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Mirabelli "Non convincono dati Scopelliti su Asp Cosenza"

 

 

Mirabelli "Non convincono dati Scopelliti su Asp Cosenza"

14 lug 12 "Il dato diffuso dal presidente Scopelliti che dei 117 milioni di euro del deficit della sanità del 2011, 80 sono in capo all'Asp di Cosenza non ci convince". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Rosario Mirabelli. "Storicamente - prosegue - la provincia di Cosenza è stata penalizzata dal riparto del fondo sanitario regionale e tale distorsione, come ho già avuto modo di denunciare con un'interrogazione lo scorso anno ancora inevasa, non è stata corretta. Infatti dai dati dell'ultimo riparto all'Asp di Cosenza sono state date meno risorse rispetto alle altre aziende. I tagli dei posti letto degli ultimi mesi sia nel pubblico che nel privato hanno messo in discussione i Livelli essenziali di assistenza, per alcuni patologie i cittadini cosentini sono costretti a rivolgersi alle strutture periferiche di altre province o delle regioni limitrofe. La sanità è in ginocchio, fermo restando che è giusto razionalizzare, ma ciò non può essere fatto sulla pelle dei cittadini". "La sanità in provincia di Cosenza - aggiunge Mirabelli - é in ginocchio e le scelte fatte fino ad oggi sono impopolari perché mirano a tagliare i servizi e non gli sprechi come, ad esempio i fitti passivi. Non è credibile la tesi che l'Asp di Cosenza non è in grado di risparmiare mentre quelle di Reggio e Catanzaro sono colpite da un virtuosismo mai visto. Ricordo al presidente Scopelliti che solo tre anni fa il generale Massimo Cetola nella sua relazione finale, nella qualità di commissario dell'Asp, denunciò un deficit strutturale di 500 milioni di euro; mi chiedo se il generale Cetola all'epoca si sbagliò o, come probabile, siamo di fronte ad un nuovo modello di finanza creativa". "Mi chiedo - conclude - se per caso il virtuosismo sia legato alla scadenza contrattuale dei manager che, come accadeva in passato, al momento della verifica dei 18 mesi presentavano tutti i bilanci cristallini, salvo poi scoprire il mese dopo profonde voragini. Caro Scopelliti, come diceva il presidente Andreotti a volte, 'a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina'".

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