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    Procura apre inchiesta su blitz in canile Cosenza

     

     

    Procura apre inchiesta su blitz in canile Cosenza. Commissione: struttura modello

    10 ott 12 Avrà dei risvolti legali il blitz di alcuni cosìdetti "animalisti" al canile di Donnici che entrati furtivamente nella struttura hanno eseguito riprese al suo interno senza alcuna autorizzazione e successivamente le hanno pubblicate su YouTibe. Infatti la Procura della Repubblica di Cosenza ha acquisito i nastri dell'impianto di videosorveglianza della struttura per identificare gli autori dell'intrusuone illegale. Un blitz del tutto effimero visto che i video girati non denunciano altro che la domenica promeriggio alle 14.30 nel canile non c'era personale. Infatti tenere gli animali deceduti nel congelatore, con tanto di numero di microchip attaccato sulle buste, è prassi di tutti i canili non dotati di proprio inceneritore. Una prassi utilizzata per evitare il sommarsi di costi su costi visto che l'azienda che provvede a inecenerirli si paga ogni qualvolta viene a ritirare le carcasse. Normalmente si aspetta di raccoglierne un certo numero e poi le si inviano allo smaltimento. Prassi che ha anche un riscontro nei registri, visto che ogni animale che entra e che esce viene tracciato sul registro. Questa mattina la visita della Commisisone Comunale Ambiente altro non ha potuto verificare che la piena funzionalità della struttura con le gabbie perfettamente ripulite, come ogni mattina, grazie anche all'impiego di volontari, che normalmente non garantiscono una presenza costante, e pesonale sul posto di lavoro. Alla struttura attualmente vi è dislocato, oltre ai volontari, un solo addetto e la costante presenza di un veterinario dell'Asp di Cosenza, che ha la gestione dei ricoveri e delle sterilizzazioni degli animali. Un punto di forza di questo canile che lavora a pieno ritmo per debellare il randagismo in città.

    Sacco e Cipparrone ispezionano surgelatore carcasse

    Il numero del microchip

    Commissione Ambiente: Un struttura modello. Si sgonfia il caso del canile municipale di Donnici -è scritto in una nota dell'Ufficio Stampa del Comune di Cosenza- dopo la visita della Commissione consiliare ambiente e manutenzione, presieduta dal consigliere comunale Francesco De Cicco, che questa mattina si è recata nella struttura per effettuare un sopralluogo al fine di verificare la situazione evidenziata dalle immagini, non autorizzate, girate da anonimi entrati surrettiziamente all’interno della stessa struttura e diffuse nei giorni scorsi, con grande evidenza, sul web. Per la commissione ambiente e manutenzione “la denuncia contenuta nelle immagini non autorizzate è da ritenere eccessiva e sproporzionata, rispetto alle condizioni reali del canile che resta una struttura modello e che, come tale, merita di essere tutelata.” Il Presidente De Cicco, accompagnato dal Vice Presidente della commissione Giovanni Cipparrone, presenti, tra gli altri, i consiglieri comunali (alcuni in veste di capigruppo) Giuseppe Spadafora, Pierluigi Caputo, Roberto Sacco, Mimmo Frammartino, Maria Lucente e Francesco Spadafora, ha evidenziato come sul canile di Donnici sia stata “preparata a tavolino una strumentalizzazione finalizzata a gettare discredito sulla struttura e sull’operato dell’Amministrazione comunale. La Commissione ambiente e manutenzione – ha aggiunto De Cicco – vuole dire alla città che qui è tutto a posto e in ordine e coglie l’occasione per ringraziare il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore Martina Hauser per quanto di buono è stato fatto, dal momento del loro insediamento, per il canile di Donnici.” Il sopralluogo della commissione consiliare è stato molto accurato e minuzioso. La visita ha riguardato sia i box esterni che gli ambienti interni, dall’ambulatorio alla sala operatoria, dalla farmacia al reparto riservato alla cura dei felini, al deposito dove vengono conservati, in un apposito congelatore – quello mostrato ripetutamente dalle immagini non autorizzate – i resti dei cani deceduti, in attesa che vengano smaltiti da “Ecologia Oggi”. “Una pratica assolutamente prevista dalla legge– è stato spiegato anche questa mattina ai componenti la commissione dagli operatori del canile – e approvata dall’ASP. I cani deceduti vengono messi nei sacchetti ed identificati con il microchip, dopodichè sono conservati nel freezer fino a quando non vengono prelevati per essere smaltiti.”

    La Dirigente comunale accoglie la Commissione Ambiente

    La commissione ha ascoltato, durante il sopralluogo, anche l’ing.Renata Veltri, dello staff dell’assessorato alla sostenibilità ambientale. “Le immagini diffuse sul web non rispecchiano la realtà – ha affermato la Veltri. Anzi, in alcuni casi la travisano. La prassi della conservazione delle carcasse dei cani deceduti non l’abbiamo inventata noi, ma è una modalità prevista dalle normative vigenti. Esprimiamo sorpresa e stupore anche per il secondo video diffuso ieri, quello relativo agli escrementi, perché denigra il lavoro che nel canile viene svolto nell’interesse esclusivo degli animali. La pulizia del canile viene eseguita costantemente, anche due volte al giorno, ma è evidente che anche i cani hanno le loro necessità e fanno i loro bisogni, per cui, come è accaduto anche stamane durante la visita della commissione, non si fa in tempo a pulire che i box già si sporcano un attimo dopo.” Quello del personale in forza al canile ha rappresentato un capitolo a parte della visita della commissione ambiente. Da parte dei membri dell’organismo consiliare è venuta una precisa richiesta all’indirizzo dell’Amministrazione comunale: aumentare il personale del canile, inviando alla struttura almeno 5 nuove unità tra quelle appartenenti alle cooperative ed anche rafforzando le unità amministrative. Una richiesta che il consigliere comunale Roberto Sacco intende discutere in una prossima commissione alla quale ha chiesto la partecipazione diretta dell’Assessore Martina Hauser e dei dirigenti del personale e del settore ambiente. Per il Vicepresidente della Commissione ambiente Giovanni Cipparrone il caso del canile “è solo una burla , mentre va spiegato alla città che qui nella struttura va tutto bene”. Gli ha fatto eco il consigliere Pino Spadafora che ha parlato di “struttura efficientissima dove è necessario aumentare il livello di sicurezza per evitare che altre irruzioni si verifichino in futuro”. A questo proposito Mimmo Frammartino ha avanzato la richiesta di avere una guardianìa stabile. “E’ un’esigenza che avvertiamo come non più rinviabile e della quale l’Amministrazione comunale si farà certamente carico.” L’ultima proposta, a margine del sopralluogo, è quella formulata dal consigliere Maria Lucente e che è stata prontamente accolta dal Presidente De Cicco: far visitare il canile municipale agli alunni delle scuole elementari e medie della città per sensibilizzare i bambini all’adozione dei cani e per incentivare la loro sensibilità animalista.

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