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    Il primo luglio c'è il gay pride a Cosenza

     

     

    Il primo luglio c'è il gay pride a Cosenza

    07 mag 17 Al via il Pridecs con madrina d'eccezione Monica Cirinnà, firmataria della prima legge sulle unioni civili in Italia varata nel 2016. In attesa della parata finale del primo luglio, il primo gay pride della storia della città di Cosenza avrà ufficialmente inizio lunedì 8 maggio con una giornata dedicata ai diritti. Si parte la mattina alle 11, presso l'Aula Caldora dell'Università della Calabria con un incontro - “La cultura dei diritti. Identità sessuale, processi formativi, vita familiare” - e si continua il pomeriggio alle 15, presso il Salone degli specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza con un dibattito sul diversity management “Lavoro, il valore aggiunto della diversità”. L'incontro dell'Unical inizierà con i saluti istituzionali di Giuliana Mocchi (presidente Comitato unico di Garanzia), Raffaele Perrelli (direttore Dipartimento di Studi umanistici) e di Domenico Tulino (presidente del Consiglio degli studenti). “Dalla famiglia alle famiglie: unioni civili e tutela dei diritti fondamentali” è il tema dell'intervento di Anna Lasso (dipartimento di Scienze Aziendali e giuridiche); mentre Giovanna Vingelli (dipartimento di Scienze Politiche e sociali) si occuperà di “Generi, linguaggi, processi formativi fra teorie e prassi”; per finire Vincenzo Bochicchio (dipartimento di Studi Umanistici) relazionerà su “I percorsi del riconoscimento: patologizzazione e de-patologizzazione dell'identità etnica e sessuale”. Il seminario mira a porre in evidenza gli aspetti giuridici, sociologici e psicologici, che derivano dall'approvazione della Legge sulle Unioni Civili. Conclude la senatrice Monica Cirinnà che nel pomeriggio aprirà i lavori del secondo incontro sul lavoro presso la Provincia di Cosenza (uno dei primi enti, assieme alla Regione Calabria ad aver aderito al Pride). “Il lavoro, il valore aggiunto della diversità” è il tema dell'incontro pomeridiano che si terrà nella Sala degli Specchi della Provincia alle 15. Al centro del dibattito un argomento di forte attualità: il diversity management, «un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane, finalizzato alla creazione di un ambiente lavorativo inclusivo, in grado di favorire l’espressione del potenziale individuale e di utilizzarlo come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi». Dopo i saluti del presidente della Provincia Franco Iacucci, apre i lavori Monica Cirinnà. Primo tra i relatori Rosario Murdica (consigliere nazionale Arcigay e ricercatore Inap) si occuperà di “Stereotipi e discriminazioni nel mercato del lavoro” ; seguirà l'intervento di Federico Cerminara, storico militante Queer, “Dalla discriminazione sui luoghi di lavoro al diversity management: un piccolo investimento per una grande produttività”; poi Simona Coscarella (psicologa e componente direttivo Eos Arcigay Cosenza) relazionerà su “Le dinamiche di un gruppo di lavoro inclusivo”. All'incontro prenderà parte la Cgil con l'intervento di Brunella Solbaro (segretaria Cgil Cosenza ): “Il diritto di avere diritti: la proposta della Cgil per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori”. In conclusione un video intervento di Cathy La Torre, avvocata e giurista fondatrice di Gay Lex, su “Casi di mobbing operato su persone trangender nei luoghi di lavoro”. Coordina la giornalista Carla Monteforte.

    "Sono orgogliosa che il primo luglio Cosenza ospiterà il Gay pride, terza città calabrese dopo Reggio e Tropea. Sono inoltre felice che sarà la mia collega di partito Monica Cirinnà a far da madrina all'evento". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Voglio ringraziare l'Unical - aggiunge - per la giornata che ha voluto dedicare alla cultura dei diritti con il convegno di domani. Gli eventi programmati rappresentano il giusto riconoscimento all'importante vittoria ottenuta dalle associazioni che da anni si battono in città e nella regione per i diritti LGBT e che il primo luglio vedranno in parte riconosciuti i loro sforzi. E' proprio a loro che va il plauso più grande!". "Parafrasando il nostro segretario, Matteo Renzi - dice ancora Enza Bruno Bossio - in Assemblea nazionale Pd questa mattina: i diritti non si contano, così come non si conta il numero di persone i cui diritti sono stati finalmente riconosciuti. Diritti che oggi sono garantiti grazie alla legge sulle Unioni civili fortemente voluta dal Pd e che sono fiera di aver contribuito a sostenere con il mio voto. Leggendo i dati oggi a nostra disposizione, a un anno dall'approvazione della legge, il sud risulta essere la parte d'Italia dove si registrano meno unioni di persone dello stesso sesso e ciò è probabilmente dovuto al timore di ripercussioni sul lavoro e sulla vita sociale. Proprio per questo è importante la celebrazione del Gay pride qui in Calabria e a Cosenza: è infatti necessario tenere sempre alta l'attenzione sulla rivendicazione dei diritti civili anche quando un traguardo sembra essere stato incontestabilmente raggiunto affinché entri nel vissuto quotidiano di tutti. Il Gay pride non è solo un'espressione di gioia e di libertà, ma anche di liberazione e quindi domanda di normalità. È un modo per non abbassare la guardia perché situazioni limite come quella cecena sono tuttora fatti di cronaca quotidiana". "Il Partito democratico - dice ancora la deputata - ha fatto fare un balzo in avanti al Paese sulla strada dei diritti civili. Il Governo Renzi ha spinto con forza per mettere a regime velocemente le nuove unioni rendendole compatibili alla legislazione vigente, emanando i decreti legislativi attuativi in tempi brevissimi. Mi auguro che la prossima legislatura apporti gli ulteriori miglioramenti alla legislazione in materia, ma nel frattempo i Comuni non perdano l'occasione di fare la loro parte impegnandosi in una campagna di informazione che non solo renda conoscibili e accessibili i passaggi per realizzare l'unione civile, ma che promuova, al contempo, la cultura dell'accettazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso nella propria comunità".

    "Cosenza si conferma città dei diritti e delle libertà. Il Gay Pride ci ricorda che il cammino verso il riconoscimento dei diritti è ancora lungo e faticoso. Sarà un momento di riflessione e proposta, ma anche di festa. Io aderisco perché abbiamo l'obbligo di costruire una società migliore, pluralista e senza discriminazioni". Lo afferma, in una dichiarazione, Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico. "Nel manifesto politico del Gay Pride - aggiunge Guccione - si legge: 'Rivendichiamo il diritto alla libertà non solo come posizione ideale ma come realtà sostanziale, attraverso la rimozione di tutte le forme di discriminazioni, per una società plurale scevra dal pregiudizio. Rivendichiamo la tutela da qualsiasi atto discriminatorio, violenza fisica o verbale contro persone senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza,religione, grado d'istruzione, nazionalità, cultura, impiego, opinione politica o condizione sociale. Rifiutiamo ogni forma di razzismo, violenza, maschilismo, misoginia e neo fascismo che agiscano per imporre oppressione e svilimento della dignità di ciascuna persona'. Questo passaggio sintetizza perfettamente l'universalità del messaggio politico lanciato dal Gay Pride".

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