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    8 marzo, festa della donna in Calabria

     

     

    8 marzo in Calabria "Impegno e riflessione per le donne scomparse"

    08 mar 12 Mimose e fasce al braccio con scritto "No alla 'ndrangheta'': la giornata dell'orgoglio e dell'impegno nel nome di Lea, Cetta e Giuseppina, simbolo della lotta all'organizzazione criminale più potente del mondo, è andata in scena così, per l'8 marzo, tra le stanze austere e affollate al di là di ogni previsione del Museo storico militare di Catanzaro. A volerla il direttore del Quotidiano della Calabria Matteo Cosenza e la Cgil calabrese. L'appello, lanciato dalle colonne del giornale in un editoriale, ha raccolto molti consensi strada facendo (in Calabria e fuori dalla regione) e si è tradotto in una mobilitazione nel nome di tre donne coraggio la cui storia potrebbe segnare l'avvio di una nuova prospettiva nella lotta alla 'ndrangheta: Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell'acido per essersi ribellata alla logica dei clan; Maria Grazia Cacciola indotta al suicidio e Giuseppina Pesce, sfuggita per un miracolo alla vendetta del clan, che ha avviato una collaborazione con chi lotta l'antistato mafioso impegnandosi così concretamente a costruire un futuro migliore per i propri figli. E le parole di Lea, Cetta e Giuseppina hanno rivissuto, dopo la proiezione di un video che ha raccontato le loro vicende, nella lettura che ne hanno proposto un gruppo di studentesse del liceo classico Galluppi di Catanzaro. Stralci di loro lettere, quasi testamenti spirituali, che mostrano plasticamente il senso del cambiamento in atto nella regione dove il fenomeno 'ndrangheta e' nato e si è irraggiato fuori dai confini fino ad interessare il nord del Paese e l'Europa. Giuseppe Valentino, segretario generale Cgil Catanzaro - Lamezia, e Michela Avenoso (Filt-Cgil) hanno subito messo in evidenza le ragioni dell'adesione del sindacato alla manifestazione. Motivi rafforzati dalla segretaria generale Mimma Iannello che ha proposto di realizzare una "piattaforma di genere sulla legalità". "La Calabria e il Mezzogiorno - ha sottolineato il direttore del Quotidiano, Cosenza - ce la possono fare a liberarsi dal cappio mafioso che opprime questa parte del Paese. Va detto però che abbiamo una rappresentazione della 'ndrangheta come universo chiuso, eppure non si nasce 'ndranghetisti, è il contesto ad incidere. Per questo bisogna lavorare sui ragazzi per non consegnarli a quel mondo senza fare nulla". Sindacaliste, amministratici, ricercatrici hanno offerto la loro testimonianza di antindrangheta quotidiana al femminile. Da Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto, che ha raccontato il "terremoto" che si è verificato nella cittadina del crotonese dove "al posto dei favori sono stati ristabiliti i diritti" a Nunzia Coppedé, presidente della Federazione per il superamento dell'handicap, che ha parlato dell'esperienza della Comunità Progetto Sud a Lamezia in locali confiscati ai clan a Doris Lo Moro parlamentare che ha ricordato che "in Calabria c'é stata anche una donna, Orsola Fallara, che si è suicidata con l'acido muriatico, una morte che ha disvelato un pezzo della storia politica calabrese". E ancora da Antonella Barbarossa, direttrice del Conservatorio di Vibo a Mimma Pacifici, segretaria generale della Cgil di Reggio, a Giovana Vincelli sociologa dell'Unical ad Amalia Bruni ricercatrice. "Lea, Cetta e Giuseppina - ha detto Vera Lamonica, della segreteria nazionale della Cgil - stanno proponendo un grande tema che è quello di come oggi la cultura e la struttura familiare sia messa in discussione. Un processo che potrebbe costituire un colpo al cuore dell'organizzazione criminale al momento più potente. Le donne, bisogna non dimenticarlo, sono state storicamente il veicolo di alcuni 'valori'. Come avrebbe potuto reggere la struttura familiare e familistica se la donna non avesse avuto un ruolo?". Agli organizzatori della manifestazione ha scritto un messaggio di adesione Marisa Garofalo sorella di Lea. "'Lea, Maria Concetta e Giuseppina ci confermano - ha affermato - che la lotta alla 'ndrangheta è soprattutto una battaglia culturale. La speranza è che il loro esempio possa diventare lo spunto per una presa di coscienza che incida nei comportamenti individuali e collettivi".

