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Il caso del giornalista Campanella che fa impallidire anche Kafka

 

 

Il caso del giornalista Campanella che fa impallidire anche Kafka

27 ago 16 Il prossimo 14 ottobre potrebbe dirsi la parola fine sul caso kafkiano di Mario Campanella, il giornalista e scrittore cosentino, salito agli onori per il suo ultimo libro su Syd Barrett, che l'Asp di Cosenza non ha ancora stabilizzato. Il giudice del lavoro Silvana Ferrentino dovrà decidere sulla validità della conciliazione legale firmata il 2 dicembre del 2014 dinanzi a un altro giudice, Bonfiglio, che l'allora commissario straordinario Gianfranco Filippelli revocò e per la quale si è beccato un rinvio a giudizio per abuso di ufficio. Campanella ha chiesto nel mese di marzo 2015 l'immissione in servizio e se il giudice gli darà ragione è presumibile che l'Asp debba dargli gli atterrati oltre all'indennizzo per la mancata stabilizzazione previsto dalla UE. La vicenda è ancora più assurda se si pensa che l'Asp è difesa in giudizio da quell'avv. Giovanni Lauricella , a giudizio per la vicenda degli incarichi legali dati a un solo avvocato, che firmò la validità della conciliazione! Un brutto esempio di burocrazia persecutoria. Il giornalista è difeso dall'avv. Mara Paone La conciliazione legale fu siglata dopo che il tribunale di Roma aveva condannato l'Asp al pagamento dei contributi non prescritti per la natura subordinata del rapporto di lavoro con il giornalista. La stessa Asp che negli anni, lo ricordiamo, stabilizzò ,secondo la Corte dei Conti, centinaia di persone senza titoli.

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