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Crolli nel centro storico di Cosenza, la Procura apre inchiesta, 44 indagati
Crolli nel centro storico di Cosenza, la Procura apre inchiesta, 44 indagati 17 giu 15 La Procura di Cosenza ha aperto un'inchiesta dopo i corlli che si sono susseguiti in questi giorni nel centro storico della città dei Bruzi. Ben 44 persone risultano iscritte nel fascicolo dell'inchiesta coordinata dal Procuratore Dario Granieri. Nove abitazioni a rischio crollo sono state poste sotto sequestro. Gli indagati sarebbero tutti i proprietari degli immobili, in alcuni casi si stratta di più persone per singolo immobile, abbandonate e fatiscenti. Molti di questi proprietari sono irreperibili o defunti. L'indagine è partita da una dettagliata relazione della Polizia Municipale di Cosenza che ha preparato una dettagliata relazione ora al vaglio della Procura della Repubblica. "Nei prossimi giorni,ha dichiarato il Procuratore Dario Granieri alle agenzie di stampa, continueremo il lavoro perchè i proprietari hanno l'obbligo di vigilare sulle condizioni degli immobili". Intanto prosegue l'azione di monitoraggio da parte della Polizia Municipale che assieme ai Vigili del Fuoco tengono sotto controllo le situazioni più critiche. Gli ultimi due corlli sono avvenuti lo scorso 29 maggio e il 13 giugno. Gli abitanti temono un effetto a catena per via del fatto che le case antiche si reggono una con l'altra e venendo a mancare loro il sostegno potrebbe verificarsi un effetto domino. Il Sindaco Occhiuto all'inizio delal sua consiliatura scrisse al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio chiedendo lo stato di emergenza per il centro storico di Cosenza in modo da avere un sostegno con fondi adeguati a mettere in sicurezza le zone più a rischio. Da paret loro i proprietari continuano a non occuparsi delle loro abitazioni lasciandole in abbandono. Situazione che ha così portato la Procura della Repubblica ad agire con l'inchiesta. Sette gli edifici attenzionati da Polizia Municipale e Vigili del Fuoco. Sono case con tetto sfondato e lesioni ad architravi e solai. Lo scorso 21maggio, facili profeti,proprio prima dei crolli, la Polizia Municipale di Cosenza aveva invitato i proprietari ad intervenire per sanare le situazioni più preoccupanti e rimuovere i ruderi sgomberando gli occupanti delle situazioni a rischio. Oggi la Procura interviene il sequestro preventivo d'urgenza. Il reato contestato è quello previsto dall'ultimo comma dell'art. 677 C.P.P. che si realizza, tra l'altro, allorchè il proprietario dell'immobilenon vigili o conservi in buono stat la costruzione e non si sia prodigato a rimuovere le cause del pericolo concreto ed attuale che un crollo possa causare all'incolumità delle persone. L'articolo prevede oltre alle pene pecuniarie e le ammende anche l'arresto. L'articolo si applica al proprietario di un edificio o di una costruzione o da chi per lui è obbligato alla conservazione o alla vigilanza dell'edificio o della costruzione, come ad esempio il tutore, il conduttore in caso di leasing e l'amministratore di condominio
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