    "Abbiamo inteso celebrare l'8 marzo in maniera diversa, aprendo un confronto a più voci sul tema delle pari opportunità, intese in senso lato, ma anche con iniziative concrete sulle quali avevamo assunto un preciso impegno un anno addietro". Così il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico intervenendo a Palazzo Campanella all'incontro "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro" organizzato in occasione della festa dell'8 Marzo. "La prima - ha proseguito Talarico - riguarda le convenzioni che si stanno predisponendo con quattro scuole materne e nidi che sorgono nelle vicinanze del Consiglio regionale, per accogliere, fin dal prossimo inizio di anno scolastico i bambini dei dipendenti del Consiglio, con la copertura della metà delle spese di retta e refezione. Avevamo promesso la realizzazione di una struttura all'interno del palazzo ma il protrarsi della presenza dei Bronzi di Riace ce lo ha impedito" ha spiegato il Presidente dell'Assemblea regionale che ha ricordato anche la mozione che alcuni mesi fa è stata approvata in Aula, che impone alla Giunta regionale la costituzione di parte civile in tutti i processi per reati di violenza sulle donne, e i centri antiviolenza realizzati dalla stessa Giunta. "Vogliamo mettere al centro della politica le persone - ha detto Talarico - poi non chiediamoci perché la politica perde di credibilità, che è la conseguenza di valori che sono andati persi". Intervenendo a conclusione dell'incontro al quale hanno partecipato la presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità Giovanna Cusumano, il sociologo Antonio Marziale e la presidente provinciale della Fish (Federazione per lo sviluppo dell'handicap) di Vibo Valentia, Angela Martino, Talarico ha rilevato che la condizione delle donne in Calabria non è più quella di una volta. "Anche se non ci sono donne in Consiglio regionale - ha aggiunto - recuperiamo con la presenza femminile che è maggioritaria negli uffici. L'auspicio è che possano presto ricoprire anche ruoli istituzionali più importanti in Consiglio. Stiamo mettendo in campo politiche di intervento che danno il senso di un Consiglio regionale che interpreta e sostiene questo tipo di aiuto alle donne". Nel suo intervento di apertura del dibattito, moderato dalla giornalista Luisa Lombardo, Giovanna Cusumano ha rifiutato l'idea di una celebrazione della festa della donna: "una ipocrisia da scalzare - ha detto - non siamo qui per un esercizio di retorica, ma per presentare azioni di politiche conciliative per le donne, come la creazione del Cug, il Comitato unico di garanzia, organismo che accorpa le competenze dei Comitati Pari opportunità e dei Comitati antimobbing con l'obiettivo di razionalizzare l'organizzazione e di rendere più incisiva l'azione contro le discriminazioni sul luogo di lavoro, anche attraverso una semplificazione delle procedure e la riduzione dei costi di gestione". "Uno strumento importante - ha spiegato la Cusumano - perché consente di interloquire ed interfacciarsi per la soluzione dei problemi dei dipendenti, e ove potranno essere raccolte idee e suggerimenti, in quella che sarà la 'banca delle proposte'"

    "Grazie a Lea, Maria Concetta e Giuseppina perché ci confermano che la lotta alla 'ndrangheta e' soprattutto una battaglia culturale. La speranza è che il loro esempio possa diventare lo spunto per una presa di coscienza che incida nei comportamenti individuali e collettivi". E' quanto scrive Marisa Garofalo, sorella di Lea, uccisa e sciolta nell'acido perché ribellatasi alle leggi della 'ndrangheta in un messaggio inviato al direttore del Quotidiano della Calabria Matteo Cosenza e alla Cgil calabrese che, a Catanzaro, hanno dedicato l'8 marzo ad una riflessione su donne e legalità. In tanti, tra rametti di mimose e fasce 'No alla 'ndrangheta" al braccio, hanno risposto all'appello per l'8 marzo da dedicare a Lea; a Maria Grazia Cacciola indotta al suicidio e a Giuseppina Pesce che si è ribellata ed è sfuggita per un miracolo alla vendetta del clan. Numerose le adesioni anche a livello nazionale. "La Calabria e il mezzogiorno - ha detto Cosenza - ce la possono fare. Bisogna lavorare sui giovani che non bisogna consegnare al mondo del malaffare soprattutto operando una grande campagna di comunicazione". Molte le testimonianze proposte: dal sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, alla ricercatrice Amalia Bruni, alla direttrice del Conservatorio di Vibo Valentia Antonella Barbarossa, alla parlamentare Doris Lo Moro. "La scelta di queste tre donne - ha detto Vera Lamonica della segreteria generale della Cgil - è l'esempio di come la cultura e struttura familiare propria dell'organizzazione sino state messe in discussione".

