati a cominciare dall’ultimo arrivato, Prof. Giovanni Latorre che va giù pesante con la candidatura che, ad occhio nudo, si sta spingendo da più parti e cioè quella di Agazio Loiero, definendola “Una candidatura che non va nel segno del rinnovamento”. Gli fa eco Cesare Marini che in una lettera al portavoce della GAD calabrese Marco Minniti denuncia un peso eccessivo dei partiti sull’assemblea che determina un risultato già scontato, denunciando un “ignobile gesto quello di iscrivere singolarmente i sindacalisti” ed evidenziando la pressoché totale mancanza della società civile. A queste osservazioni replicano i due segretari dei partiti accusati da Mastella di monopolizzare la GAD e cioè il segretario regionale dei DS, Nicola Adamo, che chiede una unità (ma su quali basi?) del centrosinistra e il segretario regionale dei DL, Franco Bruno che ha definito tutte e tre le candidature legittime e che comunque sarà l’assemblea a misurare i candidati. Ma anche qui è il cane che si morde la coda. Se l’assemblea già presenta i vizi denunciati ieri da Castagna e oggi da Marini, quali garanzie ci sono per la sua riuscita visto che sembra già definita la sua scelta ancora prima di cominciare?

Latorre viene candidato e afferma “Loiero non è il rinnovamento”

27/11 Progetto Calabrie ha annunciato la candidatura di Giovanni Latorre, rettore dell' Universita' della Calabria, alla presidenza della Giunta regionale. La decisione e' stata presa al termine di una riunione tenutasi a Lamezia per decidere le modalita' della partecipazione di Progetto Calabrie all' assemblea dei grandi elettori della Gad in programma domani. Latorre domani illustrera' i contenuti del programma con il quale presentarsi all' elettorato.
''Progetto Calabria ha deciso di presentare la mia candidatura in vista dell' assemblea dei grandi elettori della Gad di domani dopo che ha constatato che tra i partiti di maggioranza del centrosinistra c' e' una convergenza chiara sul nome di Agazio Loiero, una candidatura che a nostro parere non va nel segno del rinnovamento'' ha affermato Giovanni Latorre, uno dei fondatori di Progetto Calabrie. ''La mia candidatura - ha aggiunto Latorre - vuole dimostrare che c' e' una parte del centrosinistra che propende, in maniera piu' incisiva, per una svolta in Calabria nel senso del cambiamento, esigenza con cui confligge chiaramente la candidatura di Loiero. Quello che accingiamo a vivere, comunque, e' un confronto pienamente democratico che, una volta chiuso, ci vedra' tutti uniti in una battaglia per un obiettivo comune. L' importante e' che, in occasione dell' assemblea di domani, ci sia un confronto democratico di idee. Un fatto che puo' servire anche come metodo anche per altre regioni. Bisogna pensare, in sostanza, ad una selezione democratica dei candidati che non sia soltanto frutto di negoziazione dei partiti regionali e nazionali, ma sia anche il prodotto della scelta dei cittadini''.

Cesare Marini: “L’assemblea del GAD dominata dai partiti e manca la società civile”

27/11 Per Unità Socialista, intanto, Cesare Marini resta il candidato per la presidenza della Giunta regionale della Calabria. In un comunicato si afferma che ''Unita' socialista, riunitasi dopo l' assemblea della Federazione riformista dalla quale non sono emerse risposte e soluzioni adeguate ai problemi posti dai socialisti, ribadisce la candidatura alla presidenza della Regione del senatore Cesare Marini. I socialisti, in sintonia con le aspettative dei calabresi, sosterranno all' assemblea di domani dei Grandi elettori della Gad l' esigenza di un progetto che rappresenti una reale svolta in Calabria sul piano del rigore morale, del cambiamento e del rinnovamento''. A seguire Cesare Marini ha espresso forti riserve sulla assemblea scrivendo una missiva al portavoce della FED calabrese Marco Minniti. ''L' assemblea che enfaticamente viene definita dei grandi elettori - scrive Marini a Minniti - non assomiglia, nemmeno lontanamente, alle primarie ed e' dominata dai dirigenti politici che, naturalmente, nella stragrande maggioranza, saranno indirizzati dalle decisioni dei partiti di appartenenza''. '' Se dietro all' esaltazione dell'assemblea dei calabresi si celasse l' ingannevole espediente di giungere ad un risultato difficilmente raggiungibile a Roma - aggiunge - commetteremmo la piu' infamante azione: la colonizzazione della Calabria''. Marini conclude chiedendo a Minniti e ai Ds di impegnarsi ''per il cambiamento''. ''La societa' civile e' assente - aggiunge Marini nella lettera a Minniti - e la quota riservata a Progetto Calabrie non modifica sostanzialmente gli equilibri. Si sono usati del resto anche alcuni espedienti non nobili come quello dell' iscrizione dei singoli sindacalisti per aggirare il rifiuto di partecipazione delle tre confederazioni, motivato dall' impedimento rappresentato dal rispetto dei principi di incompatibilita' e di autonomia fatti propri dalle centrali sindacali''. ''Mi pare - afferma ancora Marini - che si sia fatto di tutto per minare l' autorevolezza dell' assemblea. Il punto, pero', non e' questo, ne' mi interessa, in questa fase, stabilire se siano state rispettate le regole di garanzia per raccogliere la libera determinazione dei gruppi dirigenti. Oggi sono preoccupato per le scelte che dovremo compiere, che vorrei fossero prese nell' esclusivo interesse dei cittadini calabresi. E' indiscutibile che nove anni di governo del centrodestra hanno fatto precipitare la Calabria all' ultimo posto tra le regioni d' Italia, fanalino di coda dell' Europa, emblema di malgoverno e di impotenza politica. I socialisti hanno accettato di buon grado la proposta di affidarti il ruolo di portavoce perche' hanno creduto in te. L' autonomia di scelta dei dirigenti calabresi non merita di essere mortificata; se si e' liberi veramente le decisioni non possono essere condizionate dagli equilibri romani. Altrimenti renderemo un servizio al palazzo della capitale ma mortificheremo i calabresi. La tradizione della sinistra democratica che ha fatto la storia della regione e' oggi in grado di offrire soluzioni adeguate al problema che abbiamo di fronte. La rinuncia del tuo partito ad assumere il ruolo che gli viene delegato dal corpo elettorale non e' stato spiegato; oggi, oltretutto liberi per quello che si dice, dagli equilibri nazionali, diventa incomprensibile. I socialisti uniti hanno proposto la mia candidatura in una visione di rinnovamento e in una logica non certo spartitoria dell' alleanza. E' mia convinzione che il migliore candidato e' quello sul quale convergono tutte le parti dell' alleanza. Per questo motivo e nell' esclusivo interesse del centrosinistra ho avuto modo di dirti in piu' di un' occasione che sarei stato pronto a mettermi da parte per una soluzione unitaria che si caratterizzasse per l' evidente significato di rappresentare il rinnovamento, la coerenza e la solidita' morale. Il tradimento del voto degli elettori e' la distruzione dell' essenza della democrazia rappresentativa. I cittadini percepiscono con coerente sensitivita' l' errore imperdonabile di fatti contrari alla fedelta' del mandato elettorale. Queste considerazioni fanno comprendere quanto sia ineludibile il problema del rinnovamento e il tuo partito, forza di maggioranza relativa, fara' bene ad interpretarlo nella giusta direzione''.

Nicola Adamo “Anche se non ci siamo messi d’accordo, l’assemblea si fa”

27/11 ''Ci auguriamo che l' annuncio delle candidature di Marini e Latorre possano essere momenti secondi per fare misurare su posizioni avanzate tutte le forze e lavorare per l' unita'. Cosi' come ci auguriamo che l' unita' sia un obiettivo da perseguire come Fed, che ha in campo due candidature''. Lo ha detto, incontrando i giornalisti a Lamezia Terme, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''A Marini ed a Latorre - ha aggiunto Adamo - rivolgiamo comunque il nostro ringraziamento. Questo dimostra che non ci siamo messi d' accordo e non ci siamo chiusi in una stanza a decidere. In ogni caso, l' assemblea dei grandi elettori che noi abbiamo proposto si fa. Abbiamo avanzato la proposta cui abbiamo creduto e l' abbiamo perseguita fortemente. Abbiamo dovuto scontare alcune resistenze perche' non tutti erano d' accordo nel centrosinistra per fare l' assemblea dei grandi elettori. Lo stimolo e' venuto da Progetto Calabrie, ma l' assemblea dei grandi elettori e' stata dei Ds. L' assemblea di programma si presentava come un' assemblea non vincolante. L' assemblea dei grandi elettori sara' invece qualcosa di vincolante, sara' una scelta definitiva. I partiti, la coalizione, la stessa Gad, a cominciare da quella nazionale, scelgono il candidato. Duemilatrecento grandi elettori rappresentano una delle realta' politiche del centrosinistra. Apprezziamo la richiesta venuta dalle associazioni. Io mi auguro che dopo il 28 si possa approfonditamente valutare quella domanda che va ben oltre le associazioni di tipo politico organizzativo''. Adamo ha espresso anche ''apprezzamento per le rappresentanze sindacali di base, che sono altra cosa dalle rappresentazioni unitarie. C' e' un pezzo del mondo del lavoro che si schiera con il centrosinistra. Il fatto che si faccia l' assemblea ci fa raggiungere un primo risultato. Basti pensare all' adesione dei movimenti civici. Un dato importante e' la forte innovazione. L' assemblea di per se' e' un atto fondativo di una nuova idea della politica. L' organizzazione dei lavori di domani non e' improvvisata. Saranno presenti anche un notaio ed un cancelliere, che insieme al presidente della Commissione di garanzia valuteranno l' andamento delle votazioni. Questa e' la prima credenziale con cui il centrosinistra vuole presentarsi ai calabresi e dire che vuole cambiare per davvero. Noi riteniamo che questa assemblea non vada sciolta e che rimanga in maniera permanente e venga convocata almeno una volta l' anno per verificare se il programma di governo e' stato seguito. Noi non abbiamo mai abbandonato l' idea di perseguire l' unita' del centrosinistra perche' soprattutto se vogliamo ottenere di dare un governo di cambiamento alla Calabria dobbiamo perseguire l' unita'. Per perseguire l' unita' abbiamo cercato di mettere insieme tutta la nostra forza''. ''Un altro passo in avanti registrato - ha detto ancora Adamo - e' che rispetto alla nostra insistenza c' e' stato un significativo pronunciamento della Margherita a dare vita ad una organizzazione unitaria in Calabria come lista di Uniti nell' Ulivo. Dall' assemblea, nel momento in cui si concluderanno i lavori, si uscira' con un solo candidato ci sara' quindi l' unita' perche' e' questo l' impegno preso da chi ha chiesto di partecipare all' assemblea dei grandi elettori. Invitiamo tutti a fare leva su questo''.

Bruno (DL) “Tutte le posizioni della FED sono legittime. Se ci sono più candidature non è un dramma”

27/11 “All' interno della Fed ci sono diverse posizioni, riguardo i candidati da presentare per la presidenza della Giunta regionale, tutte legittime e rispettabili rispetto alle quali e' in atto un confronto''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno. ''Il confronto - ha aggiunto Bruno - riguarda in primo luogo le differenze. I tentativi per arrivare ad un unico candidato li faremo fino a quando le persone dovranno andare a votare, ma se ci saranno piu' candidati non ne faremo un dramma''.

Ricordata dal presidente dell’UCID, Ferro, la figura di Alcide De Gasperi

27/11 ''C' e' una grande attualita' oggi, nel pensiero e nell' operato di Alcide De Gasperi: sono le idee e non il denaro a consentire il cambiamento'': lo ha detto Giovanni Ferro, presidente nazionale dell' Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid), intervenendo a Reggio Calabria alla presentazione di un numero monografico della rivista ''Operare'' dedicato allo statista in occasione del cinquantesimo anniversario della morte. ''In un' economia globalizzata - ha aggiunto Ferro - dove lo spazio non e' piu' fondamentale e un bene e' prodotto per soddisfare un bisogno, davanti alla sfida di due miliardi di cinesi e di un miliardo di indiani che vogliono migliorare il loro reddito, per noi imprenditori cattolici l' insegnamento di De Gasperi e' di puntare sulle risorse del territorio, sulla nostra cultura, reinventare lo sviluppo su nuove basi di solidarieta' e sussidarieta'''. Il numero della rivista dell' associazione ''Operare'', presentato stamane, e' stato realizzato con la collaborazione della figlia dello statista Maria Romana De Gasperi e contiene, tra gli altri, articoli dei presidenti del Senato Marcello Pera; della Camera Pier Ferdinando Casini; del presidente della Fondazione De Gasperi, senatore Giulio Andreotti; del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione dei vescovi; di Franco Nobili, ex presidente dell' Iri; di Francesco Merloni presidente Ucid e Ombretta Fumagalli Carulli.

Adamo (DS) “Assemblea del GAD esperienza straordinaria senza precedenti”

27/11 L' assemblea dei grandi elettori che si riunisce domani a Lamezia Terme ''e' un' esperienza straordinaria che non ha precedenti in Calabria e nel Paese'': lo ha sostenuto Nicola Adamo, segretario regionale dei Ds, secondo cui l' iniziativa ''e' diventata essa stessa fattore costitutivo ed identitario del profilo di un nuovo centrosinistra''. ''Ai 2.300 'Grandi elettori' - afferma Adamo - il centrosinistra calabrese affida il potere e la responsabilita' di decidere la designazione del candidato alla presidenza della Giunta regionale e l' indirizzo politico-programmatico per le elezioni della prossima primavera. Sono uomini e donne in carne ed ossa chiamati a rappresentare i partiti, le autonomie locali, le universita', i movimenti, le associazioni, un variegato mondo di forze culturali, produttive e sindacali. Tra di loro sono numerose le personalita'. Questa volta, in Calabria, il cosiddetto 'tavolo' della coalizione ha ceduto la propria sovranita'. Il centrosinistra va ben oltre se stesso e si configura come fortemente plurale in un processo di contanimazione con espressioni tradizionalmente distanti dalla politica''. ''Alla base dello svolgimento dell' assemblea - prosegue Adamo - presiede un regolamento varato all' unanimita' della Gad calabrese insieme alla rappresentanza della rete delle Associazioni. I partiti sono rappresentati in quota minoritaria rispetto alla totalita' della platea. Si decide per voto segreto: la proclamazione del candidato presidente avviene al raggiungimento del quorum del 60% nel caso di una unica proposta o della maggioranza assoluta dei voti espressi in presenza di piu' candidature''. Per il segretario regionale dei Ds, ''le decisioni che si assumono non potranno essere espressione di rituali pratiche di mediazione verticistiche e politicistiche. Si compie, cosi', un tentativo di innovazione, di riforma culturale della pratica politica. E' la risposta ad una diffusa domanda di fiducia a fronte di una caduta di credibilita' della massima istituzione regionale generata da una disastrosa ed immorale azione di governo da parte del centrodestra locale. Adesso - prosegue Adamo - dovra' vincere la capacita' di sapersi misurare sul come indicare la via di uscita ad una crisi sociale, economica, morale, istituzionale che la Calabria abbia mai conosciuto. La sfida riguarda la possibilita' di aprire un' altra fase storica del regionalismo. La specificita' di questa crisi, i suoi gravi connotati sociali richiedono uno sforzo arduo di governo. Sarebbe inimmaginabile compiere questo sforzo senza un alto grado di coinvolgimento, di partecipazione, di responsabilita' di settori considerevoli della societa' calabrese''. ''La Calabria deve prendere coscienza di se' - sottolinea Adamo - essere consapevole di saper 'chiedere' ma anche di dover 'dare' al sistema-Paese. Deve, innanzitutto, saper camminare sulle proprie gambe e rappresentarsi al Paese come una risorsa, una convenienza nazionale. Affonda prima di tutto in questo convincimento la ragione di aver proposto e sostenuto questa forma assembleare e partecipativa di massa per dare pieno mandato agli uomini ed alle donne, alle idee di cui si faranno portatori per candidarsi a governare questa Regione. Se a tutto cio' dovesse aggiungersi il fatto che da questa esperienza se ne traggano, nel dibattito politico interno al centrosinistra nazionale, sufficienti indicazioni per far assurgere i nostri Grandi elettori a modello da esportare per compiere le scelte in altre Regioni o, addirittura, per sostituire il metodo delle primarie per la indicazione della premiership di Romano Prodi, avremmo motivo per esserne ancora piu' orgogliosi. Potra' essere questo l' orgoglio di una calabresita' che non e' piu' disvalore ma fattore d' identita' positiva''.

Inizia domenica a Lamezia il comitato regionale del Nuovo Psi

27/11 Saranno avviati domani, nel corso di una riunione del Comitato regionale del Nuovo Psi, che si terra' a Lamezia Terme, i lavori organizzativi in preparazione del Congresso regionale programmato per il prossimo mese di dicembre. ''Inizia - ha detto Leopoldo Chieffallo, segretario regionale del Nuovo Psi - la delicata fase di dibattito interno al partito per la valutazione della situazione politica regionale. Sono infatti sotto verifica questioni di importanza fondamentale quali la tenuta politica della maggioranza di centrodestra, i temi politico-programmatici posti sul tappeto dai socialisti, la discussione circa l' individuazione della figura del candidato a presidente che dovra' guidare la compagine di centrodestra''. ''Sara' proprio dalla soluzione di tali problematiche - ha aggiunto Chieffallo - che dovra' scaturire un percorso politico chiaro e condotto nell' esclusivo interesse della Regione, sul quale si fondera' l' azione politica del Nuovo Psi''.

Pichierri (UDC) “Il centrodestra necessita dei valori del popolarismo democratico e liberale”

27/11 ''Nessuno puo' immaginare che il centrodestra possa vivere la sua stagione politica senza il protagonismo dei grandi valori del popolarismo democratico e liberale di cui, oggi, nel sistema politico e istituzionale del paese, e' garante Marco Follini''. Lo ha detto il consigliere nazionale dell' Udc Franco Pichierri. Pichierri e' intervenuto sulle risultanze del Consiglio nazionale del partito in un convegno promosso dall' associazione culturale ''Polo Sud Calabria''. ''Chi pensa - ha sostenuto il consigliere nazionale del partito - che l' Udc, sia una forza disposta a subire linee, programmi e scelte, commette due gravi errori: non tiene conto dell' ancoraggio che il partito ha nella societa' italiana e nella storia repubblicana e democratica del paese e dimentica o, fa finta di farlo, che questa forza politica e' stata e continua ad essere il contenitore ideale delle istanze popolari e cristiane della nostra societa', motore trainante, quindi, di quella straordinaria intuizione vincente guidata da Silvio Berlusconi. Oggi, cosi' come e' stato ribadito nel corso dei lavori del Consiglio nazionale, Casini e Follini, rappresentano l' unica risorsa utilizzabile per far rivincere il centrodestra in Italia. Senza la loro lungimiranza e attenta azione politica, il premier sarebbe, mutuando dal gergo calcistico, come un fuoriclasse in una squadra di brocchi''. ''Stupisce - ha aggiunto Pichierri facendo riferimento alla situazione regionale - che qualcuno in Calabria, continui a proporre una vecchia e stantia impostazione per il prossimo rinnovo della massima assise regionale, proponendo, tra l' altro, una girandola di nominativi di ipotetici candidati, confondendo, sfilacciando e mortificando la coalizione. Quella stessa coalizione portata alla vittoria da un candidato straordinario che, oggi, viene utilizzato e vilipeso''.

Tommasi “Il No al Ponte è un punto fondamentale della GAD”

27/11 Dichiarazione del responsabile nazionale degli Enti Locali dei Verdi, Diego Tommasi. “Il Programma elaborato dalla GAD è la sintesi progettuale per la costruzione di una nuova Regione. Le proposte già enunciate all’Assemblea dei Verdi calabresi sono state recepite dall’intera coalizione. Temi come l’energia, la valorizzazione del territorio, la battaglia per la legalità ambientale sono diventati punti fondamentali delle linee programmate tracciate dalla GAD. Sul nodo infrastrutture, i Verdi non fanno passi indietro in nome di una battaglia ambientale che sottende ideologicamente l’azione politica del partiti: sicuramente non sono disposti a vendere una questione così importante per il futuro della Calabria in cambio di poltrone alle quali abbiamo sempre contrapposto la nostra cultura, la nostra linearità morale e la nostra specificità. Altri devono fare esame di coscienza: non solo i politici ma anche chi della politica se ne dovrebbe occupare in forma neutrale e non faziosa. Il No al Ponte è un punto fondamentale del programma della Gad. I Verdi continueranno a portare avanti programmi politici che pongono al centro dell’azione la costruzione di infrastrutture utili per la nostra Regione”.

