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Undici ergastoli per l'inchiesta Tela del Ragno che ha messo alla sbarra le cosche cosentine

 

 

Undici ergastoli per l'inchiesta Tela del Ragno che ha messo alla sbarra le cosche cosentine

24 set 16 E' durata ben cinque ore la camera di consiglio della Corrte di Assise di Cosenza che ha emesso la sentenza di ben 11 ergastoli, 5 assoluzioni e un proscioglimento, agli imputati dell'inchiesta "Tela del ragno". La pubblica accusa aveva chiesto quattordici ergastoli e la condanna per quasi tutti gli imputati, componenti i clan cosentini Perna-Ciscero, Gentile-Africano-Besaldo di Amantea, Scofano-Martello-Rosa-Serpa di Paola, e Carbone di San Lucido. La sentenza ieri sera sul tardi dal presidente della Corte, Giovanni Garofalo, a latere Francesca De Vuono. Per Giovanni Abruzzese ergastolo con isolamento diurno, giudicato colpevole, tra l'altro, dell'omicidio di Luciano Martello. Ergastolo con isolamento diurno anche per Salvatore Valerio Crivello, Gennaro Ditto, Giancarlo Gravina, Giuseppe Lo Piano, Mario Martello, Giacomino Guido, Fabrizio Poddighe, Mario Mazza, Francesco Tundis. Ergastolo con isolamento diurno per un anno e sei mesi per Nella Serpa mentre per Umile Miceli la condanna è stata di 22 anni. Sconto di pena per i collaboratori di Giustizia, Valerio Diodato, condannato a 11 anni di reclusione e per Giuliano Serpa condannato a 14 anni ma con isolamento diurno per un anno. Per i condannati all'ergastolo è stata disposta l'interdizione legale, la decadenza della potestà genitoriale e la libertà vigilata per tre anni. Per Giuliano Serpa, Vincenzo Dedato e Umile Miceli è stata disposta l'interdizione legale e la sospensione della potestà genitoriale per il periodo di esecuzione della pena. Assolto Luca Bruni per intervenuta morte e per Giacomino Guido per avvenuta prescrizione. I giudici hanno assolto anche Paolo Brillantino, Tommaso Gentile, Mario Matera, Livio Serpa e Ulisse Serpa per non aver commesso il fatto. Disposta la scarcerazione per Tommaso Gentile e Livio Serpa anche se Tommaso Gentile resta in carcere per altro motivo. Disposta inoltre, per tutti gli imputati condannati, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Tutti gli imputati sono stati condannati al risarcimento dei danni richiesti dalle parti civili. Trasmessi alla Procura per il reato di falsa testimonianza gli atti di Vanessa Abruzzese, Giuseppe Drago e Antonietta Cipolla. Tra novanta giorni le motivazioni. Le difese hanno già fatto sapere che ricorreranno in appello.

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