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    Ass. De Cicco "Una nuova metroleggera per una nuova città"

     

     

    Ass. De Cicco "Una nuova metroleggera per una nuova città"

    03 mag 17 “Partiamo da una premessa fondamentale: chi scrive non è mai stato a favore della realizzazione della Metropolitana leggera a Cosenza, secondo il progetto presentato dalla Regione Calabria". Lo afferma in una dichiarazione l'assessore Francesco De De Cicco. "Ritengo -spiega De Cicco- quel progetto un passo indietro circa l’integrazione nella città di una importante area urbana che è quella di via Popilia e, anche, uno scempio urbanistico con la devastazione di viale Parco. A tal proposito, ricordo a me stesso prima ancora che a tutti voi, che ho partecipato alla mobilitazione popolare della scorsa primavera e ho sfilato sulle strade della città con i cartelli che il mio movimento aveva preparato al grido de ‘Il Viale Non Si Tocca’. Il pasticcio compiuto dalla Regione Calabria con l’aggiudicazione della gara d’appalto senza l’accordo di programma con l’Amministrazione comunale di Cosenza, ci permette oggi di stare nella posizione privilegiata di chiedere delle modifiche e delle integrazioni al progetto originario, così da cogliere quanto più e meglio gli aspetti positivi, che pur ci sono, nell’utilizzo dei fondi di questa opera pubblica. Da Amministratori attenti e che operano per il bene di questa città, non si può che ragionare in questa ottica. Il sindaco Mario Occhiuto, prima ancora che essere un ottimo Primo Cittadino, è un grande Architetto e Urbanista, è uno che di città e di trasporto pubblico locale ne sa tanto e di più rispetto a tanti altri personaggi, noti e meno noti, di questa vicenda. Il progetto originario che la Regione Calabria voleva realizzare a Cosenza, prevedeva che su Viale Mancini scorresse un trenino su due binari, attaccato ai cavi di alimentazione sospesi in aria attraverso dei tralicci, che avrebbero occupato quasi interamente l’intero viale, annullando di fatto la vocazione di parco e area fitness che attualmente riveste. Altresì, l’opera pensata dai nostri amministratori regionali, avrebbe ricreato vent’anni dopo, una nuova barriera tra via Popilia e il resto della città. Nulla di tutto questo poteva essere accettato e grazie alla caparbietà del sindaco Occhiuto, sostenuto anche da un folto movimento popolare, nulla di tutto questo è stato realizzato e verrà mai realizzato. Il pericolo di uno sventramento del Viale e dell’isolamento di via Popilia, capisaldi della visione regionale dell’opera, sono definitivamente scongiurati. La Regione Calabria che dimostra nei fatti di avere un forte interesse nella realizzazione dell’opera, tanto da chiedere a diverse persone di intercedere presso il Sindaco di Cosenza al fine di farlo desistere dalle sue ferme posizioni, ha finito per cedere alle richieste di modifiche e integrazioni provenienti dalla nostra Amministrazione comunale. Almeno così pare. Ora dovremmo verificare cosa verrà scritto nero su bianco nell’Accordo di Programma Quadro e, soprattutto, quali garanzie verranno inserite per la realizzazione dell’opera così come è intesa da Mario Occhiuto e per tutte le integrazioni chieste dal Comune di Cosenza e dalle quali non si può prescindere. Nella nuova rimodulazione dell’opera i fondi a disposizione del Comune di Cosenza saranno di circa 200 milioni di euro e non si potrà più parlare di sola metropolitana leggera, ma di un nuovo sistema di trasporto pubblico locale e probabilmente anche di una nuova città. Sì, perché le importanti integrazioni al progetto, andranno a modificare totalmente l’assetto urbano di Cosenza, risolvendo problemi di inclusione sociale che ci portiamo dietro dagli anni ’70. Ma ora andiamo nello specifico. Sarà realizzata una nuova strada che collegherà l’area del Ponte di Calatrava con il ponte della Sopraelevata, che viaggerà parallelamente a via Popilia. Questa nuova arteria stradale oltre a diventare importante per il transito veicolare cittadino, rappresenterà l’integrazione del quartiere di via Popilia con la città. Infatti, il nuovo confine urbano di Cosenza, non saranno più appunto le palazzine di via Popilia, ma il fiume, quale confine fisico e reale della città. Finalmente il quartiere nel quale sono nato e dove ancora vivo, sarà parte della città, ad un passo dal nuovo centro pedonale e dal più grande parco urbano. Il Viale, infatti, diverrà un grande Parco urbano, il più grande d’Italia e uno tra i più grandi d’Europa. Le attuali carreggiate stradali verranno eliminate, così da lasciare spazio a nuovo verde, giochi d’acqua e nuove aree fitness. Su di un lato, solo su un lato, verranno realizzati, nel terreno, dei binari dove scorrerà silenzioso un vettore elettrico, che quindi non avrà bisogno di cavi di alimentazione e tralicci. L’area del vecchio deposito ferroviario, oggi sede di Associazioni, ma anche luogo di incuria, verrà interamente riqualificata. Continuerà ad avere l’attuale vocazione sociale, con nuove strutture architettoniche e pienamente integrata con il Parco Urbano. Il vecchio tracciato ferroviario verrà elettrificato e riqualificate le piccole e storiche stazioni presenti su Via Popilia. L’elettrificazione del tracciato ferroviario garantirà il collegamento veloce dal Savuto a Montalto, sino all’Università. In futuro potremo sperimentare anche un collegamento veloce con altre zone della provincia, grazie all’interconnessione con la rete nazionale delle Ferrovie e magari chissà vedere arrivare alla vecchia Stazione di Cosenza centro un treno carico di turisti... Il Centro storico, altro importante quartiere che verrà richiamato nell’integrazione con la città, avrà un collegamento particolare con la rete di trasporto pubblico grazie alla realizzazione di un’ovovia. L’ovovia collegherà l’importante attrattore culturale che è il Castello Svevo con l’area dei Box Art. Sarà un’opera che si inserisce perfettamente nella visione turistica che il Sindaco ha della nostra città, quale volano di sviluppo economico e occupazionale. Sempre nel Centro Storico verrà finalmente abbattuto quel gigantesco cubo di cemento armato che è l’ex Hotel Jolly, oggi sede dell’Aterp, per lasciare spazio ad un avveniristico Museo di Alarico, nuovo prossimo attrattore culturale. La città antica, poi, vedrà completata la riqualificazione del quartiere di Santa Lucia, grazie al recupero e al rifinanziamento di opere previste ed ad oggi non terminate. Altri fondi verranno destinati al rifacimento di strade e marciapiedi di altri quartieri, come ad esempio l’area di via Panebianco. Verrà, infine, realizzato il nuovo ponte sul fiume Campagnano che collegherà il Viale Parco di Cosenza a quello di Rende, con un attraversamento veicolare e pedonale, riqualificando anche la zona dell’ultimo lotto di via Popilia compresa tra il parco Nicolas Green e il parco Robinson. In questo nuovo quadro urbano, troverà spazio anche un altro progetto che vede la riqualificazione della stazione ferroviaria di Vaglio Lise, che attraverso una grande piazza e l’interramento delle strade a scorrimento veloce di viale Crati, sarà ricongiunta a via Popilia e quindi alla città, e tutti quegli enormi spazi oggi abbandonati, saranno destinati a nuove attività economiche e direzionali. E la prossima realizzazione del nuovo Stadio San Vito – Marulla, invece, rigenererà la zona di via degli Stadi, con il prolungamento di Viale Parco dall’ultimo lotto di via Popilia sino alle porte di Castrolibero. E’ un momento storico per la nostra città. Con la rivisitazione di un’opera che da scempio architettonico diventa innovazione sociale e urbana, daremo un volto nuovo e un futuro a Cosenza, ma anche all’area urbana, che auspico un giorno possa diventare città unica. La Regione Calabria non perda l’occasione di contribuire a lasciare un segno positivo sui nostri territori. Grazie all’intuizione di Mario Occhiuto, Mario Oliverio ha la possibilità di chiudere in bellezza la sua lunga parentesi politica e potrà finalmente vantarsi di aver realizzato qualcosa di buono”.

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