Rizza (AN) : “La riduzione delle tasse, un provvedimento storico”

27/11 “Con la riduzione delle tasse il Governo, grazie all’impegno decisivo di Alleanza Nazionale e del suo presidente Gianfranco Fini, mette a segno un provvedimento storico che alleggerisce le tasche dei cittadini da una pressione fiscale insostenibile”. E’ quanto ha dichiarato il presidente provinciale di Alleanza Nazionale di Crotone, on. Domenico Rizza, subito dopo aver appreso dell'approvazione del maxiemendamento alla finanziaria. “Questo dimostra – ha spiegato Rizza – che il Governo nella sua azione politica è nella direzione giusta e mantiene gli impegni, malgrado la congiuntura economica negativa determinata dall’11 settembre, dall’avvento dell’euro e dalla lotta al terrorismo”. “Con questa riforma si centra un obiettivo da Alleanza Nazionale sempre auspicato: le tre aliquote differenziate, l’innalzamento della no tax area a 14.000 euro e l’introduzione del contributo di solidarietà del 4 percento andranno a ridurre il divario esistente tra redditi medio bassi e quelli alti”. “Dunque, la riduzione delle tasse - ha sottolineato Rizza - non è più uno slogan, “ma rappresenta una svolta epocale, un fatto di straordinaria concretezza come concreto si è rivelato l’aumento delle pensioni minime. E questo avviene senza toccare le risorse destinate al Sud e, quel che più conta, senza tagli indiscriminati come invece paventano gli avversari che hanno sempre predicato queste riforme senza mai realizzarle”. “La difesa delle famiglie, dei ceti medio-bassi, delle Pmi – prosegue il vicepresidente dell’assemblea regionale - sono sempre stati per Alleanza Nazionale un punto centrale della sua azione politica, e questa riforma combacia coi principi politici e sociali di un partito che si è sempre ispirato all’equità fiscale”. “Per una regione come la Calabria, - conclude Domenico Rizza - ma soprattutto per Crotone e la sua provincia, il taglio delle tasse può tradursi in maggiore opportunità di sviluppo e di un maggiore risparmio per le famiglie”.

Mastella (Udeur) “Senza candidato alle regionali correremo da soli”

27/11 Clemente Mastella conferma in un'intervista al GR 3 che qualora il suo partito non ottenesse un candidato governatore alle prossime regionali, correrebbe da solo al centro. Qualora non le dessero nessun candidato alle presidenze delle regionali, la Margherita rivendica la Calabria, lei lascera' l'Ulivo? ''Noi correremo da soli al centro. Confermo questa mia opinione, spero che ci sia un buon senso politico e ci sia questo rispetto per quanto riguarda la nostra posizione politica. Non e' una richiesta esorbitante ne' stravagante, ne' una forma di accattonaggio politico. Laddove non ci fosse il corrispettivo, evidentemente ognuno va per la sua strada''. Nel centrosinistra, lo dicono oggi il rutelliano Franceschini e anche Bertinotti, il dibattito e' sul nome dell'alleanza, ma Prodi tace su contenuti e programmi. ''Mi pare un po' sconclusionata l'idea per cui ci vediamo la prima volta dandoci un nome e un cognome, e poi ci rivediamo lunedi' togliendo il nome e anche il cognome. Francamente credo che gli italiani si aspettino da noi cose completamente diverse: il che fare, a fronte di questa insensatezza da parte della maggioranza''

Heidi Giuliani “Dobbiamo proteggere chi ha il coraggio di esprimere il dissenso, così come ha fatto mio figlio Carlo”

26/11 ''Dobbiamo proteggere questi ragazzi, accusati di aver cercato di sovvertire lo Stato solo perche' hanno avuto il coraggio di esprimere il dissenso come ha fatto mio figlio Carlo''. Cosi' Heidi Giuliani, madre di Carlo, il ragazzo morto a Genova durante il G8 esprime da Napoli l' adesione all'iniziativa che si terra' domani a Cosenza per protestare contro il processo a carico di 13 esponenti del movimento ''Sud Ribelle'' che avra' inizio il prossimo 2 dicembre. Heidi Giuliani ha parlato oggi a Napoli proprio a quei giovani che domani partiranno per la citta' calabrese con un treno speciale. Oltre ad Heidi Giuliani all'incontro, che si e' svolto in un cinema napoletano, hanno preso parte anche don Vitaliano Della Sala, Francesco Caruso, leader dei disobbedienti campani e i rappresentanti della rete no global della Campania. Tra i tredici imputati figurano anche Francesco Caruso e Luca Casarini. ''Se soltanto uno di loro verra' condannato - ha detto la madre di Carlo Giuliani - saremo condannati tutti. Ci stanno togliendo anche il diritto di pensare: io, per esempio, non ho ancora saputo come e' morto mio figlio e tutta la vicenda del G8 di Genova, di tre anni fa, e' ancora avvolta nel mistero''.

I consiglieri della CDL in provincia “Rappresentati da Loiero, una componente di destra che comanda l’Ulivo”

26/11 ''L' on. Agazio Loiero e' stato nostro deputato ed e' il nostro candidato per la conferenza programmatica''. E' quanto sostengono in una nota i capigruppo di An, Fi e Udc alla Provincia, Pasqualina Straface, Mario Giordano e Natale Zanfini. ''Siamo certi - hanno aggiunto - che Marilina Indrieri, eletta con il Polo nel '95, Nicodemo Filippelli, idem, Tonino Perrelli, che diceva di essere 'alternativo alla sinistra', Geppino Camo, deputato del Polo nel 96, e tanti altri ribaltonisti terranno alta la nostra bandiera. Ci chiediamo come possano mai sentirsi rappresentati gli elettori di centrosinistra da persone che hanno compiuto questi salti della quaglia''. ''Per questo - concludono Straface, Giordano e Zanfini - ci riteniamo rappresentati domenica prossima: c' e' una componente di destra che comanda l' Ulivo''.

Stabilito il programma dei lavori dell’assemblea della GAD a Lamezia

26/11 La Commissione di garanzia costituita in vista dell' assemblea dei grandi elettori che domenica designera' programma e candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione Calabria ha approvato stasera, all' unanimita', il programma dei lavori. L' incontro si aprira' alle 10 con la presentazione dell' assemblea da parte di Marco Minniti. Alle 10.20 sara' illustrata la bozza programmatica, mentre alle 10.30 iniziera' il dibattito. Alle 12 scade il termine per la presentazione di eventuali integrazioni programmatiche, mentre alle 13 scade il termine per la presentazione delle proposte di candidature alla presidenza della Giunta regionale. Per le 14 e' previsto il voto palese sul programma, mentre alle 14.15 e' fissata la presentazione dei candidati. Alle 15 e' fissato l' inizio delle operazioni di voto, con l' apertura dei seggi per il voto segreto. Le operazioni si concluderanno alle 18 con conseguente scrutinio e proclamazione del candidato. Infine, sulle operazioni di voto dell' assemblea dei grandi elettori vigileranno, oltre al presidente della Commissione di garanzia, anche un cancelliere ed un notaio. La decisione e' stata presa stasera dalla Commissione di garanzia costituita in vista dell' assemblea. Le operazioni di voto, dunque, saranno presiedute dallo stesso presidente della Commissione, avv. Pino Morabito, presidente dell' Unione degli ordini forensi della Calabria, coadiuvato da un cancelliere, Valdo Vercillo, e dal notaio Rocco Guglielmo.

Agnoletto: “A Cosenza c’è il tentativo di costruire un processo politico”

26/11 ''A Cosenza il tentativo e' quello di costruire un processo politico contro le lotte del Movimento, di riscrivere la storia del marzo 2001 a Napoli e delle giornate di luglio a Genova, cercando di trasformare le vittime della feroce repressione poliziesca in presunti cospiratori''. E' quanto sostiene Vittorio Agnoletto, parlamentare europeo del Gruppo della Sinistra Unita, in una lettera inviata agli imputati del processo che iniziera' il 2 dicembre. ''Quel teorema di falsita' - ha aggiunto - che non riuscirono a realizzare tre anni fa contro il Gsf, cercano di applicarlo oggi alla Rete Sud Ribelle. Ma oggi come ieri saranno sconfitti, oltre che dalla evidenza dei fatti, dalla forza e dalla consapevolezza di tutto il Movimento. Purtroppo non potro' essere con voi domani 27 novembre a Cosenza. Mi trovo infatti in Kurdistan con una missione del Gue, il gruppo della sinistra europea, per incontrare la societa' civile, i partiti e le associazioni che si battono per il rispetto dei diritti umani''. ''L' obiettivo - ha proseguito Agnoletto - e' quello di porre al centro dell' attuale dibattito sull' avvio delle trattative per l' ingresso della Turchia nell' Unione Europea il riconoscimento del popolo curdo e di supportare la costruzione di una realta' democratica in un Paese dove ancora oggi esiste uno stato fortemente condizionato dal potere militare e dalla violenza dei corpi speciali dell' esercito''. ''Nonostante le distanze geografiche - ha concluso - e la diversita' dei contesti storici, c' e' un filo rosso che unisce chi a Cosenza come nel Kurdistan sta lottando per la giustizia e contro ogni forma di dominio''.

I SinCobas solidali con i 13 imputati del processo NoGlobal di Cosenza

26/11 Solidarieta' ai 13 imputati nel processo agli aderenti del movimento Sud Ribelle e' espressa dal SinCobas che partecipera' alla manifestazione di domani a Cosenza. ''Quel processo - e' scritto in una nota - non ha nulla a che vedere con l' applicazione della giustizia, ma rappresenta un' operazione politica nel vero senso della parola. I 'reati' contestati sono di opinione e le 'prove' su cui si basa l' accusa sono fabbricate su un teorema tutto politico. Anzi, tutto l' iter che porta al processo del 2 dicembre e' lastricato di stranezze e ombre, a partire dal fatto che un processo che riguarda i fatti di Genova del 2001 sia approdato alla lontana Cosenza. Le 'colpe' dei tredici imputati sono le stesse di tutti quelli che avevano organizzato le mobilitazioni di Napoli e Genova del 2001, sono le stesse colpe delle centinaia di migliaia di uomini e donne che in quell' anno avevano realizzato l' atto costituente di un movimento che da allora e' cresciuto e si e' allargato. La loro e la nostra colpa e' quella di aver detto no, di aver disobbedito ai signori del liberismo e della guerra e di aver aperto le porte alla possibilita' di un altro mondo possibile''. ''Sul banco degli accusati di questo processo - e' aggiunto nella nota - cosi' come di qualche procedimento genovese, stanno seduti i movimenti che in questi anni hanno attraversato l' Italia. La posta in gioco e' la riscrittura della storia, di Napoli, di Genova e di questi anni, e l' assoluzione politica dei responsabili dell' omicidio di Carlo e della micidiale repressione di Genova, che tuttora siedono ai banchi del governo e ai vertici delle forze dell' ordine. In altre parole, la posta in gioco e' il futuro. Siamo tutti imputati e sovversivi e per questo torniamo a Cosenza dopo due anni. Per chiedere l' immediato annullamento di questo processo politico, la cancellazione dei reati d' opinione e ribadire il diritto di potersi opporre liberamente al potere costituito''. Il SinCobas sara' presente alla manifestazione di domani sabato e partecipera' in rappresentanza della Segreteria nazionale Luciano Muhlbauer.

Tommasi (Verdi) si augura che l’Udeur torni sui propri passi

26/11 ''L'assemblea dei grandi elettori e' un momento molto importante per la politica calabrese e nazionale''. Lo afferma in una nota il capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale della Calabria, Diego Tommasi, commentando le dichiarazioni del segretario nazionale dell'Udeur, Clemente Mastella, che aveva definito l'assemblea dei grandi elettori di domenica prossima, nel corso della quale verra' indicato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale della Calabria, ''un imbroglio politico''. ''Gli sforzi compiuti dalla Gad calabrese-commenta Tommasi- ci hanno permesso di avviare uno strumento di alto coinvolgimento di forze politiche, rappresentanze istituzionali e una percentuale considerevole di societa' calabresi che rappresentano un reale spaccato degli elettori del centrosinistra''. Tommasi ritiene che ''le preoccupazioni dell'Udeur non possano essere accettate dai Verdi'', e si augura che ''gli amici dell'Udeur, alla luce della grande trasparenza che sta caratterizzando il corso assembleare, rivedano le proprie posizioni e domenica contribuiscano con la loro partecipazione alla realizzazione di un programma condiviso e unitario per la vittoria alle prossime elezioni regionali del centrosinistra''.

Mastella “L’assemblea del 28 dei grandi elettori, un broglio politico”

26/11 "Non posso che condividere la posizione espressa da Armando Veneto, designato dal nostro partito candidato del centro-sinistra alla presidenza della regione Calabria e costretto a ritirare la propria disponibilita' per la totale chiusura ad ogni confronto dei due maggiori partiti del centro-sinistra". Lo ha dichiarato il segretario politico Clemente Mastella osservando che "ancora una volta si e' preferito invece decidere sulla base di accordi preferenziali che escludono le forze politiche minori, non tenendo in alcuna considerazione il metodo da noi reiteratamente suggerito di una previa definizione di rapporti di correttezza e di equilibrio tra alleati insieme alla individuazione di un programma di governo che contenesse anche le idee fondamentali dei Popolari-Udeur, come del resto era stato deciso nel vertice di Prodi con i segretari del centro-sinistra". "L'assemblea dei grandi elettori che si pretende di realizzare domenica prossima a Lamezia Terme, e' un broglio politico,una edizione - sottolinea Mastella - riveduta e corretta della pretesa di predominio dei due partiti maggiori. Tutto questo non incide solo sulla dignita' dei Popolari-Udeur ma costituisce la peggiore partenza di un tentativo che avrebbe dovuto invece innovare classe politica e metodi, a partire dalla Calabria. Ed e' proprio questo il punto di totale condivisione con la posizione espressa da Armando Veneto al quale riconfermiamo stima, amicizia e riconoscenza per la disponibilita' data ad una battaglia di liberta' e di democrazia. A quegli alleati che in questi mesi si stanno distinguendo per pretese egemoniche all'interno della coalizione - conclude Mastella – vogliamo ricordare che, forzando le situazioni e rompendo l'unita' di tutto il centro-sinistra, difficilmente sara' possibile vincere'"

Magarò (PSE): “La coalizione vince se ha il rispetto di ogni singola componente”

26/11 Salvatore Magarò, coordinatore provinciale del Pse-Lista Mancini all'indomani della riunione tra i responsabili provinciali dei partiti e dei movimenti della Grande Alleanza Democratica, ha rilasciato la seguente dichiarazione:"Apprezziamo gli intenti unitari che hanno spinto il segretario provinciale della Margherita a promuovere la positiva riunione della Grande Alleanza Democratica della provincia di Cosenza. Constatiamo con soddisfazione il fatto che tutti i partiti abbiano condannato e con convinzione abbiano preso le distanze dalle ripetute esclusioni comminate ai danni dei socialisti al governo della provincia ed in altre importanti istituzioni. La nostra coalizione vince se ha la capacità di valorizzare ogni sua singola componente rispettandone la storia, le idee ed il radicamento sul territorio. Purtroppo in questi mesi chi ha importanti responsabilità istituzionali ha perseguito linee opposte che oggi tutti i partiti della coalizione, dimostrano di non approvare. Sarà pertanto auspicabile che nel momento in cui si lavora per definire una candidatura unitaria e riconosciuta alla guida della regione Calabria al contempo si sappia ricomporre un quadro unitario e rispettoso di tutti all'interno dell'istituzione provinciale".

Il PSE indica i rappresentanti per l’assemblea della GAD. “Finalmente scelte non imposte da Roma”

26/11 La Segreteria del Pse-Lista Mancini ha indicato i delegati che parteciperanno all'Assemblea dei Grandi Elettori di domenica prossima. I rappresentanti del movimento socialista, nel numero di 69, sono stati indicati tra gli amministratori locali e i dirigenti di tutta la regione. Al termine della riunione i delegati hanno approvato il seguente documento: “La grande assemblea di domenica prossima rappresenta un momento innovativo e certamente positivo nella vita democratica della Calabria. Per la prima volta le scelte non saranno imposte da Roma ma nasceranno dall'indicazione di una platea che ambisce a rappresentare il campo del centrosinistra. E' motivo di orgoglio per i socialisti essere stati parte propulsiva nell'avvio di un nuovo modello decisionale al quale tutti i partiti devono avvicinarsi, favorendo scelte trasparenti. Ad oggi aree importanti della coalizione hanno fornito indicazioni degne e rispettabili, ma purtroppo manca ancora di conoscere l'indicazione del partito di maggioranza relativa che non può attardarsi nel comunicare le proprie argomentazioni. Il risultato che uscirà dall'assemblea dovrà essere rispettato e condiviso da tutte le componenti. Il nostro auspicio è che si arrivi all'indicazione di una personalità riconosciuta che consenta di superare le divisioni e che possa rappresentare la volontà dei calabresi di aprire una fase improntata al cambiamento profondo rispetto agli anni del governo della destra. In queste ore ci impegneremo insieme alle altre componenti di Unità Socialista a favorire le scelte più unitarie e condivise mettendo ai margini coloro che, con le incomprensibili esclusioni che hanno decretato all'interno di importanti istituzioni, lavorano per dividere e per indebolire la coalizione.

I Giovani Comunisti partecipano al corteo dei NoGlobal di Cosenza

26/11 Anche i Giovani comunisti parteciperanno al corteo di domani a Cosenza contro la repressione. ''C' e' un doppio filo - ha detto il coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti, Michele De Palma - che collega l'assurdita' e l'intento evidentemente persecutorio dell'inchiesta contro 13 attivisti del movimento, e la strategia che oggi viene riproposta con la nuova ondata repressiva che colpisce chi occupa le scuole contro la riforma Moratti, chi occupa gli stabili sfitti per il diritto alla casa, chi manifesta per il diritto al lavoro o contro il carovita.Il Governo di fronte alla crisi sociale ed economica non ha piu' scorciatoie: dovrebbe dimettersi''. ''Fare passare per questioni di ordine pubblico - ha concluso - l'insorgenza delle nuove questioni sociali e' irresponsabile e pericoloso per la democrazia, il confronto e la liberta' delle idee''.

Tripodi: “Il Pdci, all’assemblea GAD, sosterrà la candidatura Loiero”

26/11 Il Pdci sosterra' la candidatura di Agazio Loiero in occasione dell' assemblea dei grandi elettori che domenica dovra' indicare il nome del candidato presidente del centrosinistra alla Presidenza della Regione. A renderlo noto e' stato oggi il segretario regionale del Pdci e consigliere regionale, Michelangelo Tripodi, nel corso di un incontro con i giornalisti per la presentazione di una iniziativa programmata per il prossimo 4 dicembre a Reggio Calabria con il segretario nazionale Oliviero Diliberto. Tripodi, infatti, ha reso noto ''di avere indicato come nostro orientamento ai circa cento grandi elettori del Pdci che parteciperanno domenica a Lamezia Terme alla scelta del candidato, di appoggiare la candidatura a presidente dell' on. Agazio Loiero''. Il segretario regionale del Pdci, ha anche affermato che ''l'Udeur, con il suo commissario regionale, Antonio Borrello, ha partecipato la notte scorsa alla riunione dei dirigenti regionali del centrosinistra convocati a Lamezia Terme, nel corso della quale e' stata ribadita e sancita la permanenza a pieno titolo nel centrosinistra dell' Udeur la cui rappresentanza partecipera' comunque all' Assemblea intervenendo soltanto alla prima sezione dei lavori, quelli cioe' riservati alla discussione sul programma, e confermando la propria astensione, invece, dall' elezione per la scelta del candidato a presidente della Regione del centrosinistra''. ''L' Assemblea di domenica - ha sostenuto Tripodi - e' un grande evento democratico, nuovo, che il centrosinistra puo' sperimentare anche in altre regioni e per altri livelli istituzionali. L' unita' per il centrosinistra e' fondamentale: si e' discusso tanto, ma da domenica prossima, ognuno di noi dovra' lavorare per conseguire l' obiettivo comune, cioe' sconfiggere il centrodestra e le sue politiche che hanno portato quasi il 50% delle famiglie calabresi nella poverta'''. Una delegazione del Pdci, guidata dallo stesso segretario regionale Tripodi, ha anche avuto un incontro, a Lamezia Terme, con l' on. Loiero. Il deputato della Margherita, nel corso dell' incontro, secondo quanto informa una nota del Pdci, ''si e' soffermato su alcuni temi che saranno fondamentali per costruire la nuova Regione nel segno di un profondo cambiamento e di una svolta radicale attesa dai calabresi dopo quasi 10 anni di malgoverno del centrodestra. Dopo un ampio e approfondito confronto su tutti i punti programmatici esposti dal Pdci, in un clima di grande cordialita', Loiero ha espresso apprezzamento sul progetto elaborato dal Pdci e ha dichiarato di considerare positivamente i 18 punti programmatici illustrati nel corso dell' incontro, che sono gia' all' attenzione della 'Commissione programma. I rappresentanti del Pdci hanno giudicato proficuo e utile l' incontro, che ha consentito di avere un quadro piu' completo del progetto politico cui si ispira l' on. Loiero''. Secondo quanto e' detto nella nota, ''i Comunisti italiani auspicano che l' assemblea dei Grandi elettori di domenica, diversamente dal passato, possa consolidare l' unita' e la compattezza del centrosinistra quale condizione necessaria per una vittoria che risponda alle speranze e alle attese del popolo calabrese''.

La Mussolini domani a Cosenza

26/11 L' onorevole Alessandra Mussolini sara' domani in Calabria per una serie di incontri politici. A Lamezia Terme alle ore 12.30 partecipera' ad un incontro con i dirigenti locali di Alternativa Sociale presso il Grand Hotel Lamezia. Nel corso dell'incontro sara' definito il programma per le prossime elezioni regionali. La Mussolini sara' poi alle 17 a Cosenza e successivamente a Crotone dove partecipera' al convegno-dibattito sul tema ''Fecondazione Medicalmente Assistita - Legge n. 40/04 - Profili etici, scientifici, giudici'' organizzato dalla locale sezione dei Lions Club.

Il movimento Albanuova-sviluppo Mendicino partecipa all’Assemblea della GAD

26/11 Albanuova-Partecipazione e Sviluppo per Mendicino sara' presente all'assemblea dei grandi elettori convocata dalla Gad calabrese per domenica prossima per indicare il candidato presidente alla Presidenza della Regione per il centrosinistra. Sara' Nicola Sicoli, segretario del movimento, gia' candidato alle elezioni provinciali scorse nelle fila di Italia dei Valori, a rappresentare Albanuova in seno all'assemblea. ''Albanuova - e' scritto in un comunicato - non si e' fatta sfuggire questa grande opportunita' di partecipare ad un evento che esalta il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali sul programma e sul candidato alla presidenza della regione''.

