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Oliverio "Su campo rom già chiariti i ruoli"
Oliverio "Su campo rom già chiariti i ruoli" 06 giu 14 L'ufficio stampa della Provincia di Cosenza ha diffuso il testo di due lettere riguardanti la vicenda del campo rom di contrada Vaglio Lise. La prima è stata inviata il 13 febbraio del 2013 al presidente della Provincia, Mario Oliverio, dal dirigente del settore Difesa del suolo e Protezione civile dell'ente, ingegnere Francesco Basta, e la seconda lo stesso giorno dallo stesso Oliverio al sindaco Occhiuto. Nella sua missiva ad Oliverio l'ing. Basta affermava che "la legge regionale n.34 del 2002, a seguito del decentramento dei compiti e delle funzioni dalla Regione alle Province ed ai Comuni, ha stabilito in particolare, ralativamente al demanio idrico, che alla Provincia spetta la realizzazione e manutenzione di opere idrauliche in caso di assenza dei soggetti tenuti alla loro realizzazione e la gestione del demaio idrico, con il rilascio delle relative concessioni ed autorizzazioni d'uso: concessioni di estrazioni di materiale litoide dei corsi d'acqua, concessioni di spiagge lacuali superfici e pertinenze di laghi, concessioni di pertinenze idrauliche e di aree fluviali, concessioni di derivazione di acqua pubblica". "La vigente normativa, quindi - scriveva l'ing.Basta al presidente Oliverio - non ha trasferito alle Province la proprietà dei beni demaniali insistenti sul demanio idrico, nè tantomeno le funzioni di amministrazione dei beni immobili dello Stato, limitandosi a trasferire esclusivamente le funzioni relative alla gestione del demanio idrico riguardanti il rilascio delle concessioni ed autorizzazioni d'uso". Oliverio, nella stessa data, aveva scritto al sindaco Occhiuto sottolineando il fatto, in riferimento a quanto comunicatogli dall'ing. Basta, che aveva ritenuto "opportuno chiedere al Responsabile di Settore della Provincia una relazione dettagliata al fine di chiarire sul piano giuridico-amministrativo ruoli e funzioni che - faceva rilevare il presidente dell'ente - non possono in alcun modo essere confusi e che, anzi, richiedono chiarezza al fine di assumere le necessarie decisioni e responsabilità a tutela di una comunità di uomini e donne che meritano rispetto, sicurezza e tutela da parte delle Istituzioni". "Come Ente Provincia - aggiungeva Oliverio nella lettera ad Occhiuto - siamo stati sempre a disposizione a dare il nostro contributo per affrontare una problematica qual è quella dei rom. Non ci siamo mai trincerati dietro lo schema delle competenze attribuite dalla legge alle diverse istituzioni locali ed alla Regione. Colgo l'occasione per confermare questa nostra disponibilità, ma è evidente che ognuno, nel rispetto delle norme vigenti, è chiamato ad assumere i provvedimenti necessari ad evitare situazioni di rischio per uomini e donne che meritano attenzione e rispetto". "Conoscendo la sua sensibilità di amministratore locale e le sue doti umane - concludeva il presidente della Provincia - sono sicuro che non mancherà di esercitare pienamente i poteri che la legge le affida per rispondere a queste esigenze, confermandole la piena collaborazione dell'Ente da me presieduto".
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