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Campanella "Sul centro storico di Cosenza cacofonia medioevale"

 

 

Campanella "Sul centro storico di Cosenza cacofonia medioevale"

21 giu 17 "Un gruppo di attivisti di Sinistra Italiana, tra i quali sindacalisti, giornalisti in pensione, semplici cittadini (perlopiù ) ha scelto la strada arcaica e vetusta del manifesto intellettuale per denunciare una sorte di barbarie che si starebbe consumando nel centro storico di Cosenza. È noto a chiunque abbia frequentato con abnegazione le scuole dell'obbligo che gli interventi effettuati dal Comune sono state semplici recinzioni susseguenti a crolli dovuti all'usura del tempo che, diceva Giuseppe Berto, " non risparmia cose e persone ed è l'unica democrazia consolidata del destino ". Cosa dovrebbe fare il Sindaco di Cosenza secondo lorsignori? Impiegare trecento milioni di euro, non si sa da dove, per acquistare e ristrutturare edifici privati. Dove si trovino queste risorse i nostri appellanti non lo dicono. Perché è prassi indicare soluzioni senza risorse Eppure, e chi vive a Cosenza ne è ben consapevole, negli anni novanta costoro raccontavano la novella di una città antica rinata sol perché sorsero tre bar, due pizzerie e un pub. L'unico intervento concreto fu la pavimentazione realizzata grazie ai fondi Urban , per merito dell'allora assessore all'urbanistica, Stefania Frasca. Quando, nel 2001, si presentò l'occasione per acquistare il vecchio Palazzo delle Poste e farne la facoltà di giurisprudenza l'amministrazione comunale di sinistra disse no. Sul punto si erano impegnati sia il ministro Moratti che il compianto rettore Venuta ma (repetita juvant ) Cosenza disse no. Quella sarebbe stata l'occasione per dare vitalità al centro storico e generare la ristrutturazione degli edifici privati. E non aprirono bocca, i nostri sodali amici intellettuali , quando la Provincia, nel 2009, sposto ' la sua sede a Via Popilia, acquistando un palazzo inutile e togliendo 600 persone dalla quotidianità della città antica. Insomma, è inutile girarci intorno e Longanesi lo aveva intuito quando disse che " alcuni socialisti bisognava prenderli per bocca e che mai tollererebbero un moderato al governo ". La sintesi del ragionamento è questa. Il resto è cacofonia medievale". Lo scrive in una nota il giornalista Mario Campanella.

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