    Le ragazze di Stopndrangheta.it e gli studenti del liceo artistico di Reggio, in occasione dell'8 marzo, hanno raccontato - tra canti, lacrime e sorrisi - le storie di Lea, Cetta e Giusy. Un'assemblea speciale dedicata alle tre donne e alle altre che hanno avuto il coraggio di sfidare le cosche, pagando un prezzo a volte troppo alto. Tra intermezzi di musica e poesia curati dagli studenti, sono riecheggiate le storie violente di quelle tre donne, le immagini dei loro volti, il suono delle loro voci. Il racconto, la ricostruzione giornalistica, la lettura dei documenti ufficiali che scorrevano sul maxischermo, tratti dall'archivio on line Stopndrangheta.it.. Tutti i partecipanti hanno scritto una lettera di incoraggiamento a Giuseppina Pesce. "Io - è scritto nel testo - non avrei avuto la forza. Non avrei avuto la forza e il coraggio in quanto donna. Non avrei avuto la forza e il coraggio né in quanto figlia né in quanto sorella. Non avrei avuto la forza e il coraggio in questa città e in questo Paese, dove spesso tutto è messo a tacere dalla paura e dalla vergogna. Ma é quando qualcuno trova la forza e il coraggio di parlare, soprattutto in quanto madre, che la paura sparisce, che irrompe la voglia di riscattarsi e di non rimanere più in silenzio". "Ho ascoltato - prosegue la missiva - la tua storia, in silenzio. E rendermi conto che queste realtà che sembrano così lontane ad un tratto diventano tangibili, mi ha fatto aprire gli occhi, ha fatto aprire gli occhi a tanti ragazzi e soprattutto a tante ragazze che non dimenticheranno la tua forza e il tuo coraggio che forse qualche volta, dopo tutto quello che hai passato e continui a passare, vengono a mancare. Queste parole vogliono infonderti quella forza che la tua storia ci ha dato e che è il simbolo del riscatto della donna. Nel tuo riscatto è possibile il mio riscatto. Nel tuo riscatto è possibile il riscatto di questa terra"

    Iniziative

    Sono decine e decine le iniziative per la Festa della donna. Questi alcuni degli avvenimenti organizzati in Calabria:

