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Il 6 a Rende workshop del Cipr sul futuro sostenibile in Calabria

 

 

Il 6 a Rende workshop del Cipr sul futuro sostenibile in Calabria

03 mar 15 Si terrà venerdì 6 marzo, dalle ore 10, presso il salone della “Casa della Natura” del Comitato Italiano per la protezione degli uccelli rapaci (CIPR), in C.da Lacone di Rende, il Workshhop “Politiche, cultura e azioni per un futuro sostenibile in Calabria” . Interverranno il Rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci, il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, i Consiglieri regionali Giuseppe Aieta, Giuseppe Graziano ed Orlandino Greco, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Unical Paolo Veltri e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Silvia Cammarata, Nicoletta Boldrini per il WWF, Agostino Brusco per Amici della Terra ed il presidente del CIPR Mauro Tripepi. Si discuterà di paesaggio, uso del suolo, salvaguardia della natura, educazione ambientale. Nel corso dell’iniziativa, a cura del CIPR ed in collaborazione con la Polizia Provinciale (che ha recuperato sul territorio il 51% dei selvatici feriti), saranno presentati i dati dell’attività del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) e sarà proposta una rapida carrellata delle principali iniziative del CIPR. Nel 2014 gli animali ricoverati sono stati 431, con picchi di ricovero nei mesi di giugno, luglio ed agosto del 56 % sul totale. I selvatici restituiti alla vita selvatica sono stati il 42%. Il Workshop ha l’obiettivo di rimettere al centro dell’attenzione della classe politica regionale e provinciale l’Ambiente, in un confronto a più voci al fine di elaborare una proposta per invertire la tendenza che vuole le questioni ambientali sempre relegate all’ultimo posto, laddove si tratta di progettare, investire, finanziare, realizzare nuove politiche per lo sviluppo durevole e sostenibile del territorio calabrese. Saranno consegnate ai consiglieri regionali due proposte di legge. Una riguarda “l’organizzazione e il funzionamento dei centri di recupero di animali selvatici ed esotici” e l’altra “ la promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione ambientale”. Tali proposte scaturiscono dal lavoro di collaborazione tra le associazioni ambientaliste i laboratori territoriali ed i centri di educazione ambientale della rete di formazione informazione ed educazione ambientale – INFEA accreditati e riconosciuti dalla Regione Calabria, ed hanno lo scopo di coinvolgere una fetta sempre maggiore della popolazione verso le tematiche ambientali che non possono essere ricondotte soltanto alla questione rifiuti. A causa di questo in Calabria è stata trascurata, ad esempio, l'esigenza di valorizzare e rilanciare le bellezze naturali della regione: abbiamo un paesaggio che offre spettacoli di inusitata bellezza laddove l'uomo non è intervenuto a fare danni con la cementificazione, l'urbanizzazione, gli incendi dolosi, il bracconaggio, e altri interventi predatori. Si può immaginare e tentare di realizzare un progetto che sia un modello di sviluppo capace di coniugare la tutela dell'ambiente con la presenza delle attività economiche senza mettere a rischio il grande patrimonio di natura che ancora possiamo vantare. Ci auguriamo che dal confronto tra la scienza, la politica e l’ambientalismo possano scaturire sinergie che favoriscano la fruizione corretta della natura ed opportunità di lavoro e occupazione.

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