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Naccari "Dg ospedale Cosenza fa scaricabarile"
Naccari "Dg ospedale Cosenza fa scaricabarile" 04 set 13 ''Il rischio clinico nelle strutture sanitarie calabresi è elevato e a distanza di 2 mesi dal decesso di un uomo avvenuto nell'ospedale Annunziata di Cosenza, poche ore dopo una trasfusione di sangue, contaminata da germi, nulla si è mosso verso una soluzione del problema''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi. ''Anzi - prosegue - si aggiunge il deprecabile episodio del ritrovamento da parte degli ispettori del Ministero della Salute, inviati lo scorso 12 agosto dal ministro Lorenzin all'Annunziata di Cosenza, di 'esche per topi e di occasionale presenza di roditori nei locali del servizio trasfusionale'. Nella stessa relazione degli ispettori si legge inoltre di altri tre casi di reazioni avverse, occorse ai donatori, una delle quali particolarmente severa. Apprendiamo, peraltro che, già tempo addietro, in un' altra occasione, all'ospedale 'Annunziata', gli ispettori rilevarono 65 irregolarità, di cui 17 gravi. Sotto inchiesta, anche in quel caso, sempre Gangemi, accusato, dopo un accertamento effettuato il 27 luglio 2010, di 'avere omesso di mantenere in buono stato di conservazione e di efficienza, in relazione alle loro condizioni d'uso e alla necessità della sicurezza del lavoro, le sale operatorie e i relativi impianti del plesso ospedaliero, rispetto alle quali sono state riscontrate gravi carenze dell'impianto elettrico, di climatizzazione e di quello attenete ai gas medicinali, la mancata differenziazione dei percorsi sporco-pulito, nonché depositi di materiale vario in aree strettamente contigue alle stesse sale'''. ''Lo stesso Gangemi, sul caso dei topi nell'ospedale da lui diretto - dice ancora Naccari Carlizzi - è intervenuto con dichiarazioni assolutamente inaccettabili addebitando la responsabilità sul fatto all'Asp cosentina. Dunque il direttore generale di un'Azienda ospedaliera risponde alle giuste accuse come se fosse un amministratore di condominio e non il responsabile di sale operatorie e centri trasfusionali che hanno chiaramente una necessità di igiene e sicurezza enormemente più grande. Si scarica la responsabilità di un fatto così grave sull'ASP, come se questa potesse procedere ad una risolutoria e facile disinfestazione! E' uno scaricabarile. Prima sul sub commissario Pezzi e adesso sull'Asp, che non ha alcuna responsabilità in materia. Per questo motivo esprimiamo tutta la nostra solidarietà al direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, che giustamente si reputa estraneo alla vicenda. Tutto ciò denota un'assoluta precarietà della conoscenza dei ruoli nonché una mancata presa di coscienza della gravità della situazione i cui risvolti negativi, come spesso accade, si ripercuotono sempre sui calabresi che, purtroppo, necessitano di cure sanitarie''.
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