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Formisani incontra la Cgil: assieme lavoro comune sul sociale
Formisani incontra la Cgil: assieme lavoro comune sul sociale 19 mag 16 Nei giorni scorsi, la segreteria della CGIL di Cosenza ha incontrato il candidato sindaco di Cosenza in Comune Valerio Formisani. “La comune esperienza nel sociale, che ci costringe a misurare quotidianamente le difficoltà ed i problemi che vive la città in termini di disoccupazione, povertà e progressiva riduzione dei servizi, ha reso il confronto estremamente costruttivo - ha dichiarato Formisani - e siamo riusciti ad illustrare i punti fondamentali del nostro programma sul lavoro, il reddito, la casa, i trasporti, la sanità, trovando sempre un interlocutore attento. L’Ambulatorio Medico Senza Confini dell’Auser, per migranti ed indigenti, è stato pensato e costruito insieme con il compianto segretario Giovanni Donato ed i medici della CGIL.” Secondo il candidato a sindaco di Cosenza in Comune, “il sindacato è un attore sociale fondamentale, il cui ruolo va rafforzato e valorizzato se si vuole amministrare costruendo partecipazione, condivisione e consenso, in un contesto reso sempre più aspro e difficile dagli effetti della crisi, dalle inerzie della Giunta Regionale e dai continui tagli ai trasferimenti ed ai servizi imposti dal Governo Renzi”. Per Formisani, “la nostra è una città impoverita, precarizzata ed in cui appare fortemente a rischio la stessa tenuta della coesione sociale. Cosenza è la città che ha registrato l’aumento percentuale della disoccupazione più alto di tutto il sud Italia. Vecchie e nuove povertà hanno trasformato il tessuto urbano; si lavora in nero o con i voucher, troppi rinunciano persino a curarsi e la ricchezza è concentrata in poche mani di abili prenditori di risorse pubbliche. Eppure - dice ancora Formisani - dal 2000 ad oggi, la Calabria è stata sommersa da un mare di soldi: quasi 6 miliardi e mezzo di fondi europei (oltre 12 mila e 500 miliardi delle vecchie lire) che sono stati gestiti da governi e amministrazioni sia di centro destra che di centro sinistra. A chi siano andate queste risorse e quali effetti abbiano prodotto è sotto gli occhi di ognuno. Per tutte queste ragioni non si può lasciare che ad amministrare Cosenza siano gli stessi personaggi e gli stessi partiti che portano la responsabilità di questi risultati e dell’attuale degrado. Non si possono lasciare le istituzioni democratiche in mano a chi considera la politica come la continuazione degli affari con altri mezzi o a chi è contiguo alle mafie. Appare evidente quanto sia necessaria una svolta, ed il prossimo 5 giugno i cosentini hanno a disposizione un’occasione per cambiare veramente. Uno degli elementi di questa svolta, in controtendenza con quanto cerca di realizzare il Governo Renzi che prova ad isolare e mortificare le organizzazioni di rappresentanza - conclude Formisani - deve essere rappresentato da una stagione nuova di contrattazione sociale e di partecipazione diffusa, sempre nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza del sindacato”.
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