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    Domani lo sciopero dei medici all'Annunziata, Oliverio "Condivido ragioni", Reazioni

     

     

    Domani lo sciopero dei medici all'Annunziata, Oliverio "Condivido ragioni", Reazioni

    25 feb 15 "Il profondo malessere ed il grave disagio cui sono costretti gli operatori della sanità giustifica le proteste diffuse e la stessa manifestazione dei 'camici bianchi' dell'ospedale Annunziata". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in relazione allo sciopero ed alla manifestazione annunciati per domani dai medici e dai paramedici del nosocomio di Cosenza. "Non sarò fisicamente domani in piazza - aggiunge Oliverio - solo per non apparire strumentale e anche per senso di rispetto della funzione istituzionale che mi hanno affidato i calabresi. Ciò non mi impedisce, però, di esprimere comprensione ed anche condivisione delle ragioni che animano l'iniziativa di tanti medici ed operatori sanitari che lavorano in una condizione di rischio quotidiano al fine di garantire il diritto alla cura del cittadino".

    "Esprimo profonda comprensione e condivisione delle ragioni della protesta degli operatori sanitari dell'ospedale Annunziata in programma per domani a Cosenza". Lo afferma in una nota l'assessore regionale Carlo Guccione. "Conosco bene - aggiunge - la materia per essermene occupato in passato. Da allora una situazione già grave è di molto peggiorata, tanto da rendere necessaria con la massima urgenza la nomina del nuovo commissario alla Sanità calabrese affinché questi possa avviare celermente gli atti necessari ad affrontare e risolvere criticità ed emergenze". "Il non governo della sanità che si protrae da diverso tempo - dice ancora Guccione - sta mettendo a rischio la salute dei cittadini e gli atti clientelari assunti dalle Asp e dalle Aziende ospedaliere calabresi stanno facendo aumentare di nuovo il debito sanitario".

    Sanità a Cosenza da fiore all'occhiello a Cenerentola. "Dopo tantissimi anni, finalmente, il sindacato dei medici e quello confederale proclamano lo sciopero generale all'Azienda ospedaliera di Cosenza". Lo afferma il segretario generale della Uil-Fpl della Calabria, Raffaele Gentile. "Dopo i ripetuti appelli alla politica e le procedure di raffreddamento alla Prefettura - aggiunge - si è deciso di portare avanti un'azione di protesta molto forte, che non mette a repentaglio i diritti degli utenti dal momento che vengono certamente garantiti i servizi essenziali, ma - al contrario - mira a dare risposte proprio a quei bisogni di cura della popolazione calabrese. Un piano di rientro che, per le sue pesanti implicazioni, ha ulteriormente inciso in senso negativo sull'erogazione dei servizi sanitari, precludendo, di fatto e in molti casi, il diritto alla salute di cittadini, fatto di insostenibili aumenti dei costi delle prestazioni sanitarie a carico degli utenti per una sanità che ha perso, negli ultimi anni, pezzi importanti delle sua offerta. L'emigrazione sanitaria risulta in costante aumento, mentre i servizi minimi essenziali vengono a mancare". "In questo quadro, la sanità cosentina - prosegue Gentile - ha subito pesanti conseguenze, passando da fiore all'occhiello a cenerentola del sistema sanitario regionale. I numerosi e ripetuti incidenti ai medici, agli infermieri ed ai tecnici, costretti a disumane doppie e triple turnazioni ed a turni aggiuntivi per supplire alla carenza d'organico e per garantire, con serietà e impegno, il diritto di cura dei cittadini; gli affollatissimi presidi di Pronto Soccorso e l'insostenibilità del reparto di ostetricia, solo per citare alcuni dei più eclatanti casi, rendono la sanità cosentina una polveriera. All'interno dell'Azienda Ospedaliera risultano in servizio pochissimi primari di ruolo; per il resto sono quasi tutti incaricati con tanto, troppo precariato tra il personale medico e parasanitario, costretto dal blocco del turn over a condizioni lavorative disastrose. L'organico diventa sempre più insufficiente e l'offerta sanitaria, di conseguenza e in assenza i programmazione, risulta sempre più parziale. Per queste ragioni, per dare voce e sostegno alle istanze dei medici e di tutto il personale tecnico, infermieristico e paramedico, per dare risposte concrete alle aspettative di cura dei cittadini, per contribuire - da calabresi - alla immediata soluzione delle molteplici problematiche relative all'Ospedale di Cosenza, la Uil Fpl, con convinzione e determinazione e condividendo il disagio di tutto il personale al quale va la nostra più piena solidarietà e gratitudine, partecipa alla mobilitazione prevista per domani, chiedendo nel contempo alle autorità preposte un intervento risolutore teso, altresì, a fare piena luce su quanto accaduto negli ultimo 10 ani all'interno dell'Azienda ospedaliera di Cosenza".