    GIOVEDI' 8 MARZO

    - COSENZA - Iniziativa "La donna nelle opere della Galleria Nazionale di Cosenza" organizzata in occasione dell'8 Marzo. L'iniziativa è promossa dalla Sovrintendenza per i Beni storici e artistici della Calabria.(h.09.30-Palazzo Arnone).
    - CATANZARO - Iniziativa della Cgil sulle donne per la legalità. Tra gli altri partecipano Mimma Iannello, Amalia Bruni, Matteo Cosenza, Doris Lo Moro, Mimma Pacifici. Conclude Vera Lamonica, della segreteria nazionale. (h.09.30 - Musmi).
    - COSENZA - Iniziativa del Comitato Coni sullo sport in rosa. (h.09.30 - Sede Coni in piazza Matteotti).
    - REGGIO CALABRIA - Assemblea promossa da Stopndrangheta.it con gli studenti del liceo artistico Preti per discutere di Maria Concetta, Lea e Giuseppina, donne che hanno sfidato la 'ndrangheta. (h.10.00 - Liceo Preti).
    - CROTONE - Dibattito sul tema ''8 Marzo. Ieri la precarietà, oggi la vita". L'iniziativa è promossa dalla segreteria provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà. (h.10.30 - Biblioteca ospedale San Giovanni di Dio).
    - VIBO VALENTIA - L'assessore comunale alla Comunicazione, Nicolino La Gamba, presenta la "Carta europea per l'uguaglianza e le parità". (H.10.30 - Sala consiliare Comune).
    - REGGIO CALABRIA - Iniziativa con il sindaco Demetrio Arena e l'assessore comunale Tilde Minasi dal titolo "Io tu noi voi... donne in movimento". (h.10.30 - Salone Lampadari Palazzo San Giorgio). - COSENZA - Presentazione del libro "La donna nella storia" di Gregorio Colistra, nell'ambito delle manifestazioni per la Festa della donna. (h.11.00 - Sala convegni Baldassarre Archivio di Stato).
    - COSENZA - Conferenza stampa in occasione dell'8 marzo per presentare tre illustrazioni artistiche che raccontano in forma di fumetto la vicenda di Angelina Mauro, uccisa nella strage di Melissa. (h.11.00 - Casa delle Culture).
    - REGGIO CALABRIA - Incontro organizzato dal Consiglio regionale, in occasione dell'8 marzo, sul tema "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro". Introduce i lavori il presidente del Consiglio, Francesco Talarico. (H.11.30 - Auditorium Calipari).
    - COSENZA - Il presidente della Provincia, Oliverio, e l'assessore Corigliano, presentano, in occasione dell'8 marzo, lo spettacolo teatrale "Linea sottile" sulla violenza fisica alle donne. (h.15.30 - Provincia).
    - CROTONE - Iniziativa del Comune per l'8 marzo, dedicata, con l'adesione alla campagna promossa dal Quotidiano della Calabria, alle collaboratrici di giustizia Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola e Lea Garofalo. (H.16.00 - Comune).
    - COSENZA - Iniziativa promossa dal Comune e dalle organizzazioni sindacali dei pensionati dedicata alle donne vittime della mafia. (H.16.00 - Centro sociale Serra Spiga).
    - SETTINGIANO - Convegno sul tema "...non solo donne", organizzato in occasione della Festa della Donna dal movimento politico culturale "Esserci per unire". (H.16.30 - Ex municipio).
    - RENDE - Iniziativa promossa dal Centro Metropolis in occasione della Festa della donna, con l'offerta alle visitatrici di lezioni gratuite di difesa personale. (H.16.30 - Galleria Metropolis).
    - COSENZA - Conversazione sulle cosentine illustri organizzata dall'Amministrazione comunale. (H.17.00 - Casa delle Culture).
    - REGGIO CALABRIA - Iniziativa promossa dal Comune e dal Teatro dei Semplici in occasione dell'8 marzo sul tema "Perché tu sei un essere speciale, o donna, ed io avrò cura di te". Partecipa il sindaco, Demetrio Arena. (H.17.00 - Municipio).
    - COSENZA - Radio Ciroma dedica parole e musica a Lea, Maria Concetta, Giuseppina da parte delle donne del centro antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza. (H.17.00 - Radio Ciroma, Piazzetta Toscano).
    - CATANZARO - Consegna del premio "Idee in rosa",istituito da Cicas Impresa Donna, a Raffaellina Campagna, fondatrice del primo istituto coreutico del meridione con sede a Satriano. (h.17.00 - Sala Giunta Provincia).
    - CATANZARO - Iniziativa per l'8 marzo promossa dal Baco Resistente sul "Coraggio delle donne attraverso le immagini e le parole". Alle 20.30 proiezione del film "Corpo celeste" a cura della Cineteca della Calabria. (H.17.30 - Casa del Cinema).
    - REGGIO CALABRIA - Consegna del premio Anassilaos Mimosa 2012 promosso dall'omonima associazione in occasione dell'8 marzo e dedicato ad Emanuela Loi, la poliziotta morta nella strage di via D'Amelio. (H.17.30 - Sala Levato Consiglio regionale)
    - LAMEZIA TERME - Proiezione del film "Persepolis", di Marjane Satrapi, nell'ambito della settimana di iniziative promosse dal Comune sulla condizione della donna in Calabria. (h.19.30).
    - PIZZO - Presentazione del docufilm "Anna, Teresa e le resistenti" di Matteo Scarfò. (H.20.30 - Museo La Tonnara a Pizzo Marina).
    - REGGIO CALABRIA - "I pantaloni di Pitagora: Dio, le donne e la scienza", è il tema di un convegno che vedrà relatrice la professoressa Angela Misiano. (H.21.00 - Planetario provinciale).

