Comunisti Cosenza "No all'arrivo di Fiore" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Comunisti Cosenza "No all'arrivo di Fiore"

07 gen 16 Riceviamo e pubblichiamo nota della Federazione di Cosenza del Partito COmunista e del Fronte della Gioventù Comunista. "Informati dell’intenzione di Roberto Fiore, leader del movimento dichiaratamente nazifascista “Forza Nuova”, di venire a Cosenza e a Verbicaro in data 9 gennaio 2016 per tenere dei comizi, la federazione cosentina del Fronte della Gioventù Comunista e la sezione cosentina del Partito Comunista chiamano gli studenti, i lavoratori, i disoccupati di Cosenza e provincia a radunarsi per difendere la città dall’ingerenza e dalle provocazioni di colui che altro non è se non una delle peggiori personalità legate alla storia dell’estrema destra eversiva nel nostro paese. Ricordiamo a tutti che il ducetto in questione, oltre ad essere uno degli imprenditori sfruttatori più ricchi d’Europa, è un terrorista degli anni ‘70 responsabile della morte di decine e decine di persone, condannato per le stragi relative alla cosiddetta “strategia della tensione”, riuscito a fuggire nel Regno Unito grazie anche al sostegno attivo dei servizi segreti britannici. Sappiamo bene che quando il capitale ha la necessità di mostrarsi per quello che è, di gettare la maschera della democrazia borghese e di mostrare il suo volto più brutale e autoritario, ecco che i camerati rispuntano fuori dalla pattumiera della storia, e la giunta nazista attualmente al potere in Ucraina ne è l’ennesima dimostrazione. Il razzismo e la xenofobia costantemente espressa dai camerati di ogni sorta chiarisce inevitabilmente la natura antioperaia e antipopolare dei gruppi fascisti che, incolpando gli stranieri della crisi e additandoli come nemici numero uno, non fanno altro che assolvere i veri colpevoli della disoccupazione di massa, della povertà e dello sfruttamento, ovvero i capitalisti. La sinistra borghese, con il suo atteggiamento, nel migliore dei casi ambiguo o quasi sempre favorevole all’integrazione capitalistica europea, ha una grossissima responsabilità nell’aver permesso ai fascisti di cavalcare anche il sentimento antieuropeista sempre più preponderante tra le masse popolari, lasciandole alla coda di parte della borghesia nazionale e del suo progetto reazionario. Il tema dell’Europa e dell'Euro infatti è un tassello fondamentale della propaganda fascista la quale, facendo leva sul populismo, propone l’uscita dall’UE e dall’Euro da un punto di vista totalmente nazionalista e reazionario, portando avanti le istanze di parte della borghesia nazionale e della media impresa italiana, in contrasto con la borghesia monopolistica e finanziaria. Noi, da comunisti, ci battiamo invece contro l’Unione Europea poiché la consideriamo un'unione imperialista interstatale del capitale monopolistico e, perciò, la nostra è una lotta di classe, assolutamente non nazionalista, in primis contro la borghesia europeista di casa nostra. Come Partito Comunista e Fronte della Gioventù Comunista sosteniamo che un vero fronte antifascista possa nascere solo dall'alleanza sociale della classe operaia e del sottoproletariato con i lavoratori autonomi e il ceto medio impoverito dalla crisi, e non tramite la sola alleanza delle formazioni politiche di sinistra, soprattutto se tra questi c'è chi vuole ridurre l'antifascismo ad una lotta istituzionale che legittima il sistema vigente, rifacendosi a una costituzione che oggi non può più rappresentare e tutelare i diritti delle classi popolari. Un fronte antifascista non può non essere un'alleanza anticapitalista, di classe, contro l’Unione Europea, la NATO e il capitale monopolistico internazionale. Per noi l’antifascismo è inseparabile dall’anticapitalismo, dunque, per quanto consideriamo necessario mettere in atto risposte militanti ogni qualvolta i fascisti tentino di rialzare la testa, per salvaguardare i nostri quartieri e le nostre città dalla presenza di questi luridi servi degli sfruttatori, allo stesso tempo però non dobbiamo lasciarci dettare l’agenda politica dall’estrema destra e dobbiamo continuare, ogni giorno, la nostra opera di agitazione, propaganda e radicamento all’interno dei luoghi di lavoro, delle scuole, delle università e dei quartieri popolari. Pertanto, annunciamo la presenza delle nostre organizzazioni tanto a Cosenza quanto a Verbicaro il 9 gennaio per costruire una risposta politica e militante che impedisca a uno sporco terrorista sfruttatore come Roberto Fiore e ai suoi lacchè di avvicinarsi a Cosenza città per legare i nostri quartieri con le catene del fascismo, rendendoci vittime e schiavi di un sistema che, proprio come Fiore ed FN, ci vuole divisi, impotenti e schiavi nel nome del profitto."