Lavoratori in nero al concerto dei Negrita, Pegna annuncia azioni giudiziarie

07 lug 12 In merito alla nota dell'ufficio territoriale del Lavoro circa dei lavortori a nero nel comcerto dei Negrita a Rende, il promoter Ruggero Pegna in una nota preannuncia azioni legali. Questo il testo: “In merito alle presunte irregolarità registrate dai competenti uffici in occasione del concerto dei Negrita allo stadio di Rende, relativamente ai temi della sicurezza e del lavoro, ritengo necessarie alcune riflessioni e precisazioni. Il fatto che tali uffici si siano preoccupati di dare comunicazioni alla stampa, ancor prima che agli addetti ai lavori, spiega in modo chiaro e inequivocabile che si tratta di una notizia propagandistica, peraltro, in base alle notizie in mio possesso, totalmente infondata. In occasione del suddetto concerto, ogni adempimento relativo alla sicurezza è stato espletato con il solito e consueto scrupolo da ogni azienda coinvolta, dalla redazione del Duvri, cioè del “documento valutazione rischi”, all’inoltro di ogni documentazione tecnica alla CPVLPS, a quant’altro previsto. La Commissione di Vigilanza, relativamente a quanto di sua competenza, compresi gli aspetti della sicurezza verificati da ben tre ingegneri presenti, ha esaminato i documenti prodotti, giudicandoli esaustivi ed estremamente dettagliati, al punto da esprimere parere positivo allo svolgimento dell’evento senza alcuna riserva. La Live Nation, produttrice dello show, è la principale multinazionale al mondo del live ed è facile intuire quanto, da parte dei suoi tecnici, sia minuziosa e scrupolosa ogni fase della preparazione di un evento, a cominciare dal rispetto di ogni norma in vigore e fino alla fase esecutiva di montaggio e smontaggio. Uguale rispetto delle regole, posso garantirlo per la Show Net srl, società da me amministrata e rappresentata, organizzatrice del concerto. Allo stesso modo, tutte le aziende da me coinvolte localmente, prime fra tutte quelle fornitrici degli uomini di facchinaggio e del palcoscenico, risultano in regola con quanto previsto e necessario per l’organizzazione di un simile evento. Anzi, preciso, che tali aziende sono scelte, innanzitutto, per l’assoluta regolarità del loro personale, la pluriennale esperienza e l’affidabilità. E’ strano che uffici istituzionali importanti, che devono lavorare in modo serio e discreto, si precipitino a diffondere comunicati stampa senza alcun rigore su argomenti serissimi, normalmente oggetto di controdeduzioni e verifiche, ancor prima che le parti interessate ne siano correttamente informate, dovendole apprendere dai giornali. Purtroppo, in questi giorni, stiamo costatando come tali uffici adottino metodi e comportamenti meramente pubblicitari non solo a Cosenza, ma in varie parti d’Italia, finendo, spesso, per diffondere frettolosamente notizie gravemente calunniose, per le quali, appena conosceremo quanto, e verso chi, realmente contestato, agiremo senza esitazioni nelle opportune sedi giudiziarie. Preciso, ma è piuttosto noto, che tutte le aziende presenti al concerto sono leader assolute dei loro settori e pertanto, come dimostrato in tanti anni di lavoro serio e professionale, sono perfettamente in regola con quanto previsto dalle leggi in materia. Questi comportamenti approssimativi e ingiuriosi mortificano chi si è da sempre battuto, facendo sacrifici incredibili con le proprie aziende stimate e apprezzate a livello nazionale, per portare la cultura dello spettacolo anche in Calabria, danneggiando gravemente un comparto che dà lavoro, cultura e divertimento. Immediatamente, attiveremo tutte le nostre energie e i nostri consulenti legali e fiscali, per rispondere nel modo opportuno, denunciando anche, se il caso, i responsabili di tali diffamanti affermazioni per tutti i reati ravvisabili nei loro comportamenti, attivando al contempo ogni azione giudiziaria per il risarcimento degli ingenti danni morali, materiali e d’immagine, prodotti. Sottoporrò subito il comunicato stampa della Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza ai miei avvocati, alle aziende interessate e agli organi competenti di Assomusica per l’analisi di quanto accaduto e le opportune azioni, se necessarie, a tutela dell’intero settore.”

Questa la nota dell'Ufficio territoriale del lavoro:

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso la Direzione generale per l’attività ispettiva, ormai da più tempo ha posto l’attenzione su tutte le attività di allestimento e disallestimento di strutture, fisse e mobili, come a esempio: tribune , palchi, padiglioni, stand, ecc., posti in opera in occasione di spettacoli, mostre, manifestazioni fieristiche ed eventi culturali. Queste attività, caratterizzate da prestazioni di lavoro discontinue e, spesso, temporanee, sono interessate da fenomeni di lavoro irregolare che espongono i lavoratori a una maggiore incidenza di eventi infortunistici, spesso per la mancanza di informazione e formazione come dimostrano le cronache recenti. La Direzione Territoriale del lavoro di Cosenza, sensibile alle tematiche individuate dal Ministero del lavoro, ha programmato una serie di controlli riguardanti l’allestimento di palchi o di stand per le manifestazioni fieristiche. L’ultimo intervento, in ordine di tempo, ha riguardato le strutture e il personale impegnato per la preparazione del concerto che si è tenuto allo stadio comunale “Marco Lorenzon” di Rende. Nella circostanza, i funzionari ispettivi della Direzione Teritoriale del lavoro di Cosenza dei militari del Nucleo Carabinieri, della stessa Direzione, e un funzionario ispettivo dell’ENPALS hanno verificato la regolarità dei rapporti di lavoro e l’applicazione delle norme che tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti. Il controllo ha permesso di constatare la irregolarità di un numero rilevante di rapporti di lavoro e la mancata applicazione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel corso del sopralluogo, sono state controllate n. 11 ditte, delle quali n. 5 impegnate nell'allestimento del palco e n. 3 occupate nelle operazioni di facchinaggio. È stata rilevata la presenza di lavoratori in nero in numero di 20 unità, mentre il totale dei lavoratori irregolari per altre cause sono stati n. 18. Saranno contestate violazioni amministrative per rapporti di lavoro irregolari per un importo complessivo di circa 30.000 euro. Per le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, è stata acquisita parte della documentazione riguardante gli obblighi in capo ai datori di lavoro e si procederà a impartire apposite prescrizioni, soprattutto per ciò che riguarda la idoneità dei dispositivi di protezione personale e la idoneità delle attrezzature utilizzate.