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    Il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2012

     

     

    Il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2012

    02 lug 12 Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Luca Morrone, ha approvato il bilancio di previsione 2012. Il dibattito, che ha accorpato tutti e 5 i punti all’ordine del giorno (poi votati separatamente), ha registrato per lo più interventi dai banchi della maggioranza salvo poi, per la minoranza, cogliere l’occasione della dichiarazione di voto per esprimere e ratificare la propria posizione. E nelle dichiarazioni di voto sta il dato politico di questa importante seduta consiliare dedicata all’approvazione del documento contabile previsionale che raccoglie l’astensione della maggior parte dei consiglieri di minoranza presenti in aula: Giuseppe Mazzuca, Giovanni Cipparrone, Roberto Sacco, Cataldo Savastano, Giovanni Perri, Domenico Frammartino. Dai banchi della minoranza vota il primo bilancio di previsione, firmato dall’Amministrazione Occhiuto, il consigliere Sergio Nucci. Voto sfavorevole invece da parte del gruppo del PD – Perugini, Ambrogio e Formoso - e del consigliere del gruppo misto Maria Lucente. Di seguito, dunque, gli esiti delle cinque votazioni: voti favorevoli: 18 voti contrari: 4 astenuti: 6

    La relazione dell'ass. Vigna. In apertura di intervento l’assessore alle politiche economiche Luciano Vigna evidenzia due proposte: le agevolazioni sulla Tarsu e l’IMU. “La prima – afferma - è una riproposizione dei livelli di esenzione già attuati nella scorsa legislatura, uno sforzo notevole nel contesto attuale ma che abbiamo inteso sostenere proprio per il momento di crisi”. L’esenzione, dunque, rimane totale per chi ha un reddito Isee fino a 5000 euro e al 50% per la fascia da 5000 a 7500. “In questo sistema - precisa Vigna - stiamo cercando di migliorare l’attività sui controlli. Sappiamo che l’utilizzo dei valori Isee non è visto di buon occhio nemmeno dal Governo perché non valorizza gli elementi reddituali che derivano dagli immobili. È necessaria dunque una maggiore azione di verifica per il rispetto della normativa a livello di soglie. Un altro elemento è l’impegno dell’Amministrazione sulla zona franca nel centro storico, con l’esenzione totale per le nuove iniziative imprenditoriali che nasceranno da qui a tre anni, e la riduzione del 50% per venire incontro anche a quegli operatori che hanno tenuto aperte le loro attività”. Passando al capitolo IMU, l’assessore Vigna si sofferma sulle aliquote applicate, “4 per mille sulla prima a casa, 10,4 per mille per le seconde case, con agevolazione al 7,6 per chi le attività commerciali. Il percorso obbligato – spiega Vigna - era di mantenere al netto ciò che il Comune incassava l’anno precedente. Era impossibile immaginare un minore introito. Con senso di responsabilità si è pensato di venire incontro alle famiglie e alle attività commerciali, quasi tutte ditte individuali senza capitali di riferimento cui appoggiarsi. Non vuole essere la regola definitiva, ma un monitoraggio degli incassi che, se dovesse produrre un gettito superiore, ci impegna ad incrementare ulteriormente le riduzioni”. Per l’assessore Vigna, il piano delle alienazioni, dunque una gestione attenta del patrimonio immobiliare, rimane lo strumento fondamentale, la via di uscita in termini di equilibri finanziari. “Dietro l’alienazione di un immobile popolare – afferma - c’è una mole di lavoro che vogliamo accompagnare, riprovando a sottoscrivere accordi con istituti di credito che consentano di acquisire l’immobile a valori minimi. Oggi le azioni che producono maggior danno dal punto di vista finanziario sono le manutenzioni straordinarie, che dovrebbero essere liquidate con gli oneri di urbanizzazione e invece passano dal bilancio corrente. Arrivare a pagare le manutenzioni attraverso la loro fonte originaria significa risolvere uno dei problemi che attanaglia questa amministrazione. Con l’assessore Gentile stiamo lavorando per raggiungere almeno il 20% delle alienazioni previste per il piano, mai andato oltre l’8-10%. Fatta questa premessa l’assessore Vigna entrata rivendicando subito l’applicazione di un principio ragionieristico. “L’esigenza era di riportare il tutto a un criterio di contabilità, secondo il presupposto della trasparenza. Abbiamo cercato di raggiungere un obiettivo importante, rispettare il principio secondo il quale le entrate devono rispettare le uscite. Può sembrare una enunciazione vuota ma dietro ci sono una serie di azioni”. Le entrate di questo bilancio di previsione si attestano a circa 87 milioni di euro, con una riduzione dei trasferimenti di circa 4 milioni. “Abbiamo cercato di riqualificare la parte relativa alle entrate. Sta continuando il lavoro di perfezionamento del processo di registrazione delle fatture. Oggi il Comune riesce a recuperare tutta l’iva a credito, che è quasi il 300% superiore rispetto agli anni precedenti. Per le entrate tributarie si sta facendo un lavoro, partito in sordina, con la società Engineering in a.t.i. con