Sedici senatori del centrosinistra aderiscono al corteo Noglobal di Cosenza

26/11 ''Tutte le associazioni, i sindacati, le forze politiche che proclamarono allora Cosenza ''citta' aperta'', saranno di nuovo in piazza il prossimo 27 novembre per una grande dimostrazione di solidarieta'''. E' quanto sostengono in una nota un gruppo di senatori del centrosinistra che hanno sottoscritto un appello. L'iniziativa e' stata promossa da Antonio Iovene (Ds), Gigi Malabarba (Prc) e Francesco Martone (Verdi) ed hanno aderito altri tredici senatori. ''Il 2 dicembre - aggiungono - comincera' a Cosenza il processo contro 13 attivisti del movimento no global, accusati di aver costituito un'associazione sovversiva per il ruolo assunto in occasione dei controvertici di Napoli e Genova nel 2001. Grazie all'enorme mobilitazione popolare contro le pretestuosita' del teorema accusativo, che porto' centomila persone in piazza a Cosenza, gli accusati tratti in arresto pochi giorni dopo il Social Forum Europeo di Firenze del 2002, furono scarcerati''. ''Noi aderiamo - hanno concluso - e facciamo appello alla partecipazione a questa manifestazione per denunciare come proprio in occasione di quei vertici vi fu semmai una vera e propria sospensione dello stato di diritto con forme di repressione inaccettabili da parte delle forze dell'ordine e nessuna operazione di ''cospirazione'' da parte dei movimenti che vi parteciparono''.

Perrelli (Liberaldemocratici) “Il 28 si scrive una nuova pagina della storia di una martoriata Calabria”

26/11 ''Tutta l' Italia guardera' con attenzione alla Calabria e la Calabria non dovra' deludere le aspettative e le speranze di tanti calabresi che vogliono che il 28 si scriva una pagina nuova nella storia di questa terra martoriata ed oppressa e si avvii il vero cambiamento''. A sostenerlo e' stato Tonino Perrelli, coordinatore regionale del partito dei Liberaldemocratici, in relazione all' assemblea dei grandi elettori che domenica dovra' scegliere il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Calabria. ''La Calabria - ha aggiunto Perrelli - si riconferma laboratorio politico ed il Patto-Partito dei liberaldemocratici e' in prima linea, come sempre, al fianco del candidato che guidera' le istanze dei calabresi, che conosce la gente e sa ascoltare i problemi. Il tempo gioca non a favore di chi ha, ma di chi e'. Il nostro sforzo e' per spostare l' obiettivo della dimensione del potere di parte a quella del bene comune. Il nostro e' un progetto che vogliamo costruire con la gente e per la gente, aperto, franco, libero, perfettibile e mutabile: e' un progetto d' amore perche' la politica non e' tale se non e' amore per la gente''.

Lo SDI, ribadendo la candidatura di Cesare Marini, ha deciso di partecipare all’assemblea della GAD

26/11 In una dichiarazione Tonino Leone, presidente portavoce dello Sdi Calabria, rende noto che ''il comitato regionale riunitosi ieri sera a Lamezia Terme ha espresso l' orientamento positivo ed unitario di partecipare all' assemblea dei grandi elettori programmata per giorno 28. Ha ribadito il sostegno alla candidatura socialista del compagno sen. Cesare Marini, personalita' forte e riconosciuta del riformismo calabrese. Ha deciso altresi' i criteri per la scelta dei grandi elettori che saranno i membri della direzione nazionale, dell' assemblea nazionale, della direzione regionale, dei gruppi dirigenti delle federazioni e quelli impegnati sui territori, i sindaci e gli amministratori socialisti gia' previsti dal regolamento. Tale orientamento va accompagnato al sistema delle garanzie per un proficuo svolgimento dell' assemblea ed alla definizione delle idee-forza che costituiscono l' impalcatura del progetto politico per realizzare una nuova fase del regionalismo. La riunione della federazione Uniti nell' Ulivo prevista per sabato dovra' pervenire alla semplificazione delle candidature in campo e ricondurre possibilmente ad una proposta unitaria. In questa sede i Ds come partito di maggioranza relativa dovranno dichiarare la loro posizione ed esprimere un utile indicazione sulla candidatura a presidente della Regione. Cio' consentira' di muoversi in un contesto di maggiore chiarezza e di offrire all' assemblea le coordinate fondamentali dell' orientamento politico espresso dai partiti''.

Napoli (AN) “Cento boss hanno ottenuto la revoca del 41 bis. Nessun garantismo a mafiosi e terroristi”

26/11 ''Ben cento boss, tra cui anche appartenenti alla 'ndrangheta, hanno ottenuto la revoca del regime del 41 bis. Una situazione da cui emerge la necessita' di modificare la normativa sul carcere duro''. E' quanto sostiene Angela Napoli, deputato di An, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. ''Da qualche mese - afferma Angela Napoli in una dichiarazione - la Commissione nazionale antimafia sta effettuando un' attenta analisi sull'applicazione del 41-bis da quando tale regime e' stato stabilmente introdotto nell' ordinamento penitenziario. Complessivamente i detenuti sottoposti al regime del 41 bis sono seicento. Ferma restando l' importanza del regime carcerario previsto dal 41-bis, esteso dalla legge 279 del 2002 anche ai terroristi ed ai trafficanti di esseri umani, ritengo che alcune parti della normativa dovrebbero essere modificate. Qualsiasi forma di garantismo, se pur lecita per i responsabili di reati comuni, non puo' essere prevista per i mafiosi e per i terroristi, una volta accertati come tali. Infatti, se un boss viene sottoposto a misure di elevata sicurezza al fine di prevenire contatti con l' organizzazione criminale di appartenenza o di riferimento, nonche' interazioni con altri detenuti o internati appartenenti alla medesima organizzazione ovvero ad altre ad essa alleate, mi appare del tutto inimmaginabile concepire che lo stesso boss possa vedere revocato tale regime nell'arco temporale dell' intera espiazione della pena comminata. Dalla mia esperienza non posso che dedurre che un boss della criminalita' organizzata, una volta che sia stato accertato come tale, possa modificare la sua appartenenza dopo solo un anno di regime di carcere duro''. 'Peraltro - sostiene ancora il vicepresidente dell' Antimafia - le disposizioni contenute nella norma mi portano ad evidenziare che il detenuto o l' internato nei confronti del quale e' stata disposta l' applicazione del carcere duro, tra colloqui con familiari e conviventi (ben due al mese); tra beni e oggetti, seppur limitati, che puo' ricevere dall'esterno e tra corrispondenza senza censura con i membri del Parlamento o con autorita' europee o nazionali aventi competenza in materia di giustizia, finisca con l'essere assimilato ad un normale detenuto piuttosto che ad uno sottoposto a detenzione rigida. La mia valutazione puo' apparire eccessivamente giustizialista, ma ritengo che sia arrivato il momento di finirla con comportamenti garantisti o umanitari nei confronti dei boss e dei terroristi. L'offensiva mafiosa che in questo momento sta attanagliando molte regioni del Paese impone un freno. D' altra parte, un po' di giustizialismo servirebbe a ridare un minimo riconoscimento morale alle numerose famiglie che hanno visto cadere i propri cari sotto i colpi mortali inferti da criminali. L' impunita', la mancanza della certezza della pena, l'eccessivo garantismo costituiscono linfa vitale per qualsiasi organizzazione malavitosa o terroristica''.

Pizzimenti (LiberlSgarbi) plaude all’iniziativa regionale “Imprendigiovani”

26/11 Il presidente del Gruppo consiliare Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti, rende noto il comunicato che si riporta qui di seguito integralmente: “L’on. Pezzimenti, presidente del gruppo consiliare regionale Liberal Sgarbi, plaude all’iniziativa della giunta regionale che ha riproposto il progetto IMPRENDIGIOVANI. E’ la naturale conseguenza della sua richiesta di rifinanziamento del progetto che era stata approvata nel corso della seduta del consiglio regionale del 3 agosto scorso. In quella occasione egli aveva presentato un ordine del giorno che impegnava la giunta a rifinanziare il progetto IMPRENDIGIOVANI utilizzando le misure, dell’Asse III Risorse Umane, e precisamente la 3.4 e la 3.2, la 3.11 azione B e la 3.13, azione D; la giunta, invece, ha limitato l’operatività a due sole misure. Tutte le misure sono orientate a favorire ed incentivare lo sviluppo della imprenditorialità giovanile, la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro e l’inserimento od il reinserimento di giovani ed adulti attraverso progetti finalizzati che interessino l’intero territorio calabrese.
E’ auspicabile, a questo punto, che l’esecutivo destini ulteriori risorse al progetto prelevandole dalle altre due misure che erano comprese nell’ordine del giorno.
Col primo bando sono state soddisfatte pochissime richieste (615) rispetto a quelle presentate, oltre settemila; circostanza che, senza dubbio si ripeterà con l’attuale bando.
Pertanto l’invito rivolto all’assessore al ramo è quello di rimpinguare ulteriormente il progetto IMPRENDIGIOVANI prelevando dalle altre due misure che presentano sufficiente disponibilità”.

La Provincia replica alla denuncia di Barile

26/11 E’ assolutamente falso e infondato quanto asserisce il Consigliere del gruppo misto Mimmo Barile nell’articolo, apparso oggi sui quotidiani locali, rispetto alle presunte variazioni che vedrebbero stornare 30 mila euro dal capitolo della prevenzione e dell’educazione scolastica a favore del capitolo dei rischi sismici e climatici.
Se poi il Consigliere Barile, facendo confusione, si riferisce al Programma di Protezione Civile, possiamo affermare che, sì, c’è stato uno spostamento di 31 mila euro, ma, in questo caso, si tratta di un’economia che si è realizzata a piena attuazione del programma e la cui somma è confluita a vantaggio dello stesso PEG (Piano economico di gestione) del dirigente di settore.
Inaudito ed inconcepibile, oltre, che pretestuoso risulta, pertanto, voler sferrare attacchi a tutti i costi, spargendo veleno pur di gettare discreto sulle istituzioni: non sembra questo il modo ottimale e costruttivo, in mancanza di argomentazioni veramente serie, di fare opposizione.
La ricerca forsennata di polemiche sterili diventa un deprecabile stratagemma per suscitare polveroni che, oltre che lasciare il tempo che trova, butta discredito su chi li solleva.
Si suggerisce, infine, al Consigliere Mimmo Barile di leggere bene gli atti ed i documenti e, soprattutto, di partecipare alla discussione che si tiene in Consiglio Provinciale.

Pirillo (Margherita) "va rilanciato il ruolo delle Comunità Montane"

26 /11 Intervento dell’On. Mario Pirillo, consigliere regionale e capogruppo della Margherita sulla Comunità Montana “Sila Greca” – Rossano. “In merito alla posizione assunta dal presidente della Comunità Montana “Sila Greca” di Rossano, apparsa sulla stampa di oggi, si ritiene opportuno evidenziare che giace in Consiglio regionale una proposta di legge a firma dell’On. Mario Pirillo, capogruppo della Margherita, concernente l’abrogazione dell’articolo 11, comma 3 della Legge Regionale nr. 18/2004. “Condivido le preoccupazioni – ha sottolineato Pirillo – del presidente della Comunità Montana, Saverio Greco, e concordo sulla necessità di apprestare politiche legislative ed amministrative in grado di rilanciare seriamente il ruolo degli enti montani nel panorama istituzionale regionale. Abbiamo condotto una strenua battaglia affinché le comunità montane trovassero un formale riconoscimento all’interno del nuovo Statuto, e voglio ricordare con una punta di orgoglio – ha proseguito Pirillo – che proprio con un emendamento a mia firma tali enti sono stati consacrati nel testo statutario quali destinatari del decentramento amministrativo. Sulla questione della abrogazione della norma contenuta nella finanziaria regionale, che consente l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo Nazionale della Montagna anche ad altri enti pubblici, la proposta legislativa di cui mi sono fatto promotore è stata presentata lo scorso 5 ottobre e al fine di velocizzarne ulteriormente l’iter di approvazione, ho già formalmente chiesto al Presidente Fedele l’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio Regionale la cui seduta è fissata per lunedì 29 novembre. La Margherita e il centrosinistra calabrese – ha concluso l’On. Pirillo - sono impegnati nella elaborazione di un piattaforma programmatica tesa a rivalutare ruolo e funzioni delle comunità montane, che possono e devono diventare - per esempio nel settore della forestazione - centri primari di amministrazione”.

Fresca (Liberaldemocratici) “La Calabria che non c’è”

26/11 Intervento di Giulia Fresca Componente Consulta Regionale Partito Liberaldemocratici sulla "La Calabria che non c'è". La Calabria al centro dell'attenzione mediatica italiana, la Calabria come laboratorio politico, la Calabria come motivo di spartizione del potere nelle altre regioni, la Calabria infine come motivo di risveglio delle Associazioni e dei movimenti per essere presenti nel momento storico che si sta vivendo. Ma la vera protagonista è "la Calabria che non c'è", quella emarginata, quella che combatte contro i problemi quotidiani, quella che vede tutti i suoi sacrifici buttati al vento, tutti i risparmi di una vita andati in fumo, che vede i suoi figli partire in cerca di fortuna. Questa Calabria non è rappresentata da nessuno, eppure esiste ed è l'anello forte del consenso elettorale, è quell'insieme di persone che può fare la differenza, ma che, al tempo stesso, nella debolezza e fragilità é facilmente ricattabile ed "acquistabile". Non esiste un ceto definito., non esiste una categoria definita; dal piccolo imprenditore che si scontra con una burocrazia imperante ed un accesso al credito paralizzante, al professionista che deve sottostare ai ricatti di quanti operano nei vari settori imprenditoriali, alla casalinga che deve stringere i denti per portare il menage familiare a fine mese, all'agricoltore che oltre alle intemperie ha come nemico chi consente che sul mercato ci sia il libero accesso della merce che egli stesso produce ma che proviene da altri stati ed a prezzi più bassi, allo studente, che per non essere considerato inferiore al target che la pubblicità e la moda impongono, entra nel giro vizioso della malavita e brucia i suoi migliori anni, infine , a quanti debbono sottostare al mobbing sul posto di lavoro per non perdere quell'unica fonte di sostentamento per sé e la propria famiglia. Questa è la "Calabria che non c'è", che non siede al tavolo delle trattative, che non ha delegati, che non ha la forza di gridare perché è soffocata dal bisogno, una Calabria senza voce e senza più speranze, una Calabria senza sogni e senza futuro. Una Calabria di ieri e di oggi! Il domani potrebbe essere diverso se solo si desse la reale dimostrazione che si vogliono cambiare le cose. Non bastano le buone intenzioni ed i buoni propositi, non sono sufficienti gli slogan, occorre avere il coraggio di denunciare pubblicamente quello che non va e bisogna stare vicini e sostenere quanti hanno il coraggio di farlo. Le Istituzioni per prime, i partiti a seguire. Bisogna cominciare ad estirpare platealmente e pubblicamente i mali di questa società: il capo ufficio che esercita il mobbing deve essere licenziato, il tecnico comunale che chiede tangenti per l'approvazione dei progetti deve essere rimosso dall'incarico, la banca che non vuole agevolare la crescita della Regione deve essere messa nelle condizioni di chiudere gli sportelli affinché non usufruisca ulteriormente dei vantaggi ad essa derivanti e così via. Bisogna avere il coraggio di riazzerare i ruoli, di guardare con attenzione ad ogni singolo ed alla sua comunità, non bisogna generalizzare i problemi ma bisogna guadarli nel loro contesto più intimo. La Calabria è varia e diversa e purtroppo le commistioni con quanto c'è di negativo sono reali e percepibili quotidianamente. Bisogna tenerne in debito conto ed operare allo sradicamento culturale di certe concezioni, ma soprattutto bisogna lavorare per creare l'alternativa vera alla risoluzione delle problematiche: non è sufficiente creare un fondo di sostentamento per i giovani neo laureati affinché restino in Calabria, il giovane deve essere realmente inserito in un contesto lavorativo attraverso la creazione di strutture sul territorio che incentivino la ricerca e le aspettative occupazionali; non basta condannare il lavoro nero, bisogna aiutare quelle braccianti che in questi giorni raccolgono le olive e che nel resto dell'anno sono sempre sotto la tutela dei "caporali" affinché godano dei diritti che sono loro negati da quanti percepiscono i benefici senza aver mai toccato la terra. Solo se si lavorerà in questa direzione si potranno cambiare le cose, solo se ci si occuperà dei problemi veri a cominciare da quelli primari, si potrà sperare in un futuro diverso. Solo dando voce alla "Calabria che non c'è" si può ridurre il gap dell'omertà e si può dare una nuova energia alla nostra Regione.

L’Udeur non andrà all’assemblea della GAD di Lamezia

25/11 Realizzare l' assemblea dei grandi elettori ''non tenendo in conto la sofferenza di larga parte della rappresentanza politica del centrosinistra e di associazioni rappresentative del tessuto sociale e culturale della Calabria significa mortificare la voglia di unita' del centrosinistra''. A sostenerlo e' l' avv. Armando Veneto, indicato quale candidato alla presidenza della Regione Calabria da Ap-Udeur, in una lettera inviata al segretario nazionale del suo partito, Clemente Mastella, e, per conoscenza, a Marco Minniti, portavoce della Gad calabrese. L' Ap-Udeur ha annunciato che domenica non partecipera' all' assemblea dei grandi elettori che dovra' indicare il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. ''Ho preso atto - scrive Veneto a Mastella - della tua precisa volonta', condivisa da tutti gli organi del partito, di non partecipare all' assemblea di Lamezia Terme; cio' per riaffermare in modo evidente la legittima pretesa ad una definizione dei rapporti di equilibrio all' interno del centrosinistra, prima di passare alla scelta del candidato alla presidenza della Giunta regionale ed all' individuazione di programmi e modalita' di governo, anche nel rispetto del ruolo e delle idee dei Popolari Udeur''. ''Le modalita' con le quali sono state poste talune candidature ed il battage pubblicitario che le ha accompagnate - ha aggiunto Veneto - la opinabile rappresentativita' dell' assemblea che deriva dall' incertezza delle regole per la sua composizione, la fretta nel realizzarla non consentono scelte oculate in relazione al nucleo centrale della questione: che e' la voglia di radicale cambiamento del modo di intendere una politica per la Calabria. Essa chiede che si interrompa il circuito perverso delle convenienze e degli opportunismi, della pratica della raccomandazione e delle contiguita' con mondi maleodoranti e che si ponga mano ad un' opera di ricostruzione morale prima ancora che materiale della Calabria con spirito autenticamente democratico. Il che significa scegliere modalita' ed uomini che garantiscano trasparenza, voglia di legalita', impegno a servire, capacita' di ascolto e di direzione sotto il controllo di partiti e cittadini informati, chiamati a formare squadra, impegnati a respingere l' assalto dei poteri occulti sempre pronti a rendere nulla ogni speranza di rinascita''. ''In tale contesto - ha aggiunto Veneto - avevo dichiarato la mia disponibilita', a seguito della tua indicazione. Desidero ringraziare te, tutto il partito e segnatamente la direzione regionale per l' onore che mi e' stato fatto''. ''Ovviamente - ha proseguito Veneto - se le condizioni di agibilita' democratica del percorso al quale intendevo offrire la mia esperienza e la mia voglia di servire la Calabria, non sussistono, ne' sul piano politico, ne' su quello pratico, non ne faro' un dramma; gia' cinque anni fa abbiamo perso le elezioni perche' 'il sistema' non volle scegliere chi potesse vincere; spero che cio' non si ripeta in primavera. Avere ragione, dopo, serve a poco. Rimane fermo il mio impegno per una politica capace di affrontare i grandi temi della societa' meridionale, con generosa dedizione; nel posto e con la responsabilita' che mi saranno consentiti dagli avvenimenti; sperando che essi siano governati da uomini di buona volonta'; incapaci di calcoli; capaci solo di farsi apprezzare per il contributo dato ad una nuova Calabria''.

Prima riunione della Commissione della GAD che stilerà il programma

26/11 Prima riunione della Commissione della Gad incaricata a stilare il programma. La Commissione ha eletto il presidente nella persona di Franco Bruno che e' il segretario regionale della Margherita. Quello che la Commissione e' incaricata a fare e' un manifesto politico-programmatico aperto della Gad. Il titolo provvisorio e' ''Calabria risorsa d' Europa''. In pratica questa Commissione tirera' fuori quattro capitoli, non e' un vero e proprio programma, ma sono le cose raccolte dopo aver ascoltato e raccolto i documenti presentati dai partiti, dalle associazioni e dai sindaci. Il vero e proprio programma verra' poi scritto dall' incaricato presidente. La prossima riunione e' prevista per domani alle 15 nel corso della quale verra' stilata una prima bozza. Di questa commissione fanno parte: Sisinio Zito dell' Unita' Socialista, Benito Donato del Patto Segni, Elly Sirianni per i Verdi, Franco Bruno della Margherita, Damiano Guagliardi del Prc, Lillo Zappia dei Ds, Eugenio Madeo di Italia dei Valori, Giancarlo Sitra del Pdci, Mimmo Pitaresi dei Repubblicani europei, Filippo Pratico' di Democrazia Europea, Mimmo Marino di Pro Calabria.