    VENERDI' 9 MARZO

    - CATANZARO - Presentazione del libro di Anna Maria Longo "Pensieri leggeri. L'amore e la politica", con Wanda Ferro, Valentina Loiero, Elena Bova, Maria Giovanna Carbone, Matteo Cosenza, Anna Maria Carloni, Eva Catizone. (H.16.30 - Casa delle Culture).
    - REGGIO CALABRIA - Manifestazione promossa dall'Unione donne in Italia sul tema "Memoria e attualità del movimento delle donne". (H.17.00 - Teatro Athena).

    SABATO 10 MARZO

    - LAMEZIA TERME - Convegno spettacolo "Donne e partecipazione dall'essere al prendere parte". Partecipa Lella Golfo, presidente della fondazione Marisa Belisario. (H.09.30 - Auditorium Campanella).

    Commenti

    "Valorizzare il ruolo della donna in ogni suo ambito è la strada giusta per favorire lo sviluppo e la crescita dell'Italia". Lo dichiara in una nota Marisa Fagà, responsabile nazionale Pari opportunità dell'Udc in occasione della cerimonia al Quirinale per la Giornata internazionale della donna. "Per questo - aggiunge - è necessario incentivare l'occupazione femminile, avviare serie politiche a sostegno della famiglia che consentano alle donne di conciliare maternità e lavoro, favorire la parità dei generi nella composizione dei gruppi dirigenti, nell'accesso alle cariche pubbliche e negli avanzamenti di carriera e di trattamenti economici. L'Italia è ricca di talenti femminili, troppo spesso inespressi, che vanno messi in luce anche perché il grado di civiltà di un Paese si misura soprattutto dal modo con cui vengono considerate le donne. Voglio esprimere quindi grande apprezzamento per le parole incoraggianti del Presidente Napolitano e dei Ministri Fornero e Profumo nella giornata dell'8 marzo, nonché per l'onorificenza consegnata a Maurizio Ferrara". "Fa piacere constatare - conclude Marisa Fagà - che, finalmente, anche gli uomini sono in prima linea per combattere la disparità fra i generi come dimostra anche l'appello bipartisan lanciato dai parlamentari Occhiuto, Vaccaro e Rampelli per far sì che gli articoli 3 e 51 della Carta costituzionale possano finalmente trovare piena applicazione".

    Il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, ha espresso, in una nota, apprezzamento per l'iniziativa della Cgil Calabria, che in occasione dell'otto marzo ha organizzato una giornata "dell'orgoglio e dell'impegno delle donne per la legalità ed una nuova e bella Calabria", nel nome di Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina Pesce, diventate un simbolo della lotta alla 'ndrangheta. ''A causa di impegni istituzionali - dice Wanda Ferro - non ho potuto prendere parte all'iniziativa ospitata al Musmi, alla quale ho però dato la mia piena e convinta adesione. Sono convinta, infatti, che la lotta alla mafia sarà più forte se a rappresentarla saranno i volti di quelle donne capaci di ribellarsi alla violenza e a quella mentalità criminale che soffoca la libertà e uccide la speranza di futuro migliore. La rivoluzione culturale di cui le donne sono il simbolo, ha come valore fondante quello della difesa della vita. Delle tante vite spezzate dalla 'ndrangheta, degli innocenti uccisi dalla malasanita', delle famiglie distrutte dall'incubo dell'usura o del racket, degli operai morti nei cantieri insicuri". "L'otto marzo - aggiunge Ferro - deve certamente rappresentare l'occasione per riflettere su una nuova sfida: quella del rifiuto della violenza, della difesa della libertà, del diritto e della voglia di vivere. Nel segno di quelle donne che hanno detto 'no' alla mafia, e che hanno sconfitto la paura per difendere il diritto alla vita. Rivolgo perciò un plauso per l'iniziativa alla Cgil, per la sensibilità dimostrata sul tema della tutela delle donne, e per la sua capacità di valorizzare il loro contributo anche all'interno dell'organizzazione".