Equitalia. Un lavoro difficile che ha rappresentato un elemento di svolta nelle politiche tributarie del Comune. Oggi posso dire che la somma che inseriamo come recupero di evasione fiscale, circa 2 milioni700mila euro non sono più numeri ma azioni. Si chiama cronoprogramma ed è qualcosa sulla quale ho speso e spenderò tutte le energie. È un’attività in fasi che, pur volendo essere prudenti, abbiamo quantificato in questi termini, ed abbiamo già dei dati, circa 340mila euro sono già ruoli, altri 300mila euro di Tarsu stanno per diventarlo. Sono state quindi temporalizzate le attività che porteranno alla cifra complessiva. L’altra novità fondamentale è che queste entrate non finanzieranno spesa corrente. Abbiamo anche voluto creare dei cuscinetti in caso di non raggiungimento dell’obiettivo, con uno speciale fondo a compensazione”. Sul fronte delle spese,la prima cosa che l’assessore Vigna tiene a precisare è che non si è diminuito il livello dei servizi offerti al cittadino, “nonostante la situazione sia peggiore rispetto agli anni scorsi”. Gli standard qualitativi sono tra i più alti a livello regionale, è evidente però che le risorse sono state recuperate innanzi tutto dal personale con i pensionamenti (600mila euro). È importante sottolineare che non c’è stato alcun taglio sui cosiddetti straordinari ma una riallocazione di parte delle risorse nella produttività. L’errore precedente era considerare straordinario ciò che era intrinsecamente ordinario e programmabile. Aumentando il fondo produttività si permette ai settori di predisporre i piani di attività in grado di coprire il loro costo. Nella produttività stiamo inserendo anche una analisi relativa ai costi per il servizio notturno della polizia municipale in quanto concordiamo che, seppure gradualmente, debba essere un servizio assicurato. Sulle spese abbiamo registrato una diminuzione di circa due milioni di euro, buona parte attraverso la riorganizzazione delle attività relative ai costi per le utenze, che sono state razionalizzate. Un altro elemento da sottolineare riguarda gli acquisti di beni di consumo. Si sta arrivando alle gare uniche per l’approvvigionamento di tutti i settori, con un risparmio di circa il 10%. C’è la mole debitoria che incide sul corrente - evidenzia Vigna – e crea seri problema di natura finanziaria per la non facilità a recuperarla. Quindi da qui all’autosufficienza del Comune passeranno degli anni ma, attraverso un bilancio ragionieristico, si è riusciti ad invertire la tendenza”. Sui debiti fuori bilancio, l’assessore alle politiche economiche apre un capitolo a parte annunciando che “il 30 settembre porteremo avanti due importanti misure innovative: il riaccertamento dei residui, sicuramente sulla parte passiva (i debiti). Si andrà ad analizzare realmente la portata dei residui, attivi e passivi. Lo stesso sui debiti fuori bilancio. Negli ultimi anni l’ufficio ha sempre trasmesso la comunicazione ai settori per la consistenza dei debiti fuori bilancio, mai sono arribate risposte dal settore dei lavori pubblici. Oggi stiamo attivando un’operazione che permetterà di avere un quadro realisticamente completo, facendo in modo che ci sia una sorta di certificazione. Non si può programmare se rispetto al passato c’è ancora una incognita”. L’assessore Vigna ricorda che, nonostante l’ulteriore proroga concessa agli enti locali per approvazione dello strumento finanziario previsionale, il Comune di Cosenza ha voluto procedere alla sua approvazione. Il percorso obbligatorio in dodicesimi seguito fino a giugno non ha superato il 39% degli impegni “perché – informa Vigna - parallelamente abbiamo iniziato un’attività di raffronto tra impegni e capacità di incamero da parte delle strutture. In assenza d’incasso si è rallentata la procedura di impegno della spesa. Nelle more attiveremo una serie di azioni che non potranno che portare miglioramenti delle entrate e mi riferisco agli oneri di urbanizzazione. Abbiamo trovato crediti storici sui quali solo oggi riusciamo a iniziare gli atti di incasso”. Il passo è breve per soffermarsi sulla valutazione delle performance. “La capacità del dirigente non è valutata solo in relazione alla capacità di spendere ma soprattutto alla capacità di incassare o di acquisire risorse”. Infine un breve excursus nel piano degli investimenti, dall’emergenza casa per la quale è stato richiesto un mutuo finalizzato all’acquisto di nuove residenze agli investimenti sullo sviluppo commerciale della città. “L’attenzione sul commercio è sotto gli occhi di tutti. C’è una innovativa azione politica e in questo contesto vanno inquadrati gli investimenti nel centro storico, l’iniziativa sui temporary store, che ha raggiunto un primo step, con l’installazione di 19 nuove strutture e la previsione di ulteriori 20 installazioni. Un effetto straordinario per lo sviluppo di un’area e l’attrazione di nuovi visitatori. Quindi, a questo bilancio, sento di dare 6 come voto, conscio che il percorso è lungo ma convinto che oggi finalmente sia stata invertita la tendenza”.

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