Barile (Cdl) “Grave che la Provincia tagli i fondi per l’educazione ai rischi sismici”

26/11 ''In questi giorni abbiamo ascoltato tante prese di posizioni demagogiche, ma la protezione civile regionale funziona e bene, grazie soprattutto all' abnegazione del suo direttore generale. E' grave, invece, che la Provincia tolga sessanta milioni delle vecchie lire dal capitolo dedicato alla prevenzione ed all' educazione scolastica rispetto ai rischi sismici e climatici''. ad affermarlo, in una nota, e' il coordinatore della Cdl alla Provincia, Mimmo Barile. ''In un momento del genere - ha aggiunto Barile - una cosa cosi' e' inconcepibile. Qualcuno potra' dire che sessanta milioni sono un niente, ma possono essere, invece, tanti se si impiegano per educare i bambini delle scuole elementari a quelle esercitazioni che in altri paesi europei vengono fatti proprio a cura degli enti locali''. ''Tagliare questi fondi - ha concluso Barile - per destinarli alle missioni del Presidente e degli assessori, poi, e' un fatto che la dice lunga sulla sensibilita' istituzionale di lorsignori''

La Mussolini si schiera con i noglobal a favore dell’abolizione dei reati d’opinione

26/11 ''Sono pienamente d'accordo sulla abolizione dei reati di opinione e mi auguro che quanto affermato da molti esponenti della sinistra non valga solo per le opinioni espresse dai disobbedienti ma che veramente siano ispirate dalla necessita' di maggiore liberta'''. Lo afferma Alessandra Mussolini, leader di Alternativa sociale. ''Per chi come Alternativa Sociale - sottolinea Mussolini - si pone in contrasto sia alla CdL che all'Ulivo questa presa di posizione e' naturale oltre che assolutamente necessaria''. ''E' una antica battaglia - prosegue - che e' stata sopita per anni da Parlamenti e maggioranze completamente disinteressate. L'Italia - conclude - ha bisogno della cancellazione di queste fattispecie anche perche' in passato la costruzioni giudiziarie e investigative intorno ai reati di opinione hanno costituito alibi per guidare indagini e processi verso direzioni opposte alla ricerca della verita'''.

Casarini a Bertinotti: “Basta discutere sulla violenza”

26/11 ''Dico a Bertinotti che il vero modo per stare vicino al movimento e' quello di smetterla di classificare ogni cosa come violenta o non violenta, dove non violenta sta per compatibile''. Lo afferma Luca Casarini, leader dei Disobbedienti del Nord-Est, commentando le parole del segretario di Rifondazione comunista a sostegno dei 13 no global che saranno processati il prossimo 2 dicembre a Cosenza. ''Se dobbiamo subire questi processi - spiega Casarini - e' anche perche' in Italia dobbiamo subire un dibattito assurdo e forzato proprio da Bertinotti sulla cosiddetta violenza delle pratiche sociali, come le iniziative di autoriduzione della spesa del 6 novembre scorso al centro commerciale Panorama ed alla libreria Feltrinelli di Roma''. La vera violenza cui bisogna opporsi, sottolinea, ''e' quella che vediamo scaricarsi addosso ai civili iracheni e quella che vediamo nelle nostre piazze con caschi, manganelli, pistole e divise. A questa violenza - aggiunge - e' giusto e sacrosanto resistere, cosi' come e' giusto e sacrosanto dire che i movimenti nascono anche per pensare a nuove forme dell' azione politica e ad un superamento del sistema dei partiti e della democrazia parlamentare, ormai in crisi''.

Progetto Calabrie: “Il tempo delle ambiguità deve dirsi concluso. I Ds si decidano.”

26/11 ''Il tempo dell' ambiguita' deve dirsi concluso. I Ds non possono continuare a comportarsi come l'ultimo, in termini di grandezza, dei partiti della coalizione, che ha bisogno di barcamenarsi sino alla fine per conquistare una migliore posizione all' interno della coalizione. I Ds sono il primo partito del centrosinistra e devono assumersi la responsabilita' che il loro ruolo gli impone. Non si nascondano dietro il dito del voto segreto e della liberta' di coscienza. Sarebbe un' offesa alla loro e alla nostra intelligenza''. A sostenerlo e' Progetto Calabria in merito all' assemblea dei grandi elettori in programma domenica. In un comunicato diffuso oggi, Progetto Calabrie riprende un articolo pubblicato oggi da Massimo Cacciari su ''Europa'', il quotidiano della Margherita che si conclude cosi': ''Per parafrasare l' appello del divin Marchese: Forza Ulivo, ancora, ancora uno sforzo: inventiamo candidati 'sorprendenti', sciogliamo le cime che ancora ci avvinghiano ai cari porti obsoleti, rilanciamo Lista unitaria e Federazione''. ''A tre giorni dall' assemblea dei Grandi Elettori in Calabria - ha sostenuto Progetto Calabrie - questo appello ci sembra piu' che mai attuale anche nella nostra regione. Il prof. Cacciari scrive ancora: 'Si era dichiarato che la scelta di candidati questa volta sarebbe dovuta avvenire sulla base di criteri estranei a ogni logica spartitoria. E invece e' esattamente cosi' che si fa'. E ancora: 'Non ci si oppone a Formigoni (alla Casa delle Liberta', nel nostro caso) con candidature monopolizzate da segreterie e apparati, senza alcuna considerazione delle realta' associative, delle professioni, del mondo del lavoro giovanile, delle drammatiche esigenze dell' Ente locale. Con candidati e programmi bloccati, incapaci di trasmettere una speranza di innovazione e di trasformazione, si fa il 4%, non il 51. Con candidati e programmi fatti apposta per convincere gli indecisi che, si', e' vero, il centrosinistra rappresenta la buona, affidabile, rassicurante conservazione, portavoce di serie burocrazie e seriosissimi poteri forti, nessuna energia si mobilita, nessun giovane si impegnera'.Il centrosinistra - scrive Cacciari - potra' vincere se sapra' scommettere e investire sulle energie intellettuali e professionali, se sapra' arrischiare i propri (pochissimi) talenti e non sotterrarli nel gioco di sclerotizzate elite partitiche, se sapra' trasmettere un' idea di fiducia e di sviluppo, non una tetra, oppressiva immagine di declino rischiamante l' ineluttabilita' di duri sacrifici'''. ''La Calabria - e' il giudizio di Progetto Calabrie - per paradosso estremo, con la decisione di convocare un' assemblea di duemila grandi elettori, chiamati a votare il candidato alla presidenza della regione e a stabilire insieme il programma della coalizione, e' per alcuni versi in una posizione di vantaggio rispetto alla Lombardia. Il timore pero' e' che i partiti, che sono e restano i soggetti primari e insostituibili della scena politica, ma che da soli sono incapaci, nonostante generosi tentativi, di uscire dalla crisi che li attanaglia, abbiano deciso, gattopardianamente, che tutto cambi perche' nulla cambi: l' assemblea dovrebbe percio' rappresentare la grande rivoluzione destinata a lasciare immutato se non a rafforzare il loro potere di controllo, a sotterrare, come dice appunto Cacciari, nel gioco di sclerotizzate elite partitiche i pochi talenti sui quali il centrosinistra potrebbe invece scommettere. Una politica del gambero, con un passo in avanti e due indietro, che la Calabria non puo' davvero permettersi''. ''Soprattutto - ha concluso Progetto Calabrie - non possono permetterselo i Ds, il partito maggiore, che stanno avallando, ambiguamente, una operazione di potere che per garantire la posizione di pochi rischia di soffocare i risultati di un grande progetto di cambiamento che ormai i calabresi vedono possibile e come mai prima realizzabile. All' on. Minniti chiediamo, in linea con le sue riconosciute capacita' e parafrasando l' appello del divin Marchese: Forza Ulivo, ancora, ancora uno sforzo: inventiamo candidati 'sorprendenti', sciogliamo le cime che ancora ci avvinghiano ai cari porti obsoleti''.

Oltre duecento associaziono hanno fatto richiesta di partecipare all’assemblea del GAD

26/11 Si va dall' associazione culturale musicale ''Il Parnaso'' all' Aci di Catanzaro, dalle associazioni dei cacciatori all' Arcipesca, dai gruppi micologici alle associazioni in lingua italo-albanese e cosi' via, fino ai gruppi piu' consolidati come Aprile per la sinistra (di cui e' responsabile Famiano Crucianelli), Futura, l' Arci, l' osservatorio sulla legalita' di Antonio di Pietro: sono gia' 200 le associazioni che in Calabria hanno fatto richiesta alla Commissione di garanzia per partecipare alla grande assemblea di domenica prossima in cui il centrosinistra designera' programma e candidato per le regionali del prossimo anno. Un vero e proprio esercito di gruppi, associazioni, cooperative, centri culturali, circoli, liste civiche, federazioni, forum, radio (la piu' conosciuta e' Radio Ciroma di Cosenza), polisportive, movimenti che si sono creati in questi anni in tutta la regione e che hanno inondato di richieste di partecipazione la Commissione di garanzia, che non ha ancora ultimato il lavoro per la definizione dell' anagrafe di coloro i quali avranno diritto domenica a partecipare e ad esprimere un voto sul programma, a scrutinio palese, e successivamente, a scrutinio segreto, sul candidato presidente. Tra i gruppi e le associazioni che hanno fatto richiesta anche i circoli del cinema, piu' organizzazioni territoriali della Confederazione italiana agricoltori, associazioni di volontariato, di aiuto e sostegno ai portatori di handicap. E ancora: i Girotondi, Riferimenti, gruppi di insegnanti, gli amici del cavallo, l' associazione nazionale Carabinieri d' Italia, varie pro loco di tutta la regione, la Federcasalinghe regionale, movimenti politici,singole personalita'. ''Quella di domenica si va sempre piu' configurando - commenta il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo - come un' assemblea che esprime e fa emergere la Calabria che vuole cambiare. Vasto e rappresentato e' il mondo dell' associazionismo, la rappresentanza delle forze produttive e significativa e' l' adesione delle autonomie locali. Particolare rilevanza assume la disponibilita' con adesioni individuali di centinaia di dirigenti sindacali facenti capo alla rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil. La presenza del sindacato e' un fatto inedito e straordinario. La crisi della Calabria ci consegna un giudizio assai diffuso e unanime sul fallimento del centrodestra come precondizione per avanzare una domanda di svolta al centrosinistra. Sarebbe delittuoso se i partiti non valutassero tutto quello che in queste ore sta emergendo. Domenica insomma potrebbe essere la data di un nuovo inizio, una data fondativa per una nuova pagina del regionalismo calabrese''.

Mundo sulle regionali “Invitiamo i DS a chiarire apertamente la loro posizione sulle candidature”

25/11 In riferimento ai problemi connessi all' assemblea del centrosinistra fissata per il 28, l' on. Antonio Mundo, che ha partecipato questa mattina ad una riunione dell' Unita' Socialista, ha dichiarato: ''I Socialisti ribadiscono l' assoluta priorita' del programma inteso non come elenco neutro delle cose da fare, ma come volonta' di dare una svolta radicale alla vita della regione, per dare una netta discontinuita' rispetto a pratiche e comportamenti che hanno creato l' attuale degrado. La Calabria ha bisogno di un recupero della politica, del suo contenuto etico e di scelte chiare. In tale quadro invitiamo i Ds quale partito piu' importante della coalizione ad uscire dall' apparente agnosticismo ed a chiarire in maniera esplicita la loro posizione quale che sia sulle candidature alla presidenza''.

Caruso (Noglobal) “Il processo del 2 dicembre a Cosenza riguarda la tenuta democratica del Paese”

25/11 ''Il processo che si aprira' il 2 dicembre a Cosenza non e' un problema dei 13 imputati, ma riguarda tutto il movimento ed anche la tenuta democratica del Paese''. Lo ha sostenuto Francesco Caruso, esponente dei Disobbedienti e tra gli imputati di Cosenza. ''Da un anno - ha ricordato Caruso, in una conferenza stampa alla Camera cui hanno preso parte parlamentari di Prc, Verdi, Ds e Margherita - sono sottoposto a pesanti violazioni della liberta' individuale, a causa dell' obbligo quotidiano di firma in questura''. A Cosenza, ha proseguito, ''si parlera' della criminalizzazione dei movimenti, della generazione di Genova, stretta in una tenaglia repressiva ed invito tutti a partecipare alla manifestazione nazionale prevista per dopodomani nel capoluogo calabrese''. Caruso ha poi criticato le ''promozioni del pm di Cosenza che ha avviato il procedimento penale nei nostri confronti, Domenico Fiordalisi e del gip che ha convalidato il provvedimento, Nadia Plastina: il primo e' stato trasferito alla procura di Paola, come aveva richiesto, mentre la seconda e' stata chiamata a dirigere l' ufficio grazia del ministero della Giustizia''.

Per PRC, DS, Verdi e Margherita “Processo inquietante e pericoloso quello del 2 dicembre a Cosenza”

25/11 Quello contro i no global che si aprira' il prossimo 2 dicembre a Cosenza e' un processo ''inquietante e pericoloso'', paradigmatico di una ''deriva repressiva'' in atto da tempo, per cui si ''vuole criminalizzare il dissenso, minando le basi dello Stato di diritto''. A sostenerlo, esponenti di Prc, Verdi, Ds e Margherita che, in una conferenza stampa alla Camera, si sono schierati a fianco dei 13 attivisti no global accusati di cospirazione, associazione sovversiva ed altri reati. ''I 13 - ha spiegato il loro difensore, Giuliano Pisapia, deputato di Prc - sono accusati di reati anacronistici, risalenti al periodo fascista, che prevedono pene spropositate: da 5 a 12 anni per cospirazione politica, da 10 a 24 anni per attentato o turbamento dell' ordine costituzionale. A loro - ha sottolineato - non e' contestato alcun atto di violenza, ma l' antagonismo allo stato delle cose''. Dagli arresti di Cosenza, ha proseguito Pisapia, ''e' iniziata, ad opera di prefetti, procure e ministero dell' Interno, tutta una serie di episodi preoccupanti contro l' antagonismo politico, contro chi si oppone a questo Governo''. ''Noi comunque - ha sottolineato Paolo Cento (Verdi) - continueremo a turbare questo Governo: la migliore risposta e' l' impegno collettivo a continuare a disubbidire e fare opposizione radicale al Governo''. Non e' casuale, ha poi aggiunto, ''che il processo di Cosenza e' contro la rete del 'Sud ribelle', una forma di opposizione che non si accontenta di criticare, ma determina scelte, come e' accaduto, ad esempio a Scanzano, con il deposito di scorie radioattive che il Governo voleva imporre''. Il processo, ha continuato Cento, ''si inserisce in un clima generale di repressione in atto nel Paese: dal 1995 ad oggi sono stati aperti oltre 7.000 procedimenti penali contro gli antagonisti. E' un disegno di cui il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, e' il mandante e l' ispiratore, con i suoi inviti alla tolleranza zero''. Anche per Pietro Folena (Ds), quella di Cosenza e' ''una battaglia per lo Stato di diritto. Ci sono state in precedenza prove generali di un tentativo di far tornare indietro il Paese, di minare le liberta' democratiche in nome della sicurezza''. Gianclaudio Bressa (Margherita), ha sottolineato che ''le mie idee non coincidono con quelle di Francesco Caruso, ma c' e' in gioco qualcosa di piu' profondo: la violazione di una liberta', quella del dissenso, che e' di tutti i cittadini italiani''.

Trematerra: “Approvato in Commissione lavoro del Senato odg sugli interventi per il tessile”

25/11 La Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato ha approvato, su proposta del senatore Gino Trematerra, un ordine del giorno sulla necessita' di intervento nelle aree di crisi. La Commissione - secondo una nota del senatore Trematerra - ha sancito che occorre reperire risorse adeguate ad assicurare la proroga dei trattamenti di integrazione salariale per alcune situazioni di crisi aziendale di particolare gravita'. Il provvedimento approvato riguarda la situazione dei lavoratori gia' dipendenti dell' Alfa Romeo di Arese e dei lavoratori dipendenti del settore tessile delle Regioni di cui all' obiettivo 1. ''Sono molto soddisfatto - ha aggiunto Trematerra - perche' l' approvazione del documento e' propedeutica ad un intervento in finanziaria in favore del tessile calabrese del Tirreno Cosentino. Anche stavolta abbiamo dato prova di serieta' e ci aspettiamo di portare a casa un risultato importante per tutti i lavoratori''.

Bertinotti (Rif) “A Cosenza è in ballo la civiltà giuridica del Paese”

25/11 ''A Cosenza e' in ballo la civilta' giuridica del Paese''. Lo ha detto il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, intervenendo alla conferenza stampa indetta a difesa dei 13 attivisti no global che al processo che si aprira' il 2 dicembre nel capoluogo calabrese dovranno rispondere di gravi reati. ''Il processo di Cosenza - ha spiegato Bertinotti - nasce da un' operazione che non ha alcuna giustificazione giuridica e mette in luce meccanismi repressivi che, a cominciare da Genova, hanno preso corpo nel Paese. Questa puo' essere l' occasione per abolire finalmente il reato d' opinione, un residuo dell' era fascista''. Cosenza, ha proseguito il segretario di Rifondazione, ''parla anche dell' insubordinazione civile del Mezzogiorno (si pensi a Scanzano, a Melfi, ad Acerra) ed evidenzia la nascita di un nuovo reato, il reato di opposizione e siamo tutti coinvolti in questo reato: un' azione e' considerata delittuosa perche' contrasta il Governo, si vuole negare la forma elementare di critica che e' alla base dela democrazia''.

Iovene (DS) “Nel vibonese, come a Napoli, serve un piano straordinario di vigilanza”

25/11 ''Predisporre un piano straordinario di tutela e vigilanza, cosi' come si sta facendo per l'emergenza nel napoletano, prevedendo un controllo attento del territorio ed una valida azione preventiva e repressiva''. E' quanto chiede il parlamentare dei Ds Nuccio Iovene in una interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno circa le intimidazioni e gli attentati compiuti nel vibonese. ''In Calabria - ha aggiunto - ed in particolare nella provincia di Vibo Valentia continuano a verificarsi da molti mesi gravi episodi intimidatori nei confronti di amministratori locali, di rappresentanti politici e operatori economici. Nel Comune di Ricadi, nel vibonese, gli attentati incendiari, le minacce, le estorsioni si susseguono determinando un clima di paura e di insicurezza nella popolazione di questo territorio. Le imprese vivono un momento di difficolta' a causa dei pesanti condizionamenti, l'ultimo dei quali ha riguardato l'impresa turistica di Francesco La Sorba a cui e' stato dato fuoco ad un bar situato sulla spiaggia di Grotticelle, i giovani preferiscono allontanarsi, nonostante l'economia del territorio, proprio grazie al traino delle imprese turistiche, potrebbe garantire loro prospettive per il futuro''. ''Nei giorni scorsi - ha proseguito Iovene - un grave episodio si e' verificato a Santa Domenica di Ricadi (VV) con l'incendio del supermercato ''Il Conte''. L' ondata di intimidazioni colpisce altri centri della provincia di Vibo Valentia e nei giorni scorsi un furgone di proprieta' dei titolari della ditta Vari' di Soriano Calabro e' stato dato alle fiamme non molto tempo dopo che, nel settembre scorso, una busta con all'interno una bottiglia contenente liquido infiammabile e alcuni fiammiferi e' stata fatta trovare appesa al cancello dell'azienda di Pasquale Vari'. La notte tra il 19 e il 20 novembre scorso una bomba carta e' stata fatta esplodere davanti al portone dell'Aula consiliare del Comune di Sorianello, sempre in provincia di Vibo Valentia, mandando in frantumi i vetri dell'edificio''. ''In tutta la provincia di Vibo Valentia - ha concluso - negli ultimi mesi si sono susseguiti atti intimidatori nei confronti di Amministratori locali, imprenditori e commercianti determinando un clima di paura e di insicurezza. Il fenomeno degli atti intimidatori rappresenta, nella provincia di Vibo Valentia, come nel resto della Calabria, un dato di perdurante allarme sociale''.

Al lavoro la macchina che sta preparando l‘assemblea dei grandi elettori della GAD

25/10 Un’evento importante quasi come una convention presidenziale degli Stati Uniti è quello che la segreteria organizzativa della GAD sta organizzando per domenica al centro agroalimentare di Lamezia. A tre giorni dalla manifestazione, dove circa 2300 grandi elettori sceglieranno programma e candidato del centrosinistra per le le elezioni regionali del prossimo anno. la macchina organizzativa, diretta da Enzo Lauria che e' il coordinatore della segreteria calabrese del Ds, e' già in moto. Grazie anche all' aiuto di due architetti ed un geometra, chehanno curato tutto il lavoro scenografico e logistico. Le cabine elettorali saranno una decina e all' interno un' urna dove i grandi elettori sceglieranno, a scrutinio segreto, il candidato; 100 le persone addette all' organizzazione, 15 le hostess in aiuto alla segreteria tecnica. Un' alta autorita' presiedera' a tutta la votazione. Si parla di un notaio; 250 gli invitati tra autorita' varie del mondo sociale, economico, culturale. Grande l' attesa nel mondo dell' informazione: tutta la stampa nazionale e locale e' accreditata e Telecamere e Telespazio Calabria trasmetteranno in diretta l' evento.