    Nell'ambito delle celebrazioni della Festa della donna, il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera è intervenuto all'iniziativa svoltasi questa mattina nella sede provinciale dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro (Anmil) di Reggio Calabria, alla presenza del segretario regionale Vincenzo Berardi e di quello provinciale Francesco Costantino. Nel corso del suo intervento Nucera ha evidenziato il ruolo fondamentale che le associazioni di rappresentanza sociale svolgono nella inversione della cultura nella società per raggiungere le pari dignità nel ruolo di genere. "Oggi la donna - ha ancora detto Nucera - è sempre più proiettata ad inserirsi nel sistema di produzione sociale, non solo attraverso il lavoro, ma anche attraverso la sensibilità che pone negli ambiti in cui opera. La disoccupazione femminile é ancora alta in Italia, ma lo è ancor più in Calabria. Tuttavia gli indici di riferimento sull'infortunistica nei posti di lavoro sono abbastanza alti. Ma un infortunio su tre che avviene in Calabria, è al femminile. E quello che ancora è più grave è la condizione delle donne immigrate che patiscono ancora maggiori sofferenze". Giovanni Nucera ha anche stigmatizzato il comportamento della Regione Calabria, "perché - ha sostenuto - è necessario dare piena attuazione anche in Calabria, alla legge n. 11 del 2010, normativa sulla tutela del lavoro e sull'assegno di solidarietà alle famiglie delle vittime degli incidenti di lavoro. Va posto in essere la circostanza che questa società, sempre più proiettata ad un relativismo ingiustificato, recuperi il senso vero dei valori, e quello dell'universo femminile, che rappresenta, senza dubbio, lo strumento ideale per riconciliare le famiglie in una logica di recupero della solidarietà che può significare condivisione di responsabilità familiari uomo/donna ma anche maggiore educazione alla cittadinanza attiva nella società". "Infatti - ha concluso - se la donna ha più peso nella famiglia, anche fenomeni di degenerazione sociale, come la 'ndrangheta, possono subire momenti di arresto o arretramenti considerevoli. Un percorso utile per l'affermazione di una società più giusta, più equilibrata, più trasparente anche in Calabria".

    "E' necessario che il governo regionale affronti con serietà la vicenda dei lavoratori deceduti o gravemente invalidi e delle loro famiglie, adottando il regolamento di attuazione della legge. Dotarsi di tale strumento rappresenta il passo fondamentale per dare risposte tanto attese da questa categoria sfortunata e aggiungere un tassello alla battaglia di civiltà cui questa terra auspica da tempo". E' quanto ha sostenuto il consigliere regionale di Idv, Giuseppe Giordano, intervenendo all'incontro organizzato dall'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi sul lavoro (Anmil) in occasione della festa delle donne. "L'otto marzo, rappresenta una giornata dal forte significato - ha aggiunto Giordano - tuttavia, dell'importanza della donna non bisognerebbe ricordarsi una sola volta in anno bensì tutti i giorni prestando la dovuta attenzione per tutte le donne, madri, lavoratrici che, quotidianamente, con il loro lavoro apportano un contributo alla società. Quindi la giornata dell'otto marzo deve servire per creare nuova cultura in tema di 'pari opportunita'' capace di approdare ad 'opportunita' normalì poiché, in un Paese civile le opportunità non devono avere nessuna discriminante. Pertanto le istituzioni hanno il dovere di fare la propria parte tutti i giorni, nel riconoscimento delle esigenze, dei diritti elementari della donna e sui cui si basa il cardine civile di ogni società".

