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    Addormentano vittime con sonniferi per derubarle, nuovo arresto a Cosenza

     

     

    Addormentano le vittime con sonniferi per derubarle, nuovo arresto dei CC a Cosenza

    04 apr 14 Prosegue senza soste l'attività dei Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale, comandata dal lg Cosimo Saponangelo, che questo pomeriggio ha messo i ferri ai polsi di Mihaela Lacatus di 27 anni, romena, con l'accusa di rapina. L'arresto è giunto sugli sviluppi dell'inchiesta che nel mese scorso ha portato dietro le sbarre altre tre donne che con la tecnica del sonnifero e false promesse continuano a rapinare ignari cittadini che abboccano allo stratagemma. La tenacia dei militari ha portato così a scoprire un nuovo caso accaduto nel novembre del 2009 e rimasto nell'oblio fino a marzo. Tutto nasce da un adescamentrtito con la scusa del malore. Allora la Lacatus finse di sentirsi male e chiese alla vittima di turno, con atteggiamenti abbastanza provocanti, di essere accompagnata in macchina al pronto soccorso. Ma prima di arrivare in ospedale l'arrestata mostra di star bene e chiede all'accompagnatore di non andare più in ospedale ma di essere accompagnata ad un grosso centro commerciale dove l'aspettavano. Qui, secondo il racconto dell'uomo ai carabinierl, scatta il tranello. La donna scende chiedendo di aspettarla promettendo qualcosa e poi arriva con la classica bibita rinforzata da un mix di sonniferi tipo valium e lexotan. Il povero ingenuo infatuato dalla donna beve senza problemi il miscuglio che da li a poco lo intontisce completamente. A questo punto la Lacatus può agire indisturbata e spoglia la vittima di quanto aveva addoso, circa 200 euro, orologio e monili vari. L'uomo rimasto intontito si risveglia e prova a ripartire per andare in ospedale visto che non riesce a capire la causa del suo malore. Ma per sua sfortuna, intontito dai farmaci, prende la direzione opposta a quelal del ncomio ed esce fuori strada sbattendo con l'auto ad un muro. Li riperde conoscenza e rimane per circa sette ore. Fino a quando i carabinieri non lo ritrovano grazie alla denuncia della moglie. Infatti la congiuta, visto che il marito non rientrava, era andata in caserma a segnalarne la scomparsa. L'auto delll'uomo, nonostante i tanti passanti, era messa in una posizione che non destava sospetti. Solo le ricerche dei militari sembravano aver chiuo il caso di scomparsa. La vittima venne ricoverata in ospedale dove rimase intontita per tre giorni. Dopo il ritrovamento l'uomo però non denunciò tutto l'accaduto. Sono stati i militari, dopo la scoperta degli altri casi nel mese di marzo, che con le loro indagini sono riusciti a risalire e inquadrare l'episodio dell'incidente al sequel di rapine con sonnifero. Contattata la vittima acluni giorni lo stesso ha poi raccontato tutto il resto della storia dell'adescamento dell'uso del sonnifero. I carabinieri ricevuta l'ordinanza della doottoressa Ferrucci della Procura di Cosenza guidata dal Procuratore Granieri che aveva affidato il caso al dott. Cestone, hanno avviato la ricerca della Lacatus che nel frattempo era stata riconosciuta dalla vittima. Anche qui nuove indagini per rintracciare l'arrestata che era conosciuta alle forze dell'ordine. La Lacatus infatti, vive tra Rose e il campo rom di Vaglio Lise. La giovane era stata segnalata diverse volte a bordo dell'auto del marito, un'Audi verde. I militari da inizio mese, come segugi, sono andati dietro le tracce dell'auto beccandola questo pomeriggio. La donna con il marito, infatti stavano rientrando a Cosenza con una l'altro passegero, un loro consocente, che era stato denunciato a Lamezia per furto di rame. Così fermata l'auto hanno potuto arrestare la Lacatus e successivamente, dopo le procedure di rito, l'hanno accompagnata nel carcere di Castrovillari. Ma l'indagine continua. Infatti a breve ci dovrebbero essere ulteriori sviluppi. Altri casi sono stati segnalati da altri cittadini ed i militari hanno diffuso la foto, che pubblichiamo qui sotto, della donna per dare coraggio a quanti sono stati vittime del raggino a sporgere denuncia di quanto loro accaduto. Sembra che questo tipo di truffa sia diffusa e le vittime siano davvero tante. I militari mantengono la riservatezza e chiedono la collaborazione dei cittadini così da poter mettere fine alla truffa.

    --- Il video dell'arresto

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