Rende: Sindaco Cavalcanti si dimette, ma non spiega i motivi. Messaggi di solidarietà

10 giu 13 Il Sindaco di Rende, l'.avv. Vittorio Cavalcanti aveva annunciato a mezzo stampa la decisione di dimettersi. Oggi la notizia ha avuto eco in ambienti politici e subito la solidarietà si è sollevata nei suoi confronti. In serata si è dimesso senza specificarne i motivi.

Il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, del Pd, ha formalizzato le dimissioni con una lettera inviata al segretario generale ed al Presidente del Consiglio comunale. Nella missiva Cavalcanti non specifica i motivi della sua decisione, limitandosi solo a darne formale comunicazione. Il Comune di Rende è stato sottoposto ad accesso antimafia. La commissione d'accesso nominata dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, ha concluso nei giorni scorsi la sua attività e si attende adesso che lo stesso prefetto, sulla base della conclusioni cui è giunta la Commissione, faccia la sua proposta al Consiglio dei ministri in merito all'eventuale scioglimento del Consiglio comunale. Nello scorso mese di novembre l'ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, e l'assessore comunale Pietro Paolo Ruffolo, erano stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Catanzaro. Nel dicembre successivo il provvedimento restrittivo emesso a carico di Bernaudo e Ruffolo era stato annullato dal Tribunale del riesame ed i due esponenti politici erano tornati in libertà. In un'intervista pubblicata ieri dal Quotidiano della Calabria, Cavalcanti aveva annunciato il suo proposito di dimettersi, denunciando il proprio isolamento.

PDL: chiarisca i motivi. "Dopo la prolissa e poco nitida intervista di domenica, le annunciate dimissioni del sindaco di Rende, Cavalcanti, sono state rassegnate. Come è logico che sia, ogni interruzione di consiliatura porta il timbro del fallimento di un'esperienza di governo che come Pdl abbiamo da più tempo sottolineato e segnalato all'attenzione dei cittadini rendesi". E' quanto si afferma in una nota congiunta del coordinamento provinciale del Pdl di Cosenza, del coordinamento cittadino rendese e del gruppo consiliare comunale del partito. "La lunga intervista rilasciata da Cavalcanti fa luce solo su un punto: non esiste più una maggiornza che al momento lo sostenga. Una maggioranza che in questi ultimi due anni ha trascinato alla deriva le capacità del Comune di fronteggiare dignitosamente le esigenze di buona amministrazione provenienti da una base sociale tra le più avanzate della Calabria. Oggi Cavalcanti dice di dimettersi perché non è stato seguito dalla maggioranza nel suo tentativo di innescare processi di discontinuità con un passato il cui artefice e lo stesso che lo ha insediato nel suo ruolo di primo cittadino di Rende, ovviamente per continuare ad essere l'unico gran manovratore della politica amministrativa di livello comunale". "Al Pdl poco interessano - riporta ancora la nota - le beghe personali, piuttosto interessa che per il bene comune siano trovate le soluzioni per far fronte ad un debito ingente (10 milioni di euro?) e per affrontare le emergenze più serie, che vanno dalla gestione delle manutenzioni allo spreco inutile e improduttivo di pubbliche risorse. I cittadini chiedono con fermezza che il sindaco dimissionario faccia nomi e cognomi e dica con chiarezza chi e come gli ha impedito di mettere in pratica i principi di buona amministrazione costituzionalmente garantiti e che avrebbe voluto applicare nel suo agire amministrativo. Si lamenta delle liturgie, ma cosa ha fatto per mettersi fuori dal coro osannante? Avremo risposte a queste domande o si stratta di un braccio di ferro per fini di smarcamento? Lo sapremo tra venti giorni, ora ci preme mettere l'enfasi sul fatto che i mali di questa città, sia quelli vecchi che quelli recenti, non sono certo addebitabili al Pdl che ha sempre tenuto la barra dritta per il rispetto della legalità e per la difesa degli interessi della comunità, sempre con proposte serie e concrete mirate al buon governo di Rende. Oggi registriamo che il Sindaco di dimette a conclusione dei lavori della commissione d'accesso e prendendo le distanze da una maggioranza che diverge dalla sua linea di gestione del Comune. Sono problemi interni alla loro compagine e che erano in gestazione sin dal primo momento che accettò di candidarsi come Sindaco per conto di. Ma per adesso su questo sorvoliamo e chiediamo che sia immediatamente chiarito da Cavalcanti il vero motivo delle sue dimissioni, perché i cittadini hanno tutto il diritto di conoscere la verità". "All'uopo - conclude il Pdl - chiediamo che sia immediatamente convocato un Consiglio comunale straordinario affinché il Sindaco dimissionario possa compiutamente e senza giri di parole spiegare alla Città le ragioni della sua decisione". (

Solidarietà Sindaco Occhiuto. "Esprimo la mia vicinanza a Vittorio Cavalcanti per il delicato momento che la sua esperienza alla guida del Comune di Rende sta attraversando e che, da come apprendo dalla stampa, starebbe per concludersi sulla base della sua volontà di lasciare l'incarico". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, facendo riferimento alle annunciate dimissioni del sindaco di Rende. "E' questa - aggiunge Occhiuto - l'ennesima attestazione di come gli amministratori locali non vivano tempi facili. Gli ostacoli che impediscono un reale sviluppo e la realizzazione dei programmi politici si rivelano spesso, purtroppo, capaci di abbattere gli stimoli e le migliori motivazioni di partenza a contribuire alla crescita del territorio".

Gruppo PD Rende "Noi sempre leali". "Il Pd in tutte le sue articolazioni, locali, regionali e nazionali è sempre stato vicino alla città di Rende ed a ciò che essa rappresenta nel panorama meridionale, per i conseguiti irrinunciabili obiettivi di civiltà, di straordinario sviluppo economico e sociale raggiunti in attuazione e nel rispetto costante, anche questo irrinunciabile, di leggi e di regolamenti nazionali, regionali e comunali". E' quanto si afferma in una nota congiunta del circolo Pd di Rende e del gruppo consiliare comunale del partito. "Il Pd di Rende ed il gruppo consiliare - prosegue la nota - hanno sempre sostenuto con grande lealtà il sindaco Cavalcanti e la sua Giunta, per realizzare gli indirizzi tracciati dal sindaco stesso, in esecuzione del programma approvato dagli elettori, con esiti certamente apprezzabili ed apprezzati. Sorpresi, ribadiamo l'impegno di sostenere la Giunta Cavalcanti per la realizzazione del programma elettorale, ritenendo che Rende non merita assolutamente di trascorrere un anno senza essere guidata da chi è stato scelto, attraverso libere elezioni, per reggere questa straordinaria comunità".

"Ribadiamo vicinanza e pieno sostegno a Vittorio Cavalcanti, a cui va il nostro apprezzamento per l'esperienza amministrativa di Rende, come più volte ribadito nei mesi scorsi da Alfredo D'Attorre a nome di tutto il partito regionale e nazionale". Lo afferma, in una dichiarazione, il responsabile operativo del Coordinamento regionale del Pd, Giovanni Puccio, facendo riferimento all'intervista al Quotidiano in cui ieri il sindaco di Rende, ha annunciato la sua decisione di dimettersi. "Ci auguriamo - aggiunge - che il sindaco Cavalcanti, dopo un proficuo confronto e approfondimento con la sua maggioranza, possa riconsiderare la sua decisione e garantire il prosieguo di questa Amministrazione nell'interesse della Comunità di Rende".