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Il Diritto alla Vita e la sua difesa in un incontro dell'Aigoc
Il Diritto alla Vita e la sua difesa in un incontro dell'Aigoc 28 nov 13 Le tecniche più recenti approvate dalla scienza prenatale sono state al centro del convegno “E’ possibile curare il figlio prima della nascita?”, terzo incontro organizzato dall’Aigoc (Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici, a difesa del diritto alla vita), che si è tenuto presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza. Giuseppe Noia, docente di Medicina prenatale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile del Centro di Terapia fetale del Policlinico Universitario, è stato il relatore principale dell’incontro, moderato da Antonella Canonaco psicologa, e dal dottor Michele Florio, medico Radiologo e docente di Bioetica. “Presupposto basilare delle applicazioni della medicina fetale - ha dichiarato il professore - è il riconoscimento del feto come un vero e proprio paziente, ovvero dell’embrione come di una persona. Questo deve essere l’atteggiamento in grado di contrastare la “pigrizia mentale” che impedisce a molti ricercatori ed operatori nel campo socio-sanitario di informare correttamente la coppia, causandole molte volte uno stato confusionale, e un’ansia tale, da portare al rifiuto della gravidanza. E, tristemente, - ha proseguito il docente - molte volte la malformazione che porta a questo rifiuto sarebbe facilmente curabile quando non, addirittura, di minima gravità. Un fatto grave e inaccettabile, tanto più se si pensa che negli ultimi due decenni l’evoluzione delle conoscenze sul benessere fetale ha portato al triplicarsi delle sopravvivenze”. Al termine dell’intervento di Noia, emozionanti le testimonianze di alcune coppie presenti in sala con i propri bambini. Coppie alle quali era stato sconsigliato il proseguo della gravidanza, che è stata invece portata a termine grazie a immensa fiducia e amore per la vita. Tra queste, anche una coppia in rappresentanza dell’associazione “La quercia millenaria onlus”, di cui Noia è Socio Fondatore e Vicepresidente. L’associazione, dal 2005, si occupa di dare sostegno concreto, medico e psicologico, a tutte le coppie che devono vivere una gestazione problematica. Una mission che la “Quercia” porta avanti con determinazione, anche attraverso la diffusione di materiale informativo e corsi di formazione permanente come quello per Counseling, per l’Università Cattolica di Roma.
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