Minoranza Comune Cosenza: Mettere fine a Giunta Occhiuto - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Minoranza Comune Cosenza: Mettere fine a Giunta Occhiuto

13 giu 13 "La decisione del sindaco Occhiuto di procedere, motu proprio, alla revoca ed alla sostituzione del vicesindaco,al culmine di una polemica ampiamente ripresa dai media, segna una ulteriore accelerazione nella disarticolazione della maggioranza di centrodestra dopo il documento di quei consiglieri che rivendicano un rimpasto di Giunta ed una maggiore partecipazione e coinvolgimento nelle scelte dell'amministrazione". E' quanto sostengono, in una nota congiunta, i capigruppo in Consiglio comunale delle forze di minoranza del centrosinistra Giuseppe Mazzuca (Pse), Salvatore Perugini (Pd), Giovanni Cipparrone (Sel), Cataldo Savastano (Autonomia e diritti) e Roberto Sacco (Uniti per Paolini sindaco). "La maggioranza scricchiola - proseguono - perché vengono in evidenza i problemi di cui soffre la città e che sindaco e giunta non hanno saputo affrontare e, meno che mai, avviare a soluzione. Il centrodestra ci consegna una città che è andata progressivamente perdendo il suo ruolo di capoluogo e centro direzionale di servizi, umiliata dal governo regionale di centrodestra nelle sue legittime aspettative, regredita nei suoi confini di campanile per un ostentato e miope pregiudizio nei confronti dell'area urbana. E' soprattutto nella tutela del diritto alla salute dei cittadini che sindaco e giunta, per connivenza politica col governo regionale di centrodestra, hanno lasciato che le strutture sanitarie, un tempo orgoglio della medicina cosentina apprezzate a livello nazionale, degradassero a livelli da quarto mondo, segnate da un clientelismo indecente e che venissero utilizzate in campagna elettorale come strumento di rozza propaganda. Va considerato complice il silenzio di sindaco e giunta sul riparto dei fondi in sanità deciso dal governo regionale che nonostante le indicazioni diverse del Garante per la concorrenza ed il mercato assegna a Reggio un finanziamento doppio rispetto a Cosenza, che rappresenta con la sua provincia quasi la metà della popolazione calabrese. Rispetto all'emergenza lavoro e all'abbassamento della soglia di povertà, vero dramma della nostra città, sindaco e giunta non hanno fatto registrare alcuna iniziativa lasciando le fasce più deboli della comunità cittadina senza alcuna, benché minima, protezione e assistenza. La vita culturale langue, i rapporti con l'università e la popolazione studentesca sono pressocché inesistenti e vanno scomparendo le cooperative nate per offrire supporto ad attività artistiche e culturali". "In questo scenario - sostiene il centrosinistra - esplode ora un conflitto di leadership politica nella maggioranza e che investe il centrodestra nelle sue articolazioni interne agli stessi gruppi. Al di là delle cortine fumogene delle incomprensioni personali emerge netto il fallimento del centrodestra e del sindaco. I consiglieri di opposizione non hanno interesse alcuno ad assistere inerti alle faide interne al centrodestra e non si presteranno a manovre di sponda, né ad eventuali assenze o latitanze tecnicamente favorevoli, che porterebbero maggiore confusione al quadro politico e minerebbero la fiducia degli elettori di centrosinistra. I consiglieri di opposizione confermano compatti l'esigenza di una svolta politica che metta fine al mandato del sindaco ed alla maggioranza che ha sostenuto ed avallato le scelte dell'amministrazione da lui guidata. Parimenti sono da escludere fantasiose ipotesi di larghe intese sulla scia di compromessi nazionali manifestamente penalizzanti per il centrosinistra". "I consiglieri - conclude la nota - danno pertanto vita sin d'ora alla costituzione di un coordinamento del centrosinistra finalizzato a mettere fine alla subalternità del 'modello Reggio' e ad elaborare un programma di rinascita della città da sottoporre ai cittadini affinché Cosenza torni ad essere protagonista delle scelte per il suo futuro. La città è consapevole del momento difficile che attraversa ed è chiamata a mettere responsabilmente in mani più sicure ed affidabili il suo presente ed il suo futuro".