La Mostra “Ritratti” del Maestro Filosa per due settimane al Museo Arti e Mestieri
04 nov 14 Saranno 50 tele le tele del Maestro Giuseppe Filosa esposte nel Museo Provinciale delle Arti e dei Mestieri in Corso Telesio, n. 17, a Cosenza. La pregevole Mostra, che è denominata “Ritratti”, rimarrà fruibile al pubblico da sabato 8 fino a sabato 22 novembre e sarà inaugurata nella stessa giornata di apertura, sabato 8 novembre, alle ore 17.30.
“I Ritratti” di Giuseppe Filosa di Rita Fiordalisi
Ritratti, volti, visi, facce. Immagini, forme e lineamenti di gente: una popolazione comune, quel tipo di persone che vivono il mondo. Ritratti di gente nota, che riconosci in primis. Volti che hanno vissuto e fatto crescere la città. Ecco il valore di un segno. L’importanza di imprimere su un foglio quelle fattezze che hanno “tratteggiato”con la loro presenza la vita dell’artista. Giuseppe Filosa, vive nel cuore della città vecchia. Qui vive come uomo, qui vive come artista e per quest’arte si ciba del mondo circostante, si nutre del calore che sprigionano le mura antiche, veicola nel suo essere artista ogni segno del popolo bruzio e lo fa in cerca del respiro della città. Ritratti di uomini, donne, giovani e vecchi. Volti tristi ed allegri, semplici e unici. Volti che parlano attraverso la pennellata forte e sicura del maestro. Volti che mostrano la normalità della vita. Perché? Perché Giuseppe Filosa vuole custodire nella tela la presenza umana, quella certezza dell’esserci. Fissa con i colori un suo preciso bisogno di condividere l’esistenza, di farlo nella consapevolezza di un mondo circostante che pulsa. Cosa insegue l’artista Filosa? Domande che cercano risposte in quei volti che appesi osservano. Volti che beffano con la loro normalità la frenetica vita che va'. Occhi che guardano fissi, nel tempo e nello spazio. Attraverso quei tratti l’artista cattura la realtà. Attraverso le pennellate abili porta fuori l’anima di quelle persone che Filosa chiama amici, quei compagni con i quali ha condiviso e condivide ancora oggi l’area urbana antica, con i quali condivide il tempo, amici che si fermano alla bottega, che lo osservano lavorare, che lo sentono apprezzare l’arte. E Giuseppe Filosa l’arte la vede in ogni oggetto comune, ma soprattutto la vede nelle pietre nude, sente l’energia della storia e la rappresenta nelle tele di una città fantastica. “Cosenza magica” prende corpo nella bottega di piazza Duomo. In questo caotico luogo nascono le sue opere, luogo che condivide con gli amici dove le idee diventano capolavori, tele su cui si fissa la vita, l’anima della città bruzia, il cuore della gente Filosa lo conferma con le stesse parole del 1978:“Con la pittura io cerco un dialogo con tutti. Non cerco consensi perchè credo che tutti debbano rendere conto della libertà delle loro idee… sono felice di lottare per l’arte, per quell’arte che ci aiuta a vivere e ad amare liberamente.”