    "Le deputate del Pd aderiscono con convinzione alla manifestazione della CGIL che si sta svolgendo in queste ore in Calabria a sostegno delle donne coraggio che hanno sfidato la 'ndrangheta andando anche contro le loro stesse famiglie. Un esempio che non puo' essere marginalizzato o considerato semplicemente una questione territoriale, ma che deve parlare all'intero Paese. Poche donne, che spesso hanno pagato con la vita le proprie scelte, rinnegando la subcultura del loro ambiente di provenienza, che le voleva omertose se non complici, nel nome della legalità e del bene comune. Le storie di Lea Garofalo, Cetta Cacciola, Giuseppina Pesce, Titta Buttafusca e delle altre donne che hanno detto basta alle cosche non devono essere sottovalutate perché hanno la forza di scardinare la cultura mafiosa ". "La ricorrenza di oggi assume un'importanza particolare perché a Montecitorio è in discussione una proposta di legge, firmata da un numeroso gruppo di deputate, per promuovere la rappresentanza di genere nei consigli regionali e negli enti locali. La partecipazione delle donne in ruoli chiave dell'amministrazione della cosa pubblica ha sempre portato dei buoni frutti. Nella vita politica ed amministrativa, però, non bastano più i buoni esempi. Anche in politica, bisogna passare dagli esempi, che in terre difficili come la Calabria, sono da valorizzare in maniera adeguata, ad una autentica democrazia paritaria che valorizzi l'apporto dell'universo femminile a vantaggio dell'intera comunità. Avremo, anche a breve, più di un'occasione in Parlamento per portare avanti questi principi, a partire dalla discussione sulla nuova legge elettorale per le elezioni politiche. Lo faremo nella convinzione che il cambiamento che serve al Paese può e deve partire dalle Donne". Con queste parole l'on. Sesa Amici a nome delle parlamentari del Pd esprime l'adesione all'appello "Per le donne anti - 'ndrine'' lanciata dal Quotidiano della Calabria. " L'8 marzo di quest'anno - conclude - è quindi una ricorrenza importante che ci permette di guardare al futuro con una speranza rinnovata e con la consapevolezza che qualcosa si sta muovendo davvero".

    "A proposito di 'festa della donna', tra riflessioni e celebrazioni, non può non cadere l'attenzione sul bando pubblicato a gennaio 2012 per la nuova erogazione dei 'voucher per la conciliazione'. Si chiamano 'azioni positive', ovvero il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato". Lo sostiene, in una nota, Laura Cirella, coordinatrice provinciale di Sel di Reggio Calabria. "Queste azioni positive - ha aggiunto - sono tanto più efficaci quante più donne riescono a coinvolgere e quanto più riescono ad abbracciare tutto l'universo dei lavori di cura affidati ancora oggi in prevalenza alle donne. Già la Giunta precedente aveva proceduto nel 2008, all'erogazione di questi voucher con un medesimo bando ma, la giunta Scopelliti ha avuto la capacità di 'affossare' anche questo prezioso strumento. Basta fare il vecchio gioco enigmistico delle differenze, scoprendo in tal modo quanto sarà limitata l'efficacia dei voucher previsti dal bando di questa Giunta, e quanto potente e ad ampio raggio d'azione sia stato il precedente che ha elargito i voucher a circa 3.000 donne. Il bando pubblicato dall'attuale Giunta non contempla tutti i lavori di cura di cui, nella nostra regione si occupano, quasi esclusivamente, le donne, avendo escluso la copertura di spesa per assistenza ad anziani e disabili che non siano figli, i malati cronici non autosufficienti e i malati terminali. La cifra riconosciuta è assolutamente irrisoria (250 euro) rispetto alla precedente (600). Ad ogni beneficiaria fu riconosciuta la consistente somma di 6.000 euro per ogni familiare a carico. Inoltre l'erogazione non avverrà più con cadenza bimestrale, come nel precedente voucher, ma solo in due tranche. Vengono escluse le disoccupate, a meno che non siano in attività di formazione, vanificando la ratio stessa del bando. Infatti la finalità è quella di 'liberare tempo' a quelle donne che non hanno lavoro e non possono affidare i propri familiari alle cure di qualcun altro per mancanza di reddito e sono alla ricerca di un lavoro o vorrebbero frequentare un'attività formativa. A proposito di badanti e baby sitter, il vecchio bando aveva avuto anche il grande merito di aver fatto emergere tutto il lavoro sommerso, generando un circolo virtuoso di donne che lavorano e che danno lavoro ad altre donne, con contratto regolare e non più in nero. Scomparse dunque le baby sitter a domicilio: sono infatti riconosciute solo le spese per frequenza a servizi di prima infanzia, e per figli fino a 3 anni, non più fino a 13 anni". "Scoperte le differenze - ha concluso Laura Cirella - riteniamo che l'intero bando debba essere sottoposto ad una revisione se vi è la reale intenzione da parte di questo governo regionale di rendere conciliabile il tempo dedicato al lavoro e alla famiglia"

