Il Pd si spacca, Presta candidato senza primarie, Gentile esterno, Paolini solo

19 feb 16 Alla fine ha vinto Renzi. Siamo stati facili profeti quando in anteprima vi avevamo annunciato che non ci sarebbero state primarie e il pupillo del Capo del Governo sarebbe stato il candidato del centrosinistra alla poltrona di sindaco di Cosenza. Tra mugugni e qualche muso lungo, il Pse di Paolini su tutti, stamattina il nervosismo si toccava con le dita. Una riunione fiume che ha visto molti pugni sbattere sul tavolo e il malcontento di alcuni dei 17 firmatari che hanno "bruciato" Occhiuto. Il lungo elenco delle sigle hanno approvato il documento, che pubblichiamo integralmente di seguito, non include Ncd dei fratelli Gentile e, ma non può essere diversamente, i dissidenti del PD. Tra loro Oliverio e Guccione. I due essendo interni al partito non hanno sigle che li rappresentano ma, è noto, nonostante i diversi incontri avuti a Roma, non vanno molto di pelo con la situazione che si è venuta a creare. Guccione, anzi, molto diplomaticamente si era tirato da parte percependo l'aria che tirava. Discorso diverso per il Governatore che avrebbe preferito più compattezza e le primarie. Rimangono così, si fa per dire, alla finestra Enzo Paolini, che si porta dietro il gruppo del PSE, e il gruppo Gentile. Ma per loro sembra ci siano altri accordi in chiave Governo. Anzi, fino ad un paio di ore fa aveva preso quota anche una candidatura Katia Gentile pare rientrata dopo un paio di telefonate romane. Ne sapremo di più nelle prossime ore. Di fatto il cosidetto partito della nazione è rappresentato in maniera plastica. Si registra dunque la virata dei Morrone, largamente annunciata da tempo con dichiarazioni d'affetto verso le iniziative del Governatore, a sinistra e l'appoggio esterno dei Gentile. Assieme a Paolini, che aveva annunciato ben 14 liste a suo sostegno, c'è la minuscola componente che fa riferimento a Scelta Civica. Peso specifico non valutabile. Nel PD intanto la spaccatura c'è ma non si vede. Tra il Governatore Oliverio, Marco Ambrogio, Guccione e Adamo sembra calata una pax elettorale. Ma le ultime vicende che hanno riempito le colonne dei giornali sono note a tutti. Malumori inoltre delle porte girevoli che hanno permesso di mandare a casa Occhiuto i quali si sentono a loro volta gabbati. Ma per loro la consolazione c'è già stata. In attesa di sentire cosa ne pensa il manager dello spettacolo del fardello di liste che si troverà al fianco leggetevi il documento unitario:

"Lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è stato un atto interruttivo di una nefasta pagina amministrativa. Nel corso di questi ultimi anni, Cosenza ha subito un progressivo processo di impoverimento generale. L'Amministrazione comunale uscente è stata utilizzata al servizio di interessi particolari e di gruppo che hanno caratterizzato soprattutto l'attività autoreferenziale del Sindaco decaduto. Ciò ha determinato l'implosione della coalizione che alle elezioni amministrative del 2011 aveva prevalso dal momento che, via via, sono state molteplici le forze politiche che hanno inteso differenziare la loro responsabilità da quella del Sindaco,determinando così la deflagrazione della maggioranza consiliare. Il logoramento amministrativo ed una crisi strisciante istituzionale hanno penalizzato la città. È stata sacrificata, così, ogni prospettiva di sviluppo. Cosenza, oltre ad un sensibile calo demografico, ha registrato la perdita di ogni funzione direzionale e strategica. Occorre invertire la rotta per un'opera di bonifica e di rilancio. Per questo fine è necessario il protagonismo e la responsabilità di un'ampia alleanza civica e progressista per il nuovo governo della città. L'ambizione dovrà essere quella di recuperare la centralità di Cosenza nell'ambito regionale. Bisogna andare oltre i confini degli schieramenti politici tradizionali. La riunione odierna, pertanto, ritiene di sospendere lo svolgimento delle primarie e di aprire un confronto per designare un candidato a sindaco fortemente condiviso ed unitario attraverso la partecipazione attiva di tutte le componenti della coalizione. Conseguentemente, le forze sottoscrittrici del presente documento intendono proporre un'intesa con il candidato Lucio Presta. La designazione di Lucio Presta, alla guida dell'Alleanza Civica e Progressista, dovrà essere espressione di un progetto di governo finalizzato a valorizzare l'identità storico-culturale e territoriale cittadina ed a promuovere un'opera di ricostruzione morale, sociale ed economica. Il documento è stato firmato dal Partito Democratico, Calabria in rete, Psi, Idm, Centro Democratico, Cosenza nel cuore (Luca Morrone), Idv, PSDI, Alleanza Popolare, Movimento civico cattolico, ALA (Giacomo Mancini)"