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Tutti assolti i 9 accusati di violenza al disabile di Cosenza
La coferenza stampa di presentazione dell'operazione "Orchi"
Tutti assolti in appello i 9 accusati di violenza al disabile di Cosenza 18 ott 12 Colpo di scena nell'operazione denominata "Orchi" che vide la condanna di nove persone per atti sessuali nei confronti di un giovane con leggere menomazioni psichiche. Infatti la Corte di Appello di Catanzaro (giudici Talarico, Bravin e Galati) ha ribaltato la sentenza di primo grado, inflitta dal gup di Cosenza Salvatore Carpino con la formula di rito abbreviato con pene fino a 7 anni di detenzione, assolvendo i 9 imputati con la formula "perchè il fatto non sussiste". La decisione è stata presa ieri sera ed entro 90 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza. Probabilmente il giovane è stato considerato consenziente. Assolti, dunque, Giuseppe Santoro di 56 anni, Massimo Lo Monaco di 40 anni, Ferdinando Mele di 56 anni, Aldo De Rose di 57 anni, Pasquale Andali di 52 anni, Giuseppe Pugliese di 50, Antonio Donvito di 36, Costantino Pastorello di 47 e Vincenzo Gagliano di 59 anni. Soddisfazione del collegio difensivo che aveva puntato la sua azione sulle perizie della presunta vittima e sulla sua capacità di intendere e di volere. Il disturbo della vittima al momento della sentenza di primo grado fu giudiicata un "abuso delle condizioni di inferiorità psichica della persona offesa affetta da un ritardo mentale lieve (disturbo intuitivo globale con turbe da comportamento) tale da non consentirle di prestare un valido consenso ai rapporti sessuali, indotto la parte offesa a subire e/o compiere atti sessuali". L'intera vicenda, che fece molto scalpore, fu scoperta dai carabinieri della Compagnia di Cosenza Principale, a seguito delle denunce della vittima stessa, che il 5 aprile dello scorso anno eseguirono 13 fermi. La vittima raccontò ai militari per filo e per segno ogni singolo episodio avvenuto in luoghi diversi della città e dell'hinterland dove gli indgati lo avevano convinto ad intrattenersi sessualmente con loro, descrivendo nllo specifico ogni singolo atto, nello specifico rapporti anali, orali e e sadomaso con violenze singole e di gruppo. Il Gip Marletta firmò la custodia cautelare e il Gup adottò , a seguito delle accuse del PM Tridico, pene più severe con condanne in primo grado di 5 anni di reclusione per De Rose, Lo Monaco, Mele e Santoro, 5 anni e 4 mesi di reclusione per Pastorello, 6 anni per Andali, Donvito e Gagliano e 7 anni di reclusione ed un anno di libertà vigilata per Pugliese. La motivavazione perchè ,come spiegato, il giovane non aveva la capacità di gestire la propria sessualità con gli imputati che ne avrebbero approfittato a più riprese. In sede di inetrrogatorio di garanzia buona parte degli indagati ammisero i rapporti col giovane. Uno di loro, addirittura, disse di essersi "fidanzato" con lui. Probabile il ricorso in Cassazione della pubblica accusa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |