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Morte Mons. Agostino, reazioni
Morte Mons. Agostino, reazioni 25 mar 14 "Mons. Giuseppe Agostino lascia una traccia di grande valore per la sua scelta di campo verso i deboli e i bisognosi".Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi. "Gli incarichi rilevanti da lui ricevuti dalla Chiesa Italiana come vice presidente della Conferenza episcopale italiana e presidente della Conferenza episcopale calabra - prosegue Naccari Carlizzi - sono la testimonianza del valore intellettuale e pastorale del religioso e morale dell'uomo. Negli anni in cui ha ricoperto il delicato ufficio di Pastore della comunità, si è sempre contraddistinto per la sua cultura lasciando una testimonianza negli innumerevoli scritti ed interventi raccolti nei volumi Dilatentur Spatia Caritatis che rappresentano una grande eredità di valori e una testimonianza storica e culturale per tutti i calabresi non solo per i credenti. Con lui viene a mancare non solo un grande uomo di fede ma un autentico meridionalista appassionato quanto brillante da citare ad esempio per le nuove generazioni". "Nel giorno delle celebrazioni per le esequie di monsignor Giuseppe Agostino, indimenticato presule dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, la cooperativa 'Agorà Kroton' intende esprimere tutto il suo cordoglio, scandendo le principali tappe che hanno contraddistinto un rapporto di collaborazione straordinario ed esclusivo a sostegno di sofferenti ed emarginati". Lo riferisce un comunicato della cooperativa. "Era il 1990 - prosegue la nota - quando questa storia cominciò. A Crotone aleggiava il funesto spettro della tossicodipendenza. Il sociologo Rocco Turi nel suo rapporto intitolato 'Il caso Crotone' accese una preoccupante spia d'allarme: la città pitagorica era seconda in Italia (dopo Verona) per presenza di tossicodipendenti in rapporto alla popolazione residente. In quegli anni, nessuno conosceva ancora tecniche e terapie per curare le dipendenze. Si faceva largo il metodo rigido utilizzato dalle comunità 'Patriarche', ma nel frattempo nascevano anche altre realtà. Mons. Agostino scelse in quel periodo di compiere due scelte: una, fu quella di affidare una struttura della curia sita in località Giammiglione a padre Eligio (ex padre spirituale del Milan) e qui vi fondò la comunità 'Mondo X'; contemporaneamente, convocò anche l'attuale presidente di 'Agorà Kroton', Pino De Lucia, comunicandogli di aver l'intenzione di affidare alla cooperativa (a titolo assolutamente gratuito) una struttura presente in località Sovereto". "Con mons. Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza, scompare una grande figura della Chiesa calabrese e uno strenuo difensore dei diritti dei popoli del Mezzogiorno". Così il presidente della Provincia di Reggio, Giuseppe Raffa. "Da parroco di San Giorgio al Corso di Reggio a vescovo di Crotone - Santa Severina, fino a Metropolita di Cosenza, mons. Agostino è stato uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale della Calabria, regione alle prese con ataviche contraddizioni, con vecchie e nuove povertà e con fenomeni degenerativi che da sempre ne ostacolano lo sviluppo sociale. Uomo di grande cultura, fine teologo, il presule reggino si è sempre mosso in sintonia con la dottrina sociale della Chiesa che lo portò a schierarsi a fianco dei lavoratori delle industrie di Crotone nella cosiddetta 'rivoltà dei fuochi'. La sua presenza davanti ai cancelli degli stabilimenti dell'Enichem accanto ai manifestanti nel settembre del 1993 fece il giro del mondo, nella vicenda che segnò il definitivo declino dell'unica grande realtà industriale della Calabria. La sua forte presa di posizione contro i poteri mafiosi e la tradizionale presenza dei 'capibastone' nella gestione delle feste patronali di numerose comunità calabresi ha contraddistinto un'azione pastorale che ha inciso moltissimo nella formazione delle coscienze. Ma monsignor Agostino ha avuto anche la capacità di prevedere e denunciare gli effetti nefasti prodotti dalla globalizzazione, dal capitalismo finanziario e dalla sfrenata logica dei mercati, rendendo il suo impegno sociale inscindibilmente legato alla sua missione di Fede". Voglio esprimere il più profondo cordoglio a nome della Giunta e interpretando i sentimenti del Consiglio Comunale e della popolazione di Cutro per la scomparsa di mons. Giuseppe Agostino". Lo sostiene il sindaco di Cutro, Salvatore Migale. "E' stato sicuramente - prosegue Migale - un vescovo vicino alle popolazioni e molto presente sia nella città di Crotone ma anche nei paesi della provincia e lo ricordiamo con grande stima e affetto. Padre Agostino ha dimostrato sempre una particolare attenzione e benevolenza verso la nostra città. Il Consiglio Comunale di Cutro con delibera n. 27 del 10 Luglio 1998, quale riconoscimento di un magistero illuminato, conferì all'Arcivescovo Mons. Giuseppe Agostino la cittadinanza onoraria".
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