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    Discariche chiuse, Reggio e Cosenza sommerse dai rifiuti. Pugliano "Siamo al collasso"

     

     

    Discariche chiuse, Reggio e Cosenza sommerse dai rifiuti. Pugliano "Siamo al collasso". A Cosenza raccolta extra

    26 apr 13 E' sotto gli occhi di tutti la preoccupante situazione della raccolta dei rifiuti in Calabria, dove ormai, secondo i dati forniti da alcune ditte impegnate nella raccolta, se ne ammassano 15 mila tonnellate lungo le strade. Il problema è la mancanza di siti per il conferimento, alcuni chiusi per vertenze sindacali, altri perché saturi. Le situazioni più gravi a Reggio Calabria e a Cosenza, ma emergenze si stanno creando anche in molti centri delle cinque province. A Cosena, intanto, l'Amministrazione fa sapere di aver affidato con somma urgenza la raccolta di 1000 tonnellate di rifiuti alla ditta "Salvaguardia ambientale" che già da questo pomeriggio inizierà la raccolta. Al momento si stima intorno alle 400 tonnellate il totale della spazzatura non raccolta e riversata sui cassonetti. Entro fine settimana l'eccesso dei rifiuti , dicono da Paazlzo dei Bruzi, verrà smaltito. Situazione preoccupante, invece, a Reggio Calabria dove i cittadini, vista l'impossibilità dei Commisari di operare con urgenza, sono scesi in strada con manifestazioni in tutti i quartieri. Ma anche qui, assicurano, l'emergena dovrebbe essere combattuta a breve. Nel frattempo però la situazione delle discariche, sempre più preoccupante, non fa prevedere nulla di buono per il futuro, così come sottolinea l'assessore regionale Pugliano. Dopo 15 giorni dal termine del Commissariamento dei rifiuti, durato ben 16 anni, la Regione non ha mosso ancora un dito. Solo una prima conferenza stampa questa mattina in cui vengono scaricate colpe su Comuni morosi ma nessun accenno a progetti futuri se non il solito refrain "Le dicariche sono colme, non ce ne sono disponibili" accennando al solito "traffico" di camion dei rifiuti che spostano la spazzatura. Addirittura un accordo con la vicina Sicilia. Ma di un progetto di riciclo di una soluzione che abbatta alla produzione la riduzione dei rifiuti, di impianti di compostaggio, trituratura palstiche, riutilizzo carte e cartoni, nessun cenno. Questo significa che l'annebbiamento di idee dei nostri amministratori porterà a situazioni ben più drammatiche nei prossimi giorni.

    Pugliano: Sistema al collasso. "In Calabria il sistema dei rifiuti è al collasso sia per quanto riguarda il funzionamento degli impianti e delle infrastrutture presenti, sia per quanto riguarda la situazione finanziaria". Lo ha detto l'assessore alle Politiche ambientali della Regione Francesco Pugliano incontrando i giornalisti, a poche settimane dal passaggio alla Regione delle competenze dell'Ufficio del Commissario delegato. "Abbiamo ereditato da qualche giorno - ha aggiunto Pugliano, che aveva al fianco il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Bruno Gualtieri - la responsabilità del settore dopo 16 anni di poteri straordinari affidati alla gestione commissariale e anche di risorse finanziarie ingenti. Oggi, però, ci troviamo senza gli uni e le altre. Abbiamo, quindi, la necessità di presentare una fotografia chiara della realtà perché c'é bisogno di un'azione di collaborazione e di responsabilità comune. Le iniziative e gli interventi che stiamo mettendo in campo hanno bisogno di tempo sia per l'incentivazione della raccolta differenziata e la diminuzione della produzione di rifiuti sia per mettere in equilibrio il sistema impiantistico e il bilancio tra costi e entrate per il pagamento dei servizi". "Siamo in difficoltà - ha sostenuto ancora Pugliano - e bisogna segnalare che c'é anche qualcuno che addirittura ricatta la Regione ritenendo l'ente sia un pozzo inesauribile di risorse finanziarie. Anche per questo abbiamo bisogno di incentivare la collaborazione dei Comuni dal momento che nel primo trimestre dell'anno si palesa uno squilibrio finanziario di almeno tre milioni di euro al mese. Speriamo che per l'estate ci possa essere un po' di ossigeno in più rispetto alla situazione attuale".

    "In 16 giorni non può essere messo in ordine l'intero sistema dei rifiuti se, all'Ufficio del commissario delegato, non sono bastati nemmeno 16 anni". Francesco Pugliano, assessore regionale alle Politiche ambientali, assieme al dirigente generale del Dipartimento, Bruno Gualtieri, non ha dubbi nel delineare problematiche e difficoltà che stanno accompagnando la fase del trasferimento delle competenze in materia di rifiuti dall'Ufficio del Commissario, diretta emanazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Regione. Certo, il contesto non è dei migliori: da settimane diversi centri piccoli e grandi della regione sono alle prese con l'emergenza spazzatura che rischia di mettere in serio pregiudizio la salute delle persone nell'approssimarsi della stagione estiva. Sarebbero, infatti, circa 15 mila le tonnellate di rifiuti abbandonate per strada a causa della mancata raccolta o della chiusura per saturazione delle discariche calabresi. A pesare, spiegano assessore e direttore generale, è il mancato completamento del sistema impiantistico con la suddivisione del territorio regionale in tre macroaree (nord, centro e sud) risalente al Piano del 2002 e che vede la parte nord carente di impianti tecnologici. "Un sistema - dice Pugliano - che non è autosufficiente perché la produzione dei rifiuti è andata progressivamente crescendo. E con una percentuale di raccolta differenziata che é da terzo mondo, circa il 10%, a fronte dell'obiettivo fissato dalla normativa europea e nazionale che indicava il 60% per la fine del 2012. In questi anni, poi, gli impianti per il recupero e la valorizzazione non hanno mai lavorato e non c'é trattamento dell'umido. In definitiva non c'é mai stata una gestione adeguata degli impianti. Responsabilità? Ci sono corresponsabilità di diverse istituzioni, e per quanto mi riguarda non mi tiro fuori, ma in generale ha avuto la meglio il 'modello alla Pilato'". "Allo stato - sostiene ancora Pugliano - la situazione contingente è disastrosa e rischia di incidere negativamente sul bilancio della Regione. Dall'Ufficio del Commissario abbiamo ereditato casse vuote, con tanti crediti da riscuotere e tanti debiti. Uno squilibrio tra entrate e costi di gestione che è pari a tre milioni al mese. Per gennaio e febbraio scorsi siamo riusciti ad anticipare 12 milioni di euro per pagare i gestori e sono stati destinati ulteriori 20 milioni per l'emergenza finanziaria. In ogni caso non si può assistere ai ricatti delle società di gestione degli impianti e non possiamo erogare somme se, dall'altra parte, non ne incameriamo per un servizio che viene garantito. Per questo abbiamo predisposto provvedimenti di riscossione coercitiva". "Il servizio deve essere pagato - sottolinea, da parte sua, Bruno Gualtieri - e siamo pronti ad adottare misure drastiche nei confronti dei comuni morosi. La difficoltà che sta mettendo alle corde il sistema è data dal fatto che, in Calabria, ci sono 2.400 tonnellate giornaliere da smaltire mentre gli impianti ne possono trattare solo 1.600. Le rimanenti 800 tonnellate vanno direttamente in discarica". Soluzioni per le emergenze di queste settimane? "Si attende ad ore - risponde Gualtieri - la definizione di un'intesa per pulire le strade della Calabria e inviare i rifiuti in Sicilia o in Toscana, dove ci sono alcuni impianti tecnologici che hanno manifestato disponibilità a ricevere la spazzatura consentendo una soluzione immediata all'emergenza in atto".

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