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Occhiuto "L'architetto prestato alla politica"

 

 

Occhiuto "L'architetto prestato alla politica"

06 giu 16 A Un architetto prestato alla politica. E' così che a Mario Occhiuto, confermato sindaco di Cosenza al primo turno, piace definirsi. E nella sua vita la professione di architetto l'ha fatta da padrona fino alla scesa in campo, nel 2011, sotto la bandiera dell'Udc con cui si aggiudicò per la prima volta la poltrona di primo cittadino di Cosenza. Poi - insieme al fratello Roberto, parlamentare - il passaggio sotto la bandiera di Forza Italia. E proprio per il partito di Berlusconi - che ha ottenuto il 10,56% pur senza schierare il simbolo - Occhiuto rappresenta una delle poche note positive di questa tornata elettorale. Da professionista Occhiuto aveva studi a Cosenza, a Roma e Pechino. E' stato, tra l'altro, componente del Consiglio superiore per i Beni culturali e ambientali presso il ministero; dell'Unità tecnica operativa per i Balcani istituita per la ricostruzione dei Paesi di quell'area; curatore delle mostre "Visioni Italiane" di Pechino 2006, "Sustainable Cities in Italian Style" e "Il Giardino all'italiana", entrambe all'Expo Universale di Shanghai 2010. Tutte attività messe in naftalina quando ha deciso di mettersi in politica. Un impegno, ha tenuto a sottolineare anche subito dopo la rielezione, portato avanti a modo suo, "lavorando sulle attività che riguardano la città ed i cittadini". E forse è stata proprio questa la chiave del suo successo, raggiunto con la spinta di 15 liste civiche e mai in discussione, sin dall'inizio dello spoglio. Un successo, quello di Occhiuto, giunto a conclusione di una campagna elettorale aspra, durante la quale è stato attaccato, anche duramente, dagli avversari. Campagna aperta per quella che lui definì una "squallida operazione politica": le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, tre dei quali della sua maggioranza. Un gesto vissuto come "un tradimento" da Occhiuto che, dice qualcuno che gli è vicino, gli ha dato nuova energia per affrontare - e vincere - la nuova battaglia.

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