Falsava patenti, libretti auto, assicurazioni e modelli Cud, 15 denunce dei CC a Cosenza

11 nov 13 Un falsario e 14 suoi clienti sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri di Cosenza per truffa, contraffazione, falsità in scritture private e pubbliche. Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno preso il via dal sequestro, in casa di un disoccupato, di materiale informatico e contratti assicurativi, patenti (anche estere), carte di circolazione, modelli Cud e tagliandi attestanti la regolarità dell'avvenuta revisione di automezzi. Materiale risultato falso.

Un’attività investigativa complessa quella compiuta dai militari dalla Compagnia Carabinieri di Cosenza, che si è conclusa con il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza di 15 (quindici) persone, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di truffa, contraffazione, falsità in scritture private e pubbliche. Le indagini, coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Dott. Giuseppe Cava, hanno avuto inizio nel mese di aprile 2013, quando i militari, nel corso di una perquisizione presso l’abitazione di un disoccupato del centro storico cittadino, hanno rinvenuto e sequestrato materiale informatico vario, contenente dati di assoluto interesse investigativo, nonché innumerevoli contratti assicurativi, patenti di guida (anche estere), carte di circolazione, buste paga, modelli CUD e tagliandi attestanti la regolarità dell’avvenuta revisione di automezzi: tutto rigorosamente falso. Le successive verifiche, con l’estrapolazione di files che riproducevano la documentazione successivamente sequestrata, ha permesso di ricostruire l’illecita attività del contraffattore. I clienti/complici, trovati nella materiale disponibilità della documentazione falsificata/alterata, anch’essi deferiti all’Autorità Giudiziaria, si rivolgevano al falsificatore per avere:
- contratti assicurativi delle autovetture, pagando un corrispettivo inferiore a quello che gli interessati avrebbero dovuto stilando un regolare contratto presso una qualunque agenzia assicurativa;
- tagliandi di revisione “regolare” per mezzi che, alla Motorizzazione Civile o in officine autorizzate, non avrebbero mai superato la prevista verifica per problemi tecnici; - patenti italiane e straniere, ovviamente false;
- attestazioni A.S.I., per declassificare le autovetture a mezzi d’epoca, al fine di ottenere vantaggi economici nelle polizze assicurative e sulla tassa di proprietà;
- buste paghe e CUD di ignare società, per ottenere prestiti e finanziamenti; una volta ottenuti, questi non veniva onorati.
I Carabinieri hanno così stroncato un’attività che ha creato ingenti danni a Compagnie assicuratrici e finanziarie, nonché al Ministero dei Trasporti.