Progetto Calabrie chiede il coinvolgimento dei sindacati nell’assemblea dei Grandi Elettori

25/11 Progetto Calabrie ha rivolto un invito al centrosinistra affinche' ''tutti i responsabili, a livello provinciale e regionale, dei sindacati calabresi'' siano invitati, ''a titolo personale'', all' assemblea dei grandi elettori che domenica dovra' indicare il candidato alla presidenza alla Regione Calabria. ''Progetto Calabrie - e' scritto in una nota - ribadisce l' importanza decisiva della partecipazione del sindacato all' assemblea dei Grandi elettori, esprimendo stima per il grande ruolo che il sindacato sta svolgendo in Calabria nella tutela del lavoro e nel controllo della corretta allocazione delle risorse finanziarie. Altresi' ribadiamo che e' stato Progetto Calabrie a proporre un' assemblea nella quale i sindacati avessero un ruolo di primo piano. Proponiamo percio' - conclude la nota - di invitare all' Assemblea di domenica, a titolo personale, tutti i responsabili, a livello provinciale e regionale, dei sindacati calabresi''.

Domani la pubblicazione dell’elenco dei grandi elettori della GAD

25/11 L' anagrafe nominativa dei Grandi Elettori in vista dell' assemblea di domenica sara' approvata e certificata dalla Commissione di Garanzia nella seduta appositamente convocata per domani pomeriggio a Lamezia. L' elenco sara' reso pubblico nella stessa giornata alle ore 19,00. Tale elenco potra' essere consultato presso le sedi di ogni organizzazione politica della Gad e sara' affisso ad un apposito albo esposto presso i locali dell' Hotel Lamezia. E' stata questa la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia nella seduta svoltasi ieri. ''L' ampia pubblicizzazione dell' elenco nominativo sara' curata - e' detto in una nota - ai fini di formulare eventuali ricorsi nelle successive ventiquattro ore. I ricorsi potranno essere inoltrati fino a sabato sera. Tale decisione la Commissione di Garanzia ha inteso assumere per garantire che lo svolgimento dell' assemblea del 28 novembre dei Grandi Elettori per decidere il programma ed il candidato Presidente del centrosinistra alla Giunta regionale si
svolga nella massima trasparenza e legalita'''.

Processo Noglobal: Solidarietà di CGIL e Margherita

25/11 Nuovi attestati di solidarietà dal mondo civile e politico per gli imputati dei noglobal che il 2 dicembre, davanti alla corte d'assise di Cosenza, subiranno un processo contro 13 attivisti del movimento "rete del sud ribelle", tra cui il leader dei disobbedienti napoletani Francesco Caruso, accusati dalla procura della citta' calabrese di cospirazione politica, associazione sovversiva e attentato agli organi costituzionali dello Stato. La Cgil, attraverso il segretario Guglielmo Epifani, e la Margherita, tramite i deputati Ermete Realacci e Roberto Giacchetti, hanno fatto pervenire agli indagati la loro solidarieta'. "Pur confidando nella autorevolezza e nell'indipendenza della magistratura, - ha detto Epifani in una dichiarazione diffusa dai disobbedienti napoletani - riteniamo ingiusto perseguire l'impegno politico e sociale di questi giovani. La contestazione anche radicale all'attuale sistema economico, quando si esprime in forme civili e democratiche, non puo' essere criminalizzata semplicemente per i contenuti e le idee che esprime. Ci troviamo infatti - dice Epifani - dinanzi a reati associativi e reati di opinione promulgati durante il fascismo per perseguitare gli oppositori del regime: ora, nel 2004, e' del tutto illogico rispolverare questi capi d'accusa contro le istanze di rinnovamento e trasformazione sociale portate avanti dai movimenti contro la globalizzazione neoliberista, istanze che devono trovare spazio e agibilita' nelle istituzioni e nella politica e non nelle aule dei tribunali". Realacci e Giacchetti, dal canto loro, hanno affermato: "Noi parlamentari, che pure contestiamo ed abbiamo contestato ogni forma di manifestazione di protesta che si fondi o ricorra a strumenti di violenza contro cose e persone, riteniamo la liberta' di espressione del dissenso un diritto cardine della nostra democrazia che va garantito e mai soffocato, se manifestato in forma civile ed entro limiti imposti dalla legge. In questo caso - affermano i due deputati della Margherita - tuttavia non nascondiamo perplessita' e preoccupazione in merito ad alcuni dei capi di imputazione tra i piu' gravi previsti dal codice penale, e che tanto sul piano della stessa formulazione lessicale che su quello dei contenuti temiamo possano rievocare atmosfere e scenari superati che rischiano di compromettere la serenita' del confronto politico e civile"

Varato il progetto di Unità Socialista, vero timone riformista della GAD. Incontro SDI-PSE

24/11 Segretari provinciali dello SDI e del Pse-Lista Mancini si sono incontrati a Cosenza. L'incontro è stato ancorato a discussioni politiche e si è svolto in un clima cordiale ed amichevole. Al termine della riunione è stato approvato il seguente documento: “I socialisti calabresi hanno varato l'ambizioso progetto di Unità Socialista che sta registrando interesse diffuso e che, in poche settimane, ha conquistato centralità nel dibattito politico regionale. L'obiettivo per tutti i socialisti calabresi è quello di rappresentare il vero timone riformista della grande alleanza democratica, con l'ambizione di definire le traiettorie di un cambiamento radicale della vita regionale. Per conquistare questa frontiera è indispensabile che i socialisti calabresi lavorino insieme ed in sinergia ed in questa direzione il coordinamento regionale di Unità Socialista rappresenta un riferimento fondamentale e irrinunciabile. Le diverse sigle della galassia socialista avranno la capacità di agire come forza unitaria, anche al fine di superare le difficoltà del centrosinistra regionale che invece deve essere in grado di proporsi come forza di governo in una linea di rinnovamento, cambiamento e discontinuità. E' inaccettabile che componenti socialiste importanti della coalizione siano state e siano tutt'ora oggetto di una lunga serie di atti di ostilità volti a indebolire la presenza e a marginalizzarne il ruolo, di discriminazione, di attacchi e di rappresaglie, come è già avvenuto al Comune e alla Provincia di Cosenza, dopo che i socialisti sono stati determinanti nella vittoria della coalizione. La riunione della coalizione, opportunamente convocata dalla segreteria politica della Margherita per domani pomeriggio, rappresenta - per l'unità socialista - un'occasione utile per affrontare e risolvere i nodi politici che riguardano le due più importanti istituzioni della Provincia di Cosenza. Saranno poste all'attenzione di tutto il centrosinistra le difficoltà e le discriminazioni, nella consapevolezza che senza i socialisti, l'intero centrosinistra è più debole e se si colpiscono tali componenti, tutti i socialisti reagiranno in maniera compatta e senza infingimenti. Il loro superamento aiuterà ad affrontare le prossime elezioni regionali con lo spirito unitario necessario per vincere.

Progetto Calabrie: “I DS sono l’ago della bilancia”

24/11 ''Fuori dai tatticismi e dal politichese, i Ds sono l' ago della bilancia per la scelta tra conservazione ed esigenze di cambiamento''. A sostenerlo, in una nota, e' Progetto Calabrie, secondo il quale ''l' esito dell' assemblea dei grandi elettori dipendera' proprio dalla posizione politica dei Ds. Ricadra' interamente su di loro il peso e la responsabilita' di tali scelte''. ''Quanto alla composizione dell' assemblea - afferma ancora Progetto Calabrie - si paventa che i nominativi degli amministratori non siano scelti con riunioni dei gruppi consiliari del centro sinistra dei Comuni calabresi''.

Fervono i preparativi per l’assemblea della GAD. Da oggi al lavoro le commissioni.

24/11 Continua il lavoro, iniziato nella mattinata di oggi della commissione garanzia e della commissione programma della Gad, chiamate a preparare i lavori dell' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra che domenica si ritroveranno a Lamezia Terme per indicare il programma e il nome del candidato alla presidenza della Regione. Le due commissioni stanno definendo tutti gli aspetti organizzativi in vista della riunione di domenica. I lavori, secondo quanto si e' appreso, proseguiranno sino a tarda notte.

Unità socialista chiede ai DS di manifestare il proprio orientamento politico

24/11 ''Siamo a quattro giorni dall' assemblea del 28 da cui dovrebbe uscire il candidato alla presidenza della Giunta regionale della Calabria e ancora non riusciamo a capire qual e' al riguardo l' orientamento dei Democratici di Sinistra''. A sostenerlo e' il coordinatore dell' Unita' Socialista, Ercole Nucera. ''E' singolare - ha aggiunto Nucera - che il maggiore partito della coalizione, dopo aver ritirato, con motivazioni poco persuasive, il proprio candidato, non abbia una sua posizione esplicita sull' argomento, cosi' come ce l' hanno invece la Margherita, Unita' Socialista, l' Udeur, altri partiti, e Progetto Calabrie. Questa riluttanza a manifestare il proprio orientamento diventa ancora piu' incomprensibile nel momento in cui ci sono tutte le condizioni, visto che anche Fassino ha ribadito che la scelta tocca ai calabresi, affinche' venga indicato per la prima volta dal 1995 un candidato appartenente alla sinistra''. ''Una rinuncia a questa prospettiva da parte dei Ds - ha concluso Nucera - ha bisogno di forti motivazioni che pero' non abbiamo ancora sentito. Speriamo di ascoltarle in assemblea''.

Di Pietro chiede la partecipazione dell’Osservatorio sulla legalità all’assemblea della GAD.

24/11 “Mi pare si tratti di un momento di grande partecipazione e democrazia e come tale va sostenuto ed imitato anche in altre realtà”, così l’On. Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei Valori, dichiara in una nota a commento della richiesta di ammissione dell’Osservatorio Europeo sulla Legalità e sulla Questione morale all’Assemblea dei grandi elettori Calabresi, inoltrata al collegio di Garanzia dell’ Alleanza in Calabria.
“Dobbiamo smetterla con le imposizioni dei partiti e coinvolgere sempre di più istituzioni e società civile – continua Di Pietro – nella scelta di candidati e programmi. La presenza dell’Osservatorio Europeo sulla Legalità e sulla Questione morale contribuirà a tenere alta l’attenzione della Calabria sulla questione morale e sui temi della legalità senza i quali non ci possono essere democrazia e sviluppo”.

Franco Bruno (Margherita): “Grande attrazione ed apertura del centrosinistra calabrese”

24/11 «Il percorso che il centrosinistra sta seguendo in Calabria mostra grande capacità di attrazione e di apertura». È il commento del Coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno, dopo la decisione della delegazione calabrese del movimento nazionale “Governo civico” di partecipare con una propria delegazione all’assemblea di domenica prossima a Lamezia in cui sarà designato il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione.
Nei giorni scorsi “Governo civico per la Calabria” aveva indirizzato all’On. Marco Minniti una lettera per manifestare l’intenzione di aderire alla GAD e di partecipare alle prossime fasi consultive ed organizzative a livello regionale, richiesta esposta anche ieri durante un incontro con Franco Bruno.

Rositani (AN) “Entro dicembre il candidato della CDL alla Regione, sarà espressione della provincia di Reggio”

24/11 La Casa delle liberta', entro l'anno in corso, dovrebbe esprimere il nome del suo candidato alla presidenza della Regione Calabria. Lo auspica il coordinatore regionale di An, Guglielmo Rositani. ''Penso - sostiene Rositani - che, entro dicembre, il centro-destra calabrese dovra' proporre una candidatura. Questo e' quanto ho chiesto agli altri partiti della coalizione''. Il coordinatore regionale di An non indica nomi, ma conferma la sua valutazione, espressa gia' nei giorni scorsi, in ordine all'opportunita' che il candidato sia espressione della provincia di Reggio: ''Il mio - spiega - e' soltanto un calcolo tecnico, dettato dai risultati elettorali delle elezioni europee, che mi fanno ritenere vincente un candidato del reggino. Non si tratta dell'indicazione specifica di un nominativo''.

I coordinatori regionali della Margherita ribadiscono “No alle imposizioni, i candidati regionali si scelgono localmente”

24/11 In un documento inviato ai vertici nazionali della Margherita, 18 coordinatori regionali ribadiscono che la decisione sulla presentazione delle liste alle prossime regionali venga presa a livello regionale. In sostanza e' un no a qualsiasi imposizione, sia alla lista di partito se c'e' una decisione per la lista unitaria sia per il listone nel caso che ci sia una decisione a presentarsi in modo separato. Questo il testo dei 18 coordinatori: ''Il dibattito in corso sulla presentazione delle liste nelle elezioni regionali e' poco comprensibile e non aiuta il processo di crescita e unita' dell'Ulivo e del centrosinistra. L'idea che le liste nelle quattordici regioni interessate al voto dovrebbero essere decise in modo centralizzato e' in contraddizione con le scelte fatte dai partiti dell'Ulivo da molti anni, e di nuovo nel giugno scorso, quando ci si e' presentati alle Europee con il simbolo di 'Uniti nell'Ulivo' e contemporaneamente in Sardegna con le liste dei partiti a sostegno della candidatura di Renato Soru. Gia' nelle elezioni regionali del 2000 -e da allora in tutte le successive elezioni regionali- le scelte sono state assunte nel territorio, in base agli orientamenti di ciascuna regione, e in modo differenziato a seconda delle diverse esigenze ed alleanze locali. Non a caso: e' in corso da anni un processo di crescita delle autonomie e dei poteri delle regioni, e' in vigore il nuovo Titolo V della Costituzione e non sarebbe giustificata una decisione accentrata, una imposizione univoca in elezioni legate alle esigenze del territorio, tanto piu' per un partito di impostazione federale come la Margherita. Tutt'altra cosa e' la costituzione della Federazione dell'Ulivo: un processo in cui crediamo, per favorire la collaborazione tra i partiti di ispirazione democratica e riformista dell'Ulivo, cui la Margherita ha gia' deciso di concorrere con determinazione secondo precisi indirizzi, e definendo gli ambiti di questo importante cammino. La Federazione deve proseguire ed accelerare; la modalita' di presentazione delle liste nelle elezioni regionali, provinciali, comunali deve rispondere alle esigenze del territorio. Nelle Europee, come nelle politiche, la decisione deve essere invece assunta a livello nazionale. Per questo, noi non saremmo disponibili a vederci imporre la presentazione di una lista di partito nei casi in cui riteniamo piu' utile ed efficace la presentazione di una lista unitaria nelle nostre regioni, ne' la presentazione di una lista unitaria nei casi in cui e' senz'altro piu' producente per vincere presentare tutte le liste dei nostri partiti. Per questo proponiamo di smettere subito il dibattito astratto che e' in corso e di affidarci alle decisioni che stiamo costruendo ed assumendo nelle nostre regioni''. Seguono le firme di Flavio Pertoldi (Friuli Venezia Giulia), Antonello Giacomelli (Toscana), Giampiero Bocci (Umbria), Gero Grassi (Puglia), Battista Bonfanti (Lombardia), Roberto Ruta (Molise), Diego Bottacin (Veneto), Bernardo Mazzocca (Abruzzo), Salvatore Cardinale (Sicilia), Giorgio Pasetto (Lazio), Gianni Vernetti (Piemonte), Rosario Monteleone (Liguria), Mauro Betta ed Ennio Chiodi (Trentino Alto Adige), Antonello Soro (Sardegna), Ciriaco De Mita (Campania), Salvatore Margiotta (Basilicata), Franco Bruno(Calabria).

Il PDCI a Loiero “Accolga i nostri programmi ed avrà il nostro appoggio”

24/11 ''Qualora dovessero essere accolte le nostre proposte programmatiche, il Pdci sciogliera' positivamente la riserva in vista dell' assemblea dei grandi elettori e dara' il proprio sostegno alla candidatura di Agazio Loiero a presidente della Giunta regionale''. E' quanto si afferma in una nota dei Comunisti italiani nella quale si precisa che una delegazione del partito incontrera' domani, a Lamezia Terme, lo stesso Loiero. ''La delegazione dei Comunisti Italiani, guidata dal segretario regionale Michelangelo Tripodi e composta dalla segreteria regionale, dai segretari delle federazioni provinciali e dagli assessori e consiglieri provinciali del Pdci - e' detto nella nota - illustrera' a Loiero i punti qualificanti e prioritari del programma dei Comunisti Italiani calabresi, discusso nella recente riunione del Comitato regionale. A tal proposito - e' scritto ancora nella nota - i rappresentanti del Pdci chiederanno un impegno per la realizzazione del piano straordinario per il lavoro e una chiara e netta posizione contro la realizzazione del Ponte sullo stretto. Inoltre porranno, tra l' altro, con forza la questione morale e la lotta alla 'ndrangheta, la necessita' di attuare il decentramento amministrativo e di valorizzare il ruolo degli enti locali, il sostegno per la creazione del distretto portuale-industriale di Gioia Tauro e l' avvio del polo logistico delle merci''.

Chiarella (AN). “Una legge efficiente per rilanciare il comparto fieristico calabrese”

24711 Riguardo la decisione assunta dalla seconda Commissione, in merito al progetto di legge sull’ordinamento fieristico calabrese, di dare mandato ai relatori Egidio Chiarella e Franco Amendola, lo stesso Chiarella ha sottolineato:
“La scelta di incontrare i direttori generali dei Dipartimenti Attività Produttive e Personale, per meglio definire le questioni che riguardano le fiere già esistenti sul territorio calabrese, come quelle di Reggio, Lametia e Cosenza, nasce dalla necessità di individuare il percorso più idoneo per ridefinire il sistema organizzativo degli Enti in questione, avendo specifica attenzione al personale già dipendente. In questa direzione, insieme al consigliere Amendola, sulla base delle informazioni acquisite, presenterò nella prossima seduta della Commissione, un testo unico sul sistema fieristico regionale, accorpando in questo modo i testi già presentati. L’obiettivo è quello di dare alla Calabria, in tempi brevi, una legge moderna ed efficiente, in grado di rilanciare l’importante comparto produttivo”.

Pirillo (Margherita) “Dalla Giunta regionale iniziative economiche inadeguate”

24/11 Dichiarazione del capogruppo della Margherita alla Regione Calabria, mario Prillo “Una Italia che viaggia su due binari, ed è la più penalizzata che nei prossimi giorni scenderà in piazza per protestare contro una politica economica che continua a punire la forza lavoro del nostro paese. L’illusione, oserei dire forzata, della riduzione delle tasse ha messo in seria crisi la maggioranza di governo. Ogni partito che forma la coalizione è pronto a dire la sua mostrando profonde spaccature e diversità di vedute.
Alla base della politica economica di Berlusconi c’era la riduzione della spesa pubblica e invece abbiamo assistito esattamente al contrario.
Gli obiettivi propagandati riguardanti il taglio delle tasse e la diminuzione della pressione fiscale, sono stati puntualmente disattesi con escamotage dei responsabili del dicastero dell’economia. Ora gli italiani, stanchi di essere presi in giro, rispondono con forza a tali soprusi con la manifestazione del prossimo 30 novembre. Lo sciopero nazionale è stato indetto per protestare contro la politica del governo e contro una legge finanziaria errata. Sulla stessa linea viaggia anche il governo regionale, con iniziative economiche inadeguate rivolte alle attività produttive e sociali calabresi. La politica economica attuata dall’esecutivo calabrese mostra segni di debolezza nei confronti del mercato. La deriva in cui versa la regione porta verso il baratro le attività commerciali che stentano a trovare una loro precisa collocazione nel panorama economico locale e nazionale. Le industrie, in forte disagio per il loro futuro, che di certo non vedono roseo, ora alzano la voce. Gli imprenditori cercano certezze, gli operai chiedono sicurezza per il futuro occupazionale. Ma manca la risposta istituzionale. Spetta alla politica dare quelle certezze affinché l’imprenditoria assuma lo spazio che le compete nel panorama nazionale. L’inversione di tendenza si avrà solo quando questi governi, nazionale e locale, decideranno di “togliere il disturbo” sollevando le imprese dal quel ristagno in cui sono scivolate. La difficile situazione in cui versa il meridione, e la Calabria in modo particolare, è stata anche evidenziata dal capo dello Stato Ciampi, allorquando ha sottolineato il distacco inaccettabile in termini di livello di reddito e di occupazione, rispetto al resto del paese. Il problema del mezzogiorno che diventa una grande questione nazionale italiana: al governo il compito di dotare il meridione d’Italia di infrastrutture necessarie per lo sviluppo. Berlusconi continua a parlare di tagli delle tasse: le sue intenzioni sono puntualmente smentite dagli alleati. Il famoso “contratto con gli italiani” è miseramente naufragato: le azioni irresponsabili di politica economica portate avanti sino ad ora non permetteranno di abbassare le imposte fiscali. Si pensi alla Calabria come grande risorsa per gli investimenti, con specifici interventi economici e sociali, tesi al rilancio dell’impresa e dell’occupazione."

Nucera chiede lumi all’UDC sul problema dei forestali ex detenuti

24/11 Chiede una risposta scritta il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Giovanni Nucera, rivolgendo al Presidente della Giunta regionale, all’assessore regionale alle foreste e al Presidente dell’Afor, un’interrogazione per sapere “come mai a tutt’oggi nessuna iniziativa sia stata intrapresa a favore degli operai idraulico-forestali ex detenuti per il loro reinserimento sociale nel mondo del lavoro attraverso la loro riassunzione, tutelando così, la loro dignità di uomini, come stabilisce la Costituzione, per la quale tutti i soggetti liberi o detenuti sono uguali nel bagaglio degli inviolabili diritti dell’uomo, tra cui il diritto al lavoro”.
Nucera, nell’interrogazione, premette “che la politica della riforma carceraria pone dei principi in materia di lavoro dei detenuti, in quanto la pena, e di conseguenza gli istituti penitenziari, devono favorire, in ogni modo, la destinazione dei detenuti e degli internati al lavoro e la loro partecipazione a corsi di formazione professionale organizzati e svolti da aziende pubbliche, o anche da aziende private convenzionate con la Regione”. “L’organizzazione e i metodi di lavoro penitenziario – fa presente Nucera- devono riflettere quelli del lavoro nella società libera al fine di far acquisire ai soggetti una preparazione professionale adeguata alle normali condizioni lavorative per agevolarne il reinserimento sociale”.
Da qui, una serie di considerazioni che lo stesso Nucera rileva: “Confrontando tutta la normativa in materia si evince che questa è mirata alla preparazione del detenuto alle condizioni normali del lavoro libero. Quanto alla vicenda degli operai idraulico-forestali ex detenuti che hanno scontato la pena e che a tutt’oggi non sono potuti rientrare nel posto di lavoro, nonostante vi siano state varie interpretazioni sulle modalità di riammissione nel posto di lavoro, (seguite da due delibere di Giunta Regionale, una di riammissione, proposta dall’Assessore Regionale alle Foreste e Protezione Civile e l’altra di revoca della precedente, in assenza dello stesso Assessore proponente, con la motivazione, poco chiara, della non sussistenza dei presupposti per la riammissione al lavoro sanciti dalla L.442/1984), si evince che non è stata applicata la normativa. Questo, perché oltre la l. 442/1984, vi è comunque una normativa più recente che tutela gli ex detenuti e il loro reinserimento nel mondo del lavoro, alla quale la Giunta regionale doveva fare espresso riferimento”.
Nel ribadire che “la Regione Calabria ha un altro strumento normativo a disposizione per la loro riassunzione, strumento che è contenuto nella misura – Por 3.3 inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati – asse III – risorse umane – 2.2 Integrazione sociale – azione 3.4 – Incentivi alle imprese per l’occupazione, e che può essere avviato attraverso la realizzazione, da parte dell’Afor, di progetti finalizzati a riassumere e reinserire nel mondo del lavoro gli operai idraulico forestali ex detenuti”, Nucera conclude ricordando che “presso il Consiglio Regionale è pendente, già da diversi mesi, una proposta di legge tendente ad attivare i meccanismi per la riassunzione dei suddetti soggetti”.

Parte il coordinamento delle donne verdi in provincia di Cosenza

24/11 documneto del COMITATO PROMOTORE PER LA COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO DELLE DONNE VERDI DELLA PROVINCIA DI COSENZA “Donne ed Ecologia: un binomio da sempre inscindibile. La presenza delle donne è garanzia di arricchimento sostanziale degli aspetti organizzativi e dei valori del Partito dei Verdi. In particolare le donne verdi del Sud hanno apportato un valore aggiunto alla politica ecologica, sottolineando i guasti di una politica di malsviluppo, che partendo dai modelli emancipatori e produttivistici del Nord d’Italia e del Mondo, ha impedito al Sud di crescere autonomamente,
Oggi che il fantasma minaccioso del Ponte sullo Stretto vuole riproporre una politica scellerata di grandi e inutili opere, le donne verdi di Calabria richiamano, con echi sempre più possenti, la Fata e sono decise ad opporsi con forza a una riproposizione, dall’alto, della gestione del proprio territorio.
Aderiscono con tutto il loro entusiasmo alle possibilità concrete del Pensiero Meridiano, che intende dar valore alle tradizionali, positive caratteristiche di un Sud che vuole alzare lo sguardo e costruire da solo il proprio presente ed il proprio futuro. Sono donne meridiane.
Tutte autonome, tutte dirigenti
All’ importanza crescente del pensiero, della progettualità e dell’azione delle donne deve corrispondere un’eguale rappresentatività delle stesse, sia all’interno dei partiti, sia nelle istituzioni.Vogliamo che le donne, singolarmente e insieme, raggiungano un alto grado di autonomia propositiva, assumendo compiti di responsabilità sempre crescente e ruoli ben specifici e specificati. Siamo, inoltre, pienamente convinte che le “quote rosa” nelle liste non siano una rivendicazione tardamente emancipazionista, ma piuttosto una necessità per ridare vitalità alla politica e alle istituzioni.Via libera dunque al 50% riservato alla presenza delle donne nelle liste elettorali.
Per costruire insieme il nostro programma e la nostra forza e concentrare le nostre energie, invitiamo le donne verdi della Calabria a costituire, in piena autonomia, i loro coordinamenti provinciali, con l’auspicio, che al più presto sia possibile creare un Coordinamento Regionale delle Donne Verdi in grado di dare alla luce e far crescere un progetto di politica ecologica, economica, sociale e culturale sempre più segnato dalla nostra differenza.
Questo percorso inizia con la convocazione di un’assemblea delle iscritte della federazione provinciale dei Verdi, aperta anche alle altre donne ecologiste, simpatizzanti al Partito del Sole che Ride, che avrà luogo a Cosenza nel mese di dicembre.
In questa Assemblea sarà costituito il Coordinamento delle donne verdi della provincia di Cosenza e saranno delineate e approfondite le nostre linee programmatiche.
COMITATO PROMOTORE PER LA COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO DELLE DONNE VERDI DELLA PROVINCIA DI COSENZA
Elly Sirianni, Maria Francesca Lucanto, Maria Grazia Di Ielsi, Antonietta Romano, Paola Ruffolo, Nunzia Paese, Mariarosaria Del Giudice, Mimma Atripaldi"

Confermata, con qualche problema esistente, la grande assemblea del GAD di domenica

23/11 Attesa, temuta, invocata, sopportata: si sprecano gli aggettivi, ma la grande assemblea del centrosinistra calabrese per designare il candidato presidente alle regionali del prossimo anno si fara' domenica. Al momento si lavora per assicurare non meno di 2300-2500 presenze. Si votera' nel pomeriggio di domenica, in un lasso di tempo non ancora definito (dovrebbero essere tre ore), mentre in mattinata sara' prima presentato il programma e poi le candidature. Solo al termine di questa prima fase sara' possibile il voto, per scrutinio segreto. Sul versante politico, si registra un clima ancora incerto con due candidati sicuri al momento - Agazio Loiero della Margherita e Cesare Marini dello Sdi - ed un terzo probabile, Gianni Latorre (rettore Unical). Quasi certa, invece, l'assenza dell'Udeur. Ma il gran tessitore del centrosinistra calabrese, Marco Minniti, tentera' fino all'ultimo di giungere a domenica con un unico candidato della Federazione dell'Ulivo, il quale a quel punto sarebbe incoronato dall'assemblea e risolverebbe una bella grana alla Gad nazionale che il giorno dopo, lunedi' 29, si vedra' con Romano Prodi per cercare di risolvere le ultime questioni aperte nelle regioni. La Calabria sarebbe, infatti, un problema in meno ma anche un'indicazione per Puglia e Basilicata, dove i giochi non sono fatti. Di lista unitaria dell'Ulivo si parla, invece, con un singolare paradosso: mentre la Margherita pur di arrivare a Loiero candidato presidente apre una porta, sono i socialisti a spingere per una loro lista autonoma, a quel punto frutto di unioni varie (Sdi, Pse, laburisti, Socialismo e' liberta', etc). Ma come ci si è arrivati a questa riunione che tra cinque giorni segnerà la data storica per la democrazia calabrese, con la scelta di un candidato ad un' elezione da parte di oltre duemila persone a scrutinio segreto. L’assemblea è il frutto di due pensieri, quello del segretario regionale dei DS, Nicola Adamo che vedeva durante il Forum del centrosinistra, nello scorso mese di settembre, quando attorno ad uno stesso tavolo furono insieme 18 sigle tra partiti ed associazioni una assemblea elettiva per decidere e votare il candidato, e Progetto Calabrie, la sigla che definisce il cosi' detto movimento dei professori, che invece proponeva un' assemblea di programma nella prima fase del dibattito, a luglio, e poi di primarie e di assemblea costituente in seguito. L' assemblea di domenica ha, quindi, un potere decisorio e vincolante sul nome a candidato presidente, mentre le altre formule sarebbero state l' espressione di un confronto politico-programmatico sicuramente largo e partecipato e consultivo e indicativo sul nome del candidato. Ancora,però, qualche attrito lo si registra e probabilmente qualcosa potrà variare. Questi i pareri scaturiti nella giornata di oggi:

Adamo (DS) è sicuro, l’assemblea si farà - ''L'assemblea di domenica si fara'. Non ci attardiamo in inutili polemiche'': e' quanto afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, che e' stato il primo proponente dell' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra che domenica scegliera' il candidato presidente alle regionali del 2005. ''Si trattera' - dice Adamo - non solo dell' atto fondativo della coalizione di centrosinistra per le regionali della primavera prossima, ma di una vera e propria prova che identifichera' la nostra proposta politica e di come si possa far vivere la politica in maniera vera, a contatto con le forze della societa' e come queste non necessariamente debbano essere in contraddizione con la politica. La stessa autoreferenzialita', che vive come e' noto nella politica ma anche in settori della societa' civile, io credo che e' stata sconfitta con la scelta di far decidere, e non solo teorizzare, i rappresentanti di tutta la Calabria che domanda un vero cambiamento. Domenica si trattera' di un' assemblea che decidera' sul programma, che a scrutinio segreto scegliera' il candidato e che vede i rappresentanti dei partiti in minoranza rispetto agli eletti e a quelli designati dalla societa'''. I termini per partecipare all'assemblea di domenica scadranno domani a mezzogiorno ''ma gia' oggi - dice Adamo - stiamo assistendo ad una qualificata e pressante domanda da parte di gruppi, associazioni, movimenti. Insomma, siamo in presenza di un vero e proprio evento straordinario democratico e di massa, che non ha precedenti. Potrebbe essere inteso come la prova o la simulazione di una scelta per garantire protagonismo e partecipazione vera alla decisione della premiership nazionale del centrosinistra. L'esito di domenica potra' essere assunto come un' importante verifica per offrire al centrosinistra nazionale una credibile alternativa all' ipotesi di primarie per la designazione di Romando Prodi''. I numeri dell' assemblea sono i seguenti: 694 in rappresentanza degli eletti, 694 in rappresentanza di associazioni e gruppi e 925 per i partiti.

Per Borrello fare l’assemblea il 28 non è una buona idea. - ''Procedere come se nulla fosse con l'Assemblea del 28, come fa il segretario regionale della Margherita, a me non pare una buona idea''. E' quanto sostiene in una nota il commissario regionale dell'Ap-Udeur, Antonio Borrello, circa l'assemblea di domenica a Lamezia Terme. ''Anzi - ha aggiunto - la considero politicamente sbagliata e, per dirla tutta, animata da una coscienza non del tutto tranquilla, poiche' tradisce la voglia di chiudere in fretta un'ipotesi di candidatura alla Presidenza della Regione in una maniera da noi per nulla condivisa. Io credo pertanto che dinanzi alle nostre ragioni, pienamente legittime, occorrerebbe riflettere con maggiore attenzione e sforzarsi di agire con minore leggerezza e superficialita'''. ''E' inaccettabile ritenere - ha concluso - che i problemi politici posti possano essere affrontati dopo la scelta del candidato alla Presidenza. Mi auguro che il maggiore partito della coalizione faccia prevalere un maggiore senso di responsabilita' nel superiore interesse dell'unitarieta' della coalizione, requisito indispensabile per vincere le elezioni e sconfiggere il centrodestra''.

Zuccherini (Rifondazione) “Favorevoli allo svolgimento dell’assemblea 'Noi siamo favorevoli affinche' domenica si svolga l'assemblea dei grandi elettori''. E' quanto ha detto il commissario regionale del Prc della Calabria, Stefano Zuccherini. ''Un eventuale spezzettamento dei lavori - ha aggiunto - non mi sembrerebbe opportuno. C'e' da aggiungere poi che tutta Italia guarda con molto interesse a questa nostra iniziativa che rappresenta una innovazione politica. Decidere di posticipare la riunione non mi sembrerebbe opportuno. Mi auguro inoltre che all'iniziativa partecipi anche Progetto Calabrie che ha contribuito in maniera fattiva a questa iniziativa''. ''A questo punto le candidature - ha concluso Zuccherini - non esistono piu' perche' si dovranno raccogliere le firme tra i grandi elettori. Noi avevamo dato la nostra disponibilita' a sostenere la candidatura di Latorre perche' ci sembra una innovazione ed abbiamo sempre detto che questo andava bene in assenza di una candidatura unitaria. Se ci dovesse essere una indicazione unitaria di tutta la Gad credo proprio che il nostro appoggio sara' a quel candidato''.
Latorre: “Nessun rinvio solo una divisione in due dell’assemblea” 'Noi non abbiamo chiesto nessun rinvio dell'assemblea dei grandi elettori ma riteniamo che si debba dividere in due i lavori. Il primo giorno, che sarebbe domenica, occuparsi dei contenuti programmatici, la composizione dell'assemblea ed i delegati e poi dopo dieci giorni affrontare la questione delle candidature''. E' quanto sostiene il rettore dell'Universita' della Calabria, Gianni Latorre. ''Noi teniamo molto a questa iniziativa - ha aggiunto - perche' e' un fatto innovativo e vorremmo che sia un appuntamento dal quale trarre il massimo del risultato. Ma siamo preoccupati perche' ad oggi, per esempio, non c'e' nemmeno l'elenco completo dei grandi elettori. Noi, che qualche assemblea la gestiamo, riteniamo che ci possa essere il rischio che l'appuntamento di domenica, se non e' ben organizzato, potrebbe tradursi in una baraonda''. Il Rettore dell'Universita' della Calabria ha poi aggiunto che ''il nostro contributo e' stato programmatico e metodologico e poi abbiamo anche fatto notare che al nostro interno ci sono risorse per la politica spendibili direttamente''. Quanto alle possibili candidature di Cesare Marini e Agazio Loiero, il rettore dell'Unical ha detto che ''tutte le persone in campo sono stimabili ma la candidatura di Marini potrebbe rappresentare il cambiamento. Quella di Loiero un po' meno''.
Franco Bruno (Margherita) “Difficile rinviare l’assemblea del 28” - ''Difficilmente si puo' rinviare l'assemblea fissata per domenica per la scelta del candidato alla presidenza della regione''. Lo ha detto il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno, circa le richieste di rinvio della riunione. ''Capiamo la posizione dell'Udeur - ha aggiunto - ma crediamo anche che dopo l'assemblea la politica risolvera' eventuali problemi tra i singoli partiti. E comunque non credo che l'assemblea sia piu' rinviabile anche perche' stiamo ricevendo numerose richieste di partecipazione. E poi questo e' un percorso che abbiamo seguito ragionandoci tutti insieme e non credo che ora sia opportuno uno slittamento''. Il coordinatore regionale della Margherita ha poi aggiunto che ''il modello Calabria e' guardato con molta attenzione da tutta Italia e un rinvio dell'assemblea ci si ritorcerebbe contro. Anche nel corso della riunione della Federazione dell'Ulivo abbiamo convenuto che l'assemblea si debba svolgere''. ''Quanto poi alle candidature - ha concluso Bruno - noi riteniamo che sara' nel corso dell'assemblea che queste saranno ufficializzate. E in quella sede si decidera' chi sara' il candidato del centrosinistra''.

Si e' poi riunito oggi a Lamezia Terme il gruppo di lavoro incaricato ieri dalla Federazione Uniti nell' Ulivo di discutere le ipotesi di linee programmatiche da sottoporre alla commissione programma dell' assemblea dei grandi elettori. Tra i punti salienti emersi dal dibattito, secondo quanto si e' appreso, figura quello relativo a opzioni programmatiche tendenti a definire i capisaldi di un programma di svolta, di discontinuita' e di cambiamento. La Calabria non piu' una regione residuale e marginale, e' stato detto, ma una risorsa su cui investire per il benessere dei calabresi, una risorsa conveniente per il sistema Paese. L' altro punto piu' importante trattato e' stato quello di una carta d' intenti per l' affermazione di un' autentica e trasparente etica dell' esercizio della pratica amministrativa regionale. ''Si sta lavorando - ha sostenuto al termine dell' incontro il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno - intorno al documento che deve definire sostanzialmente le caratteristiche della Grande alleanza democratica in Calabria. Il lavoro, ovviamente, tiene conto di quello che si e' svolto nel forum del centrosinistra e nel rapporto del forum stesso e le parti sociali, le universita', le forze del mondo del lavoro, delle imprese ecc. Tenendo conto di quel riferimento si sta lavorando intorno a una carta dei valori e dei principi che dovranno definire il centrosinistra''.

Intanto i tecnici hanno effettuato un nuovo sopralluogo stamani insiema ai dirigenti del centrosinistra calabrese al Centro agroalimentare di Lamezia Terme dove domenica si svolgera' l' assemblea dei grandi elettori. Con loro anche gli architetti per una visione della grande sala dove si terra' l' assemblea, dei locali attigui, dei problemi logistici e dei luoghi dove attrezzare le cabine (non meno di 15) dove si votera' per designare il candidato del centrosinistra alle regionali della prossima primavera. Al momento si lavora per assicurare non meno di 2300-2500 presenze. Si votera' nel pomeriggio di domenica, in un lasso di tempo non ancora definito (dovrebbero essere tre ore), mentre in mattinata sara' prima presentato il programma e poi le candidature. Solo al termine di questa prima fase sara' possibile il voto, per scrutinio segreto. Attorno alle 19 di domenica - se i tempi saranno rispettati - e' presumibile che ci sia il nome scelto dai grandi elettori del centrosinistra per rappresentarli alle regionali del 2005.

Nel centrodestra spunta un terzo polo per le regionali

23/11 Un terzo polo in Calabria per le regionali ed a Lamezia Terme in occasione anche delle comunali: e' questa l' ipotesi avanzata da Tonino Scalzo (coordinatore regionale di Rinascita della Dc), Michele Mercuri (Partito repubblicano), Franco Palmieri (Partito liberale), Francesco Mastroianni (coordinatore regionale Fiamma Tricolore) e Michele Pagano (Dorotei centristi europei) che stamani hanno incontrato i giornalisti. All'incontro ha partecipato brevemente anche il vicepresidente della Camera, Alfredo Biondi, che era di passaggio per motivi professionali e che ha affermato di avere la doppia tessera del Partito liberale e di Forza Italia. Biondi, nel suo breve saluto, ha evidenziato che la politica deve ''avvalersi anche di forze nuove che fino ad ora non si erano manifestate, per lo meno, in termini di individualita' politica. Questo e' significativo. Io lo vedo molto positivamente''. Nel corso dell'incontro i rappresentanti dei cinque partiti di centrodestra, dopo avere sostenuto che ''il terzo polo sicuramente non vince, pero' non sappiamo chi perde'', hanno ribadito che ''bisogna avvicinare la politica alle istanze dei cittadini e dare ai partiti il ruolo centrale che meritano'' ed hanno dichiarato che non accettano ''programmi e candidature calate dall'alto''. Inoltre, hanno fornito una sorta di identikit del candidato a sindaco per la citta' di Lamezia Terme e alla presidenza della regione: ''Deve essere una persona di equilibrio, deve avere esperienza politica, deve saper tenere unita la squadra, deve saper rispondere alle istanze dei cittadini. La Calabria, come Lamezia, non ha bisogno di tecnici e non e' disponibile a prendersi dei bluff''. I rappresentanti dei cinque partiti hanno chiesto maggiore considerazione all' interno del centrodestra al quale si ''sentono legati'' ed hanno criticato la legge elettorale che tenderebbe ad ''eliminare i piccoli partiti''.

