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A Cosenza un flash mob contro la precarietà
A Cosenza un flash mob contro la precarietà 12 mag 12 Flash-mob in piazza contro la precarietà, a Cosenza, organizzato dal movimento Oltre il labirinto (Oil). In tanti chiamati a raccolta sui social network hanno risposto all'appello per l'iniziativa che sviluppata in quattro momenti. Teatro del flash-mob è stata piazza 11 settembre, nel centro della città. Quattro i momenti in cui è stata suddivisa l'iniziativa. Nell'ambito del primo momento, denominato Prozen, i partecipanti allo squillo di una tromba hanno lanciato messaggi contro la precarietà. E' seguito un secondo momento nel corso del quale sono stati letti alcuni annunci di lavoro precario tratti da giornali che ognuno ha portato con sé. Nel terzo momento, ognuno dei partecipanti, ha ballato in silenzio con il proprio I-pod e, infine, è stato letto il manifesto del movimento Oil. Nel corso della manifestazione tanti cittadini si sono fermati per seguire. "Il nostro movimento - ha detto Rosamaria Aquino, portavoce di Oil - è soddisfatto per la riuscita di questo primo momento di protesta a cui seguirà anche l'elaborazione di una proposta. Vogliamo proporre, dal basso, una legge regionale per migliorare le politiche di lavoro giovanile e siamo per il reddito sociale di produttività esteso a tutti". "Tutta energia pura quella in movimento per oggi 12 maggio 2012, alle ore 17.30 a Cosenza, in Piazza XI Settembre". E' quanto scritto in una nota del gruoppo #OIL Oltre il labirinto che ha presentato l'iniziativa di oggi. "Al centro della città si muoverà e prenderà forma il flashmob Mob_basta al precariato. “Riprendiamoci il presente, che al futuro poi ci pensiamo”, è uno degli slogan del movimento che rinvia ad un “qui ed ora” impellente, improcrastinabile. Il gruppo di discussione nato da una settimana su Facebook #OIL #oltreiilabirinto, conta circa 2000 iscritti, ma proviene da un gruppo di discussione ancora più esteso di oltre 5000 membri: il mondo di Lucia. Tutto prende l’avvio dalla lettera della madre di una giovane donna cosentina che lo scorso aprile si è tolta la vita, precipitando giù sulla strada, nel cuore della città, sconvolgendo il quotidiano familiare e cittadino. Ma qualcosa accade quando si rompe un equilibrio, seppure precario come quello meridiano. All’improvviso è come se cambiasse lo sguardo, il punto di vista sulla realtà, le posizioni sembrano assumere una dimensione eccentrica rispetto ad un attimo prima. La mamma della giovane donna prende la parola, scrive una lettera ad un quotidiano locale. Le sue parole sono forti, di denuncia, di proposta, invita i giovani e le loro madri a svegliarsi e contrastare un sistema corrotto da cui sua figlia laureata in ingegneria con 110/110 si è suo malgrado congedata. La ragazza ha “un solo difetto: portare un cognome anonimo e credere nella meritocrazia”. Le sue parole invitano ad uscire dal silenzio e da lì … prende forma un movimento in progress eterogeneo per età, idee politiche ed estrazione sociale. Il dolore profondo regala a volte una lucidità improvvisa ed inaspettata che squarcia i veli di cui è ricoperta la realtà. Spesso si tratta di un momento fugace in cui ci sembra di aver capito tutto di noi e del contesto in cui viviamo. Poi il dolore ha il sopravvento e i veli ad uno ad uno si richiudono sopra la nostra testa e ne avvertiamo tutto il peso. Alla mamma di Lucia bisognerà dimostrare vicinanza nel tempo, quando i riflettori si saranno spenti, bisognerà ringraziala per il suo incredibile coraggio mostrato nel momento del dolore, e bisognerà comprendere i motivi per cui, adesso, è voluta ritornare nel silenzio. Ma le parole sono pietre e rimangono lì a futura memoria, a ricordare il veli squarciati che ricoprivano la nostra mediocre realtà e che hanno regalato a tutti noi un’indignazione mista a coraggio che domani ci porterà a scendere in piazza XI settembre per dire MOB_BASTA! Non sarà facile mantenere nell’aria questa brezza leggera che ci ha fatto ritrovare in un pomeriggio accaldato di primavera tutti insieme, in circolo, uniti da una speranza, da un sogno di mettere in piedi un mondo diverso, dove trovano agio ragazze studiose ed anziane signore, uomini di mezza età e i giovani padri. C’è ansia nell’aria come al solito di protagonismo, le paure che qualche politico all’ultimo momento metta il cappello sul movimento si intensificano, gli spettri del passato riecheggiano, le telecamere distorcono e cambiano la realtà attraverso le potenti lenti dei loro obiettivi, come sempre allargano e restringono dettagli non sempre significanti. E’ il frutto avvelenato di un ventennio falso e corrotto che ci ha abituato ad una realtà che si trasforma in cast, ed ad un cast che vuole divenire realtà. Ma oggi sarà bello state tutti insieme in piazza con le nostre differenze, con le nostre speranze. Il resto si vedrà, se verrà fuori un’agenda all’altezza di questi tempi cupi, un’agenda coraggiosa che accolga le differenze e le tenga insieme in un magma creativo teso a modificare la realtà. Lo vedremo strada facendo. Una cosa è certa non si torna indietro". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |