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Ferace duro "Non si può scrivere impunemente contro le autorità. Il ristoro a orfani e Caritas"

 

 

Col. Ferace duro "Non si può scrivere impunemente contro le autorità. Il ristoro a orfani e Caritas"

28 set 16 "E' la prima volta in vita mia che agisco contro un giornalista" afferma sconsolato il Colonnello dei Carabinieri Francesco Ferace commentando la condanna del direttore di "Cosenza Sport - Icchitè" Gabriele Carchidi, all'epoca dei fatti Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza. "Non ho mai conosciuto questa persona che ha scritto una serie di menzogne che hanno necessitato da parte mia e da parte del colonnello Franzese di una reazione non a tutela delle nostre persone, che è relativo, ma del ruolo che sia io che il colonnello Franzese occupavamo in quel momento al vertice dei Carabinieri in provincia di Cosenza. Non si può scrivere contro procuratori, vescovi, magistrati, sindaci, cardinali, colonnelli impunemente. L'autorità giudiziaria ha riconosciuto le nostre ragioni e consapevolmente ha condannato al risarcimento dei danni che sono stati provocati da un punto di vista etico e morale. Non possiamo conciliarci con le nefandezze che personaggi del genere scrivono sui giornali. A tutela dell'onorabilità dei nostri rispettivi ruoli e delle nostre funzioni". Poi il colonnello Ferace, attualmente a capo del Comando della Sezione Antifalsificazioni monetarie dei Carabinieri di Roma, precisa "Noi, che abbiamo fatto dell'etica e del costume la nostra ragione di essere e che ci consente di camminare in giro con la testa alta e con la schiena dritta, non potevamo assolutamente sopportare le menzogne indegne che costui si è permesso di scrivere sul nostro conto. Per cui abbiamo reagito chiedendo all'autorità giudiziaria di pronunziarsi su questa vicenda. Essa l'ha fatto condannandolo, giustamente, al carcere per otto mesi ed al ristoro dei danni etici e morali che il tribunale vorrà quantificare. Danni che saranno devoluti tutti all'Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei Carabinieri e alla Caritas di Cosenza"

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