Il manifesto emendato a Vibo da Progetto Calabrie

23/11 “La Regione leggera e plurale, sgravata dal peso della gestione, con una forte delega agli enti locali, capace di programmare il futuro delle Calabrie, di valorizzare le specificita' delle singole aree, di esaltare la varieta' delle tradizioni e delle culture locali, di coordinare le attivita' e le specificita' dei suoi 409 Comuni e delle sue Province''. Sono queste alcune delle caratteristiche per il futuro della regione individuate da 'Progetto Calabrie'. Le caratteristiche individuate sono state raccolte in un manifesto che e' stato emendato nel corso dell'assemblea regionale svoltasi a Vibo Valentia. ''Una Regione - prosegue il manifesto di 'Progetto Calabrie' che riconosca la dignita' degli enti locali, attribuendo risorse certe, per venire incontro alla esigenze dei cittadini. Una Regione plurale perche' ricca delle sue diversita' che non diventano conflitti. Una Regione plurale perche' anche nella sua forma di governo sappia esprimere la molteplicita' degli interessi rappresentatati, senza decisioni monocratiche dall'alto. La Regione al femminile, che promuove, anche attraverso una consistente presenza nel Consiglio e nella Giunta Regionale, la partecipazione delle donne per una migliore organizzazione e gestione delle istituzioni pubbliche. La Regione Ecologica, che individua nella tutela ambientale un obiettivo prioritario, che e' orgogliosa di avere all'interno del proprio territorio tre parchi nazionali ed un parco regionale che formano un corridoio ecologico di straordinario valore''. ''Una Regione - e' aggiunto - che punta all'autosufficienza energetica fondata su tutte le fonti di energia rinnovabile, che s'impegna nel risparmio energetico e nella raccolta differenziata dei rifiuti, che pone un veto all'introduzione degli OGM nel suo territorio, quanto ai rifiuti tossici ed al passaggio dei grandi elettrodotti, mentre promuove l'agricoltura biologica, biodinamica,la commercializzazione dei prodotti tipici e la valorizzazione dell'agriturismo. La Regione garante della legalita' e della partecipazione, che combatte la corruzione, la clientela e la criminalita' organizzata, che solidarizza con chi e' colpito dalle violenze, dai ricatti e dalle minacce mafiose. Una Regione che promuove, a partire da se', la trasparenza e il controllo pubblico e si propone come modello educativo alle giovani generazioni. Una Regione in cui i cittadini siano sempre coinvolti nelle grandi scelte pubbliche e dove chiunque possa concretamente controllare l'azione delle istituzioni. A questo fine riteniamo importante istituire gli Stati Generali delle Calabrie, un organismo che deve avere una importante funzione consultiva e propositiva. La Regione della solidarieta' e del lavoro che prende forza dalla ricchezza dei valori umani presenti nelle famiglie, nei gruppi di volontariato e nelle sue molteplici realta' associative. Una Regione impegnata a garantire la qualita' della vita dei cittadini calabresi''. Per 'Progetto Calabria' serve una Regione che ''considera il lavoro come diritto primario soprattutto dei giovani calabresi per liberarli dalla sudditanza di qualsiasi potere. Una Regione che combatte il lavoro nero e sottopagato. Che tutela il diritto alla salute. La Regione dell'Accoglienza e dell'Ospitalita', della Ricerca e dell'Arte. La Regione che valorizza il suo sistema educativo come strumento di primaria importanza nella competizione tra i territori. Il sistema scolastico e quello universitario caratterizzano positivamente la Regione Calabria. E poi serve dotarsi di una politica industriale per l'innovazione. La strategia dell'Ente regionale deve essere quella di incentivare l'innovazione del tessuto produttivo, anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle Universita' calabresi e dei loro giovani laureati. La Regione delle Professioni e delle competenze, una regione in grado di cogliere l'enorme potenzialita' dello sviluppo dell'istruzione e delle professioni, che sceglie le competenze e combatte le cattive appartenenze. Una Regione che si impegna a collegare l'innovazione, la ricerca e le professionalita' con lo sviluppo economico e sociale. Una regione che esalti tradizioni e cambiamenti, competenze tecniche e culture popolari. La regione deve assumere il parametro del rigore nella selezione e promozione della sua classe dirigente, assumendo la meritocrazia quale criterio di sconfiggere le pratiche clientelari''. Ed infine per 'Progetto Calabrie' serve una Regione ''che sia Laboratorio del Mediterraneo, non piu' visto come mera espressione e collocazione geografica, ma come punto di riferimento sostanziale per la politica regionale che attraversa tutti i settori. La regione della speranza dove bisogna riscoprire e valorizzare il senso di appartenenza al territorio in funzione della sussidiarieta', come valore pregnante di un impegno politico nuovo, che diventa strumento capace di indirizzare il governo della Regione verso la soluzione dei problemi di tutta la gente di Calabria, cominciando da bisogni primari e urgenti''.

Veraldi (Margherita) “Sconvolgente e penoso il comportamento del centrodestra per danni del maltempo”

23/11 ''E' davvero sconvolgente, ridicolo e penoso il comportamento del centrodestra che ha perso completamente il senso della misura e della responsabilita' istituzionale innanzi alla pesante condizione derivante dai danni subiti a Roccelletta di Borgia ed alle dichiarazioni di Chiaravalloti che annuncia a tutta la Calabria, ma non al Governo Berlusconi, che non ci sono i fondi in Finanziaria per i lavoratori forestali''. A sostenerlo e' stato, in una dichiarazione, Donato Veraldi, presidente del gruppo della Margherita alla Commissione lavori pubblici del Senato e segretario della Commissione Parlamentare Antimafia. ''Quando avvenne la catastrofe drammatica di Soverato - ha sostenuto Veraldi - il Governo di centrosinistra, in poche ore, approvo' i finanziamenti necessari per fare fronte ad una evidente e chiara emergenza; sui danni di Roccelletta soltanto un pietoso ed ipocrita via vai sui luoghi interessati senza che sia seguita qualsiasi iniziativa del Governo nazionale sollecitata con decisione e forza dai 'goliardi' del centrodestra della Calabria e nel mentre il Governatore Chiaravalloti ci annuncia che non sarebbero stati previsti in Finanziaria i fondi per i lavoratori forestali. Li vada, e subito, a chiedere al 'suo' Governo e pretenda quello che tutti gli altri precedenti Governi, nessuno escluso, hanno fino ad oggi sempre saputo garantire''. ''Presentero' immediatamente, ora che la Finanziaria e' all' esame del Senato - ha aggiunto Veraldi - emendamenti mirati tanto sui danni di Rocceletta di Borgia perche' vengano forniti i necessari sostegni economici a quanti, privati, imprese, Enti locali, hanno subito danni nell' evento calamitoso e sul finanziamento economico per i lavoratori idraulico forestali: sono certo che non mancheranno i voti dei parlamentari del centrosinistra. Chiedo al centrodestra ed a Chiaravalloti di non fare mancare i voti a sostegno di questi emendamenti dei Parlamentari della Casa delle Liberta' della Calabria''.

Tripodi (PDCI) “Tagliati i finanziamenti per i forestali dalla finanziaria”. Trematerra (Udc) “Presenterò un emendamento”

23/11 ''Uno stanziamento di 160 milioni di euro necessari per il triennio 2005-07 e finalizzato al pagamento dei salari dei lavoratori idraulico forestali e' stato eliminato dalla finanziaria''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci della Calabria, Michelangelo Tripodi. ''Si tratta - ha aggiunto Tripodi - di una scelta ingiustificata, grave e penalizzante che potrebbe mettere a rischio la tenuta dei livelli occupazionali nella forestazione calabrese. Dopo la Cassa integrazione che in questi mesi e' stata attivata dall' Assessorato regionale poiche' la tanto attesa trasformazione del rapporto di lavoro per migliaia di lavoratori e' avvenuta senza assicurare le necessarie risorse finanziarie, adesso si profila una vera e propria beffa ai danni dei lavoratori e dell'intero comparto della forestazione. E' necessario reagire con forza nei confronti di un sopruso insopportabile e di una grave provocazione ai danni della Calabria che si vorrebbe perpetrare da parte di un governo e di una maggioranza di centrodestra che sono ormai allo sbando e tirano a campare alla giornata senza bussola e senza orientamento politico''. ''Diciamo con forza il nostro 'no' - ha proseguito Tripodi - al taglio delle risorse per i forestali e per la forestazione e chiediamo con determinazione che al Senato venga ripristinato lo stanziamento di 160 milioni di euro indispensabile per dare una prospettiva ed un futuro al comparto anche in relazione alla necessita' di rilanciare l'idea di una forestazione produttiva che puo' rappresentare una carta vincente per contribuire alla sviluppo della regione. Da tempo avevamo espresso la nostra netta opposizione nei confronti di una finanziaria che si caratterizza assai negativamente nei confronti del sud e della Calabria, che taglia le spese sociali e colpisce tutti gli strumenti per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione (legge 488, prestito d'onore, patti territoriali, ecc.) del Mezzogiorno, ma il taglio dei fondi per la forestazione ci dice che non c'e' limite al peggio. A questo punto nessun complicita' ed acquiescenza potra' essere tollerata e pertanto chiediamo di sapere se e quali iniziative intende assumere la Giunta Regionale per difendere la dignita' della Calabria e per rispondere a quella che consideriamo una vera e propria provocazione che ci offende come cittadini italiani''. ''Per sostenere questa battaglia - ha concluso Tripodi - sul piano istituzionale, attiveremo fin da subito i senatori del Pdci perche' vengano presentati gli opportuni emendamenti atti a ripristinare lo stanziamento per la forestazione calabrese''.
Immediata la replica del rappresentante dell’UDC calabrese, Gino Trematerra ''Nel 2002 presentai l'emendamento vincendo alcune legittime resistenze del Governo e trovando l'approvazione dell'aula, con il voto contrairo di una parte del centrosinistra: adesso li aspettero' al varco''. E' quanto sostiene in una nota il senatore Gino Trematerra che nel 2002 fece approvare un emendamento per la forestazione calabrese e che ripresentera' il provvedimento in discussione al Senato in occasione delle sedute dedicate al Dpef. ''Molti - ha aggiunto - fra coloro che agitano strumentalmente la bandiera della forestazione, in aula seguono atteggiamenti diversi. Vedremo quale sara' il comportamento del centrosinistra questa volta. L'emendamento, se approvato, consentirebbe di dare vero fiato ad un settore che ha gia' conosciuto importanti e produttive trasformaizoni ad opera del governo regionale di centrodestra''. ''Anche questa - ha concluso Trematerra - sara' un'occasione per ribadire chi sta veramente al fianco dei lavoratori''.

Nessun incontro degli amministratori del centrosinistra oggi a Lamezia

23/11 ''Per quanto ci riguarda, parteciperemo attivamente alla assemblea dei grandi elettori del 28 novembre ed in quella sede avanzeremo precise proposte per la definizione di un programma di cambiamento e di svolta in Calabria'': lo afferma Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, che, in una nota, prende le distanze dall' iniziativa annunciata ieri dal Comune di Cittanova relativa ad un incontro di sindaci ed amministratori del centrosinistra in programma per il pomeriggio a Lamezia Terme. ''Apprendiamo dalla stampa della convocazione di una assemblea degli amministratori locali del centrosinistra calabrese - sostiene Oliverio - non sappiamo chi abbia convocato detta assemblea e sulla base di quale investitura anonimi organizzatori abbiano assunto tale iniziativa della quale i presidenti del centrosinistra delle Province calabresi e, da quanto verificato, la stragrande maggioranza di sindaci e degli amministratori del centrosinistra stesso della nostra regione, sono all'oscuro''. ''L' esercizio della democrazia - prosegue Oliverio - si fonda sul principio della partecipazione ma anche e soprattutto di quello della trasparenza che si esercita attraverso regole certe e condivise''.

Appello del Patto alla GAD: “Mettere da parte le rissosità. Uniti si vince”

23/11 Il Patto-Partito dei Liberaldemocratici lancia un appello alle forze politiche ed ai movimenti che si riconoscono nella GAD affinché non continuino a minare l’Assemblea dei Grandi Elettori di domenica prossima. Occorre mettere da parte le rissosità ed i protagonismi, occorre avere quale unico obiettivo la rinascita della Calabria, evitando i sotterfugi e le furberie. È necessario ricordarsi che “uniti si vince” e che tutte le discussioni inutili e strumentali foraggiano l’appetito degli avversari: non bisogna dimenticare la grande opportunità che il Centro Sinistra calabrese sta dando alla democrazia della Calabria, attraverso le primarie per l’individuazione del Candidato alla Presidenza della Regione, esperimento che confermerebbe la Calabria come laboratorio politico d’eccezione per l’Italia intera ed al quale guarda con attenzione il mondo del centro-destra. Non bisogna lasciare sfuggire questa grande opportunità, bisogna celebrare l’Assemblea dei Grandi Elettori nella data del 28 novembre, e bisogna lavorare sul programma di governo mettendo la primo posto la sburocratizzazione degli Enti e il rilancio economico-produttivo della Calabria. L’Italia guarda con attenzione a quello che sta succedendo e succederà nei prossimi giorni nella nostra Regione: non sprechiamo questa grande opportunità: la Calabria ed i calabresi non possono più attendere.

Italia dei Valori incontra il Sindaco di cosenza ed il Presidente della Provincia

23/11 Il Sindaco Eva Catizone ha incontrato questa mattina a Palazzo dei Bruzi una delegazione di Italia dei Valori, guidata dal coordinatore regionale, On.Beniamino Donnici e composta dai consiglieri comunali Sergio Del Giudice ed Amedeo Pingitore, dal segretario cittadino dei dipietristi, Avv.Giuseppe Scornaienghi, e dal responsabile regionale enti locali, Avv.Maurizio Feraudo.
Si è trattato di un incontro improntato ad un clima di grande distensione, cordialità e serenità e nel corso del quale il Sindaco, dopo aver manifestato la sua soddisfazione per l'opportunità che le è stata offerta di incontrare una delegazione così rappresentativa, ha espresso ampia disponibilità per un rilancio della reciproca collaborazione e comprensione e per l’apertura di una nuova fase politica.
Sia da parte del primo cittadino che dai rappresentanti di Italia dei Valori si è convenuto sulla necessità di concentrare i rispettivi sforzi verso un impegno ancora più energico al servizio della città, attraverso il quale si realizzi sempre più, all’interno del Consiglio comunale e nel governo dell’Ente, quella rappresentatività pluralista auspicata da tutto il centrosinistra.
Sempre nella mattinata la delegazione di Italia dei Valori ha incontrato il Presidente della Provincia Olivero.
E’ stato caratterizzato da una atmosfera cordiale e franca, l’incontro che ha segnato stamani la riapertura del dialogo tra Italia dei Valori ed il Presidente della Provincia, Mario Oliverio.
Nella sala di Presidenza della Provincia, il coordinatore Regionale di IDV, Beniamino Donnici ed il Responsabile Regionale Enti Locali, Maurizio Feraudo, hanno fatto presente ad Oliverio che in questo momento il partito di Di Pietro è impegnato nella fase congressuale. Superata questa, è stato deciso, si concorderà un nuovo incontro per approfondire gli aspetti politico-programmatici ed il contributo attivo che Italia dei Valori potrà fornire all’esperienza di governo della Provincia.

Gad, un appello a Progetto Calabrie

23/11 Francesco Garritano ed Edoardo Simonetti, di Progetto Calabrie, rivolgono un appello a tutto il loro movimento: Lo stop & go, la tela di Penelope della vicenda regionale nel centrosinistra sta mostrando limiti assolutamente prevedibili. Cominciamo dagli aspetti positivi, che pure ci sono, per sgombrare il terreno da ogni possibile malinteso.
Demandare ad un’assemblea di oltre duemila delegati il potere di decidere sulla scelta del candidato-presidente della giunta regionale nelle prossime elezioni, assume un significato quasi rivoluzionario. Un potere che da monolitico, gestito cioè da pochissimi autoinvestiti, si scioglie in un’occasione democratica, è il vero ed indiscutibile risultato, forse l’unico, che il movimento sorto intorno a Progetto Calabrie potesse sperare di raggiungere nella situazione attuale e di cui va dato atto. Questo risultato, però, è da traguardare: un inizio più che un arrivo, un’esperienza da costruire tutt’intera, nei metodi di formazione, di rappresentanza, di territorialità per evitare che diventi solo un fatto nominalistico, una democrazia di facciata. Per esser chiari pensare al domani immediato più che all’oggi. Oggi ci si doveva accontentare, purtroppo, di rendere meno indigesto quel che passa il convento, evitare –per quanto possibile- che l’assemblea si svolgesse a senso unico e servisse solo a ratificare decisioni già assunte in altra sede; cosa difficilissima. Ne è conferma la denunzia del movimento “dei professori” dell’ “approssimazione organizzativa” che regna a sette giorni dalla data fissata e “di forze che hanno ostacolato e ritardato questo percorso democratico”, tanto da indurli a chiedere che l’assemblea del 28 sia spostata. Nella speranza (pensiamo vana) che sette o otto giorni o un mese servano a modificare orientamenti metabolizzati e comportamenti stratificati.
E qui si arriva inevitabilmente alle considerazioni fatte già altre volte. Se il movimento “dei professori” si poneva, com’era giusto si ponesse, il problema di combattere la “ceralacca”, il “tappo” rappresentati dal ceto politico dirigente regionale del centro sinistra, altre vie dovevano essere percorse, certamente più ardue ed impervie, ma altre. Bisognava porsi in modo alternativo, non sperare o illudersi di potere agire dall’interno, perché il rischio di essere omologati o di rappresentare al massimo la faccia più o meno buona della stessa medaglia, diventava fortissimo, ed è fortissimo. La scelta finora fatta ha praticamente bruciato questa possibilità, ma tant’é.
Progetto Calabrie “non é un movimento elettorale e anzi si organizza per andare oltre la scadenza di primavera”, lo abbiamo sentito più volte. Allora e conseguentemente non è mosso dall’impellenza di tendere ad occupare poltrone consiliari o assessorili o altro o di cedere a logiche spartitorie e questa é una posizione invidiabile per pensare alla politica in modo alto, per superare l’era dei sette samurai del centro sinistra regionale ed i loro affari trasversali, che oggi appaiono dimenticati, ma che sono sempre lì.
Ci permettiamo quindi di rivolgere ai “professori” un appello: non ci sono logiche elettorali a guidarli e siamo pronti a crederci; che facciano in modo, però, di non disperdere quel poco o tanto che la loro azione ha fin qui raggiunto per poter partire già da oggi nella costruzione di una Calabria finalmente diversa.

Borrello (Udeur) “Le idee balzane dell’Ass. Mirigliani”

23/11 “Balzana e, mi si passi l’espressione, feudale a me pare l’idea di Regione tratteggiata dall’assessore Mirigliani, secondo il quale ci dovrebbe essere una sede della Regione, esterna al centro storico catanzarese, dove ubicare pigmei, impiegati e gente dedita al lavoro, ed una sede lussuosa, Palazzo Alemanni, da riservare a notabili e gente perbene il cui compito sarebbe quello di ricevere ospiti, ambasciatori e miss”.
E’ quanto sostiene il capogruppo di Upr-Udeur Antonio Borrello, dopo la proposta avanzata ieri dall’Ass. Mirigliani di acquisire un piano di un fabbricato storico nel centro di Catanzaro. Borrello poi aggiunge: “L’avv. Mirigliani, forse, ancora non ha recepito il concetto moderno di Regione come corpo unico, in cui si lavora e si produce nell’interesse dei cittadini. La Regione Calabria, quando sarà costruita a Catanzaro, avrà una sala ad hoc dove saranno ricevuti gli ospiti di riguardo ed avrà un ufficio che si occuperà esclusivamente del cerimoniale, non avrà bisogno di dependance variopinte e di dubbia utilità. Ironia a parte - prosegue Borrello - l’unica cosa che il presidente Chiaravalloti e l’assessore Mirigliani possano fare, sulle questioni immobiliari, è stare assolutamente fermi. La legislatura è praticamente conclusa e di pasticci sulla cittadella regionale ne sono stati compiuti anche troppi. Per sovrappiù, beffandosi persino del buon senso, la Regione ha preso di recente in locazione un immobile di proprietà della Hermes, la società con cui è in causa per l’intricatissima vicenda del terreno; comprare adesso, addirittura espropriare, Palazzo Alemanni per farne non si comprende cosa nessuno lo capirebbe. Sfugge ai più, anzi, a cosa possa servire un Palazzo nel centro storico per un Governo regionale che non ha svolto e non svolge alcuna funzione utile nell’interesse dei calabresi, che non ha progetti e, quel che è ormai indiscutibile per fortuna, non ha più un futuro “.

Minniti (DS) “Si tenta di andare alla riunione del 28 con un solo candidato della FED”

22/11 Si sapra' probabilmente sabato se all'assemblea dei "grandi elettori" di domenica 28 novembre, nel corso della quale si dovra' scegliere il candidato del centro sinistra alla presidenza della giunta regionale della Calabria, la Fed si presentera' con un candidato unico o con piu' candidati. L'interrogativo avra' una risposta probabilmente nel corso della riunione che la Federazione dei partiti dell'Ulivo, allargata agli organismi di partito, terra' a Lamezia Terme. La riunione di oggi non ha infatti sciolto il nodo. Sul tavolo delle trattative restano infatti due candidati: Agazio Loiero e Cesare Marini. I lavori della riunione di oggi sono stati presieduti dal portavoce, il deputato dei Ds Marco Minniti (nella foto), che ha incontrato, dopo il vertice, la stampa ''Abbiamo aperto un percorso unitario ed abbiamo deciso di cercare una soluzione unitaria fino all'ultimo e questo mi pare l'impegno importante''. La decisione cui si e' giunti e' quella di rinviare il tutto a sabato pomeriggio giorno in cui e' stata convocata ''una riunione piu' ampia degli organismi dei partiti che fanno riferimento alla Federazione dell'Ulivo per potere valutare come avere un approdo comune rispetto agli obiettivi che insieme ci siamo dati''. Nel commentare il contenuto della riunione di oggi, Minniti l'ha definita ''molto utile, politicamente anche con un certo livello. Era la prima volta che facevamo una riunione della Federazione unitaria cosi' impegnativa. Mi pare che l'esito possa essere condensato in queste due valutazioni. La prima e' quella di lavorare perche' l'assemblea del 28 si svolga nel migliore dei modi e, quindi, rispettando sia le scadenze temporali, sia le scadenze politico-organizzative. La seconda e' affinche' la Fed possa presentarsi a questa assemblea con una valutazione comune sia sul programma che sul candidato''. In questo senso, quindi, si e' deciso di aprire ''un percorso unitario che, naturalmente, si intreccia con il lavoro che sta facendo la commissione di programma dell'intera grande alleanza democratica'', decidendo di convocare per sabato la riunione. Minniti, comunque, ha ''riscontrato uno spirito ed una disponibilita' particolarmente seria e molto importante''. Altra questione trattata e' stata quella relativa alla lista unitaria: ''Abbiamo parlato di politica e, quindi, anche della lista unitaria. Per quanto ci riguarda noi pensiamo che sabato possa venire, anche da questo punto di vista, una valutazione comune. E' un ragionamento politico, molto piu' ampio che ha come orizzonte quello di avere la Federazione dell'Ulivo che e' un'alleanza che e' valida oggi, ma che e' valida anche per domani. Abbiamo posto le basi dell'alleanza che guarda anche oltre la quotidianita'. Questo mi pare molto importante, molto utile''. Minniti al riguardo, infatti, ritiene ''che un'alleanza che vada oltre la quotidianita' costituisca anche un patrimonio importante per l'intera Gad. Una Federazione dell'Ulivo, forte, autorevole capace di mettere in campo progetti a valori politici serve anche a rafforzare la Gad di Calabria che mi pare stia procedendo anche con una certa speditezza e sta anche mettendo in campo un elemento di grande innovazione politica come quella dell'assemblea dei grandi elettori''. In merito ai candidati, infine, e' stato chiaro: ''I candidati della Fed sono due. Il compito della Federazione e' quello di lavorare per arrivare con un unico candidato. Abbiamo messo in campo un percorso unitario che si sviluppera' nei prossimi giorni e che avra' come conclusione la ragione di fatto tra gli organismi piu' ampi dei dirigenti dei partiti che fanno riferimento alle Fed. In quella sede trarremo le conclusioni''. Su voci circolate circa la proposta di un azzeramento delle candidature ha spiegato che ''questo e' stato politicamente posto. Naturalmente, come e' noto - ha aggiunto - si puo' affermare che l'azzeramento gia' c'e' stato perche' in questo momento le candidature sono nella disponibilita' dell'assemblea dei grandi elettori. Poiche' l'assemblea dei grandi elettori ha la possibilita' di avere le candidature attraverso la raccolta delle firme dei grandi elettori, tutto questo verra' visto nel momento in cui la commissione di garanzia terra' la chiusura della presentaziuone dei candidati''. Detto questo ha puntualizzato: ''Naturalmente non sfugge a nessuno che le candidature che erano state proposte rimangono in campo e verranno poi discusse e valutate''.