    "Non è un fatto ordinario che i medici e tutto il personale di un presidio ospedaliero a dimensione regionale incrocino le braccia e scendano in piazza. Quello di domani è un ulteriore grido di allarme: si perviene allo sciopero dopo che all'Annunziata di Cosenza è stato deciso perfino il blocco dei ricoveri programmati". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Io - aggiunge - sto dalla parte dei medici e di tutti gli operatori. Anche se sono impedita ad essere presente alla manifestazione perché obbligata a partecipare ai lavori parlamentari, esprimo condivisione e pieno sostegno alla loro lotta. All'ospedale civile di Cosenza è elevato il rischio a cui è sottoposta la responsabilità professionale soggettiva degli operatori sanitari ed è accentuato fortemente il limite della mancanza dei livelli di sicurezza che mette in pericolo la salute del cittadino. E' una emergenza che è andata aggravandosi giorno dopo giorno per inerzie che potrebbero definirsi dolose e che non si giustificano in alcun modo". "Non si può perdere altro tempo. Per rimuovere i disservizi e il grave deficit strutturale che hanno reso insicuro e limitato il funzionamento di un presidio Hub - dice ancora Enza Bruno Bossio - occorre attuare misure urgenti e straordinarie da assumere, se è il caso, anche in deroga al Piano di rientro. Anche per questo mi auguro che nelle prossime ore si ponga fine alla 'vacatio' di direzione della gestione commissariale del sistema sanitario regionale. La sanità non può essere ridotta a terreno di scorribande per lotte di potere. E' chiaro il tentativo in atto da parte di alcune forze di impedire che il governo della sanità sia legittimamente affidato a chi ha vinto le elezioni per governare la Calabria. Ha fatto bene il presidente Mario Oliverio a chiedere al Ministro della Salute, però, di fare presto affinché venga designato comunque un commissario anche a costo di non essere nominato egli stesso pur se la legge gli assegna il pieno diritto di esercitare questa funzione".

    "So bene che la situazione dell'Annunziata è drammatica, medici ed operatori sono costretti a fare turni massacranti a causa del blocco del turn over e dell'assenza di un Commissario per la sanità che hanno bloccato l'intero comparto impedendo la necessaria riprogrammazione". E' l'incipit di una "lettera aperta" che il presidente del Gruppo "Oliverio Presidente" in Consiglio regionale, Orlandino Greco, ha inviato a medici ed operatori sanitari dell'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza, in merito allo sciopero di domani al quale non potrà partecipare in quanto impegnato a Roma. "Ho deciso di schierarmi al vostro fianco da uomo delle istituzioni, ma soprattutto - aggiunge Greco - da cittadino intenzionato a difendere il vostro lavoro per garantire ai calabresi il diritto alla salute. Credo, visto il grave momento, che sia necessario intervenire al più presto con delle assunzioni che possano quantomeno dare respiro a tutti i professionisti che devono divedersi tra i reparti e il pronto soccorso. Il presidente Oliverio ha dimostrato, sin dal suo insediamento, di voler affrontare con celerità la questione e ha chiesto con forza al governo un'accelerata per la nomina del Commissario per la sanità, così che si possa finalmente ristrutturare l'intero settore sul quale gravano le scelte indecenti compiute sino ad oggi dal governo nazionale e da quello regionale della scorsa legislatura". "A questo proposito, come avrete di certo rilevato - dice ancora il capogruppo di "Oliverio Presidente" - in queste ultime settimane mi sono esposto personalmente per denunciare il tentativo vergognoso di barattare la salute dei calabresi con poltrone e potere. Chi fino ad oggi ha sfruttato a proprio uso e consumo la gestione della sanità in Calabria, soprattutto a Cosenza, dovrà rassegnarsi: c'è una nuova classe politica che vuole voltare pagina e chiudere un capitalo vergognoso di clientela e malaffare che ha offeso la professionalità di tutti voi che quotidianamente dedicate il vostro impegno per garantire servizi essenziali ai cittadini". In conclusione, Greco, asserendo che "domani in tanti sposeranno la causa dello sciopero, ma solo a parole", propone un incontro con una rappresentanza di medici ed operatori per un confronto sulle problematiche sanitarie e per farsi "portavoce delle proposte in Consiglio regionale".

    "Lo stato di emergenza in cui versa la sanità calabrese e la crisi dell'ospedale cosentino dell'Annunziata sono, purtroppo, cosa nota. Come calabrese, tra l'altro in attesa di usufruire come comune cittadino del servizio sanitario proprio presso il presidio ospedaliero cosentino, non posso ignorare il problema e per questo motivo unisco la mia voce al coro di proteste verso un Governo sordo e cieco". Lo afferma, in una nota, il senatore Francesco Molinari. "Esprimo, pertanto - aggiunge - la mia solidarietà ai medici e ai tecnici tutti dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza che domani sciopereranno per protestare contro la carenza di personale specializzato che ha colpito la struttura. I livelli essenziali di assistenza sono a rischio e l'ospedale potrebbe non poter più garantire il diritto alla salute dei cittadini; un diritto che dovrebbe essere costituzionalmente garantito ma che in Calabria è solo virtuale. Tutti i cittadini calabresi si dovrebbero stringere attorno a questo obiettivo comune, riguardando il diritto alla salute tutti noi". "Mi auguro - dice ancora Molinari - che il presidente della Regione, Mario Oliverio, partecipi, o perlomeno garantisca il supporto dell'ente, a questa civile protesta, alla quale mi sarei unito se non fossi preso nelle maglie di sedute-fiume imposte da un Governo che va avanti a furia di decreti-legge e colpi di fiducia (anche oggi il Senato non avrà orario di chiusura). In questo momento la presenza a fianco dei cittadini di chi ricopre cariche istituzionali è fondamentale, e solo per questo motivo continuo ad essere in Parlamento, e dovrebbero essere quest'ultimi ad essere in prima linea nella battaglia per la conquista della dignità di questa terra. Un Governo che non garantisce il diritto alla salute delle persone non è all'altezza del suo ruolo: che tale messaggio venga portato avanti anche dalle istituzioni locali, quella regionale in primis".

    Una delegazione di Italia dei Valori Calabria, guidata dal segretario, Mario Caligiuri, parteciperà domani alla manifestazione di protesta indetta dai medici dell'Annunziata di Cosenza. "Condividiamo pienamente - ha affermato il segretario Caligiuri - le preoccupazioni espresse dal personale sanitario del nosocomio, costretti ad operare quotidianamente in condizioni di grave deficienza sia strutturale che organizzativa, ancora più aggravata dalla cronica carenza di personale sanitario. Una situazione che si protrae da troppo tempo, che ha portato al collasso l'erogazione di ogni tipo di prestazione, anche la più banale, negando di fatto il diritto alla salute dei cittadini e mettendo, peraltro, a repentaglio anche la salute psico-fisica dei medici stessi, costretti a turnazioni massacranti. In questo contesto è vergognoso l'atteggiamento 'attendista' del Ministro Lorenzin sulla nomina del Commissario ad acta, che dimostra una lontananza abissale dalle reali esigenze della nostra collettività". "La posizione di Idv - ha detto ancora Mario Caligiuri - è nota da tempo. Riteniamo che il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, abbia conoscenza, competenza ed esperienza sufficiente per guidare un settore così delicato e complesso come'è quello della sanità calabrese. In questa direzione, pertanto, ci auguriamo si esprima subito l'on. Lorenzin senza altri indugi ed infingimenti. Siamo convinti, infatti, che la salute dei cittadini non può rappresentare merce di scambio di alcun genere. Domani, pertanto, saremo al fianco del personale sanitario dell'Annunziata di Cosenza, pronti, però, a dar vita ad altre forme di protesta anche a Montecitorio".

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