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Lunedì 22 alla casa della Musica ricordo di Debussy
Lunedì 22 alla casa della Musica ricordo di Debussy 19 ott 12 Questo divertentissimo concerto si apre con la Petite Suite per pianoforte a quattro mani (1886-89) di Debussy, deliziosa giovanile sequenza di quattro semplici e piacevoli brani che anticipano certo classicismo tipico del compositore parigino. Dalla graziosa cullante barcarola (En bateau), alla sfilata irreale di maschere immaginarie (Cortège), al galante Menuet, fino al brillante Ballet finale, ricco di brio e gaiezza che ricordano Chabrier e ?ajkovskij. Il programma prosegue con un geniale capolavoro, La Boîte à Joujoux (1913), «Ballet pour enfants» in quattro quadri, commissionato a Debussy e al disegnatore André Hallé dal Théâtre de l’Opéra-Comique e basato su un triangolo d’amore tra Pulcinella, una bambola e un soldatino. L’idea dell’animazione dei giocattoli consente al compositore di costruire un dramma in miniatura che finisce per risolversi in una filosofica metafora dell’esistenza umana. La scatola dei giochi rappresenta un microcosmo della vita, della scena teatrale stessa, nonché un caleidoscopio di ingredienti musicali. In assenza di ballerini, l’astuta formula scelta per questa esecuzione è quella della voce narrante che reciterà non un testo letterario (che non esiste, essendo questo un “balletto per bambini”), bensì le didascalie dello spartito. Nella seconda parte del concerto verrà eseguita la Sonata per pianoforte a quattro mani di Francis Poulenc, FP 8 nei tempi Prélude, Rustique e Final. Anticonvenzionale, palesemente debitrice a Stravinsky e Satie, innesta uso della modalità, accenti jazz, percussività barbarica e ostinati ritmici in un insieme estremamente esuberante e vulcanico. Dello stesso compositore verrà eseguito il melologo L’Histoire de Babar (1940-45), per voce recitante e pianoforte, deliziosa storia di un elefantino che, sfuggito alla cattura di un cacciatore, fa fortuna in città – preso a ben volere da una ricca vecchietta – e che alla fine diventerà re della giungla. Nata su richiesta della quattrenne nipotina di Poulenc che gli mise sul leggio del pianoforte la favola di Jean de Brunhoff (con i disegni del fratello Michel de Brunhoff), Poulenc cominciando a improvvisarci, attirò l’attenzione di tutta la famiglia, poi di tutto il quartiere, e, via via, creò una capolavoro di rara bellezza e genialità che attesta l’amore e la sensibilità del compositre per il mondo dei bambini. Anche per questi insoliti gioielli di rara esecuzione, il concerto costituisce un vero richiamo per tutti. Dunque ancora un appuntamento di grande fascino da non perdere alla Casa della Musica per Lunedì 22 ottobre 2012 alle ore 20.30. Come sempre agli appuntamenti del Conservatorio, l’ingresso è libero.
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