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Campo rom: Occhiuto replica ad Oliverio "Basta demagogia, competenze per legge"
Campo rom: Occhiuto replica ad Oliverio "Basta demagogia, competenze per legge" 06 giu 14 "E' dal primo giorno del mio mandato che ho affrontato tutte le problematiche dell'insediamento abusivo sul fiume, cercando risoluzioni, attuando una programmazione mirata e proponendo progetti che intercettassero finanziamenti per alternative definitive, puntualmente caduti nel vuoto, a un caso sociale esistente da un decennio". Lo afferma il sindaco di Cosenza in merito alla questione del campo rom dove un incendio ha distrutto 90 baracche che, è scritto in una nota, il sindaco non vuol fare diventare "un argomento a mezzo stampa per strumentalizzazioni politiche fini a se stesse" e "rispondendo a una nota della Provincia in cui si equivocano le sue parole lamentando un inesistente atteggiamento da scaricabarile". "Nelle dichiarazioni successive all'ennesimo dramma che ha messo a rischio la vita di donne, uomini e bambini - prosegue Occhiuto - non ho potuto fare a meno di evidenziare come la situazione oggi non sia più tollerabile, assumendo decisioni urgenti con l'assunzione delle mie responsabilità personali. Se nel corso di questi ultimi anni ci fosse stata una comune sinergia, forse non saremmo arrivati a questo punto. All'ente Provincia e al suo presidente Mario Oliverio vorrei ricordare che non è utile a nessuno, men che meno ai rom senza più le loro 'case' precarie, schernirsi dietro i cosiddetti 'non proclami', perché adesso è proprio improrogabilmente il momento dei fatti. Né si può credere di sfuggire ai rispettivi impegni. Tutto ciò non lo afferma il Sindaco di Cosenza per attuare quello che dalla Provincia definiscono uno scaricabarile. Lo affermava, in un provvedimento del 2 marzo 2010, la Procura della Repubblica. Con quell'atto integrativo al decreto di sequestro, come ho già avuto modo di scrivere in una mia lettera al presidente della Provincia Mario Oliverio e per conoscenza al Prefetto il 31 gennaio 2013, il procuratore poneva in chiaro che: conformemente alle previsioni di legge e non quale scelta discrezionale, le attività di competenza del Settore Protezione Civile della Provincia erano la rimozione rifiuti presenti nell'area, l'immediato abbattimento delle baracche e le iniziative volte ad impedire la realizzazione di nuovi insediamenti abusivi. Demandava invece al Comune il censimento dei presenti e l'assistenza ai minori. Tale provvedimento integrativo, pur essendo successivamente intervenuta nel corso del 2012 la revoca del sequestro originario, rappresenta una chiara individuazione delle competenze ripartite tra Comune e Provincia, derivante non già, per come sopra sostenuto, da una scelta discrezionale della Procura, ma da una obiettiva ricognizione delle norme di legge. Da lì, relativamente all'insediamento Rom, seguì altra corrispondenza con l'ente Provincia, e in particolare una mia lettera datata 20 febbraio 2013 per ringraziare il presidente Oliverio della collaborazione manifestata". "A tutt'oggi, ahimè - conclude Mario Occhiuto - quella disponibilità comunicata quasi come quei 'proclami' che adesso Oliverio dice di non essere avvezzo a fare, non c'è mai stata. Il Comune, in totale solitudine istituzionale, ha dovuto far fronte a diverse emergenze verificatesi su quell'area. Della collaborazione promessa non abbiamo intravisto neppure l'ombra".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |