Estorsione ad agenzia funebre, 4 arresti dei CC a Rende - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Estorsione ad agenzia funebre, 4 arresti dei CC di Rende

18 apr 13 I carabinieri del Comando Compagnia di Rende hanno proceduto all’arresto di 4 persone, per estorsione con metodo mafioso ai danni di un’agenzia funebre di San Pietro in Guarano. Le indagini partite il 6 aprile scorso hanno accertato una estorsione per 10.000 euro, di cui la consegna della prima trance di 5.000 euro, è stata intercettata, monitorata ed interrotta grazie all'intervento die ilitari dell'arma.

In manette sono finiti: Enzo Piattello, 49 anni di San Pietro in Guarano, Francesco Bevilacqua 57 anni di Cosenza, Marco Capalbo 22 anni di Donnici inferiore, Carmine Conforti 43 anni di San Fili

I fatti: Lo scorso 6 aprile, i due contitolari di un’agenzia funebre in San Pietro in Guarano denunciavano al Comandante della locale Stazione dei carabinieri di subire richieste estorsive da paarte di Enzo PIATTELLO, Carmine CONFORTI ed un altro soggetto di Cosenza, successivamente identificato in Francesco BEVILACQUA I militari avviavano un’indagine congiunta tra la Stazione di San Pietro in Guarano e il N.O.R. – Aliquota Operativa di Rende. Il giorno 7 aprile, le due vittime sporgevano formale denuncia. A febbraio, infatti, PIATTELLO si presentava come referente per San Pietro in Guarano e come intermediario di CONFORTI e BEVILACQUA, per la criminalità organizzata di Cosenza. Gli stessi asserivano di essere stati coinvolti per compiere intimidazioni ad altra agenzia funebre concorrente della MAGNELLI non ancora poste in essere e chiedevano 5.000 euro per il solo fatto di essere stati coinvolti. Lo scorso 26 marzo, fuori al deposito della Agenzia MAGNELLI, venivano rinvenute 3 cartucce inesplose cal. 9X21 e nella stessa data PIATTELLO chiedeva se avessero ricevuto il messaggio. Così all’ennesimo rifiuto ribadiva la richiesta estorsiva che affermava provenire da “quello che comanda a Cosenza”. Il 5 aprile, avveniva un incontro tra il BOSCHELLI, CASSANO, CONFORTI e BEVILACQUA, all’interno di un bar in San Pietro in Guarano, con richiesta estorsiva di 10.000 euro e la minaccia del Bevilacqua: “Se chiudi, devi chiudere! Se no, ti fanno chiudere! Altrimenti, quello che vendi… ti ci chiudono dentro”. Il CONFORTI ribadiva: “Ti manda a dire Cosenza che devi pagare”. Il 9 aprile, il PIATTELLO riferiva che grazie alla sua intercessione la somma pretesa era nuovamente di soli 5.000 euro. Giorno 11 CONFORTI riconfermava che la somma richiesta era di 10.000 euro. Il giorno seguente, il 12 aprile scorso, PIATTELLO e CONFORTI chiedevano il pagamento di due tranches da 5.000 euro l’una, la prima da consegnare giorno 17 aprile mattina e la seconda il lunedì successivo. L’incontro per la prima cessione di 5.000 euro veniva fissato in Castiglione Cosentino, C.da Ponte Crati, il 17 alle 11. I carabinieri allora predisponevano un servizio di osservazione in abiti civili che consentiva di monitorare l’incontro tra le vittime e due soggetti che ricevevano i 5.000 euro. I due venivano immediatamente arrestati da personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende e della Stazione di San Pietro in Guarano: Si tratta di CONFORTI e CAPALBO. A seguito degli arresti venivano emessi immediatamente dal dott. BRUNI della D.D.A. di Catanzaro, due fermi di indiziato di delitto per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, indirizzati al PIATTELLO, rintracciato in San Pietro in Guarano dai militari della locale Stazione, via Nuova, e al BEVILACQUA, rintracciato in Cosenza, da personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende, in collaborazione con militari delle Stazioni di Cosenza Principale e Cosenza Nord della Compagnia di Cosenza. I quattro sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Cosenza.