    "La presentazione del servizio 'IoTuNoiVoi...Donne in movimento' e la convenzione che permetterà ai dipendenti del Consiglio regionale di fruire degli asili nido, sono risposte significative ai bisogni dei cittadini". A sostenerlo, in una nota, è Antonella Naim, responsabile Dipartimento Pari opportunità Pdl Grande Città Reggio. "Partendo da tali lodevoli iniziative, questa giornata - aggiunge Naim - deve fornire un serio spunto di riflessione per analizzare cosa funziona e quali aspetti, invece, devono essere migliorati riguardo tutti i settori della vita civile e le risposte che ormai da tempo, uomini e donne attendono. Noi siamo culturalmente contrari all'assistenzialismo ed ai privilegi, ma riteniamo essere il male minore quei provvedimenti, esempio 'quote rosa', perché li consideriamo funzionali allo scopo e li giustifichiamo per la loro durata temporale già predefinita. Rappresentano l'unico strumento utile per rimuovere gli ostacoli che rendono tortuosi i vari percorsi di vita che interessano le donne e per creare quelle condizioni che possano offrire realmente, a tutti, pari opportunità". "Il coordinamento del Pdl Grande Città di Reggio - prosegue Naim - sin dal suo insediamento tramite il Dipartimento Pari Opportunità, ha fatto una scelta ben precisa: attivare un serio laboratorio che, partendo dalle riflessioni, elabori periodicamente proposte concrete da sottoporre a tutti i livelli ed in ogni ambito, per dare un vero contributo alla concretizzazione delle pari opportunità nel nostro territorio. Le donne dimostrano puntualmente straordinarie capacità organizzative e risolutive straordinarie: è compito di tutte le componenti, in primis della politica,utilizzare tali risorse e creare le condizioni affinché esse possano esprimersi senza i limiti dettati dalla miopia o dagli stereotipi della nostra società".

    "Le deputate del Pd aderiscono con convinzione alla manifestazione della CGIL che si sta svolgendo in queste ore in Calabria a sostegno delle donne coraggio che hanno sfidato la 'ndrangheta andando anche contro le loro stesse famiglie". Con queste parole Sesa Amici a nome delle parlamentari del Pd esprime l'adesione all'appello "Per le donne anti - 'ndrine" lanciata dal Quotidiano della Calabria. "Un esempio che non può essere marginalizzato o considerato semplicemente una questione territoriale, ma che deve parlare all'intero Paese. Poche donne, che spesso hanno pagato con la vita le proprie scelte, rinnegando la subcultura del loro ambiente di provenienza, che le voleva omertose se non complici, nel nome della legalità e del bene comune. Le storie di Lea Garofalo, Cetta Cacciola, Giuseppina Pesce, Titta Buttafusca e delle altre donne che hanno detto basta alle cosche non devono essere sottovalutate perchè hanno la forza di scardinare la cultura mafiosa". "La ricorrenza di oggi assume un'importanza particolare perchè a Montecitorio è in discussione una proposta di legge, firmata da un numeroso gruppo di deputate, per promuovere la rappresentanza di genere nei consigli regionali e negli enti locali. La partecipazione delle donne in ruoli chiave dell'amministrazione della cosa pubblica ha sempre portato dei buoni frutti. Nella vita politica ed amministrativa, però, non bastano più i buoni esempi. Anche in politica, bisogna passare dagli esempi, che in terre difficili come la Calabria, sono da valorizzare in maniera adeguata, ad una autentica democrazia paritaria che valorizzi l'apporto dell'universo femminile a vantaggio dell'intera comunità. Avremo, anche a breve, più di un'occasione in Parlamento per portare avanti questi principi, a partire dalla discussione sulla nuova legge elettorale per le elezioni politiche. Lo faremo nella convinzione che il cambiamento che serve al Paese può e deve partire dalle Donne". "L'8 marzo di quest'anno - conclude - è quindi una ricorrenza importante che ci permette di guardare al futuro con una speranza rinnovata e con la consapevolezza che qualcosa si sta muovendo davvero".

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