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Regionalismo e comunicazione, l'esperienza di Guarasci

 

 

Regionalismo e comunicazione, l'esperienza di Guarasci

21 set 15 "Regionalismo, politica e comunicazione: l'esperienza di Antonio Guarasci primo presidente della Regione Calabria" è il titolo dell’evento formativo per giornalisti tenuto lunedì mattina presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria. L’Unical, la “Fondazione Antonio Guarasci”, l’Odg Calabria ed il Circolo Stampa Cosenza si sono fatti promotori di una giornata iniziata con i saluti di Franco Bartucci, giornalista, che ha fatto da coordinatore degli interventi, a cui sono seguiti quelli di Francesco Altimari, direttore del dipartimento LISE, di Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, e di Gregorio Corigliano, presidente Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”. Al centro dell’evento le relazioni di Giuseppe Trebisacce, Presidente della Fondazione Antonio Guarasci e docente Unical, Mario Bozzo, presidente Fondazione CariCal e Giovannella Greco, docente di sociologia e comunicazione di massa Unical. Trebisacce ha intessuto la propria relazione sul tema della “Politica e cultura di Antonio Guarasci”. Dopo aver ripercorso la vita e la formazione del primo presidente della Regione Calabria, eletto nel 1970, Trebisacce ricorda le rilevanti competenze storiografiche di Guarasci nell’ambito della Storia contemporanea e del Risorgimento, che si innestavano nella corrente del rinnovamento storiografico del dopoguerra. “Antonio Guarasci: maestro, politico, giornalista”, è questo il titolo dell’intervento di Mario Bozzo, che tra le tre definizioni preferisce soffermarsi in particolare su quella di maestro, ricordando l’etimologia del termine che ha il significato di “colui che ha qualcosa in più”, e nel caso di Guarasci quindi, di una figura che ha fatto da maestro anche nell’attività politica con “il suo slancio ideale e la passione civile”, caratteristiche che secondo Bozzo sembrano essersi perse nel panorama politico attuale. Giovannella Greco è intervenuta sul tema “La comunicazione nella società di massa”, spiegando come oggi l’informazione si divida in quella “off line” ed “on line”, o per meglio dire “mainstream” e quella dei “new media” soprattutto sul web fatta anche dai social media, finendo con il considerare che esiste una spartizione quasi alla pari tra la fruizione di informazione divisa in questi due mondi ed all’esistenza di una ibridazione che prende il nome di un sistema comunicativo “new mass – mediale”. (Mattia Gallo)

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