Continua il braccio di ferro tra Ds e Margherita sulla lista unitaria. Aspettando Prodi

22/11 Continua il braccio di ferro tra DS e Margherita sulla lista unitaria per le regionali. Ma nessuno dei due riesce a spuntarla. Fra i Ds che reclamano una decisione nazionale per fare la lista unitaria in un ''numero congruo di regioni', e il 'sette a sette' indicato come compromesso dalla Margherita, la decisione potrebbe finire in mano a Romano Prodi la settimana prossima, quando si riuniranno prima il vertice dalla Gad e, subito dopo, quello della Fed. Prodi per ora tace, ma nel suo entourage si sottolinea che il progetto della Federazione non dipende dal numero delle liste unitarie che si riusciranno a presentare alle prossime regionali. E soprattutto si fa rilevare che la questione piu' urgente ora e' individuare i candidati governatori, perche' laddove sono stati indicati da tempo il clima e' migliore e si e' arrivati unitariamente anche ad una scelta sulla lista. E in ogni caso - si osserva ancora in ambienti prodiani - visto che la settimana prossima le questioni saranno affrontate in due summit, fino ad allora ogni polemica appare una ginnastica inutile. E tuttavia lo scontro e' in pieno svolgimento. I Ds, abbandonata la diplomazia, dicono ormai chiaramente che o la lista unitaria si fa in tutte o quasi le regioni, oppure meglio andare da soli ovunque e verificare il peso dei singoli partiti (che sara' poi alla base della trattativa per i collegi alle politiche del 2006). Certo Piero Fassino tenta ancora la mediazione, sottolinea che l' obiettivo ultimo e' di dare alla coalizione un ''perno'' che la rafforzi e la semplifichi; il che non vuol dire il partito unico (che e' una ''sciocchezza''), ma richiede che vada avanti il processo unitario avviato alle europee. Ma se il segretario non fa riferimento alle polemiche con la Margherita, le sue parole vanno nello stesso senso di cio' che vari dirigenti del partito hanno gia' chiarito: per i Ds e' necessario che la lista unitaria alle regionali sia la regola. Il che significa, osserva Luciano Violante, che eccezioni sono possibili (''una o due'', ipotizza il capogruppo alla Camera), ma che dove non ci siano motivi particolari i partiti che si sono presentati assieme alle europee devono correre assieme nelle regioni. Altrimenti, come ha avvertito Gavino Angius, si rischia di fare uno ''spezzatino'' tale che sarebbe meglio lasciar perdere e tanto vale che ognuno vada per conto suo. Una posizione che il coordinatore della segreteria, Vannino Chiti, ha confermato. La posizione della Quercia, condivisa e supportata dallo Sdi, e' vista con sospetto dalla Margherita. Paolo Gentiloni ritiene che se i Ds credono veramente alla lista unitaria, non possono rinunciare a farla dove ci sono le condizioni, in nome di un 'tutto o niente'; mentre Giuseppe Fioroni ricorda che la Margherita si attiene a decisioni, prese con Prodi, che prevedevano di decidere a livello regionale su quale sia la scelta migliore per vincere. I soci principali dell'operazione 'Uniti nell'Ulivo' restano quindi divisi da forti diffidenze reciproche. La Margherita sospetta, come dice Paolo Gentiloni, che a via Nazionale vogliano fare ''marcia indietro''; mentre, come sottolinea Vannino Chiti, per i Ds a non avere senso e' la proposta di decidere a tavolino di fare la lista unitaria in sette regioni su quattordici. Un modo per non dire ne' si' ne' no, scaricando su altri la colpa dell'eventuale fallimento. Insomma il braccio di ferro si va inasprendo e appare evidente che non potra' essere risolto se non nei vertici annunciati per la settimana prossima, anche se l'assemblea dei grandi elettori che domenica prossima dovra' indicare il candidato governatore in Calabria (uno tra Agazio Loiero e Cesare Marini) potrebbe contribuire a portare un po' di chiarezza. Per ora il leader della Gad nonche' punto di riferimento della federazione unitaria, non si pronuncia. Oggi ha parlato invece di fisco e stato sociale, criticando le idee della Cdl che renderebbero i ricchi piu' ricchi e i poveri piu' poveri, dicendosi convinto della necessita' di sostenere le imprese intervenendo sul costo del lavoro. Dichiarazioni che Rosi Bindi ha salutato con un ''bentornato Romano'', sostenendo che concentrarsi su cio' che unisce la Gad e la differenzia dalla destra, puo' essere la maniera migliore anche per ''ritrovare la sintonia e l'unita''' che in questo momento non ci sono sulle liste per le regionali.

Progetto Calabrie scrive ai segretari dei partiti della GAD

22/11 Progetto Calabrie ha scritto ai segretari dei partiti che aderiscono alla Gad sottolineando la ''necessita' di un' iniziativa dei Ds che serva a rompere gli indugi e superare l' attuale dannosissima impasse, avendo sempre come primo e irrinunciabile obiettivo la necessita' inderogabile di vittoria e l' unita' della coalizione''. L' iniziativa di Progetto Calabrie e' da mettere in relazione all' assemblea della Gad convocata per il 28 novembre per scegliere il candidato presidente del centrosinistra. Progetto Calabrie, nella lettera inviata ai segretari della Gad, in cui si riprendono ampi passi del documento approvato a conclusione della riunione svoltasi a Vibo Valentia, sostiene che ''ci si avvicina, a grandi passi, ai giorni delle grandi scelte. Decisioni che segneranno in maniera decisiva il futuro della nostra regione. Oggi piu' che mai il ruolo che ci e' stato affidato o che abbiamo deciso di svolgere ci impone il piu' grande equilibrio. Molti di noi portano gia' sulle spalle, quasi insopportabile fardello, la responsabilita' delle scelte e della conduzione delle due ultime tornate elettorali regionali. Purtroppo entrambe disastrose. Un altro fallimento non potrebbe piu' trovare attenuanti o giustificazioni. Ci troviamo quindi davvero di fronte all' ultimo appello. Certo sarebbe ingiusto dire che questa volta non ci siano grandi novita' rispetto al recente passato. La politica, i partiti, hanno vissuto, e qualcuno sta ancora vivendo, la crisi della fine delle ideologie ed in parte del dopo tangentopoli. Una crisi di identita' e di rappresentanza che ha causato una sfiducia generalizzata e spesso sovradimensionata da parte dei cittadini verso i partiti. Una sfiducia, questa, sovradimensionata perche', se e' vero che i partiti tradizionali non sono riusciti immediatamente a rispondere alle nuove esigenze di cambiamento provenienti dalla societa', e' anche vero che si e' registrato altrettanto ritardo nella cosiddetta societa' civile e tra le classi dirigenti.Sono state superate incomprensibili resistenze ed ora e' possibile realizzare un grande fatto democratico che favorisca l' unita', la mobilitazione e il successo del centro-sinistra, rappresentando una sperimentazione innovativa che potra' estendersi ad altre realta'. Rimangono pero' irrisolti nodi politici di fondamentale importanza. I Popolari-Udeur non hanno ancora sciolto il nodo cui subordinano la loro partecipazione all' assemblea. E l' assenza dell' Udeur, con l' importanza che questo partito ricopre in Calabria, non consente a nessuno di ritenere ininfluenti gli interrogativi e le questioni poste da questo partito. Alla luce anche delle affermazioni, di tutti gli esponenti regionali e nazionali della Gad, anche dopo le ultime elezioni suppletive al Parlamento, che solo uniti si vince. Uniti, da Rifondazione Comunista ai Popolari-Udeur, appunto. Ed e' sull' altare del principio dell' unita' che il maggior partito della coalizione, i Ds, hanno deciso di sacrificare ormai un mese fa un candidato di peso e spessore nazionale come Marco Minniti, che ha fatto un passo indietro per consentire alla coalizione di giungere ad una candidatura davvero unitaria. Ma sino ad ora, tutte quelle poste ufficialmente in campo, non sono riuscite ad ottenere questo importante risultato, per il quale tutti siamo impegnati''. ''Un elemento di novita' - afferma ancora Progetto Calabria nella lettera inviata ai segretari della Gad - e' stato l' appello firmato qualche giorno fa su un quotidiano locale dal Vescovo di Locri. 'La Chiesa - ha garantito monsignor Bregantini - per parte sua, sapra' intrecciare questi sogni con concreti percorsi di attuazione. Una parte del mondo dell' associazionismo, del sindacato, delle professioni e dell' Universita' si e' pure messo a disposizione della politica con ''Progetto Calabrie''. ''La politica calabrese - afferma ancora Progetto Calabrie - ha saputo ascoltare ed accogliere l' offerta di aiuto e di sostegno proveniente dalla societa'. Avere accettato di stabilire insieme le priorita' che dovra' contenere il programma della futura giunta di centro-sinistra calabrese e di scegliere insieme le donne e gli uomini che dovranno impegnarsi a realizzare questo programma, e' un risultato senza precedenti, troppo importante perche' venga vanificato''.

Donnici (IDV) “Sprecare l’opportunità del 28 sarebbe un suicidio”

22/11 'Sprecare l'irripetibile opportunita' del 28 novembre equivarrebbe ad un suicidio e per quanto ci riguarda saremo inflessibili nel denunciare responsabilita' di singoli e gruppi, chiedendo per essi il pesante giudizio dell'opinione pubblica calabrese''. E' quanto ha detto il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, al termine dei lavori del coordinamento calabrese. Nel corso del coordinamento e' stata definita l'organizzazione dei congressi provinciali che si svolgeranno dal 4 al 12 dicembre e di quello regionale in programma per il 29 gennaio al quale interverra' il presidente nazionale del partito, Antonio Di Pietro. Sono stati analizzati anche i dati sul tesseramento che sono stati giudicati molto positivi. ''Oltre 1600 adesioni - e' scritto in una nota - in meno di un mese, di cui 800 nella sola provincia di Cosenza, per un tesseramento volutamente condotto all'insegna della qualita' e non della quantita', dimostrano un crescente radicamento''. Alla riunione di ieri ha partecipato anche il Preside Nino Potenza, componente del Collegio dei Garanti della Gad calabrese e il Prof. Eugenio Madeo, componente della Commissione per il programma, che hanno fatto il punto sulla situazione in vista dell'assemblea dei grandi elettori di domenica prossima. Il coordinamento ha dato mandato a Beniamino Donnici di definire gli elenchi di grandi elettori spettanti all'Idv, sulla scorta dei numeri che saranno assegnati, tenendo conto di criteri di territorialita' e delle risultanze del tesseramento. ''Sulla scorta - ha concluso Donnici - delle risultanze allarmanti di inchieste che in diverse regioni del Sud, dalla Calabria fino alla Basilicata, mettono in luce collusioni tra politica, criminalita' e settori economici. Il centrosinistra calabrese fara' bene a non abbassare la guardia sulla questione morale, a mettere da parte posizioni strumentali e dispute nominalistiche, per cominciare a lavorare alla costruzione di una stagione di cambiamento, capace di arginare la crescente sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni''.

Solidarietà di Guagliardi (Prc) agli indagati del movimento noglobal

22/11 Damiano Guagliardi, consigliere regionale di Rifondazione comunista, esprime la sua solidarieta' ai militanti del movimento no global che saranno processati dal 2 dicembre prossimo dai giudici del tribunale di Cosenza con l' accusa di associazione sovversiva. Guagliardi esprime anche ''l' auspicio che l'intera vicenda, enormemente ingigantita, possa tranquillamente concludersi con l'assoluzione ed essere definitivamente archiviata''. Il consigliere regionale del Prc afferma anche di aderire alla ''pacifica manifestazione'' in programma sabato prossimo, sottolineando che ''deve trattarsi di un momento importante per rivendicare la liberta' di pensiero e di espressione del dissenso e per contrastare le scellerate politiche neoliberiste condotte dai governi di centro-destra''.

Dopo Progetto Calabrie, anche l’Udeur chiede il rinvio dell’assemblea del 28

22/11 La riunione del 28 non soltanto, come chiede Progetto Calabria, e' da rinviare, ma da superare per come essa e' stata concepita: lo afferma in una nota il consigliere regionale dell' Udeur, Borrello. ''E' difficile conciliare - dice Borrello - responsabilita' che, di per se', possono essere complementari, ma non poste sullo stesso piano. La responsabilita' di proporre un progetto per la Calabria e scegliere il candidato alla Presidenza che con il centrosinistra dovra' prendersi cura degli interessi calabresi nei prossimi cinque anni, compete tutta alla politica. Che, se ancora c' e', deve battere un colpo, convenendo, con pari dignita' e nel pieno rispetto delle varie opzioni che compongono il centrosinistra, su un cammino condiviso e partecipato. Se si ritiene, tanto per stare ai fatti concreti, che la mia forza politica, che in Calabria e nel Mezzogiorno vanta presenza qualificate e numeri di tutto rispetto, seguira' a ruota scelte compiute in luoghi privati e senza alcuna nostra condivisione, allora e' bene che si sappia subito che noi non ci staremo. Per quanto concerne l' associazionismo in tutte le sue espressioni, esso ha un ruolo straordinario, e' indispensabile il suo apporto e vitale la sua presenza, ma non puo' sostituirsi alla politica''. Per Borrello, la riunione del 28 ''puo' avere, deve avere una grande funzione di elaborazione programmatica e di valorizzazione di idee e progetti cui la politica deve prestare grande attenzione; in tal senso va sostenuta e costruita. Non possiamo, invece, anche se verifichiamo l' indebolimento della proposta politica calabrese, accentuare la crisi dei partiti o creare una gran confusione da cui dovrebbe nascere chissa' quale proposta di governo. Non vi puo' essere scelta costruttiva se non e' preceduta da una forte responsabilita' politica e la responsabilita' si assume assieme alla condizione che ci sia rispetto per le ragioni degli altri. La chiarezza, infine, e' un' altra condizione indispensabile: o si da' lo spazio che ogni forza politica merita, o si rischia di non andare da nessuna parte, facendo cosi, purtroppo, il gioco delle destre, soprattutto della destra oziosa, parassitaria e assistenzialista che abbiamo conosciuto in questi ultimi cinque anni che per la Calabria sono stati semplicemente tragici''.

Mari (PSE) “Qualcuno attenta all’unità della coalizione mortificando i socialisti”

22/11 Pietro Mari, componente della delegazione di Unità Socialista, a margine della riunione della Fed in corso a Lamezia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Apprezziamo gli intenti unitari che sono emersi nella relazione di Marco Minniti. Constatiamo con soddisfazione che da quando egli ha assunto la guida della Fed ed il coordinamento della Gad, importanti e positivi passi in avanti sono stati compiuti, abbandonando definitivamente il rituale delle stanche e inconcludenti riunioni della fase precedente. Condividiamo il percorso unitario anche di prospettiva che Minniti auspica ed insieme a lui riteniamo fondamentale un comune approdo riformista per le forze dell'Ulivo. Registriamo però che alcuni dirigenti dello stesso partito di Minniti lavorano in direzione opposta, alimentando contrapposizioni e divisioni per come avviene al Comune e alla Provincia di Cosenza dove, quotidianamente, leggiamo interventi del Sindaco e del Presidente della Provincia che attentano all'unità della coalizione, mortificano la presenza socialista, comminano immeritate esclusioni e infangano l'azione portata avanti da Giacomo Mancini. Questi interventi sono del tutto ostativi ad ogni percorso unitario e fanno ricadere su chi li pone in essere, pesanti responsabilità dell'indebolimento del fronte di tutta la grande alleanza democratica.

I giovani della Margherita vogliono partecipare all’assemblea del GAD

22/11 I giovani della Margherita vogliono partecipare all’assemblea del GAD, questo quanto emerso nel corso della prima riunione del neonato direttivo regionale dei giovani della Margherita nella sede provinciale di Cosenza. Sul tavolo temi di scottante attualità come l’assemblea dei grandi elettori del prossimo 28 novembre ma anche le linee guida da tracciare per i prossimi mesi nel movimento giovanile, ansioso di emergere e di essere fattore determinante di crescita l’intero centrosinistra. Il presidente regionale Davide Grilletto ed il segretario Giovanni Russo, dunque, hanno coordinato i rappresentanti delle cinque province calabresi, trovando la sintesi in un documento unitario per i prossimi passaggi politici regionali. E’ stato votato all’unanimità, infatti, da tutti i presenti la volontà di prendere parte alla prossima assemblea della GAD, insieme con la ferma volontà di fare parte degli organi decisionali del partito diellino ad ogni livello istituzionale. I giovani della Margherita, poi, su proposta del presidente Grilletto, hanno discusso della possibilità di aggiornarsi a breve nelle cinque province calabresi con i rispettivi direttivi provinciali per stilare delle relazioni informative sulle problematiche giovanili nei territori.
“Vogliamo partire dal basso – ha spiegato Grilletto – per delineare un progetto forte con la comunità civile, con i giovani in particolare e questo potrà essere fatto solo con il confronto continuo e la fede nelle idee che si portano avanti: è questo il contributo che noi giovani della Margherita vogliamo dare all’intera coalizione”.
Presentata dal presidente Grilletto anche la lista delle commissioni regionali che si dovranno occupare dei vari aspetti del partito: quella per l’università, per le iniziative programmatiche, per gli enti locali, per il bilancio e per la comunicazione. “Il criterio di partecipazione – ha precisato Grilletto - è quello della territorialità, con commissioni quindi che dovrebbero prevedere cinque massimo sei componenti”. La prima a partire sarà la commissione per la comunicazione con i responsabili Rocco Osso e Pino Canniti, che dovranno in primis interessarsi della visibilità del partito, con la realizzazione di un sito internet di divulgazione ed informazione. Il coordinatore regionale Russo, invece, ha visto accolto in pieno la sua proposta di una tre giorni di formazione per gli iscritti, con modalità e tempi da individuare in seguito, all’interno di un progetto più complesso di formazione che dovrebbe passare anche dalla costituzione di una consulta di giovani amministratori.

Di Pietro chiede una legge preventiva per salvare la politica dalle candidature inquinate

22/11 ''La 'malapolitica' si sta riappropriando della situazione governativa del paese, soprattutto perche' i politici di oggi tendenzialmente si distinguono in due categorie: quelli collusi e quelli che stanno a guardare, senza prendere decisioni ne' assumersi responsabilita'''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando la maxi operazione dei Ros a Potenza anche alla luce della cronaca giudiziaria dei giorni scorsi in Calabria e Sicilia. ''Noi di IDV ribadiamo ancora una volta - continua il leader dell'Italia dei Valori - e lo ribadiremo anche alla prossima riunione della GAD, quando finalmente qualcuno si decidera' a fissarla, che e' essenziale inserire nel programma politico del prossimo vertice un articolo di legge, da approvare nei primi cento giorni, del seguente tenore: coloro che sono stati condannati con sentenza passata in giudicato non possono essere candidati; e coloro che sono stati rinviati a giudizio per reati dolosi gravi non possono assumere incarichi di governo locale o centrale''. ''Solo cosi' - conclude Di Pietro - potranno essere allontanati dalla politica coloro che se ne servono per farsi gli affari propri. Altrimenti non lamentiamoci se poi i giudici intervengono per eliminare le metastasi piu' evidenti''.

Leone (FI) plaude all’efficienza della protezione civile calabrese

22/11 ''La Regione Calabria e' una delle migliori d' Italia in quanto ad organizzazione dipartimentale e operativa di protezione civile: un altro punto a favore del buon governo di centrodestra''. Lo afferma, in una nota, Gianfranco Leone, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. ''La risposta data sul piano regionale all' emergenza maltempo - ggiunge Leone- ne e' la riprova: auspichiamo che un' analoga organizzazione venga offerta dagli altri enti locali. C' e' stata la capacita' di dare risposte immediate a tragiche situazioni, sintomo di grande attenzione e merito specifico dell' assessore Gallo e del direttore generale, Rosario Calvano'' La morfologia del nostro territorio ci impone di continuare gli investimenti in tale direzione e di insistere sulla prevenzione''.

Regionali: Domani a Lamezia si incontrano gli amministratori del centrosinistra

22/11 Alcuni sindaci e amministratori del centrosinistra in rappresentanza delle cinque province calabresi si incontreranno domani a Lamezia Terme. A riferirlo e' una nota del Comune di Cittanova. L' incontro, e' detto nel comunicato, dovra' servire a definire alcuni punti del programma che saranno poi sottoposti all' esame dell' assemblea dei grandi elettori del centrosinistra fissata per domenica prossima, 28 novembre.

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